ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 23 luglio 2016

”Chi vi salverà dal vostro Salvatore?”

Viaggio nel cattocomunismo toscano  

Da Don Milani al Forteto, dall’Isolotto a Don Santoro

di Vinicio Catturelli
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z.xdef“Desidero, anzi voglio, che la mia esistenza sia Eucarestia…Offro la mia vita perché il sacerdozio ministeriale sia vissuto proprio come un generoso, totale, entusiasta dono di sé al popolo di Dio, il popolo che il Signore ci ha donato”.
Il Cardinal Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, legge, nell’afoso pomeriggio del 12 luglio, tra la commozione dei numerosissimi fedeli che affollano Santa Maria del Fiore, il testamento di S.E.il cardinale Silvano Piovanelli, che guidò la diocesi di Sant’Antonino per tanti anni e che fu pastore buono e fedele. Questo va riconosciuto al cardinale Piovanelli, che nacque a Ronta novantadue anni fa, e che in vita veniva considerato un “vescovo progressista”, ma che non divise mai i suoi fedeli tra “figli” e “figliastri”; vorrei ricordare – anche perché nessuno lo ha ricordato sulla “grande stampa” – che in periodi di vera persecuzione “conciliare” (la vogliamo chiamare così?) nei confronti della S. Messa in rito romano antico, la Messa di sempre (in latino), quando i parroci mettevano all’indice i fedeli che solo la nominassero, in quanto “bandita dai nuovi farisei”, l’arcivescovo di Firenze, uno dei pochissimi in Italia, concesse, negli anni Ottanta, l’indulto voluto da San Giovanni Paolo II e, da allora, autorizzò la celebrazione della Messa “tridentina” presso la Compagnia di San Francesco Poverino in piazza della SS. Annunziata dove, ancor oggi, grazie all’ultraventennale e generoso  impegno del Governatore Prof. Dante Pastorelli, il rito tridentino viene celebrato tutti i giorni festivi alle ore 10.

Ventun Concilî vi sembran troppi?

DAL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II AD AMORIS LAETITIA. Lo stesso “Spirito del Concilio”.


                                                                       Ventun Concilî

Il Concilio Ecumenico Vaticano II si svolse dal 1962 al 1965 in quattro sessioni, sotto i pontificati di San Giovanni XXIII e del Beato Paolo VI.
Preparato da un clima di ricerca biblica, liturgica, dogmatica, pastorale, il Concilio si presentava come pastorale. Intento di San Giovanni XXIII era consegnare al mondo la stessa immutata dottrina, ma adattata ai tempi ed al linguaggio del mondo, ormai,mutati. Nel corso del Concilio tale scopo si mostrò sempre più difficile da raggiungere, non solo per il procedere complesso e problematico, dato da tesi, correnti, anche molto diverse tra loro, ma per la pressione mediatica, che lo stesso Concilio subì dall’esterno. Ciò non è novità, come ben fu spiegato dal Papa Emerito Benedetto XVI nel Discorso alla Curia Romana del giovedì 22 dicembre 2005 e nel Discorso ai Parroci ed al Clero Romano del 14 Febbraio 2013:
L’ultimo evento di quest’anno su cui vorrei soffermarmi in questa occasione è la celebrazione della conclusione del Concilio Vaticano II quarant’anni fa.

L'ideale ridotto a sub-reale

La svolta decisiva nella lotta tra massoneria e Chiesa cattolica



Ormai gli aderenti all'infame sètta massonica non temono più di comparire in mondovisione attraverso la televisione, internet e gli altri mezzi di comunicazione moderni. Una volta scomparsa la monarchia - grande impedimento per la realizzazione degli obiettivi massonici di aggregazione politica, economica e religiosa sotto il controllo del governo massonico mondiale - e una volta tolta - non in teoria ma nella pratica si - la scomunica della Chiesa Cattolica - attraverso i valori tipicamente massonici del dialogo e della tolleranza come valori assoluti - la massoneria non ha più avuto problemi a mostrarsi con una veste di agnello al pubblico mondiale.

Gli “spiriti dell’aria”..

Contagio psichico su una identità malata. Di multiculturalismo.

Lapsíbus

Bizantinismi Teologici su Papa Onorio I


Dal Papa eretico a Francesco I


Il 30 dicembre 2015 lo storico Roberto De Mattei ha scritto nel suo sito: “Onorio I: il caso controverso di un Papa eretico”.

Avevo sempre saputo che Onorio aveva favorito l’eresia, ma non che fosse caduto in eresia formale.

Leggo, quindi, con molta attenzione l’interessante articolo del De Mattei, che un amico mi ha inviato. Egli cita il famosissimo Dictionnaire de Théologie Catholique (vol. VII, coll. 96-132, voce Honorius Ier a cura di Emile Amann).

