ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 2 giugno 2018

Fatima-Padre Pio: due centenari uno dopo l’altro

,AD 2017/2018, due Centenari e un "rimedio" per il tempo della grande apostasia: Fatima, Padre Pio e le anime-vittima

Amici e fratelli, offro alla vostra attenzione un mio saggio scritto in occasione del centesimo anniversario dell’impressione delle stimmate visibili di San Pio da Pietrelcina (1918-2018).
Il testo è abbastanza lungo (6000 battute) motivo per cui ho voluto offrirne una versione ridotta (con i passaggi che ritengo più importanti) che risulta da una lettura continuata delle parti marcate in grassetto.
Chi avesse tempo e desiderio di leggere il saggio integralmente non potrà che trarne giovamento.
Fatima-Padre Pio: due centenari uno dopo l’altro. Qual è il messaggio che Dio vuole dare alla Chiesa? E’ esattamente la domanda a cui ho cercato di dare una risposta nel testo.
Buona lettura…

La strada giusta per che cosa?

PIU' CHE IL TERRORISMO, IL NATURALISMO.
  



 Non il terrorismo, ma il Naturalismo sarà il più grande pericolo portato dall'Islam.

 O meglio, un cristianesimo sempre più sprofondato nel Naturalismo, passerà dolcemente a diventare nella sostanza mussulmano.

  Bastava aprire il giornale alcune domeniche fa, per averne una plastica dimostrazione:
  Parroco di due parrocchie di profonde radici cristiane: “È la strada giusta, vent’anni fa sarebbe stato impensabile”.
  È la strada giusta per che cosa? Per costruire una nuova chiesa? Per elevare un nuovo santuario?
No, niente di tutto questo purtroppo. È la strada giusta per aprire una moschea, un centro islamico, dove un tempo il suono delle campane segnava il ritmo della vita contadina con la sua consacrazione della terra.

Il paesaggio normale della modernità

PAVESE E DEGRADAZIONE MORALE



Degradazione volontaria, "demone della modernità". Se l’uomo moderno arrivasse a capire qual è il vero oggetto del suo odio, e cioè "se stesso", forse ne avrebbe paura e comincerebbe a chiedersi dove ha cominciato a sbagliare 
di Francesco Lamendola  

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Abbiamo più volte sostenuto che la civiltà moderna è, nella sua essenza, demoniaca, e tale affermazione sarà senza dubbio apparsa eccessiva a tutte le anime belle che vorrebbero tenere il piede in due scarpe, sentirsi moderne ma anche critiche della modernità: e, in definitiva, tenersi in caldo i vantaggi, reali o supposti, che da essa derivano, rifiutandone però gli svantaggi, i rischi, i pericoli, il che è un atteggiamento cinico e opportunistico tipicamente moderno. Queste anime belle ci domandano quali sono i segni, gli indizi che la civiltà moderna è la civiltà del diavolo; e paiono voler dire che, se saremo in grado di mostrarli, allora, forse, saranno disposte ad accettare in qualche modo l’idea. 

Sussurri o grida?

Brescia si prepara ad accogliere il cardinale critico su Bergoglio

Tutto pronto a Brescia per il convegno su Humanae Vitae. Tra i relatori ci sarà il cardinale olandese Eijk, che ha da poco criticato Bergoglio sull'intercomunione. La sensazione è che si punti a ribadire l'inutilità di qualunque aggiornamento alla luce di Amoris Laetitia

Tutto pronto a Brescia per l'incontro sull'attualità di Humanae Vitae. L'enciclica di Paolo VI per la difesa della vita è da tempo al centro del dibattito cattolico.

Quest'anno, del resto, ricorre il cinquantesimo anniversario della pubblicazione.

Invisi alle Gerarchie

ABATE FARIA: SE REPUBBLICA ATTACCA IL GOVERNO, ALLORA È BUONO. INIZIA LA LAPIDAZIONE LGBT DI FONTANA.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, quando l’Abate Faria ieri mi ha mandato la riflessione che trovate qui sotto, sono stato tentato di non pubblicarla. Primo: era appena apparsa un’altra riflessione del buon abate, e pur grato come sono dei contributi, tendo a distanziarli un poco, per non ingenerare noia nel lettore. E poi mi sembrava che il religioso questa volta avesse esagerato. Ma leggete prima che cosa scrive:
Se il giornale La Repubblica ci da giù così forte contro il nuovo governo, significa che qualcosa di buono ci deve pur essere nel governo stesso. Ammetto che ero tra quelli che aveva sottovalutato Matteo Salvini, quando era succeduto ad Umberto Bossi. Eppure oggi il suo partito mi sembra uno dei pochi che si opponga alla deriva antropologica portata avanti da giornali come La Repubblica, dalla cosiddetta parte progressista nei partiti politici e, in una parte oramai significativa, dalla Chiesa Cattolica stessa che non sa più opporsi allo smottamento anzi, lo accompagna benevolente.

