Da
vivo lo chiamavano l’Antipapa, per le sue posizioni in totale, chiaro e
netto contrasto con le direttive papali. Ora che è morto, come per
tutti i defunti, ma in particolare per quegli ecclesiastici montati e
sostenuti da certa corrente massonica, è stato immediatamente
canonizzato e il suo operato enfatizzato come se avesse salvato
l’umanità da pericoli mortali. Si! Mi riferisco al Card. Martini,
ovviamente e lo dico con le lacrime agli occhi tanta è l’amarezza che mi
pervade il cuore. Avevamo sperato in questi ultimi anni ad un suo
ravvedimento, a una breve ma decisa dichiarazione di fede sicura in Gesù
Cristo, nella Chiesa cattolica e nel Primato del Papa, e invece,
silenzio quasi a riconferma di tutto; che Dio abbia misericordia di Lui e
di noi, sempre e comunque! Sta però di fatto che è doverosa e
sacrosanta mantenere la verità almeno nella nostra testa, nelle nostre
idee, nella nostra fede, perché un vero cristiano deve saper
innanzitutto distinguere il bene dal male, la verità dall’errore, il
peccato dal peccatore, senza condannare nessuno, ma anche senza cadere
nel pericolo di conformarsi pedissequamente a tutte le iniziative,
dichiarazioni, lezioni, scritti ecc. di coloro che, pur essendo Ministri
di Dio, Sacerdoti, Vescovi, Cardinali, purtroppo non sono in piena
sintonia con il Papa e con il Magistero della Chiesa.
Che si abbia almeno il coraggio di distinguere fra
l’ossequio che si deve avere per i Ministri di Dio, e l’altro ossequio,
assai più importante e doveroso che dobbiamo avere nei confronti di Gesù
Cristo, Via, Verità e Vita, che ha manifestato sé stesso attraverso la
dottrina perenne del Magistero della Chiesa, Magistero che non si
realizza dalle idee di un solo Vescovo o Cardinale, ma dall’Unione del
Papa con i Vescovi riuniti con Lui. (vedi Cat.Ch.catt.)
La sua posizione possibilista e qualunquista su tutto
è stata chiara da sempre, sin da quando rivestiva il ruolo di Direttore
dell’Istituto Biblico, poi con l’iniziativa della “Cattedra dei non
credenti” laddove invitava tutti, atei e credenti, a mettersi in
discussione, i primi nel mettere in dubbio il fondamento del loro
ateismo, e i secondi nel mettere altrettanto in dubbio i fondamenti
della loro fede, senza però offrire loro motivazioni teologiche
fondanti, “conditio sine qua non” per l’approfondimento della propria
fede, altrimenti di che cosa si va a discutere? Si corre solo il
pericolo di scardinare quella poca fede rimasta in quel piccolo “resto”
della Chiesa cattolica che si sforza di proclamare le Verità di Fede
contenute nel Credo e nella fedeltà al Papa, a costo di essere ancora
derisa e forse, un domani, non è da escludere, anche minacciata di
morte.
Il sacerdozio per le donne, il matrimonio per i
sacerdoti, la possibilità di accettare una qualche forma legale di
unioni omosessuali, l’apertura a qualunque esperimento genetico, omologo
o eterologo, compresa certa forma di eutanasia, il dubbio sul Primato
del Papa, il sostegno pubblico con dedica, offerto a certi teologi che
vanno per la maggiore solo perchè mettono in dubbio sia la figura di
Gesù Cristo come Figlio di Dio e quindi la Risurrezione, sia l’esistenza
del peccato originale, ecc. Sono tutti argomenti che, da parte
cattolica, gridano allo scandalo, e da parte mediatica-massonica dei
credenti adulti, invece, possono costituire motivo di plauso, di onore e
di futura … Dio non voglia, pretesa alla beatificazione! Tanta è la
confusione che regna anche in seno alla Chiesa a motivo del “fumo di
satana” che, dalle parole di Paolo VI, è entrato ormai da decenni nel
Tempio intossicando e accecando buona parte del Clero.
E allora mentre affidiamo alla misericordia di Dio
questo Suo Figlio sacerdote, dobbiamo mantenere la nostra fede con
coraggio, fedeli a nostro Signore Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo,
morto e risorto per ciascuno di noi, che ha voluto farsi conoscere non
solo attraverso la Sacra Scrittura, la “Parola”, ma che ha voluto
altresì rendersi perennemente vivo e presente nei Sacramenti della
Chiesa Cattolica. E se è di basilare importanza approfondire “la
Parola”, è ancor più importante, poi, viverla nei Sacramenti, altrimenti
si rimane a metà dell’Oceano, in balia delle onde, e senza poter mai
approdare a porto sicuro. E’ la posizione in pratica del protestantesimo
in genere che tante lacerazioni ha creato dentro la Chiesa con il
moltiplicarsi di “santoni” che hanno creato chiesuole e chiesette. Altro
che dialogo, altro che apertura! Quando si accetta che Gesù Cristo
venga fatto a pezzi dalle ultime trovate pseudo-teologiche, staccandolo
dalla Chiesa cattolica e dal Papa, si rischia grosso, qui sulla terra e
nell’aldilà!
Mi spiace, Reverendissimo Cardinal Martini, pregherò
per lei, questo si, però mi permetta di non unirmi alla grancassa
roboante del solito coro dei suoi sostenitori “adulti”.
Patrizia Stella
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