Sparate, Sprangate… Spacciate. In nome della Misericordia! Le sentinelle in Piedi vengono attaccate perché reclamano la libertà di espressione, i disadattati cronici del Leoncavallo vengono ricevuti a Roma… Un male antico, con radici oscure e inquietanti… droga, parassitismo, anarchismo, oscenità…
di Pucci Cipriani
.
Ragazzi e ragazze, giovani e giovanissimi, in gran parte, ma anche signori e signore di mezza età, anziani, professionisti, operai, studenti, disoccupati, casalinghe, si radunano – previo permesso del Comune e della Questura – nelle piazze d’Italia, si dispongono a scacchiera e, in piedi, nel silenzio più assoluto, ciascuno inizia, mentalmente, a leggere un libro. Uno spettacolo incredibile : in una società “ciabattona” e ciarliera in cui si distribuiscono, per saluto, pacche sulle spalle o rumorose confidenze, vedere centinaia di persone composte, in silenzio, leggere libri, diventa uno spettacolo assai suggestivo e che fa pensare… e, come sempre, il silenzio vale più di mille parole, di mille slogan, di chiassose e agitate conventicole e camarille .
Sono le “Sentinelle in piedi” che, così, manifestano, dimostrando, con la lettura, di saper pensare e scegliere ancora con il proprio cervello, contro l’appiattimento delle menti per cui la maggioranza delle persone – data l’incredibile potenza e prepotenza della Lobby LGTB (Lesbiche – gay – trans e bisex) – sottoposta a un continuo martellamento mediatico, segue quello che fu il comportamento e l’azione di Semiramis lussuriosa “Che libito fé lecito in sua legge”. Una protesta dunque composta e che, in mezzo alla cialtroneria, scuote le coscienze, fa pensare e dunque mette in allarme . Sì, la gente si domanda dove andremo a finire se questi – in genere tutti i partiti dalla Sinistra alla (falsa) Destra – sono riusciti a farci “digerire” – secondo il metodo rivoluzionario dei tre passi avanti e uno indietro – dopo il divorzio l’aborto, quindi la liberalizzazione delle droghe (per darsi un alibi loro le chiamano ‘droghe leggere’ ben sapendo che non esistono droghe ‘leggere’ e droghe ‘pesanti’), poi il “testamento biologico”, l’eutanasia (Ricordate il Caso di Eluana Englaro) quindi l’utero in affitto, il riconoscimento delle coppie gay… mentre ci avviamo verso il matrimonio sodomitico e l’adozione di bambini alle coppie gay…in nome dei “Diritti civili”; come se i bambini che vengono tracimati dall’aborto, o quelli che verranno “artigliati” dalla coppia omosessuale non avessero anche loro il diritto di vivere e di avere un padre e una madre…
Queste “Sentinelle in piedi” dunque, come tutte le sentinelle, allertano “in silenzio”…o almeno tentano di allertare. Ma ci sono molti “cazzerellini tutto pepe e sale” rimasti sconvolti da questo “fenomeno” pro life, come lo scrittore partenopeo Saviano (quello che non conosce grammatica e sintassi e butta giù immangiabili polpettoni che tanto piacciono,come un tempo piacevano “Grand Hotel” e “TV Sorrisi e Canzoni” , al pubblico “de’ noantri” ) il quale ha dichiarato che, lungi dal fare una azione “non violenta”, in realtà le Sentinelle sono violentissime anzi, mezze criminali, in quanto vorrebbero vietare ad altri i diritti etc. etc.
E allora eccoti gruppi di antagonisti, femministe, rappresentanti dei “battelli senza vapore”, zecche, centri sociali, anarchici insurrezionali che non si limitano a contestare rumorosamente le Sentinelle in piedi ma le aggrediscono a sprangate – come nella migliore tradizione di coloro che sono nati e vissuti all’interno dei lugubri centri sociali – o, se va bene, li prendono a calci e sputi (clicca qui e qui per vedere i video della contestazione).
Una cosa da vomito.
Diceva Chesterton che dovremo fare delle battaglie per dimostrare che l’erba è verde… e ci siamo arrivati!