Ammetto che Lorenzo Fontana mi sta simpatico, c’è molto più cattolicesimo in lui che in molti membri dell’episcopato, non solo italiano.
Ora la battaglia sarà più cruenta perché i dominatori del mondo hanno perso temporaneamente il controllo. Useranno tutti i mezzi di cui sono capaci, e sono tanti, per ritornare saldamente in sella.
Speriamo, alla faccia loro, che qualche piccolo “danno”, nel frattempo, si riesca a farlo.
Abate Faria

Coppia di fatto?

LA SVOLTA
Medjugorje, la Santa sede "prende casa" dalla Gospa

Su mandato del papa Henryk Hoser sarà Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje a tempo indeterminato. È un fatto straordinario, ma più eccezionale è che Hoser, il quale aveva già detto che «le diocesi e altre istituzioni possono organizzare pellegrinaggi ufficiali», vivrà a Medjugorje. La nomina non entra nel merito delle apparizioni, ma è forse il primo passo per la creazione di un'entità autonoma. 




Papa Francesco ha nominato l’arcivescovo polacco Henryk Hoser, Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis. Ciò non significa che ci sia stato un pronunciamento sulle apparizioni, di cui non si sa se e quando potrà giungere, ma si tratta comunque di un segnale importante di attenzione a una realtà – quella pastorale e di fede – che fluisce ininterrotta da decine di anni.

Un esempio da manuale

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La vecchia Sion (sul futuro dell’Italia)

Le agenzie di rating fanno il loro mestiere; non c’è nessun complotto giudaico-massonico, fanno semplicemente le loro considerazioni quando vedono l’ipotesi di un governo sovranista e populista (Carlo De Benedetti, 26 maggio 2018).

Excusatio non petita, accusatio manifesta… Un esempio da manuale. Ormai anche i bambini sanno che le agenzie di rating sono armi di distruzione di massa capaci di annientare le economie di interi Paesi, oltre che grandi imprese e multinazionali. Le loro valutazioni possono innescare in un attimo crolli giganteschi, orientando gli investimenti e provocando rovinosi quanto imprevisti fallimenti. A livello politico, esse sono temibili strumenti di pressione sui governi, che possono cadere per un cattivo “voto”. Da noi è successo nel 2011, con il colpo di Stato che ha rimosso l’ultimo Presidente del Consiglio eletto per portare al potere un uomo della Trilaterale; sette anni dopo, il medesimo espediente è servito da mezzo di intimidazione mafiosa per una formazione politica potenzialmente ribelle, bollata in partenza come governo sovranista e populista, quasi questo fosse il male assoluto. Tutto sommato, però, fin qui non c’è nulla di sostanzialmente nuovo; ma perché mai tirar fuori il fantomatico complotto giudaico-massonico?

venerdì 1 giugno 2018

Ci troviamo nella terra di nessuno

CHESTERTON E TERRA DI NESSUNO

Fino a quando resteremo nella terra di nessuno? Che è la terra del mondo post cristiano, sul quale tuttavia la modernità non è riuscita a scrivere la parola fine. Una narrazione mitologica: l'illusione della crescita illimitata 
di Francesco Lamendola  


