ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 13 agosto 2015

Chi di tackle colpisce..

La polemica tra il leader della Lega Salvini e il segretario della CEI ha raggiunto vette al limite dell'assurdo (perfino una terribile intervista a mons. Galantino cancellata con tante scuse dal sito di Famiglia Cristiana). È il solito modo per evitare di affrontare seriamente il tema dell'immigrazione clandestina. Alimentando anche falsi miti, come quello della generosità dei paesi poveri contrapposta all'egoismo dei paesi ricchi.Galantino-Salvini, uno scontro poco serio

Monsignor Nunzio Galantino
Che l’Italia sia un popolo di tifosi è risaputo. Il problema è la tendenza a vivere da tifosi non solo lo sport, ma tutta la realtà, dalla politica all’economia fino alle relazioni internazionali. E così in politica ogni problema, ogni questione da affrontare diventa il pretesto per infinite polemiche tra opposte tifoserie, senza che il problema in questione venga mai affrontato veramente. Se poi alla gazzarra dei politici (e dei giornalisti) si aggiungono anche i prelati, il quadro diventa desolante. 
L’ultimo scontro sulla questione degli immigrati clandestini ne è un drammatico esempio. 
In realtà la polemica va avanti da tempo, soprattutto perché c’è un’emergenza che dura da anni e nessuno sembra potere – o volere – immaginare una strada per uscirne. Così accade che una frase del Papa in risposta a dei giovani diventa il pretesto per scatenare l’ennesima bagarre. «Respingere i migranti è un atto di guerra», avevano titolato tutti i giornali già pregustando pagine piene di reazioni e controreazioni nei giorni successivi. E infatti, ecco l’assalto: «Se li prenda in Vaticano» è il succo delle dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini, in buona compagnia con Beppe Grillo. E dietro tutti i giornali d’area.

