ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 16 marzo 2014

Riforma = rivoluzione

Un vecchio trucco:
CAMBIARE IL RITO PER CAMBIARE LA FEDE

Riporto in traduzione la notizia del "MailOnline" sulla "riforma" del rito battesimale nella Chiesa anglicana. Seguirà un commento.


I servizi liturgici del battesimo nella Chiesa inglese potranno essere riscritti per rimuovere alcuni riferimenti cristiani.
Il progetto di un nuovo servizio "battesimo lite", progettato per rendere i battesimi più interessanti per i non fedeli sarà considerato il mese prossimo dal parlamento della Chiesa, il Sinodo generale.
I sostenitori dicono che il servizio battesimale dovrebbe "esprimersi in un linguaggio culturalmente adeguato e accessibile" facilmente comprensibile da chi non ha basi teologiche.
Ma il clero tradizionalista (traditionalist clergy) ha detto che l'idea corrisponde ad una demolizione.
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Il progetto di un nuovo servizio "battesimo lite", progettato per rendere i battesimi più interessanti per i non fedeli sarà considerato il mese prossimo dal parlamento della Chiesa, il Sinodo generale.
Il nuovo servizio sarà utilizzato per 150.000 battesimi ogni anno. Se verrà accettato, sarà la terza riscrittura del rito battesimale in circa 30 anni - mentre la versione tratta dal Church's Book of Common Prayer è rimasta pressoché inalterata per più di 400 anni fino al 1980.
Le contestazioni riguardano tre sezioni del servizio battesimale a partire dall'ultimo culto autorizzato nel 1997.
In una sezione, i padrini o un adulto che sta per essere battezzato, sono invitati a "respingere il diavolo e ogni ribellione contro Dio" e a rinunciare "all'inganno e alla corruzione del male", Essi sono invitati a "sottomettersi a Cristo come Signore".
Il reverendo dr. Tim Stratford, di Liverpool, che sta organizzando gli argomenti [da discutere] prima del sinodo, in un documento dice che "esiste una certa infelicità di linguaggio non essendo abbastanza collegato alla terrenità".

Ha aggiunto che nel clero, tra le parrocchie piccole e povere "esiste una forte richiesta di una breve preghiera con un linguaggio diretto, ma poetico, che permetta al Vangelo di risuonare meglio nell'esperienza di vita delle persone".

Ha inoltre detto: "Questa è [...] una preghiera che la maggioranza dei britannici non teologicamente versati capiranno. Una terza parte del servizio liturgico è stata rigettata perché troppo lunga e non diretta".

Stephen Parkinson, [...] ha detto che ci sono stati problemi con questo servizio liturgico dal 1997 ma ha aggiunto: "Il semplice silenzio non è una risposta".

I vescovi hanno ieri indicato che se il Sinodo accetterà l'argomento, sarà incaricato un comitato per iniziare a riscrivere un nuovo servizio liturgico del battesimo. Ha però avvertito che tale riscrittura solleverà discussioni sulla fede e la dottrina.

William Fittall, segretario generale del Sinodo, ha detto che per i vescovi è "chiaro che ora non è il momento adatto per intraprendere il lungo e complesso processo che serve per una tale revisione o sostituzione".


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UN MIO COMMENTO



Un battesimo per essere tale comporta l'immersione nell'acqua in nome della Trinità. Il catecumeno dev'essere immerso mentre il sacerdote invoca il nome della Trinità. Prima di tutto l'immersione con tutto il suo significato simbolico (la morte e la risurrezione di Cristo), poi il nome della Trinità perché il sacramento non si può disgiungere dalla professione di fede nel Dio cristiano uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo.

Da diversi secoli in Occidente si ha sostituito l'immersione con la semplice aspersione. È una modalità forse nata da necessità contingenti. L'invocazione della Trinità mantiene la validità di questo genere di battesimo, per quanto la forma esteriore (per aspersione) abbia totalmente sostituito quella tradizionale per immersione. 
Il battesimo anglicano è valido? In linea di massima sì. 
Quello che fa sempre più problema è il significato che si vuole dare alle sue parole sacramentali ma questo riguarda anche il mondo cattolico come vedremo. 

