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lunedì 3 maggio 2021

Senza arrendersi alla rassegnazione

Naomi Wolf - Forte avvertimento contro passaporto vaccinale

0:12 / 16:03

Rumble — In poche parole ...
Naomi Wolf, scrittrice e direttrice della società mondiale tecnologica DailyClout, condivide con noi un forte avvertimento riguardo ai passaporti vaccinali e su cosa possono significare se li accettiamo.

Vaccini sperimentali o cure? Il giallo del regolamento Ue
I vaccini devono essere utilizzati in via sperimentale solo se non esistono cure alternative. Se esistono valide cure il Comitato deve revocare l'autorizzazione. Un articolo del regolamento Ue del 2006 apre uno squarcio sul tema delle cure da Covid e potrebbe spiegare l'ostinazione del Ministero nel non riformare il protocollo terapeutico domiciliare. Il tutto mentre prosegue il negazionismo sulle vecchie medicine a basso costo e si enfatizzano le speranze su un nuovo farmaco, il Molnupiravir, guarda caso della Pfizer.


E se avessero ragione quei medici che curano senza arrendersi alla rassegnazione o ad affidare tutte le speranze al vaccino? Arrivano infatti delle novità sul piano terapeutico: un vecchio farmaco, la Niclosamide, un antiparassitario, che si è dimostrato in grado di inibire la replicazione virale e prevenire così la formazione dei sincizi (la fusione di due o più cellule) indotti dalla spike nei test di laboratorio. Un vecchio farmaco,  usato per trattare le infezioni intestinali, potrebbe diventare un'arma potentissima contro il coronavirus. Così come l’Idrossiclorochina, che era nata come un farmaco contro la malaria (trasmessa da un zanzara), e l’Ivermectina, che uccide i vermi parassiti intestinali, ed è efficace anche contro la scabbia e i pidocchi, un altro antiparassitario potrebbe essere la soluzione per curare il Covid. Un dato che dovrebbe quantomeno fare riflettere scienziati e ricercatori, e che dovrebbe riportare l’attenzione sulla genesi e l’origine del Covid-19, ancora non chiarita.

Lo studio sulla Niclosamide viene portato avanti da un team di ricercatori del prestigioso King’s College di Londra, insieme all’Università degli studi di Trieste e del Centro di ingegneria genetica e biotecnologie (Icgeb) di Trieste, che ha scoperto il meccanismo che porta alla fusione anomala delle cellule polmonari infettate dal coronavirus e come la niclosamide abbia un’azione preventiva, riuscendo a bloccare questo processo guidato dalla proteina spike. Lo studio è stato appena pubblicato su Nature. Come accennato, la niclosamide è un antiparassitario che originariamente, negli anni ’50, veniva utilizzato come molluschicida contro le lumache. Successivamente, a partire dal 1982, è stato approvato anche come trattamento per le infezioni intestinali da tenia negli esseri umani ed è già conosciuto per essere attivo contro alcuni virus. Tra gli scopritori dell’efficacia della Niclosamide sul Covid c’è il professor Mauro Giacca, professore dell’Università di Trieste e docente al King’s College di Londra. E’ lui che ha  scoperto un meccanismo completamente nuovo, attivato dalla proteina spike del virus, che attiva una famiglia di proteine della cellula, chiamate TMEM16, che sono indispensabili per la fusione cellulare. Questo meccanismo è anche alla base dell’attivazione delle piastrine, e potrebbe quindi anche spiegare perché il 70% dei pazienti con Covid-19 grave sviluppa una trombosi.

Vedremo allora se la Niclosamide otterrà la possibilità dall’Ema e dall’Aifa di poter essere usata off label, o se incontrerà il veto istituzionale che già ha bloccato l’Idrossiclorochina e l’Ivermectina. Un veto che colpisce – guarda un po’ - vecchi farmaci a bassissimo costo. Farmaci che potrebbero abbattere drasticamente la mortalità del Covid, facendolo diventare una malattia come molte altre, facendo cessare lo stato di emergenza, e infine rendendo gli stessi vaccini non più cosi indispensabili da farne una pratica generalizzata e coercitiva. Uno scenario imprevisto e straordinario, che potrebbe avere importanti ripercussioni anche sulle strategie vaccinali. I vaccini, che allo stato attuale devono essere considerati dei prodotti utilizzati in via sperimentale (come dichiara la stessa Pfizer fino al 2023) possono essere autorizzati solo se non esistono cure alternative. Se esistono valide cure il Comitato deve revocare l'autorizzazione, secondo l’ Articolo 4 Comma 2 ultimo capoverso  del Regolamento CE 507/2006 del 29 marzo 2006.

Forse questo potrebbe spiegare anche l’ostinazione con cui il Ministero difende il proprio protocollo basato solo sull’uso di antipiretico e vigile attesa, e quindi sul negazionismo intransigente di ogni altro tipo di cura. Non ci deve essere cura, contro ogni evidenza e ogni nuova scoperta: una sorta di oscurantismo.