Secondo il De Mattei, Emile Amann, nell’articolo citato sopra, insegnerebbe che Onorio I non solo ha favorito l’eresia, ma le sue Lettere (sulla questione delle due volontà in Cristo) “sono indubbiamente atti del Magistero, ma del Magistero ordinario non infallibile [e in esso, ndr] vi possono essere errori e perfino, in casi eccezionali, formulazioni eretiche. Il Papa può cadere in eresia, però non potrà mai pronunciare un’eresia ex cathedra. Nel caso di Onorio […] no si può affermare che egli intendesse formulare una sentenza ex cathedra, definitiva e obbligante”.

Voce per i sordi?

APPARIZIONI MARIANE DI AKITA

Nostra Signora di Akita apparizione mariana del 1973 che si rivela di estrema attualità. Con leggi sempre più relativiste e anti-cristiane presto parlare apertamente da cristiani sarà un reato punito dal codice penale                                                                 di Francesco Lamendola
  Tutti ricordano, senza dubbio, quel che accadde in Giappone l’11 marzo 2011.
Un terremoto si verificò nelle profondità marine, al largo della regione del Tōhoku, e diede origine al più spaventoso tsunami che mai avesse colpito l’arcipelago nipponico. Le vittime accertate furono circa 15.000 (ma si stima che il numero reale sia almeno doppio di tale cifra), dovute per la maggior pare alla devastante muraglia d’acqua che si abbatté sulla costa. Per dare un’idea della violenza del sisma, che si verificò a 30 km. di profondità, è stato calcolato che l’asse terrestre ne sia stato spostato di 17 centimetri e che le isole del Giappone  siano slittate di 4 metri verso Est. Undici centrali nucleari si sono spente automaticamente, ad opera dei sistemi di emergenza, ma, per alcune di esse, si sono verificati comunque dei danni ai sistemi di raffreddamento.
Gli incidenti più gravi si sono verificato nella centrale di Fukushima Dai-ichi: è stato il peggiore disastro mai occorso ad una centrale nucleare, insieme a quello di Cernobyl del 26 aprile 1986.

Non c'e due senza tre..


georg

Don Georg non va in vacanza e dice la sua su papa Francesco

In luglio papa Francesco sospende le udienze e questa vacanza varrebbe anche per il prefetto della casa pontificia, l'arcivescovo Georg Gänswein, che nello stesse tempo continua ad essere il segretario del "papa emerito" Joseph Ratzinger.
Vacanza non inoperosa, a giudicare dalla fiammeggiante intervista rilasciata da Gänswein a Hendrik Groth della Schwäbische Zeitung, che l'ha pubblicata il 17 luglio:

Cristianesimo geneticamente modificato


                                        Chi ha sete venga a me


Hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate che non tengono l’acqua (Ger 2, 13).


Il dramma più grave dell’aggiornamento ecclesiale è che la maggioranza dei credenti ha perso la cognizione oggettiva di Dio, sulla quale si fonda una relazione reale con Lui, e l’ha sostituita con un po’ di attivismo e “buone idee” modellate su quelle del mondo. Il dono incommensurabile di Dio, assolutamente immeritato quanto alla Sua iniziativa, esige poi una corrispondenza adeguata (resa possibile dalla grazia santificante) che permetta all’uomo di meritare il Paradiso; in altre parole, quella sublime amicizia e filiazione, che in nessun’altra religione è nemmeno pensabile, se presa sul serio e vissuta con impegno conduce infallibilmente alla santità.



venerdì 22 luglio 2016

È veramente il momento della restaurazione generale della Chiesa?

Dichiarazione del Superiore generale a tutti membri della Fraternità San Pio X alla fine della riunione dei Superiori maggiori, tenutasi ad Anzère (Vallese) il 28 giugno 2016
28 giugno 2016


Pubblicato da DICI



Alla fine della riunione dei Superiori della Fraternità San Pio X, oltre alcomunicato letto il 29 giugno 2016 in occasione delle ordinazioni sacerdotali a Ecône, il giorno prima Mons. Bernard Fellay ha rivolto ai sacerdoti una dichiarazione che DICI pubblica in esclusiva.

“Fa tutto da solo”

                     UN PAPA UMANO, TROPPO UMANO…

         

           Rio de Janeiro, GMG 2013, visita in ospedale, abbraccio con un ragazzo



Mutuato, anzi, trasferito da Nietzsche, il titolo del nostro servizio con cui ci apprestiamo a riportare l’ultimo ritratto di Papa Bergoglio pennellato dalla prosa di Alicia Barrios, «giornalista argentina molto vicina a Papa Francesco da oltre 20 anni, autrice del libro “Mi amigo padre Jorge”, singolare racconto che narra un’amicizia profonda, sincera e che svela, ancora una volta, la solida umanità dell’uomo e del sacerdote che ormai da più di tre anni svolge il ministero di vescovo di Roma» (Il Secolo d’Italia, 17 luglio 2016 – h. 17,28).

