ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 2 maggio 2015

Aspirazioni alla salute*

Il papa telefona a Emma Bonino: «Tieni duro»

L'ex ministro ai microfoni di Radio Radicale: «Si è informato della mia salute, gli sono molto grata».


L'ennesima chiamata di papa Francesco. Questa volta a Emma Bonino, per incoraggiarla nella sua lotta contro il tumore. «Ieri pomeriggio ho ricevuto una tanto inaspettata quanto graditissima telefonata di Sua Santità Papa Bergoglio», ha rivelato la stessa Bonino, «un segno di attenzione straordinaria di cui sono molto, molto grata».
«Si è informato della mia salute» - ha  aggiunto ai microfoni di Radio Radicale - «incoraggiandomi a tenere duro, cosa che sto facendo con tutte le mie forze. Mi ha rinnovato l'impegno a tenere duro perché poi l'erba cattiva non muore mai, ma mia mamma diceva che sono un'erba resistente, cattiva no».

«ABBIAMO PARLATO DI MIGRANTI» .E ancora: «Abbiamo parlato di migranti, povertà e del Mediterraneo. Ho detto a Sua Santità che i nostri ragazzi dovrebbero essere accompagnati a visitare qualche bel museo, che pure abbiamo, delle migrazioni italiane, e che rivedrebbero le stesse facce, gli stessi occhi, le stesse speranze e la stessa determinazione». «Gli ho ricordato» - ha aggiunto Bonino - «che i migranti se mai riusciamo ad accoglierli poi li mettiamo tutti in carcere, le carceri ne sono piene. E gli ho ricordato anche la conversazione che abbiamo avuto in aprile e che poi propiziò la telefonata di Sua Santità a Marco Pannella, in clinica allora per un difficile intervento. Gli ho ricordato che in ogni caso Pannella e i radicali continuano su questo fronte di attenzione non solo al carcere, ma allo stato di diritto e ai più poveri».
http://www.lettera43.it/cronaca/il-papa-telefona-a-emma-bonino-tieni-duro_43675169202.htm
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Quando Emma Bonino praticava aborti clandestini con la pompa delle biciclette


emma bonino presidente della repubblica




QUANDO EMMA BONINO PRATICAVA ABORTI CLANDESTINI CON LA POMPA DELLE BICICLETTE




Monti: «Emma Bonino sarebbe una candidata molto buona per il Quirinale»

