Per la prima volta la lotta è per rimanere "umani". Alle generazioni "previdenti" del passato si sono sostituite quelle "dei superficiali": esseri post-umani con un’intelligenza, una sensibilità e un codice di valori modificati
di Francesco Lamendola
Nel passato gli uomini hanno combattuto per conquistare dei diritti: dalla schiavitù alla libertà, dalla povertà al benessere, dall’esclusione all’inclusione. Oggi, per la prima volta nel corso della storia, il campo di battaglia si è spostato su di un terreno completamente nuovo: quello dell’umanità stessa. Oggi si combatte, se pure qualcuno avrà voglia di combattere, per rimanere umani e non arrendersi agli spietati meccanismi che ci stanno derubando, un giorno dopo l’altro, un passo dopo l’altro, della nostra stessa natura di creature umane, per trasformarci in qualcosa di mai visto prima: degli esseri post-umani.
Con un’intelligenza modificata, una sensibilità modificata, un codice di valori modificato, una volontà modificata e una memoria modificata. Esseri che non ricordano più chi sono, che non si curano di dove stanno andando, che non hanno più una volontà e una intenzionalità proprie, che non distinguono più il bene dal male, il vero dal falso, il bello dal brutto, e che obbediscono, come burattini telecomandati, alle direttive provenienti da una centrale occulta di potere mondiale.
Per la prima volta la lotta è per rimanere "umani"?
Occulta, o quasi, fino ad oggi; ma che già dà segni di volersi rivelare, e che un domani lo farà apertamente, nella maniera più clamorosa, pretendendo non solo di essere servita e obbedita ciecamente, ma anche di essere, alla lettera, adorata, così come in passato si adoravano le divinità delle varie religioni. E la post-umanità si piegherà, la servirà, le obbedirà, la adorerà, perché fin d’ora ci sono i segnali che indicano questo orientamento e perché, se non vi sarà un brusco soprassalto di consapevolezza, i possibili anticorpi a questa abdicazione degli uomini dalla loro condizione propriamente umana, saranno completamente distrutti, e non resterà la possibilità di far più nulla se non obbedire, servire, adorare.
Abbiamo perso ogni senso del limite? Alle generazioni "previdenti" del passato si sono sostituite quelle "dei superficiali": esseri post-umani con un’intelligenza, una sensibilità e un codice di valori modificati!
È un concetto molto forte, lo ammettiamo. Esso sottintende che essere uomini pienamente umani non è un dato di natura, ma, almeno in parte, un lavoro e una conquista, frutto di una inesausta tensione morale. Lasciarsi vivere così come capita, seguendo solo l’istinto e in particolare l’istinto del piacere, non è da uomini, ma da bruti; per essere uomini è necessario sapere che la vita è preziosa (cosa che dicono quasi tutti) e sapere perché è preziosa (questo l’hanno capito solamente in pochi); sapere perché ci è stata data e l’uso che dobbiamo farne; in altre parole, sapere che siamo solo operai nella vigna del Signore e che a noi resta la libertà di dire sì oppure no all’invito di lavorare in essa, lì onestamente, lealmente, senza risparmiarci e senza disperdere i nostri talenti. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, fa dire Dante al suo Ulisse, ma per seguir virtute e conoscenza. Venire al mondo non è un lavoro, è un dono: ci pensa qualcun altro, lo ha voluto qualcun Altro (non solo i nostri genitori, ma Qualcuno che ama infinitamente, perché è l’Amore Infinito, e che ci ha amati fin da quando siamo stati concepiti, anzi prima ancora, fin da quando la nostra esistenza era presente alla sua Mente Infinita: cioè fin da prima dei tempi, fin da prima che il mondo fosse, perché per Lui tutto è presente e non esistono il passato né il futuro. Vivere da uomini, è compito nostro; e ciò significa assumerci pienamente la responsabilità del nostro vivere, tessendo la tela sulla spola che Dio stesso ha predisposto per ciascuno di noi, nella sua Infinita Sapienza, dotandoci anche dei mezzi sufficienti e necessari perché noi svolgiamo un buon lavoro e ci comportiamo da operai volonterosi e leali. A nessuno egli domanda più di quel che possa fare, a nessuno chiede l’impossibile: ad impossibilia nemo tenetur. Ebbene questo compito, questo lavoro, che è comunque impegnativo, comunque faticoso, perché richiede un cammino che va nella direzione esattamente opposta a quella del mondo, coi suoi piaceri e le sue lusinghe, si aggiunge oggi una nuova, sconvolgente difficoltà: una difficoltà che mina alla radice tutto il lavoro degli operai della vigna. È chiaro, infatti, che abdicare al proprio statuto ontologico di creature umane significa precludersi in partenza la possibilità di svolgere il proprio lavoro, così come esso è da sempre presente nel disegno divino. Come si può essere buoni operai della vigna, se non si è più neppure esseri umani, dotati d’intelligenza e volontà umane?
La programmazione televisiva imposta dal vigente regime di totalitarismo tecnico-sanitario? Il responsabile del terrore irrazionale verso il Covid-19, lo ripetiamo è la televisione, che seguita imperterrita a spaventare gli spettatori con cifre paurose di morti, assolutamente inventate e che, se anche fossero vere, non andrebbero date a quel modo!
