ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 23 gennaio 2016

Chi era lui per giudicare..

La pratica dell'omosessualità grida vendetta al cospetto di Dio

Il catechismo di S. Pio X ci ricorda che la pratica dell'omosessualità è un peccato impuro contro natura ed è uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, cioè reclamano particolarmente un castigo anche in questa vita, oltre che l'inferno nell'altra. 
Viviamo in tempi in cui la pressione internazionale sta cercando di far considerare le unioni omosessuali come normali, permettendo loro anche l'adozione dei bambini (come se potessero crescere in maniera equilibrata anche in tali circostanze!). 
La legge naturale (che è Legge di Dio) e il buon senso provano esattamente il contrario. La Tradizione custodita dalla Chiesa è sempre stata chiara in merito. 
Pertanto chi intende professarsi discepolo di Cristo, non può che sentirsi in dovere morale di respingere con tutta la forza di cui dispone e gridare finché avrà voce la perversità di tali leggi e progetti demoniaci che mirano a sovvertire la legge naturale, attentando persino l'innocenza dei bambini fin dalla più tenera età. 

Starsene alla Messa pensando altro che a Me?


Gesù spiega a Padre Pio cosa è la Messa


Tra gli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta, Gesù stesso spiega a Padre Pio che cos’è la S. Messa

«Pensate che il sacerdote che mi chiama tra le Sue mani ha un potere che neanche a Mia Madre concessi; riflettete che se, invece di un sacrestano, servissero il sacerdote i più eccelsi serafini, non sarebbero abbastanza degni di stargli vicino. […] E degno allora starsene alla Messa pensando altro che a Me? […]

La Chiesa con la lettera minuscola

IL GRANDE EQUIVOCO DI HÄRING

 Ma in che senso la Chiesa è per il mondo? Il grande equivoco di Bernhard Häring. H. è stato uno dei massimi ispiratori del Concilio Vaticano II e ha esercitato una vasta influenza nel clima spirituale di quella fase storica                   
di Francesco Lamendola  


 Il tedesco Bernhard Häring (1912-1998), da alcuni considerato come uno dei più grandi, se non il più grande, teologo morale cattolico del XX secolo, è stato, senz’altro, uno dei massimi ispiratori e animatori del Concilio Vaticano II, e ha esercitato una vasta influenza nel clima spirituale di quella fase storica, ovviamente in senso “progressista” e “modernizzatore”. In particolare, si può considerare come l’ispiratore di uno dei documenti conciliari più importanti, la costituzione dogmatica «Gaudium et Spes», dedicata al rapporto fra la Chiesa e il mondo moderno.

Il segno concreto di una nuova era

Tenuta stolta di un papa insulso



E così, lo scorso 17 gennaio, il vescovo di Roma è andato a fare visita alla sinagoga di Roma, rinnovando l’atto ad effetto già compiuto da papa Wojtyla e da papa Ratzinger.
Nell’indirizzo di saluto pronunciato dal rabbino Di Segni, questa terza visita è stata definita come il segno della definitiva volontà dei papi di non tornare più indietro rispetto alla svolta operata dal Vaticano II: “…il segno concreto di una nuova era dopo tutto quanto è successo nel passato. La svolta sancita dal Concilio Vaticano cinquanta anni fa è stata confermata…

E' solo questione di tempo..!?

Che bello! Bergoglio ha parlato della famiglia voluta da Dio Gioia dei bravi cattolici, che hanno sentito parole rassicuranti sulla famiglia. Ma… c’è un “ma”, perché un’affermazione giusta (anche se necessita di diversi chiarimenti) non può cancellare l’orrenda confusione che si è gettata nella Dottrina, né i molti inequivocabili fatti che ci parlano di guerra a Nostro Signore Gesù Cristo.

di Paolo Deotto

zzzzbrgrdnsIeri me l’hanno detto alcuni amici, né sono mancati i lettori che ci hanno scritto in proposito. La sostanza del discorso era questa: “Vedete, voi che vi lamentate sempre del Papa? Ebbene, ha appena dichiarato che ‘non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione’. Quindi ha detto una bella cosa cattolica”.
E se andiamo a leggere giornali che almeno non si gabellano per “cattolici”, come Il Fatto o Repubblica, in effetti leggiamo queste dichiarazioni di Bergoglio.
È umano, quando si desidera ardentemente una cosa, arrivare a vederla anche dove, magari, non c’è. Di sicuro molti bravi cattolici, sconcertati da un regnante Pontefice che quasi quotidianamente fa affermazioni sconcertanti, ora sono felici perché hanno avuto conferma del loro ardente e più che legittimo desiderio: che il Papa “parli cattolico”.

