Covid-21: la mutazione programmata del virus che servirà ad attuare il Grande Reset del Nuovo Ordine Mondiale
La notizia è arrivata ieri direttamente dalla Gran Bretagna. E’ qui che sarebbe stata individuata una presunta mutazione del Covid-19, che secondo quanto riportano le autorità britanniche avrebbe un indice di trasmissibilità, fino al 70%, molto più elevato della vecchia versione del primo coronavirus.
L’OMS ha fatto sapere che ufficialmente il virus non è stato ancora sequenziato, e ci si chiede dunque come sia possibile che questa nuova versione dell’agente patogeno abbia le caratteristiche descritte dalle autorità sanitarie britanniche se ancora non si sa praticamente nulla del nuovo presunto virus.
Nessuno ovviamente, tra i media internazionali, si è posto queste domande come nessuno di questi ha considerato quello che ha scritto il Centro per il controllo delle malattie e delle infezioni USA , il CDC, che in una sua pubblicazione, completamente ignorata, solleva dei dubbi anche sull’effettivo isolamento dell’attuale versione del Covid-19.
Il CDC scrive nelle righe di pagina 39 del documento in questione che “nessun virus 2019-nCoV isolato quantificato è attualmente disponibile”.
In pratica la massima autorità epidemiologica degli Stati Uniti ha confessato apertamente che non ci sono parti isolate del cosiddetto Covid-19, e nessuno praticamente ha detto nulla.
In altre parole, esiste la concreta possibilità che il virus non sia mai stato isolato e nessuno si è premurato di riportare quanto scritto dal CDC né tantomeno di confutare quanto affermato in un suo documento ufficiale.
Il dottor Scoglio ha pubblicato un altro studio nel quale conferma la validità di questa ipotesi. La “pandemia” che non è mai stata tale, sarebbe una farsa ancora più enorme di quello che è stato detto fino ad ora.
Se dunque non sarebbe stata mai isolata nemmeno la prima versione del coronavirus, com’è possibile che sia stata isolata una sua seconda presunta versione?
Soprattutto, c’è da rilevare un altro aspetto non secondario. Diversi scienziati stanno denunciando da mesi come i test al tampone creino falsi positivi. Ora persino l’OMS è stata costretta ad ammetterlo.
Ieri sera l’ospedale militare del Celio annunciava di aver individuato un paziente di ritorno dalla Gran Bretagna che sarebbe stato positivo alla seconda mutazione del virus attraverso il test del tampone.
Se però il test in questione non individua nemmeno la prima versione del Covid, com’è possibile che riesca a rilevare la seconda presunta variante?
Il problema è principalmente uno solo a questo punto. Non importa la quantità di prove che si mostrano né tantomeno importa la loro solidità e inoppugnabilità.
La massa non è in grado di vederle nemmeno davanti ai propri occhi. Questa epoca storica ha creato una massa di automi che non sono più in grado di ragionare né di pensare spontaneamente.
I mezzi di comunicazione e la tecnologia hanno creato sostanzialmente dei replicanti che pensano tutti le stesse cose che il sistema gli ha ordinato di pensare.
Il mondialismo è riuscito a cancellare il pensiero critico e ad ordinare alle masse di isolare e mettere alla gogna l’esigua minoranza che invece ha preservato la capacità di ragionare.
Le domande che i media di regime non si sono posti per la prima versione del coronavirus non vengono poste ovviamente per la seconda presunta versione.
Il Covid-21 darà il via alla seconda parte dell’operazione terroristica Covid
C’è troppo fretta di procedere con l’esecuzione del piano e di arrivare al 2021 per eseguire definitivamente la seconda parte dell’operazione terroristica del coronavirus.
La prima parte dell’operazione ha avuto principalmente lo scopo di comprimere fortemente le libertà individuali e mettere le basi per creare un enorme crisi economica.
Nel Nuovo Ordine Mondiale infatti non ci sarà spazio alcuno per comportamenti individuali non ammessi dal sistema.
Tutti dovranno eseguire ciecamente gli ordini e si arriverà ad un livello di annullamento della volontà umana se possibile ancora superiore a quello attuale attraverso l’uso di tecnologie come i microchip nel cervello, auspicata e annunciata da Klaus Schwab, presidente del forum di Davos, una delle varie organizzazioni che rappresentano le élite mondialiste.