Non si tratta quindi, da parte degli anarchici insurrezionali e dei centri sociali, solo di “impedire la libertà di parola a persone a loro sgradite” o di intemperanze occasionali ma, come dicono in un comunicato le “Sentinelle in piedi”:
“di un premeditato atteggiamento di violenza, di violazione dei diritti e delle libertà altrui e istigazione a delinquere. Tali forme di squadrismo hanno riguardato ad esempio, lo scorso 5 ottobre la manifestazione…(a Milano, come a Bologna e in tante altre città d’Italia – n.p.c.) pesantemente molestata… da parte di disturbatori provenienti dall’area anarchica e dai centri sociali… (per cui) i sottoscritti chiedono, che tutte le forze politiche, istituzionali, culturali e professionali si esprimano chiaramente contro queste forme di barbarie … in difesa della libertà, che è il bene più prezioso che abbiamo…”
A parte la solidarietà espressa dalla Lega di Salvini, e di alcuni parlamentari (Giovanardi, Meloni, Roccella) ve le immaginate le forze politiche e istituzionali esprimere solidarietà agli “aggrediti” e alle vittime?…Ve li immaginate voi i nostri due Presidenti , della Camera e del Senato, fare un comunicato contro gli anarchici insurrezionali o contro i “coccolati” centri sociali? Ve la immaginate voi (risum teneamus!) la Boldrini o Grasso prendere carta e penna e stilare, nero su bianco, un comunicato contro “la vile aggressione di inermi cittadini da parte degli squadristi provenienti dagli anarchici e dai centri sociali?
Già, i CENTRI SOCIALI… Ricordate il Sessantotto che in Italia durò più di vent’anni ? Ricordate le “okkupazioni” e la guerriglia armata? Ricordate i malfattori del “Leoncavallo” ? Ricordate la gente del quartiere che non aveva più il coraggio di uscire di casa per non imbattersi in quei “galantuomini” e , a sera, sprangate porte e finestre, si barricava in casa telefonando, per sfogarsi, con parenti e amici? Come dimenticare quel “centro sociale” fondato e “autogestito” nel 1975, appunto, in via Leoncavallo? E, dopo, la guerriglia quando dai tetti gli “occupanti” dl centro sociale gettavano pietre e bottiglie molotov sul capo di poliziotti e carabinieri tanto che, a decine, furono arrestati, mentre altri si dileguarono ? E ancora guerriglia quando il centro sociale fu costretto a trasferirsi in via Salomone e, poi, in via Watteau?
Chi, come me, ha ormai i capelli bianchi e una memoria di ferro ricorda, poi, quando da quell’edificio, abitato dai Collettivi Antifascisti, Lotta Continua, Avanguardia Operaia, Libertari Marxisti- Leninisti, (ex)cattolici – libertari (sic), Marxisti-Leninisti – dove si tenevano concerti di musica “satanica”(Henry, Rollins, DOA, Scream, O! Kult, Borghesia, Etant Donnes) a mille decibel, tanto da distruggere la membrana auricolare dei “nativi” e dove erano rintanati punk, dark, industrial,neopsichedelici, poi squatter e porcheria simile – uscivano “squadracce” con spranghe che andavano ad aprire, come cocomeri, i crani dei “fascisti o presunti tali”, naturalmente in nome di un radioso domani e del sol dell’avvenire… E, non si può passare sotto silenzio la distribuzione di sostanze psichedeliche o della così detta “draga leggera”… che leggera non era e non è tuttavia e, infine, turbinano ancora, nelle orecchie, i cori ritmati di questa gentaglia di fronte al Battaglione Mobile dei Carabinieri in servizio antisommossa: “Camerata, basco nero, il tuo posto è al cimitero!” .
Ecco i centri sociali che, ora , come l’araba fenice, sembrano risorti dalle loro ceneri e, come i loro predecessori, vanno all’attacco delle “Sentinelle in piedi” e di tutte quelle persone – cattolici e non – che si rifiutano di portare il cervello all’ammasso e di sottostare ai diktat … Eh sì, ma vedrete che, trattandosi di difesa di “valori non negoziabili”, qualcuno interverrà in favore di queste povere Sentinelle…qualcuno, molto in alto, dalle parti di piazza San Pietro – si diceva – farà sentire la sua voce a questi centri sociali.