Noi rispondiamo con un articolo di 3 anni fa… [NdR]
LA VERA STORIA DI EMMA, l’abortista fai da te che vuole prendersi il Lazio
La candidata del Pd nel Lazio, Emma Bonino, negli anni ’70 aspirava i feti con la pompa delle biciclette e li gettava nella spazzatura. Si fece pure fotografare mentre aspirava un feto. La Bonino praticava aborti e se ne vantava. Per questo fu arrestata. E oggi pur di prendere voti si accredita come amica del Vaticano. La storia che nessuno vuol ricordare…
di ANDREA MORIGI – da “LIBERO” del 21 gennaio 2010
Aborti, non parole. Gli elettori laziali possono sciogliere i loro eventuali dubbi: Emma Bonino mantiene le promesse elettorali. Lo testimonia la sua storia personale, anche quella dimenticata nei ritratti ufficiali, che ora la esaltano come paladina dei diritti umani. Solo raramente invece spunta una fotografia, pubblicata da Oggi nel 1975, che la ritrae curva davanti a una donna a gambe divaricate nell’atto – vero o messo in scena per il servizio – di strappare la vita a un bambino.
Ma l’attuale candidata radicale, appoggiata dal Pd alla presidenza della Regione Lazio, a quei tempi, combatteva una battaglia per il «diritto a una maternità scelta», dirà nel 2006 a Grazia. Da militante radicale, agiva, infilando il tubo di una pompa da bicicletta nell’utero delle donne che si rivolgevano a lei per uccidere il figlio che portavano in grembo. Era l’attuale vicepresidente del Senato ad aspirare personalmente il «contenuto dell’utero». Poi lo depositava in un vaso da marmellata.
È lei stessa a ricostruire il macabro procedimento, tralasciando soltanto un particolare: i feti finivano fra i rifiuti. A Neera Fallaci, di Oggi, confidava però la propria e altrui indifferenza: «Alle donne non importa nulla che io non usi un vaso acquistato in un negozio di sanitari, anzi, è un buon motivo per farsi quattro risate». Le aveva insegnato a riderci sopra Adele Faccio, con cui nel 1974 aveva fondato a Milano il Centro Informazioni Sterilizzazione e Aborto, che vanta il record di 10.141 aborti procurati, all’epoca clandestinamente, cioè contro la legge che li considerava infanticidi.
La Bonino finì anche in galera per qualche giorno, autodenunciandosi. Siccome – allora come oggi – le leggi venivano fatte e disfatte dai magistrati, se la cavò con un’assoluzione che le spalancò le porte del Parlamento, anticipando politicamente la legge 194 del 1978, che ha stabilito le regole per la cosiddetta interruzione di gravidanza. Attualmente si sopprimono circa oltre 120mila l’anno. In trentadue anni di vigenza, senza contare gli eccidi compiuti con mezzi di fortuna, sono milioni gli italiani che l’anagrafe non ha nemmeno potuto registrare. Tanto, mica votano.
Eppure, da qualche giorno, la Bonino si mostra tranquilla anche a proposito dei suoi rapporti con il Vaticano: «Sia sui carcerati che sugli immigrati e i malati, il mio rapporto con le associazioni cattoliche è sempre stato ottimo », rispondeva l’altro ieri a Maurizio Belpietro, a Mattino Cinque, dicendosi sicura che «i cattolici, come tutti, ragioneranno sulle candidature, sui percorsi di vita, sui programmi».
Fra i cristiani che con lei non intrattengono buoni rapporti, vi è Cesare Cavalleri, che sul mensile che dirige, Studi Cattolici, nell’ottobre 1976 scrive che Marco Pannella, Adele Faccio ed Emma Bonino, istigatori dell’aborto, sono «oggettivamente assassini», in quanto «chi pratica l’aborto è un assassino, e chi istiga gli assassini o con loro collabora si macchia moralmente dello stesso delitto». I tre lo querelano, e il 7 luglio 1980 il Tribunale di Milano lo assolve perché «il fatto non costituisce reato ». Un precedente giuridico importante, che consentirà al centrodestra di propagandare liberamente la verità anche durante la prossima campagna elettorale, toghe rosse permettendo.
Del resto, della libertà d’opinione, la Bonino si è fatta sempre fatta paladina. In occasione del FamilyDay, il 12 maggio 2007, si era unita alla contro-manifestazione di piazza Navona, Coraggio Laico, indetta per ricordare la vittoria referendaria per il divorzio. In effetti Romano Prodi, il cattolico adulto, l’aveva nominata ministro per il commercio internazionale e le politiche europee. E anche per questo si era inimicato la Santa Sede e l’elettorato cattolico.
Non ne tenne conto nemmeno Silvio Berlusconi quando, da presidente del Consiglio, nel 1995 la nominò commissario europeo. Subito dopo, caduto il suo primo governo, lasciò le chiavi di Palazzo Chigi a Lamberto Dini.
http://www.losai.eu/quando-emma-bonino-praticava-aborti-clandestini-con-la-pompa-delle-biciclette/

Danilo Quinto: VERGOGNA!

Inedite alleanze. C'è qualcosa che non torna se i nemici di un tempo sono diventati gli alleati di oggi.