Il 2021 in questa idea dovrà essere la fase successiva, l’avanzamento verso la realizzazione definitiva del governo mondiale voluto dalla massoneria internazionale e dal potere globalista.
Se qualcuno ancora crede che si tratti di “teorie del complotto” non deve fare altro che attingere alle fonti ufficiali. Il presidente della Repubblica Mattarella ha parlato chiaramente della “pandemia” come mezzo per raggiungere un governo mondiale.
Non c’è nessun “teoria”. Sono fatti e stanno accadendo ora, solo che la massa si rifiuta o non è più in grado di riconoscere la realtà.
Ad ogni modo, la mutazione annunciata dalle autorità sanitarie britanniche coincide perfettamente con quello che era stato rivelato dall’informatore del partito liberale canadese, del quale si era parlato in un precedente contributo, e da una fonte interna del governo francese, riportata in un altro articolo, che ha rivelato una tabella di marcia che corrisponde con le informazioni del politico canadese.
Secondo gli informatori dei vari governi mondiali, la mutazione del virus era stata già programmata in anticipo dal sistema.
Serviva creare una nuova versione del virus, ribattezzata Covid-21, perché la vecchia ha già esaurito il suo scopo.
Questa nuova mutazione di cui hanno parlato gli informatori canadesi e francesi, ha esattamente le stesse caratteristiche che le autorità britanniche hanno annunciato.
Ha un indice di trasmissibilità molto più alta ed è potenzialmente più letale.
Ovviamente non ha nessuna importanza se poi il Covid-21 non avrà realmente le caratteristiche che il sistema gli attribuisce.
Quello che conta sarà far passare il falso messaggio del nuovo virus ancora più letale del primo, e sarà compito dei media farlo, esattamente come hanno fatto fino ad ora.
La “pandemia” del Covid è principalmente un fenomeno mediatico e lo sarà anche durante la seconda parte dell’operazione terroristica.
Il Covid-21 sarà il mezzo per far fallire l’economia mondiale
Il Covid-21 dunque segue perfettamente la tabella di marcia stabilita dalle élite.
La sua presunta maggiore trasmissibilità e pericolosità sarà il pretesto che utilizzeranno i governi mondiali per fare delle serrate generali.
Sarà poi compito dei media condurre una campagna terroristica ancora più feroce e aggressiva, se possibile, di quella fatta per il Covid-19, per dare ai vari governi di tutto il mondo il pretesto di arrivare a chiusure ancora più drastiche.
I lockdown su scala globale serviranno comunque ad uno scopo preciso. Provocare una crisi economica senza precedenti e così devastante tale da portare allo scenario di una carestia globale.
Le Nazioni Unite, l’organizzazione che nelle idea delle élite sarà la base del futuro governo mondiale, non a caso hanno già parlato delle carestie che affliggeranno l’umanità nel 2021.
Il mondialismo in pratica vuole smantellare la catena di approvvigionamento alimentare così da creare una scarsità artificiale di cibo.
A quel punto, scoppieranno vere e proprie rivolte che saranno dei moti per il pane in piena regola.
Le masse portate allo strenuo delle forze e alla disperazione si ribelleranno perché non avranno altra alternativa messe davanti alla concreta possibilità di morire di stenti.
Le élite prevedono di dominare la società con il pugno di ferro, attraverso il dispiegamento dei militari e la conseguente applicazione della legge marziale per contenere i disordini.
La disoccupazione salirà alle stelle, e sparirà in pratica quel che resta della classe media. Nella società del Nuovo Ordine Mondiale, l’economia sarà dominata interamente dalle élite e ogni settore verrà inglobato dalle grandi multinazionali, in larga parte cinesi, tedesche e americane.
Sta già accadendo ora con il colosso Amazon di Jeff Bezos che sta fagocitando progressivamente tutto il commercio al dettaglio, e ora sta assorbendo anche i cinema attraverso un servizio sulla sua piattaforma che potrebbe diventare il nuovo mezzo di distribuzione delle pellicole cinematografiche.
La seconda fase dell’operazione Covid creerà dunque una società a due classi, e il lavoro nella nuova società post-industriale diventerà un fattore marginale e destinato a scomparire del tutto.
Era esattamente ciò che avevano stabilito già negli anni’70 i circoli mondialisti del Club di Roma e della Commissione Trilaterale, fondati e finanziati da una delle famiglie più importanti nel Nuovo Ordine Mondiale, ovvero i Rockefeller.
