ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 25 settembre 2021

Il corpo mistico di Satana

The Viganò Tapes #13: Enlightment or… Endarkenment? (con traduzione)



The Viganò Tapes consist of 18 tapes each one containing a question that we asked Archbishop Viganò at the end of August 2021. This exclusive interview covers the current situation in the Church and in the world. This video is #13 of these 18 tapes, in which Archbishop Viganò explains the relationship of the Enlightenment with Freemasonry. The remaining tapes will be released in the coming days.

Traduzione della tredicesima risposta

La Massoneria è il corpo mistico di Satana, perché Satana è l’entità che essa adora ai più alti gradi dell’iniziazione. L’illuminazione che essa promette ai propri membri consiste nell’assoggettarli al culto di un Grande Architetto che mostra le sue fattezze infernali solo quando non si è più in grado di tornare indietro. L’Illuminismo, come altri movimenti filosofici, fu lo strumento culturale e ideologico con il quale la Massoneria ha corrotto le élite europee e mobilitato le masse alla ribellione all’autorità dei Sovrani e dei Romani Pontefici. Le numerose Encicliche a condanna della setta infame dimostrano la saggezza della Chiesa e la lucidità di giudizio dei Papi, così come svelano le infiltrazioni e le complicità della Gerarchia conciliare.

https://www.aldomariavalli.it/2021/09/25/the-vigano-tapes-13-enlightment-or-endarkenment-con-traduzione/

Paolo Deotto: Ricomincerà la Civiltà nel Mondo? E Che Civiltà?

25 Settembre 2021 Pubblicato da  10 Commenti

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, l’amico e collega Paolo Deotto ci regala queste riflessioni, che mi sembra giusto condividere alla vostra attenzione. Buona lettura.

§§§

Ricomincerà la civiltà nel mondo? Ma cosa vuol dire “civiltà”?

 

La catastrofe prosegue, giorno per giorno. Ho detto catastrofe, lo confermo.

Oggi le cronache ci parlano, in termini quasi mistici, dell’intervento di Adolfo Draghi all’assemblea di Confindustria. Il ministro Giorgetti, mirabile esempio di umiltà e riconoscenza verso il genio assoluto del Capo, anzi del Conducator, addirittura ha rinunciato a parlare perché, ha spiegato, avrebbe detto le stesse cose. Perché Adolfo non sbaglia, dice la verità, sempre. Anzi, lui è la verità. La gara per il titolo di Gran Piaggiatore per il 2021 è aperta.

Il Green Pass non è uno strumento di oppressione, una sporca vigliaccata, un ricatto: se non ce l’hai, ti trovi sospeso dal lavoro, senza stipendio. Crepa di fame, sporco revisionista. No, si dice anti-vax, che se ho ben capito è quasi peggio di fascista. Il Green Pass è libertà.

L’Italia è a tocchi, ma c’è chi veglia su di noi, elaborando progetti che ci salveranno. Spinello libero, eutanasia libera, suicido assistito. Insomma, sarai libero di rincretinirti con la droga, e poi ti aiuteremo anche a crepare. Sei vecchio, malato, magari anche un po’ rompiscatole. E crepa, c’è il suicidio assistito e l’eutanasia, tutto gratis. Non c’è il rischio che l’Italia si spopoli, perché ogni giorno facciamo sbarcare centinaia di clandestini. E poi siamo tranquilli anche perché Letta ci ha assicurato il massimo impegno per lo ius soli e per l’approvazione del DDL Zan.

Il popolo è considerato come un gregge da usare finché farà comodo? Ma va, siamo assistiti dai deputati e dai senatori, i nostri rappresentanti, che ora, felici di essere “uguali” a tutti gli altri, decidono di auto-castrarsi, auto-imponendosi l’obbligo del Green Pass per entrare nelle aule parlamentari.

Resta il bastione della libertà, la libera informazione. Libera, liberissima di osannare il Capo. Stabilito e chiarito che Adolfo ha sempre ragione e che Vidkun è l’illuminato custode sommo del Bene, la libera informazione è liberissima di tenerci informati sui pericoli atroci del Covid e sulle ultime vicende della famiglia dei Ferragnez.

Andiamo avanti? Meglio di no, perché si rischia di piangere o di vomitare, o di fare le due cose assieme.

Quello che vediamo giorno dopo giorno va ben al di là della cattiva politica, anche della politica dei traditori e dei felloni. Siamo alla pazzia come pane quotidiano, un pane avvelenato che però tutti mangiano e ci spiegano che è tanto buono. Se a qualcuno quel pane fa schifo, viene coperto di insulti, emarginato, e se appena è possibile, indagato, inquisito, arrestato.

Questa è pazzia. Ma non è strano questo scivolamento da manicomio delle “libere istituzioni”, che peraltro non colpisce solo l’Italia. Non c’è nulla di strano, perché da troppo tempo tutta la politica, tutta l’organizzazione dello Stato – che dovrebbe, in teoria, esistere per il bene dei cittadini – è scivolata in una deriva che non poteva che portare alla follia, perché si tratta di una deriva contraria a ogni razionalità e in lotta folle con il Padreterno.