Chi di wi-fi colpisce..?!

Icona rubrica

Altro che Facebook e suore, il Papa ricorda la “dimensione religiosa insopprimibile” di ogni uomo


Udienza del papa a Lione (foto LaPresse)
Viva il Papa e abbasso Facebook, demonio meridiano. Purtroppo della Vultum Dei quaerere, emanata quest'oggi da Francesco, resterà soltanto l'esortazione a che le monache di clausura non esagerino coi social network, consentendo ai malevoli d'immaginare monasteri in cui lo Spirito Santo viene scacciato dalle onde del wifi.

Se e ma

QUANDO BENEDETTO XVI DICEVA

Quando Benedetto XVI diceva "La Turchia stia fuori dall'Europa". L'allora cardinal Ratzinger scrisse parole di fuoco sulla Turchia, descrivendola come un mondo islamico troppo lontano dai valori occidentali e cristiani 
di Giuseppe De Lorenzo  




Il golpe in Turchia e le successive epurazioni di Erdogan mettono a nudo le differenze insanabili tra due mondi: quello occidentale, costruito sui valori cristiani, e quello turco, figlio del mondo ottomano.

Spiritoso?

Signori vescovi e cardinali, guai a sfuggire al martirio!

Supplichiamo i signori Vescovi e Cardinali a dare testimonianza di vero martirio, prima di ritrovarci a dover festeggiare “san Lutero, martire della Chiesa — brutta e cattiva — del passato”.

Dan Bergoglio ?


Una Festa..per farle la festa!?

Cosa può aver spinto un antiliturgo come Jorge Bergoglio a fare della "memoria" una "Festa", sulla scia dei martinianravasiani ?

Cantico Benedictus {Antiphona dal Proprio dei Santi} 
Ant. Maria * unse i piedi di Gesù, e li asciugò coi suoi capelli, e la casa fu ripiena dell'odore del profumo. ^

Omelia di sant'Agostino Vescovo
Libro 50 Omelia 23 tom. 10
Avete ascoltato molto attentamente la lettura del Vangelo: ed il fatto che riporta è stato rappresentato esattamente agli occhi del vostro cuore. Voi avete visto non cogli occhi del corpo, ma della mente, il Signore Gesù Cristo sedere a mensa in casa d'un fariseo, il cui invito non aveva disdegnato. Avete visto anche una donna famosa, e certo di mala fama, ch'era stata peccatrice nella città, irrompere, non invitata, nel convito dove sedeva il suo medico, e domandare con santo ardire la sua guarigione; irrompe importuna per il convito, ma opportuna per il beneficio. Sapeva bene da qual morbo essa era travagliata; e conosceva che colui dal quale era andata, era capace di guarirlo.
S'appressò adunque non al capo del Signore, ma ai piedi.

Facevamo a meno, grazie..

Un papa che non s'era mai visto. Un po' protestante

L'idillio tra Francesco e i seguaci di Lutero. L'allarme di cardinali e vescovi contro la "protestantizzazione" della Chiesa cattolica. Ma anche la diffidenza di autorevoli teologi luterani

di Sandro Magister





ROMA, 22 luglio 2016 – Nell'allarmata lettera che tredici cardinali di cinque continenti si apprestavano a consegnare a papa Francesco all'inizio dell'ultimo sinodo, essi lo mettevano in guardia dal portare anche la Chiesa cattolica al "collasso delle chiese protestanti liberali nell’epoca moderna, accelerato dal loro abbandono di elementi chiave della fede e della pratica cristiana, in nome dell'adattamento pastorale":

In buona compagnia..

PAPA E ALTRI NEMICI PUBBLICI

Papa Francesco e altri nemici pubblici. La fabbrica dei migranti e i suoi numeri incredibili: il Papa si presenta come colui che garantisce la possibilità di immigrare in Europa un salvatore ma sta facendo marketing a spese nostre
                                                                              di Marco della Luna  


Dopo le recenti e frequenti stragi islamiche, molti intellettuali e opinionisti hanno ritrovato la libertà di parola, di dire pane al pane. Senza temere di essere emarginati. Ad esempio, dire che non tutti gli islamici sono terroristi, ma tutti i terroristi sono islamici.
Pochi giorni fa Giampaolo Pansa ha giustamente osservato che la paura diffusa del terrorismo consente di introdurre uno stretto sistema di controllo sulla gente, cioè di realizzare lo Stato di polizia. Viene quindi da pensare che la scelta politica di consentire un’immigrazione indiscriminata sia diretta a creare le condizioni per realizzare uno stato di polizia o di sorveglianza utile alla casta per restare al potere anche in un clima di degrado economico e di tensioni sociali dovuto alla sua inefficienza e corruzione.