Se vi è, come nella notizia sopra riportata, l'intenzione espressa di sostituire alcuni termini specifici e precisi (diavolo, sottomissione a Cristo) con altri termini generali e semanticamente vaghi (male, amicizia (?) con Cristo) - viene da pensare che sia decurtato lo stesso vangelo, la stessa tradizione che ne ha permesso la trasmissione fino ad oggi.

Notate una cosa importante: nel sottotitolo il giornalista ha riassunto la notizia etichettando immediatamente eventuali dubbiosi o contestatori con l'infamante nome di "tradizionalisti" (traditionalist clergy). È una tecnica usata ampiamente anche in Italia e ovunque, pur di far tacere le resistenze e operare indisturbati. Tutto ciò fatto in nome di "persone semplici" e dei "lontani" puzza di operazione a tavolino per modificare, a tappe, un'identità cristiana.

Un'altra cosa: negli ultimi 30 anni questa sarebbe la terza "riforma" del rito battesimale! Anche questo non è nuovo: chi vuole cambiare i riti è un'anima in pena, finito un cambiamento finisce per pensarne ad un altro, poi ad un altro ancora e così via. Quante volte è stato cambiato il messale cattolico nel postconcilio? Il fenomeno è identico, i presupposti sono simili. Nella continua modifica dei libri liturgici pare soggiacere il tentativo di modificare la fede di un popolo. E chissà che, passo dopo passo, non ci si riesca?

Queste riforme (cattoliche o anglicane non importa) hanno tutte un minimo denominatore comune: l'imbarazzo di parlare con i termini evangelici perché risultano troppo chiari e disturbano l'uomo attuale. Si preferiscono, dunque, termini sempre più soft, sempre più inclusivi, che, però, non infondono più "sane inquietudini" e tendono a giustificare le persone. Giustificazione dopo giustificazione si da alle persone l'alibi di frequentare sempre meno la chiesa. Da frequentazione saltuaria ad abbandono il passo è breve. 

L'operazione di "marketing ecclesiastico" in corso in Inghilterra non è, dunque, una cosa che riguarda solo loro. È ampiamente nota pure nelle nostre regioni con parroci che edulcorano all'infinito il Vangelo. Ma con una edulcorazione dietro l'altra non si finirà per svuotare completamente i sacramenti?


È quanto sta già avvenendo.
Ricordo eucarestie presentate come "contratto di adesione alla comunità", cresime presentate come "unione ai progetti della comunità", confessioni come "semplici dialoghi", ecc.



Ma senza andare ai miei ricordi, basta osservare il clero attuale. I sacerdoti in cuor loro e sempre più nelle prediche scambiano lo Spirito santo con la "coscienza personale", la verginità della Madonna per un modo di dire, la Trinità per una spiegazione che non dice più nulla al mondo moderno, gli insegnamenti vetero testamentari per un insieme di miti, l'aspirazione alla coerenza morale per un idealismo impraticabile, la divinità di Cristo come una invenzione intervenuta parallelamente alla divinizzazione dell'imperatore cristiano.

Sì, siamo tutti nella stessa condizione! 

Dietro a tutto questo sembra d'intravedere molto più di una moda, direi quasi un progetto ideato ad alti livelli per trasformare le "vecchie" confessioni cristiane in una pappetta dolciastra, vaga e umanistica, in
modo da renderle intercambiabili e assimilabili tra loro.


Questo spiegherebbe la presenza di clero "piacione" (fin nei più alti livelli) ma dogmaticamente e spiritualmente inconsistente!

Quei pochi che non sono d'accordo, preferendo rimanere nella Tradizione istituita dagli Apostoli e nell'insegnamento di Cristo, non sono che spregevoli "tradizionalisti" che non amano l'umanità.

Un vecchio banale copione, uno slogan logoro che si diffonde roboticamente in ogni zona della vecchia Europa...


http://traditioliturgica.blogspot.it/2014/01/riforma-o-rivoluzione.html 

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