ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 1 gennaio 2020

La Cerimonia dello Schiaffo

Cronache dal futuro / Quella prima Cerimonia dello Schiaffo

Attenzione. Il seguente articolo contiene IRONIA. In caso di accertata allergia all’IRONIA, astenersi dalla lettura.
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Anche ieri sera, 31 dicembre dell’anno 3520, si è ripetuta nella Piazza del Dialogo, già Piazza San Pietro, la bella Cerimonia dello Schiaffo, le cui origini si perdono nella notte dei tempi.

Secondo i liturgisti più accreditati, la Cerimonia dello Schiaffo nacque millecinquecento anni fa, quando il papa dell’epoca, Francesco Miserciordioso I (primo di una lunga serie di Franceschi Misericordiosi), sceso in piazza per ammirare il tradizionale presepe (che allora era reale e non olografico come adesso), si avvicinò alla folla per salutare. I fedeli, riuniti dietro una transenna, tesero le mani per stringere quella del papa e Francesco, come suo solito, si lasciò toccare di buon grado, dispensando sorrisi. Ma ecco che una fedele un po’ più devota e intraprendente afferrò il papa per un braccio, tirandolo con forza verso di sé, forse per ricevere una carezza o una buona parola o una speciale benedizione. Fu allora che il papa Francesco Misericordioso I reagì con stizza e, svincolandosi decisamente dalla presa della fedele, colpì la mano della fedele stessa con uno schiaffo, che da quel momento fu noto come lo Schiaffo di Francesco.
Da quella sera la Cerimonia dello Schiaffo costituisce un momento privilegiato fra le liturgie di fine anno. Dal modo in cui il papa schiaffeggia il fedele di turno i cattolici traggono infatti auspici per l’anno che sta per nascere. Se lo Schiaffo non è molto deciso (diciamo un buffetto) l’anno nuovo sarà segnato da sciagure. Al contrario, se lo Schiaffo (come quel primo Schiaffo di Francesco Misericordioso I)  è vigoroso, segno di energia papale, il nuovo anno sarà ricco di ottime notizie.
I liturgisti-aruspici, designati all’esame dello Schiaffo, ritengono importante anche l’espressione che si disegna sul volto papale. Se, al momento dello strattone, il volto del papa resta imperturbabile, l’anno nuovo sarà in linea con quello vecchio; se sul papale volto si disegna soltanto un leggero sorriso, segno di sopportazione o, peggio, di debolezza, l’anno nuovo riserverà accadimenti rovinosi; se infine sul volto papale apparirà un’espressione decisamente corrucciata o, meglio ancora, irosa (come avvenne nel caso di Francesco Misericordioso I) l’anno nuovo sarà pieno di ottime prospettive per la Chiesa e per il mondo.
Secondo la tradizione, subito dopo lo strattone, il fedele che se n’è reso responsabile viene condotto nella prigione della gendarmeria, dove si tiene la seconda parte, la più segreta, della Cerimonia dello Schiaffo. Qui infatti il fedele è raggiunto dal papa in persona, il quale può decidere se schiaffeggiare di nuovo il soggetto oppure concedere la Grazia Papale. A questa seconda parte della Cerimonia non sono ammessi testimoni. Da qui numerose leggende circa la sorte dei fedeli. Di certo si sa che la Grazia Papale viene interpretata come segno di debolezza, mentre una severa e giusta punizione, la cui entità non è nota, è ritenuta segno di forza da parte del papa e di saldezza al comando della barca di Pietro.
Pare inoltre che fu proprio in seguito alla prima Cerimonia dello Schiaffo che il papa Francesco Misericordioso I scrisse la nota esortazione apostolica Gaudete et malmenate, al fine di tramandare la memoria di quell’episodio così significativo.
A.M.V.