Una volta che non ci sarà più il lavoro, le élite offriranno alla masse una scelta. Partecipare al Grande Reset che prevede la cancellazione dei debiti privati che sommergeranno le famiglie in cambio della rinuncia ad ogni bene personale.
La fine della proprietà privata sarà dunque la precondizione per poter entrare nella nuova dittatura mondiale. Ovviamente solo le masse non avranno più nulla. Il vertice della piramide si troverà nella condizione opposta.
Possiederà praticamente tutto perché i governi privatizzeranno anche le risorse essenziali rimaste in mano agli Stati. Gli Stati nazionali come tali non esisteranno più. Saranno entità prive di poteri dirette e governate da capitali privati.
Chi accetterà questa prima condizione riceverà il cosiddetto “reddito universale” che non sarà altro che una elemosina governativa che consentirà di sopravvivere a chi accetterà il Grande Reset.
L’altra condizione è quella di ricevere il vaccino. Chi non lo farà, verrà praticamente escluso da ogni luogo pubblico, dalle scuole e dai teatri.
Gli stessi politici al soldo del mondialismo propongono questa misura. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha esplicitamente proposto una sorta di messa al bando dalla società civile per coloro che non vorranno vaccinarsi.
I non vaccinati saranno più o meno nelle condizioni degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, e rischiano di essere deportati come lo furono i secondi nei campi di concentramento.
Il mondialismo sta mostrando la sua vera natura autoritaria, più feroce e criminale persino di quella nazista.
Anche in questo caso, non si tratta di una speculazione “teorica”, ma di quanto sta già accadendo in diverse parti del mondo.
In Canada, secondo le rivelazioni del coraggioso politico canadese Randy Hillier, hanno già iniziato a preparare queste strutture in seguito.
In Nuova Zelanda, il governo ha annunciato ufficialmente la costruzione di questi campi nei quali saranno deportate le persone che si rifiuteranno di sottoporsi ai test in un primo momento, e successivamente quelle che non accetteranno il vaccino.
Il Grande Reset dunque non è altro che l’evento catalizzatore che il mondialismo stava cercando da tanto tempo per arrivare al fine ultimo della dittatura mondiale governata da questa élite che si ispira ad un pensiero esoterico, satanista e ferocemente anticristiano.
Trump: l’ultima barriera che separa il mondo dal Grande Reset
Resta un solo ostacolo che separa il globalismo da questo obbiettivo ed è Donald Trump.
Quando George H. Bush alla fine della prima guerra del Golfo nel 1991 annunciava agli Stati Uniti e al mondo che era giunto il tempo di arrivare ad un Nuovo Ordine Mondiale, le élite erano sicure che non avrebbero avuto ostacoli al loro piano.
Non potevano immaginare che 26 anni dopo l’America che è stata l’arma per decenni usata dal mondialismo per colpire i Paesi che hanno osato difendere la loro sovranità e indipendenza, sarebbe passata nelle mani di un uomo che si è opposto fermamente al piano di dominio globale delle élite.
Le élite hanno dato vita alla più grande truffa elettorale della storia d’America e del mondo per potersi riprendere la presidenza degli Stati Uniti.
Il Nuovo Mondo e la superpotenza americana, nell’idea della massoneria, dovevano servire a trascinare l’umanità intera verso il governo unico mondiale.
Le grandi famiglie della finanza mondiale, in particolare i Rothschild, hanno da sempre cercato di esercitare il controllo assoluto su questa nazione.
Un’America libera e indipendente è semplicemente incompatibile con i piani globalisti. Non può esserci un governo mondiale senza che gli Stati Uniti ne facciano parte.
Per questo è stata concepita la frode elettorale, e sotto un’eventuale amministrazione Biden non ci sarà più alcun ostacolo verso il Grande Reset, che come ha detto lo stesso John Kerry, appartenente alla società segreta occulta di Skulls & Bones ed ex segretario di Stato sotto l’amministrazione Obama, avrà un’accelerazione impressionante se il politico democratico dovesse mai mettere piede alla Casa Bianca.
Trump è l’ultimo ostacolo e il presidente dovrà essere pronto, se falliranno le vie legali ordinarie, anche ad eseguire la legge marziale se non vorrà lasciar cadere l’America nelle mani di un fantoccio ricattato da anni dalla Cina – la potenza alla quale le élite hanno assegnato la guida della dittatura mondiale.
