ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 1 novembre 2014

L' oggi? già visto!

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Recensioni  –  rubrica del sabato di Cristina Siccardi

Le Visioni – di Anna Caterina Emmerick. Le visioni avvennero nel XIX secolo, ma ciò che allora vide la beata può essere ricondotto ai nostri malaugurati tempi. E più si legge e più le realtà soprannaturali si fanno non solo presenza, ma offrono le chiavi di comprensione e di interpretazione degli accadimenti della Chiesa e delle ripercussioni di questi sulle anime.

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Esiste un libro che andrebbe letto proprio in questi giorni in cui celebriamo la festa di Ognissanti e facciamo memoria orante dei defunti. Si tratta di un testo pubblicato da Cantagalli, ricchissimo di sapienza: Anna Katharina Emmerick, Visioni (curato da Vincenzo Noja), grazie al quale molto si può apprendere e molto può essere oggetto di riflessione. La mistica parla di: angeli, della Comunità dei Santi, della Chiesa trionfante, di quella sofferente, di quella militante e della vittoria di quest’ultima; ma anche del Sacrificio della Santa Messa, del Sacerdozio, dei Sacramenti, della preghiera, della ricompensa e punizione nell’altra vita.

Ciò che piace a Lucifero

Rivelazioni di Satana da alcuni esorcismi

Rivelazioni di satana da alcuni esorcismi
“Egli disse loro: Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. (Lc 10,18-19)
E’ ben noto che il Diavolo è menzognero e padre della menzogna (cfr. Gv 8,44) tuttavia quando è Dio che gli ordina di dire la verità per l’edificazione e la conversione di qualcuno, egli è costretto ad ubbidire anche se ciò gli arreca indicibili sofferenze.
Le seguenti parole e argomenti sono tratti da alcuni esorcismi fatti da un noto Sacerdote, alla presenza di alcuni suoi collaboratori, e registrati su nastro magnetico.
Gli argomenti non sono tutti. Egli ha riportato soltanto alcuni, i più scottanti e importanti, che serviranno, speriamo, a fare riflettere molte persone.

Ambulatori da campo..

Medice, cura te ipsum

Sono trascorsi ben 13 giorni dalla diffusione della relazione finale del sinodo straordinario sulla famiglia. Il 15 ottobre il cardinale Dolan, già presidente della Conferenza Episcopale Americana, ebbe a dire in conferenza stampa che il rapporto intermedio, tecnicamente Relatio post-disceptationem, era soltanto “una bozza di documento”.
Dopo avere ringraziato i media per l’attenzione prestata a quella prima stesura, si augurava analoga attenzione per il documento finale del sinodo straordinario. Purtroppo non si può dire che l’auspicio del cardinale Dolan si sia realizzato. Come osservato da padre Roger Landry, sacerdote americano con dottorato in bioetica e teologia morale al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, non se ne può dare tutta la colpa alla stampa. È davvero singolare che la Relatio post-disceptationem sia stata divulgata dai canali ufficiali in ben cinque lingue: oltre l’italiano, anche in inglese, francese, spagnolo e portoghese, mentre la relazione finale, il testo che dovrebbe servire da base di discussione in tutte le diocesi del mondo in vista del sinodo ordinario del prossimo anno, è stata disponibile fino a ieri soltanto in italiano, affiancata oggi dalla traduzione in lingua inglese.

“Pieno compimento” ?

IL «PIENO COMPIMENTO»
TRA ERESIA MARCIONISTA E DIALOGO INTERRELIGIOSO A TUTTI I COSTI

Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto [Mt 5, 17-18].


si si no no
si quando è si, no quando è no ...

Questo frammento del Vangelo di San Matteo è ricco di tali elementi che su queste poche righe potrebbero scriversi trattati enciclopedici solo per inquadrare gli argomenti diversi racchiusi in un unico contesto armonico: la rivelazione del Verbo di Dio fatto uomo. Si pensi a quanto potremmo parlare e discutere, oggi forse più di ieri, sulla sola frase che segue poche righe avanti: « Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno» [Mt 5, 37]. Superfluo dire quanto nella società ecclesiale di oggi sia invece difficile dire si quando è si e no quando è no, memori che il di più — ma a volte anche il di meno, se non peggio il “di niente”, per esempio l’omissione — proviene dal Maligno, per il quale il “di meno” e il “di niente” è terreno di semina, irrigazione, germoglio e infine mietitura.

Domanda scomoda ma necessaria

a cui risponde san Roberto Bellarmino, Dottore della Chiesa.

Viviamo tempi di grande confusione in cui le autorità che dovrebbero chiarire e mettere ordine spesso agiscono in modo enigmatico.
Per essere più chiari, la verità è che ogni buon cattolico ha cominciato a porsi interrogativi su interrogativi a partire dalla sera del 13 marzo 2013, quando il Sommo Pontefice si affacciò dalla loggia vaticana senza insegne pontificali se non la talare bianca, salutando con il tutt’altro che solenne “buonasera”, parlando di se come del Vescovo di Roma e chiedendo la benedizione alla folla astante. Dopo quella sera gli interrogativi si sono fatti sempre più numerosi ed insistenti, giorno dopo giorno.

Usa e getta ?