E infatti la Voce si è sentita, e come! Ma, per uno di quegli incredibili scherzi del destino, la Voce non è stata di ammonimento nei confronti dei centri sociali, ma di sostegno. E così “Il Fatto Quotidiano” titola, a tutta, pagina : “Papa Francesco riceve gli indignados… (lui). E’ l’unica sinistra rimasta” e Salvatore Cannavò scrive nel suo “pezzo” :” si possono incontrare i campesinos, sindacati marxisti e anarchici, gli indignados spagnoli e gli Steelworkers statunitensi … gli italiani del Leoncavalllo (avete letto bene! n.p.c)… i promotori del Social Forum di Porto Alegre… Juan Gabois… leader dei Cartoneros argentini …”
Il “vescovo di Roma” Bergoglio, rivolgendosi agli esponenti del Leoncavallo, dopo aver fatto un’analisi filo-marxista (poco filo e molto marxista) dei problemi economici che, secondo lui, affliggerebbero la società,ha esortato quelle belle persone dei “Leoncavallini” a “Proseguite la vostra lotta” (testuale) per cui verrebbe da pensare – e meno male che Spaccapigne su “La Bussola quotidiana” ci chiarirà la cosa per cui ci rassereneremo sicuri che “Il Papa c’è e non sei tu”- che i membri di quel centro sociale, e di tutti gli altri, siano più che autorizzati a continuare la loro opera di terrorismo contro le Sentinelle in piedi e chi difenda il Diritto Naturale.
Ma sono solo pensieri di un malpensante…
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Dopo la caduta del Muro di Berlino, la caduta del Comunismo nell’URSS e nei paesi di Otrecortina, in Europa il Comunismo ha avuto una metamorfosi e si è trasformato in una sorta di Radicalismo di massa. Ma, anche rima della caduta del Muro, c’erano state alcune “degenerazioni” del Comunismo, per cui i centri sociali non nascono, come funghi, dal nulla, ma hanno una loro storia (in Italia come in Argentina) e quando papa Bergoglio afferma di non essere “comunista” ha ragione ma, lasciando perdere il Vangelo, possiamo definire (e da ora in poi nel virgolettato inserirò l’analisi fatta da Maurizio Blondet nel libro “No Global: la formidabile ascesa dell’antagonismo anarchico” – Ed. Ares – ) queste nuove formazioni come:
“I figli della borghesia, più avanti dei padri nello scendere in basso, prima di esplodere come problema sociale hanno affollato per anni le discoteche (piccola borghesia arricchita) o quei luoghi di marginalità volontaria che… sono i ‘Centri Sociali” (figli dell’alta neo-borghesia arricchita)… Il Quinto Stato,la sottocasta che gli indù chiamavano ‘paria’, è sempre esistito ma non è mai stato capace di fare storia: troppo fluttuante e incostante, dominato dai suoi istinti primari… La sola cosa che può produrre è il ‘pandemonium’ , la ‘jacquerie’, un’anarchia delle sue voglie momentanee… Del resto, Black Bloc e Centri sociali mica hanno minacciato seriamente il potere del Fondo Monetario, mica hanno distrutto le sedi dell’alta finanza. Quel che distruggono, incendiano, saccheggiano, sono le auto, le vetrine, i passanti; insomma ‘noi’ , la società che confida in un ordine normale. Sono i cittadini che intimidiscono. Siamo noi il loro nemico”
Ecco una domanda ci sembra legittima : come nasce questa “marginalità” e chi sono in realtà i membri dei Centri Sociali?
“ ‘Il Manifesto’ pubblicava il 16 gennaio del 1996 la seguente lettera: ‘Sono un venticinquenne privilegiato dell’ hinterland milanese; ho potuto studiare; ho una famiglia mediamente benestante… ho caricato gli sbirri provando un senso di gioia e un senso di liberazione mai provato prima… vorrei - prosegue il giovane Marco Vite da Monza – che i Centri sociali riuscissero a trasformare il nostro odio in forme permanenti di conflitto sociale’… Il tipo umano che appare in filigrana … e che s’è agglutinato nei Centri Sociali (anche il più noto, il milanese ‘Leoncavallo’, nacque nel 1975) non è affatto nuovo…. Capelloni, drogati, che ‘consumano poco’ denota vite informi (incapaci di darsi una ‘forma’),subpersonalità incompiute o malferme, inerti e insieme irrequiete… molti dei giovani frequentatori dei Centri Sciai sono (in Lombardia!) senza lavoro (Blondet scrive nel 2002 n.p.c.) o lavoratori senza qualifica nella ‘Piccola Fabbrica’… più che disoccupati, dei non – occupabili. Le oscure sette millenaristiche che nel Medio Evo esplosero e misero a sacco intere regioni d’Europa reclutavano