ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 9 febbraio 2019

Ma chi l’ha ascoltato?…


Lo storico e scrittore Donald Anthony Foley ha scritto un bel libro sulle apparizioni mariane in cui accosta, a ciascuna di quelle di cui tratta, un personaggio o un simbolo dell'Antica Alleanza che a suo avviso prefigura un determinato evento mariano moderno. La lettura da lui proposta è affascinante e ricca di stimoli spirituali e dottrinali. In questo articolo propongo le apparizioni di Fatima accostate alla storia biblica di Elia, per scoprire in che senso sono paralleli. 

La sofferenza, il segno più grande dell’amore

“Sono un morto che cammina”: l’avvocato di Asia Bibi chiede l’aiuto del Papa



“Sono un morto che cammina”. A parlare dal Pakistan è Saif Ul-Malook, l’avvocato di Asia Bibi. Il legale ha confidato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) il suo desiderio più grande: incontrare Papa Francesco. “La mia vita è distrutta, ma non mi sono mai pentito di aver difeso Asia Bibi. 

La fede oggi sarebbe offuscata?


Se Muller "corregge" Francesco


L'odierno manifesto del cardinale Muller sembra destinato a far parlare molto di sé. Si tratta infatti di un testo che ribadisce alcuni capisaldi fondamentali del cattolicesimo, che secondo il porporato sono attualmente offuscati da una "sempre più diffusa confusione nell’insegnamento della fede". Assolve al suo compito, facendo proprio il dettame paolino di trasmettere la fede incorrotta, perché "è compito proprio dei pastori guidare gli uomini loro affidati sulla via della salvezza, e ciò può avvenire solamente se tale via è conosciuta e se loro per primi la percorrono". Ricordiamo che il cardinale in questione è stato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede dal 2012 al 2017, incarico che fu di Ratzinger, il che lo pone come voce estremamente autorevole, essendo stato nei fatti la seconda personalità della Chiesa dopo il Papa.

Gesù non è venuto a fare il ristoratore o il pizzaiolo?

SIAMO PECORE SENZA PASTORE?

L'unico "vero" Pastore è Gesù: "E si commosse, perché erano pecore senza pastore". Strani pastori, questi sacerdoti buonisti, dialoganti e pizzaioli: si commuovono per le pecorelle di ogni gregge, tranne che per quelle del loro
di Francesco Lamendola  

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Leggiamo in Marco, 6, 34: Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. La folla si era radunata sulle rive del mare di Galilea, perché si era sparsa la voce della presenza del Maestro; era un luogo solitario, e i discepoli, a un certo punto, si preoccuparono perché tutta quella gente, migliaia di persone, non aveva niente da mangiare. Chiesero pertanto a Gesù di licenziare la folla, affinché ciascuno potesse recarsi nei villaggi vicini a procurarsi del cibo; ma Gesù, vedendo che erano tanti e che erano già affamati, e che c’erano moltissimi bambini, non volle congedarli a quel, modo, e ordinò si sfamarli con quel poco, con quel niente che c’era: e fece uno dei più bei miracoli riferiti dai Vangeli, la moltiplicazione dei pani e dei pesci – un miracolo, oltretutto, dall’altissimo valore simbolico e pedagogico.

Si scopron le tombe?

UN DOCUMENTO DRAMMATICO: IL MANIFESTO DELLA FEDE DEL CARDINALE MÜLLER.


                     

Cari Stilumcuriali, il cardinale Gerhard Müller, già Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha stilato un Manifesto che possa servire da guida e da memento in questi tempi così ricchi di confusione e di incertezze. È un documento di grande peso e importanza, e certamente straordinario e commovente nella drammaticità dell’appello finale.

Francesco ha "respinto il Cristianesimo"

Il dono della filiazione Divina. La fede cristiana: l’unica valida religione e unicamente voluta da Dio



Presentiamo ai nostri lettori un’importante dichiarazione di S.E. Mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakistan), redatta in seguito al recente viaggio di papa Francesco negli Emirati Arabi. 
La verità della filiazione Divina in Cristo, che è intrinsecamente soprannaturale, costituisce la sintesi di tutta la rivelazione Divina. La filiazione Divina è sempre un dono gratuito della grazia, il dono più sublime di Dio per l’umanità. Questo dono si ottiene, però, unicamente attraverso la fede personale in Cristo e attraverso la ricezione del battesimo, come insegnò il Signore stesso: «In verità, in verità Io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto» (Giov. 3, 5-7).