Stavo scrivendo un articolo su questo Papa, mentre leggo la notizia della sua telefonata a Emma Bonino.
Dico: si vergogni, Santità! Si vergogni di fronte a Dio e a Suo figlio, che è morto in Croce per salvare l’umanità dal peccato, non per incensare e accudire i peccatori. È morto per farli redimere, per farli pentire e convertire, non per incoraggiarli ancora a peccare. Lei deve rendere conto a Dio dell’anima di Emma Bonino. Gliel’hanno insegnato?
“Tenga duro”, dice il Papa a chi consuma il suo “tempo di ravvedimento” propagandando la morte eutanasica, come ha fatto qualche settimana fa scrivendo una lettera pubblica ai parlamentari sulla legalizzazione dell’eutanasia, a chi oggi rivendica la legge sull’aborto, che dalla sua introduzione ha concorso all’eliminazione di sei milioni di persone, a chi è perfino contraria alla sepoltura dei bambini non nati e all’obiezione di coscienza.
Al settimanale Oggi, nel 1975, Emma Bonino descriveva così l’inizio della sua carriera politica:
“Usiamo una pompa di bicicletta, un dilatatore di plastica e un vaso dentro cui si fa il vuoto e in cui finisce il contenuto dell’utero. Io uso un barattolo da un chilo che aveva contenuto della marmellata. È un buon motivo per farsi quattro risate”. Non ha mai rinnegato queste frasi, né si è mai pentita. Un paio d’anni ha, in un libro, si è descritta così: «[…] Mi definirei una libertaria mazziniana. Mazzini si batté per la libertà (lo fece splendidamente con la Costituzione della Repubblica Romana, anticipatrice per tanti versi del moderno costituzionalismo democratico europeo) e lo fece ponendo l’accento sui “doveri dell’uomo”». Il nemico viene individuato. Come il massone Mazzini – proprio a partire dalla violentissima esperienza della Repubblica Romana, fortemente sostenuta dalla Massoneria di allora – voleva farla finita con la Chiesa Cattolica, la Bonino vuole farla finita con il Cristianesimo e afferma: «Io posso essere una ammiratrice di quel Cristianesimo delle origini, il Cristianesimo costantiniano, perché esso ha costruito, piaccia o no, l’edificio dell’Europa; non è l’unico linguaggio, ma certamente è uno dei linguaggi fondanti della nostra eredità. Credo però che oggi questo Cristianesimo abbia esaurito la sua carica vitale, storica».
Stia tranquilla, Emma Bonino. Nonostante questo Papa, la Chiesa è di Gesù Cristo e non sarà mai abbattuta, perché Egli, proprio perché misericordioso, distingueva i buoni dai cattivi, i giusti dagli ingiusti. Ai Suoi soldati – e primo fra tutti, al Papa - a coloro che amano Suo Padre, Colui che fa nuove tutte le cose chiede di essere testimoni della Sua Parola, di non essere insignificanti agli occhi di Dio, di non essere tiepidi e accondiscendenti nei confronti del male. La loro è una responsabilità grande, perché alla fine dei tempi vi sarà il giudizio e «la sorte dei vili sarà lo stagno ardente di fuoco e di zolfo, cioè la seconda morte, come per i rinnegati, i depravati, gli omicidi, i fornicatori, i venefici, gli idolatri e tutti i bugiardi» (Apocalisse, 21, 7-8). C’è una sola meta per coloro che su questa terra vogliono combattere: la Città santa, Gerusalemme. «In mezzo alla piazza della città e sulle due rive del fiume sta un boschetto di alberi della vita, che fruttificano dodici volte, una volta al mese. Le foglie degli alberi servono a guarire le nazioni. Non ci sarà più nulla di maledetto. In lei sarà il trono di Dio, e dell’Agnello: i suoi servi lo adoreranno, vedranno la sua faccia e porteranno in fronte il nome di lui. Non vi sarà più notte; non hanno più bisogno né della luce d’una lampada, né di quella del sole, perché il Signore Iddio splenderà su di loro e regneranno nei secoli dei secoli» (Apocalisse, 22, 2-5).
Quel tempo dove non vi sarà più notte è vicino, dice l’Angelo, ma per viverlo il giusto deve continuare a combattere nel bene. La sua attesa non può essere inerte, perché l’ingiusto ha ancora spazio per commettere ingiustizie e non convertirsi. Qualunque sia la condotta dell’uomo, il piano di Dio non si arresterà. Stare dalla parte del bene o del male corrisponde ad una libera scelta dell’uomo, che riceverà la ricompensa secondo la sua opera.
A coloro che ritengono che bisogna essere cauti a parlare del Papa, perché si “scandalizzano i più deboli”, dico che anche il Papa riceverà la sua ricompensa secondo la sua opera.
Danilo Quinto

Il papa telefona alla Bonino. Misericordia (o sua scimmiottatura?) a senso unico.