Sarebbe bastato ridicolizzare i critici opponendo la verità: non solo il fatto che sono proprio le strutture ecclesiastiche (Caritas in testa) in prima linea nell’accoglienza e nell’assistenza agli immigrati; ma soprattutto che il Papa non aveva fatto un discorso in generale e men che meno si riferiva al Mediterraneo e al dibattito in corso in Italia. Invece, parlando di conflitti e tensioni, aveva fatto riferimento al recente caso dei Rohingya, popolazione musulmana in fuga dal Myanmar e respinta in mare da diversi paesi del Sud est asiatico (ma i Paesi poveri non erano generosi?): «Questo è un conflitto non risolto, questo è guerra, questo si chiama violenza, si chiama uccidere», aveva detto papa Francesco. Non c’entrava il Mediterraneo, anche se più volte ha speso parole per questo dramma cercando di risvegliare dall’indifferenza. Ma chiunque abbia ancora la possibilità di usare almeno un pizzico di ragione non può non vedere che il caso dei Rohingya è ben diverso da ciò che sta avvenendo sulle nostre coste e che le domande cui devono rispondere i governi europei sono altre.
E invece no, sull’equivoco ci si è buttato a pesce il segretario della CEI, monsignor Nunzio Galantino, di ritorno da un viaggio nei campi profughi della Giordania, definendo alcuni politici "piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse!". Più che una difesa a caldo del Papa da attacchi oggettivamente sguaiati è suonato come un regolamento di conti di tipo prettamente politico. Tanto è vero che – mentre la polemica anti-Chiesa da parte del leader della Lega e dei giornali amici cresceva di intensità – Galantino si ripeteva in modo ancora più chiaro in una intervista apparsa ieri sul sito di Famiglia Cristiana. «Piazzisti di fanfaronate», rilanciava, e si spingeva fino a condannare severamente i preti e i cattolici che votano o simpatizzano per la Lega. Una sorta di scomunica, dichiarazioni di una durezza senza precedenti, soprattutto da parte di chi non solo non ha mai trovato nulla da ridire sulla militanza in partiti che hanno come programma la distruzione della famiglia e il disprezzo della vita ma che con costoro ha addirittura sempre predicato il dialogo (per non dire compromesso) non disdegnando neanche incontri conviviali.
Le dichiarazioni sono state così eccessive che qualcuno deve aver finalmente chiesto conto a Galantino delle sue uscite, dato che ieri in tarda serata la direzione di Famiglia Cristiana è intervenuta togliendo l’intervista dal sito e precisando, «dopo aver parlato con lo stesso monsignor Galantino, che le dichiarazioni a lui attribuite sono state riportate in modo esagerato nei toni all’interno di un colloquio confidenziale con il nostro giornalista» (clicca qui). Con tante scuse per l’incidente e rinnovata stima e affetto per il monsignore. Ovviamente nessuno crede che quelle dichiarazioni non siano il vero pensiero di monsignor Galantino, anche se renderle pubbliche è stato un autogol. È un pensiero che meriterà un ulteriore approfondimento, ma tutto questo polemizzare politico – come si diceva all’inizio – distoglie dall’affronto del problema.
L’immigrazione clandestina, appunto. Quelli che “Ributtiamoli indietro” e quelli che “Prendiamoli tutti” sono le opposte tifoserie che con i loro fumogeni coprono l’assoluta inadeguatezza della classe politica europea incapace di confrontarsi e gestire uno dei più gravi problemi che abbiamo di fronte.
Abbiamo affrontato questo tema molte volte, cercando di spiegarne tutti i fattori (e lo facciamo ancora oggi con l’articolo di Anna Bono che smonta il mito sempreverde dei Paesi poveri che sarebbero così accoglienti e generosi) e suggerendo anche possibili soluzioni basate anche su precedenti interventi della comunità internazionale. Non staremo a ripetere il tutto, però è doveroso almeno ripuntualizzare alcuni aspetti fondamentali.
Anzitutto il fatto che non siamo di fronte a un fenomeno contingente, legato a situazioni particolari destinate a essere superate. Si ha sempre la speranza che un conflitto, per quanto lungo e violento esso sia, abbia una fine. Tanto è vero che la stragrande maggioranza di coloro che fuggono dalle guerre si accampano in zone vicine, nell’attesa di poter ritornare nelle proprie città e case. E infatti solo una minima parte di coloro che arrivano sulle nostre coste sono in fuga dalla Siria o dall’Iraq. Il problema è tutto un altro e lo aveva spiegato benissimo alla Nuova BQ il demografo Giancarlo Blangiardo alcuni mesi fa quando con una immagine efficace affermava che «qui non si tratta di svuotare lo stagno, prendendosi ognuno una parte, e poi dopo rimane pulito; invece abbiamo davanti un fiume in arrivo che si ingrossa». E spiegava: «I numeri parlano chiaro. Se non ci fossero le migrazioni l’Europa a 28 perderebbe in venti anni 20 milioni di abitanti. L’Africa sub-sahariana invece nei prossimi 10 anni vedrà aumentare le persone in età lavorativa di 140 milioni di unità. Non sono previsioni future, sono tutte persone già nate, che già ci sono. Ebbene, se prendiamo solo i più giovani – ovvero la fascia tra 20 e 44 anni – l’aumento nei prossimi dieci anni sarà di 103 milioni di unità. Vale a dire che ci sono 100 milioni di persone che nei prossimi dieci anni saranno tentate di andare altrove. Non è detto che ciò succeda, per tanti motivi, ma laddove non ci sono opportunità e si immaginano chissà quali possibilità in Europa, ci si illude molto facilmente. Lo abbiamo visto in un recente passato anche per l’Albania. Allora dobbiamo decidere se vogliamo continuare a creare queste illusioni collettive o se invece vogliamo vedere le cose con realismo. Se qualcuno pensa di risolvere i problemi portando qui decine di milioni di persone sta ponendo le premesse per un grande disastro». 
Sopportare il peso dell’emergenza sarebbe più semplice se si avesse la certezza che si stanno ponendo le basi per gestire il flusso migratorio previsto con politiche di medio e lungo termine. Invece i fatti dimostrano che non si sta facendo nulla, neanche ci si pone il problema: a livello europeo ci sono voluti mesi e mesi di trattative solo per decidere come dividersi 20mila immigrati, una cosa assolutamente inutile, lontana dalla realtà. E questo non fa che aumentare il senso di incertezza e alimentare paure nell’opinione pubblica, che facilmente possono risolversi drammaticamente.
Una seconda questione che va tenuta presente riguarda proprio il tema dell’indifferenza. Anche gli ecclesiastici vi fanno riferimento limitandosi alla questione dei barconi e alla necessità di accogliere le persone che arrivano. Ma poi sono indifferenti a tutto ciò che accade prima dell’imbarco. Per cui non si considera che coloro che salgono su un barcone alla volta dell’Italia o della Grecia sono già i sopravvissuti a un esodo cominciato mesi e anni prima, che ha visto tanti dei loro compagni morire nel deserto, nei passaggi di altri corsi d’acqua, vittime di grosse organizzazioni che speculano sul traffico di esseri umani e che hanno tutto l’interesse a promuovere queste migrazioni, e così via. Già questo dovrebbe spingere a una politica che scoraggi le partenze dalle coste libiche, un modo per non alimentare questo turpe traffico e questa fabbrica delle illusioni. E ancora più a ritroso bisognerebbe ricordare e affrontare il problema che è alla radice, ovvero i governi corrotti, inetti e violenti che dominano gran parte dell’Africa e costringono i propri popoli nella povertà e nella miseria. Non si può affrontare seriamente il tema dell’immigrazione senza tener conto di tutti questi fattori. Altrimenti si fa demagogia, anche pontificando sull’accoglienza. Certo, le soluzioni non sono facili, ma se non si imposta correttamente il problema, la soluzione sarà necessariamente sbagliata.
di Riccardo Cascioli13-08-2015
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-galantino-salvini-uno-scontro-poco-serio-13522.htm


