ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 27 settembre 2015

Pericula Ecclesiae



Gerhard Mueller

La Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato il testo integrale del discorso tenuto dal suo prefetto, cardinal Gerhard Müller, in occasione della presentazione in Germania del libro “Dio o niente” del cardinale Robert Sarah, discorso di cui si era molto parlato qualche giorno fa per via del fatto che contiene un esplicito riferimento al rischio di “scisma” nella Chiesa. Si apprende così che il cardinale ha dedicato ampi passaggi alla questione del rapporto tra il cristianesimo ed il mondo, facendo esplicito riferimento ai poteri “totalitari” che cercano di piegare la Chiesa ai propri interessi, inevitabile conseguenza, secondo il prelato, della rimozione di Dio dall’orizzonte umano.
Ma parimenti pericoloso è l’atteggiamento della Chiesa che pare adattarsi in modo disordinato a queste ideologie mondane e che, sempre secondo il cardinale, rischia di diventare loro collaboratrice nel fine di testimoniare non la Verità di Cristo, ma il pensiero Naturalista nelle sue varietà: Liberalismo, Nazionalismo e Comunismo. Questo anche grazie ad un’accorta opera di propaganda che mimetizza programmi immorali sotto una parvenza di filantropia:
“Nel programma di distruzione della moralità e di ateizzazione dell’umanità, – ha detto il cardinale – il codice morale della legge viene mutato nel suo opposto. L’omicidio di un bimbo nel grembo materno diventa un diritto della donna; l’eliminazione di un malato grave o morente diventa un atto di pietà; i programmi multimiliardari per promuovere aborto e contraccezione [ndr la cosiddetta Agenda 2030 dell’ONU] sono eufemisticamente dichiarati di far parte della lotta alla povertà – con l’ulteriore risultato (intenzionale) che le risorse naturali vengono preservate per i ricchi e non messe a disposizione dell’esercito di poveri; inoltre, l’autodistruzione per mezzo della droga diventa un atto di auto-determinazione, e il traffico umano di donne e bambini che coinvolge i paesi sottosviluppati viene combattuto in modo insufficiente – o, peggio, banalizzato […]. L’industria multimiliardaria del sesso e della pornografia non è altro che sfruttamento di esseri umani che vengono già privati della loro dignità. Essa ingrossa indegnamente le fila dei più grandi crimini contro l’umanità.”
Fabrizio Giudici





Il cardinale Peter Erdo: “L’esistenza stessa della famiglia è in pericolo”


Peter Erdo
Il cardinale Peter Erdö, arcivescovo di Budapest e presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, uno dei relatori del Sinodo della Famiglia che si terrà il prossimo ottobre a Roma, ha detto, in una intervista concessa alla rivista Mundo Cristiano che il problema principale oggi è che l’esistenza stessa della famiglia e della sua identità sono “in pericolo” e si avvertono paure nel “fondare una famiglia e avere dei bambini” e che la “sfiducia nel matrimonio è molto più grande di 30 anni fa”.
In particolare, il cardinale si rammarica del fatto che “la gente non si sposa più” e che “molti bambini nascono fuori dal matrimonio”. Ad avviso del cardinale questo accede  perché “l’umanità vive oggi sotto una pressione enorme da parte delle istituzioni”, “si sente controllata” e quindi “rinuncia a qualsiasi forma istituzionale”,  intendendo anche il matrimonio e la famiglia come altre forma di controllo. In questa situazione, il cardinale ha suggerito che nella Chiesa si rafforzino le comunità che possano aiutare le famiglie e, aggiunge, “ci sono molte persone che si sposano in Chiesa ma non appartengono veramente alla comunità dei fedeli. Se durante la preparazione al matrimonio entrassero in contatto con i gruppi di famiglie parrocchiali ci potrebbe essere la speranza che in seguito possano scoprire l’identità sacramentale del loro matrimonio”. Sul prossimo Sinodo, Erdö ha avvertito che c’è un “Consiglio dei vescovi” e “un Consiglio dei Media”. Tra le altre sfide che si presenteranno nel Sinodo, ha concluso Erdö, c’è il problema dell’individualismo che si soffre in tutto il continente.
Matteo Orlando
http://www.lafedequotidiana.it/il-cardinale-peter-erdo-lesistenza-stessa-della-famiglia-e-in-pericolo/