IL PAPA SI SCUSA PER LO SCHIAFFO. L’IRONIA SI SCATENA SUL WEB.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il Pontefice oggi si è scusato per l’episodio di ieri, e all’Angelus ha detto: “A volte perdiamo la pazienza. Anche io e chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri”. probabilmente i suoi spin doctor della comunicazione gli hanno riferito della mera di commenti negativi apparsi sui social. A fronte di chi lo difendeva e giustificava, l’ironia è comunque dilagata. “Da Urbi et Orbi  a Botte da Orbi il passo è breve”, ha ironizzato un utente su Twitter. “Dio perdona, Bergoglio no”, e anche: “Buon proposito per il 2020: allontanare le persone tossiche come solo il Papa sa fare”. Tra i politici Guido Crosetto ha twittato: “Oggi il Papa ha dedicato la predica al rispetto della donna. Ispirato dalla fedele di ieri…”. Marcello Veneziani ha commentato: “Papa Manesco I: Mai visto un papa azzuffarsi coi fedeli; altro che accoglienza e ponti, siamo alle comiche finali”.
Ora   voi sapete bene quanto io ami quel sito che si chiama Eccles, su Twitter, e ogni tanto ne traduco dei post per l’edificazione e il sollazzo comune. L’episodio di ieri del Pontefice con la fedele orientale che lo strattonava per la manica ha messo in moto la vena umoristica di Eccles. E così ne sono usciti alcuni post ironici. Ve ne offriamo due.
This evening after visiting the Nativity scene in St. Peter's Square, Pope Francis loses his cool after being grabbed by a pilgrim who wouldn't let go of his hand. The Pope repeated slapped her hand and told her to let go of him.

Il primo è una citazione lievemente modificata, dell’episodio dell’emorroissa. Il etsto originale legge:
Ora una donna, che da dodici anni soffriva di emorragia, gli si accostò di dietro e toccò la frangia del suo mantello. Diceva tra sé: Se riesco anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata. Gesù si volse e vedendola disse: Coraggio, figlia mia! La tua fede ti ha salvata. E da quell’istante la donna fu salvata”.
Quello lievemente modificato di Eccles invece dice: “Ora una donna, che da dodici anni soffriva di emorragia, gli si accostò di dietro e toccò la frangia del suo mantello. Diceva tra sé: Se riesco anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata. Gesù si volse e la schiaffeggiò”.
Il secondo riguarda Giovanni XXIII,  e la famosa frase sulla carezza, e i bambini…Eccles la trasforma: “Quando andate a casa date una sberla ai vostri bambini e dite questa è la sberla del papa…”.
Giusto per fare un sorriso di inizio d’anno e non prendere troppo sul serio la manifestazione di un carattere di cui si conoscono bene gli sbalzi di umore e l’impulsività…

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Marco Tosatti
1 Gennaio 2020 Pubblicato da  49 Commenti --

https://www.marcotosatti.com/2020/01/01/il-papa-si-scusa-per-lo-schiaffo-lironia-si-scatena-sul-web/

Papa Francesco arrabbiato, l’ironia del web: “Bergoglio ma non mollo”


Papa Francesco si è arrabbiato con una fedela rea di averlo strattonato: sul web imperversa l'ironia relativa al suo gesto.

Non poteva che scatenare l’ironia del web il gesto di Papa Francesco che, arrabbiato con una fedele in Piazza San Pietro, le ha dato un piccolo schiaffo sulla mano. Su Twitter l’hasthtag #Bergoglio è anche andato il tendenza risultando il primo tra i più utilizzati.

Ironia web su Papa Francesco arrabbiato

Dopo quanto accaduto, il Pontefice ha porto le sue scuse affermando che a volte capita anche a lui di perdere la pazienza. Non sono comunque mancati i commenti degli utenti sui social, tra coloro che difendono il suo gesto e accusano la fedele di essere stata maleducata a chi invece sostiene che quanto fatto non sia in linea con il messaggio cristiano.
Altri hanno invece colto l’occasione per fare dell’ironia, come gli autori dei tweet “Dio perdona, Bergoglio no“, “Bergoglio ma non crollo“, “Sta mano po’ esse fero e po’ esse piuma” e “A te e famiglia spiegato bene“.
C’è poi chi si è aventurato in una metafora calcistica scrivendo “Fallo di reazone. Il Papa salterà per squalifica i prossimi quattro anni di Angelus“, “Per due giornate gli subentrerà il giovane talento tedesco Ratzinger” o “Rigore per la Juve“.
O ancora, altri utenti hanno commentato la vicenda con “Che la pace e la fratellanza siano tra tutti noi, tranne quanto ti tirano il braccio“, “Si guarda ma non si tocca“, “Scambiamoci un segno di pace..ah no“, “Tu porgi l’altra guancia oppure io porgo l’alta mano“, “Tutta colpa del tunnel carpale che tirava il matecarpo e mi ha fatto perdere le staffe” e “Da Urbi et Orbi a botte e orbi“.

EL PAPA HA UN PROBLEMA CON GLI ARTI

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