DOPO AVER STRAVOLTO L’INTERO BOARD DELL’AUTORITÀ DI VIGILANZA DELLE FINANZE VATICANE, BERGOGLIO POTREBBE SOSTITUIRE ANCHE IL RETTORE DELLA PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSE - AL POSTO DI DAL COVOLO, L’ARGENTINO SANCHEZ SORONDO
Pare che la stella di Dal Covolo sia un po’ appannata, anche a seguito degli sviluppi dell’inchiesta “Lux Vide” - Per la prima volta nel board Aif c’è anche una donna, l’italiana Maria Bianca Farina, amministratore delegato di Poste Vita e di Poste Assicurazioni…
Nel turnover di poltrone deciso da Bergoglio in molti organismi della Santa Sede, nei prossimi mesi potrebbe rientrare anche quella di rettore della Pontificia Università Lateranense. L’attuale numero uno, il vescovo Enrico Dal Covolo, potrebbe essere presto invitato a prendere armi, bagagli, ostie e vin santo e passare la mano. Pare infatti che la sua stella sia un po’ appannata, anche a seguito degli sviluppi dell’inchiesta “Lux Vide”. Bergoglio andrà a pescare il nuovo rettore nella Pontificia accademia delle scienze e tutti gli indizi portano al vescovo teologo argentino Marcelo Sanchez Sorondo.
2 - IL CONSIGLIERE DI BUSH E LA MANAGER DELLE POSTE IN VATICANO
m.a.c. per il “Corriere della Sera”
Papa Francesco ha cambiato in blocco l’intero board dell’Aif, l’autorità per la vigilanza e l’antiriciclaggio delle finanze vaticane (dallo Ior all’Apsa), creando un altro scossone rispetto alla vecchia guardia italiana associata alla gestione conflittuale che ha reso turbolenti gli ultimi due anni del pontificato di Benedetto XVI.
In base al nuovo Statuto approvato a novembre, Francesco ha nominato quattro persone con esperienza internazionale, per lavorare insieme a René Bruelhart, avvocato svizzero, direttore dell’Aif, che ha spinto per il cambiamento. Per la prima volta c’è anche una donna, l’italiana Maria Bianca Farina, amministratore delegato di Poste Vita e di Poste Assicurazioni (primo gruppo nel nostro Paese per volumi, con una raccolta record di 13,1 miliardi di euro nel 2013).
Nel nuovo consiglio anche lo svizzero Marc Odendall, amministratore di Fondazioni e consulente finanziario per il settore filantropico, Joseph Yuvaraj Pillay, presidente del consiglio dei consultori del presidente della Repubblica di Singapore, e Juan C. Zarate (Stati Uniti), professore di legge a Harvard, senior advisor presso il Csis di Washington, il più prestigioso think tank americano, dove si occupa del progetto sulle minacce trasnazionali.
Durante l’amministrazione Bush, Zarate è stato vice assistente del National security council e dello stesso presidente nella lotta al terrorismo (ancora prima al Dipartimento del tesoro ha contribuito a costruire l’intero sistema antiriciclaggio americano). Con decisione del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, Tommaso Di Ruzza è stato contestualmente nominato vicedirettore ad interim dell’Autorità. E affianca Bruelhart. Di Ruzza, 40 anni, valido giurista, genero di Antonio Fazio, ex governatore della Banca d’Italia, è membro del Pontificio consiglio per la giustizia e per la pace.
Tra gli italiani che lasciano l’Aif il più noto è Giuseppe Dalla Torre, rettore della Lumsa, negoziatore dell’accordo di revisione del Concordato del 1984, presidente del Tribunale della Città del Vaticano (e proprio per questo ruolo in conflitto di interesse con l’indipendenza dell’Aif). Escono anche Francesco De Pasquale, funzionario con lunga esperienza nell’Uic e Banca d’Italia, e Marcello Condemi, il padre fondatore dell’Aif in quanto autore della prima legge antiriciclaggio vaticana, oltre che delle normative italiane.
RENE BRUELHARTENRICO DAL COVOLOhttp://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/dopo-aver-stravolto-intero-board-dell-autorit-vigilanza-finanze-78511.htm
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.