Questo negazionismo è rivolto però sui vecchi farmaci a basso costo. Potrebbe venir meno però per altri farmaci, e anche questo dà di che pensare. Abbiamo già riscontrato un certo possibilismo nei confronti degli anticorpi monoclonali, ma c’è anche un altro farmaco che sta facendo parlare di sé, e che è stato annunciato coi toni enfatici e miracolistici: è un nuovissimo antivirale, “il farmaco che potrebbe salvare il mondo” come è stato già definito. Si chiama Molnuvirapir, ed agisce come un inibitore della proteasi. I ricercatori che lo stanno mettendo a punto affermano che una pastiglia al giorno per cinque giorni dovrebbe eliminare completamente il Covid.

Chi è l’azienda che lo produrrà e lo metterà in commercio? La Pfizer.

Dopo tutto, le evidenze epidemiologiche potrebbero tra qualche mese dare risultati sull’efficacia dei vaccini deludenti. Non sarebbe la prima volta che un vaccino non corrisponde alle attese. “Scusate, ci abbiamo provato” sarebbe la spiegazione. La Medicina va avanti a tentativi e sperimentazioni. Ma la soluzione alternativa ci sarà comunque, e questa volta possiamo stare sicuri che le autorizzazioni all’uso non si faranno attendere.
Paolo Gulisano

Ecco perchè non farò il vaccino COVID



Alcuni amici mi hanno chiesto quale fosse la mia opinione sui vaccini COVID, così ho pensato che fosse il momento di scrivere un articolo sull’argomento. Visto che la maggior parte di loro non era a conoscenza di quello che ho condiviso, ho pensato che anche voi avreste potuto apprezzare alcune delle cose che avevo detto. Sapendo quanto sia controverso l’argomento, una parte di me preferirebbe scrivere di qualcos’altro, ma le discussioni e la copertura mediatica sono talmente unilaterali che sento comunque il dovere di parlarne.

Com’è mia abitudine, prometto di fare del mio meglio per essere equilibrato e non farmi prendere dall’isteria. Non sono qui per litigare con nessuno, solo per riportare alcune delle cose che ho letto, le mie continue domande e per spiegare perché non riesco a dare un senso a questi vaccini COVID.

1. I produttori dei vaccini hanno lo scudo penale

L’unica industria al mondo che non ha alcuna responsabilità per le lesioni o le morti derivanti dai suoi prodotti è quella della produzione dei vaccini. In base ad una legge del 1986, il National Childhood Vaccine Injury Act [1], rafforzato poi dal PREP Act [2], i produttori di vaccini non possono essere citati in giudizio, anche se viene dimostrata una loro negligenza.

I produttori di vaccini COVID sono autorizzati a creare un prodotto che va bene per tutti, senza test su sottopopolazioni (cioè, persone con specifiche condizioni di salute) e tuttavia non sono disposti ad accettare alcuna responsabilità per eventuali eventi avversi o decessi causati dai loro prodotti.

Se un’azienda, per prima, non è disposta a sostenere che il suo prodotto è sicuro, specialmente se è stato immesso sul mercato in fretta e senza test sugli animali, non sono disposto a rischiare con il loro prodotto. Nessuna responsabilità. Nessuna fiducia.

2. Il dubbioso passato delle aziende dei vaccini

Le quattro principali aziende che producono questi vaccini COVID:

1. Non hanno mai immesso sul mercato un vaccino prima del COVID (Moderna e Johnson & Johnson).
2. Sono pluricondannate (Pfizer e AstraZeneca).
3. Sono entrambe le cose (Johnson & Johnson).

Moderna ha cercato di “Modernizzare il nostro RNA” [3] (da qui il nome della società) per anni, ma non è mai riuscita a portare sul mercato prodotti di successo, ed è stato molto bello per loro ottenere un grosso finanziamento governativo [4] per continuare a provarci.

Infatti, tutti i maggiori produttori di vaccini (tranne Moderna) avevano pagato decine di miliardi di dollari di danni per altri loro prodotti che avevano immesso sul mercato, pur sapendo che avrebbero causato lesioni e decessi, basta ricordare, per esempio Vioxx [5], Bextra [6], Celebrex [7], Thalidomide [8] e gli oppioidi [9].

Se le aziende farmaceutiche scelgono intenzionalmente di mettere sul mercato prodotti dannosi quando possono essere citate in giudizio, perché dovremmo fidarci di un prodotto su cui non hanno alcuna responsabilità? Nel caso in cui non mi fossi spiegato, permettetemi di ribadirlo: Tre dei quattro produttori di vaccini COVID erano stati citati in giudizio per prodotti che avevano immesso sul mercato, pur sapendo che avrebbero causato danni e decessi.