immancabilmente degli ‘irregolari’ di questo genere : marginali per incapacità a reggersi all’interno della società, a rispondere alle esigenze minime del vivere comune. Lo dicono i nomi stessi dei gruppi attratti dalla predicazione catara: ‘ piphler’ (da plebs), texerantes (da tessitori, lavoro basso e malpagato),patarini (straccivendoli)… I loro capi erano personalità altrettanto borderline. Fra’ Dolcino, figlio illegittimo di un prete, nel 1300 stava per prendere i voti ma fu costretto ad uscire perché sorpreso a rubare i soldi del suo maestro… Nel 1304,raccolti intorno a sè cinquemila marginali, fissati, vaneggianti, maniaci, fondò tra le valli alpine una comune dove mettere in pratica i suoi principi. La Comune incapace di produrre alcunché, campò per tre anni depredando le campagne circostanti, dunque di mero parassitismo banditesco: un Centro Sociale ante litteram…Thomas Muntzer, il ‘Re degli anabattisti”, nacque nel 1488 da una famiglia molto agiata… ebbe vita molto inquieta… ora insegnante, ora predicatore, ora cappellano finchè… raccoglierà intorno a sè folle di contadini e di ‘semplici’ (ossia di ingenui e di deboli mentali) fanatizzati dalle prediche egualitarie. ‘Al punto che nessuno voleva più lavorare e se aveva bisogno di cibo o di un vestito andava da un ricco e pretendeva tutto. E a chi non dava spontaneamente prendevano con la forza… esempio di esproprio proletario… Jean Beukelszoon, apprendista sarto… dilapidò le sostanze e divenne Giovanni di Leida… il capo della setta Anabattista… abolì tutte le leggi tranne quella dell’amore. Poligamia, proprietà socializzata, esecuzioni omicide, delirio di uguaglianza e d’oscenità. Il Terrore…”
Come si nota Blondet ha messo magistralmente in evidenza le “radici” di questi fenomeni, per cui, a guardar bene, i movimenti incoraggiati da papa Bergoglio rappresentano un fenomeno gnostico estremamente grave da cui prese le mosse anche il Nazismo in Germania… altro che “povertà evangelica” :
Nei giorni dell’agonia di Weimar si vide a Berlino, tra saccheggiatori bolscevichi, anarchici attentatori, corpi franchi, reduci e teppisti armati, anche una strana genia : ‘indiani metropolitani’ col viso dipinto e penne sul capo a modo dei pellerossa, predicatori di licenze sodomitiche per la gioventù,progenitori di hippies e di punk in stracci colorati. Un pullulare di persone uscite dai bassifondi nell’ora selvaggia della licenza collettiva, a godere dell’eversione senza domani. Uno di questi gruppi si chiamava ‘Wandervogel’ , Uccelli Migratori,cultori della natura nudista, maschi e sodomiti,compivano ‘atti spettacolari’ ripugnanti o violenti (pre-situazionisti), tripudiando nel caos sociale come in una festa crudele. Pochi mesi dopo questi variopinti personaggi , smesso l’orecchino al lobo,le penne sui capelli e le facce dipinte, sarebbero riapparsi – inquadrati, stivalati, in camicia bruna- nei Battaglioni delle SA, Sturmabteilung. I Wandervgel, le libere creature dei boschi, ne formavano il nerbo. Interrogati questi ribelli ‘liberati’ sul perchè si fossero messi al servizio di Hitler, rispondevano : ‘Ma è uno di noi’. Non ravvisavano la struttura gerarchica che il nuovo ordine stava covando. Si sa come il Fuhrer si liberò con spiccia brutalità di questa milizia omosessuale orgiastica. Il caos demoniaco che l’aveva innalzato al poter infrangendo vetrine, pestando e seminando il terrore di strada, non era più lo strumento giusto per gestire il potere ormai afferrato. Il grande stregone soppiantò la banda debosciata con l’Ordine Nero. Furono le SS, evocate dalla luce luciferina, a sorprendere le SA in una delle loro orge e a ricacciarle nell’abisso…”
Beh, prima di parlare di “poveri”, bisognerebbe spiegare che la povertà è una virtù se, liberamente, scelta e accettata e che i poveri del Vangelo, sono i “poveri di spirito”… non la sentina di marginalità… come quell’insieme di sigle che, all’interno dei Sacri Palazzi, ci hanno riportato indietro nel tempo… e ci hanno fatto ritornare alla mente i tanti momenti di angoscia prodotti dalla rivoluzione sessantottarda… e ci hanno fatto toccare con mano che, purtroppo, poco è cambiato da allora: i Wanderwegel, con il placet e la benedizione pontificia, svolazzano ancora e, via via, prendono di mira il nemico: stavolta sono le “Sentinelle in Piedi”.