giovedì 21 luglio 2016

Non é un pokemon


Per conquistare il mondo, satana si è nascosto


Dice Baudelaire: «Il capolavoro di Satana è di aver fatto perdere le sue tracce e di aver convinto gli uomini che egli non esiste". Eppure senza la presenza di Satana resta inspiegabile tutto il male che c'è nel mondo, come senza la presenza di Dio resta inspiegabile tutto il bene che c'è.
Hanno cominciato col negare Satana gli atei, i positivisti, i razionalisti; hanno finito col negarlo una buona quantità di teologi e, naturalmente, dietro di loro una immensa quantità di cattolici. Una teologia nell'uomo e per l'uomo. Non c'è più posto per i diavoli e per l'inferno. A stento essi, siano atei o cattolici "di comodo", trovano il posto per Dio e per Gesù Cristo. Sembra quasi che Freud e Marx siano stati assunti al rango di quasi Padri della Chiesa.

Tra i responsabili di queste. "teorie erronee", un posto di primo piano spetta a P. Herbert Haag, noto teologo e già professore dell'università di Tubinga, e consulente della Conferenza Episcopale Tedesca.

La banalizzazione della Fede


Il modernismo attacca la devozione mariana

L'eresia modernista si sta avventando con accanimento contro tutto ciò che è cattolico, tra cui la devozione alla Madonna. Ho discusso di questo ed altri argomenti con Riesina, una giovane collaboratrice del blog (si è laureata a febbraio all'età di 22 anni).


- I santi nutrivano molta devozione verso la Beata Vergine Maria, invece i modernisti che sostengono posizioni più estremiste dicono che la devozione mariana è un ostacolo al dialogo coi luterani, e che quindi bisogna sopprimerla. Non ti sembra una cosa assurda abolire la devozione alla Madonna, la quale è la Mediatrice universale di tutte le grazie?

- Certamente, si tratta di una scelta assurda e insensata. Proprio la Beata Vergine si è fatta veicolo preferenziale della Parola di Dio, prima accettando che nel Suo Grembo si incarnasse il Figlio Unigenito di Dio e poi trasmettendo con una certa frequenza i messaggi di Dio ai veggenti, per fare sì che l’umanità potesse rigettare il peccato e gli inganni del Demonio per abbracciare una vita secondo la Volontà di Dio. Inoltre è l’unica creatura umana ad essere stata concepita senza il peccato originale, e ad essere stata assunta al Cielo in Anima e Corpo. In tutto questo sta la straordinarietà della figura di Maria e la sua enorme importanza per noi Cattolici; di conseguenza abolire la devozione alla Madonna significa di fatto rinunciare ad essere Cattolici. 

Ci sono o ci fanno?

“Più che l’islam, scontiamo la debolezza del cristianesimo nel continente”, dice il card. Koch

Il card. Schönborn: “Sono necessarie prese di posizione più chiare dalle autorità musulmane”

(foto LaPresse)
Roma. “Il problema non è tanto nella forza dell’islam, quanto nella debolezza del cristianesimo in Europa”. A dirlo è stato il cardinale svizzero Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, chiamato anni fa a Roma da Benedetto XVI per succedere a Walter Kasper e confermato nell’incarico da Francesco. Koch ha rilasciato un’ampia intervista al sito cattolico in lingua tedesca Kath.net, in cui tocca vari argomenti, a cominciare dalle relazioni con la vasta e variegata realtà ortodossa. Ma è su Europa, islam e cristianesimo che il porporato si sofferma in modo particolare, specie dopo l’ennesima strage animata dal fondamentalismo islamico, che lo scorso 14 luglio, a Nizza, ha lasciato distese sulla Promenade des Anglais ottantaquattro persone (decine sono i feriti, molti dei quali ancora in gravi condizioni).

Vissuto tenacemente

San Giulio I, campione dell’ortodossia

(di Lorenzo Benedetti) Nell’accostarsi ai papi dei primi secoli è sempre necessaria una buona dose di cautela: la Chiesa degli albori, infatti, appariva molto diversa da quella, a noi più familiare, medievale, e le dispute religiose erano all’ordine del giorno, in quanto molti aspetti dottrinali non erano stati ancora chiariti a sufficienza ed il potere legato alla religione faceva gola a molti apostati.

