ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 14 novembre 2015

Prophetia docet?

Attentati in Francia: le profezie sulla distruzione di Parigi e Roma


La fine di Roma è segnata? E anche quella di Parigi? Almeno così fanno intuire numerose profezie del passato. Proprio nella città eterna dovrebbe avere infatti inizio il conflitto finale tra le forze del bene e del male e questo secondo illuminati, mistici, santi, sensitivi. Le elenchiamo in sintesi 

I SANTI - San Giovanni Bosco (1815-1888): Delle sue visioni informò papa Pio IX il 12 febbraio1870. Parlò circa gli avvenimenti futuri della Chiesa e del mondo. Scrisse egli stesso ciò che vide e udì. È una profezia che, come tutti i vaticini, ha i suoi punti oscuri. Ma sostanzialmente il problema era «la Parola di Dio accomodata alla parola dell’uomo».

Crociata, contro chi?

L'Islam e il mito della Crociata

I Mussulmani occuparono l’Italia Meridionale, dopo aver saccheggiato la Basilica di San Pietro in Vaticano: gli Italiani dopo due secoli, incitati dai Papi, contrapponendo la Croce alla Mezzaluna, cacciarono gli occupanti.
Nel secolo XI ci fu prima Crociata, alla quale ne seguirono altre: i Mussulmani furono cacciati anche dalla Spagna, dal mare, da Vienna e da Budapest: tutte vittoriose Crociate di liberazione.

"Non capisco " – ha detto il Papa

Il Papa condanna gli attacchi di Parigi: "E' un pezzo della terza guerra mondiale"

In allerta le parrocchie della capitale francese. Il cardinale Parolin: "Con l'Isis non si dialoga"
Il Papa ha "accolto con sgomento" le notizie che giungevano da Parigi nella serata di venerdì (Lapresse)
Roma. Il Papa, prontamente informato di quanto stava accadendo ieri sera nelle strade di Parigi, “ha accolto con sgomento le notizie sugli attacchi terroristici”.

Nomino, ergo sum!

La vera rivoluzione di Francesco è a colpi di nomine

Negli Stati Uniti e in Italia le svolte più clamorose. Con nuovi vescovi e nuovi cardinali in "stile Bergoglio". In Belgio, la rivincita di Danneels su Ratzinger. Il trionfo del club di San Gallo

di Sandro Magister


ROMA, 14 novembre 2015 – Molto più che riformare la curia e le finanze vaticane (alle quali egli si applica più per obbligo che per passione, senza un piano d'insieme e puntando su uomini e donne troppo spesso sbagliati) è ormai chiaro che papa Francesco vuole rivoluzionare il collegio dei vescovi. E lo fa in modo sistematico.


Cronaca di un linciaggio mediatico

Come fare di una non-notizia un caso mediatico
Da qualche giorno ormai, in seguito alla pubblicazione di un video sul sito internet del Corriere, è esploso il caso delle Suore Francescane dell’Immacolata e del loro fondatore, padre Stefano Maria Manelli. La vicenda ha fatto breccia anche nella televisione nazionale, conquistando qualche spazio nei programmi d’intrattenimento. Sembra necessario, per smascherare le imposture travestite da giornalismo, analizzare un attimo con il lume della ragione e con il cuore in mano le interessanti trovate mediatiche per fare di una non-notizia un caso mediatico, impressionante e molto utile, in questo momento, per fare pressione sui giudici della procura di Avellino chiamati a dare un giudizio circa una questione patrimoniale che fa gola a molti.

Credo/non credo

Credo la Chiesa

Cristo ha dotato la Chiesa di una struttura che sarebbe rimasta immutabile nella sua essenza, perché inaccessibile alle forze fluttuanti relative della città terrena. L’influenza dell’immagine mutevole della città terrena sugli uomini della Chiesa non avrebbe mai condizionato la perennità della sua essenza strutturale di Regno (padre Teodosio Maria della Croce).

