Con l’incontro epistolare fra Papa Francesco ed Eugenio Scalfari una nuova stagione di riflessione ideologica reciproca si è aperta tra l’intellighentia laica e quella cattolica. È un evento di non poco
momento che richiama vicende trascorse, destinate, foss’anche nella forma, ad un destino irripetibile. E in un certo senso lo sono, anche se i più anziani fra noi ricordano quell’intreccio di idee, di controversie, di passioni, messe continuamente alla prova, che dalla fine degli anni
Cinquanta al Concilio Vaticano II tracciarono il profilo di quel rapporto fra cattolici e comunisti, unico in Europa, quasi intangibile da bordate devastanti, come la scomunica di Pio XII, l’ira di Cl,
lo scontro politicamente predominante tra De Gasperi e Togliatti.
Eppure quel rapporto da ogni cenere risorse, fino a quando non le maledizioni vaticane, ma il disgregarsi per ragioni endogene di
quelle due “ecclesie” non ne dissolse l’empito dirompente. Si pensò allora che una Storia fosse esaurita e nuovi cammini si andassero approntando, in luogo di quel tracciato catto-comunista su cui per decenni quegli eserciti di popolo erano adusi a ricomporsi.
Oggi il parlare assieme e la sorprendente dimestichezza di un codice comune di comunicazione
assume il carattere di una riscoperta e non parlo solo di epifanie giornalistiche, officiate da
Francesco o dal fondatore di Repubblica ma da svariate iniziative che germogliano ovunque.
Mentre a Milano studiosi di fede diversa intrecciano un dibattito su “Un’ economia a misura
d’uomo”, a Roma l’Aspen, una fondazione internazionale radicata nel mondo anglo-sassone,
riunisce a palazzo Lancillotti nella sua sede italiana un seminario presieduto dal cardinale
Gianfranco Ravasi, con la partecipazione di uomini di impresa e studiosi laici di vario orientamento,
da Giulio Tremonti a Luigi Bruni per affrontare il tema “Gratuità ed economia di mercato” sulla
base di vari testi tra cui spiccavano recenti brani di Papa Francesco e di Benedetto XVI, del
professor Stiglitz e del cardinale Turkson (“Per un’economia basata sulla logica del dono”), ecc.
L’originalità in confronto al passato sta nel fatto che un tempo i seguaci delle diverse dottrine
avrebbero affrontato il dibattito ognuno nel proprio orto (ad esempio “Il pensiero sociale cattolico”),
mentre giudizi e confronti si sarebbero incrociati all’esterno gli uni dagli altri. Ora, invece,
l’elaborazione di un pensiero non solo economico profondamente rivisitato avviene all’interno di un
unico crogiolo di passione e ricerca. Come rammenta Bruno Forte, arcivescovo di Chieti,
rifacendosi a un intervento del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni «dopo secoli di
predicazione cristiana contro la “supestizione giudaica” e la vanità dell’attesa messianica, oggi la
fedeltà ebraica diventa un modello per i cristiani e per l’umanità e questa è una svolta non
improvvisa ma molto significativa, di cui anche gli ebrei dovranno prendere coscienza ».
Gli risponde il vescovo di Chieti: «L’altro non è minaccia ma ricchezza, non pericolo, ma possibile
modello e dono. Gesù, ebreo di nascita e per sempre, non potrà non esser contento di questa parola
di verità e di amore del Successore di Pietro. Gli odi fomentati dall’ideologia moderna, sono
tragiche memorie del passato». È venuto ormai il tempo – scrive Francesco – e il Vaticano II ne ha
inaugurato la stagione, di un dialogo aperto e senza preconcetti che riapra le porte per un serio e
fecondo incontro con l’altro, con ogni altro».
di Mario Pirani in “la Repubblica” del 4 novembre 2013
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201311/131104pirani.pdf
NB: ma dove vive il Forte ecclesiastico? A GAZA of course! (S.B.)
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
L’Aspen Institute è un’organizzazione internazionale no profit, fondata nel 1950 e finalizzata a incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo e il dialogo sui problemi contemporanei.
L’istituto e i suoi partner internazionali perseguono la creazione di un terreno comune di comprensione approfondita in uno scenario non ideologizzato attraverso seminari, programmi culturali, conferenze e iniziative di promozione della leadership.
La sede centrale dell’Istituto è a Washington D.C.; vi sono dei campus ad Aspen, in Colorado e a Chesapeake Bay nel Maryland.
La sua rete internazionale comprende partner a Berlino, Roma, Lione, Tokyo, Nuova Delhi eBucarest; sono presenti delle iniziative sulla leadership negli Stati Uniti, in Africa, India, e Centro America.
L’Aspen Institute è finanziato ampiamente da fondazioni come la Carnegie Corporation, laRockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation, attraverso quote di iscrizione a seminari e donazioni individuali. Tra i suoi affiliati ci sono leader della politica, dell’economia e intellettuali. Attualmente Walter Isaacson è il suo presidente e CEO. Giulio Tremonti è l’attuale presidente dell’Aspen Institute Italia.( vedi http://www.altrainformazione.it/wp/gli-organi-visibili-del-governo-ombra/le-nazioni-unite/i-membri-dellaspen-institute/)
Segnalazione di Diego Pappalardo
SCHONBORN, PREMIADO POR LA B’NAI B’RITH EUROPA
Segnalazione di Diego Pappalardo
(De izquierda a derecha: Ralph Hofmann, presidente B’nai B’rith Europa, el cardenal Christoph Schönborn y Victor Wagner)
Al igual que su padre, el Conde Maria Hugo Damian Adalbert Josef Hubertus von Schönborn-Wiesentheid, quien
fuera masón y enemigo de la Alemania Nacional Socialista, el
Cardenal Christoph Schönborn sirve a los intereses del judaísmo y la
masonería y, por ello, recibió de la B’nai B’rith Europa el premio
”Menorá” por ”Destacado Servicio Humanitario”.
En la oportunidad, Schönborn expresó que se encontraba “emocionado”
y que él desde muy niño recibió de su madre -la baronesa Eleonore Von
Doblhoff- un “gran amor por el judaísmo e Israel” y se encuentra entre
las personas que no quieren ver “la propagación de la violencia y la
intolerancia” y la no reiteración de”lo que ocurrió el 9 de noviembre de
1938, cuando las sinagogas ardían en Viena”, manifestando su voluntad
de continuar con la labor emprendida por su predecesor Franz Konig para
profundizar la relación del cristianismo y el judaísmo.
A su turno, Victor Wagner, presidente de la B’nai B’rith Austria,
agradeció al Cardenal por apoyarlos en el debate por la circuncisión
http://veritasliberavitvos.wordpress.com/2013/11/02/schonborn-premiado-por-la-bnai-brith-europa/
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