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Da molto, da troppo tempo ci troviamo nella terra di nessuno: la terra del mondo post cristiano, sul quale tuttavia la modernità non è riuscita a scrivere, come avrebbe voluto, la parola fine. La civiltà moderna è rimasta, sostanzialmente, un progetto non realizzato; ormai, solo i più sprovveduti tra i suoi fautori ci credono ancora; la maggior parte degli uomini si è resa conto che si trattava di promesse irrealistiche e irrealizzabili, a cominciare dalla promessa numero uno: la crescita. Una crescita illimitata: figuriamoci!Ogni generazione avrebbe avuto di più, quantitativamente e qualitativamente, di quel che avevano avuto le generazioni precedenti: ma quando mai? Sono concetti che vanno contro la logica e contro il buon senso; non parliamo poi della morale. In un pianeta dalle risorse limitate, realizzare una crescita senza limiti? Ma il petrolio finirà; le foreste  finiranno; perfino l’ossigeno finirà (vedi il buco nello strato di ozono): eppure ci hanno detto e ripetuto che la crescita è la chiave di tutto; e ce lo ripetono perfino adesso, in tempi di crisi e di recessione, mentre le politiche di austerità ci massacrano e sottraggono incessantemente risorse alla spesa sociale. Eppure continuano imperterriti a parlare di ripresa e di crescita, come se “crescita” fosse una categoria metafisica, un dato salvifico e permanente della storia umana, anzi, della storia moderna; come se si potesse crescere sempre e guai a chi non cresce, perché solo crescendo si è felici, solo producendo sempre di più, consumando sempre di più, inquinando sempre di più… 

C’era una volta la Chiesa

ABORTO. BASSETTI DISTINGUE E DISCERNE, MONS. CREPALDI DICE PAROLE CHIARE. PER NON TRADIRE IL VANGELO.

C’era una volta la Chiesa – come dire – ingenua, un po’ sprovveduta, tanto presa dalla gravità dello spirituale da restare sorpresa di fronte alle possibili strumentalizzazioni e uso a fini diversi da quelli voluti delle sue parole. Era una Chiesa che parlava raramente, e che si concedeva con parsimonia al Mondo, n particolare quello sempre un po’  canagliesco dei media.

Diretto ma non pervenuto


Il rito romano antico dalle origini al cambiamento 
L’ultimo libro di Don Pietro Leone, accademico e formatore di dottrina e rito tradizionale, è diretto a Papa Francesco, seppure tratti un tema che non sta a cuore del destinatario della dedica: la Santa Messa in Vetus Ordo. L’autore di Come è cambiato il rito romano antico, edito da Solfanelli, si è posto l’obiettivo di valutare i due riti, il nuovo e l’antico in maniera scientifica, paragonandoli alla luce delle rispettive teologie sacramentali.

ARCI-vescovi

OMOSESSUALI NEI SEMINARI, L’ABATE FARIA È ALLARMATO. ARCIGAY CONTRO CAMISASCA PERCHÉ È CATTOLICO.

 

Il tema dell’omosessualità emerge con sempre maggiore insistenza nelle cronache religiose. Solo di qualche giorno fa è la polemica sulla veglia presieduta a Reggio Emilia dal vescovo Camisasca, e sul rosario di riparazione recitato davanti all’arcivescovado. E poi le parole del Papa alla Conferenza Episcopale italiana, sull’opportunità di non ammettere persone con tendenze omosessuali nei seminari; e il tentativo di padre James Martin di dire che no, in realtà non lo voleva dire. Sulle parole del Pontefice ospitiamo una riflessione dell’Abate Faria, e ci scusiamo con lui per non averla pubblicata prima: ma le vicende politiche hanno fatto irruzione anche nel tranquillo mondo di Stilum Curiae. E in fondo invece, riportiamo qualche dettaglio e polemica legati alla Veglia; ma polemiche da parte di omosessuali contro Camisasca. Interessanti.

Luteri Laetitia

Perché la Svezia è sulla via rapida per il suicidio nazionale 

                

Fiduciosi nella convinzione di essere rappresentanti della “superpotenza morale” del mondo, il popolo svedese continua il suo pericoloso flirt con ogni nuovo esperimento culturale sotto il sole. Questa politica è davvero ‘progressista’, o è la strada per la rovina nazionale?
In Svezia, tutto sembra possibile tranne che esercitare il dissenso; dissenso verso l’onnipresente messaggio sociale che dice ai suoi cittadini di essere tolleranti verso ogni nuova moda culturale – dall’ottenere micro-chip sotto la pelle per permettere ai bambini di quattro anni di essere indottrinati in età prescolare con il nuovo concetto di transgenderismo.

Sarà una postina monotona, ma rende bene: convertitevi e credete ai soldoni!

  • LA SVOLTA

Medjugorje, la Santa sede "prende casa" dalla Gospa


Su mandato del papa Henryk Hoser sarà Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje a tempo indeterminato. È un fatto straordinario, ma più eccezionale è che Hoser, il quale aveva già detto che «le diocesi e altre istituzioni possono organizzare pellegrinaggi ufficiali», vivrà a Medjugorje. La nomina non entra nel merito delle apparizioni, ma è forse il primo passo per la creazione di un'entità autonoma. 