Nella nuova “religione”

Dio, l’io moderno e la nuova religione

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Tutta l’avventura della modernità (intesa nella sua accezione negativa) scaturisce dall’esaltazione dell’uomo e in essa si consuma: l’uomo misura di tutte le cose, l’uomo artefice della sua fortuna, l’uomo indipendente da qualsiasi autorità, l’uomo fonte del diritto e vindice di una libertà assoluta; pur se non creatore della natura, almeno suo manipolatore. Sul finire del Medioevo, il nominalismo prima e l’Umanesimo poi spezzano l’ordine perfetto – almeno a livello teoretico – fondato sulla gerarchia dell’essere e del potere, entrambi partecipati da Dio e sempre orientati a Lui quale loro origine e fine. I particolarismi locali e nazionali, gli interessi di principi e banchieri, infine la rivoluzione protestante trascinano l’Europa in una serie di guerre devastanti che ne infrangono la sostanziale unità politica e religiosa, rendendola incapace di unirsi, almeno fino al 1571 (e solo in parte), contro la comune minaccia, l’irresistibile avanzata dell’Islam ottomano.

venerdì 8 febbraio 2019

Il minimalismo mariologico

Il prof. Radaelli: “Scegli: ratzingeriano o cattolico?”



Prosegue la critica del prof. Enrico Maria Radaelli al pensiero teologico del teologo Joseph Ratzinger. In questo testo — estratto del libro Al cuore di Ratzinger. Al cuore del mondo — in modo particolare ne viene esaminato il minimalismo mariologico.
I QUATTRO ARTICOLI A INTEGRAZIONE DEL LIBRO
(acquistabili IN VERSIONE CARTACEA , con il libro o senza, scrivendo all’Autore):
~ 1 ~ L’eresia – la grave eresia – del “Ratzingerismo”: Scegli: Ratzingeriano o Cattolico?
~ 2 ~ Per la dimostrazione della correttezza dell’analisi: Il “Ratzingerismo”.  Sfumature o reticenze? Cinque casi esemplari.
~ 4 ~ Come il “Ratzingerismo” cancella il parto virginale del Figlio di Dio: Amare Ratzinger:  io lo salvo. Voi lo “uccidete”.  Non fatelo. Ma anzi:  salviamolo tutti insieme.

La preparazione a qualcosa di ben peggiore

Fratellanza Umana senza Gesù? Non possumus, rispose Pio XI (creato con Spreaker)



Cooperatores Veritatis 
Pubblicato il 8 feb 2019



Una metafora ecclesiastica?



Ci sono segni dei tempi e segni nei tempi. Non sembra anche a voi che questa accelerazione anomala del Polo Nord magnetico, questo suo distanziarsi dal Polo Nord vero fino a rischiare l’inversione dei poli, sia metafora ecclesiastica? L’idea – ammetto – non mi appartiene. È del monaco trappista Frater M. Louis O.C.R. (cistercensi riformati), al secolo Thomas Merton. Certo la pubblicistica, recente e passata, ne ha fatto una figurina Panini della chiesetta modernista con i tabernacoli reconditi e niente inginocchiatoi, un paladino del dialogo, del pacifismo, dell’ecumenismo e dei diritti (in)civili. Certo, nell’ultimo tratto della sua esistenza terrena, la gradazione alcolica dell’ubriacatura riformistica gli aveva dato un po’ alla testa (vogliono farcelo credere, perlomeno), l’aveva avvicinato e coinvolto in corbellerie come i cambiamenti liturgici, le prospettive interreligiose, la fede orientale, la trascendenza buddhista, lo zen. Ma il ritratto di chi pretende da lui appropriazione e approvazione a idee bislacche non corrisponde, come avviene frequentemente, alla realtà.

La dieta della Quaresima



Carissimi, ci siamo arrivati. Lo so, era solo questione di tempo e non è che un passaggio intermedio di cui chissà quanti “cattolici” perfino si compiaceranno, ma il fatto compiuto è pur sempre sconcertante nella sua sfacciataggine. Ecco la mia lettura edificante di oggi. È tratta da “Repubblica.it”, sezione Vaticano, 7 febbraio 2019 ed è firmata dal vaticanista Paolo Rodari.