Chi crede di stare in piedi..

Il “corpo mistico” dell’Anticristo
 
Lo Spirito del Signore è su di me… mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri (Lc 4, 18).

Nel santo Vangelo (quello scritto e trasmesso, non quello ridotto a vuota parola che ognuno riempie delle sue idee) non c’è traccia di appelli a trasformazioni politiche e sociali, né tanto meno alcuna chiamata alle armi per la rivoluzione. La povertà è uno dei tanti effetti del peccato originale e si vince unicamente, da una parte, con una lotta incessante contro i peccati (sia quelli dei ricchi che quelli dei poveri) e, dall’altra, con le opere di misericordia e con l’esercizio della carità teologale (che non è il mero volontariato, praticato anche dagli atei). È ovvio che ognuno debba combattere anzitutto i peccati propri, prima di pensare a correggere quelli altrui. I poveri, come tutti gli altri, hanno l’obbligo morale di ascoltare la voce di Dio, che risuona nella loro coscienza e nel Magistero di sempre. Essi non sono santi a priori a motivo della loro condizione, ma possono santificarsi – esattamente come i ricchi – mediante l’umile accettazione della volontà di Dio a loro riguardo e la pratica delle virtù cristiane. È pur vero che i primi hanno meno opportunità di istruirsi dei secondi; ma fino a pochi decenni fa bastava andare in chiesa e ascoltare la predica del parroco per sapere con certezza come bisogna comportarsi per essere graditi a Dio e meritare la Sua grazia, nonché per ottenere l’immancabile aiuto della Provvidenza per le necessità di questa vita.

venerdì 22 gennaio 2016

Opera di Dio

La Messa tridentina Le origini apostolico-patristiche di Suor Maria Francesca Perillo



La Messa "tridentina" non è stata inventata da san Pio V né dal Concilio di Trento, ma risale ai tempi apostolici. La Liturgia, infatti, non è l'espressione d'un sentimento del fedele, ma è la preghiera ufficiale della Chiesa; è Dogma pregato. Essa racchiude qualcosa di eterno non costruito da mano umana. «Ecce ego vobiscum sum», dice Cristo alla sua Chiesa (Mt 28,20).

Introduzione

Con l'espressione "Messa tridentina" o "Messa di san Pio V", si suole indicare la celebrazione del rito secondo il cosiddetto Vetus Ordo, ossia anteriore alla riforma liturgica post-conciliare. Si tratta di due espressioni improprie, poiché, se è vero che il papa san Pio V promulgò un Messale a seguito del Concilio di Trento in realtà non fece altro che fissare e circoscrivere sapientemente un rito già in uso a Roma da secoli. Esso risaliva, nei suoi elementi essenziali, almeno a mille anni prima, precisamente al papa san Gregorio Magno. Da quest'ultimo pontefice viene anche il nome, più corretto ma non esauriente, di rito gregoriano. Non esauriente perché da san Gregorio Magno, come vedremo, il rito risale ai tempi apostolici per riannodarsi infine all'Ultima Cena e al Sacrificio cruento di Nostro Signore Gesù Cristo, di cui ogni Messa è costante ripresentazione ed incruenta attualizzazione.