Queste ispirate parole di un mistico greco fattosi cattolico, scomparso nel 1989, ci sono di grande conforto nell’ora tenebrosa che stiamo attraversando. Per quanto le sue guide, fino ai livelli più alti, possano lasciarsi influenzare dalle idee fluttuanti della città terrena, la Chiesa non può mutare né nella sua natura, che ne fa l’inizio del Regno di Dio, né nella sua struttura essenziale, invulnerabile rispetto alle forze occulte del mondo e immodificabile dalle vicissitudini della storia. È quest’anima eterna della Chiesa che noi crediamo, come si può percepire dal sussulto di vigore e di convinzione con cui un’assemblea di una dozzina di persone canta alla Messa Et unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam

Misericordia senza verità?


Doposinodo. Chaput cita Guardini e il papa anche, ma non si sa quanto vadano d'accordo


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Nel dare udienza il 13 novembre alla Fondazione Romano Guardini, papa Francesco ha citato un passo del grande teologo italo-tedesco che è uno dei suoi pensatori preferiti.
È il passo in cui Guardini riprende un episodio da "I fratelli Karamazov" di Dostoevskij, quando la gente "va dallo starec Zosima per presentargli le proprie preoccupazioni e difficoltà" e si avvicina a lu anche una contadina che gli dice di aver ucciso il marito malato, il quale l’aveva molto maltrattata. Lo starec vede che la donna è convinta di essere condannata e per questo "le mostra una via d’uscita: la sua esistenza ha un senso – spiega – perché Dio la accoglie nel pentimento". E lei "viene trasformata e riceve di nuovo speranza".

venerdì 13 novembre 2015

Gioco di squadra..(e compasso?)

SCIOCCHEZZE MODERNISTE

Il vero pensiero di Giovanni XXIII su messa in latino don Milani, Teilhard e preti-operai. Le sciocchezze moderniste originate dalla mala fede il cui unico scopo è quello di avvalorare una interpretazione eterodossa del Concilio di F. Lamendola  




Si dice e si ripete, da parte di quei cattolici che si autodefiniscono – non senza compiacimento – “progressisti”, che il Concilio Vaticano II ha relegato in soffitta gli usi liturgici della vecchia stagione cristiana, introducendone di nuovi, radicalmente innovativi e aperti al futuro, secondo la volontà di Giovanni XXIII.

Ascolta, si fa notte fonda!

Si scrive: “Dio prioritariamente misericordioso”; si legge: “Dio cattivo”  

Concepire Dio come essere prioritariamente (o persino unicamente) misericordioso conduce ad un fallimento teologico, perché genera una palese contraddizione.

di Corrado Gnerre
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zzzzpvrnIl teologo, monaco, priore (non si sa come definirlo) Enzo Bianchi è tra gli invitati fissi di una trasmissione serale di Radio Uno dal titolo “Ascolta si fa sera…”.
Nella puntata di qualche giorno fa il Nostro ha detto con molta chiarezza che in Dio non ci sarebbe una coesistenza paritaria e omogenea tra giustizia e misericordia, perché questa (la misericordia) sarebbe nella natura dell’Onnipotente prioritaria rispetto alla giustizia. Poi ha perfino citato Nietzsche e la sua convinzione secondo cui Dio “sarebbe morto” nel sacrificio di Cristo.
Su quale logica possano essere dette certe cose, non si sa. Resta il fatto che ancora una volta Bianchi si distingue per convinzioni che sono in palese rottura con la dottrina cattolica di sempre. Il problema però è che non è solo lui. C’è una lunga (troppo lunga) ed autorevole (troppo autorevole) schiera di teologi, ecclesiastici e quant’altro che la pensano allo stesso modo.

Noi, smarriti ...

