ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 29 gennaio 2015

Si sente forte? Lo é, lo é..

I laici reclamano a gran voce fedeltà alla Chiesa di sempre


O si sente forte. O ritiene che il prossimo Sinodo rappresenti l’ultima chance da giocare. In tutti e due i casi l’ala progressista della Chiesa sta decisamente affilando le armi e giocando d’attacco. Il che non è una novità. La novità giunge invece dal fatto che i Christifideles laici reagiscano. E, per nulla intimoriti, rispondano a tono. Il popolo dei fedeli non ne può più di certi “furbetti”, introdottisi nelle sacre mura per devastarle. E dice loro a chiare lettere di piantarla con certe “alchimie”.
Lo han mostrato all’incontro svoltosi a Roma dal 22 al 24 gennaio, promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia. Vi sono stati invitati tutti i responsabili dei principali movimenti laicali, un’ottantina tra i più significativi e numerosi, per conoscere la loro opinione circa le 46 domande poste a fondamento dell’Instrumentum Laboris.
E la loro opinione è stata una sola: «Sconti? No, grazie!», con estrema soddisfazione da parte dei loro assistenti. Come ha ricordato all’agenzia InfoCatólica don Santiago Martin, fondatore dei Francescani di Maria. Praticamente la totalità dei presenti si è detto favorevole a che venga mantenuta la Dottrina tradizionale della Chiesa, quella di sempre: «Il risultato non poteva essere più chiaro e forte», ha affermato don Martin, secondo il quale massima premura si è posta, affinché non venga «svalutata l’Eucaristia, né si conceda di accostarvisi senza essere in stato di grazia».
Ma il giudizio coram populo non è piaciuto ai vertici. Così ecco il Card. Lorenzo Baldisseri, niente meno che il Segretario del Sinodo, «gettar la maschera di fronte ad alcuni assistenti», come ha commentatoInfoCatólica, e difendere il “diritto” del Card. Kasper di auspicare che la Santa Comunione venga concessa anche agli adulteri («persone divorziate che vivano unioni non riconosciute dalla Chiesa»).
Non solo: a suo giudizio, gli assistenti non dovrebbero «stupirsi» per il fatto che vi siano teologi pronti a contraddire la Dottrina cattolica, i dogmi potrebbero “evolvere” (non vi sarebbe nulla da dire al Sinodo «se dovessimo semplicemente ripetere quel che si è sempre detto»: come se l’insegnamento di Cristo si potesse adattare a piacimento! – NdR) e quanto compreso da 2 mila anni allo stesso modo non è detto «che non possa più esser rimesso in discussione». Incredibile! Affermazioni, che, se confermate, sono di gravità estrema.
La risposta da parte dei movimenti ecclesiali non si è fatta in ogni caso attendere. Patrick Buckley, inviato internazionale della Society for the Protection of Unborn Children, ha dichiarato: «L’insegnamento della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio si fonda sulle parole di Cristo. Queste parole possono anche esser state pronunciate 2 mila anni fa, però per i Cattolici restano né più, né meno che il mandato immutabile di Dio». Ancor più determinata, caso mai ve ne fosse bisogno, Maria Madise, direttrice di Voice of the Family, che ha denunciato: «Il Card. Baldisseri ha corretto pubblicamente un delegato, lamentatosi degli attacchi sferrati contro la Dottrina cattolica.
E’ significativo che non abbia fatto altrettanto quando, pochi istanti dopo, un altro delegato ha contraddetto la stessa Dottrina sul tema della contraccezione. L’impressione è che oggi l’unico peccato sia quello di difendere ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Sembrava che durante l’incontro tutto venisse posto in dubbio, comprese le questioni già risolte con chiarezza dal Magistero. Tale discussione ha distratto dal compito vero di trovare soluzioni concrete ai problemi che le famiglie reali devono affrontare.
Piaghe gravi come l’aborto, l’eutanasia o gli attacchi ai diritti dei genitori, tutte omesse nella relazione finale del Sinodo 2014. Le famiglie che soffrono non trovano conforto nei sofismi dei dissidenti di professione, siano essi chierici o laici». Voice of the Family ha pertanto chiesto di pregare per il Sinodo e per i Padri Sinodali. Ve n’è davvero bisogno.
Il Card. Baldisseri ha replicato dicendo di non aver mai fatto certe dichiarazioni. Che queste non corrisponderebbero al suo pensiero. Ritenendo probabilmente l’equivoco dipendere dal fatto che, «avendo parlato in italiano, alcune frasi possano esser state mortificate dalla traduzione simultanea», invitando pertanto a leggere il testo scritto del suo intervento. Immediata la risposta di Voice of the Family, che lo ha subito smentito: «Le dichiarazioni in oggetto sono state fatte dal Card. Baldisseri in risposta ad una domanda posta dopo il suo intervento da un delegato preoccupato, pertanto non figurano nel testo scritto».
Preoccupazione è stata espressa circa l’andamento dei lavori già in queste fasi preparatorie del Sinodo e circa il fatto che ne sia proprio il Segretario a spingere in certe direzioni. Ciò che la grande stampa chiama «trasparenza» è, in realtà, l’opposto, tant’è che ci si rifiutò di pubblicare gli interventi e le dichiarazioni dei Padri Sinodali, si stilò una «relatio intermedia» riportante punti nemmeno discussi nel Sinodo – come riferito da numerosi Cardinali -, la si distribuì alla stampa prima che agli stessi Padri riuniti per far così giungere pressioni dall’esterno, si negò anche che venissero pubblicate le conclusioni dei «circulos minores», ciò cui si fu viceversa poi obbligati, ma solo dopo una petizione esplicita rivolta al Papa da vari Cardinali. Come ha dichiarato il Card. Napier, non importava cosa si potesse correggere all’interno delle sessioni, il male già non si poteva più controllare.