Johnson & Johnson ha perso cause importanti nel 1995, 1996, 2001, 2010, 2011, 2016 e 2019 [10]. (Per quel che vale, il vaccino della J&J contiene anche tessuti di cellule fetali abortite [11], forse un argomento per un’altra discussione)

* Pfizer ha il record del più grande risarcimento penale della storia. Hanno perso così tante cause che è difficile contarle. Potete controllare la loro fedina penale qui [12]. Forse è per questo che stanno chiedendo che i Paesi in cui non godono ancora dello scudo penale [13] mettano da parte fondi [14] per coprire le cause per danni da vaccino.

*Anche AstraZeneca ha perso così tante cause che è difficile contarle. Eccone una [15]. Eccone un’altra [16], tanto per farvi capire. E, nel caso vi sia sfuggito, l’azienda si è vista sospendere il suo vaccino COVID in almeno 18 paesi [17] per problemi di trombi ematici e hanno anche fatto un gran pasticcio nel corso di un meeting con la FDA [18], fornendo dati sbagliati riguardanti il loro studio.

*Oh, e, apparentemente, J&J (il cui vaccino è approvato per “l’uso di emergenza” [19] negli Stati Uniti) e AstraZeneca (il cui vaccino NON è approvato per “l’uso di emergenza” negli Stati Uniti) hanno fatto una piccola confusione con i loro ingredienti [20], in 15 milioni di dosi. Ops.

Permettetemi di ribadire questo punto: vista la mancanza di responsabilità penale e i dubbi trascorsi di queste aziende, perché dovremmo presumere che i loro vaccini siano sicuri e confezionati a regola d’arte? Perchè mai dovremmo fidarci di gente con questa reputazione?

Per me ha tanto senso quanto aspettarsi che un amante spietato, violento e infedele diventi una persona diversa solo perché un giudice ha detto che, in fondo, ha promesso di non farlo più. No, non mi fido di loro. Nessuna responsabilità. Nessuna fiducia. Ecco un’altra ragione per cui non ho fiducia in loro:

3. La brutta storia dei tentativi di realizzare vaccini contro il coronavirus

In passato ci sono stati molti tentativi di produrre vaccini antivirali che sono poi risultati un totale fallimento ed è per questo che, nel 2020, non avevamo un vaccino contro il coronavirus. Negli anni ’60, gli scienziati avevano tentato di mettere a punto un vaccino RSV (virus respiratorio sinciziale) per i bambini. In quello studio [21] avevano saltato i test sugli animali perché all’epoca non erano ritenuti necessari.

Alla fine, i bambini vaccinati, quando si erano trovati esposti al virus naturale si erano ammalati molto di più di quelli non vaccinati; l’80% dei soggetti vaccinati aveva dovuto essere ospedalizzato e due di loro erano morti [22].

Dal 2000 in poi, gli scienziati hanno fatto molti tentativi per sintetizzare vaccini contro il coronavirus. Quelli degli ultimi 20 anni erano tutti falliti, perché gli animali negli studi clinici si erano ammalati gravemente e molti erano morti, proprio come i bambini negli anni ’60. Potete leggere un riassunto di questi tentativi qui [23]. Oppure, se volete leggere i singoli studi, potete controllare questi link:

* Nel 2004, un tentativo di vaccinazione aveva causato l’epatite nei furetti [24].
* Nel 2005, topi [25] e zibetti [26] si erano ammalati ed erano diventati più suscettibili ai coronavirus dopo essere stati vaccinati.
* Nel 2012, i furetti [27] si erano ammalati ed erano morti. E, in questo studio [28], topi e furetti avevano sviluppato malattie polmonari.
* Nel 2016, anche in questo studio sui topi [29] si erano verificate patologie polmonari

La caratteristica comune degli studi sovramenzionati era che sia i bambini che gli animali avevano avuto un’ottima risposta anticorpale dopo essere stati vaccinati. I produttori avevano pensato di aver fatto centro. Il problema era sopraggiunto quando i bambini e gli animali erano stati esposti al ceppo naturale del virus.

In queste condizioni si verificava un fenomeno inspiegabile [30] chiamato antibody dependent enhancement (ADE), [potenziamento anticorpo-dipendente] noto anche come vaccine enhanced disease [31] (VED), [malattia potenziata dal vaccino] in cui il sistema immunitario produceva una “tempesta di citochine” [32] (attaccando in modo essessivo il suo stesso organismo) e i bambini e gli animali morivano. Ecco il problema di fondo.

I produttori di vaccini non hanno dati che suggeriscano che i loro vaccini, preparati in fretta e furia, abbiano superato questo problema. In altre parole, prima d’ora, nessun tentativo di produrre un vaccino contro il coronavirus aveva avuto successo, né la tecnologia genica alla base dei “vaccini”  mRNA era mai stata portata sul mercato in modo sicuro ma, ehi, visto che hanno avuto miliardi di dollari [33] di finanziamenti governativi, sono sicuro che avrebbero dovuto capirlo. Solo che non sanno se l’hanno capito.

