L'UOMO VESTITO DI BIANCO E LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
Quest'anno tutto questo non accadrà. Per il rischio del Covid - si dice - l'uomo vestito di bianco non andrà domani a piazza di Spagna.
La cerimonia è all'aperto, naturalmente. Il distanziamento sociale - questa ributtante espressione che viene usata - potrebbe essere ampiamente assicurato. Si può andare nei supermercati chiusi, ma non si può andare a pregare la Madonna all'aperto, così come non si può celebrare la Messa di Natale a mezzanotte, come da tradizione cristiana secolare (Bergoglio l'aveva già deciso lo scorso 24 settembre; da quella data, infatti, non risultavano sue celebrazioni per la notte di Natale a San Pietro; "el papa", come lo chiama il mio amico Maurizio Blondet ha i suoi informatori a Palazzo Chigi, evidentemente).
Orbene, di sicuro ci sarà chi dirà che Bergoglio ha ragione. Potrebbe anche arrivare a dire - quel qualcuno - che la stessa Madre di Dio capirebbe che ci sono motivi di salute pubblica che sono più importanti delle preghiere rivolte a Lei.
Noi ne dubitiamo fortemente. Durante la peste, sacerdoti e vescovi santi andavano a pregare insieme agli appestati. Pregavano la Vergine Santissima, perchè la Madre di Dio - in base alle Sue stesse rivelazioni - è Mediatrice, Corredentrice e Avvocata dell'umanità. E' la persona che più di ogni altra Dio ascolta, quando c'è una guerra da scongiurare, una malattia da debellare, un malato da guarire. La Madre di Dio è Colei - dice l'Apocalisse - che schiaccerà la testa del serpente antico. Questo crede la cristianità. Da sempre. La cristianità crede che - e lo dice IN UNO DEI 12 PUNTI CHE FORMANO LA PROFESSIONE DI FEDE DEL CREDO - Gesù Cristo "Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo SI E' INCARNATO NEL SENO DELLA VERGINE MARIA e si è fatto uomo".
Bergoglio che cosa ha detto sulla Santissima Vergine Maria in questi 8 dolorosi anni? Ha detto tante cose, che messe in fila fanno accapponare la pelle. Ne volete leggere una sola?
Ebbene, nel Discorso ai dipendenti della santa sede in occasione degli auguri natalizi, il 21 dicembre 2018, Bergoglio disse a proposito della Santissima Vergine Maria e di San Giuseppe:
“Guardiamo il presepe. Chi è felice, nel presepe? Questo mi piacerebbe chiederlo a voi bambini, che amate osservare le statuine… e magari anche muoverle un po’, spostarle, facendo arrabbiare il papà, che le ha sistemate con tanta cura! Allora, chi è felice nel presepe? La Madonna e San Giuseppe sono pieni di gioia: guardano il Bambino Gesù e sono felici perché, dopo mille preoccupazioni, hanno accolto questo Regalo di Dio, con tanta fede e tanto amore. Sono “straripanti” di santità e quindi di gioia. E voi mi direte: per forza! Sono la Madonna e San Giuseppe! Sì, ma non pensiamo che per loro sia stato facile: SANTI NON SI NASCE, SI DIVENTA, E QUESTO VALE ANCHE PER LORO".
Che cosa dice il Vangelo?
“Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: 'Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te'. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: 'Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio'” (Lc 1,26-30).
"'Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati. Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi" (Mt 1,20b-23).
C'è qualcuno che può davvero pensare che l'uomo vestito di bianco non vada domani, 8 dicembre, a pregare davanti alla colonna dedicata alla Santissima Vergine Maria, a Piazza di Spagna, per evitare gli assembramenti e i contagi per Covid?
Il Covid non sparirà più e se sparirà ad esso si sostituirà un altro virus, se si continuerà ad oltraggiare la Madre di Dio e a non invocarLa incessantemente.
Se il tg diventa un’irreality show
Neanche i dittatori o i presidenti eletti direttamente dal popolo si rivolgono con tale frequenza e con tale supponenza alla tv, scavalcando governo, parlamento, quirinale, guardie svizzere… Si capisce che la sua recita ha una sola finalità: campare sulla disgrazia, lucrare consenso sulla paura. Non c’è Natale che tenga, la messa la dice direttamente Conte in tv, messa cantata col Me deum finale; la preghiera si chiama in sigla dpcm, acronimo che sta per Dio Protegge Conte Miracoloso.
