- QUELLA CHE FORMINCHIONI CHIAMA “CASETTA” È UNA VILLA DI 220 MQ E 13 VANI CON PISCINA E VISTA MOZZAFIATO A OLBIA, PROTETTA DA UN SOFISTICATO SISTEMA ANTIFURTO - DACCÒ LA VENDETTE AD ALBERTO PEREGO, AMICO CIELLINO DEL FORMIGA, PER 3 MLN €: IL VALORE REALE È DI CIRCA IL TRIPLO - IL CELESTE PRESTÒ 1,1 MLN € A PEREGO, “UN AMICO MALATO E IN DIFFICOLTÀ CHE NON AVREBBE POTUTO PERMETTERSELA” - E METTE LE MANI AVANTI: “SE MI INDAGANO NON MI DIMETTO”…
Paolo Berizzi per "la Repubblica"
ROBERTO FORMIGONI - LA VILLA ACQUISTATA IN SARDEGNA
FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO'Una
«casetta», dunque. Se Roberto Formigoni dovesse cambiare mestiere e
dedicarsi al mercato immobiliare, come venditore, probabilmente, avrebbe
una carriera meno longeva di quella del politico. Il governatore
lombardo sostiene ora che villa «Li Grazii» - una dimora da sogno, 13
vani, piscina a sbalzo e vista mozzafiato su golfo del Pevero e sulla
baia Cala di Volpe, un gioiello acquistato dal suo amico Alberto Perego a
un prezzo fuori mercato (3 milioni) e grazie anche al milione di euro
uscito dalle tasche dello stesso Formigoni - altro non sia che una
«casetta, non una villa faraonica».
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO
Il presidente della Lombardia si difende puntando il dito, ancora una
volta, contro i giornali. «Con trasfigurazioni del vero hanno inteso
minare l´onorabilità mia e del consesso regionale da me presieduto. E
comunque io resterei alla guida dalla Regione anche se mi indagassero.
Non vedo perché dovrei dimettermi di fronte ad un avviso di garanzia».
Aggiunge Formigoni che il prestito da 1,1 milione di euro a favore di
Perego, suo convivente e confratello nei Memores Domini, è stato solo un
atto di generosità verso «un amico malato e in difficoltà che
altrimenti non avrebbe potuto permettersela (la suddetta villa)».
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO
Ma andiamo con ordine. Vediamo, nei dettagli, la «casetta» (venduta a
Perego sette mesi fa dalla societá Limes controllata dal gran
faccendiere ciellino Pierangelo Daccò, ora in carcere). Località Li
Liccioli, civico 9 di via dei Ginepri. Siamo ad Abbiadori, frazione di
Arzachena, provincia di Olbia-Tempio. Dal cancello di legno sbiancato si
accede a una villa meravigliosa. La posizione è privilegiata: in cima
alla collina «Monti tundi», un´altura che domina il mare blu del golfo
del Pevero. Se la si guarda dall´alto e da Ovest, l´occhio viene
catturato dalla piscina con sbalzo sulla baia e sul giardino curato e
circondato da oleandri. È l´affaccio spettacolare della Li Grazii («le
grazie», in sardo). Una «casetta» su due livelli per un totale di 220
metri quadrati.
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO
Se anziché ai parametri immobiliari del Celeste si sta agli atti del
catasto, la villa per cui si è sacrificato il governatore - che qui ha
soggiornato in più di una vacanza - è divisa in 13 vani. Cinque camere,
cinque bagni, quattro verande coperte, sala da pranzo, tre terrazze, un
patio scoperto e due cantine. Oltre a un ampio giardino curato e alla
piscina. Il tutto controllato da un moderno impianto di
videosorveglianza (sette occhi elettronici) che costa - solo quello -
tra i 25 e i 30 mila euro. Ora: a prescindere dalle abitudini di
ciascuno, e anche dai gusti personali, è difficile definirla una
«casetta».
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO
Se poi la si acquista - come ha fatto l´affarista Perego - a un
prezzo decisamente sproporzionato rispetto al reale valore di mercato
(«fino al triplo» spiegano allibiti gli operatori immobiliari della
zona), la cosa diventa ancora più allettante e, a questo punto, per
qualcuno persino accessibile. «Siamo sotto mercato. Una cifra del genere
(3 milioni) può essere giustificabile solo se all´interno la casa è
completamente da ristrutturare - ragiona Lorenzo Tanda dell´agenzia
House&Loft - . Altrimenti il valore reale è decisamente superiore».
