ovvero
Il cane randagio che diventò monaco francescano
in Boliva
Di più se ne devono vedere?
“Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos”
“Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi”
(Mt. 7, 6)
“Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi”
(Mt. 7, 6)
Ma in Bolivia, nel monastero francescano di San Francesco, a Cochabamba, pare che i frati non abbiano mai letto questo passo del Vangelo.
Avendo trovato un cane randagio che si aggirava nei pressi del monastero, questi frances-cani hanno pensato bene di adottarlo; e per farlo nel modo migliore, secondo le esortazioni di papa Francesco, hanno pensato bene di fornirgli un “saio” e di inserirlo nell'organico del monastero.
Evidentemente questi frances-cani, per far piacere a papa Francesco che esorta tutti ad amare gli animali e la madre terra, hanno pensato di farsi belli ai suoi occhi e agli occhi del mondo.
Si sono sprecate le manifestazioni di compiacimento nei giornali e nelle televisioni locali, dove hanno trovato la “trovata”, carina e lodevole, senz'altro da imitare, ed hanno invitato tutte le parrocchie a seguire l'esempio dei frances-cani di Cochabamba.
Questa immagine è stata pubblicata su facebook (!?) dal frate che ha diffuso la notizia,
con la seguente arguta didascalia:
“il nuovo fratello che predica ai pesci”.
A nessuno è passato per la testa che questi moderni frati abbiano vilipeso il loro stesso abito, simbolo della loro vocazione e della loro prefessione di fede. Nessuno è stato sfiorato dall'idea che questi moderni frati dimostrano di non avere alcun rispetto per la loro vocazione e per la loro professione di fede, abbiamo in dispregio la religione e l'Ordine francescano e tengano in non cale i moniti di Nostro Signore.
Amanti e difensori del Vaticano II, papa in testa, diteci:
http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/Frances-Cani.html
Avendo trovato un cane randagio che si aggirava nei pressi del monastero, questi frances-cani hanno pensato bene di adottarlo; e per farlo nel modo migliore, secondo le esortazioni di papa Francesco, hanno pensato bene di fornirgli un “saio” e di inserirlo nell'organico del monastero.
Evidentemente questi frances-cani, per far piacere a papa Francesco che esorta tutti ad amare gli animali e la madre terra, hanno pensato di farsi belli ai suoi occhi e agli occhi del mondo.
Si sono sprecate le manifestazioni di compiacimento nei giornali e nelle televisioni locali, dove hanno trovato la “trovata”, carina e lodevole, senz'altro da imitare, ed hanno invitato tutte le parrocchie a seguire l'esempio dei frances-cani di Cochabamba.
Questa immagine è stata pubblicata su facebook (!?) dal frate che ha diffuso la notizia,
con la seguente arguta didascalia:
“il nuovo fratello che predica ai pesci”.
A nessuno è passato per la testa che questi moderni frati abbiano vilipeso il loro stesso abito, simbolo della loro vocazione e della loro prefessione di fede. Nessuno è stato sfiorato dall'idea che questi moderni frati dimostrano di non avere alcun rispetto per la loro vocazione e per la loro professione di fede, abbiamo in dispregio la religione e l'Ordine francescano e tengano in non cale i moniti di Nostro Signore.
Amanti e difensori del Vaticano II, papa in testa, diteci:
Di più se ne devono vedere?
http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/Frances-Cani.html
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