L’incredibile dietrofont di Famiglia Cristiana: intervista Galantino e poi smentisce se stessa


Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei.
Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei.
Famiglia Cristiana smentisce se stessa e la redazione si cosparge il capo di cenere dopo aver pubblicato un articolo che non è piaciuto al segretario generale della Cei Nunzio Galantino. “In  merito all’intervista con Sua Eccellenza monsignor Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza episcopale italiana, pubblicata sul sito Internet di Famiglia Cristiana, precisiamo, dopo aver parlato con lo stesso monsignor Galantino, che le dichiarazioni a lui attribuite sono state riportate in modo esagerato nei toni all’interno di un colloquio confidenziale con il nostro giornalista.”
Famiglia Cristiana ammette di aver “strumentalizzato” monsignor Galantino “in quanto l’ intervista doveva vertere solo sul progetto della Chiesa italiana per consentire a 1.400 ragazzi iracheni profughi di tornare sui banchi di scuola.” La redazione del giornale riporta poi in modo diretto le parole di monsignor Galantino, il quale “ribadisce che il suo unico e vero interesse è e resta quello di difendere l’ operato del Papa, nella linea del Vangelo secondo le parole di Gesù: “Ero forestiero e mi avete accolto”, aggiungendo poi che l’intera redazione è dispiaciuta “per l’ incidente”, terminando con il ribadire “stima e affetto a monsignor Galantino” a cui vengono porte “le nostre più sincere scuse.” L’articolo “incriminato” è stato cancellato dal sito di Famiglia Cristiana.
In ogni caso, nè Galantino nè Famiglia Cristiana hanno smentito le dichiarazioni riportate nell’intervista. Galantino aveva, tra l’altro, affermato che “non basta salvare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale” e che le attuali leggi “in buona sostanza respingono gli immigrati e non prevedono integrazione positiva”. Galantino si era anche espresso duramente contro il Governo guidato da Matteo Renzi, Beppe Grillo e Matteo Salvini. In particolare, secondo Galantino “il Governo che è del tutto assente sul tema immigrazione.”
http://www.lafedequotidiana.it/lincredibile-dietrofont-di-famiglia-cristiana-intervista-galantino-e-poi-smentisce-se-stessa/