Cosa ..non risponderà!?

Cosa insegna la Chiesa cattolica sugli atti omosessuali? Una Lettera aperta a Papa Francesco



Una Coalition of Saint Athanasius (COSA), composta da un gruppo di Media cattolici di orientamento tradizionale, ha posto in questi giorni a papa Francesco una questione semplice ma diretta: Qual è l’insegnamento ufficiale della Chiesa cattolica sugli atti omosessuali? Un gruppo di rappresentanti della Coalizione saranno a Roma per presentare la loro iniziativa in occasione del summit vaticano sugli abusi sessuali del 21-24 febbraio 2019. Riportiamo una traduzione italiana del testo (COSA’s Open Letter to Pope Francis at www.RestoreTheCatholicChurch.com)   

Dio restò muto…?

DOV'ERA DIO AD AUSCHWITZ ?


Si può ancora parlare di Dio e "fare filosofia" dopo Auschwitz? chiedeva Hans Jonas. Un esempio di "non filosofia", quando la filosofia prende congedo e subentra la "storiografia": la quantità non è mai una categoria filosofica 
di Francesco Lamendola  

 0 OH GOOD CRISTOS

Dov’era Dio, ad Auschwitz? Si può ancora scrivere una poesia o parlare dei fiori, dopo Auschwitz?, chiedeva Theodor W. Adorno; e rispondeva: no, sarebbe una barbarie. E fare filosofia, fare teologia, si può?, chiedeva Hans Jonas. Soffermiamoci su questa seconda domanda; lasciamo stare i fiori e le poesie, e parliamo di ricerca filosofica.

Finché ci saranno nemici

         Che fine hanno fatto i soldati di Cristo?

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Da quando il politicamente corretto vi ha fatto irruzione, la Chiesa cattolica non usa più le espressioni che si ispirano alla guerra e al combattimento. Non si parla più, per esempio, di anime di “conquistare” ed è stata abbandonata anche la definizione di “soldati di Cristo”. Eppure, Scritture alla mano, è difficile  non vedere che la vita di fede è combattimento. Sant’Agostino, nel trattato De agone christiano, spiega bene che per il cristiano sulla terra non ci può essere pace perfetta.

Intenzioni opposte al sovrano d’oltre Tevere

IL MALE STORICO DEI RIVOLTOSI
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         Corrispondenza perfetta di sentimenti va a quei fervidi religiosi che con apprensione seguono i sermoni del Papa la cui incidenza suscita ondate di entusiasmo. Nella prima udienza generale del 2019 Bergoglio ha impegnato il proprio prestigio incoraggiando gli uomini a confidare nel Vangelo rivoluzionario dove c’è il Vangelo c’è la rivoluzione. Ricordava, inoltre, che sono gli ultimi della scala sociale, persone finite ai margini della storia, i veri costruttori del Regno di Dio. In chiave anticristiana, quindi, dovrebbe essere valutata la mistica interiorità di quella parte del popolo di Dio che dall’alto del proprio stato sociale eluderebbe l’umana soddisfazione di vedere le proprie opere caritatevoli riconosciute dagli esponenti più in vista della Gerarchia.

La sobria quotidianità

Il '68 teologico, una rivoluzione suadente e quotidiana

Il '68 fu una rivoluzione anche per la teologia con la pastorale come nuova dogmatica e le difformità pastorali come nuove eresie. Un radicale strappo, diventato poi “progressismo cattolico”: una rivoluzione non più dirompente ma quotidiana, da eccezionale, normale, da aggressiva, suadente. 



Il Sessantotto, come evento e non come anno, fu una rivoluzione o, se si vuole, il compimento di una rivoluzione iniziata prima e maturata negli anni Sessanta del secolo scorso. Ciò vale anche per la teologia, il Sessantotto fu una rivoluzione teologica: in particolare nel biennio ’68-’69 le case editrici cattoliche suicidarono la teologia mediante una vera e propria “bomba” editoriale, pubblicando a raffica tutte le novità più azzardate e nuoviste. In quel decennio si celebrò una vera e propria lotta tra due impostazioni teologiche rivali e tra di esse vinse quella che oggi conduce alla “conversione pastorale”. La rivoluzione non è terminata, solo è stata assorbita ed è diventata sobria quotidianità. 

