ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 30 aprile 2020

La vera Fase 2

VERSO LA BIBBIANO GLOBALE

Jacques Attali,  il  20 aprile a France 24, è stato reciso: “Senza sforzo di contenimento, una persona ne può contaminare cinque o dieci.  Oggi. Con il confinamento, si pensa di essere scesi  attorno a2. Bisogna scendere sotto di 1. I tedeschi l’hanno capito e cominciano a scendere al disotto di 1. Ma per scendere al disotto di 1, bisognerà andare molto  al là di quel che si fa. Bisognerà, in tutto il paese, isolare il contaminato dalla propria famiglia. Dunque bisogna trovare i luoghi in cui mettere sia la famiglia che è contaminata., e quello che contaminato, altrove”.

E’  un programma già deciso,  la vera Fase 2. Il 30 marzo l’aveva anticipata così Michel J. Ryan, direttore esecutivo per le emergenze dell’OMS: “Attualmente, nella maggior parte delle regioni del mondo, in ragione del confinamento la maggior parte delle trasmissioni avvengono nelle famiglie. In un certo senso, la trasmissione del  virus  è stata ritirata dalle strade e confinata nelle unità familiari.  Adesso dobbiamo andare a  cercare nelle famiglie le persone che potrebbero essere malate e ritirarle, per isolarle in maniera sicura e dignitosa”.
Dunque uno dei massimi dirigenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità   sta dando istruzioni agli Stati di organizzare visite  domiciliari casa per casa e portar via i membri delle famiglie che risultassero positivi?
I 6 aprile, dopo due settimane  di confinamento della popolazione inglese, la  regina Elisabetta ha pronunciato un appello alla nazione in cui ha reso omaggio agli eroi della sanità  e un caldo e materno invito alle famiglie  a mantenere la speranza di giorni migliori.  Un discorso da stato di guerra.
Nella quarta parte del suo appello,la regina ha detto: “Questo mi ricorda il mio primo discorso alla radio, che ho fatto nel  1940, con mia sorella [Margaret]. Eravamo bambine e da qui, a Windsor, parlavamo a bambini che erano stati evacuati dalle loro famiglie e mandati lontano per la loro sicurezza. Oggi, ancora una volta, molti proveranno un sentimento doloroso di separazione dai loro parenti, ma sappiamo  in fondo al cuore, come allora, che  è  la cosa giusta da fare”.  
Elisabetta alludeva  al discorso –  lei aveva 14 anni  – che fece  alle migliaia di bambini e bambine separati dai genitori a Londra bombardata di  missili hitleriani  e sfollati nelle campagne,  presso famiglie  contadine. Un milione e 300 mila, si  dice, su 4  mila treni speciali. Ma anche 200  mila ragazzini del sottoproletariato londinese  dai 5 ai 15 anni  – in condizioni di povertà, denutrizione  e sporcizia così estrema che stupì le famiglie contadine inglesi  – furono spediti  in Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Canada con l’intento in realtà di popolare quegli angoli dell’impero che mancavano di  braccia. A mettere fine al  programma fu un  siluro tedesco che colò a picco  la City o Benares, un cargo che portava in Canada 90 ragazzini, dei quali 77 morirono.
Le false accuse alle madri nascono nel Regno Unito
Ma ancor oggi, il Regno Unito ha un’organizzazione che  sottrae i figli alle famiglie “inadeguate”  e  li mette in adozione con criteri inquietanti, che ricordano da vicino quel che si è scoperto a Bibbiano.  Anzi, è come se  “lo spirito di Bibbiano” avesse in Gran Bretagna le sue prime manifestazioni,  anzi la messa  a punto delle sue metodologie e della sua ideologia. L’ente si chiama Barnado, dal nome del missionario anglicano Thomas Barnado che, nel 1867 allestì  50  “orfanatrofi”  che riempi con i  bambini dell’Est End tolti alle famiglie   alcolizzate  o alle ragazze-madri.  Già Barnado il fondatore, trovandosi in difficoltà  economiche, vendette 18  mila bambini al Canada e all’Australia  per l’equivalente di 18 euro ciascuno.  I tribunali, che guardavano con simpatia al metodo di popolamento delle colonie, non procedettero  contro il filantropo.
La contraccezione di massa ha reso scarsissimi gli adottabili. Ma Bernado’s, ente statale,  esiste ancora e ha sviluppato un sistema completo per togliere  i  neonati a ragazze madri con motivazioni assurde e liberticide  (“rischia di rivedere il partner”, scrivono le assistenti sociali), a madri “disfunzionali” (col che intendono: letti non fatti, frigo vuoti;  quoziente intellettivo inferiore);  il “rischio di fratture emotive future”  è motivo per togliere il bambino alla neo-mamma  povera,   ossia: lo togliamo alla madre adesso  per non doverlo togliere quando è ragazzino… ; così come   il disturbo fantomatico  di Borderline Personality Disorder (BDP),  definito come “incapacità di collaborare con  gli assistenti sociali” ossia resistenza a farsi togliere il figlio.  Due pediatri, Roy Meadow e  David Southall sono stati vicinia  finire in galera: il primo aveva  teorizzato che le donne che  avevano perso il bambino  per la sidnrome di moret improvvisa del neonato, l’avevano assassinato: e per dieci ha fatto incarcerare povere donne-.  L’altro, Southall,  aveva “comprovato”  che le madri nei reparti di maternità asfissiano i loro neoanti; poi s’è scoperto che era lui sa sperimentare gli effetti della privazione d ‘ ossigeno, minacciando i genitori di “chiamare i servizi sociali” se si opponevano.  Ci sono state paralisi cerebrali nello Staffordshire, dove il pediatra ha operato. I due sono scampati per la compiacenza dei tribunali, ancora una volta.
(Vedere: Storia delle Adozioni forzate in Gran Bretagna – https://www.cairn.info/revue-journal-du-droit-des-jeunes-2013-6-page-26.htm)
Se tutto ciò vi ricorda qualcosa, dovete unire i puntini.
Sapere che la Open Society di Georges Soros ha  enunciato