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO
Ieri a villa Li Grazii erano al lavoro degli operai: piccoli lavori
di manutenzione all´esterno, i faretti led incastonati a terra da
cambiare sul sentiero che dalla strada scende verso il cuore della
dimora. La «spolverata» che ogni buon padrone di seconda casa fa fare
prima che inizi la stagione estiva. Il postino ha consegnato, come tutti
i giorni, la corrispondenza per «Alberto Perego».
FORMIGONI IN BRASILE FOTO ESPRESSO
Nel rogito d´acquisto il commercialista vicino a Formigoni ha
dichiarato di voler trasferire la residenza proprio qui, nell´immobile
acquistato sette mesi fa con mutuo stra-agevolato concesso dal Credito
Sardo (1,5 milioni spalmato su 25 anni). Una scelta, forse, non casuale:
in questo modo Perego risparmia alcune decine di migliaia di euro in
tasse grazie alle agevolazioni per l´acquisto della prima casa.
Veniamo ora al prestito di Formigoni. Un milione e 100 mila euro divisi in due bonifici. Utilizzati da Perego per regalarsi il suo sogno immobiliare in Costa Smeralda. Liberissimo il governatore di prestare quello che vuole a chi gli pare, ci mancherebbe. Persino i «miei risparmi di dieci anni di lavoro», come ha precisato (da presidente di Regione guadagna 100 mila euro netti l´anno).
ALBERTO PEREGO jpeg
Ma una banale riflessione viene spontanea: a un amico «malato» e «in
difficoltà» di solito si viene incontro prestando oltre un milione di
euro per acquistare una villa in Costa Smeralda che «altrimenti non
avrebbe potuto permettersi?». Ammesso anche sia così - e cioè che abbia
voluto stare vicino all´amico convivente dei Memores Domini,
spogliandosi di tutti i suoi risparmi per aprirgli le porte della
«casetta» venduta da un faccendiere che gli pagava viaggi e vacanze - ,
che bisogno c´è, adesso, di ridimensionare il valore dell´immobile? Può
una villa con piscina incastonata nel punto più esclusivo della costa
più cara d´Italia e d´Europa diventare, dall´oggi al domani, una
«casetta»?
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-39617.htm
Veniamo ora al prestito di Formigoni. Un milione e 100 mila euro divisi in due bonifici. Utilizzati da Perego per regalarsi il suo sogno immobiliare in Costa Smeralda. Liberissimo il governatore di prestare quello che vuole a chi gli pare, ci mancherebbe. Persino i «miei risparmi di dieci anni di lavoro», come ha precisato (da presidente di Regione guadagna 100 mila euro netti l´anno).
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-39617.htm
LA PERFETTA METAFORA DELL’ALTARE TROVATO SUL PANFILO USATO DA FORMINCHIONI: “SE SI SCOPRONO GLI ALTARINI, FORSE È ARRIVATO DAVVERO IL MOMENTO DI MOLLARE GLI ORMEGGI” - LA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO DI CATRICALÀ, DEBITORE DI EZIO MAURO PER AVERGLI SALVATO IL CULO DA BONINI - NON SOLO IL “SEMIPRESIDENZIALISMO” MA PURE IL “DOPPIO TURNO”. CHE BRIVIDI!…
1- L´ALTARINO NELLO YACHT DI LUSSO...
Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"
FORMIGONI
È davvero curiosa questa storia dell´altarino installato nello yacht
in uso al governatore Formigoni. Graziosamente beffardo è anche
l´augurio con cui è stato battezzata la lussuosa imbarcazione, "Ad
maiora", un Ferretti di 27 metri, due ponti, quattro cabine, e ancora
più lussuosa in tempo di crisi dato che costa 2 milioni di euri.
EZIO MAURO FOTO AGF REPUBBLICA jpegMa
qui non si vorrebbe fare del facile moralismo sulla china presa da una
certa Cl (risparmiarsi lettera) o sulle vacanze degli Smemores Domini;
tantomeno s´intende sollecitare l´invidia sociale, che è un gran brutto
sentimento, anche se chi fa politica avrebbe il dovere e anche la
convenienza di prevederne gli esiti. Piuttosto, si fa notare la perfetta
aderenza di certe espressioni con la realtà. Per cui se si scoprono gli
altarini, beh, forse è arrivato davvero il momento di mollare gli
ormeggi.