4. Le “lacune dati” presentati alla FDA dai produttori di vaccini

Quando i produttori di vaccini avevano presentato la loro documentazione alla FDA per l’autorizzazione all’uso di emergenza [34] (Nota: una EUA non è la stessa cosa di una piena approvazione della FDA), tra le molte “carenze di dati” c’era il fatto che nei loro studi non esisteva nulla che indicasse il superamento del fastidioso problema della malattia potenziata dal vaccino.

Semplicemente non lo sanno, cioè non hanno la minima idea se anche i loro vaccini produrranno la stessa tempesta di citochine (e i morti) dei precedenti tentativi di realizzare prodotti del genere. Come sottolinea il dottor Joseph Mercola:

“I precedenti tentativi [35] di sviluppare un farmaco basato sull’mRNA usando nanoparticelle lipidiche erano falliti ed avevano dovuto essere abbandonati perché, quando la dose era troppo bassa, il farmaco non aveva effetto e, quando era troppo alta, diventava troppo tossico. Una domanda ovvia è: cos’è attualmente cambiato da rendere questa tecnologia sufficientemente sicura per l’uso di massa?”

Se questo non è abbastanza allarmante, ecco altre lacune nei dati – la mancanza, per esempio, di dati su sicurezza o efficacia riguardo:

Chiunque abbia meno di 18 o più di 55 anni
Donne incinte o madri in allattamento
Condizioni autoimmuni
Individui immunocompromessi
Nessun dato sulla trasmissione della COVID
Nessun dato sulla prevenzione della mortalità da COVID
Nessun dato sulla durata della protezione da COVID

Difficile da credere, vero? Nel caso pensiate che mi stia inventando tutto, o vogliate consultare la documentazione inviata alla FDA da Pfizer e Moderna per le loro richieste di autorizzazione all’uso di emergenza, potete controllare direttamente qui [36] o qui [37]. Le lacune nei dati possono essere trovate a partire da pagina 46 e 48 rispettivamente.

Per ora, diamo un’occhiata ai dati grezzi che i produttori di vaccini hanno usato per richiedere l’autorizzazione all’uso d’emergenza.

5. Nessun accesso ai dati grezzi delle sperimentazioni

Vi piacerebbe vedere i dati grezzi da cui sono scaturite le affermazioni del “90% e 95% di efficacia” pubblicizzate su tutti i media? Anche a me. Ma non ci permettono di vedere quei dati. Come aveva sottolineato il BMJ [38], c’è qualcosa di veramente strano nelle affermazioni  di Pfizer e Moderna sull’efficacia dei loro prodotti.

Ci sono stati “3.410 casi totali di sospetta, ma non confermata, COVID-19 nella popolazione complessiva dello studio, 1.594 si sono verificati nel gruppo vaccino e 1.816 nel gruppo placebo.”

Aspettate un momento, cosa? Si sono dimenticati che stavano facendo uno studio scientifico e non hanno verificato una variabile così importante? Non potevano testare quei casi “sospetti ma non confermati” per scoprire se avessero veramente la COVID? Apparentemente no. Perché poi non testare tutti i 3.410 partecipanti per ragioni di correttezza? Possiamo solo indovinare che non abbiano fatto i test perché così avrebbero invalidato le loro affermazioni del “90-95% di efficacia“? Dov’era la FDA?

Non sarebbe prudente per la FDA aspettarsi (esigere) che i produttori di vaccini testino le persone che hanno “sintomi simili alla COVID” e rilascino i loro dati grezzi, in modo che terze parti  possano esaminare come i produttori giustificano i loro dati? In fondo è solo tutta la popolazione mondiale che stiamo tentando di vaccinare con questi prodotti sperimentali.

Perché la FDA non l’ha richiesto? Non è questo il senso stesso dell’esistenza della FDA? Bella domanda. Volpi a guardia del pollaio? Sembrerebbe di sì. Nessuna responsabilità. Nessuna fiducia.

6. Nessun test di sicurezza a lungo termine

Ovviamente, con prodotti che sono sul mercato solo da pochi mesi, non abbiamo dati sulla sicurezza a lungo termine. In altre parole, non abbiamo idea di cosa farà questo prodotto, una volta entrato nell’organismo, tra mesi o anni, in QUALSIASI tipo di popolazione. Dati i rischi di cui sopra (rischi che hanno tutti i prodotti farmaceutici), non sarebbe prudente aspettare e vedere se gli scenari peggiori sono stati effettivamente evitati?

Non sarebbe sensato cercare di colmare quelle fastidiose “lacune dati” prima di provare a somministrare questi vaccini ad ogni uomo, donna e bambino sul pianeta? Beh, avrebbe senso, ma, per avere quei dati, devono essere testati sulle persone, il che mi porta al prossimo punto.