La crisi del coronavirus mostra che è tempo di abolire la famiglia

Cosa ci dice la pandemia sulla famiglia nucleare e la famiglia privata?
di  Sophie Lewis   24 marzo 2020
dove si legge:
La famiglia dove “il lavoro riproduttivo è così ferramente legato al genere” (sic), alla “proprietà privata fondiaria”, alla “genitorialità patriarcale e (spesso) all’istituzione del matrimonio”,    come “può giovare alla salute?  Le persone queer e femminilizzate (trans) non sono certo al sicuro lì”.
E  in  secondo studio, lì organizzazione di Soros spiega:

L’abolizione della famiglia non significa porre fine all’amore e alle cure. Si tratta di estenderlo a tutti

La pandemia mostra come dobbiamo ripensare le cure al di là delle strutture familiari obsolete e inadeguate e dei lavoratori precari.
Sophie Silverstein  24 aprile 2020
dove si  legge:
“La famiglia nucleare  è costruita sull’intersezione di razzismo, sessismo e omofobia .  […] Difendere la “famiglia monogama, eterosessuale, con molti figli”  non è  un atto neutrale di difesa del diritto a una casa sicura e accogliente, ma è spesso legato ad altri obiettivi politici conservatori”.
Allora, attenzione alla veterinaria  virologa  valorizzata dai media:


Attenzione a Zingaretti, il capo  PD:

Fase 2, Zingaretti “Pd al lavoro per un piano per l’infanzia”

“È necessario pensare a un nuovo modo di organizzare i servizi educativi, ludici, sportivi in un’ottica di protocolli sanitari e gestionali con strategie condivise dai diversi attori coinvolti”
Attenzione al sindaco di Milano, Sala PD, possibile prossimo governatore della Lombardia:

Questi stanno già operando a realizzare  il programma enunciato da Attali e da Soros, con  “l’aiuto” del coronavirus che loro sanno sarà una epidemia permanente. Entrare  nelle case e portare via i bambini  lo fanno davvero. Hanno sempre obbedito a  queste  direttive per creare il nuovo monodo globale .
Almeno sappiate che il pretesto sanitario per  dividere bambini dai genitori e dai nonni,  non ha alcuna base scientifica. Qui ecco le parole di  Andrea Crisanti, il virologo (umano) che ha debellato l’epidemia di Vo’ Euganeo, docente all’Imperial College di Londra ,  oggi direttore dell’Unità complessa diagnostica di Microbiologia a Padova.

“I dati sui bambini che abbiamo fatto a Vò (uno dei pochissimi studi al mondo in questo senso) parlano molto chiaro: i bambini sono tutti negativi. I bambini, per quanto abbiamo visto noi, non portano il virus. Non sono portatori sani ..  Se si positivizzano si tratta di una infezione molto leggera e veloce.
“Abbiamo preso tutti i 255 bambini di Vò sotto i dieci anni, li abbiamo sottoposti tutti a tampone. Tutti negativi. La cosa più interessante è che 25 tra loro vivevano in case dove c’erano genitori o parenti che erano positivi e che hanno trasmesso l’infezione ad altri adulti. Ma non si sono infettati comunque. I bambini da noi analizzati hanno una ‘finestra’ virale estremamente breve e debole.
“ Il che non vuol dire che si possano riaprire automaticamente le scuole, perché il problema rimane comunque l’assembramento di adulti. Immaginare invece soluzioni dove gli adulti siano ridotti al minimo mentre i bambini possano stare tra loro liberamente è possibile. […]  proteggere gli insegnanti adeguatamente, sanificare costantemente gli ambienti, utilizzare spazi aperti”.
Ciò che muove questi malvagi   al potere è, rendere permanente la minaccia del coronavirus (sanno già che in autunno “tornerà”) per   abolire la   libertà (con l’app immuni che diverrà obbligatoria, altrimenti non potrete salire su un mezo pubblico, treno, aereo), entrare nelle vostre case  coi loro assistenti sociali e viro-veterinari,  allo scopo  di distruggere la famiglia “patriarcale”  da cui nascono le idee “conservatrici” e la “proprietà privata”..



Schneider: vescovi e Vaticano dovrebbero cominciare a muoversi



I governi di tutto il mondo usano il coronavirus come pretesto per "perseguitare implicitamente" i Cristiani, perché li costringono a chiudere le chiese, ha detto il vescovo Athanasius Schneider a LifeSiteNews.com (28 aprile).

Schneider chiede ai vescovi e al Vaticano di insistere sui governi perché trattino le chiese almeno come i supermercati: "Se il governo nega alla Chiesa gli stessi diritti che concede ai negozi, allora questa è discriminazione contro la religione.”

Il vescovo fa l'esempio di San Carlo Borromeo (+1584) che da vescovo di Milano, ai tempi della peste, ha detto ai sacerdoti di moltiplicare le Messe e di celebrarle nelle piazze e per le strade, così che le persone potessero assistere dalle finestre.

“Potrebbe essere che stiamo passando un periodo delle catacombe," ha aggiunto Schneider, che però non ha paura, perché la Chiesa "ha molta esperienza" di vita in clandestinità.

Foto: Athanasius Schneider, © LifeSiteNews.com, #newsPkxvrdsivz
it.news
https://gloria.tv/post/7Thwxu67fhma1acDjZm2Rhg1K

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