Papa Francesco ha nominato l’arcivescovo polacco Henryk Hoser, Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis. Ciò non significa che ci sia stato un pronunciamento sulle apparizioni, di cui non si sa se e quando potrà giungere, ma si tratta comunque di un segnale importante di attenzione a una realtà – quella pastorale e di fede – che fluisce ininterrotta da decine di anni.

giovedì 31 maggio 2018

L' ennesima blasfemia

Grazia e miracoli: ma di cosa stiamo parlando?



Ciò che Lucifero perdette con la superbia, Maria lo guadagnò con l’umiltà“. (San Luigi Maria Grignion de Montfort)
Cari Amici, noi alle coincidenze non ci crediamo affatto e perciò vi consigliamo caldamente l’articolo uscito stamani a firma di Andrea Zambrano qui: Il “Miracolo” non fa miracoli, porta solo disperazione, perchè sta alla base di un argomento che avevamo preparato in questi giorni, in una stretta comunione “spirituale” diremmo, dal momento che gli ingredienti sono i medesimi.
Ci hanno scritto, infatti, per chiarire la stranezza di una fiction: la serie tv il Miracolo ai raggi x…. (per questo leggete l’articolo di Zambrano) nella quale – per noi davvero credenti – si rasenta la blasfemia, l’ennesima. Ci direte che così facciamo loro pubblicità. E no! Bisogna parlare DEL MALE col suo nome vero, non ci si deve arrendere davanti a questi fatti. Il vero discepolo di Cristo, infatti, non attacca le persone, ma individua (fare discernimento) il problema, il male, e lo denuncia come ci ha insegnato a fare Gesù stesso.
(Aggiornamento: ci hanno chiesto di fare l’audio dell’articolo, lo mettiamo qui a seguire, grazie)
Audio Player

Una solennità mortificata

In memoria della fu Processione del Corpus Domini in Urbe
http://www.scuolaecclesiamater.org/2018/05/in-memoria-della-fu-processione-del.html

CORPUS DOMINI, Una solennità mortificata


La solennità del Corpus Domini (“Corpo del Signore”) è una festa di precetto, chiude il ciclo delle feste del periodo post Pasqua e celebra il mistero dell'Eucaristia istituita da Gesù nell’Ultima Cena.Il Corpus Domini si celebra il giovedì dopo la festa della Santissima Trinità. A Orvieto, dove fu istituita, e a Roma, dov'è presieduta dal Papa, la celebrazione si svolge infatti il giovedì dopo la solennità della Santissima Trinità. A Roma la celebrazione inizia nella Cattedrale di S. Giovanni in Laterano, per poi concludersi con la processione tradizionale fino alla basilica di Santa Maria Maggiore; il Santo Padre la presiede in quanto Vescovo di Roma. Nella stessa data si celebra in quei paesi nei quali la solennità è anche festa civile: nei cantoni cattolici della Svizzera, in Spagna, in Germania, Irlanda, Croazia, Polonia, Portogallo, Brasile, Austria e a San Marino.

Dice ciò che intende e intende ciò che dice?

IL CARD. LADARIA CHISSA’ A CHI SI RIFERISCE

                                                 Foto: Luis Ladaria
Il 29 maggio scorso, sull’Osservatore Romano, è comparso un articolo (qui) firmato dal neo-cardinale Luis Ladaria, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, dal titolo chiarissimo: «Il carattere definitivo della dottrina di “Ordinatio sacerdotalisˮ. A proposito di alcuni dubbi». Il cardinale spiega che la preclusione al sacerdozio femminile per la Chiesa cattolica è una decisione che non si cambia.

Non è Dio che ci ha voltato le spalle

LE CAMPANE DI HOCHWALD


Torneranno a suonare le campane di Hochwald: Dio ci ha abbandonati? l’Europa di oggi somiglia al villaggio alpino di Hochwald dopo la tempesta delle guerre napoleoniche. Una gentile leggenda scritta da un sacerdote tirolese 
di Francesco Lamendola  