“Stili di vita”

Eluana, dieci anni dopo l'Italia ha già digerito l'eutanasia

Il caso di Eluana Englaro, uccisa il 9 febbraio 2009, è ancora vivo nella coscienza del Paese. Ma nel frattempo molte cose sono cambiate e quello che allora era un delitto oggi, con la nuova legge sulle Dat e sul consenso informato, è diventato un diritto. Ma nonostante questo non si levano voci di protesta, la coscienza collettiva si è trasformata in un'arida valle del silenzio.
- UN LIBRO CI SPIEGA PERCHÈ NON È "FINE VITA", di Riccardo Cascioli

                            Eluana Englaro

3.652. Sono i giorni passati da quel 9 febbraio 2009 in cui Eluana Englaro è stata uccisa. Dieci anni esatti. La memoria collettiva ha cancellato molti aspetti di quella vicenda: il padre di Eluana che per ben sei volte, ma senza successo, chiese ai giudici civili che la figlia potesse morire per fame e per sete; la Corte di Cassazione che chiuse la vertenza giudiziaria lunga 17 anni e diede ordine di uccidere Eluana ricostruendo la sua volontà eutanasica tramite gli “stili di vita” della ragazza e considerando la morte come suo best interest; le suore Misericordine della casa di cura Beato Luigi Talamoni di Lecco che per anni avevano prestato assistenza amorevole ad Eluana, rifocillandola e idratandola in modo massiccio nell’ultimo suo giorno di degenza, prima che fosse trasferita ad Udine nella clinica La Quiete (nome omen), sapendo a quale morte avrebbe dovuto andare incontro; il decreto “Salva Eluana” voluto dal governo Berlusconi, ma non firmato dal Presidente della Repubblica Napolitano; ed infine la morte di Eluana in una stanza, così si mormora, in cui avevano alzato la temperatura per anticipare il suo decesso (in Parlamento si stava lavorando ancora ad un disegno di legge che potesse salvarla).

giovedì 7 febbraio 2019

La strategia del signore argentino

UN SULFUREO GIOCO DI SQUADRA


De-cattolicizzare la Chiesa cattolica e la fede cattolica ! Un terribile, sulfureo gioco di squadra: tutto fa parte di un "disegno complessivo", di una strategia ad amplissimo raggio. Ma che razza di cattolici siamo diventati ? 
di Francesco Lamendola  

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Quella del signore argentino che abita nella Casa Santa Marta, perché è troppo umile, o troppo superbo, per abitare, come tutti i suoi predecessori, nel Palazzo apostolico, è una strategia di squadra. Non bisogna limitarsi a vedere e ascoltare quel che fa e dice lui, ma quel che fa e dice tutta la sua quadra: cioè tutti i suoi fedelissimi, che ha collocato nelle posizioni chiave, ai vertici della Chiesa cattolica (se ancora la si può considerare tale). È un terribile, sulfureo gioco di squadra: per comprenderlo, bisogna osservare tutti i giocatori, e non lui soltanto.

Il dogma della massoneria

L’ “Arca della fratellanza” e la carità cristiana



(di Roberto de Mattei) Il logo del viaggio di Papa Francesco negli Emirati Arabi raffigura una colomba con un ramoscello di ulivo. È un’immagine, ha spiegato il Papa «che richiama il racconto del diluvio primordiale, presente in diverse tradizioni religiose. Secondo il racconto biblico per preservare l’umanità dalla distruzione Dio chiede a Noè di entrare nell’arca con la sua famiglia». E anche «noi oggi, nel nome di Dio, per salvaguardare la pace, abbiamo bisogno di entrare insieme, come un’unica famiglia, in un’arca che possa solcare i mari in tempesta del mondo: l’arca della fratellanza».

L’utopia dell’unità fra i popoli e fra le religioni

La tragedia umana secondo san Giovanni Bosco

(di Cristina Siccardi) La visita di papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti è stato certamente un evento di grande portata storica, benché i media non abbiano dato granché spazio: i viaggi di Paolo Giovanni Paolo II avevano una risonanza mille volte più grande.

Come i tassì o le tasse?

LA MITRA E IL PASTORALE. GIORGIO SPALLONE SCRIVE DI BOLOGNA, E DELL’ARCIVESCOVO.


