ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 12 luglio 2020

Non esiste la Scienza

Senza vergogna 


Non c’è una sola ragione sanitaria che giustifichi la decisione che il Presidente del Consiglio ha dato per acquisita – per poi smentirsi, dopo poche ore, sempre davanti alla stampa - di prolungare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2020. Con il segretario del PD, che gli ha dato man forte oggi.

E’ superfluo rifarsi all’opinione di scienziati liberi e indipendenti per affermare che dal punto di vista clinico la malattia che deriva dal virus Covid-19 non esiste più o per lo meno è una malattia come tante altre e persino meno insidiosa di altre. Basta leggere i dati ufficiali: i casi registrati il 10 luglio sono stati 276 (la metà in Lombardia); i morti 12 (in solo 5 regioni: Lombardia (6), Piemonte (2), Veneto (2), Toscana (1) e Lazio (1). Il totale degli attuali malati è 13.428: dei quali, 12.519 in isolamento domiciliare, 844 in regime ospedaliero ordinario e solo 65 in terapia intensiva.

A questo quadro, si aggiunge il dato – decisivo - dell’efficacia delle terapie che attualmente vengono praticate, alcune in fase di avanzata sperimentazione (le trasfusioni di plasma iperimmune, gli anticorpi mononucleali), altre, consolidate (l’eparina, la clorochina e gli antibiotici come lo zitromax) e di quelle che vengono testate per rilevare la loro efficacia.

Quindi, chi osserva la situazione senza farsi influenzare da un’informazione a senso unico – che asseconda ed alimenta un disegno di destabilizzazione e di terrore, condotto a livello globale ed eseguito in molti Paesi, per fini ormai espliciti, che ormai vengono perseguiti senza alcun pudore – può serenamente affermare che sia paventare un nuovo lockdown sia prorogare lo stato di emergenza, non ha senso. O, meglio, ha senso solo per quel Potere che per legittimare se stesso e le sue scelte si avvale degli indirizzi forniti dalla Scienza.

In questo momento storico, la società in cui viviamo, che ha rinunciato a Dio, ha scelto un idolo di riferimento: la Scienza, appunto. Un idolo che non esiste nè dal punto di vista metafisico nè dal punto di vista reale.

Perchè la Scienza – lo consideriate o no, cari Signori del Potere – è una categoria astratta. Non esiste la Scienza. Esistono gli scienziati, che non sono solo quelli che vengono costantemente invitati in televisione – e grazie a questa notorietà acquisita, in alcuni casi, come quello del commissario all’emergenza della Puglia, vengono candidati nella capolistura alle prossime elezioni regionali – o quelli che occupano i posti dell’Istituto Superiore di Sanità, delle task force o dell’OMS e che dettano al Potere le decisioni da adottare, condizionandone le scelte. Non ci sono solo gli scienziati che attendono, apparentemente speranzosi e tentando d’influenzare in questo senso l’opinione pubblica, che il vaccino con il microchip di Bill Gates risolva tutti i problemi, ammesso che si possano risolvere, rispetto ad un virus che finora, in base a recentissimi studi scientifici pubblicati dall’Imperial College di Londra, ha conosciuto 200 mutazioni. Non ci sono solo gli scienziati che diffondono l’allarme che il virus circoli nell’aria. Ci sono anche gli scienziati che si sono espressi in modo contrario al vaccino. Ci sono gli scienziati che affermano che non ci sarà nessuna seconda ondata. Ci sono gli scienziati che lavorano in silenzio, sulle cure e sulle terapie da adottare. Ci sono gli scienziati che per affermare la verità, sono costretti a prendere carta e penna e a consegnare denunce alle Procure della Repubblica.

L’unica ragione vera per cui l’attuale Governo vorrebbe decidere – ancora una volta senza ascoltare il parere del Parlamento, che è depositario della sovranità popolare in base al dettato della Costituzione? – di prorogare lo stato di emergenza e di non escludere un nuovo lockdown (perchè non smentisce le voci che si rincorrono in questa direzione), deriva dal fatto che il Potere ha deciso che la gestione dell’emergenza, così come si è sviluppata nel corso di questi mesi, gli conviene. Fa il suo “gioco”.

E’ l’emergenza che ha garantito a Conte di rimanere saldamente dove si trova, altrimenti l’esperienza di questo Governo, nato nelle stanze del Palazzo, non legittimato da un voto popolare, diviso al suo interno su tutte le materie essenziali, sarebbe terminata da un pezzo.