Il permanere di una Chiesa

“FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – supplemento speciale

Il problema… sta proprio nel fatto che questo Pontefice è stato riconosciuto universalmente in tutta la Chiesa dalla gerarchia e dai fedeli e, dunque, regna legittimamente anche se in modo nefando nel merito e nel metodo. Ma questo, ancora prima che un problema nostro, penso sia un problema di Bergoglio. Di quest’uomo costretto, dentro un disegno provvidenziale che può permettere il male allo scopo di trarne un bene maggiore, a essere il Vicario di Colui che con ogni suo gesto combatte consapevolmente, a rappresentare visibilmente il permanere di una Chiesa che tenta di distruggere fin nelle sue fondamenta.


Possono capirlo anche da soli?

Quell'”apostasia silenziosa” del sincretismo didattico

imam
In nome della laicità sono stati condotti in una moschea: è quanto capitato agli alunni della scuola elementare del Centro di La Louvière, in Belgio, gestita dal Comune. Si è trattato di una visita organizzata allo scopo, esplicito, di fare dei distinguo tra le atrocità degli attentati di Parigi e l’islam, come spiega l’agenzia Médias-Presse-Info, che ha dato ampio risalto alla notizia.

Inutile?

Il Giovedì Santo della Chiesa: aspettando il trionfo (annunciato) del Cuore Immacolato di Maria!


Inutile riportare su questo post i pianti (suspendimus organa nostra) dei fedeli cattolici che in questo momento storico di folle e feroce dittatura ideologica progressista (Giovedì santo della Chiesa) dimostrano di avere ancora la bisaccia piena di  amore (eroico) verso la Santa Madre Chiesa mistica Sposa di Cristo .
E' l'ennesima, luminosa dimostrazione che i cattolici  NON sono abitudinari. 
Un vandeano fu un abitudinario? 
Un cristeros fu un abitudinario? 
Il monaco che dei nostri giorni che rimane a vegliare la sua chiesa  per impedirne la  distruzione  ad opera delle  mani insanguinate dell'Isis islamica è un abitudinario?
Inutile postare con crescente orrore i recenti attentati perpetrati contro il Santissimo Corpo e Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo indebitamente consegnato, come un atto politicamente umano , agli eretici ( questa è la qualifica per chi si pone contro la Dottrina del Magistero).

Nel nome del Concilio

la furia della "Misericordia" si abbatte micidiale anche sul Novus Horror


Per decisione di papa Bergoglio, la lavanda gastrica dei piedi (liturgia del giovedì santo) si deve fare con persone scelte in tutto il Popolo di Dio - ivi incluse donne e bambini.

Per il momento non si menziona la possibilità di scegliere - come aveva già personalmente fatto - una donna musulmana, cioè fuori dal Popolo di Dio.

«cristiani ostinati nel "sempre è stato fatto così"» devono togliersi dalle balle. Ancora non hanno capito che lo Spirito del Concilio esige che tutto quello che era «sempre stato fatto così» è da abolire, e che ogni giorno è tale solo se porta qualche grossa novità rispetto ai precedenti.

"Un altro muro che cade nel nome del Concilio"
Repubblica
(Paolo Rodari)  «Un piccolo gesto con un grande significato simbolico: la salvezza non è soltanto per alcuni, ma per tutti». Commenta così Andrea Grillo, professore ordinario di Teologia dei sacramenti e Filosofia della religione presso il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo in Roma, la modifica delle norme liturgiche che disciplinano il tradizionale rito della lavanda dei piedi. Nel 2013, dopo che il Papa ammise al rito due donne, vi furono polemiche. 
Perché? 

“nessuna piazza potrà fermare il treno in corsa”?

MONICA CIRINNA' SU MANIF DEL 30 GENNAIO, PAPA E GALANTINO

Nel tardo pomeriggio di giovedì 21 gennaio la senatrice Monica Cirinnà è stata ospite della Stampa estera in via dell’Umiltà per illustrare il ‘suo’ disegno di legge sulle ‘unioni civili’ e l’odierna situazione parlamentare. Molto sicura di sé, ha affermato che “nessuna piazza potrà fermare il treno in corsa”. Ha lodato spontaneamente anche papa Francesco, che ha dato un impulso alla Cei e mons. Galantino, “che merita un plauso e tutto il mio rispetto per le sue posizioni di apertissimo dialogo”.

Una differenza abissale



Ave Maria!