Cari amici di Stilum Curiae, da Bologna abbiamo ricevuto una lettera accorata dell’avvocato Giorgio Spallone. Che ci sembra interessante e giusto condividere con voi. Mi è venuto in mente quello che mi raccontava un collega che aveva vissuto in uno studentato dell’Opus Dei, e che aveva sentito quello che diceva San Escrivà de Balaguer a proposito dei preti, e della talare. Riporto a memoria: i preti per strada devono essere come i tassì, facilmente riconoscibili, per chiunque abbia bisogno di loro. Buona lettura.

Nel cortile di casa

Chi comanda nella conferenza episcopale italiana? La scalata ostile di padre Spadaro



Pochissimi l’hanno notato. Ma proprio mentre Francesco spaziava tra Panama e gli Emirati Arabi, tra il Venezuela e la Cina, nel suo cortile di casa, in Italia, si consumava uno strano assalto contro la dirigenza della conferenza episcopale italiana, un assalto del tipo che in borsa è una scalata ostile, ad opera del personaggio più vicino e ascoltato dal papa, il gesuita Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”.

Non esiste un diritto all’errore e alla menzogna

ORA L'ERESIA E' CONCLAMATA !


Non esiste un diritto all’errore e alla menzogna, stavolta l’eresia è conclamata: ma la si vuol vedere ? Gesù Cristo non ha mai detto che Dio ha voluto la varietà e la diversità delle fedi religiose, dice proprio il contrario ! 
di Francesco Lamendola   

 00 prete osserva

Finora il signore argentino vestito di bianco è stato di un’abilità quasi diabolica nell’evitare di cadere nell’aperta eresia, anche se qualche volta non ha potuto proprio farne a meno; ma sempre avendo l’astuzia di avvolgere le sue parole in un tale alone di ambiguità e di doppi o tripli sensi, da poter poi negare, con la sinistra, quel che ha fatto con la destra. Ora, dopo il cosiddetto viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti, dove i cristiani sono poche migliaia e i cattolici meno ancora, - uno Stato che pur avendo appena un milione e mezzo di abitanti spende in armi 22 miliardi di dollari l’anno, cioè più dell’Italia, e con quelle armi finanzia e alimenta guerre e massacri, anche a danno dei cristiani, dallo Yemen alla Siria, salvo ora presentarsi come campione dell’apertura e del dialogo interreligioso -, il signore argentino quel passo falso lo ha fatto, eccome. 

Il falso ecumenismo

LA BEFFA DEGLI EMIRATI «TOLLERANTI»




Il viaggio di Papa Francesco è stato uno strumento di propaganda di un Emirato che con 1,5 milioni di abitanti spende in armi 22 miliardi di dollari l’anno, più dell’Italia. Una missione usata dalla monarchia assoluta del principe Bin Zayed per rifarsi un’immagine deteriorata. Mentre Cnn rivela che sauditi ed Emirati hanno passato armi americane ad al Qaeda ed all’ Isis.
Quasi da non credere. Ecco un Paese aperto al dialogo e tollerante verso le minoranze. Indovinate chi è? Ma gli Emirati Arabi Uniti certamente, almeno nella descrizione dei reportage della Rai sul papa ricevuto ad Abu Dhabi.

In gita ad Abu Dhabi per apostatare

Dall’apostasia di fatto all’apostasia documentata
  

Nei giorni 3-5 febbraio 2019, Jorge Mario Bergoglio, che ama farsi chiamare vescovo di Roma, ha voluto effettuare una gita nel Golfo Persico: in qualità di papa regnate è andato a visitare la città di Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti.
Quando venne annunciata questa gita, molti si sono chiesti perché Bergoglio volesse visitare la capitale mondiale del petrolio, irta di incredibili “grattacieli” e popolata prevalentemente da persone provenienti dall’Asia e dall’Occidente, che svolgono tutti i possibili lavori che offre questo contraddittorio paese, che è in grado di investire centinaia di miliardi di dollari, col risultato che tutti ne parlano come della Las Vegas – Venezia – Disneylandia del Medio Oriente.
La risposta venne fornita da Bergoglio stesso che, nel video messaggio rivolto al “popolo degli Emirati Arabi Uniti” in vista della gita, dichiarò: « Ringrazio vivamente Sua Altezza lo Sheikh Mohammed bin Zayed bin Sultan Al Nahyan, che mi ha invitato a partecipare all’incontro interreligioso sul tema “Fratellanza umana”. »
Quindi, Bergoglio è andato a partecipare ad un “incontro interreligioso” con persone provenienti da diverse religioni, in una terra musulmana stracarica di ricchezze autoctone e di ultramoderne realizzazioni occidentali. Un incontro contraddittorio in una terra contraddittoria.