1. I CEFFONI PRESI DA PAPA BERGOGLIO E DA MONSIGNOR GALANTINO SUGLI IMMIGRATI, HA FATTO SCATTARE L’ALLARME AL GOVERNO: VUOI VEDERE CHE DIETRO LE POLEMICHE SU MIGRANTI E ACCOGLIENZA, IL VATICANO STA FACENDO GUERRA A RENZI SU DIRITTI CIVILI E IMU?
2. NELLE ULTIME SETTIMANE IL SEGRETARIO DELLA CEI HA ALZATO LA VOCE ANCHE SULLE TASSE CHE SI VOGLIONO FAR PAGARE ALLE SCUOLE PARITARIE, E SULLE TEMATICHE DELLA FAMIGLIA
3. MENTRE IL GOVERNO SI MOBILITA PER I DIRITTI DELLE COPPIE OMOSEX, LA SANTA SEDE PENSA CHE LA FAMIGLIA, IN ITALIA, SIA MENO SOSTENUTA RISPETTO AD ALTRI PAESI EUROPEI
4. IL RICHIAMO DI GALANTINO ALLE "RESPONSABILITÀ" DELLA POLITICA E DEL GOVERNO SULL’IMMIGRAZIONE E' UN PIZZINO PER DIRE: METTIAMOCI INTORNO A UN TAVOLO E DISCUTIAMO..

1 - L’IRRITAZIONE DEL PD E I DUBBI CHE IL BERSAGLIO SIANO LE UNIONI CIVILI
Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

BERGOGLIO - RENZIBERGOGLIO - RENZI
Ai piani alti e semideserti del Nazareno, nessuno si aspettava una simile bordata da Oltretevere. Tanto che per ore i «big» del Pd si sono tenuti alla larga da microfoni e telecamere. Finché, alle otto della sera, Debora Serracchiani ha rotto un imbarazzato silenzio e lasciato trapelare la sorpresa, lo stupore e il fastidio del partito di Renzi per le parole di monsignor Nunzio Galantino: «A tutti quelli che dispensano soluzioni, a chi dà giudizi ingenerosi, a chi la fa facile, rispondiamo che questo governo sta affrontando con razionalità una soluzione difficile e lo sta facendo molto meglio che in altre parti». Una irritazione palpabile, attenuata solo a tarda sera dalle precisazioni di Famiglia Cristiana.

renzi papa bergoglio 1RENZI PAPA BERGOGLIO 1
Il capo del governo si tiene fuori dalle polemiche, ma certo Renzi è amareggiato per un attacco che i suoi giudicano «ingeneroso» e che non terrebbe conto di quanto il premier si è speso in Europa sul fronte dell’immigrazione. Il governo italiano «del tutto assente»?

renzi papa bergoglio 2RENZI PAPA BERGOGLIO 2
Angelino Alfano ufficialmente non commenta, ma lo stato d’animo del ministro dell’Interno filtra tra le righe dell’ Occidentale . Il giornale online vicino al Ncd fiuta il rischio di «fomentare lo scontro ideologico», rivendica il «difficile atteggiamento di apertura e solidarietà» mantenuto dal governo e fa notare come l’Europa, a cui monsignor Galantino si appella, sia la stessa «che si chiude a riccio» e che «alza muri», invece di sostenere uno sforzo che pesa «sull’Italia soltanto».

Tra i dirigenti del Pd l’affondo di Galantino è stato giudicato talmente pesante da suscitare il sospetto che il segretario generale della Cei si sia mosso in splendida solitudine, almeno rispetto ai vescovi. Un’uscita «del tutto personale», motivata magari da sentimenti che poco hanno a che fare con la drammatica ondata di sbarchi. La severità del monsignore circa le politiche di Palazzo Chigi riguarderebbe, a quanto si sussurra in casa pd, più i diritti civili che i migranti e cioè le norme allo studio su coppie di fatto e omosessuali.
NUNZIO GALANTINO 3NUNZIO GALANTINO 3

«È un tema talmente delicato su cui il governo sta facendo le cose che deve fare, nel rispetto della vita umana» si tiene cauto il capogruppo Ettore Rosato. E la Serracchiani, al Tg1 della sera: «Nessuno può pensare che l’Italia risolva l’emergenza dell’intero continente da sola, motivo per cui abbiamo fatto sì che tutta l’Europa si muovesse». Se Galantino critica il governo per non aver cambiato leggi come la Bossi-Fini, la vice di Renzi assicura che l’Italia ha preso «tutte le misure» per la sicurezza dei suoi cittadini e chiederà alla Ue «che venga affrontato seriamente il tema del rimpatrio».