7. Nessun consenso informato

Quello che la maggior parte di coloro che stanno prendendo il vaccino non sa è che, poiché questi prodotti sono ancora in fase di sperimentazione clinica, chiunque accetti di farseli somministrare entra automaticamente a far parte della sperimentazione clinica. Sono parte dell’esperimento. Quelli (come me) che non lo prendono, fanno parte del gruppo di controllo.

Il tempo ci dirà come funziona questo esperimento. Ma, vi chiederete, se i vaccini stessero causando danni, non lo dovremmo vedere su tutti i giornali?

Sicuramente la FDA interverrebbe e ne sospenderebbe la distribuzione? Beh, se il sistema di segnalazione degli eventi avversi [39] funzionasse a dovere, forse le cose andrebbero diversamente.

8. Sottostima delle reazioni avverse e dei decessi

Secondo uno studio dell’Università di Harvard [40] (su commissione del nostro stesso governo), meno dell’1% di tutte le reazioni avverse ai vaccini vengono effettivamente riportate dal sistema nazionale di segnalazione, il Vaccine Adverse Events Reports System (VAERS), come si può leggere a pagina 6 dello studio di Harvard [41].

Mentre i problemi del VAERS non sono ancora stati risolti (come si può leggere in questa lettera al CDC [42]), al momento in cui scriviamo, il VAERS riporta [43] più 2.200 morti per gli attuali vaccini COVID, oltre a quasi 60.000 reazioni avverse.

I dati VAERS rilasciati oggi hanno mostrato 50.861 segnalazioni di eventi avversi in seguito ai vaccini COVID, compresi 2.249 decessi e 7.726 lesioni gravi tra il 14 dicembre 2020 e il 26 marzo 2021.”

E questi numeri non includono i 578 (finora) casi di paralisi di Bell [44]. Se questi numeri fossero anche solo l’1% del totale delle reazioni avverse (o lo 0,8-2% secondo questo studio [45] pubblicato recentemente su JAMA), potete fare i conti, ma, a tutt’oggi, questo equivale a circa 110.000-220.000 morti da vaccino e ad un numero enorme di reazioni avverse.

Scommetto che non ve l’hanno mai detto al telegiornale. Questo numero di morti sarebbe comunque ancora inferiore ai 424.000 decessi per errori medici che avvengono ogni anno (e anche di questi, probabilmente, non avete mai sentito parlare), ma non siamo nemmeno a sei mesi dal lancio di questi vaccini.

Se volete saperne di più dei problemi con il sistema di segnalazione VAERS, potete leggere qui [46], o qui [47].

9. I vaccini non bloccano la trasmissione o l’infezione

Aspettate, cosa? Questi vaccini non dovrebbero essere ciò che stiamo aspettando per “tornare alla normalità“? No. Perché pensate che ci stiano bombardando con tutti questi messaggi contrastanti [48] sulla necessità di praticare il distacco sociale e indossare la mascherina DOPO aver ricevuto il vaccino?

Il motivo è che questi vaccini non sono mai stati progettati per fermare la trasmissione O l’infezione. Se non mi credete, vi rimando di nuovo ai documenti presentati alla FDA a cui facevo riferimento sopra. L’endpoint primario della sperimentazione (la verifica di quello che dovrebbero fare questi vaccini) era la riduzione della sintomatologia.

In fondo è quello che dovrebbero fare tutti i farmaci immessi sul mercato, giusto? Ecco, ridurre i sintomi è la grande ricompensa che stavamo aspettando. È solo a me che sembra una cosa completamente inutile?

1. Non può impedirci di diffondere il virus.
2. Non può impedire al virus di infettarci, una volta penetrato nel nostro organismo.
3. Assumere il vaccino significa accettare tutti i rischi di questi prodotti sperimentali [49] e il meglio che potrebbero fare è ridurre i sintomi?

Diamine, ci sono un sacco di altre cose che posso fare per ridurre i miei sintomi che non implichino l’assunzione di quello che sembra essere un prodotto davvero rischioso. Ora la prossima domanda logica: se siamo preoccupati per i diffusori asintomatici, il vaccino non renderebbe più probabile proprio una diffusione asintomatica?

Se effettivamente riduce i sintomi, i vaccinati non saprebbero nemmeno di essere malati e quindi potrebbero diffondere il virus con più facilità, giusto? Per quello che vale, ho sentito molte persone dire che gli effetti collaterali del vaccino (specialmente la seconda dose) sono peggiori di quelli della COVID. Non riesco a dare un senso neanche a questo.

Assumersi il rischio. Non ottenere alcuna protezione. Soffrire per gli effetti collaterali del vaccino. Continuare ad indossare la mascherina e a mantenere il distanziamento sociale. E continuare a diffondere il virus. Ma c’è di peggio.

10. La gente si ammala di COVID dopo essere stata completamente vaccinata

A proposito di fregature. Ti fai vaccinare e ti becchi comunque la COVID.