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Ragazzi e ragazze, giovani e giovanissimi, in gran parte, ma anche signori e signore di mezza età, anziani, professionisti, operai, studenti, disoccupati, casalinghe, si radunano – previo permesso del Comune e della Questura – nelle piazze d’Italia, si dispongono a scacchiera e, in piedi, nel silenzio più assoluto, ciascuno inizia, mentalmente, a leggere un libro. Uno spettacolo incredibile : in una società “ciabattona” e ciarliera in cui si distribuiscono, per saluto, pacche sulle spalle o rumorose confidenze, vedere centinaia di persone composte, in silenzio, leggere libri, diventa uno spettacolo assai suggestivo e che fa pensare… e, come sempre, il silenzio vale più di mille parole, di mille slogan, di chiassose e agitate conventicole e camarille .
Sono le “Sentinelle in piedi” che, così, manifestano, dimostrando, con la lettura, di saper pensare e scegliere ancora con il proprio cervello, contro l’appiattimento delle menti per cui la maggioranza delle persone – data l’incredibile potenza e prepotenza della Lobby LGTB (Lesbiche – gay – trans e bisex) – sottoposta a un continuo martellamento mediatico, segue quello che fu il comportamento e l’azione di Semiramis lussuriosa “Che libito fé lecito in sua legge”. Una protesta dunque composta e che, in mezzo alla cialtroneria, scuote le coscienze, fa pensare e dunque mette in allarme . Sì, la gente si domanda dove andremo a finire se questi – in genere tutti i partiti dalla Sinistra alla (falsa) Destra – sono riusciti a farci “digerire” – secondo il metodo rivoluzionario dei tre passi avanti e uno indietro – dopo il divorzio l’aborto, quindi la liberalizzazione delle droghe (per darsi un alibi loro le chiamano ‘droghe leggere’ ben sapendo che non esistono droghe ‘leggere’ e droghe ‘pesanti’), poi il “testamento biologico”, l’eutanasia (Ricordate il Caso di Eluana Englaro) quindi l’utero in affitto, il riconoscimento delle coppie gay… mentre ci avviamo verso il matrimonio sodomitico e l’adozione di bambini alle coppie gay…in nome dei “Diritti civili”; come se i bambini che vengono tracimati dall’aborto, o quelli che verranno “artigliati” dalla coppia omosessuale non avessero anche loro il diritto di vivere e di avere un padre e una madre…
Queste “Sentinelle in piedi” dunque, come tutte le sentinelle, allertano “in silenzio”…o almeno tentano di allertare. Ma ci sono molti “cazzerellini tutto pepe e sale” rimasti sconvolti da questo “fenomeno” pro life, come lo scrittore partenopeo Saviano (quello che non conosce grammatica e sintassi e butta giù immangiabili polpettoni che tanto piacciono,come un tempo piacevano “Grand Hotel” e “TV Sorrisi e Canzoni” , al pubblico “de’ noantri” ) il quale ha dichiarato che, lungi dal fare una azione “non violenta”, in realtà le Sentinelle sono violentissime anzi, mezze criminali, in quanto vorrebbero vietare ad altri i diritti etc. etc.
E allora eccoti gruppi di antagonisti, femministe, rappresentanti dei “battelli senza vapore”, zecche, centri sociali, anarchici insurrezionali che non si limitano a contestare rumorosamente le Sentinelle in piedi ma le aggrediscono a sprangate – come nella migliore tradizione di coloro che sono nati e vissuti all’interno dei lugubri centri sociali – o, se va bene, li prendono a calci e sputi (clicca qui e qui per vedere i video della contestazione).
Una cosa da vomito.
Diceva Chesterton che dovremo fare delle battaglie per dimostrare che l’erba è verde… e ci siamo arrivati!