Ma il tg in questione non si esaurisce alla messa in gloria di Conte. La giornata politica viene scandita da una formula fissa: Uno, apologia del governo in carica; Due, breve intermezzo molesto che comincia “dall’opposizione” per avvertire come sui pacchi funesti di sigarette, di non credete a quello che vi riferiremo in questo minuto; Tre si conclude con l’Apoteosi della maggioranza, il defilé dei grillini in testa, che mandano a memoria le loro gag e rassicurano il gentil pubblico che tutto va nel migliore dei modi, nessuno verrà lasciato indietro. Dai, fate un’eccezione, lasciatemi indietro, andate avanti voi che a me viene da ridere.
Ma il teatrino non finisce lì, si compone di due pezzi fissi. Uno è il siparietto col virologo, la virologa, la veterinaria spacciata per oracolo, l’esperto a pagamento. Che dice ogni giorno cose sconvolgenti: non abbassare la guardia, usate le mascherine, non assembratevi, i vecchi rischiano; poi giustifica tutto ciò che fa il governo, e fa previsioni pari a quelle di qualunque passante, generiche, banali, fondate sull’ovvio o sull’auspicio, senza alcuna base scientifica. Solo acqua fresca, anzi scaldata, del giorno prima. Il messaggio è sempre uno: non mollate, comportatevi bene sennò arriva la terza ondata… così dissero alla seconda, così diranno alla decima…. Guinzaglio per tutti, museruola per gl’infedeli.
La cosa più losca è l’uso propagandistico della malattia. Se intervistano una persona appena uscita dalla terapia intensiva, gli fanno dire non la prima cosa che viene spontanea a quel punto: il pensiero ai famigliari, ai medici, la disperazione, la fede… No, ma sempre qualcosa in polemica con chi non crede al covid, l’ateo. Figuratevi se uno che l’ha passata così brutta, dopo un mese di isolamento, paura e sofferenza, torna in vita e in quel momento la sua prima preoccupazione è polemizzare con gli scettici sul virus. Gli tolgono il tubo e lui per prima cosa attacca: “E voi che non ci credevate!” Si capisce subito che l’osservazione è preceduta da una domanda fuori campo e servizio: cosa risponde a chi non crede al covid o lo sottovaluta? Ora, capisco il fine pedagogico, ammaestrare i cittadini, spaventarli, chiudere la bocca a ogni dissenso col terrore delle immagini; ma qui siamo oltre la realtà, in una specie di horror fiction per impaurire i bambini deficienti.
Ma la cosa che più colpisce è la differenza tra ciò che senti in giro e ciò che appare nella recita televisiva. Quando cammini per strada, incontri, ascolti al telefono amici e parenti, sconosciuti e conoscenti, senti gente che non ce la fa più, che critica, a torto o a ragione, i provvedimenti del governo, che non sopporta gli show di Conte, che è arrabbiata perché ha perso il lavoro o ha dovuto chiudere, angosciata per la mortalità record, sfiduciata, demoralizzata, polemico sui decreti che cambiano ogni giorno, sui colori delle regioni, sulle prescrizioni ridicole per il cenone. Invece senti la recita televisiva e sei su un altro pianeta: tutti sono contenti delle misure, accettano come soldatini ogni decreto, ne vantano la giustezza o la necessità, nessuno che mai osi mormorare, dissentire, lamentarsi. Persino le statistiche vengono stravolte. Un altro paese, opposto quello reale. Un reality tipo l’isola dei fumosi. Ma perculatevi tra voi, lasciate stare noi.
Se non fosse tutto così malfatto, ridicolo, pacchiano, direi che il tg venga confezionato a Pechino e poi mandato – col virus e le mascherine – da noi. Ho citato solo un tg perché è la punta di demente dell’informazione, ma i tg mediaset, telecairo o del sultanato non sono meglio. Consiglio finale: non vedete i tg, fate altro; o vedetelo con le cuffie ridendo solo delle comiche, senza il sonoro; consideratelo solo una striscia di Telepechino o Telecasalino. È l’irreality show del tg uno-vale-l’altro.
La Verità, 6 dicembre 2020
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/se-il-tg-diventa-unirreality-show/
Fatima: Cesare sta oltrepassando i limiti! Ubbidire o no? (Dall'associazione Luci sull'EST
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