ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 20 febbraio 2013

Curiosità bosiane


Un moderno e innovativo parroco modenese ha "sfornato" un CREDO Nuovo ! Dopo l'omelia i fedeli sono stati invitati a leggere un credo coniato di nuovo da questo volenteroso discepolo di Bianchi. Un nostro lettore che lo ha segnalato ci ha inviato il documento distribuito in chiesa e quindi pubblico che qui potete leggere.




 
Cambiare il credo pensiamo sia UN ABUSO grave, chiediamo al nostro amico Grillo (Sacerdote) di spiegarci se il fatto è grave, e quali sono le anomalie comprese in questo testo.
Io Don Chisciotte resto fermo alla semplice e banale domanda: PERCHE' ???? SI DEVE MODIFICAREQUALCOSA che va bene ? a cui segue altra semplice domandina:
Questo Sacerdote ha il potere il mandato e l'autorità per farlo ???? 
Il numero 69 di “Redemptionis Sacramentum”
(2004, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II) recita:
Non si ammetta nella Santa Messa, come nelle altre celebrazioni liturgiche, un credo o professione di fede, che non sia inserito nei libri liturgici debitamente approvati”.

Caro don Chisciotte
Prima di te, sono venuto a conoscenza di questo fatto: un “credo”  preparato per la prima domenica di quaresima.
Il linguaggio è pieno di luoghi comuni e  impreciso (ma si dovrebbe  dire errato).E’ stato recitato durante la messa , al posto del credo apostolico in una chiesa retta dai “bosiani nostrani”. 
La più importante fra tutte, perché vi è parroco il “priore modenese” della  congrega.
Cambiare il “Credo” è cosa  gravissima perché la professione di fede  si chiama anche simbolo in quanto è ciò che distingue e accomuna  tutti i cristiani, compresi ortodossi e protestanti e deve essere uguale per tutti senza alcun mutamento.L’abuso è uno di quelli per i quali Giovanni Paolo II prescrisse la denuncia, al Vescovo ed anche a Roma in virtù del “primato del Romano Pontefice”.  (cfr. Redemptionis  Sacrametum n. 184).
Il linguaggio  ambiguo è tipicamente  di Bose e nel nostro sito ve ne sono molteplici esempi.   Si dice che Gesù “ha condiviso con noi la tentazione del peccato.”  In realtà fu simile a noi eccetto che nel peccato ed anche nell’episodio delle tentazioni Egli non è stato nemmeno sfiorato da satana, in quanto lo ha subito debellato.
Il linguaggio impreciso genera idee imprecise  e identifica Gesù con un uomo qualunque.Così pure il dire che la Risurrezione della carne “non è un premio per una vita irreprensibile” favorisce l’idea  che alla fine vada bene tutto. Basta mettersi in cammino.  Non si afferma  che il cammino deve terminare con la conversione, la quale, tranne che in casi di impedimento fisico, deve comprendere  
la confessione sacramentale.Ad una prima lettura pare  che questo testo non contenga errori, invece diffonde la eresia.La cosa più assurda e gravissima sta  però nel fatto che ai Concili di Nicea- Costantinopoli, si decise che  gli articoli del simbolo apostolico, non dovevano essere mutati né nel numero né nella espressione letterale in quanto  il linguaggio del Credo è normativo e vincolante per la  Fede.

 


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