Non si tratta quindi, da parte degli anarchici insurrezionali e dei centri sociali, solo di “impedire la libertà di parola a persone a loro sgradite” o di intemperanze occasionali ma, come dicono in un comunicato le “Sentinelle in piedi”:
“di un premeditato atteggiamento di violenza, di violazione dei diritti e delle libertà altrui e istigazione a delinquere. Tali forme di squadrismo hanno riguardato ad esempio, lo scorso 5 ottobre la manifestazione…(a Milano, come a Bologna e in tante altre città d’Italia – n.p.c.) pesantemente molestata… da parte di disturbatori provenienti dall’area anarchica e dai centri sociali… (per cui) i sottoscritti chiedono, che tutte le forze politiche, istituzionali, culturali e professionali si esprimano chiaramente contro queste forme di barbarie … in difesa della libertà, che è il bene più prezioso che abbiamo…”
A parte la solidarietà espressa dalla Lega di Salvini, e di alcuni parlamentari (Giovanardi, Meloni, Roccella) ve le immaginate le forze politiche e istituzionali esprimere solidarietà agli “aggrediti” e alle vittime?…Ve li immaginate voi i nostri due Presidenti , della Camera e del Senato, fare un comunicato contro gli anarchici insurrezionali o contro i “coccolati” centri sociali? Ve la immaginate voi (risum teneamus!) la Boldrini o Grasso prendere carta e penna e stilare, nero su bianco, un comunicato contro “la vile aggressione di inermi cittadini da parte degli squadristi provenienti dagli anarchici e dai centri sociali?
Già, i CENTRI SOCIALI… Ricordate il Sessantotto che in Italia durò più di vent’anni ? Ricordate le “okkupazioni” e la guerriglia armata? Ricordate i malfattori del “Leoncavallo” ? Ricordate la gente del quartiere che non aveva più il coraggio di uscire di casa per non imbattersi in quei “galantuomini” e , a sera, sprangate porte e finestre, si barricava in casa telefonando, per sfogarsi, con parenti e amici? Come dimenticare quel “centro sociale” fondato e “autogestito” nel 1975, appunto, in via Leoncavallo? E, dopo, la guerriglia quando dai tetti gli “occupanti” dl centro sociale gettavano pietre e bottiglie molotov sul capo di poliziotti e carabinieri tanto che, a decine, furono arrestati, mentre altri si dileguarono ? E ancora guerriglia quando il centro sociale fu costretto a trasferirsi in via Salomone e, poi, in via Watteau?
Chi, come me, ha ormai i capelli bianchi e una memoria di ferro ricorda, poi, quando da quell’edificio, abitato dai Collettivi Antifascisti, Lotta Continua, Avanguardia Operaia, Libertari Marxisti- Leninisti, (ex)cattolici – libertari (sic), Marxisti-Leninisti – dove si tenevano concerti di musica “satanica”(Henry, Rollins, DOA, Scream, O! Kult, Borghesia, Etant Donnes) a mille decibel, tanto da distruggere la membrana auricolare dei “nativi” e dove erano rintanati punk, dark, industrial,neopsichedelici, poi squatter e porcheria simile – uscivano “squadracce” con spranghe che andavano ad aprire, come cocomeri, i crani dei “fascisti o presunti tali”, naturalmente in nome di un radioso domani e del sol dell’avvenire… E, non si può passare sotto silenzio la distribuzione di sostanze psichedeliche o della così detta “draga leggera”… che leggera non era e non è tuttavia e, infine, turbinano ancora, nelle orecchie, i cori ritmati di questa gentaglia di fronte al Battaglione Mobile dei Carabinieri in servizio antisommossa: “Camerata, basco nero, il tuo posto è al cimitero!” .
Ecco i centri sociali che, ora , come l’araba fenice, sembrano risorti dalle loro ceneri e, come i loro predecessori, vanno all’attacco delle “Sentinelle in piedi” e di tutte quelle persone – cattolici e non – che si rifiutano di portare il cervello all’ammasso e di sottostare ai diktat … Eh sì, ma vedrete che, trattandosi di difesa di “valori non negoziabili”, qualcuno interverrà in favore di queste povere Sentinelle…qualcuno, molto in alto, dalle parti di piazza San Pietro – si diceva – farà sentire la sua voce a questi centri sociali.