mercoledì 6 febbraio 2019

Gesù è ben più forte di codesti cialtroni…

IL GRANDE INGANNO AI CATTOLICI


Come spiegare ai cattolici che sono stati ingannati? Dal 1958 la massoneria ecclesiastica ha imposto una nuova chiesa solo formalmente erede di quella esistente, ma in realtà forgiata sulle idee del modernismo e protestantesimo 
di Francesco Lamendola  

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Il problema che hanno di fronte i cattolici, oggi, è enorme e spinosissimo. In pratica, si tratta di questo: sessant'anni fa la massoneria, da tempo presente nella Chiesa, riuscì a piazzare il colpo decisivo: mettere un proprio uomo, o almeno un "amico", sul seggio di san Pietro. A partire da quel momento, c'è stato un silenzioso, graduale, sistematico esproprio della vera dottrina da parte della massoneria ecclesiastica, processo che ha conosciuto una svolta fondamentale con il Concilio Vaticano II, voluto dai vescovi massoni e dai loro amici ebrei del B'nai B'rith per aggredire al cuore il cattolicesimo. La stragrande maggioranza dei sacerdoti e dei religiosi era all'oscuro di tutto questo, per non parlare dei laici: il marcio si annidava nella gerarchia e specialmente nel collegio cardinalizio. 

Un' ossessione non può che essere ostinata



I Francescani dell’Immacolata e l’arbitrarietà dell’informazione


FakeNews_iStock635477716_3x2Le dichiarazioni di Papa Francesco, rilasciate in aereo al ritorno dal viaggio negli Emirati Arabi, sono state forzatamente interpretate da qualche quotidiano on line.
Nel testo riportato e attribuito al Papa, di cui alcuni giornali hanno parlato, non c’è alcun riferimento all’Istituto dei Frati e Suore Francescane l’Immacolata. È proprio analizzando le parole del Papa che bisogna escludere riferimenti con l’Istituto fondato da Padre Stefano Manelli.

Una tweetstar

PARLARSI ADDOSSO   


Breviario dei nostri giorni – Ed. Mondadori, 2018” -  l’ultima impresa libraria, la 151a , del prolifico cardinal Gianfranco Ravasi, dallo stesso promossa con un paginone (La Verità, 24 gennaio 2019), in cui campeggia, nell’intervista rilasciata al redattore, il panorama culturale del presule del quale, in rapidi cenni,  indagheremo, al fine di una sana vaccinazione ‘profidelibus’, le tematiche e i relativi passi che le lumeggiano.
Andremo, pertanto, nella nostra ricognizione, seguendo l’ordine di esposizione delle domande e delle risposte – non tutte ché lungo assai sarebbe farlo -  dopo di che, porremo noi una domanda all’intervistatore, tanto per chiudere il cerchio di questa escursione.

Il Migrante come Nuovo Messia



Mi scrive un amico: “‘Anche Gesù fu profugo… Le migrazioni sono un arricchimento per le nostre comunità…”. Non l’ho sentita al bar, ma mi viene data come affermazione del Papa… Ho imparato un’altra Storia, ma mi vengono i dubbi: ho avuto cattivi maestri? Non ho capito nulla? Soccorrimi! Buona giornata comunque”. In realtà Giuseppe, il mio amico, è stato tempestivo nella sua richiesta. È colpa mia se l’ho tirata in lungo con la risposta perché ormai tendo a pensare che su Bergoglio sia stato detto tutto e che, comunque, sarebbe salutare ignorarlo. Salutare per la salvezza del corpo e per la salvezza dell’anima.

La “Teologia indigenista”

Sinodo per l’Amazzonia: verso una nuova Chiesa tribalista ed ecologista?



(Julio Loredo, ATFP – febbraio 2019) Il pontificato di papa Francesco è stato puntellato da gesti clamorosi che hanno scardinato dottrine, pratiche e strutture finora ritenute consustanziali alla Chiesa. Egli stesso ha definito questa linea come un “cambio di paradigma”, cioè una netta cesura con la Chiesa prima di lui.
Ecco un nuovo gesto clamoroso, che potrebbe scombussolare tante cose.

