il bacio di Bergoglio a Dilma |
DI BERGOGLIO A CHI PREPARA L’ABORTO IN BRASILE
La grande comunicazione si dedica a tante frivolezze in questo
viaggio bergogliano, ma quel che veramente preoccupa i cattolici
brasiliani è che, appena finita la carnevalata di questo incontro della
Gioventù con Bergoglio, sia subito approvato da Dilma Rousseff un
decreto per promuovere l’aborto tramato subdolamente dall’ONU attraverso
l’UNESCO e UNICEF.
A descriverlo qui, segue la traduzione del documento preparato dalla Commissione di Bioetica e Difesa della Vita dell’Archidiocesi di Campinas sul progetto di Legge PLC nº3, del 2013, approvato in regime d’urgenza nel Congresso Nazionale e che attende soltanto la sanzione il 1º agosto del Presidente della Repubblica, nel caso di Dilma Rousseff.
“Questo progetto, a prima vista, riguarda la cura per le vittime di violenza sessuale, ma in verità obbliga qualsiasi ospedale, compreso quelli confessionali, a offrire “servizio di emergenza e piena in seguito a casi di violenza sessuali e di rinvio, se sarà il caso, ai servizi di supporto sociale”, che mirano, secondo la stessa legge, “alla profilassi della gravidanza” e “a fornire informazioni alle vittime sui loro diritti legali”, che in altre parole significa l’aborto.
“Ora, questa legge è un tentativo di espandere le lacune esistenti nella legislazione in vigore, che considera l’aborto un crimine, ma in caso di stupro non è punito. È importante sottolineare che, anche se non punito, è ancora un reato e, pertanto, non dovrebbe essere incoraggiato dallo Stato. Con la legislazione approvata, ogni donna che arriva in ospedale un membro del sistema locale di assistenza sanitaria, si può affermare vittima, senza la necessità di denunciare l’aggressore, di aver subito violenza sessuale, rimanendo lo stabilimento obbligato a eseguire l’aborto pur di una gravidanza avanzata. La nuova legge scioglie i criteri dello Stato per consentire alla vittima di abortire senza essere criminalizzati. Poiché, ridefinendo ‘violenza sessuale’ come ‘sesso non consensuale’, le prove necessarie affinché la vittima dimostri che della violenza sessuale è effettivamente accaduta sarà trascurabile. Con questo criterio rilassato, aumenteranno i casi qualificati per l’assistenza dello Stato. E tale aumento d’incarichi peserà su vari segmenti della popolazione:
L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=12185
A descriverlo qui, segue la traduzione del documento preparato dalla Commissione di Bioetica e Difesa della Vita dell’Archidiocesi di Campinas sul progetto di Legge PLC nº3, del 2013, approvato in regime d’urgenza nel Congresso Nazionale e che attende soltanto la sanzione il 1º agosto del Presidente della Repubblica, nel caso di Dilma Rousseff.
“Questo progetto, a prima vista, riguarda la cura per le vittime di violenza sessuale, ma in verità obbliga qualsiasi ospedale, compreso quelli confessionali, a offrire “servizio di emergenza e piena in seguito a casi di violenza sessuali e di rinvio, se sarà il caso, ai servizi di supporto sociale”, che mirano, secondo la stessa legge, “alla profilassi della gravidanza” e “a fornire informazioni alle vittime sui loro diritti legali”, che in altre parole significa l’aborto.
“Ora, questa legge è un tentativo di espandere le lacune esistenti nella legislazione in vigore, che considera l’aborto un crimine, ma in caso di stupro non è punito. È importante sottolineare che, anche se non punito, è ancora un reato e, pertanto, non dovrebbe essere incoraggiato dallo Stato. Con la legislazione approvata, ogni donna che arriva in ospedale un membro del sistema locale di assistenza sanitaria, si può affermare vittima, senza la necessità di denunciare l’aggressore, di aver subito violenza sessuale, rimanendo lo stabilimento obbligato a eseguire l’aborto pur di una gravidanza avanzata. La nuova legge scioglie i criteri dello Stato per consentire alla vittima di abortire senza essere criminalizzati. Poiché, ridefinendo ‘violenza sessuale’ come ‘sesso non consensuale’, le prove necessarie affinché la vittima dimostri che della violenza sessuale è effettivamente accaduta sarà trascurabile. Con questo criterio rilassato, aumenteranno i casi qualificati per l’assistenza dello Stato. E tale aumento d’incarichi peserà su vari segmenti della popolazione:
L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=12185
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