Questa sera “Virus e Leviatano” in diretta
Cari amici di Duc in altum, questa sera alle ore 21:15, per iniziativa della Confederazione dei Triarii, diretta sulla TriariiWebTv per discutere del mio libro Virus e Leviatano, edito da Liberilibri. Ne parlerò con Antonio Bianco e Massimo Viglione. Sarò felice se vorrete unirvi a noi.
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Virus e Leviatano (Liberilibri, 108 pagine, 11 euro).
Una riflessione sull’uso politico e sociale della pandemia. Ovvero, ecco a voi il dispotismo statalista, condiviso e terapeutico che minaccia democrazia e libertà.
Arrivato alla terza ristampa, lo si può acquistare qui, qui e qui oltre che su tutte le altre piattaforme per la vendita di libri e, ovviamente, nelle librerie.
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E non perdete
Nell’ora della prova (Chorabooks) di Carlo Maria Viganò, a cura di Aldo Maria Valli.
Per conoscere meglio monsignor Viganò, capire le sue ragioni, valutare la portata dei suoi interventi. Un libro che gli storici della Chiesa dovranno prendere seriamente in considerazione quando studieranno il pontificato di Bergoglio e ricostruiranno i drammatici passaggi che stanno caratterizzando questi nostri anni.
Nell’ora della prova può essere ordinato qui in formato cartaceo e qui in formato Kindle
I leader del G20 hanno raggiunto un livello di consenso che non si vedeva dai tempi dei vertici del Patto di Varsavia. Detto in poche parole: prima vogliono vaccinarci tutti e poi, prima che diventiamo irrequieti, passare alla lotta contro il riscaldamento globale. Se scamperemo alle mascherine e ai vaccini, ci penserà l’austerità a far fuori i sopravvissuti.
Ricordate che prima della pandemia c’era Greta? Greta tornerà, quando saremo stati tutti vaccinati. Questo programma Save-The-World fa appello ad una parte significativa dell’umanità, Russi, Europei ed anche Americani. Prima dovranno salvarci tutti con la vaccinazione, poi salveranno il pianeta dal riscaldamento globale. Gran parte di questo programma di salvataggio planetario sembra uscito direttamente da un fumetto. Ora guardiamo con calma a ciò che sta accadendo.
Mentre passavate il fine settimana a prepararvi per la Festa del Ringraziamento, i leader delle venti principali nazioni del mondo hanno tenuto il loro Summit Online. Di solito si riuniscono, parlano, discutono di problemi magari non in agenda, questa volta però hanno fatto tutto online. Anche se il summit era formalmente ospitato dall’Arabia Saudita, Zoom è Zoom e i padroni di casa hanno avuto poche occasioni di far sfoggio della loro ospitalità. E ci sono anche state poche polemiche. I leader erano praticamente tutti d’accordo.
Il principale dissenziente, il Mostro Arancione, alias il presidente Trump, avrebbe potuto mettere il proverbiale bastone tra le ruote di questo carro troppo veloce, ma non aveva tempo per loro. Era impegnato nella sua battaglia legale per la Casa Bianca e, nei momenti liberi, giocava a golf.
Il precedente summit del G20 si era svolto a marzo, ed era stato lì che avevano deciso di dare il via libera ai lockdown e alla distruzione del mondo, almeno così come lo conoscevamo. Prima di marzo, l’ossessione per il Covid era ancora un problema di scarsa importanza. I Russi ci ridevano sopra. Dopo la decisione del G20 di marzo, era diventata la priorità assoluta. Il vertice di novembre ha confermato le decisioni di marzo, e si è spinto oltre, molto oltre.
Mentre il Presidente Putin ha sottolineato che i maggiori pericoli per il mondo sono la disoccupazione, la povertà e una depressione economica mai vista prima, gli altri oratori hanno dato l’impressione di essere soddisfatti della situazione attuale, perché permette la ricostruzione totale. Ricostruire meglio, è lo slogan di Joe Biden:
Per alcuni, il Covid è una piaga, ma per i nostri leader è una finestra di Overton. Consiglierei loro di mangiarsi una fetta di limone prima di parlare. Questo, naturalmente, non aiuterà contro Covid, ma almeno farà sparire quei sorrisi beati dai loro volti.
(“Mangiati una fetta di limone prima di parlare,” era stato il consiglio dato ad una signora che, in Italia, si lamentava di ricevere troppe attenzioni maschili).
