ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 18 dicembre 2011

Orlandi:"Verità su mia sorella"


VATICANISTA DE LA STAMPA
Una folla di un centinaio di persone ha assistito all'Angelus domenicale a piazza San Pietro per chiedere al Papa "verità e giustizia" su Emanuela Orlandi. In mano la foto della ragazza- quella con la fascetta sulla fronte che tutta l'Italia ricorda - un folto gruppo di persone si è radunato oggi in Piazza San Pietro, sotto la finestra da cui il Papa ha recitato l'Angelus, per ricordare che la scomparsa di Emanuela Orlandi attende ancora una risposta. A guidare la piccola folla, Pietro Orlandi, il fratello della cittadina vaticana svanita nel nulla il 22 giugno 1983. Pietro Orlando ha recentemente lanciato una petizione nella quale chiede al Pontefice di "porre in essere tutto ciò che è umanamente possibile per accertare la verità sulla sorte della Sua connazionale Emanuela Orlandi". "Un gesto così cristiano - si legge ancora nella lettera - non farebbe che dare luce al suo altissimo magistero, liberando la famiglia di Emanuela e i tanti che le hanno voluto bene dalla straziante condanna a un'attesa perenne". Tutte le persone hanno tenuto in mano una foto di Emanuela e una copia della petizione ed hanno assistito in silenzio alla preghiera mariana di Benedetto XVI. Solo a conclusione hanno inneggiato a "Emanuela, Emanuela", rispettosamente guardati a vista dai gendarmi vaticani."Hanno perso una grande occasione per riscattare 28 anni di silenzio", ha commentato il fratello Pietro ai giornalisti che lo hanno interpellato a conclusione dell'Angelus. "Oggi chi
speravo...". Il fratello di Emanuela Orlandi è convinto che al Papa "non hanno permesso di parlare. Spero che trovi il coraggio per abbattere il muro di silenzio e omertà che c'è sia in Vaticano che nello Stato italiano. Evidentemente la verità dà fastidio a qualcuno. Io mi sono rivolto al Papa perché sono cittadino vaticano, ma le stesse domande andrebbero poste allo Stato. Tra Stato e Vaticano ci vorrebbe più collaborazione. Spero che prima o poi si mettano la mano sulla coscienza. Io ho pazienza". A metà ottobre Pietro ha rivolto al Papa un appello-petizione per chiedere «verità e giustizia» sulla vicenda di sua sorella, invitando chi volesse aderirvi a scrivere a emanuela libero.it. A quell'indirizzo sono arrivate
oltre 45 mila mail. Il 9 dicembre Pietro ha consegnato quell'appello nelle mani del segretario particolare di Benedetto XVI, mons. Georg Gaenswein, con il quale ha avuto un colloquio. E questa mattina chi insieme lui è andato in piazza S.Pietro, aveva con sè oltre alla foto di Emanuela, anche il testo
dell'appello e un foglio con 10 domande sui misteri del caso Orlandi. Domande che chiamano in causa il Vaticano, lo Stato italiano, la banda della Magliana, la Procura di Roma, i Servizi, tutti i soggetti che le corso degli anni sono entrati in questa storia. Una storia rimasta bene impressa nella memoria degli italiani. L'incipit di molte delle mail arrivate a Pietro in questi mesi lo prova chiaramente: «Avevo 13 anni quando sua sorella è scomparsa...». «Avevo 32 anni quando sentii la notizia...». Tra chi ha aderito ci sono anche personaggi noti, come Dario Fo e Franca Rame, e diversi sacerdoti. «Sostengo con
fermezza la richiesta di trasparenza all'interno della Chiesa per la Sua credibilità stessa», scrive un missionario. Pietro spera che il Papa prossimamente possa dire qualcosa che aiuti a «rompere il muro di omertà che c'è nello Stato italiano e in quello Vaticano. La verità evidentemente dà ancora fastidio a qualcuno». Tra Italia e Vaticano, aggiunge, «ci vuole collaborazione. Invece la collaborazione c'è stata
per insabbiare». Oggi però un piccolo appello per Emanuela tra le mura vaticane c'è stato. Nella chiesa di S.Anna, che la ragazza frequentava, alla messa delle 10, durante la preghiera dei fedeli una donna, che era un'amica di Emanuela, ha espresso una sua personale intenzione: «Ogni tanto - ha detto - mi sembra di vederti seduta qui in Chiesa al secondo banco con i lunghi capelli neri. Invece non ci sei. Ti hanno tolto la felicità e la possibilità di diventare una donna».
18/12/2011

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.