In un mondo senza Dio

UOMO MODERNO E MORTE DI DIO

    Se davvero Dio è morto muore anche l’uomo. Un mondo dove non c’è più la Grazia diventa l’Inferno: non più adatto ad essere abitato dagli uomini ma dai demoni e dalle anime dannate. La falsificazione sistematica delle parole 
di Francesco Lamendola   

Un mondo che annuncia la morte di Dio è un mondo in cui muore anche l’uomo, perché l’uomo non può sopravvivere in un mondo senza Dio, abbandonato dalla Grazia. Un mondo dove non c’è più la Grazia diventa l’Inferno: non più adatto ad essere abitato dagli uomini, ma dai demoni e dalle anime dannate. E forse è proprio questo che è diventato il mondo moderno: un mondo abbandonato dalla Grazia e consegnato alle potenze del Male; per dire meglio: un mondo che deliberatamente e scientemente ha voluto voltare le spalle a Dio, per consegnarsi da se stesso, caparbiamente, ostinatamente, pervicacemente, alle potenze delle tenebre.

“Bada a te stesso”

Il realismo dei Padri della Chiesa sul matrimonio

(di Cristina Siccardi) Marco Alessandro Giusta (classe 1981), già presidente dell’Arcigay di Torino, chiamato dal sindaco Chiara Appendino a ricoprire la carica di Assessore alle Famiglie (non più Famiglia), è cresciuto a Boves (Cuneo), all’ombra della parrocchia di Mellana, dove ha poi svolto servizio come animatore dell’oratorio e dei campeggi.
Che cosa gli avranno insegnato in quell’oratorio?

Un atto conciliare formalmente eretico

L’Haec Sancta (1415), un documento conciliare che fu condannato dalla Chiesa

(di Roberto de Mattei) Il Concilio di Costanza (1414-1418) è annoverato tra i 21 Concili ecumenici della Chiesa, ma un suo decreto, la Haec Sancta del 6 aprile 1415 è considerato eretico, perché afferma la supremazia del Concilio sul Romano Pontefice. A Costanza, la Haec Sanctaebbe la sua applicazione nel decreto Frequens, del 9 ottobre 1417, che indiceva un Concilio cinque anni più tardi, il successivo dopo altri sette anni e poi uno ogni dieci anni.
Con ciò attribuiva di fatto al Concilio la funzione di organo collegiale permanente, che si affiancava al Papa e di fatto gli era superiore. Martino V, eletto Papa a Costanza nel 1417, nella bolla Inter cunctas del 22 febbraio 1418, riconobbe l’ecumenicità del Concilio di Costanza e tutto ciò che esso aveva deciso, sia pure con la formula genericamente restrittiva: «in favorem fidei et salutem animarum».

“Senza peli sulla lingua”

Gänswein, Papa e Chiesa. A tutto campo
Georg Gänswein, segretario di papa Benedetto XVI, e Prefetto della Casa pontificia, nei giorni scorsi ha rilasciato una lunga intervista allo Schwäbische Zeitung , in cui con molto candore ha parlato di sé, del Pontefice regnante e della Chiesa tedesca.

Georg Gänswein, segretario di papa Benedetto XVI, e Prefetto della Casa pontificia, nei giorni scorsi ha rilasciato una lunga intervista allo Schwäbische Zeitung, in cui con molto candore ha parlato di sé, del Pontefice regnante e della Chiesa tedesca. Chi è interessato può trovare qui l’originale .

mercoledì 20 luglio 2016

Il solo merito dell’uomo

QUAL E' IL COMPITO DEL CRISTIANO

    Qual è il compito del cristiano sulla terra? Essere cristiani significa anche annunciare il Vangelo: testimoniare apertamente la propria fede e invitare il prossimo con l’esempio a convertirsi cioè ad accostarsi al Vangelo                                                                                           di Francesco Lamendola

Si dice: essere cristiani (oppure no). Va bene; ma che cosa significa? Molti pensano che essere cristiani significhi vivere osservando la morale cristiana, frequentando la Chiesa e accostandosi ai Sacramenti. Senza dubbio, questo è l’essenziale per dirsi cristiani (con buona pace di quei sedicenti cristiani che pretendono, appunto, di dirsi tali, calpestando la morale del Vangelo e disconoscendo il sacro Magistero); ma è sufficiente anche per esserlo? Essere cristiani non significa soltanto credere a ciò che ha insegnato Cristo, così come lo ha tramandato la Chiesa; non significa soltanto credere alla morte e alla Risurrezione di Gesù, e che il suo sacrificio si rinnova sempre nell’Eucarestia; non significa neppure limitarsi ad attendere la morte e il Giudizio, coltivando le virtù teologali della fede, speranza e carità. Essere cristiani non significa aggiungere qualcosa, meccanicamente, al precedente modo di vivere, bensì morire all’uomo vecchio, poi rinascere; e dell’altro ancora.