Lo “Stato laico”, prima di diventare Stato laicista, ha retto per lungo tempo a livello sociale e civile, perché, piaccia o meno, esisteva una morale fondamentale che era unanimemente accettata. Ed era, piaccia o meno, la morale cristiana, tradotta in quei comportamenti nella vita quotidiana dettati da norme non codificate, anche perché così evidenti alla retta ragione, da non necessitare di dimostrazioni e codificazioni.

Guarda caso, la civiltà in Europa, sconvolta e ridotta alla barbarie dopo il crollo dell’Impero Romano, fu riportata da quei monaci, che, guidati dallo Spirito Santo, si imbarcarono dall’Irlanda e vennero, senza armi ma con l’Arma potentissima della Fede, a ripulire la nuova barbarie. Portarono di nuovo la Fede cristiana, l’unica Fede, perché Cristo non è venuto tra noi per dirci di accogliere e considerare uguali a noi gli eretici e i pagani di ogni specie. Cristo ci ha detto con assoluta chiarezza: “IO sono la Via, la Verità e la Vita”. Come ci ha detto: “Senza di Me, non potete fare nulla”. Come ci ha detto: “Chi sarà battezzato sarà salvo”.

I monaci portarono la Fede cristiana e con essa riportarono la civiltà nel vivere quotidiano.

Ci siamo scordati che le principali opere che assicurano e assicurarono assistenza e conforto soprattutto ai più deboli, nascono dalla carità cristiana tradotta in opere? Gli ospedali, l’istruzione, la solidarietà, lo stesso esercizio del  credito (con le casse rurali), da dove nascono?

E ci scordiamo che la Fede e l’autorità della Chiesa, quando essa era ancora cattolica e aveva un Pontefice cattolico, hanno sempre agito da argine contro le pretese dei governanti dispotici?

Insomma, ci siamo scordati che la civiltà – e questo ce lo insegna la Storia – o è cristiana o non è?

Ce lo siamo scordati. Ci siamo scordati di essere creature, non creatori e ci siamo scordati del Creatore. Il serpente, almeno per ora ha vinto.

Ma fermiamoci un attimo a riflettere. Come poteva non crollare nella mostruosità una Società che ha reso lecito l’aborto? Un crimine mostruoso, l’uccisione di un innocente. Di milioni di innocenti.

E sul cammino della pazzia, nella convinzione di essere diventati creatori, abbiamo dato spazio e propaganda alle perversioni più ripugnanti, ai deliri sessuali, anch’essi celebrati come diritti. E vogliamo legalizzare il “diritto al suicidio”, ossia il diritto a quell’atto di superbia, seppur disperata, con cui si vuole affermare che la vita non appartiene a Dio, ma all’uomo, che la può far cessare quando vuole. E la mostruosità dell’eutanasia? E la follia mostruosa della fecondazione “in vitro”, dell’uso della donna come “contenitore” di un embrione?

Senza dubbio usciremo da questo periodo di pazzia. Un Draghi, un Mattarella e tutta la loro compagnia di tristi servitori, non sono che una corte dei miracoli che crollerà presto.

Ma poi?

Sarà sufficiente ricominciare come prima, indire delle belle elezioni – che pur sono una sacrosanto diritto dei cittadini, negato da troppo tempo – e festeggiare i fasti della democrazia?

Non credo proprio. Abbiamo davanti agli occhi la catastrofe della Stato laicista, dello Stato che ha voluto far guerra a Dio e che la sta rovinosamente perdendo, come era inevitabile.

Avremo qualche speranza di tornare alla civiltà solo se ci ricorderemo dei ruoli che ciascuno ha. Se riconosceremo i diritti di Dio. Se riconosceremo la nostra condizione di creature, bisognose di salvezza e che tale salvezza hanno già ricevuto dal Sangue di Cristo.

Torneremo alla civiltà solo se smetteremo di sculettare davanti alle mille false religioni che impestano il mondo, solo se la Chiesa tornerà ad essere la lampada accesa e messa nel porta-lampade per illuminare tutti.

Quando ci sarà il crollo del mostruoso castello di follia e menzogne in cui viviamo, l’urgenza non sarà rifondare la “democrazia”, ma ritrovare la ragione stessa della nostra esistenza e la ragione dell’esistenza necessaria dello Stato.

Se sapremo rivedere nel Volto di Cristo la salvezza e nel Suo insegnamento la regola del nostro vivere quotidiano, se la Chiesa ritroverà il suo primato e smetterà di essere una congrega di opportunisti vigliacchi, se le false religioni saranno, al più, tollerate, se la politica ritroverà la morale cristiana come regola e come barriera assolutamente non discutibile, allora rivedremo anche la civiltà.

Guardiamo ai Paesi dell’Est, in particolare alla Russia e guardiamo a quei pochi Stati che hanno iniziato, ad esempio, seppur timidamente, a introdurre nelle loro legislazioni limitazioni al crimine dell’aborto. La strada è quella. Ritroviamo la Legge di Dio, la morale cristiana.

Oppure accodiamoci anche noi a quelli che già seguono gioiosi il Pifferaio di Hamelin e rassegniamoci alla fine di tutto.

https://www.marcotosatti.com/2021/09/25/paolo-deotto-ricomincera-la-civilta-nel-mondo-e-che-civilta/

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.