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Nel romanzo Die Glocken von Hochwald (Le campane di Hochwald), il sacerdote tirolese Sebastian Rieger (1867-1954), noto con lo pseudonimo di Reimmichl e autore di una cinquantina di libri, ma conosciuto soprattutto per i suoi calendari popolari, che entravano in tutte le case, immagina che uno strano e inspiegabile fenomeno si sia prodotto nel villaggio alpino di Hochwald. Dopo l’invasione francese e la guerra del 1809, che ha sconvolto la vita di quelle valli solitarie e causato lutti e distruzioni, e dopo il venir meno dell’estrazione mineraria, che aveva alimentato nei secoli la vita del villaggio, la chiesa è stata distrutta e infine sia la parrocchia sia il comune sono stati spostati nel villaggio di Niederwald, situato più a valle, fiorente per le attività agricole. Ma nel vecchio villaggio semi-abbandonato, talvolta, misteriosamente, si ode il suono delle vecchie campane: campane che, al tempo in cui la chiesa era stata distrutta, erano scomparse e mai più ritrovate. Esso pare uscire dalle profondità della Parete Nera, la montagna piena di gallerie, ai cui piedi era sorto il villaggio. La vecchia Threinl, una contadina ottantenne tutta rugosa, racconta ai giovani, nella luce incerta del tramonto che arrossa le pendici del monte, la cui vetta sfavillava di ghiacciai, che le campane, qualche volta, suonano ancora, e infatti molti le hanno udite. Coi suoi occhi quasi spenti per l’età, la nonnina assicura di riconoscere bene le loro voci, quella della campana grande che segna il tempo e quella della vecchia campanella: come un leggero vibrare, che qualcuno invece attribuisce a un’eco delle campane della pianura, ma che lei sa bene essere proprio il suono delle vecchie campane. E a chi le obietta che nessuno avrebbe potuto compiere un’impresa così ciclopica, come quella di portare lassù, sulla Parete Nera, le campane di Hochwald, neppure mille uomini tutti insieme, lei risponde che quella, infatti, non è stata opera umana, ma che gli Angeli hanno portato fin lassù le campane per volere della Madonna, dopo che il povero villaggio è rimasto senza la sua chiesa e senza più Dio.

Viceversa

Politica alla luce della fede o viceversa?


L’Italia sta vivendo una situazione politica drammatica, assurda e forse inaudita.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non avendo gradito il ministro dell’economia designato del nuovo governo in pectore, formato come ovvio dai partiti vincitori alle recenti elezioni (5 stelle e Lega), ha deciso di ignorare il voto popolare e di imporre un suo candidato premier, con un’altra antitetica squadra di governo.

Vecchi malvissuti

BESTIARIO CLERICAL-POLITICO. BASSETTI PARLA DI “PATRIA”!!! SPADARO BACCHETTATO DA UN GESUITA POLACCO.


Le recenti vicende politiche ci impongono un piccolo bestiario clerical-politico. Non avremmo voluto, sono stati loro, non noi a farlo…
Per prima cosa vi ricordiamo – lo trovate qua sotto – il comunicato dopo le elezioni e la raccomandazione a “non perdere il respiro europeo”. Come lo leggete? Dopo aver fatto campagna per il PD e la sinistra in generale per mesi e mesi (a questi migranti…) non resta che cercare di predicare verso Bruxelles.

mercoledì 30 maggio 2018

Nei due mesi di fuoco

Consacrazione personale al Cuore Divino di Gesù



Quanto segue viene, integralmente, da un piccolo ma prezioso opuscolo dedicato alla Consacrazione – personale – al Cuore Divino di Gesù. Stiamo entrando nei due mesi di fuoco, così possiamo dire, perché dedicati ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria, il mese di giugno, e al preziosissimo Sangue di Gesù il mese di luglio. CLICCANDO QUI vi offriamo il gratuitamente il testo in formato pdf: Consacrazione personale al Cuore Divino di Gesù affinché ognuno possa portarlo con sé e meditarci sopra….
E’ utile ricordare a tutti noi che, queste Consacrazioni, non sono delle bacchette magiche, non è superstizione, non si comprano e non si vendono, l’unica clausola è tutta a vantaggio delle anime nostre: pentimento dei peccati, specialmente quelli gravi, confessione sincera e contrita, opere di misericordia per riparare i danni fatti, col proponimento di non più offendere i Sacratissimi Cuori, e abbandonarsi fiduciosi a Gesù attraverso la santa Messa e l’Eucaristia ricevuta in stato di grazia, specialmente per riparare le tante profanazioni e sacrilegi che si compiono. Una autentica Consacrazione ci permette di abbandonare i propri egoismi, la superbia, l’ego smisurato che ci schiavizza in questi tempi tristi… Ricordiamo anche la profonda catechesi: Il Volto di Gesù Misericordioso di Don Dolindo Ruotolo
Abbiamo anche la gioia di potervi offrire un bellissimo canto a Gesù, della Tradizione cattolica, quella della vera bellezza, canto che si fa supplica, preghiera, lode. Lo trovate qui in formato karaoke. 