Ne prendiamo atto: il Francesco della chiesa di oggi non si sente per nulla in dovere di intervenire nel riprendere chi è arrivato persino a predicare che la Madonna è onorata in modo talvolta esagerato e sconsiderato (padre Raniero Cantalamessa o, forse meglio, Cantalutero), o chi ha blaterato che il modello di Maria, vergine e madre, non può essere il riferimento per una promozione della donna nella chiesa (Enzo Bianchi da “radio” Bose, il “monaco” più ammirato dalle curie e dalle parrocchie italiane... complimenti!)
Il (san) Francesco della chiesa di ieri tuonava invece: "Alla recita dell'Ave Maria, tremano tutti i demoni!"
Una differenza abissale che emerge tra le due figure: papa Francesco da Roma da una parte, e S. Francesco d'Assisi dall'altra. Uno tutto intento a demolire la chiesa, l'altro tutto intento a restaurarla. Il primo del tutto indifferente alle offese arrecate alla Madre di Dio, il secondo pieno di devozione per Colei che terrorizza i demoni. Da una parte papa Bergoglio che abusando del suo ruolo distrugge con ferocia un ordine Francescano consacrato alla Madonna, dall'altra un frate che mediante la sua sincera umiltà e il suo ardore mariano ha curato il Corpo mistico di Cristo.

Lo scoppio di un ordigno a tempo

ATTACCO A MARIA
Strategìe per l’oscuramento del culto mariano

Madonna de La Salette 

Scrivemmo, all’inizio di questo nostro intervento, dell’omelìa tenuta nella terza Domenica di Avvento, presso la Curia romana, dal frate Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, riportandone uno stralcio dove si leggevano aberranti, indegne e lesive considerazioni sulla persona della Madre di Dio.
Poiché lo spazio grafico, e vie più quello temporale, trascorso tra la prima parte e questa potrebbe aver messo in oblìo il passo che noi abbiamo sottolineato, e soprattutto per mostrare a qualche nuovo lettore la tematica da cui siano partiti e che ci ha mossi ad intervenire, riportiamo quanto scritto corredandolo, come promesso, di opportune considerazioni. 

giovedì 21 gennaio 2016

L’Era del cammello

Perché una chiesa ricca non può che fare bene al mondo

Francesco la vuole "povera per i poveri", ma in 2.000 anni la chiesa ha raccolto molte ricchezze dai fedeli, e quasi sempre le ha usate a fin di bene. Uno studio di Peter Brown dimostra che la "povertà" cristiana non è solo quella di chi rinuncia a tutto.

Sant'Ambrogio impedisce a Teodosio di entrare nella cattedrale di Milano, dipinto realizzato da Antoon van Dyck (National Gallery, Londra)
“Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!”, continua a ripetere Papa Francesco. E’ stato del resto il suo primo mantra,  quasi una breve e potente formula  pirituale del suo Pontificato – prima ancora di quello sulla Misericordia – lanciato immediatamente, tre giorni dopo l’elezione.

Gli intenti “pastorali” della riforma


Tribunali di male in peggio. Dopo il rescritto papale, la circolare di Galantino


galantino
Non c'è pace in Italia per i tribunali ecclesiastici regionali, quelli che amministrano le cause di nullità matrimoniale. Dopo un rescritto pontificio che ne ha predisposto il disarmo, ecco una lettera circolare del segretario della conferenza episcopale Nunzio Galantino che dà il disarmo per già fatto, prima ancora che siano nati i tribunali diocesani destinati a sostituirli.
La circolare si può vederla qui:

Non c’è un limite a tutto..?

ED ECCO A VOI PURE L’INTROVIGNATA!


Giustappunto arriva una bella “introvignata”.
“Introvignare”: voce del verbo fantasticare, arrampicarsi sugli specchi, sognare, immaginare; scegliete voi, divertitevi a trovare il significato più appropriato.
Ci piacciono e ci inducono spesso a tenerezza i vaghi tentativi di Introvigne nell’arrampicarsi sugli specchi per far collimare, sempre, ogni parola che il Papa dice all’interno di una comprensione rigorosamente “cattolica” ed ortodossa. Ci piace perché il suo tentativo è cattolico ed è la mossa più corretta che un cattolico, in questi tempi di chiara confusione, deve intraprendere e deve, se non altro, tentare, un fare sano discernimento, come insegna lo stesso San Paolo. Ma c’è un limite a tutto.