Il frutto dell’influsso del demonio

Barbarie islamica 

Non abbiamo il diritto di difenderci e di difendere soprattutto gli innocenti adottando anche misure drastiche che potrebbero arrivare all’espulsione di tutti i musulmani presenti in Europa in quanto potenziali fiancheggiatori degli assassini dell’ISIS? Questo fecero nel XV secolo i Re Cattolici di Spagna Ferdinando e Isabella, ammirati ed onorati per questo nei secoli successivi, ma condannati e disprezzati in questo  nostro tempo scristianizzato in cui si aprono le porte a tutti e si arriva a costruire le moschee col denaro dei contribuenti italiani.

di Carla D’Agostino Ungaretti
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z.lpntChe cosa può aggiungere un’umile cattolica “bambina” al grido di orrore, di esecrazione e, mi sia concesso dirlo, anche agli umanissimi sentimenti di rabbia e di furore che si levano in tutto l’Occidente (quello rimasto cristiano, perché l’altro, rassegnato all’ineluttabile, sembra capace solo di leccarsi le ferite in un fiume di retoriche deplorazioni) di fronte alla barbarie musulmana che non si ferma neppure di fronte alla concreta possibilità di uccidere insieme agli “infedeli” anche i suoi correligionari? Non può aggiungere nulla, se non piangere e pregare per le vittime innocenti, e cercare di reprimere i sentimenti di odio che sente montare dentro di sé perché sarebbero solo frutto dell’influsso del demonio.

Puffi brontoloni

Finalmente scoperta la Fonte della Sapienza: i Puffi

Ci sono livelli di demenzialità che toccano le vette sublimi dell’Arte.  Riproduciamo un articolo di Carlo Climati, pubblicato sull’Agenzia Zenit, nel quale, partendo dalla constatazione che “stiamo vivendo un momento bellissimo”, ci viene spiegato che chi critica (OMISSIS) non è altro che un Puffo Brontolone. È chiaro fin dall’inizio che si tratta di una cosa seria: infatti l’articolista ci avvisa subito che “I fumetti dei Puffi sono eccezionali. Ogni storia riesce a trasmettere un messaggio”. Segue il prezioso testo; in chiusura siamo invitati a “percepire la straordinaria bellezza del momento che stiamo vivendo fuori e dentro la Chiesa”.
Non facciamo ulteriori commenti, perché solo la lettura dell’articolo può fare gustare fino in fondo queste vere perle di saggezza. Comunque vorremmo sapere anche il parere di Gargamella e del gatto Birba. Buona lettura a tutti e, mi raccomando, siete avvisati: il momento che stiamo vivendo, fuori e dentro la Chiesa, è di straordinaria bellezza.
PD
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I Puffi brontoloni che non capiscono il Papa
di Carlo Climati
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z.pffcngrgStiamo vivendo un momento bellissimo. Perché tante persone non se ne rendono conto ed attaccano il Santo Padre?

Fiascone o bottiglione?

Buttiglione contro Caffarra, con poveri sofismi


In un lungo articolo sull’Osservatore Romano, rilanciato da Andrea Tornielli su Vatican Insider, Rocco Buttiglione, il politico cattolico che ha votato per la legge Cirinnà, fa le pulci a chi ha messo in luce la discontinuità di alcuni passi di Amoris laetitia con il magistero precedente.
L’articolo è molto lungo, fa sfoggio di grandi conoscenze, per lo più fumo negli occhi del lettore (applicando verità evidenti al contesto sbagliato) e raggiunge il suo momento di chiarezza in questo passaggio:
Il cammino che il Papa propone ai divorziati risposati, osserva dunque Buttiglione «è esattamente lo stesso che la Chiesa propone a tutti i peccatori: va a confessarti e il tuo confessore, valutate tutte le circostanze, deciderà se darti l’assoluzione e ammetterti all’eucaristia oppure noChe il penitente viva in una situazione oggettiva di peccato grave è, salvo il caso limite di un matrimonio invalido, sicuro. Che porti la piena responsabilità soggettiva della colpa è invece da vedere. Per questo va a confessarsi»…  “La differenza fra Familiaris consortio e Amoris laetitia è tutta qui.

Come fan carriera gli Schonborniani..?

il fazzoletto insanguinato di Merdjugorje

La storia, in sintesi, sarebbe questa: il tassista, che, come riferirà Vicka, "tornava da Medjugorje, dalla parte di Cerno" [J. Bubalo, Mille incontri, cit. p. 144: quindi la "veggente" lo presenta come un episodio vero e concreto] incontra per strada Gesù, che gli consegna un fazzoletto insanguinato dicendogli di buttarlo nel fiume. Proseguendo, lo stesso tassista incontra la Madonna, che si fa consegnare il fazzoletto insanguinato e poi gli dice che se lui l’avesse invece gettato nel fiume, ci sarebbe stata la fine del mondo.
http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/il-fazzoletto-insanguinato.html

Praticamente dice che occorre disubbidire a Gesù e ubbidire alla "Gospa".
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Noli illam tangere!

Chi era veramente Maria Maddalena?