Il fine per i quale Dio ci ha pensati

GRAZIA E VITA DIVINA



Con la Grazia, l’uomo partecipa alla vita divina. La nostra "vera libertà" è realizzare il fine per i quale Dio ci ha pensati e per il quale Lui stesso si è fatto uomo: "la propria rinascita" sotto forma di "uomo spirituale" 
di Francesco Lamendola  
  
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Il cristianesimo ha un fine ben preciso: santificare l’uomo; il che è come dire spiritualizzarlo. Da una creatura animale, il Vangelo vuol farne una creatura spirituale: vuole destarlo alla sua vera vita, la vita soprannaturale, cui è destinato fin da prima che il mondo cominciasse ad esistere. Nella mente di Dio, l’uomo è sempre stato pensato ed amato come un essere spirituale; nondimeno, gli è stato dato un corpo, per realizzare tale ascesa, oppure, se lo vuole, per scendere e ritornare verso i livelli più bassi dell’animalità. È il mistero della libertà. Libertà che, se intesa in senso puramente immanente, non può essere altro che una porta per l’inferno. La vera libertà, per l’uomo, è realizzare il fine per i quale Dio lo ha pensato, lo ha voluto, lo ha amato, e per il quale si è Lui stesso fatto uomo, è morto ed è risorto: la propria rinascita sotto forma di uomo spirituale. Il cristiano è colui che muore al mondo e rinasce alla realtà divina; e che, con l’aiuto della Grazia, partecipa alla stessa vita del suo Creatore. Mistero ineffabile, grandioso, che nessuna mente mai riuscirà a penetrare: l’amore di Dio che chiama l’uomo ad essere ciò che deve essere; e, dall’altra parte, l’amore di sé, che chiama l’uomo a degradarsi, a perdere di vista il proprio fine, a inseguire la propria infelicità e la propria rovina, convinto, però, di cercare la propria legittima realizzazione e il proprio legittimo appagamento.

“Scusate abbiamo scherzato”?

Allora mettiamolo per iscritto. Idee per una nuova Costituzione aderente alla realtà 

In tempi in cui la pastorale si fa beffe della dottrina fingendo di rispettarla, non ci consola granché constatare come questo fenomeno non prosperi solamente in ambito ecclesiale. Abbiamo appena visto come la prassi di una certa politica, quando vibrano i piani alti, possa fregarsene altamente di quel testo che fino al giorno prima veniva venerato e giudicato ben più importante della Bibbia, facendo strame di opportunità e buon senso. Per chi ancora nutrisse qualche dubbio, domenica sera la Carta Costituzionale è stata resa indiscutibilmente e definitivamente obsoleta nel giro di pochi minuti, con una spudoratezza che non credevamo possibile da parte di personaggi che comunemente passano per essere sobri, misurati, e qualcuno sostiene pure cattolici.
Visto che è inutile resistere, ci allineiamo, e nell’intento di aiutare i “governanti” a dare un minimo di coerenza al quadro giuridico-istituzionale venutosi a comporre, abbiamo iniziato ad adeguare la Costituzione del ‘48 ad una prassi politica ormai consolidata in particolare a partire dal 2011, regnante Napolitano, che non stiamo qui a descrivere. Forniamo pertanto un suggerimento di riscrittura della prima parte del “sacro documento” in 20 articoli di agevole comprensione. Una specie di “instrumentum laboris” che, per quanto modesto, apparirà subito come un testo molto più aderente alla realtà di quanto non lo sia ormai la solita vecchia, venerata, disattesa Costituzione.
L’ultima volta che l’hanno fatto abbiamo rischiato il suicidio collettivo per deficit, deficienza e tristezza. Visto che l’hanno rifatto, e ormai pare vi abbiano preso gusto, mettiamolo nero su bianco una buona volta, e non se ne parli più.
 
PRINCIPI FONDAMENTALI per una nuova CARTA COSTITUZIONALE.

Già, ma per il bene di chi?

PEZZO GROSSO SCRIVE A SALVINI. SE FOSSI SALVINI, GLI DAREI RETTA, ECCOME.