MIGRANTI - SCONTRI SULL ISOLA DI KOSMIGRANTI - SCONTRI SULL ISOLA DI KOS
A toccare i «dem» fin nell’orgoglio è l’insinuazione che Renzi abbia trascurato il dramma dei profughi per mettersi in sintonia con i sentimenti più ostili degli italiani, fomentati da Salvini, Zaia e Grillo. Accusa indigeribile per un Pd convinto di aver pagato un prezzo altissimo alle Regionali, perdendo voti proprio per tener fermo il punto sull’accoglienza. «Che monsignor Galantino dica che si può fare di più lo accetto — replica piccato Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza — Che affermi che l’azione del governo è totalmente insufficiente non lo accetto».

2 - IMMIGRATI, OMOSESSUALI E FAMIGLIA - TORNA LA VOCE FORTE DEI VESCOVI IN POLITICA
Andrea Tornielli per “la Stampa”

SENTIERO MIGRANTISENTIERO MIGRANTI
Prima ha reagito alle dichiarazioni della Lega e del M5S stigmatizzando quanti «dicono cose straordinariamente insulse» pur «di raccattare voti», quindi ha criticato l’Europa «incapace di rispondere al dovere prioritario di salvare le vite umane» e infine ieri ha invitato il governo a fare di più su accoglienza e integrazione.

MIGRANTI SCAFISTI 1MIGRANTI SCAFISTI 1
All’origine dell’uno-due-tre del segretario della Cei Nunzio Galantino non c’è una strategia studiata a tavolino - le interviste prendevano tutte spunto dal recente viaggio del vescovo in Giordania dove l’episcopato italiano finanzia un progetto per l’istruzione - quanto piuttosto la reazione agli attacchi oggettivamente sconclusionati dei quali sono stati fatti oggetto il Papa, il Vaticano e in ultima analisi la Chiesa italiana. Accusata di predicare bene e razzolare male per quanto riguarda l’aiuto agli immigrati. Rilievi smentiti dalle nude cifre sulle tante realtà delle diocesi, delle parrocchie, delle associazioni, come pure della Santa Sede, che offrono sostegno, accoglienza, pasti, assistenza ai vivi e perfino ai morti con il rimpatrio delle salme.

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Il segretario della Cei ha ritenuto di non far mancare la voce della Chiesa italiana a sostegno del Papa e del suo magistero: Francesco nel suo primo viaggio italiano aveva scelto di visitare Lampedusa, aveva parlato delle «bolle dell’indifferenza» nelle quali ci abituiamo a vivere, e recentemente ha paragonato il respingimento degli immigrati a un atto di guerra.

Non si capiscono queste parole di papa Bergoglio, come pure quelle del vescovo Galantino, se non si esce dal format dei battibecchi quotidiani dei politici attenti a tweet e ai sondaggi di Ferragosto. Per comprenderle basta aprire il Vangelo e leggere ciò che ha detto Gesù di Nazaret duemila anni fa calcando il suolo della Palestina.
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Non si deve però dimenticare che nelle ultime settimane il segretario della Cei ha alzato la voce anche sull’Imu che si vuol far pagare alle scuole paritarie, come pure sulla famiglia, che nel nostro Paese - mentre si parla dei diritti delle coppie omosessuali - è meno sostenuta rispetto a quanto accade in altre nazioni d’Europa, magari più «laiche» dell’Italia.

Il richiamo alle responsabilità della politica e del governo, come pure dell’Europa, sull’immigrazione parla dunque della volontà di discutere di questi temi con realismo, fuori da slogan lanciati per racimolare voti e da sterili contrapposizioni. E questo vale sia quando si affronta dell’aiuto agli immigrati, sia quando si parla di scuola e di famiglia.