E infatti la Voce si è sentita, e come! Ma, per uno di quegli incredibili scherzi del destino, la Voce non è stata di ammonimento nei confronti dei centri sociali, ma di sostegno. E così “Il Fatto Quotidiano” titola, a tutta, pagina : “Papa Francesco riceve gli indignados… (lui). E’ l’unica sinistra rimasta” e Salvatore Cannavò scrive nel suo “pezzo” :” si possono incontrare i campesinos, sindacati marxisti e anarchici, gli indignados spagnoli e gli Steelworkers statunitensi … gli italiani del Leoncavalllo (avete letto bene! n.p.c)… i promotori del Social Forum di Porto Alegre… Juan Gabois… leader dei Cartoneros argentini …”
Il “vescovo di Roma” Bergoglio, rivolgendosi agli esponenti del Leoncavallo, dopo aver fatto un’analisi filo-marxista (poco filo e molto marxista) dei problemi economici che, secondo lui, affliggerebbero la società,ha esortato quelle belle persone dei “Leoncavallini” a “Proseguite la vostra lotta” (testuale) per cui verrebbe da pensare – e meno male che Spaccapigne su “La Bussola quotidiana” ci chiarirà la cosa per cui ci rassereneremo sicuri che “Il Papa c’è e non sei tu”- che i membri di quel centro sociale, e di tutti gli altri, siano più che autorizzati a continuare la loro opera di terrorismo contro le Sentinelle in piedi e chi difenda il Diritto Naturale.
Ma sono solo pensieri di un malpensante…
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Dopo la caduta del Muro di Berlino, la caduta del Comunismo nell’URSS e nei paesi di Otrecortina, in Europa il Comunismo ha avuto una metamorfosi e si è trasformato in una sorta di Radicalismo di massa. Ma, anche rima della caduta del Muro, c’erano state alcune “degenerazioni” del Comunismo, per cui i centri sociali non nascono, come funghi, dal nulla, ma hanno una loro storia (in Italia come in Argentina) e quando papa Bergoglio afferma di non essere “comunista” ha ragione ma, lasciando perdere il Vangelo, possiamo definire (e da ora in poi nel virgolettato inserirò l’analisi fatta da Maurizio Blondet nel libro “No Global: la formidabile ascesa dell’antagonismo anarchico” – Ed. Ares – ) queste nuove formazioni come:
“I figli della borghesia, più avanti dei padri nello scendere in basso, prima di esplodere come problema sociale hanno affollato per anni le discoteche (piccola borghesia arricchita) o quei luoghi di marginalità volontaria che… sono i ‘Centri Sociali” (figli dell’alta neo-borghesia arricchita)… Il Quinto Stato,la sottocasta che gli indù chiamavano ‘paria’, è sempre esistito ma non è mai stato capace di fare storia: troppo fluttuante e incostante, dominato dai suoi istinti primari… La sola cosa che può produrre è il ‘pandemonium’ , la ‘jacquerie’, un’anarchia delle sue voglie momentanee… Del resto, Black Bloc e Centri sociali mica hanno minacciato seriamente il potere del Fondo Monetario, mica hanno distrutto le sedi dell’alta finanza. Quel che distruggono, incendiano, saccheggiano, sono le auto, le vetrine, i passanti; insomma ‘noi’ , la società che confida in un ordine normale. Sono i cittadini che intimidiscono. Siamo noi il loro nemico”
Ecco una domanda ci sembra legittima : come nasce questa “marginalità” e chi sono in realtà i membri dei Centri Sociali?
“ ‘Il Manifesto’ pubblicava il 16 gennaio del 1996 la seguente lettera: ‘Sono un venticinquenne privilegiato dell’ hinterland milanese; ho potuto studiare; ho una famiglia mediamente benestante… ho caricato gli sbirri provando un senso di gioia e un senso di liberazione mai provato prima… vorrei - prosegue il giovane Marco Vite da Monza – che i Centri sociali riuscissero a trasformare il nostro odio in forme permanenti di conflitto sociale’… Il tipo umano che appare in filigrana … e che s’è agglutinato nei Centri Sociali (anche il più noto, il milanese ‘Leoncavallo’, nacque nel 1975) non è affatto nuovo…. Capelloni, drogati, che ‘consumano poco’ denota vite informi (incapaci di darsi una ‘forma’),subpersonalità incompiute o malferme, inerti e insieme irrequiete… molti dei giovani frequentatori dei Centri Sciai sono (in Lombardia!) senza lavoro (Blondet scrive nel 2002 n.p.c.) o lavoratori senza qualifica nella ‘Piccola Fabbrica’… più che disoccupati, dei non – occupabili. Le oscure sette millenaristiche che nel Medio Evo esplosero e misero a sacco intere regioni d’Europa reclutavano immancabilmente degli ‘irregolari’ di questo genere : marginali per incapacità a reggersi all’interno della società, a rispondere alle esigenze minime del vivere comune. Lo dicono i nomi stessi dei gruppi attratti dalla predicazione catara: ‘ piphler’ (da plebs), texerantes (da tessitori, lavoro basso e malpagato),patarini (straccivendoli)… I loro capi erano personalità altrettanto borderline. Fra’ Dolcino, figlio illegittimo di un prete, nel 1300 stava per prendere i voti ma fu costretto ad uscire perché sorpreso a rubare i soldi del suo maestro… Nel 1304,raccolti intorno a sè cinquemila marginali, fissati, vaneggianti, maniaci, fondò tra le valli alpine una comune dove mettere in pratica i suoi principi. La Comune incapace di produrre alcunché, campò per tre anni depredando le campagne circostanti, dunque di mero parassitismo banditesco: un Centro Sociale ante litteram…Thomas Muntzer, il ‘Re degli anabattisti”, nacque nel 1488 da una famiglia molto agiata… ebbe vita molto inquieta… ora insegnante, ora predicatore, ora cappellano finchè… raccoglierà intorno a sè folle di contadini e di ‘semplici’ (ossia di ingenui e di deboli mentali) fanatizzati dalle prediche egualitarie. ‘Al punto che nessuno voleva più lavorare e se aveva bisogno di cibo o di un vestito andava da un ricco e pretendeva tutto. E a chi non dava spontaneamente prendevano con la forza… esempio di esproprio proletario… Jean Beukelszoon, apprendista sarto… dilapidò le sostanze e divenne Giovanni di Leida… il capo della setta Anabattista… abolì tutte le leggi tranne quella dell’amore. Poligamia, proprietà socializzata, esecuzioni omicide, delirio di uguaglianza e d’oscenità. Il Terrore…”
Come si nota Blondet ha messo magistralmente in evidenza le “radici” di questi fenomeni, per cui, a guardar bene, i movimenti incoraggiati da papa Bergoglio rappresentano un fenomeno gnostico estremamente grave da cui prese le mosse anche il Nazismo in Germania… altro che “povertà evangelica” :
Nei giorni dell’agonia di Weimar si vide a Berlino, tra saccheggiatori bolscevichi, anarchici attentatori, corpi franchi, reduci e teppisti armati, anche una strana genia : ‘indiani metropolitani’ col viso dipinto e penne sul capo a modo dei pellerossa, predicatori di licenze sodomitiche per la gioventù,progenitori di hippies e di punk in stracci colorati. Un pullulare di persone uscite dai bassifondi nell’ora selvaggia della licenza collettiva, a godere dell’eversione senza domani. Uno di questi gruppi si chiamava ‘Wandervogel’ , Uccelli Migratori,cultori della natura nudista, maschi e sodomiti,compivano ‘atti spettacolari’ ripugnanti o violenti (pre-situazionisti), tripudiando nel caos sociale come in una festa crudele. Pochi mesi dopo questi variopinti personaggi , smesso l’orecchino al lobo,le penne sui capelli e le facce dipinte, sarebbero riapparsi – inquadrati, stivalati, in camicia bruna- nei Battaglioni delle SA, Sturmabteilung. I Wandervgel, le libere creature dei boschi, ne formavano il nerbo. Interrogati questi ribelli ‘liberati’ sul perchè si fossero messi al servizio di Hitler, rispondevano : ‘Ma è uno di noi’. Non ravvisavano la struttura gerarchica che il nuovo ordine stava covando. Si sa come il Fuhrer si liberò con spiccia brutalità di questa milizia omosessuale orgiastica. Il caos demoniaco che l’aveva innalzato al poter infrangendo vetrine, pestando e seminando il terrore di strada, non era più lo strumento giusto per gestire il potere ormai afferrato. Il grande stregone soppiantò la banda debosciata con l’Ordine Nero. Furono le SS, evocate dalla luce luciferina, a sorprendere le SA in una delle loro orge e a ricacciarle nell’abisso…”
Beh, prima di parlare di “poveri”, bisognerebbe spiegare che la povertà è una virtù se, liberamente, scelta e accettata e che i poveri del Vangelo, sono i “poveri di spirito”… non la sentina di marginalità… come quell’insieme di sigle che, all’interno dei Sacri Palazzi, ci hanno riportato indietro nel tempo… e ci hanno fatto ritornare alla mente i tanti momenti di angoscia prodotti dalla rivoluzione sessantottarda… e ci hanno fatto toccare con mano che, purtroppo, poco è cambiato da allora: i Wanderwegel, con il placet e la benedizione pontificia, svolazzano ancora e, via via, prendono di mira il nemico: stavolta sono le “Sentinelle in Piedi”.
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