Questo è un Pezzo Grosso serio; non una delle stilettate che il Nostro è uso distribuire cariche del veleno dell’ironia e dell’amarezza dell’amore tradito. E come dicevamo nel titolo, se fossi il destinatario della lettera, la leggerei con attenzione. E magari chiederei proprio a Pezzo Grosso qualche consiglio riservato…

Il nostro amico Gunther, così cristiano, così democratico, e così cristiano democratico

Öttinger
Vi ricordate del nostro amico Gunther?

Ne avevamo parlato nel post precedente: è quello che, giocando in squadra con il suo amico Martin, era riuscito a scalzare dalla Commissione Budget la commissaria bulgara (Kristalina Georgieva), non sia mai un non tedesco si fosse trovato a maneggiare i fondi per la programmazione europea 2021-2027! La Bulgaria è stato di frontiera, e magari avrebbe posto qualche resistenza alla filosofia immigrazionista che l'altro nostro amico, Wolfgang (Schäuble) aveva imposto, nell'esclusivo interesse della Germania, paese in perenne crisi demografica. Quindi, non sia mai la Kristalina avesse anche pensato non dico a qualche respingimento, ma a un minimo di regole, ecco che il problema è risolto: la si manda alla Banca Mondiale, e al suo posto arriva Gunther, casualmente dello stesso partito della Merkel.

Ah, Gunther! Una pasta d'uomo, e soprattutto, come ci si aspetta da un Cristiano (e Democratico), un uomo di fede. Gunther crede. Crede nel mercato. Crede che i problemi che non riesce a risolvere lui, li risolva il mercato. Lui è riuscito a risolvere il problema di mettere il budget UE pressoché interamente in mano tedesca. Il mercato, secondo lui, risolverà il problema di far votare "bene" (per lui) gli italiani (cioè noi):



Voi mi direte che pensare una cosa simile non è un grande segno di umanità, o almeno di solidarietà europea, ma poi addirittura dirla non è un gran segno di intelligenza! Sono d'accordo con voi, ma che ci volete fare? Io vi ho sempre detto qual è il difetto dei tedeschi, popolo che personalmente ammiro per quanto ha di buono: qualsiasi altro popolo combatte fino alla vittoria, loro combattono fino alla sconfitta.

Amen.

Il cristianesimo post-religioso

CRISTIANESIMO POST-RELIGIOSO


 A chi o a cosa serve il cristianesimo post-religioso? Vale a dire di un cristianesimo che non ha più alcun riferimento a Dio e alla religione: stanno perpetrando una vera e propria truffa un inganno colossale a danno dei fedeli 
di Francesco Lamendola  


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Il neoclero modernista, infedele e fellone, sta trasbordando la Chiesa felicemente, si fa per dire, nell’era del cristianesimo post-religioso. Il discorso con cui il cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza episcopale italiana, ha chiuso l’assemblea, a fine maggio 2018, è stato quanto mai emblematico di tale mentalità: egli ha affermato che per la Chiesa, i paletti irrinunciabili sono quelli relativi alla centralità della persona, al diritto al lavoro, alla Costituzione e alla democrazia. Ironia del destino, proprio in quei giorni il popolo irlandese votava a favore della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza; e l’ineffabile Bassetti aveva appena sostenuto che l’equivalente legge italiana, la famigerata 194, alla quale siamo debitori di circa sei milioni di aborti, non era poi male, così come era stata concepita nella mente dei legislatori. Dunque, riassumendo, e allargando lo sguardo a quanto detto e fatto anche da altri esponenti del neoclero, ma sempre sulla stessa linea di Bassetti: aborto sì, almeno a livello di buone intenzioni; divorzio sì, almeno in certi casi particolari e a giudizio insindacabile della propria coscienza, e poi anche ricevere la santa Comunione (vedi quanto detto nel capitolo ottavo di Amoris laetitia: quella che lo stesso Bassetti ha definito “un capolavoro”); eutanasia, no, però, a certe condizioni, forse sì (vedi i sentiti ringraziamenti del vescovo McMahon e del cardinale Nichols ai giudici e ai sanitari dell’ospedale dove il piccolo Alfie Evans è stato fatto morire). In compenso, e quei signori pensano di aver guadagnato nel “cambio”, non sia mai che un buon cattolico rinunci alla centralità della persona, al lavoro, alla Costituzione e alla democrazia.