Alla gestione dell’emergenza non serve proporre ed attuare riforme fattibili che ammodernino il Paese e liberino le energie produttive dalla “tenaglia” della macchina burocratica e delle tasse. Così come non serve occuparsi di coloro – milioni di persone fisiche e di piccole aziende e delle loro famiglie – che rischiano la loro sopravvivenza per la mancanza di lavoro e di vera assistenza sociale.

Alla conservazione del Potere serve perpetuare una situazione di paura sociale, come ad esempio testimoniano gli innumerevoli casi di persone che negli scorsi mesi – ed ancora oggi – hanno rinunciato perfino a curare le loro patologie.

Questo Governo non ha uno straccio di visione di che cosa può essere l’Italia del post-Covid. Non ha uno straccio di programma da realizzare. Solo per questa ragione si perpetua una situazione irragionevole e si predispongono misure che possono ledere ulteriormente e definitivamente la libertà e i diritti dei cittadini. Pensiamo solo alle norme a cui saranno sottoposti i docenti, gli studenti e perfino i bambini degli asili, alla ripresa dell’attività scolastica. Test obbligatori in caso di febbre? Forse. Isolamento dalle famiglie in caso di positività? E’ probabile. Il “modello Bibbiano” elevato alla massima potenza?


Da parte sua, la cosiddetta “opposizione” nicchia, si trastulla. Da una parte rincorre ipotesi di larghe intese, dall’altra è impegnatissima in vista delle competizioni elettorali di settembre. Nessuna consapevolezza della gravità della situazione – che non ha paragoni neanche con il periodo post-bellico – sembra emergere, perchè ai proclami non seguono atti politici degni di questo nome.

Men che meno si espone e si esprime la categoria degli intellettuali, divenuti tutti “organici” al Potere, come per decenni ha teorizzato quell’ideologia comunista che ha avuto la capacità di mimetizzarsi e di camuffarsi, conservando intatti i suoi tentacoli e le sue “armi di persuasione di massa”.

Ci si potrebbe chiedere perchè, di fronte a quello che accade, non c’è nessuna reazione da parte della popolazione, nelle forme che la stessa Costituzione garantisce a chi vuole esprimere la propria opinione e il proprio dissenso. Perchè c’è così tanta indifferenza rispetto all’esercizio della libertà e nessuna capacità d’indignarsi?

La risposta, per quanto mi riguarda, è la seguente. L’Italia non ha attraversato negli ultimi decenni solo una crisi economica, che oggi esplode in tutta la sua virulenza. La crisi economica è stata una conseguenza della distruzione – che non ha precedenti storici - di tutti i fondamenti etici e morali che devono governare una società che voglia perseguire il bene comune.

Questi fondamenti derivano dall’identità cristiana del nostro Paese, che è stata irrimediabilmente perduta. Un Paese privo della sua identità, disprezza la sua libertà ed è incapace d’indignarsi. E’ in balia di tutto e di tutti, anche del primo sconosciuto che capita, che detta regole da seguire ad una popolazione divenuta imbelle e ignava, che si fa trasportare dal corso degli eventi, subendoli e solo - a volte - mugugnando e lamentandosi. Di un popolo in queste condizioni si può disporre a proprio piacimento. Senza eccessivi problemi.

L’alleato di questo Potere è – purtroppo – la “povera” Chiesa di Cristo. Non il Corpo Mistico, s’intende, di cui rimane intatta la potenza trascendente, che governa la Storia e il Tempo al di là delle intenzioni e delle azioni degli uomini, ma la sua gerarchia, immersa nella sua strategia di accondiscendenza dei desideri umani e che si sottomette prona a tutte le esigenze che esprime il Potere del Nuovo Ordine Mondiale, espressione dello spirito massonico. Una gerarchia capace di perdere il suo tempo a nominare Mario Draghi membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, piuttosto che dedicare il tempo che ancora gli viene concesso – prima di un risolutore intervento soprannaturale - ad insegnare al popolo di Dio come si può uscire dal pantano in cui è immerso.

– Danilo Quinto – 11.07.2020
https://gloria.tv/post/3LGSYUWPEAaP4WxLHcfutDGGu

TERRORISMO MEDIATICO … SPIEGATO BENE


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