SUPPLICA A PAPA FRANCESCO DA UN NON CREDENTE OCCIDENTALE

Andare a caccia di eresie finirà per togliere quasi tutto, a noi infarinati di cultura occidentale


Qualche anno fa a Verona Benedetto XVI e Camillo Ruini parlarono ai vescovi italiani. Parlarono di fede e cultura, di Cristo e del Logos, la ragione che si allea con la Parola, senza identificazioni e senza conflitti irrimediabili. Ne parlarono da specialisti, l’uno teologo l’altro filosofo, e immagino anche da pastori della chiesa cattolica. In un passaggio del suo discorso Ratzinger diede il benvenuto a noi intellettuali laici che fervorosamente appoggiavamo la piattaforma di illuminismo cristiano e di umanesimo colto e filosoficamente implicato del pontificato. Ora Francesco fa di noi degli eretici impenitenti, anche a nome del mio intimo e caro amico Maurizio Crippa, che ne ha scritto su tono diverso dal mio nel Fogliuzzo di ieri. Voi direte: ma che notizia è? Vi siete montati la testa? I papi hanno altro da pensare e da fare.

Ecco l’uomo nuovo auspicato..

Sul porcàio italo-vaticano. Qualche domanda sull’origine.

Un lettore:

“Ogni giorno ne esce una, e pazienza andassero a donne… Ma qui sono tutti froci. Prima i carmelitani scalzi che mantenevano i marchettari di mezza Roma adesso il priore di Montecassino – no dico MONTECASSINO – che frequentava i locali gay di mezza Europa sperperando i soldi del priorato. Non e’ possibile che queste cose avvenissero senza una rete larga ma molto larga di complicita’ e/o omerta’.
Nel mio piccolo il mio 8 per mille lo daro’ a tutti ma non alla Chiesa cattolica.
Gianni”

La gogna si ritorcerà su...?

Francescani dell'Immacolata alla gogna sulla via del Calvario


I Vangeli non riportano le espressioni verbali di odio contro Nostro Signore Gesù Cristo  urlate dalla gente quando Egli veniva condotto al Calvario per essere crocifisso.
Gli storici dell'antica Roma non ci hanno tramandato cosa dicessero le urla forsennate degli spettatori  quando i Cristiani venivano messi orribilmente a morte nei circhi.
La Storia non ci dice , per fortuna, quali furono le orribili frasi scagliate dai protestanti contro i 19 sacerdoti e religiosi martirizzati a Gorcum in Olanda o dai "fraterni" giacobini, rivoluzionari francesi, quando passava carro che portava le Monache Carmelitane alla democratica ghigliottina : all'epoca non esistevano mezzi di riproduzione video e sonora.
Ora abbiamo però un modo per sentire quelle grida infernali che venivano scagliate contro i Santi Martiri : basta leggere quelli che da due anni, e particolarmente in questi giorni, vengono vomitati incessantemente contro i Frati e le Suore Francescani dell'Immacolata.

La lobby c'è ed è potente

L’Abate dom Vittorelli
con il responsabile della comunità Exodus Luigi Maccaro
Gli scandali ecclesiastici che emergono in questi giorni non costituiscono che una minima parte di quanto, a fasi alterne, la stampa provvede a divulgare con maggiore o minore dovizia di particolari. Essi seguono molti altri venuti alla luce negli scorsi anni, e precedono quelli che probabilmente saranno resi noti a breve.

Tra questi scandali, quello che vede coinvolto l'ex Abate di Montecassino mi pare possa suscitare lo sdegno dei fedeli, ma di certo non desta meraviglia in quanti, a vario titolo, si sono trovati a frequentare la Curia romana.

Papa, famiglia e convivialità

ovvero come ti esalto una famiglia senza Dio






Nella sua “catechesi” dell’udienza generale dell’11 novembre 2015, papa Bergoglio ha avuto modo di dar prova di come si possa ammonire sulla necessità di valorizzare la “convivialità” nella famiglia, dimenticando completamente di ricordare che senza Cristo non c’è né vera famiglia né vero uomo.

Guardatevi dai falsi profeti..!?

Il blasfemo servilismo anticristico
del supposto Vicario di Cristo





Diamo prima la notizia
Il 3 settembre 2015, papa Bergoglio ha ricevuto in Vaticano il Presidente dello Stato di Israele, Reuven Rivlin, accompagnato dalla moglie e da altri collaboratori. Quando Rivlin ha presentato a Bergoglio la sua collaboratrice Rivka Ravitz, che si dice sia un'ebrea “ortodossa”, questa si è rifiutata di dare la mano a Bergoglio e di rivolgergli almeno un cenno col capo, adducendo il motivo che l'ortodossia ebraica vieta i contatti fisici tra persone di sesso diverso nonché un qualche segno di riverenza nei confronti dei simboli di altre religioni, in questo caso la croce pettorale indossata da Bergoglio in quanto capo della Chiesa.