L’occasione persa dal Papa

E' stato un viaggio più politico che pastorale, quello di papa Bergoglio nelle americhe. Una politica terzomondista e anticapitalista, perfettamente coerente con l'origine sudamericana del Pontefice. Chi si aspettava un suo schierarsi, fuor di retorica, sui fronti caldi lasciati vacanti dall'Occidente è rimasto deluso. E' stata dunque, in questo senso, un'occasione persa.
Due anni fa, con una veglia di preghiera a San Pietro, Francesco contribuì a scongiurare il decollo dei cacciabombardieri occidentali che intendevano dare la spallata finale al regime siriano di Bashar al Assad. Ovvero a colui che rappresentava, e ancora oggi nonostante tutto rappresenta, l'argine naturale all'avanzata dell'Isis. In quei giorni, papa Bergoglio fece politica sul serio. Scrisse a Putin, unico leader globale attivamente schierato con Assad, lo ricevette in Vaticano e con questi due gesti apparentemente innocenti schierò la Chiesa di Roma dalla parte di Damasco per evitare che, dopo la Libia, anche la Siria precipitasse in un caos propizio al diffondersi del Califfato islamico. Fu una scelta giusta, fu una scelta politica, fu una scelta anticonformista. Una scelta che l'Europa della Merkel e gli Stati Uniti di Obama allora non fecero ed oggi, resisi conto dell'errore, cercano di compiere a piccoli passi per non perdere del tutto la faccia.
Se, al Congresso americano prima e all'assemblea delle Nazioni Unite poi, Francesco avesse ripreso a dipanato i fili di quella sua scelta politica iniziale, avrebbe forse contribuito ad accelerare un processo diplomatico e militare dal cui esito dipende parte sostanziale della catastrofe migratoria in corso, essendo oggi i profughi siriani coloro che con più forza bussano alle porte d'Europa. Non l'ha fatto. Ha preferito il conformismo di una retorica pacifista e terzomondista. Ma alcuni passi delle sue “lezioni americane” sono apparsi falsi. Come conciliare i principi dell'accoglienza e della tutela delle diversità con la beatificazione, a Washington, di Junipero Serra? Il missionario spagnolo proclamato santo dal Papa, nel Settecento evangelizzò il Messico a colpi di frusta, sopprimendo con passione l'identità dei nativi americani e in alcuni casi i nativi stessi. Come conciliare i principi dell'accoglienza e della tutela delle diversità con l'elogio di Abramo Lincoln? Il celebre presidente americano era infatti un politico privo di scrupoli solito teorizzare l'inferiorità della “razza negra”.

Il Bene assoluto è storicamente irrilevante: non lascia traccia, non produce effetti se non la personale testimonianza. Ogni azione destinata a farsi Storia è fondata su una contraddizione. Ma pur contraddicendosi involontariamente nelle sue citazioni, il Papa non ha voluto contraddirsi nella sua azione “politica”. Si è mantenuto le mani pulite. E' rimasto dialetticamente coerente con i dogmi del pacifismo radicale e dell'uguaglianza universale e nel farlo ha rimosso quell'iniziale scelta di campo siriana, condannandosi di conseguenza all'irrilevanza politica e abbandonando al loro destino milioni di profughi. Peccato.

4 commenti:

  1. poteri totalitari???? certo che novità...ma chi è che ha aperto loro la porta della Cittadella Santa eh??? VOI RAZZA DI IDIOTI MASOCHISTI E MODERNISTI, VOI!!!!

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  2. Anonimo27 settembre 2015 13:47

    Da incorniciare.Grazie!!!!

    Tuttavia non mi fido di questo signore, giacchè (salvo si sia convertito e tornato in se) è sempre stato un MODERNISTA A 360 °. Ora dalle parole passino ai fatti. Scomuniche e denunce ai modernisti e cacciata degli eretici dalla Chiesa, in primis TUTTI i movimentacci eretici e massoni.

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  3. Come novelli Fantozzi, lorsignori vescovoni sono forse "colti da un lievissimo sospetto"?

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