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Di fronte a una politica italiana ed europea che appare sempre più involuta e chiusa in se stessa, l’invito della Chiesa è per una nuova assunzione di responsabilità. Non è un caso che la prossima settimana proprio Galantino interverrà sul tema della ricostruzione italiana del Dopoguerra all’annuale incontro dedicato a De Gasperi, con uno sguardo sull’oggi ma anche sul futuro del nostro Paese.

Infine, è possibile che i vescovi leggano dietro le schermaglie e gli attacchi di questi giorni anche il preludio di una campagna finalizzata a ridiscutere di tassazione degli immobili di proprietà ecclesiastica e dell’8 per mille. Forse anche per questo, nel presentare ciò che viene realizzato - il progetto Giordania come tante altre iniziative sul territorio italiano - il segretario della Cei ricorda che tutto ciò è reso possibile grazie al fatto che tanti cittadini italiani continuano a destinare queste risorse alla Chiesa cattolica.
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HTTP://WWW.DAGOSPIA.COM/RUBRICA-3/POLITICA/CEFFONI-PRESI-PAPA-BERGOGLIO-MONSIGNOR-GALANTINO-IMMIGRATI-106776.HTM

























Matteo Salvini: "Nunzio Galantino è un vescovo comunista, io un cattolico peccatore"



SALVINI GALANTINO

"Nunzio Galantino è un vescovo comunista, mentre io sono un cattolico peccatore. Tanti la vedono come me". Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini - in un'intervista sul Corriere della sera - torna sul tema dell'immigrazione, causa di polemiche negli ultimi giorni che lo ha visto in contrapposizione a monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. Galantino, a proposito della questione migranti, ha definito Salvini e Beppe Grillo "piazzisti di fanfaronate da osterie".
"A pensar male, viene da credere che voglia difendere il business miliardario che una parte minoritaria della Chiesa coltiva grazie agli immigrati. Conosco uomini di Chiesa che non la pensano come questo vescovo comunista".
All'intervistatore che gli dice che Galantino è sulla stessa linea di papa Francesco, il leader della Lega dice:
"Il Papa è ad un livello troppo alto perché io lo possa giudicare. Ma se un vescovo vuole fare politica deve aspettarsi le risposte che si merita". E sul fatto che la Chiesa non può non essere per l'accoglienza, Salvini spiega: "Ci sono 9 milioni di famiglie sotto la soglia di povertà: non è qualcosa di più grave?"
Quando gli si fa notare che Galantino attacca anche il governo, il segretario del Carroccio è pronto a dargli ragione:
"Su questo la penso come il monsignore. Il governo non fa nulla, che è anche peggio che adottare soluzioni sbagliate". Salvini poi dice cosa farebbe se fosse ministro dell'Interno: "Andrei subito a Bruxelles a dire che l'Italia non dà più un euro all'Ue visto che siamo stati lasciati soli. Secondo, assumerei mille persone per smaltire in tempi rapidi tutte le richieste di asilo".
Su un possibile asse con Grillo sul fronte anti immigrati, il leader leghista risponde:
"Mah, su altri temi magari sì, sull'immigrazione mi pare che Grillo sia isolato nel nuovo movimento. Sul no all'abolizione del reato di immigrazione clandestina è stato sconfessato dai suoi parlamentari".
http://www.huffingtonpost.it/2015/08/13/salvini-galantino-vescovo-comunista_n_7980688.html?utm_hp_ref=italy 

1 commento:

  1. Cascioli vedi di prendere il largo su..... questi FALSI immigrati NON devono essere accolti e ha ragione Salvini senza se e senza ma....vedi di okkuparti d'altro magrari di fare la conta di TUTTI I CRIMINI CHE QUESTI COMPIONO AGLI ITALIANI....a CASA NOSTRA E DEL RAZZISMO USATI NEI CONFRONTI DEL POPOLO ITALIANO QUELLO VERO E NON QUELLO DIVENUTO TALE GRAZIE AI COMUNISTI CON LA CITTADINANZA....

    http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/

    E DI QUESTO COSA DICE IL CASCIOLI?

    https://www.facebook.com/mara.bizzotto2/videos/1627559554170959/?fref=nf

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