Di chi è papa, Bergoglio? Come possono sentirsi 'confermati', da chi siede sul soglio di Pietro, coloro che lottano per la Verità; ad esempio chi partecipa alle manifestazioni per la vita. Non parlo di coloro che si accontentano del male minore, costituito da catto-compromessi senza rete, ma di coloro che riaffermano nella loro intangibilità - perché ne riconoscono la Fonte -  i principi non negoziabili, che sono il nostro patrimonio di Fede e anche di civiltà e su essi impostano la loro azione e la loro vita.
In collegamento con Radio Radicale, Emma Bonino ha riferito di aver ricevuto una telefonata da Bergoglio. Il Papa si è informato sullo stato di salute della leader radicale, che com'è noto lotta contro tumore. “Ieri pomeriggio ho ricevuto una tanta inaspettata quanto graditissima telefonata di Sua Santità Papa Bergoglio. [...] Abbiamo parlato dei poveri e dell'immigrazione.... Gli ho ricordato tutte le nostre iniziative [...] Farò di tutto per essere presente l'11 maggio quando incontrerà i bambini delle scuole per la Fabbrica della pace”. “Si è informato della mia salute incoraggiandomi a tenere duro, cosa che sto facendo con tutte le mie forze. Mi ha rinnovato l’impegno a tenere duro perché poi l’erba cattiva non muore mai, ma mia mamma diceva che sono un’erba resistente, cattiva no. [...] Un segno di attenzione straordinaria di cui sono molto, molto grata”. “E gli ho ricordato anche la conversazione che abbiamo avuto in aprile e che poi propiziò la telefonata di Sua Santità a Marco Pannella, in clinica allora per un difficile intervento.”
Non trovo parole e dunque stralcio quelle pronunciate da Danilo Quinto in occasione del 25 aprile di radio Spada, riprese dal suo intervento [qui] da me introdotto nei seguenti termini:
... Su tutto questo Danilo Quinto tira molte somme con una carrellata impietosa sulle varie componenti di un piano ormai in larga parte svelato. E nel suo lavoro a mani giunte versus i pollici in alto, giustamente egli chiede conto anche dei comportamenti nei confronti di persone che con le loro idee, i loro atti, i loro atteggiamenti, perseguono il male. E si chiede se si può essere servili nei confronti del male o affrontarlo con viltà, con stupidità o con calcolo strumentale. Ma in questo caso se ne diventa schiavi. E, se possono permetterselo – e neppure fino in fondo – politici o intellettuali, ciò non può e non deve appartenere a chi siede sul Soglio di Pietro per confermare i fedeli nella retta fede e per insegnar loro a distinguere il bene dal male.
Ed ecco Danilo Quinto in riferimento all'analoga telefonata del vdr a Marco Pannella: 
«Coraggio, eh! Le starò vicino in questa sua lotta all’ingiustizia», dice il Papa a chi [Pannella, ndr] ha voluto leggi di morte, a chi ha distrutto la famiglia naturale, a chi concorre a diffondere la cultura omosessualista ed eutanasica. Così, si legittimano sia il personaggio sia l’intera cultura che questi esprime. Si attenta alla Verità. La telefonata al leader radicale del Papa – ringraziato perfino dal Presidente della Repubblica e preparata da una sponda e dall’altra, da molti personaggi che si sono mobilitati perché avvenisse, la stessa Emma Bonino ha ammesso, il 27 novembre 2014, che è stata lei a telefonare al Papa perché a sua volta chiamasse il leader radicale – s’inserisce nel contesto dell’accondiscendenza alla cultura della morte espressa in decenni di attività politica e pubblica dal leader radicale in questo contesto ed è un bene che vi sia stata. Perché chiarisce in modo definitivo ed inequivoco, la situazione attuale della Chiesa Cattolica fondata da Gesù. Viene tradita la Verità, quella di cui il Vicario di Cristo deve essere depositario e si mettono sullo stesso piano i carnefici (che vengono esaltati) e le vittime (che vengono ignorate). Diventano orpelli a confronto di quello che è avvenuto, le posizioni di coloro che da cattolici – insieme ai loro interessati corifei – esaltano e divulgano la piena applicazione della 194: sono solo i battitori di una strada che porta direttamente all’Inferno.
Nessuno nel mondo cattolico – tranne isolatissime e nobili eccezioni – ha speso una parola per stigmatizzarla. Questa volta, neanche coloro che ogni giorno provano a spiegare – utilizzando bizzarri e inquietanti contorsionismi – quel che dice o quel che fa questo Papa, hanno aperto bocca. L’assordante silenzio che si è manifestato di fronte ad un fatto di questa portata – anche il silenzio ha una sua convenienza – è un bene perché si chiariscono le parti tra chi sta con il bene e chi con il male.
Si può davvero credere che se Emma Bonino e Marco Pannella non avessero trovato in questi decenni un’opposizione del tutto inconsistente alle loro battaglie anti-umane, avrebbero potuto conseguire le loro vittorie? Il leader radicale oggi non ha neanche più bisogno di evocare i diritti cosiddetti civili, che sono divenuti “patrimonio della coscienza di tanti”, un “fiume carsico”, come lui sostiene, perché all’interno del mondo cattolico vi sono state connivenze e complicità. Verrebbe da dire che se i militanti dello Stato Islamico – quelli definiti terroristi, perché è proibito pronunciare il termine Islam – davvero conoscessero il mondo cattolico, risparmierebbero il denaro per l’acquisto di kalashnikov, pallottole e bombe con il proposito di annientarlo, perché i cattolici sono fuggiti da molto tempo dal campo di battaglia e si sono già eliminati da soli.