Qualsiasi sarà l’esito di questo scontro epocale tra i figli della luce e i figli delle tenebre, l’umanità andrà incontro a grandi sofferenze.
Anche se Trump dovesse riuscire a sventare il colpo di Stato contro di lui, il deep state, l’apparato eversivo costituito da lobby militari e finanziarie, attiverà le cellule terroristiche di Black Lives Matter e Antifà e darà vita ad una guerra civile in America.
L’Europa dominata dall’Unione europea figlia dell’ideologia globalista di Kalergi proverà ad andare avanti comunque con l’esecuzione del piano, ma se dovesse esserci un’amministrazione Trump verrebbe investita probabilmente da una pioggia di sanzioni e dazi americani alla luce soprattutto della partecipazione attiva di diversi Paesi europei nel colpo di Stato in corso contro Trump.
Il mondo si trova in un’epoca di decadenza spirituale e morale
Saranno pertanto inevitabili disordini e tumulti che porteranno a grandi sofferenze, ed è purtroppo doloroso constatare che l’umanità, e l’Europa Occidentale in particolare, non sta facendo molto per dimostrare di non meritarle.
C’è un profondo vuoto di valori che ha determinato questa situazione. Se l’Europa avesse preservato la sua identità cristiana, sarebbe stato letteralmente impossibile per la dittatura arrivare a questo punto.
Queste periodo storico è una epoca di grande decadenza soprattutto spirituale, morale e intellettuale.
Bartholomew Holzhauser, beato della Chiesa Cattolica vissuto nel 1600, divise la storia della Chiesa Cattolica e del mondo in sette grandi età.
Se il beato aveva ragione, il mondo attualmente si troverebbe alla fine della quinta età della Chiesa, un periodo attraversato da grandi apostasie, carestie e guerre, e nel quale l’umanità ha smarrito completamente il senso della fede e dell’amore per il suo prossimo.
Questa epoca precede la sesta età della Chiesa nella quale ci sarà un ritorno della fede e un periodo di grande prosperità prima della venuta finale della Bestia annunciata nell’Apocalisse.
Il mondo quindi dovrà comunque bere il suo amaro calice, e pagare il prezzo della sua disumanizzazione.
Coloro che hanno obbedito ciecamente alla dittatura e che credono scioccamente di essersi messi al riparo dalla ferocia del mondialismo, saranno gli stessi che pagheranno il prezzo più alto della loro vile sottomissione.
Il 2021 sarà l’anno nel quale probabilmente l’umanità sarà chiamata a fare una grande scelta.
O si decide di seguire la luce. O si decide di seguire le tenebre.
Sta ora ad ogni persona singolarmente fare la propria scelta.
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21 Dicembre 2020 Cesare Sacchetti 1 commento
Vox Italia Tv https://www.youtube.com/watch?v=2JIJzCVF8Cg
ANDRÉ ILNITSKY, IL COVID È UN PROGETTO DEI GLOBALISTI
André Ilnitsky, consigliere di Sergueï Choïgou, ministro della Difesa russo, ha parlato nel corso di una importante tavol rotonda ed ha fatto affermazioni importanti.
Il 16 dicembre, il Consiglio della Federazione ha organizzato una “tavola rotonda” della Commissione provvisoria del Consiglio della Federazione per la protezione della sovranità statale e la prevenzione delle interferenze negli affari interni della Russia (Presidente – Andrey Klimov ) sul tema “ Tentativi stranieri di utilizzare lo spazio prossimo post-sovietico / straniero per destabilizzare il sistema politico della Russia ”.
I senatori hanno partecipato alla riunione della “tavola rotonda” – membri della Commissione provvisoria del Consiglio della Federazione Elena Afanasyeva, Aleksandr Vaynberg, Margarita Pavlova, Vladimir Poletayev, membro del Presidium del Consiglio per la politica estera e di difesa e il colonnello del Servizio di intelligence estera Andrey Bezrukov, membro della Camera pubblica della Federazione Russa Maria Butina, Primo Ministro dell’Ucraina nel 2010-2014 Nikolay Azarov, Presidente del Comitato permanente della Camera dei rappresentanti dell’Assemblea nazionale Bielorussia Andrey Savinykh, vicepresidente della ONG ” Belaya Rus ” Aleksandr Shatko, presidente del partito bulgaro ” Rinnovamento della patria “(Creato sulla base del movimento nazionale” Russophiles “) Nikolay Malinov, direttore delle comunicazioni di” Rossiya Segodnya “Pyotr Lidov-Petrovsky e altri.