Sta succedendo nello Stato di Washington [50]
Sta succedendo a New York [51]
Sta succedendo nel Michigan [52]
Sta succedendo nelle Hawaii [53]
Sta succedendo anche in molti altri stati [54]
Nel Kentucky era successo all’80% di 35 suore che erano state vaccinate [55]. Due di loro erano morte, tra l’altro.

In realtà, questo fenomeno sta probabilmente accadendo ovunque, ma questi sono i casi che, per ora, fanno notizia. Date le ragioni di cui sopra (e quello che c’è sotto), forse questo non vi sorprenderà, ma, che sfiga se pensavate che il vaccino fosse uno scudo per tenervi al sicuro. Non è così.

Non è mai stato questo il punto. Se il 66% degli operatori sanitari di Los Angeles [56] sta facendo carte false per ritardare o saltare il vaccino, significa che forse neanche loro sono entusiasti della scienza raffazzonata. Forse stanno osservando il modo losco in cui vengono riportati i casi e i decessi.

11. Il tasso di mortalità complessivo per la COVID

Secondo i dati dello stesso CDC, la COVID ha un tasso di sopravvivenza del 99,74% [57]. Perché dovrei correre dei rischi con un prodotto che non blocca l’infezione o la trasmissione e che dovrebbe aiutarmi a superare un forte raffreddore che ha lo 0,26% di possibilità di uccidermi (in realtà, nella mia fascia di età, ha circa lo 0,1% di possibilità di uccidermi e lo 0,01% di uccidere i miei figli), ma non spacchiamo il capello in quattro.

E, con un tasso di mortalità così basso, dovremmo stare in isolamento ogni anno, cioè per sempre? Ma aspettate, che mi dite degli oltre 500.000 morti, è allarmante, vero? Sono contento che me lo abbiate chiesto.

12. I numeri gonfiati delle morti da COVID

In questo caso c’è qualcosa che puzza davvero. Mai prima d’ora, nella storia dei certificati di morte, il nostro stesso governo aveva cambiato il modo in cui vengono riportati i decessi. Perché ora riportiamo tutti quelli che muoiono con COVID, come morti di COVID, invece di segnalare le comorbidità effettivamente responsabili della loro morte?

Prima della COVID, tutti i coronavirus (quelli del comune raffreddore) non erano mai stati elencati come causa primaria di morte quando qualcuno moriva di malattie cardiache, cancro, diabete, condizioni autoimmuni o di qualsiasi altra patologia importante. La patologia principale era elencata come causa di morte e una possibile condizione secondaria, come l’influenza o la polmonite, veniva menzionato a parte.

Per gonfiare ancora di più i numeri, sia l’OMS che il CDC hanno cambiato le proprie linee guida, in modo tale che i sospetti o probabili [58] (ma non confermati) decessi da COVID vengono direttamente inclusi nel conteggio delle morti. Seriamente?

Se abbiamo veramente intenzione di continuare con questa metodica, allora  dovremmo tornare indietro nel tempo e modificare le statistiche del raffreddore e dell’influenza per le passate stagioni, in modo da poter confrontare mele con mele quando si tratta di tassi di mortalità. Secondo i dati dello stesso CDC [59], (andate alla sezione “Comorbidità e altre condizioni“) solo il 6% delle morti attribuite alla COVID sono casi in cui la COVID sembrerebbe essere l’unico problema in questione.

In altre parole, diminuite del 94% il numero di morti che vedete al telegiornale e avrete quello che probabilmente è il numero reale dei decessi solo per la COVID. Anche se l’ex direttore del CDC [60] avesse ragione e la COVID-19 fosse un virus potenziato in laboratorio [61], (vedere il punto n. 14 più sotto), un tasso di mortalità dello 0,26% è ancora in linea con il tasso di mortalità virale che riappare sul pianeta ad ogni stagione.

Poi c’è questo signor Fauci [62]. Mi piacerebbe tanto fidarmi di lui, ma, a parte il fatto che non ha mai curato un solo paziente di COVID, probabilmente dovreste sapere che:

13. Fauci ed altri 6 al NIAID possiedono brevetti sul vaccino di Moderna

Grazie al Bayh-Dole Act [63], i dipendenti del governo sono autorizzati a depositare brevetti su qualsiasi ricerca che fanno utilizzando i fondi dei contribuenti. Tony Fauci possiede oltre 1.000 brevetti (vedere questo video per maggiori dettagli [64]), compresi quelli per il vaccino di Moderna, per il quale aveva approvato il finanziamento governativo.

Infatti, il NIH (di cui il NIAID fa parte) rivendica la proprietà congiunta [65] del vaccino di Moderna. C’è qualcuno che considera tutto questo come un MAGGIORE conflitto di interessi, o addirittura un fatto criminale? Dico criminale perché c’è anche quest’altro fastidioso problema che mi rende ancora più diffidente di Fauci, del NIAD e del NIH in generale.