6 commenti:

  1. Ho avuto dei conati di vomito. che miseria, altro che misericordia . jane

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  2. Se la bonino dovesse morire, mister bergoglio vescovo dei rom probabilmente la fará "santa"patrona delle pompe di bicicletta.
    Sono sempre più covinto che come disse la Madonna a La Salette riguardo alla Vera Chiesa Cattolica che sará eclissata, che l'astro che causa l'oscuramento e l'eclissi, é la chiesa massonica protestante conciliare. Speriamo che arrivi presto l'apogeo.

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  3. certo che deve pregare che vivano....pregare xchè si convertano è troppo banale.....se alla bonino capitasse qualche donna che si vuole liberare del "fardello" l'aiuterebbe ,rincuorata dal papa che si è ben guardato da condannare la sua condotta pro aborto pro divorzio pro...tutto quello che è l'insegnamento di Gesù!!!!ANTICLERICALI INCALLITI!!!!!CERTO CHE LA TELEFONATA DEL PAPA GLI HA CAMBIATO LA VITA.......

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  4. pregheranno x lei tutti i bimbi mai nati a causa delle sue battaglie " pro vita" ooh quanto saranno contenti x la loro bene fattrice ....

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  5. Penso seriamente che sarebbe bene togliere il telefono di mano a Papa Francesco e rimettere sulla sua scrivania carta penna inchiostro e calamaio.
    Per quel che concerne la pecorella "ribelle" più che smarrita, più che a "tener duro" sarebbe meglio richiamarla ad un sano pentimento e a un cambio di rotta validissimo anche se in extremis.
    Poi ci sarebbe un bel video che Papa Francesco dovrebbe visionare:
    http://www.kevideo.eu/testimonianza-shock-figlia-di-uno-stupro-sua-madre-voleva-abortirla-video/
    e chissà che non ritenga opportuno inviare un bigliettino alla Sig.ra, giusto per solodarietà...

    Mi ripeto: è poco producente occuparsi dei lupi e dare per scontato che le pecore stanno benone. Si rischia che crepino d'inedia.

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  6. http://www.citizengo.org/it/22044-boicottiamo-levento-della-fabbrica-della-pace-11-maggio

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