Il leader cinese Xi ha proposto di introdurre i codici QR in tutto il mondo, in modo che, senza di essi, la gente non possa vagare irresponsabilmente per l’intero pianeta. Nessuno ha obiettato, ma non hanno nemmeno appoggiato questa iniziativa. Xi teme che gli scaltri Occidentali impongano un proprio passaporto sanitario, permettendo gli spostamentie solo alle persone a cui sono stati iniettati i vaccini occidentali. Questa possibilità preoccupa anche Putin, dato che la Russia ha sviluppato due o tre vaccini propri. Se i vaccini cinesi e russi non saranno riconosciuti dall’Europa, i loro cittadini non potranno recarvisi.
L’OMS aveva già pronosticato che questo virus non sarebbe stato l’ultimo; ci saranno altre pandemie, e solo le vaccinazioni, le mascherine e i generosi contributi al suo bilancio potranno salvarci. Ha anche promesso una nuova ondata di Covid a gennaio, e poi un’altra, e così via, almeno fino a quando la Terra non sarà stata ricoperta di vaccini. Per aiutare i paesi poveri, i leader hanno dichiarato che il rimborso dei debiti potrà essere rinviato e che i vaccini saranno forniti gratuitamente alle nazioni più povere. Gratis per loro, ma li pagherete voi.
(Non che ne abbiano bisogno. I paesi poveri non soffrono di Covid. Il paese confinante con la Cina, la Mongolia, nonostante le frontiere aperte con la Cina, non ha avuto il Covid. La povera Cambogia, idem. L’Africa, nemmeno, tranne il Sudafrica).
I rappresentanti dell’UE hanno chiesto una ricostruzione globale: Ricostruire Meglio. Cioè, ricostruiremo tutto, ma meglio e in modo inclusivo, verde, sostenibile. E in modo molto più costoso. E a vostre spese. La lotta per il clima non è altro che austerità sotto falso nome; richiede un calo radicale del tenore di vita. Stringeremo tutti la cinghia e ci rammaricheremo che il Covid non ci abbia liberato da questi inutili tormenti.
Nei forum passati, Trump si era costantemente espresso contro la lotta al riscaldamento globale, ma, questa volta, si è rassegnato. E il suo probabile successore, Joe Biden, si è già impegnato a normalizzare le relazioni tra l’America e l’OMS e ad aderire all’accordo sul clima di Parigi.
Così la ricostruzione mondiale, la perestroika, sembra essere inevitabile come quella di Gorbaciov del 1986. La perestroika russa aveva ucciso più persone dei gulag di Stalin; aveva distrutto la vita di milioni di persone. La ricchezza del popolo russo era stata saccheggiata dai signori Abramovich, Deripaska ed altri. Fin dai primi giorni di quei cambiamenti, una minoranza di Russi, per nulla ottimisti riguardo ai risultati, erano stati emarginati e le loro voci messe a tacere. Ora lo stesso vale per i disamorati e i dissidenti: se tutti i paesi del 20G dovessero seguire questo disastroso percorso, una recessione del genere sarebbe quasi inevitabile. Non so cosa sia peggio, il lockdown per il Covid o l’austerità climatica, ma non c’è bisogno di decidere, perché li avremo entrambi.
Qualche dato sull’austerità climatica. La perestroika russa aveva ridotto le emissioni di CO2 del 5%, anno dopo anno, per dieci anni. La Grande Depressione aveva fatto anche meglio: un calo del 10% delle emissioni, un anno dopo l’altro. Milioni di Americani erano morti (The Grapes of Wrath), e nessuno aveva detto loro che stavano salvando il pianeta. Gli ottimisti ricercatori del Global Carbon Project ci dicono che le emissioni dovrebbero essere ridotte del 5,5% all’anno per i prossimi 45 anni. Questo è un crollo mortale; quella che abbiamo ora è l’anteprima di ciò che hanno in serbo per noi e per i nostri figli. (Potete controllare i dati qui).
I Cinesi non se ne preoccupano, come non si preoccupano dei lockdown, del riconoscimento facciale e della valutazione sociale. Un loro film di successo, The Wandering Earth, mostra un mondo che combatte il riscaldamento globale alla maniera cinese e prefigura un futuro talmente cupo che 1984 sembra utopico in confronto. Anche così, è stato considerato dal pubblico cinese un film positivo e incoraggiante. Non dovremmo accettare i metodi cinesi per combattere le malattie o il cambiamento climatico, né il loro sistema di governance. Sono troppo diversi.