Una religione diversa da quella in cui sono stato cresciuto da bambino

“Mai avrei pensato di provare tanta perplessità…”

https://www.miradouro.it/mw5/wp-content/uploads/1486207998-manifesti-papa-roma-e1486225174509.jpg (immagine aggiunta)
Ho ricevuto da un sacerdote questa lettera.
***
Sono un sacerdote della diocesi di Genova e non avrei mai pensato di arrivare a nutrire così grande perplessità verso colui che siede sulla cattedra di Pietro. Ho sempre pensato al papa come a un riferimento inamovibile nel mio essere cristiano. Chi come me è cresciuto con Giovanni Paolo II ha visto nei pontefici  grandi esempi di fede vissuta nel concreto e nella santità.

Detto questo fu sgozzato..


«L’aspirina dell’Islam moderato» riproposta in occasione di una certa andata e ritorno negli Emirati Arabi …

Parlando dalle nostre televisioni certe Autorità religiose islamiche hanno più volte ricordato che l’Islam riconosce la figura della Beata Vergine Maria e che come tale la venera [cf. QUI]. Certe Autorità religiose dovrebbero però seguitare a spiegare che Maometto narra che Allah lo avrebbe sposato alla Madonna. Egli afferma infatti che la Vergine Maria vive nel Paradiso in un bellissimo palazzo incastonato di gemme vicino a quello di una delle sue prime mogli. I nostri teologi, in particolare i mariologi, ma anche certi ingenui ecclesiastici e fedeli cattolici, sono disposti ad accettare come punto di “unione” e di “dialogo” con l’Islam l’immagine della Beata Vergine Maria mutata in una delle diverse mogli di questo “profeta” e collocata come tale nel suo harem paradisiaco come seconda concubina di rilievo vicino alla prima e più importante delle sue mogli?



isis
… quando con una vignetta si dice tutto

Mentre l’odore dei cadaveri di uomini, donne e bambini sale ormai al cielo gridando vendetta al cospetto di Dio, gli integralisti islamisti seguitano a tradurre in violenza e morte il verbo del falso profeta Maometto. E qui è bene chiarire subito: gli ecumenisti spinti ed i politici del dialogo inte-religioso privi di memoria storica e di prospettiva futura che danzano con le torce accese attorno ai barili di benzina aperti, sono liberi di indicare questa discutibile figura del VI secolo come “profeta”, o persino come “il grande profeta dell’Islam”, sfoggiando all’occorrenza un tocco di piaggeria che per quei cattolici che dialogano con tutto e con tutti, fuorché col Cattolicesimo e coi cattolici, non guasta mai.

Il sincretismo gospista "Se qualcuno si sente male, lo capisco"

Una religione umanitaria sta rinnegando la croce

"Il sincretismo modernista neutralizza la pretesa veritativa del cattolicesimo, mette sullo stesso piano tutte le diverse fedi riducendole a semplici espressioni di cultura e civiltà. Tale eresia modernista, che veicola una religione umanitaria, viene talvolta drammaticamente abbracciata anche da diversi sacerdoti e consacrati". La croce rinnegata (Piemme), il nuovo libro di Padre Livio Fanzaga. 



“Il Figlio dell’Uomo quando verrà, troverà la fede sulla terra?” (Lc 18, 8). L’interrogativo di Gesù posto ai suoi discepoli risuona nella sua drammatica attualità soprattutto oggi che “la fede viene persa (incredulità) o rinnegata (apostasia)”. Ma un argine solido a tale “scatenamento satanico”, alla costruzione di un “mondo nuovo senza Dio” è rappresentato dalla Vergine Maria, che assicura costantemente nelle apparizioni di Medjugorje il trionfo finale del suo Cuore Immacolato.

martedì 5 febbraio 2019

Misteri che resistono alla storia del mondo

Sulle tracce di San Michele Arcangelo - parte prima


54:10

Ci sono misteri che resistono alla storia del mondo, attraversano i secoli e arrivano dritti fino a noi, raccontandoci – forse – anche qualcosa di chi siamo. Misteri a cui, in qualche modo, bisogna cercare di dare una forma, in mancanza di una possibile risposta. È così che il regista Michelangelo Gandolfi si è messo sulle tracce di un percorso che porta indietro nel tempo, fino alle apparizioni di San Michele Arcangelo e che si snoda attraverso i suoi luoghi di culto.