Tutto ciò ha il sapore più di un colpo di Stato da dittatura latinoamericana che di un Sinodo della Chiesa Cattolica, quindi universale. (M. F.)

4 commenti:

  1. Questi " teologi " cattolici sono diventati dei traditori di Gesù, sono dei giuda che ascoltano solo i loro pruriti. Sono i fratelli di Lutero . Purtroppo nella nostra povera chiesa sembra che i traditori abbiano preso il sopravvento, ma non disperiamo , la Madonna Santissima ci aiuterà. jane

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    1. Confidiamo in lei! E chiediamo anche l'intercessione degli Angeli, dei Santi e dei Martiri.
      Oggi è Santa Martina che la "nuova" liturgia non ricorda, forse perché fastidiosa
      Martina, vergine Romana, figlia di un console e di una illustre famiglia, perduti i genitori fin dai più teneri anni, infiammata dall'ardore della pietà cristiana, distribuì ai poveri con mirabile liberalità le ricchezze onde abbondava. Sotto l'imperatore Alessandro avuto l'ordine di venerare i falsi dei, respinse con somma libertà l'enorme delitto. Perciò percossa con verghe a diverse riprese, dilaniata con uncini, con unghie di ferro e con cocci, avute tagliuzzate tutte le membra con spade acutissime, unta con grasso bollente, infine è condannata alle bestie dell'anfiteatro; dalle quali uscita miracolosamente illesa, e gettata su di un rogo ardente, ne esce fuori incolume con un nuovo prodigio.
      Alcuni dei suoi carnefici, colpiti dalla novità del miracolo, e tocchi dalla grazia di Dio, abbracciarono la fede di Cristo, e dopo parecchi tormenti avuta tronca la testa, riportarono la gloriosa palma del martirio. Alle sue preghiere si ebbero terremoti, cadde fuoco dal cielo con tuoni, e furono atterrati i tempi degli dei e le loro statue consumate. Dalle sue ferite uscì talvolta del latte col sangue, e dal suo corpo emanò uno splendore chiarissimo e un odore soavissimo: a volte fu vista innalzata sopra un trono reale cantare insieme coi celesti le divine lodi.
      Esasperato il giudice per questi prodigi, e principalmente per la costanza della Vergine, ordinò che le si amputasse la testa: la quale tagliata, si udì una voce dal cielo che la chiamava fra i Beati, tremò tutta la città, e molti adoratori degli idoli si convertirono alla fede di Cristo. Il sacro corpo di Martina, martirizzato sotto il pontificato di Urbano I, fu ritrovato sotto Urbano VIII, sommo Pontefice, nell'antichissima chiesa di lei, al carcere Mamertino, ai piedi del colle Capitolino, insieme coi corpi dei santi Martiri Concordio, Epifanio e Compagni, e riposto nello stesso luogo ricostruito in migliore forma e ornato più decentemente con gran concorso di popolo, con letizia di tutta Roma e solenne rito e pompa.
      http://divinumofficium.com/cgi-bin/horas/officium.pl

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    2. Eh si, come possono piacere questi martiri alla chiesa apostata e traditrice, che con la scusa del dialogo vuol rinnegare il suo Signore, rifiutando di eseguire il comando lasciatole da Cristo al momento dell'Ascensione al Cielo (cioè di portare il Vangelo sino ai confini del mondo, battezzando tutte le genti...); una chiesa che considera eguali tutte le religioni, che con il "subsist in" ha rinnegato l'Extra Ecclesia Nulla Salus", che non chiede più il pentimento, il ravvedimento e il cambiamento di vita ai peccatori impenitenti, ma che anzi li incoraggia a proseguire nelle le oro battaglie anticristiche (vedi Bergoglio con >Pannella e i leoncavannili). Una Chiesa che non vuol più convertire è succube o connivente con Lucifero: fuggiamola, quindi, al grido di ANAEMA !!!

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  2. Caro amico Brontolo, leggendo le sue righe sulla fortezza di Santa Martina posso solo piangere sulla mia miseria. jane

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