Lo studiavano nei vecchi Seminari..

Le tre religioni monoteiste hanno lo stesso Dio?


Ebrei, Cristiani e Musulmani: sono tutti figli dello stesso Dio?
Assolutamente NO! Vediamo il perché.


Prima parte: Il Dio dell’Islam

La gente è convinta che Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo derivino dall’unico Patriarca Abramo, al quale Dio ha affidato la promessa attraverso i due figli: Isacco, figlio della moglie Sara, e Ismaele, figlio della schiava Agar, perché a entrambi Dio avrebbe dato la sua benedizione facendoli capi di numerose Nazioni. In realtà le benedizioni sono molteplici e per varie circostanze, ma quella messianica è una sola, per una sola persona, un “eletto”, in un certo senso, e Dio l’ha data ad Abramo il quale l’ha trasmessa solo a Isacco, per comando di Dio, il quale l’ha trasmessa al figlio Giacobbe, sempre per volere di Dio, e non a Esaù, nonostante fosse il primogenito. Lo stesso Giacobbe poi, trasmise la benedizione messianica a uno solo dei suoi dodici figli, (pur amandoli tutti indistintamente), non al primogenito Rubens, e neppure al ben noto Giuseppe, che portò il popolo in Egitto, ma solo a Giuda, per ispirazione diretta di Dio, perché si adempisse la Scrittura secondo cui da quella discendenza sarebbe venuto il Re Davide e poi Gesù Cristo.

A quando Gesù in gonnella?

Guarda la versione ingrandita di L'ultima lavanda dei piedi di papa Francesco, ai detenuti di Rebibbia
L'ultima lavanda dei piedi di papa Francesco, 
ai detenuti di Rebibbia

Papa Francesco cambia il rito lavanda piedi: “Anche donne”

Già nell'aprile del 2015 il pontefice, durante il rito del Giovedì Santo fatto ai detenuti del carcere romano di Rebibbia, aveva lavato i piedi ad alcune donne
CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco cambia il rito della lavanda dei piedi: anche le donne e le ragazze potranno partecipare al rito nella veste degli apostoli a cui Gesù lavò i piedi. Il pontefice ha disposto la modifica delle regole che disciplinano liturgicamente il tradizionale rito della messa “in Coena Domini” del Giovedì Santo, prevedendo che per ricevere la lavanda dei piedi, che ricorda il gesto fatto da Gesù la sera dell’Ultima cena con gli apostoli, non debbano più essere scelti solo uomini o ragazzi, ma che “i pastori della Chiesa possano scegliere i partecipanti al rito tra tutti i membri del Popolo di Dio”, quindi anche donne o ragazze.

Dopo la notte della desistenza conciliare

Pensieri cattolici ‘bombardano’ la proposta di Monica Cirinnà 

Dopo la notte della desistenza conciliare
di Piero Vassallo
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zzzzsdmVox clamantis in deserto catholico, il cardinale Angelo Bagnasco, colpevole di aver detto sempre così, sfida i guru squillanti nel salotto effeminato e nella sacrestia conciliare, e contesta l’oggetto della sessualità progressiva, in venerata, inarrestabile circolazione tra stelle democratiche e strisce gomorrite e gonorrite.
Spiace scrivere la squillante parola culo, ma di ciò si tratta, nelle severe e angosciate righe dell’arcivescovo di Genova: “la famiglia non può essere uguagliata da nessun altra istituzione o situazione. … la Cirinnà è una grande distrazione da parte del parlamento rispetto ai veri problemi dell’Italia”. La disoccupazione giovanile, ad esempio.

Dialoghi ebraici ?

Dialoghi ebraici   

di Satiricus

Il tema del dialogo ebraico è affascinante quanto aperto. Prima di scrivere le poche e sciocche idee maturate sul tema nelle ultime 24 ore, permettetemi di dichiarare che ho due cari amici ebrei, di cui uno cattolico e uno no.