Don Camillo…chi?

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A quale don Camillo ci si riferisce, in questi giorni? A quello che “sta tra la gente”. Molto bene, non v’è chi non intenda il sacerdote se non così. Come pastore.
Ma don Camillo non è quello dipinto da alcuni in questi giorni. Assomiglia di più a quel don Camillo Ruini che si vuole archiviare. Gli assomiglia perchè don Camillo fa il prete, il pastore, è aperto a tutti, ma quando deve parlare parla, e non si ritira in sacrestia, non fa la “scelta religiosa”: anzi, vive la vita politica, senza mai che essa vada “sopra” a quella religiosa.
Però i comunisti minacciano la libertà: e lui combatte per la libertà. Vogliono monopolizzare l’educazione: e lui costruisce luoghi cattolici per constrastare le “case del popolo”. I comunisti predicano il “libero amore“: e lui si batte perchè non lo predichino e non lo pratichino.
Don Camillo va dietro ad ogni anima, ma va contro la corrente,
contro il pensiero dominante nel suo piccolo paesino (popolato un tempo di fascisti, all’epoca di comunisti). Quando legge l’Unità (la Repubblica di allora), ulula, non chiama il suo direttore per aggiornarsi con lui…

giovedì 12 novembre 2015

Nuovo calendario liturgico della religione unica dell’Umanità

Terra, pontus, astra, mundus quo lavantur flumine! Il rapporto dell’uomo con il creato nella prospettiva cattolica.


Da diverso tempo ormai nel mondo cattolico “aggiornato” si sente parlare di creato e di sua tutela. In questo stesso mondo, pare che con il passare degli anni, da una prospettiva inizialmente antropocentrica che vede il creato al servizio dell’uomo, si stia progressivamente passando ad una prospettiva ecocentrica, in cui il creato assurge alla dignità di fine. Ne è riprova anche il fiorire di feste e ricorrenze in cui fanno il loro debutto cattolico categorie ambientalistiche, estranee tanto a Dio quanto all’uomo, dettate dal pensiero tecno-scientifico (e la mente non può correre anche all’enciclica Laudato sii …). Capita ad esempio di leggere cose del genere: «Al termine dell’Angelus, Francesco ricorda sia il Convegno nazionale della Chiesa italiana, al quale prenderà parte martedì prossimo recandosi a Firenze, sia la “Giornata del Ringraziamento”, che quest’anno ha per tema “Il suolo, bene comune”, che a Roma si svolge in concomitanza con la “Giornata diocesana per la custodia del creato”, arricchita quest’anno dalla “Marcia per la terra”» (vedi qui). Ringraziamento, Suolo, Custodia del creato, Marcia per la terra: ci sono già gli elementi per un nuovo calendario liturgico!

Rispedire al mittente romano?

Thibaud Collin e la confusione del Sinodo

sinodo03Il noto filosofo francese, Thibaud Collin, ha scritto sul quotidiano francese La Croix, dove ha un suo blog, un interessante analisi del sinodo appena concluso.
Per fare un bilancio del lungo cammino il filosofo ritiene utile porsi nella “prospettiva dell’intenzione del Papa che l’ha convocato”. L’orizzonte è quella “conversione pastorale” più volte richiamata nelle “sue dichiarazioni e nelle sue scelte”, con l’obiettivo di una “chiesa ospedale da campo”.

Emeritatamente non kommissariato chi va in ecstasy !

