Per volere di papa Francesco il 22 luglio, per la prima volta, si celebra la festa di santa Maria Maddalena, che sino a oggi era memoria obbligatoria. La storia di questa donna nelle parole dei Vangeli e nei commenti di Gianfranco Ravasi, Carlo Maria Martini, Cristiana Dobner e Timothy Verdon
                             
                              Noli me tangere - Giotto




Lo scorso 3 giugno la Congregazione per il Culto Divino ha pubblicato un decreto con il quale, «per espresso desiderio di papa Francesco», la celebrazione di santa Maria Maddalena, che era memoria obbligatoria, viene elevata al grado di festa. Il Papa ha preso questa decisione «per significare la rilevanza di questa donna che mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo tanto amata», ha spiegato il segretario del Dicastero, l’arcivescovo Arthur Roche. Ma chi era Maria Maddalena, che Tommaso d’Aquino definì «apostola degli apostoli»?

Il cattochitarrismo non basta


Dannata Europa senza Vangelo

Immigrazione, terrorismo e ascesa del clero neo pauperista. Il cattochitarrismo non basta. Perché l’Europa rantola da quando ha rinnegato la sua vera religione


foto Tom Sartain via Flickr
Europa che sembri alla fine della decadenza e che guardi passare piccoli e grandi barbari neri, o ambrati dal sole feroce del deserto, mentre componi editoriali pensosi, tweet ironici, post commossi, tutti ugualmente inutili, ti scrivo. Europa che hai lasciato circondare il castello di Bouillon, in Belgio, da gruppi di donne fazzolettate: me lo racconta, turbato, un amico che lavora in Lussemburgo e che nel tempo libero visita le senescenti province di Fiandre e Vallonia. Come e quando tante maomettane sono arrivate nel pittoresco, verdeggiante paese? Goffredo di Buglione, “il capitano / che il gran sepolcro liberò di Cristo”, scese da quelle mura per scalare quelle di Gerusalemme: ma tu Europa non leggi più Torquato Tasso e la nemesi ti punisce. Europa decrepita che dimostri valida la tesi di Todd Buchholz, l’economista di “The price of prosperity”: “Con l’aumento della ricchezza, la natalità crolla e l’età media della popolazione cresce. Questo richiede un flusso di nuovi operai e comporta l’apertura delle frontiere agli immigrati che hanno il potenziale per frantumare la cultura prevalente”.

Orgoglio di Bergoglio

Cambi in Vaticano: Schönborn al posto di Muller?

Ormai le voci sono più che insistenti: il cardinale Christoph Schönborn, oggi arcivescovo di Vienna, dovrebbe sostituire il cardinale Gherard L. Muller come prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede. Lo riporta Religion Digital, ma le voci si rincorrono da diversi mesi; dopo l’estate, al massimo dopo la conclusione dell’Anno della Misericordia, potrebbe avvenire questo importante passaggio di consegne. Voluto, dicono, da Papa Francesco.

Gorgoglio di Bergoglio

La giustificazione, Lutero, il Sinodo sulla famiglia 

Con l’approssimarsi delle commemorazioni per il quinto centenario delle 95 tesi affisse da Martin Lutero, è tornato d’attualità il tema della “giustificazione”, centrale per comprendere la divisione tra cattolici e luterani. Il tema è stato toccato dapprima dal papa emerito Benedetto XVI, con una intervista in occasione di un convegno proprio su questo argomento, e poi   da papa Francesco in una risposta durante la tradizionale conferenza stampa in aereo di ritorno dall’Armenia, il 26 giugno scorso. Abbiamo perciò cercato di approfondire i termini esatti della questione, intervistando monsignor Antonio Livi, professore emerito di Filosofia della conoscenza nella Pontificia Università Lateranense, studioso di fama internazionale, autore di numerose pubblicazioni, tra cui Vera e falsa teologia. Come distinguere l’autentica “scienza della fede” da un ‘equivoca filosofia religiosa”, Casa editrice Leonardo da Vinci, 2012.

martedì 19 luglio 2016

Non parlare di esso?

L'esempio di Papa San Gregorio Magno: quando un Concilio crea problemi, bisogna ignorarlo



Nel VI secolo fu convocato il secondo Concilio di Costantinopoli (553) che si propose di trattare una materia delicata: la condanna del monofisismo. L’eresia monofisita, che considerava la sola natura divina di Gesù Cristo rifiutando quella umana, nonostante la condanna del primo Concilio di Calcedonia (451) era presente ancora in gran parte della Chiesa orientale. Lo sfondo decisivo di questa vicenda è caratterizzato dalle azioni dell’imperatore Giustiniano (527-565) da una parte impegnato a conferire ordine all’impero in Oriente e dall’altra a risolvere in Occidente l’instabilità creata dalla invasioni barbariche.

È questo che pensa la Chiesa, oggi?