Se vogliono insistere con la lotta riscaldamento globale, che comincino loro a dare il buon esempio. Lasciamo che Gore e Greta e i loro seguaci vivano in modo ecologico con il tipico salario medio. Non è difficile vivere in modo ecologico se si è milionari. Fatelo con un reddito medio. Dopo aver pagato elettricità, acqua, bollette varie, trasporti, scuola, non vi verrebbe sicuramente in mente di spendere di più per rendere la vostra auto “verde” e a zero emissioni di CO2. Sareste felici di sopravvivere così come siete. La farei diventare una legge: ogni attivista verde dovrebbe dare i propri beni in custodia e, per almeno un anno, gestire la propria verde vita con il reddito di una persona media.
Il vertice ha auspicato un’ulteriore passo verso la digitalizzazione, un aumento del flusso di informazioni attraverso le frontiere, una combinazione dell’apprendimento a distanza con quello convenzionale. Forse una certa digitalizzazione è inevitabile, ma ne abbiamo veramente bisogno di più? Abbiamo bisogno di più libertà e la digitalizzazione sembra essere fortemente repressiva. È un ottimo strumento per la tirannia. Qualsiasi tiranno dei vecchi tempi, che sia Hitler o un Borgia, sarebbe stato in grado di fare molto meglio associandosi a Zuckerberg. Dobbiamo fermare i giganti del Web, tassarli fino all’osso, rendere la loro vita miserabile, far eleggere i loro amministratori delegati dagli utenti e cambiarli almeno una volta all’anno.
L’apprendimento a distanza è, probabilmente, la peggiore di queste innovazioni. E i ricchi lo sanno bene. A New York, le scuole pubbliche sono state chiuse, ma quelle private hanno continuato a funzionare normalmente, perché l’apprendimento a distanza non è altro che educazione televisiva. Uccide il tessuto e le abitudini sociali, rendendo i bambini maleducati e incapaci di comunicare. Ed è anche inutile, perché i bambini praticamente non si ammalano di Covid. Il motivo principale per l’educazione a distanza è quello di rendere i nostri figli ancora più stupidi di quanto già non siano, dopo tutte le ore che passano davanti a YouTube. Un altro motivo è quello di farli diventarei asociali e incapaci di coalizzarsi contro i loro superiori. Dovrebbe essere assolutamente proibita, non incoraggiata.
Un dettagliato documento ufficiale era stato preparato e redatto prima del vertice ed è stato poi ratificato dai vari leader. Contiene anche l’approvazione della precedente dichiarazione di marzo che aveva dato inizio alla marcia trionfale dei lockdown in tutto il mondo.
Naturalmente, il vertice non ha preso decisioni vincolanti, solo dichiarative, ma, in ogni caso, dettagliate e inambigue. Vaccinazioni, una lotta perpetua alle pandemie, che, impercettibilmente, si trasformerà in una lotta contro il riscaldamento globale, più austerità, accompagnata dalla diffusione dei codici QR a livello planetario. Ciò che abbiamo è quello che avremo, questo è quanto hanno deciso. Le mascherine sono per ora e per sempre:
I leader hanno accettato di rafforzare il WTO (i cui rapporti con gli Stati Uniti di Biden torneranno ad essere quelli di una volta) e faranno di tutto per creare un sistema fiscale globale unificato. Il FMI (Fondo Monetario Internazionale) sarà al centro degli sforzi per coordinare l’uso delle criptovalute nei rapporti con paesi debitori, banche ed altre istituzioni finanziarie. Alcuni analisti si aspettavano un allontanamento dal dollaro come valuta di riserva, ma questo non è stato ancora discusso.
Nel dibattito in corso tra globalismo liberale e nazionalismo, il G20 ha optato per un globalismo e un liberalismo potenziato al massimo. Anche se il presidente Trump spera ancora di ribaltare l’esito delle elezioni a suo favore, il G20 ha già preso la strada di Biden. È una cosa difficile da capire, perché il WTO, il FMI, l’OMS sono universalmente disprezzati da Russi, Americani e anche da molti Europei. Questa è una decisione triste e sconfortante.
L’umanità, in questo vertice, ha fatto un grande passo verso l’unità. Non sono sicuro che valga la pena rallegrarsene. Il disaccordo è una cosa pericolosa e porta alle guerre, ma l’unanimità può essere ancora più pericolosa, soprattutto se è l’unanimità degli esperti e non quella dei popoli.
Un pensiero confortante prima che vi disperiate: dichiarazioni di unità ne erano già state fatte in passato, al momento della fondazione della Società delle Nazioni e dell’Onu, ma poi i disaccordi avevano preso il sopravvento ed era ritornata una benedetta diversità di opinioni. Non credo che siamo maturi per così tanta unità.
Israel Shamir
Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/ishamir/eat-your-lemon/
26.11.2020
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
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