1. ALTRO CHE L'ESTASI DI SANTA TERESA DEL BERNINI, QUESTA SÌ CHE È L'ECSTASY DIVINA!

2. IL GAIO ABATE DI MONTE CASSINO SPENDEVA I SOLDI DELL'8 PER MILLE IN MARCHETTARI, VIAGGI INTERNAZIONALI E PILLOLE PER SBALLARSI NEI FESTINI FROCI DI MEZZA EUROPA
3. GRAMELLINI: 'CI LAMENTIAMO DEI POLITICI IMPRESENTABILI. PERÒ TRA PEDOFILI, LADRI, CRAPULONI E VENDITORI DI INDULGENZE, NON È CHE LA CHIESA SE LA PASSI MOLTO MEGLIO'
4. NEL 2013 IL ''PROBLEMA CARDIACO'' DURANTE UNA VACANZA PORCINA A BERLINO, LA CURA IN UNA CLINICA PRIVATA, LE DIMISSIONI. ALL'EPOCA PARAGONATE A QUELLE DI RATZINGER!
5. SOLO CHE AL SUO SUCCESSORE VENNERO SFILATI I POTERI SULLE FINANZE DEL MONASTERO. SEGNO CHE LA CURIA SAPEVA, MA COME AL SOLITO PREFERÌ SOFFOCARE LO SCANDALO
6. IN UN MESE SPENDEVA 34MILA €. 7MILA A LONDRA, 2MILA AL PRINCIPE DI SAVOIA DI MILANO. FORSE IL VATICANO, INVECE DI INSEGUIRE CORVI E GIORNALISTI, DOVREBBE GUARDARSI IN CASA

Sinodo alla Gerasena?

L'INDEMONIATO DI GERASA

    
L’episodio dell’indemoniato di Gerasa pietra d’inciampo dei cattolici modernisti. Nei Vangeli si racconta che Gesù ha eseguito un esorcismo e che ha scacciato il Diavolo da un posseduto: la cosa va presa alla lettera? di Francesco Lamendola  




  
Se nei Vangeli si racconta che Gesù ha eseguito un esorcismo e che ha scacciato il Diavolo da un posseduto, non solo gli studiosi e gli storici delle religioni di formazione razionalista, ma, sovente, anche parecchi esponenti della cultura cattolica, per paura di passare per retrogradi e oscurantisti – incredibile come il ricatto della ragione illuminista funzioni ancora perfettamente, a quasi tre secoli di distanza – si affrettano a sostenere che la cosa non va presa alla lettera; che quel racconto evangelico è il risultato di chissà quali passaggi di mano in mano, di voce in voce; che è difficilissimo, quasi impossibile, sapere che cosa sia accaduto realmente, risalire insomma sino al fatto vero e proprio; ma che, così come è pervenuto sino a noi, quel racconto va preso con beneficio d’inventario; che vi si possono scorgere i tipici procedimenti retorici di una storia edificante, di una parabola costruita a posteriori, di una leggenda creata in buona fede, da persone che credevano alla divinità di Gesù e che credevano anche a molte altre cose tramandate su di lui – forse a troppe.

Se non è clericalismo, questo, cos'è?

Giampaolo Pansa: caos in Vaticano, Papa Francesco in confusione più di Ignazio Marino


«Chiaro?». Passerà alla storia questa domanda sarcastica di appena sei lettere, più un punto interrogativo, ringhiata da papa Jorge Mario Bergoglio nel corso di una conferenza stampa improvvisata. L’incontro con i giornalisti si svolgeva sull’aereo che portava il pontefice da una tappa all’altra, durante il viaggio autunnale negli Stati Uniti. Il pontefice l’aveva sparata per smentire di aver invitato Ignazio Marino, in quel momento ancora sindaco di Roma, al Congresso sulla famiglia che si teneva a Filadelfia. Ma purtroppo per il papa, Bergoglio non si rendeva conto che il famoso «Chiaro?» sarebbe rimasto anche nella sua storia di capo del Vaticano. Un bordello, sia detto con rispetto e senza allusioni, ancora più fenomenale dello sfascio che Marino stava lasciandosi alle spalle, una volta cacciato dal Campidoglio. 

Gioco di specchi?