14. Fauci è sotto indagine per ricerca illegale sulla Gain-of-Function

Cos’è la ricerca sull’acquisione di funzione, o gain-of-function [66]? È quando gli scienziati tentano di far acquisire ulteriori funzioni ai virus, rendendoli  più trasmissibili e più letali. Sembrerebbe un tantino immorale, vero? Come potrebbe mai essere utile una cosa del genere? Il nostro governo era d’accordo e aveva vietato la pratica [67].

Quindi, cosa avevano fatto al NIAID, sotto la guida di Fauci? Avevano fatto una giravolta e avevano esternalizzato la ricerca sulla gain-of-function [68] (sui coronavirus, nientemeno) in Cina, per un importo di 600.000 dollari. Potete vedere maggiori dettagli, compresa l’importante cronologia di questi eventi, in questo fantastico documentario [69].

Dr. Fauci, lei ha delle spiegazioni da dare e spero che le telecamere la inquadreranno quando dovrà difendersi dalle sue azioni. Per adesso, riportiamo la nostra attenzione sul virus.

15. Il virus continua a mutare

Non solo il virus (come tutti i virus) continua a mutare, ma, secondo lo sviluppatore di vaccini di fama mondiale Dr. Geert Vanden Bossche [70] (di cui parlerò ancora) muta circa ogni 10 ore. Come faremo a creare vaccini che stiano al passo con questa velocità di mutazione?

Non ci riusciremo. Potrebbe questo fenomeno spiegare perché persone completamente vaccinate continuano ad ammalarsi di COVID?  [71] Dal momento che, in definitiva, l’immunità naturale non ha mai tradito l’umanità, perchè, improvvisamente, non dovremmo più fidarci?

Perché, se faccio domande come queste, o pubblico link come quelli che trovate qui, le mie considerazioni vengono cancellate [72] da tutte le principali piattaforme di social media? Questo mi porta al prossimo, preoccupante problema di questi vaccini.

16. La censura e la completa assenza di dibattito scientifico

Ora non posso fare a meno di essere sarcastico, quindi assecondatemi. Quanto vi sono piaciuti tutti quegli accesi dibattiti a livello nazionale e mondiale tenuti da funzionari della sanità pubblica e trasmessi simultaneamente da tutti i maggiori network televisivi?

Non è stato fantastico ascoltare le migliori menti della medicina, della virologia, dell’epidemiologia, dell’economia e della vaccinologia mondiale discutere con passione e rispetto reciproco di cose come:

Lockdown
Obbligo di mascherina
Distanziamento sociale
Efficacia [73] dei vaccini e prove di sicurezza
Screening per la suscettibilità ai danni da vaccino
Possibilità terapeutiche (opzioni per un trattamento non vaccinale)

Non è stato bello vedere i funzionari della sanità pubblica (che non hanno mai curato nessuno con la COVID) mettere in discussione la loro “scienza“?

Non è stato bello vedere il comitato direttivo della FDA mettere pubblicamente alla gogna i produttori di vaccini in prima serata TV, facendo loro il terzo grado su prodotti di cui non hanno alcuna responsabilità? Oh, aspettate, non avete visto quei dibattiti?

No, non li avete visti, perché non sono mai accaduti. Quello che è successo invece è stata una pesante censura di tutte le narrative, tranne una.

Ironicamente, Mark Zuckerberg può mettere in discussione la sicurezza dei vaccini [74] ma io no. Ipocrita? Da quando il Primo Emendamento è diventato facoltativo?

È il PRIMO Emendamento signor Zuckerberg [75], quello che i nostri fondatori pensavano fosse il più importante. Con così tanto in gioco, perché ci viene data in pasto solo una narrativa, non dovrebbero essere ascoltati e discussi in modo professionale tutti i punti di vista?

Cos’è successo alla scienza? Cos’è successo al metodo scientifico, quello che dovrebbe sempre mettere in dubbio le nostre ipotesi? Che cosa è successo al libero dibattito in questo Paese, o nella società occidentale? Perché chiunque sia in disaccordo con l’OMS o il CDC viene censurato così pesantemente? La scienza della salute pubblica è diventata ormai una religione; o dobbiamo continuare a far finta che sia un dibattito?

Se qualcuno afferma che “la scienza ha detto l’ultima parola,” allora so di aver a che fare con una persona dalla mente ottenebrata. Per definizione la scienza (specialmente la scienza biologica) non ha mai l’ultima parola. Se così fosse, sarebbe dogma, non scienza. Ok, prima che mi agiti troppo, lasciatemi dire questo:

Voglio essere un buon cittadino. Davvero. Se i lockdown funzionassero vorrei fare la mia parte e stare a casa. Se le mascherine funzionassero le indosserei. Se il distanziamento sociale fosse efficace lo rispetterei. Ma, se ci sono prove che non funzionano (le mascherine, per esempio, [76]), voglio valutare anche queste prove.