Coraggio, chi era costui ^?

Il Foglio
(Matteo Matzuzzi) "Maritain diceva che oggi siamo malati di 'cronolatria', ci inginocchiamo davanti al nuovo in quanto nuovo. Le persone che, invece, vogliono responsabilmente valutare - sostiene mons. Giampaolo Crepaldi - non hanno la preoccupazione di essere considerate retrograde, ma guardano le cose così come esse sono: il matrimonio, la famiglia, il bene dei figli hanno un valore permanente, pur nel cambiamento di modalità di vita e di stili sociali". 

Con gli ebrei invece no?

“Il dialogo tra cristiani e musulmani si può fare solo nella verità”

• Padre Pizzaballa, Custode di Terra Santa: “Dire da dove nasce il fondamentalismo”. L’esempio dei cristiani “che resistono”
Padre Pierbattista Pizzaballa è intervenuto alla presentazione dell'ultimo numero della rivista Oasis, a Roma
Roma. “Il medio oriente come l’abbiamo conosciuto nel Novecento non esiste più, è saltato. Questa guerra, che definirà i nuovi assetti, non ha distrutto solo le infrastrutture e gli stati, ma anche la fiducia tra le diverse comunità, specie tra i cristiani e la maggioranza musulmana. Niente sarà più come prima”.

mercoledì 20 gennaio 2016

Brutta razza

IL DEISMO CAMUFFATO     

Un Cristianesimo senza misteri non è che un deismo furbescamente camuffato. Sono almeno 3 secoli che i cristiani progressisti e i loro amici non cristiani laicisti e massoni ci stanno provando: a svuotare il cristianesimo dall’interno 

di F. Lamendola  




Sono almeno tre secoli che i cristiani “progressisti” e i loro amici non cristiani, laicisti e massoni, ci stanno provando: a svuotare il cristianesimo dall’interno, a spogliarlo del soprannaturale, a privarlo del Mistero per ridurlo alla  misura delle loro menti e dei loro cuori: una religione agile e maneggevole, da mettere in una valigetta e portare in viaggio quando si vuole, che non dà fastidi, non crea disturbi, né con gli altri, né con se stessi; un prontuario universale da tirar fuori quando se ne ha bisogno, per pescarvi qualche massima, qualche concetto utile e conveniente; una camomilla da bene alla sera, prima di andare a letto, per favorire la digestione del “giusto”, di colui che ha capito tutto e sa qual è il suo posto nel mondo, quale il posto di Dio, quale il confine tra le due sfere, quale la maniera migliore perché la religione renda più facile la vita d’ogni giorno.

Soffre ma non soccombe..


… la Chiesa continua a esistere, soffre ma non soccombe: è lì, anche se appena percettibile, dietro il diabolico fondale da baraccone della Casa Comune e sbeffeggiata dal mascherone del suo Pontefice Massimo… Dobbiamo imitare Maria alla deposizione, che teneva tra le braccia il Figlio morto eppure sapeva di potergli parlare

Vaccanze romane

Vacanze romane dei luterani di Finlandia. Con comunione cattolica

finlandia
"Io mi domando: ma non abbiamo lo stesso battesimo? Se abbiamo lo stesso battesimo dobbiamo camminare insieme".
Questo aveva detto, tra l'altro, papa Francesco, nel rispondere lo scorso 16 novembre a una luterana che gli aveva chiesto se poteva fare la comunione a messa, assieme al marito cattolico:

Raccapriccianti

Lo scempio dell’arte sacra contemporanea

Riportiamo l’editoriale del prof. Roberto de Mattei che apparirà sul numero 111 del mensileRadici Cristiane(febbraio 2016).
La nuova cattedrale di Créteil, in Val di Marna, inaugurata il 20 settembre 2015, si aggiunge al lungo elenco delle brutture architettoniche degli ultimi decenni. Ciò che rende più grave lo scempio è che si tratta di architettura sacra, cioè di un’espressione artistica che dovrebbe aiutare l’uomo ad elevarsi verso il Cielo.
La prima caratteristica di queste chiese come di altri templi della liturgia postmoderna, è invece il fatto che esse distolgono da Dio.