L’argomento è vastissimo e si potrebbe scrivere su di esso un trattato di centinaia, anzi, di migliaia di pagine; è talmente vasto e talmente delicato da far girare la testa. Ma poiché, in questa sede, non vogliamo dargli una connotazione puramente teorica, bensì trarre delle possibili indicazioni sul terreno della vita pratica, ci limiteremo a fare un paio di esempi tratti da situazioni molto concrete. Situazioni che fino a qualche anno fa sarebbero state impensabili e che mai i nostri nonni, o anche solo i nostri genitori, si sono trovati ad affrontare. È pur vero che, se oggi le cose sono arrivate fino a questo punto, è stato anche per la nostra pigrizia e negligenza, mentre i nostri nonni e i nostri genitori non avrebbero permesso che le cose sfuggissero loro di mano così tanto da doversi svegliare, un mattino, come ora accade a noi, e vedere tutte le nostre certezze, tutti i punti di riferimento, tutto il nostro sistema di vita sul punto di sparire per sempre. Essi, infatti, appartenevano alle generazioni previdenti, mentre la nostra è la generazione dei superficiali; essi si chiedevano sempre fin dove potevano arrivare e dove bisogna fermarsi (non voler fare il passo più lungo della gamba, ci avevano insegnato saggiamente); mentre noi siamo cresciuti nella folle ebbrezza della crescita continua e del progresso illimitato, e quindi abbiamo perso ogni senso del limite e ogni coscienza della nostra finitezza creaturale. Con il bel risultato che ora vediamo tutto compromesso, compreso l’inestimabile patrimonio materiale e morale che essi, con la loro serietà, con la loro ponderatezza, con la loro perseveranza, hanno accumulato a prezzo di grandi sacrifici, per poi trasmettercelo affinché ne facessimo buon uso.
La sig.ra Boldrini con Bergoglio? L'uomo di bianco vestito, in tema di famiglia sembra avere le idee confuse!
Il primo esempio riguarda la minaccia esterna che grava sulla nostra futura umanità. L’avvocato e senatore Simone Pillon, già presidente del Forum Famiglie dell’Umbria e co-fondatore del Family Day, a proposito della legge Scalfarotto-Boldrini che sta per essere discussa e approvata in Parlamento, nel disinteresse generale e nel silenzio complice dei mass-media, ha postato l’altro giorno questo monito:
Non solo 6 anni di galera, non solo risarcimenti astronomici, non solo lavori gratuiti per le associazioni LGBTQ Etc Etc.
Ai condannati per omofobia sarà tolta la patente, sarà revocato il passaporto e ogni altro documento valido per l’espatrio, sarà tolta la licenza di caccia e dopo la galera dovranno osservare il coprifuoco rientrando a casa al tramonto.
Mancano solo 20 frustate e l’esilio, e poi abbiamo visto tutto. Questo è il concetto di libertà di Zan, Scalfarotto, Boldrini & company.
Dovreste solo dimettervi dal parlamento e vergognarvi per aver anche solo pensato cose del genere.
Fate girare questo messaggio perché non lo troverete certo sui giornaloni.
Sabato 11 luglio tutti in piazza.
La famigerata legge Scalfarotto-Boldrini sta per essere discussa e approvata in Parlamento, nel disinteresse generale e nel silenzio complice dei mass-media?
Ora, chi è il senatore Pillon, dal punto di vista della cultura mainstream, fondata sul politicamente corretto? Una persona del tutto inaffidabile, essendo affetta da una grave sindrome maniacale, quella del complottismo. Inoltre, si è squalificato da se stesso, perdendo in primo grado una causa per diffamazione intentatagli da un circolo LGBT affiliato all’Arcigay, presso il Tribunale di Perugia. E dunque, perché mai bisognerebbe prendere sul serio il suo grido d’allarme?
Nella “voce” di Wikipedia a lui dedicata, e non certo redatta da suoi amici, c’è un paragrafo intitolato Complottismo, che recita testualmente:
Crede nell'esistenza della teoria del complotto sull'ideologia di genere e che essa venga insegnata nelle scuole italiane. Afferma inoltre che esista una lobby gay (fantomatica cospirazione che vedrebbe le persone LGBT associarsi con lo scopo di rovesciare "l'ordine morale") e che essa punti al reclutamento omosessuale (panico morale nato negli anni '70). Poco dopo la sua elezione a senatore sostiene che nelle scuole di Brescia venga insegnata agli alunni la stregoneria riferendosi a un progetto promosso dalla biblioteca civica e finanziato dal Comune, sulle fiabe e i racconti del mondo dove venivano trattate anche le streghe.
Tra lobby gay, teoria gender e immigrazionismo: solo fantomatiche cospirazioni?
Per la prima volta, la lotta è per rimanere umani
di Francesco Lamendola
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MENTRE IN OCCIDENTE ABBATTONO LE STATUE, IN RUSSIA SI COSTRUISCONO CATTEDRALI
In occidente con le manifestazione del BLM si distruggono e danneggiano le statue, anche quelle di colore che si sono opposti d Hitler, come Winston Churchill, in Russia si inaugura una nuova, e grandiosa, cattedrale.
In occasione della sfilata della vittoria, che doveva tenersi il 9 maggio, ma è stata trasferita il 24 giugno a causa del Covid-19 è stata inaugurata la nuova, ed enorme, Cattedrale ortodossa dell’Esercito. Una costruzione grandiosa, che potete vederla nel video qui sotto. completamente rivettata perchè ricordi un mezzo blindato o un aereo. La scalinata d’accesso è stata ottenuta con la fusione delle armi catturate ai nazisti nella seconda guerra mondiale.
La pianta è tradizionale, a croce greca ed il tutto è circondato da un un enorme piazzale. Le decorazioni sono quelle della tradizione ortodossa, San Giorgio e San Demetrio. Al centro della cupola vi è un enorme mosaico del Cristo Pantocratore .
La Chiesa ortodossa ha ripreso completamente il proprio ruolo politico a fianco del governo e dell’esercito in Russia, come lo conserva anche i Grecia, d esempio. Almeno le chiese vengono ancora costruite, non demolite, in Russia.
Posted by Guido da Landriano
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