Papa Francesco "vuole viaggiare per il mondo come cittadino argentino"
e per questo ha richiesto una nuova carta di identità e un nuovo
passaporto alle autorità del suo paese natale a Roma, ha informato oggi
il Ministro degli Interni di Buenos Aires, Florencio Randazzo. "E' un nuovo gesto del papa verso il nostro paese e ci riempie di orgoglio",
ha detto Randazzo, sottolineando che l'ex Arcivescovo della capitale
argentina non ha chiesto nessun trattamento di favore per la sua
pratica: i nuovi documenti saranno consegnati alla Domus Santa Marta,
dove ha fissato la sua residenza.
Fonte: Ansa
Postato 9 hours ago da Cesare Baronio
Papa Francesco comune cittadino: ha chiesto il rinnovo dei documenti a Buenos Aires
18-02-2014 - Luca Schena
Niente passaporto diplomatico per il Papa, preferisce viaggiare come cittadino argentino. A giorni riceverà i documenti.
In un solo anno ha già rivoluzionato il rapporto tra la Chiesa e i suoi fedeli. Papa Francesco è stato eletto pontefice il 13 marzo 2013 e da allora ogni suo gesto, anche il più piccolo, ha portato il messaggio della semplicità e dell’essenzialità.
Con il sorriso che lo contraddistingue ha cambiato le tradizioni e le consuetudini ecclesiastiche, comportandosi più come un sacerdote qualsiasi che come il sommo pontefice. Non predica l’omelia sullo scranno del pontefice, ma dall’ambone comune ad ogni parroco con paramenti umili e con discorsi pronunciati a braccio poco enfatici e molto concreti, che catturano i fedeli con parole semplici e dirette all’anima.
È spontaneo e diretto: il giorno della sua elezione decise di rientrare in autobus con i suoi cardinali elettori (dai quali aveva ricevuto l’omaggio stando in piedi e non sul seggio che gli era stato preparato) e non con la lussuosa macchina che gli era stata riservata e il giorno dopo come primo atto del suo pontificato. Inoltre chiese di limitare ad una sola auto la scorta che lo doveva seguire.
In pochi giorni fece scalpore il fatto che non indossasse le famose scarpe rosse “papali” e che dal suo abito bianco mancasse la croce d’oro, presente invece negli abiti dei suoi predecessori. La croce in effetti c’è, ma è la stessa presente anche quando Papa Francesco era ancora Padre Bergoglio: non è d’oro, ma è semplice e di poco valore.
In questi giorni l’ultimo gesto semplice. Dovendo rinnovare i documenti per poter viaggiare per il mondo, ha deciso di seguire il modus operandi di un semplice cittadino, inoltrando tutta la modulistica richiesta, senza approfittare in alcun modo del suo ruolo di Papa.
L’insolita modalità è stata confermata dal ministro degli interni di Buenos Aires, Florencio Randazzo che ha parlato di un’azione che ha reso orgoglioso tutto il popolo argentino. A giorni il nuovo passaporto e la nuova carta d’identità dovrebbero essere recapitate direttamente a Roma, presso la Domus Santa Marta, dove ha fissato la sua residenza.
“Il cittadino argentino” non ha richiesto nessun trattamento speciale o nessuna scorciatoia per abbreviare l’iter burocratico, dimostrando ancora una volta di quale umiltà sia improntata la missione spirituale di Papa Francesco.
È una semplicità naturale e non il frutto di pensieri programmati. Anche da cardinale di Buenos Aires si muoveva in autobus, confondendosi con la gente comune, a cui da sempre rivolge il proprio credo sostenendo che è proprio nelle periferie che si deve annunciare e spiegare il Vangelo.
http://news.supermoney.eu/cronaca/2014/02/papa-francesco-comune-cittadino-ha-chiesto-il-rinnovo-dei-documenti-a-buenos-aires-0065879.html
Papa Francesco, il passaporto argentino (foto)
BUENOS AIRES - Cognome: Bergoglio, Nome: Jorge Mario. Un passaporto e una carta d’identità del tutto normali, freschi di stampa, con foto e dati annotati per lui, il Papa, come per qualunque altro cittadino argentino.I nuovi documenti chiesti da papa Francesco sono stati rinnovati qualche giorno fa in Vaticano dalle autorità di Buenos Aires. Funzionari del consolato a Roma sono andati a Santa Marta e la cosa è finita lì, in pochi minuti.
Via digitale, con una notebook, uno scatto e i dati anagrafici. Papa Francesco “vuole viaggiare per il mondo” come argentino e per questo ha richiesto un nuovo ‘pasaporte’ e ‘documento de identidad”, ha reso noto il ministro degli Interni di Buenos Aires, Florencio Randazzo.
“E’ un nuovo gesto verso il nostro Paese e ci riempie di orgoglio”, ha aggiunto, sottolineando che l’ex arcivescovo (nato a Flores, tradizionale ‘barrio’ della città) non ha chiesto nessun trattamento di favore per la pratica. Il governo ha diffuso immagini dei documenti, dove si leggono, tra l’altro, nome, cognome e la data di scadenza, il 14 febbraio del 2029, dati accompagnati dalla fototessera di Bergoglio, in abito da Papa.
Una normativa argentina del 2011 precisa che le foto dei documenti devono avvenire a capo scoperto,contemplando però un’eccezione “per ragioni religiose”. L’annuncio e le immagini hanno subito scalato i primi posti sui web dei media ‘portenos’ e su twitter. Riprendendo, e rafforzando, l’orgoglio segnalato dal governo, qualche sito si è spinto a titolare ‘Francisco rinuncia al passaporto diplomatico e rinnova i documenti argentini’. Il concetto dell’orgoglio è infatti quello più diffuso nelle reti sociali (“non rinuncia alla sua nazionalità”, “è argentino e viaggerà il mondo senza privilegi”). Al di là dei tanti commenti, di certo rimane “l’amore” del Pontefice “verso Buenos Aires, il mio posto”, ha raccontato anni fa lo stesso ex arcivescovo ai giornalisti Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin. E alla domanda su ‘come vede l’Argentina quando è all’estero’, Bergoglio aveva risposto senza tentennare “con molta nostalgia”.
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