Senza soste

RISPOSTA AI TEOLOGI MODERNISTI

La risposta ai teologi buonisti e modernisti è tornare a parlare del Peccato e della Grazia. La loro conclusione speculativa: Dio è Antifascista. Ogni epoca storica ha gli uomini di cultura che si merita e vale anche per i teologi 
di F. Lamendola  

  
E dàlli.
L’incontenibile Vito Mancuso, che da molto tempo abusa della qualifica di teologo cattolico, che si  è data da se stesso, anche se importanti organi della Chiesa, come «La Civiltà Cattolica» e «L’Osservatore Romano», hanno esplicitamente riprovato alcuni punti essenziali del suo pensiero, non si concede tregua: tutto proteso nel modesto, e dichiarato, obiettivo di “rifondare la Chiesa” – lui, lui solo, ma con il saldo appoggio della Verità – e di smantellare la nostra idea “sbagliata” di Dio, cioè di un Dio padrone e dittatore (ma in che mondo vive, Mancuso? E sì che è della classe 1962: quella post-conciliare…), non conosce soste, né ripensamenti.

Zuppa o pan bagnato?

In Vaticano c'è un "Sismografo" che provoca piccoli terremoti

L'ultimo incidente è su come Francesco interpreta e attua il Concilio Vaticano II. La "scuola di Bologna" canta vittoria. Ma due lettere del papa dicono l'opposto

di Sandro Magister

ROMA, 20 gennaio 2016 – L'incidente è scivolato via senza far rumore. Ma non è di poco conto. Ha per oggetto nientemeno che l'ermeneutica con cui papa Francesco interpreta e attua il Concilio Vaticano II.

Ne sono stati protagonisti:

- Luis Badilla Morales, direttore del sito vaticano "Il Sismografo";
- Massimo Faggioli, storico della Chiesa ed esponente di spicco della celebre "scuola di Bologna", quella secondo cui il Concilio ha segnato una "rottura" e un "nuovo inizio" nella storia della Chiesa;
- e l'arcivescovo Agostino Marchetto, già diplomatico e alto dirigente di curia, il maggior critico dell'interpretazione "bolognese" del Vaticano II, nonché amico di lunga data di Jorge Mario Bergoglio.

La scintilla è scoccata giovedì 14 gennaio, quando "Il Sismografo" ha pubblicato una entusiastica intervista con Faggioli, firmata da Badilla e dall'altro curatore del sito Francesco Gagliano:

> Faggioli: "Papa Francesco…"

In essa Faggioli sostiene che papa Francesco "parla pochissimo del Concilio", però "lo fa, lo applica costantemente, e la cosa più affascinante è che non ha mai mostrato interesse nella questione ermeneutica del Concilio".

È qui che vogliamo arrivare?

La "punizione" del Papa per Bagnasco:La (severa) mossa a sopresa di Francesco

Ddl Cirinnà. Lettera aperta a Massimo Gandolfini 

Credo che sia doveroso da parte Sua un chiarimento circa il messaggio che la manifestazione indetta il 30 gennaio prossimo contro il ddl Cirinnà vorrebbe far giungere ai responsabili della cosa pubblica, i quali stanno dimostrando con evidenza di usare in modo sconsiderato e irresponsabile il proprio potere politico, senza distinzione di appartenenza. Le persone che si fidano di chi le convoca e intraprendono anche lunghi viaggi per rispondere alla convocazione, sono meritevoli di essere adeguatamente informate sugli obiettivi dell’iniziativa a cui contribuiscono a dare corpo.

martedì 19 gennaio 2016

Il discorso teologico è ancora aperto?

Francesco: Geremia o Anania?

di Satiricus

Della visita del Papa alla sinagoga ebraica - momento delicatissimo riguardo al quale attendo qualche commento da chi l'ha seguita meglio del sottoscritto - mi limito a far notare un dettaglio curioso.