Tuttavia si nota che è stato il discorso del consigliere di Serge Shoigu, lo scienziato, pubblicista, membro del Consiglio per la politica estera e di difesa, André Ilnitsky, quello che ha ricevuto la maggiore eco.
“Lo squilibrio dell’economia e dei sistemi sanitari degli stati nazionali è il compito principale del progetto coronavirus. Tale ptogetto è stato eseguito con successo ”, ha dichiarato Andrey Ilnitsky, consigliere del ministro della Difesa russo.
Le multinazionali occidentali vedono il coronavirus come un proprio progetto, ha detto Ilnitsky. Il compito è avere un impatto su larga scala sugli stati di tutto il mondo e trasformare completamente la vita delle persone attraverso rigide restrizioni anti-coronavirus.
Andrey Ilnitsky ha incluso nel suo rapporto punti che indicano tentativi di pressione sul nostro paese e su altri paesi del mondo che hanno deciso di preservare la loro sovranità. Tra le altre cose, ha parlato del noto Forum Economico di Davos, chiuso agli estranei, dove è stata discussa l’attuazione del piano dei globalisti. È stato apertamente annunciato che la pandemia di coronavirus dovrebbe diventare uno strumento per un “reset globale” e che nessuno dovrebbe tornare alla vecchia vita prima del Covid.
La democrazia deve essere stabilita in tutto il mondo, ovviamente in una forma che interessi gli organizzatori del progetto. E chi volesse ancora preservare gli stati nazionali dovrebbe essere privato dei benefici: ” Non permetteremo il ritorno del mondo pre-coronavirus, faremo domande ai politici …” E noi chi siamo? Corporazioni transnazionali. Faranno domande sulle misure deterrenti, da cui ne consegue che ” non è il covid in se stesso che è una minaccia, ma le misure che vengono prese nel mondo “, ha spiegato Ilnitsky.
Ha ricordato la formula di combattimento del virus nella guerra biologica. L’indicatore principale del virus nell’attacco biologico del nemico è la virulenza, cioè la capacità di infettare il corpo umano. Le tesi presentate da Ilnitsky sono contenute nel libro di Klaus Schwab “ Covid-19: The Great Reset ”. Schwab, va detto, ha organizzato il Forum di Davos. Nel suo libro, chiede un mondo governato dagli affari.
” E in questo mondo non ci sarà spazio per gli stati nazione. Non ci saranno più. Citazione letterale: “Se la democrazia e la globalizzazione si sviluppano, non ci sarà spazio per ogni singolo stato nazione”.
Naturalmente, in primo luogo si deduce, non ci sarà spazio per la Russia come stato sovrano. Il progetto Covid ha seminato paura nelle persone, demolito l’amministrazione di Donald Trump, agitato stati nazionali , messo in tensione sistemi sanitari in tutto il mondo … Ha fatto il suo lavoro.
A questo proposito, la formula per combattere il virus, e non è ancora conosciuta oggi … Non è un virus killer. L’indicatore principale del virus è la virulenza, deve sbilanciare i sistemi sanitari del nemico. Dopodiché, vengono lanciati i virus killer. Questa è solo informazione … Quindi, per continuare a smantellare il vecchio mondo, i globalisti hanno bisogno di piattaforme. “
In particolare, queste piattaforme dovrebbero essere quelle della ‘”agenda verde”, la digitalizzazione estesa e vari tipi di simulatori ideologici – da LGBT a BLM, che ” entreranno ” negli stati nazionali e metteranno radici per demolire le vecchie credenze.
L’esperto ha sottolineato quale sia il pericolo rappresentato dalle multinazionali nei confronti degli Stati indipendenti.
Ilnitsky ha invitato i deputati e i senatori del Consiglio della Federazione a respingere le proposte di legge che potrebbero contenere una potenziale minaccia alla sicurezza nazionale della Russia.
fonte: http://www.comite-valmy.org/
Traduzione: Gerard Trousson
https://www.controinformazione.info/andre-ilnitsky-il-covid-e-un-progetto-dei-globalisti/
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