ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 5 settembre 2021

Chi aspetta.spera?

La mossa del Papa che può cambiare la storia


Papa Francesco
 non ha mai neppure pensato di dimettersi. Lo ha ammesso il diretto interessato e lo avevamo "anticipato" noi su IlGiornale.it. Niente di strano, insomma, almeno per chi aveva ragionato sull'impossibilità di una copresenza di tre pontefici, due emeriti ed uno regnante. Bastava soffermarsi sull'eventualità e sugli effetti di uno scenario mai presentatosi nella storia della Chiesa, a dire il vero, per evitare certi retroscenismi. Ma il pontefice argentino ha comunque voluto chiarire, considerata la notizia divenuta di "moda", come ha definito le voci sulla "rinuncia", di non avere intenzione di farsi da parte.

L'intervista che Jorge Mario Bergoglio ha rilasciato a Radio Cope è tanto esaustiva da rendere quasi inutile qualsiasi commento. Qualche ulteriore informazione, però, può circoscrivere meglio la questione delle ventilate "dimissioni" del pontefice.

Uno degli aspetti ancillari che sono stai presentati a vantaggio della tesi secondo cui il Papa stesse per farsi da parte è l'imminente riforma dell'istituto del papato emerito. E in effetti - come anche noi abbiamo voluto sottolineare - qualche movimento c'è. Molti studiosi, soprattutto, sembrano intenzionati a insistere sulla necessità di una riforma complessiva che sia in grado di disporre delle regole per chi, da successore di Pietro, opta per il ritiro. Perché il Papa è un essere umano e, soprattutto nella modernità, non è detto che quanto accaduto con l'ex papa Ratzinger non si ripresenti. Ma questo non vuol dire che il Santo Padre stia per scendere dal soglio.

Sembrava che in Vaticano stessero lavorando a una legislazione complessiva su quell'istituto. Tant'è che, pur usando il condizionale, avevamo affrontato su queste pagine la possibile riforma del papato emerito. Ma in queste ore, da ambienti prossimi alla Santa Sede, ci hanno assicurato che non c'è alcuna commissione incaricata di occuparsi di questi aspetti. Bergoglio, insomma, non sta affatto preparando il terreno in funzione delle sue "dimissioni". Se il Papa dovesse decidere di riformare il papato emerito, insomma, lo farebbe mediante un Motu proprio o comunque per mezzo di un atto che prevede nessuna o poca collegialità. Altrimenti in piazza San Pietro, di questi tempi, ci sarebbe un altro tipo di tam-tam.

Ma perché Francesco, al netto delle sue non dimissioni, potrebbe decidere di occuparsi lo stesso dei potenziali e futuri pontefici emeriti? Che il "pontefice emerito", nel senso dell'istituto, possa (e magari debba) essere riformato è un fatto che prescinde da questa fase e da questo pontificato. Joseph Ratzinger, in una lettera scritta al cardinale Walter Brandmueller qualche anno fa, ha chiarito il senso della mossa. "Con il Papa emerito ho cercato di creare una situazione nella quale io fossi per i mass media assolutamente inaccessibile e nella quale fosse pienamente chiaro che c’è solo un Papa" ha scritto Benedetto XVI all'epoca. E il fatto che sia stato l'ex pontefice a "creare" la situazione di cui parla presuppone che la Chiesa cattolica, con chi è succeduto a Benedetto XVI, possa decidere di circoscrivere meglio quella creazione. Quella che forse verrà normalizzata in previsione dell'avvenire. Ratzinger, nella stessa lettera, definisce il suo pontificato "finito". Ma neppure questo ha impedito, a chi ha voluto strumentalizzare, di mettere persino in dubbio la validità della rinuncia del tedesco.

Francesco Boezi

Meditazione Estiva sulla Chiesa Bicefala. A chi Appellarsi?

 


Cari amici e nemici di stilum Curiae, in questo scorcio di estate che non si decide ad abbandonarci, Veronica Cireneo ci offre la sua terza meditazione estiva, anche in risposta ai commenti suscitati su Stilum dalle prime due. Buona lettura.

 

§§§

La Chiesa è santa, formata da peccatori. 
Sì, ma io protesto!
Perché protesto? Per ribadire l’ovvio così vituperato in ex-santa sede e nello stato mondiale, così corrispondenti nei metodi, azioni e intenti da essere due facce della stessa medaglia al punto che diventa stravagante pensare anche ora di “dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”.
Si dà il caso che la Chiesa è diventata un mostro bicefalo.
Ha due teste:
Un “papa” che detiene il potere ed uno che ha il munus.
Tra le due cose il munus orienta.
Ma normalmente questi due incarichi  competono alla stessa persona: il papa legittimamente eletto, Vicario di Cristo in autorità e dottrina.
E mentre un miliardo di persone (ma forse molte meno) auspicherbbe che le due facoltà venissero rappresentate in uno, così non è.
A chi appellarsi che dichiari che Bergoglio è un usurpatore?
Nessuna autorità, se si escludono quei piccoli, cari sacerdoti coraggiosi tanto messi in difficoltà, lo ha affermato ancora inequivocabilmente!
Eppure tanti semplici fedeli lo sanno, lo sentono, lo capiscono, gli viene confermato.
Intanto viviamo quello che disse, non ricordo chi :”certi papi, Dio li infligge”
Fossimo stati più fedeli a Nostro Signore Gesù Cristo non saremmo arrivati a questa meritata punizione, che Dio permette per dimostrare quanti di quelli che si dichiarano pecore sono capre e per dimostrare quanta  ipocrisia vi è nel cuore dell’uomo nei Suoi confronti.
Ma chi fedele Gli è rimasto, non farà mai quello che l’usurpatore indica, suggerisce, inpone:”vaccinarsi è un atto d’amore(! ?).
Si completi Sua Falsità! Atto d’amore verso chi? Forse verso la Bigfarm? Oh, si! Certo!
Chi ama Cristo e conosce e vive la Sua parola capisce che Bergoglio e Lui sono due figure  non corrispondenti, anzi assolutamente divergenti.
Eppure quanti sedicenti cristiani, dicono che si sono vaccinati o si vaccineranno, perché lo ha detto il papa?!
Come fa ad essere papa uno che va contro la volontà di Dio?
E come fa a dirsi cristiano un laico che dice di credere in Dio e non si accorge che il vescovo vestito di bianco, Lo maledice?
Costoro hanno inghiottito anche l’orrore del presepe demoniaco 2020 in Vaticano.
Non si accorgono di nulla i morti viventi, gli ipocriti, i sepolcri imbiancati, le razze di vipere, cieche.
Eppure dicono di vedere.. Ed è per questo che il loro peccato rimane.
Ma chi ama Cristo: vede, sa, capisce e liberamente sceglie Lui, più di prima, pur nel disagio di questa forzata sovrapposizione tra Cristo e il Suo Sicario, che non convince assolutamente come strada di salvezza e la individua anzi come via facile e breve di perdizione. Attenzione: abbiamo un’anima sola! Non conviene giocarci a dadi!
Dovremmo vivere in ginocchio, per aiutare Maria a distruggere il drago prima che sia possibile. Che accorci i tempi!
E noi lo facciamo perché Lucifero non è e non sarà mai il nostro Dio, come giustamente Monsignor Viganò (a cui rinnovo l’invito a dichiarare ufficialmente eretico, apostata, fuori dalla chiesa l’usurpatore Bergoglio, precursore dell’anticristo, figlio di pachamama) ha denunciato solo qualche giorno fa essere questo l’ intento finale futuro del potere oscuro che governa il mondo.
Vade retro!
Cristo Regni. Satana affondi

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