Se scienziati altamente accreditati hanno opinioni diverse voglio sapere cosa pensano. Voglio avere la possibilità di ascoltare le loro argomentazioni e farmi una mia idea. Non credo di essere la persona più intelligente del mondo, ma so di essere in grado di pensare. Forse sono strano, ma se qualcuno viene censurato, allora voglio VERAMENTE sentire il suo punto di vista.

Non è così? A tutti i miei amici che non hanno problemi con la censura io dico: avrete la stessa opinione quando ciò che pensate sarà stato censurato?

La censura non è forse la tecnica dei dittatori, dei tiranni e delle persone avide e assetate di potere? Non è forse un segno che coloro che stanno operando la censura sanno che è l’unico modo in cui possono vincere?

E come mai un uomo che ha passato tutta la vita a sviluppare vaccini è disposto a mettere in gioco la sua intera reputazione e a chiedere a tutti i leader mondiali di fermare immediatamente i vaccini COVID, proprio perchè non rispettano i criteri della scienza?

E se quest’uomo chiedesse un dibattito scientifico aperto su un palcoscenico globale? Vorreste ascoltare quello che ha da dire? Assistereste al dibattito?

17. Uno dei più famosi vaccinologi mondiali sta lanciando l’allarme

Ecco quella che potrebbe essere la ragione più importante per cui ritengo che questo vaccino COVID  non abbia senso. Quando qualcuno assolutamente pro-vax, che ha trascorso la sua intera carriera professionale supervisionando lo sviluppo dei vaccini, inizia a gridare dalla cima della montagna che abbiamo un grosso problema, penso che quest’uomo dovrebbe essere ascoltato.

Nel caso ve lo siate perso, e nel caso vi interessi guardarlo, ecco il dottor Geert Vanden Bossche [77] che spiega:

1. Perché il vaccino COVID può sottoporre il virus a così tanta pressione selettiva da incrementare la sua capacità di mutazione, rendendolo più letale.
2. Perché i vaccini COVID possono creare virus resistenti al vaccino (simili ai batteri resistenti agli antibiotici).
3. Perché, a causa dei problemi già visti con il potenziamento anticorpale, nei prossimi mesi/anni potremmo trovarci di fronte ad una vera e propria strage.

Se volete vedere/leggere una seconda, e più lunga intervista con Vanden Bossche, dove risponde ad alcune domande difficili, potete guardare qui [78].

Se anche solo la metà di ciò che dice si avverasse, questi vaccini potrebbero essere la peggiore invenzione di tutti i tempi. Se non vi piace la sua scienza, prendetevela con lui. Io sono solo il messaggero. Ma posso anche parlare personalmente di COVID

18. Ho già fatto la COVID

Non mi è piaciuto. È stato un brutto raffreddore durato due giorni:
Dolori continui alla parte bassa della schiena
Sfinimento
Qualche linea di febbre

È stato curioso non essere in grado di sentire alcun odore per un paio di giorni. Una settimana dopo il caffè aveva ancora un sapore un po’ “strano.” Ma sono sopravvissuto. Ora sembra (come è sempre stato) che io abbia una bella, naturale, immunità permanente [79], non qualcosa che può svanire in pochi mesi come con il vaccino.

Nel mio corpo e nella mia casa, la COVID è finita. Infatti, ora che l’ho avuta, ci sono prove che il vaccino COVID potrebbe essere più pericoloso per me [80]. Non è un rischio che sono disposto a correre.

In sintesi

Queste sono solo le mie ragioni personali per non volere il vaccino. Forse hanno un senso anche per voi, forse no. Qualunque cosa abbia senso per voi, spero che possiamo ancora essere amici. Penso che abbiamo molte più cose in comune di quelle che ci separano.

Tutti vogliamo vivere in un mondo di libertà.
Tutti vogliamo fare la nostra parte per aiutare gli altri e vivere al meglio.
Tutti vogliamo il diritto di esprimere le nostre opinioni senza temere di essere censurati o attaccati ferocemente.
Tutti meritiamo di avere accesso ai fatti in modo tale da poter prendere decisioni informate.

Che siate d’accordo o no non vi tratterò in modo diverso. Siete esseri umani che meritano amore e rispetto, come chiunque altro. Per questo vi saluto e vi auguro veramente tutto il meglio. Spero che questo vi sia stato utile. Se è così, sentitevi liberi di condividere le vostre convinzioni. In caso contrario, fatemi pure sapere (gentilmente) cosa non ha senso per voi e quello che pensate. Siate curiosi, siate umili.

Christian Elliot

Per i riferimenti cliccare qui

Fonte: articles.mercola.com
Link: https://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2021/04/27/reasons-not-to-get-covid-vaccine.aspx
27.04.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

https://comedonchisciotte.org/ecco-perche-non-mi-vaccinero/

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