2- CATRICALA' (I PANTALONI)
Andrea Marcenaro per "il Foglio" - Esiste una seconda lettera inviata da Antonio Catricalà al direttore di Repubblica Ezio Mauro: "Caro Direttore, lei stesso avrà potuto notarlo, non mi sono sottratto al rito delle Forche caudine cui il suo giornale ha giustamente stabilito di sottopormi per la sventata iniziativa mia. Ho chiesto scusa e chiarito, ma ribadisco, ora, che non c'era alcun intento aggressivo nei confronti dei magistrati, la ratio, anzi, essendo quella di rafforzarne l'immagine e colgo l'occasione per ringraziare di nuovo loro e lei.
ANTONIO CATRICALA
Ho moralmente pagato, dunque, ma il giusto e solo moralmente. Quella
delle Forche caudine, e cito: ‘Fu pena, oltreché morale, fisica: infatti
i Romani, consoli in testa, vennero tutti sodomizzati. L'episodio
sembra essere all'origine del modo di dire che associa la fortuna alle
dimensioni del sedere. Chi aveva un grosso ano soffriva di meno le
violenze dei Sanniti ed era perciò più fortunato degli altri'. E se
quanto a culo me la cavo, certo è però questo: se, ad approntare le
forche, lei mai avesse incaricato il vigoroso Bonini, invece della
muliebre Milella, sarei ora alle prese con meritati impacchi. Le resto
debitore, suo Antonio".
Angelino Alfano
3- NON SOLO IL "SEMIPRESIDENZIALISMO" MA PURE IL "DOPPIO TURNO". CHE BRIVIDI!
Pietrangelo Buttafuoco per "il Foglio"
Semipresidenzialismo e doppio turno. "Possiamo farcela entro fine anno", così dice Angelino Alfano scrivendo al Corriere della Sera. Ed è un concetto bellissimo. Non solo il "semipresidenzialismo" ma pure il "doppio turno". Ed è una cosa così bella il sapere di potercela fare entro fine anno che già l'estate alle porte sembra tutto tempo perso.
Avere, infatti, il semipresidenzialismo a portata di mano ci fa sentire elettrici, pronti ad affrontare la crisi, l'emergenza, le tasse da pagare e subito subito perciò urge organizzare un doppio turno di mobilitazione tra tutti i supporter, i simpatizzanti, gli attivisti e i militanti di quel che resta del Pdl per non fare mancare i fischi e i piriti (o veramente si sono persi gli scecchi e se ne devono andare a cercare le carrube?).
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/articolo-39621.htm
Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"
2- CATRICALA' (I PANTALONI)
Andrea Marcenaro per "il Foglio" - Esiste una seconda lettera inviata da Antonio Catricalà al direttore di Repubblica Ezio Mauro: "Caro Direttore, lei stesso avrà potuto notarlo, non mi sono sottratto al rito delle Forche caudine cui il suo giornale ha giustamente stabilito di sottopormi per la sventata iniziativa mia. Ho chiesto scusa e chiarito, ma ribadisco, ora, che non c'era alcun intento aggressivo nei confronti dei magistrati, la ratio, anzi, essendo quella di rafforzarne l'immagine e colgo l'occasione per ringraziare di nuovo loro e lei.
Pietrangelo Buttafuoco per "il Foglio"
Semipresidenzialismo e doppio turno. "Possiamo farcela entro fine anno", così dice Angelino Alfano scrivendo al Corriere della Sera. Ed è un concetto bellissimo. Non solo il "semipresidenzialismo" ma pure il "doppio turno". Ed è una cosa così bella il sapere di potercela fare entro fine anno che già l'estate alle porte sembra tutto tempo perso.
Avere, infatti, il semipresidenzialismo a portata di mano ci fa sentire elettrici, pronti ad affrontare la crisi, l'emergenza, le tasse da pagare e subito subito perciò urge organizzare un doppio turno di mobilitazione tra tutti i supporter, i simpatizzanti, gli attivisti e i militanti di quel che resta del Pdl per non fare mancare i fischi e i piriti (o veramente si sono persi gli scecchi e se ne devono andare a cercare le carrube?).
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/articolo-39621.htm
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