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“Lo trovo sconcertante e su questo si dovrebbe condurre una seria indagine: da cattolico sono preoccupato sulla facilità e superficialità di certe nomine nel  Vaticano.  Come affidare ruoli tanto delicati ad una ragazza di trentatrè anni, magari brava nel suo campo, ma assolutamente senza esperienze specifiche?”. Lo dice il noto avvocato Maurizio Paniz, deputato di Forza Italia, protagonista di processi importanti.
Avvocato Paniz, lecito pensare ad un complotto contro il Papa e la Chiesa?

Chiosa alla "Lettera ai conservatori perplessi"

Il problema di Radio Spada. Chiosa alla "Lettera ai conservatori perplessi"

Radio Spada è una presenza nella rete e una casa editrice. Sotto entrambe le forme è divenuta negli ultimi anni un importante punto di riferimento per il cattolicesimo tradizionale. Le note che appaiono quotidianamente nel suo sito (vedi qui) sono per lo più caratterizzate da particolare scienza e intelligente approfondimento, talvolta dalla notevole capacità di anticipare temi e notizie. Anche le proposte editoriali (vedi qui) sono tutt’altro che banali, benché rivelino in alcuni titoli la radice politica dell’intera iniziativa. Evidentemente, però, non l’unica radice.

Chi conosce il gruppo degli autori e degli editori diRadio Spada, sa bene che questa intrapresa si regge, oltre che su consolidate amicizie cristiane, su una neutralizzazione teologica che permette la circolazione di testi, di analisi e di posizioni dottrinali sia in campo tradizionale cd.sediplenista sia in campo tradizionale sedeprivazionista (detto volgarmente, sommariamente e con tutta l’imprecisione del caso: sedevacantista).

Beatificati o cacciati?

La beatificazione di Don Milani e la curiosa inversione di ruoli tra la Chiesa e il mondo  

Su un giornale autorevole come Il Sole 24Ore compare oggi un articolo in cui, oltre all’ormai monotona e scontata esaltazione di Bergoglio, si propone anche la beatificazione di Don Milani. Ma perché ognuno non fa il suo mestiere? E rinfreschiamoci la memoria sul prete di Barbiana…

di Paolo Deotto
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zzzz2sncDi questi tempi le inversioni vanno molto di moda, tant’è che quelli che una volta si chiamavano “invertiti” ormai pretendono di essere considerati “normali”. Non dovremmo quindi stupirci più di tanto assistendo a un’inversione, questa volta di ruoli e non – diciamo così – di “gusti”, tra la Chiesa e il mondo, tra ciò che dicono gli uomini di chiesa e ciò che dicono i laici, se non laicisti.
La Chiesa, attraverso i suoi organi di informazione “cattolici” e attraverso le dichiarazioni dei suoi esponenti (su, su, fino all’esponente per eccellenza) è molto occupata nella lotta contro la corruzione, nella scrupolosa osservanza della “legalità”, nell’ecologia e anche nella diffusione delle buone maniere (vedi ad esempio i consigli autorevoli per una vita familiare serena; una volta si consigliava la preghiera comune, l’educazione cattolica dei figli. Oggi si consigliano le parole magiche tipo “scusa”, “grazie”…).

mercoledì 11 novembre 2015

Pax utinam !?

Progetto di pace globale

Pace! Utinam! Ne parla continuamente il Papa. L’ha promessa la Madonna di Fatima, a certe condizioni ancora non realizzate. Ma stamani ho sentito alla radio che gli interventi dell’aviazione russa contro i guerrafondai di Siria sono già 300. Penso che i guerrafondai non possono ormai più resistere e che la pace ritornerà in Siria. Ma il pensiero vola … Se la pace si afferma nel Medio Oriente anche l’Africa si calmerà.
In Europa alla pace in Ucraina molto potrebbe giovare il fraterno incontro tra il Papa Romano e il Patriarca Moscovita, certamente influente nel rapporto tra ortodossi ucraini dell’Est e i cattolici dell’ovest.

Cosa stanno nascondendo?

