Spettacolo blasfemo: i vescovi francesi optano per il politically correct
Condivido con voi questa notizia appena letta e tradotta da Le Forum Catholique. Mi meraviglio che qui in Italia la notizia non abbia fatto scalpore e nessuno ne abbia parlato, almeno così mi pare, se non TM News nell'agenzia di cui al link. Ho appena trovato da Google anche questa informazione: lo spettacolo sarà a Milano dal 24 al 28 gennaio 2012.... Siamo ancora in tempo per fare qualcosa o daranno degli integralisti anche a noi?
Potete vedere la scena incriminata.
"Le scene incriminate sono soprattutto quelle in cui alcuni ragazzi lanciano pietre e oggetti (che con grande probabilità rappresentano escrementi) sulla gigantografia del volto di Cristo, il Salvator Mundi di Antonello da Messina. L’opera teatrale mette in scena la storia di un figlio che si occupa di assistere pazientemente il padre incontinente, sotto lo sguardo del volto del Cristo. Castellucci s’interroga fin dove può andare l’amore e l’impegno di un uomo nei confronti di una persona cara che non controlla più il suo corpo e la cui umanità appare sfigurata."
Il dramma dell'uomo sfigurato dal dolore è innegabile, ma le domande ineludibili e le risposte che chi non ha fede tenta di darsi non giustificano l'oltraggio al volto di Cristo, che riguarda la sua Persona e non la sua 'figura' come improvvidamente detto da quei vescovi... I vescovi parlano di cristiani che si sentono 'denigrati'; ma il denigrato, anzi l'oltraggiato non è nostro Signore? Lascio le osservazioni alla discussione e vi invito a leggere con attenzione il resoconto e le osservazioni del Forumista francese.
"La Croix" sembra fare un resoconto abbastanza imparziale sui pareri diversi che manifestano i vescovi francesi riuniti a Lourdes - a proposito dello spettacolo di Castellucci - citando sullo stesso piano coloro, tra essi, che hanno una posizione cerchiobottista... e coloro che si espongono apertamente in prima persona. Il vero consenso al riguardo risiede nel fatto che - cito - "tutti i vescovi fanno la stessa constatazione: il cerchio dei cattolici esasperati oltrepassa quello dei gruppuscoli integristi ed attivisti". Eccone gli estratti principali:
"Riuniti a Lourdes per l'Assemblea plenaria d'autunno, i vescovi francesi in margine ai loro lavori hanno richiamato l'attualità. Essi prendono sul serio le manifestazioni di gruppi di giovani contro una rappresentazione teatrale data a Parigi. Mettono in guardia contro la « riposta aggressiva » utilizzata da certi cristiani quando si sentono denigrati. Senza pertanto accettare la banalizzazione degli attacchi contro la figura del Cristo.
A Lourdes, le manifestazioni di giovani a Parigi contro lo spettacolo Sul concetto del volto del figlio di Dio". i rischi di sconfinamento e di confusione nell'opinione pubblica con altre risposte violente in nome della religione, come l'attentato copntro i locali del settimanale satirico Charlie Hebdo , sono presi sul serio dai vescovi.
Il cardinal André Vingt-Trois, presidente della Conferenza, riconosce e si rammarica dei comportamenti eccessivi dei gruppi fanatici « siano essi musulmani, ebrei, cristiani»
« Gesù non ha sfoderato la spada », così ricorda Mons. Laurent Ulrich, arcivescovo di Lille .
Con l'imminente rappresentazione della pièce Golgota picnic e la ripresa del Vicario di Rolf Hochhuth (sul comportamento di Pio XII durante la Seconda Guerra mondiale), essi sanno che nelle prossime settimane il problema si porrà di nuovo. « Il rischio, è quello di farsi intrappolare in una risposta aggressiva », così s'nquieta Mons. Benoît Rivière, vescovo d’Autun.
« E' vero che talvolta siamo sommersi di attacchi », rincara la dose Mons. François Garnier, arcivescovo di Cambrai, che giudica la situazione paradossale : « Da un lato delle autorità favorevoli e disposte a collaborare con noi. Dall'altro, rigurgiti di anticlericalismo militante, ed un comportamento nei confronti della religione cattolica niente affatto normale. » E l'arcivescovo fa l'esempio di una cappella ospedaliera trasformata in luogo di culto interreligioso, nella quale i cattolici non hanno potuto mettere una croce, ma sui muri della quale è tracciata la direzione de La Mecca.
"La Croix" rimarca la collera dell'arcivescovo di Dijon, Mons. Roland Minnerath, il quale ritiene che è responsabilità del vescovo, come pastore, di tener conto dello smarrimento del popolo cattolico, « scioccato dalla violenza di alcune aggressioni contro i simboli del cristianesimo ».
Ma tutti i vescovi fanno la stessa constatazione : la cerchia di cattolici esasperati oltrepassa quella dei gruppuscoli estremisti ed attivisti. Per Mons. Éric de Moulins de Beaufort, si tratta spesso di «cattolici molto semplici, smarriti, perché ci si prende gioco di ciò a cui esso credono fermamente. ». Una novità che inquieta l'arcivescovo di Bordeaux, il cardinal Jean-Pierre Ricard : « E' sempre esistita una corrente di estrema destra cattolica e politica, dall'azione violenta. Ma oggi, le loro azioni sono legittimate e giustificate da cattolici disarcionati dalla secolarizzazione, e che hanno la percezione di essere disprezzati. »
Alcune osservazioni :
- Se, come ricorda Mr Ulrich, Gesù non ha sfoderato la spada... si può anche ricordare che Gesù Cristo ha saputo tirar fuori la frusta, cosa che non ha dovuto fare molto bene... Ciò detto, finora, mi pare che le manifestazioni consistano in messe di riparazione ed in gruppi di preghiera che recitano il rosario... Quanto a violenze, c'è di meglio! Dunque io non vedo ciò a cui si allude...
- Ignoravo totalmente che sta per esser replicato "il Vicario" che è un cumulo di menzogne sul Santo Padre Pio XII. Sono davvero scandalizzato e disgustato da questa gentaglia marxista... Ecco il mio sincero parere. Non mi auguro che una cosa: che sia un'associazione ebraica ad impegnarsi per farla vietare... E' proibito sognare?
- Mons. Vingt-Trois ed altri vedono l'estrema destra e attivisti integralisti dovunque. Ne hanno ancora paura ?.. Bene. Ma che aspettano loro, allora, per "darsi una mossa"? Che meditino su questa frase di Benedetto XVI:
«Il rinnovamento della Chiesa passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti... Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza... la fede implica una testimonianza ed un impegno pubblici. Il cristiano non può mai pensare che credere sia un fatto privato.[dal Motu proprio Porta Fidei, per l'indizione dell'Anno della Fede]
Maria Guarini
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