MA TUTTE LE FEDI PORTANO A DIO?

I cattolici progressisti e modernisti:"Maestri dell'indifferentismo religioso, bugiardi che adulterano l’essenza del Vangelo allo scopo di distruggerlo dall’interno e vili perchè incapaci di confessare a se stessi i loro veri scopi"
di F. Lamendola  

Due espressioni son venute di gran moda, nella cultura cattolica e nella Chiesa stessa, dopo il Concilio Vaticano II: ecumenismo e dialogo inter-religioso. Belle espressioni; suonano bene. Ma che cosa significano, esattamente? Certo non possono e non devono equivalere ad un’altra espressione, passata di moda proprio in quegli anni, ma ben presente nei manuali di teologia e di catechetica fino a quel momento: indifferentismo religioso. Indifferentismo, non nel senso di un sentimento d’indifferenza, ma nel senso che tutte le fedi e tutte le religioni andrebbero bene, non ha importanza quale si segua, tanto conducono tutte alla stessa meta, cioè a Dio, infallibilmente, magari dopo un percorso più lungo o più breve.

I tempi – si dice – sono cambiati..

Riabilitare Lutero?







di Danilo Castellano
1. Si va affermando da qualche tempo che Lutero deve fare da ispiratore alle grandi riforme, spirituali e di governo, che attendono la Chiesa (cattolica) nei prossimi anni. Lo ha detto, per esempio, recentemente il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera e Frisinga e attualmente presidente della Conferenza Episcopale Tedesca. L’opinione è diffusa. In alto e in basso. Tanto che in qualche Chiesa particolare (italiana) sono già state prese iniziative per «beatificare» Lutero, un tempo considerato eretico ed apostata e contro la cui Riforma la Chiesa (cattolica) ha riunito uno dei suoi principali Concilî, quello di Trento.

Chi é “fuori controllo”?

Nasce l’edizione argentina dell’Osservatore Romano. A dirigerla viene chiamato un protestante  

Bisogna dare atto a (OMISSIS) di una chiarezza che ormai rasenta la spudoratezza. Nella neochiesa la Fede cattolica non viene messa in discussione; semplicemente, non interessa più, è una tra le tante offerte sugli scaffali dell’ateismo illuminato.
di Paolo Deotto
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zdrttrL’interessante notizia l’abbiamo letta sull’Agenzia Zenit di ieri (clicca qui).
Un protestante alla guida dell’edizione argentina dell’Osservatore Romano
Tra i tumultuosi cambiamenti nei media della Santa Sede, spiccano due novità importanti in cui facilmente si intuisce l’intervento in prima persona di papa Francesco. In primo luogo la nascita di una edizione argentina dell’Osservatore Romanoche aggregherà i propri contenuti all’edizione settimanale in lingua spagnola e porterà in modo completo la “voce” del Santo Padre nel suo paese d’origine.
Secondo quanto riferisce La Nacionl’edizione argentina dell’organo ufficiale di stampa della Santa Sede inizierà le pubblicazioni a settembre e si caratterizzerà per un numero di pagine da 4 a 8 interamente indirizzate ai lettori del paese latinoamericano, con firme scelte ed autorizzate dal Pontefice.

Un ossequioso dissenso


La nuova contrapposizione svelata da Bergoglio è quella più radicale e più brutale tra un potere ecclesiale iniquo che si manifesta in un magistero blasfemo e la resistenza di chi continua a testimoniare i diritti di Dio in una Chiesa che se ne fa beffe … il potere iniquo e brutale incarnato da Bergoglio non viene turbato … Vuole, desidera, brama che chi ha “particolare sensibilità religiosa” possa manifestarla dentro i suoi domini, a patto che ne riconosca la signoria assoluta senza esercitare una critica vera, limitandosi a un ossequioso dissenso.
Martedì 19 luglio 2016
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È pervenuta in Redazione:
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Gentile dottor Gnocchi,
penso di poter dire di essere un suo lettore da sempre, fin dai suoi primi libri su Guareschi, e ho sempre seguito con interesse l’approfondimento del suo pensiero, lineare e coerente. Ma non le scrivo per dire questo. Le scrivo per dirle quanta fatica devo fare per spiegarlo a certi cattolici cosiddetti tradizionali che si spaventano davanti alla realtà e accusano di sedevacantismo più o meno nascosto chi ha il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. E qui vengo a toccare un tasto che per lei sarà doloroso e quindi se non vuole parlarne in pubblico le chiederei almeno una risposta privata. Mi riferisco al fatto che  c’è chi sostiene che se fosse vivo Mario Palmaro lei oggi non direbbe certe cose e con certi toni. Se sono stato indelicato me ne scuso. Se non risponderà, la capirò benissimo, ma un po’ ci conto.
Un saluto sincero
Davide Roversi