La parte mancante del Segreto di Fatima
Papa Giovanni Paolo II ci da la chiave
La Madonna di Fatima ha detto, “in Portogallo, si conserverà sempre il dogma della fede, ecc.” Cos’è un dogma? E cosa ha a che vedere con il Terzo Segreto? Padre Gruner ci dimostra magistralmente il modo con cui possiamo proteggere le nostre anime; come possiamo comprendere, senza ombra di dubbi, cosa ci viene richiesto dalla Nostra Fede Cattolica; e come questo ci aiuti a comprendere i contenuti più profondi del Terzo Segreto.

Scherzo (profetico) da Dio !!?

Effetto nebbia sul Vaticano: scompare il Cupolone

di San Pietro

Niente arcikommissari qui!

Montecassino, indagato l'ex abate Pietro Vittorelli: "Sottratti all'Abbazia 500mila euro destinati alle opere caritatevoli"VITTORELLI

Arci truffa all'arci abbazia. Il soldi dei fedeli, quelli destinati alle opere caritatevoli e alle finalità di culto, finivano direttamente in tasca all'abate. "Sua Eccellenza" Pietro Vittorelli, oggi abate emerito, che guidò Montecassino dal 2007 e 2013 è indagato e accusato di essersi appropriato di 500mila euro che appartenevano ai conti dell'Abbazia.

Aspetta e spera?


È COMINCIATA LA CRISI DEL PARTITO BERGOGLIANO (CHE LASCERA’ UNA CHIESA DEVASTATA)



“Ignaro” anche Bergoglio, come Marino? Forse è più una battuta che una nemesi storica, ma l’accostamento del papa argentino al “sindaco marziano” in questi giorni è suggestiva.
Devo fare una premessa personale. Nel 2012 scrissi una specie di fantaromanzo, “I giorni della tempesta”, dove raccontavo di un nuovo papa straniero che sarebbe arrivato nel 2015, che avrebbe chiuso lo Ior, ospitato i cristiani perseguitati nei palazzi vaticani e si sarebbe trasferito nella parrocchia della borgata romana di Torpignattara. Tanto mi piaceva l’idea di un rinnovamento evangelico.

Smaltimento rifiuti

http://opportuneimportune.blogspot.it/2015/11/il-cassonetto-conciliare-e-la-raccolta.html

I Francescani e le Francescane dell'Immacolata nell'occhio del ciclone. E la Chiesa?
Cosa sta accadendo ai Francescani e alle Francescane dell'Immacolata?

Il recente Decreto di commissariamento della Suore Francescane dell'Immacolata, ha ridestato l'attenzione sulla dolorosa e per molti versi sconcertante vicenda dell'Ordine. In un documentato articolo (da noi ripreso qui) Maurizio Blondet riporta gli esiti dell’incontro di uno dei commissari, Sabino Ardito, coi Francescani dell’Immacolata – in pratica, coi superiori dei conventi e dei loro organismi – lo scorso 28 settembre. L’incontro doveva essere segreto. Da qualcuno che c’era, si son potuti ricavare per sommi capi gli ordini che l’Ardito ha impartito,di fatto configurando un altro Ordine, senza peraltro tener conto che le costituzioni dello stesso, in tal mondo sovvertite, sono state approvate da Giovanni Paolo II nel 1990: è forse questo il frutto della tradizione vivente che cambia con le mode del tempo?
  1. Non sarà concesso a nessuno di loro di lasciare l’ordine per operare, ad esempio, come sacerdoti secolari incardinati in qualche diocesi,  Potranno andarsene solo per essere ridotti allo stato laicale (cosa che implica una decisione del papa diretta) e sposarsi.
  2. Dovranno strapparsi la “medaglietta miracolosa” che portano cucita sul saio (una particolarità degli Azzurri). La motivazione data dal commissario: “Se no, qualcuno potrebbe pensare che è davvero miracolosa”.
  3. Dovranno spogliarsi del saio quando si coricano.
  4. Dovranno cancellare dai loro statuti il “Voto Mariano” [vedete bene qui di che si tratta]
  5. È stato infine loro intimato di non parlare più e non fare più riferimento a San Massimiliano Kolbe.