L'IRA DI DIO E' VICINA
«Che nessuno v’inganni! Poiché per queste cose piomba l’ira di Dio». Chi illude i cattolici con una falsa dottrina porta su di sé una responsabilità immensa: quella di tutte le anime che si perdono per causa sua
di Francesco Lamendola
Qualcuno sta ingannando il popolo dei fedeli? Qualcuno sta illudendo i cattolici con una dottrina falsa ed eretica, secondo la quale la salvezza è assicurata a tutte le anime, indipendentemente dai meriti e anche senza il pentimento dei peccati? Se è così, la cosa è gravissima, perché la Chiesa, per la prima volta nella sua storia due volte millenaria, starebbe guidando le pecorelle non verso i pascoli del Signore, ma verso il baratro spalancato sulle fiamme dell’inferno.
Ammoniva san Paolo circa il peccato e le sue conseguenze, nella Lettera agli Efesini (5, 1-17):
Siate dunque imitatori di Dio come si conviene a figli diletti; e camminate nella carità, a esempio di Cristo che ci ha amati, e per noi ha dato se stesso, quale oblazione e sacrificio di soave odore a Dio. Fornicazione e qualsiasi altra impurità o avidità, neppure si nominino tra voi, come si addice a santi; né oscenità e discorsi vani, o facezie ambigue, tutte cose indecenti, ma piuttosto ringraziamenti a Dio.
Poiché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impudico, o avido, che val quanto idolatra [perché la cupidigia è una forma di idolatria delle cose, come il paganesimo: nota nostra], sarà erede del regno di Cristo e di Dio.
nessuno vi inganni con vani ragionamenti, poiché per queste cose piomba l'ira di Dio sui figli della disobbedienza; non vogliate dunque avere a che fare con costoro.