Che cosa si dice del Sinodo negli Stati Uniti


La prima tappa sinodale s’è chiusa due settimane fa, ma l’eco del dibattito è ancora viva, soprattutto oltreoceano. Sul sito Crux, il vaticanista del Boston Globe, John Allen, scrive che “la luna di miele è finita” e che ora si apre una seconda fase del pontificato di Francesco, che presumibilmente sarà meno caratterizzata dai buoni sentimentalismi e che assumerà contorni più spigolosi.

I “bergogliosi”

Di papisti, ratzingeriani e bergogliosi: vaticanistica di palazzo.

di Giuliano Ferrara

Andrea Tornielli
Andrea Tornielli


Andrea Tornielli, buon cristiano e ottimo professionista, ha fatto una meritata carriera di vaticanista. Invidiabile. ha un bloggone insider, buone fonti, ormai veste pure bene, fin troppo acconci certi suoi “rigato Palermo”, in sintonia con un prestigioso incarico professionale alla Stampa di Torino. Potrebbe risparmiarsi di fare il cronista zelante di palazzo ultra petita, come fosse il Fabrizio d’Esposito o il Tommaso Labate dei Palazzi Apostolici o di Santa Marta.

Timone e capriole

Chiesa senza timone, dice Burke. No a capriole dottrinali, dice Pell


Il cardinale Raymond Leo Burke (foto Ap)
Roma. “C’è la forte sensazione che la chiesa sia come una nave senza timone”, dice il cardinale Raymond Leo Burke, prefetto della Segnatura apostolica e capofila dello schieramento conservatore che al Sinodo s’è opposto – con successo, almeno nella prima fase – alla ratifica delle tesi novatrici su divorziati risposati e omosessuali proposte da Walter Kasper lo scorso febbraio e fatte proprie in assemblea dal segretario speciale, mons. Bruno Forte. E’ proprio Kasper a finire nel mirino del porporato americano, uno di quei cardinali “che appoggiano e celebrano” la messa antica in latino e coram Deo che il Papa emerito Benedetto XVI, “monaco in clausura”, ha definito “grandi” in un recente messaggio spedito al delegato generale del Coetus Summorum Pontificum. 

venerdì 31 ottobre 2014

Un conto salato

  

L’INFERNO C’E’ ! di Don Giuseppe Tomaselli II PARTE


FATTI STORICI DOCUMENTATI CHE FANNO RIFLETTERE


UN GENERALE RUSSO

Gaston De Sègur ha pubblicato un libretto che parla dell'esi­stenza dell'inferno, su cui sono narrate le apparizioni di alcune anime dannate.

Riporto per intero l'episodio con le stesse parole dell'autore:

"Il fatto accadde a Mosca nel 1812, quasi nella mia stessa fa­miglia. Mio nonno materno, il conte Rostopchine, era allora go­vernatore militare a Mosca ed era in stretta amicizia col generale conte Orloff, uomo valoroso, ma empio.

Una sera, dopo cena, il conte Orloff cominciò a scherzare con un suo amico volteriano, il generale V., burlandosi della religione e in particolare dell'inferno.

- Ci sarà qualcosa - disse Orloff - dopo la morte?

Holyween

Halloween 2014, l’esorcista allievo di padre Amorth: “Festa che invoca Satana”


Halloween 2014, l’esorcista allievo di padre Amorth: “Festa che invoca Satana”



Don Ermes Macchioni, parroco di Sassuolo, ha ideato Holyween. Al posto del travestimento da strega c’è il costume da santo, niente zucche illuminate ma solo ceri bianchi accesi, e tra le mani la propria immagine sacra preferita
Al posto del travestimento da strega c’è il costume da santo, niente zucche illuminate ma solo ceri bianchi accesi, e tra le mani la propria immagine sacra preferita. Si chiama Holyween ed è la risposta di don Ermes Macchioni ad Halloween, la festa dei Santi che si terrà nella parrocchia di San Michele e Pigneto di Sassuolo, in provincia di Modena, la sera del 31 ottobre, la notte del cosiddetto capodanno esoterico. Una celebrazione che intende controbattere a spiriti, magia e calderoni accesi con la luce del cattolicesimo, “perché Halloween è una festa pagana dove si danza in onore del Grande Cornuto, Satana – spiega don Macchioni – e aSatana noi rispondiamo invocando Dio e la resurrezione”.

Più che una sensazione..!

Burke: «C'è la forte sensazione che la Chiesa sia come una nave senza timone»

Card. Burke
(©LaPresse)
(©LAPRESSE) CARD. BURKE

Nuovo affondo del Prefetto della Segnatura apostolica, intervistato da «Vida Nueva», che descrive la Chiesa come un «movimento contro-culturale, non popolare»


Dopo aver denunciato manipolazioni e «censure» al Sinodo il cardinale Raymond Leo Burke, Prefetto della Segnatura apostolica continua a levare la sua voce dai toni sempre più preoccupati criticando il Papa ma dicendo al tempo stesso di non voler «sembrare una voce contraria al Papa». L'ultima intervista è quella a firma di Darío Menor Torres, pubblicata oggi su «Vida Nueva».

Il Papa che piaceva troppo

Cattolici americani sicuri: “Relax, God’s still in charge”
Chaput, che organizza il family day, è perplesso. Tobin più che perplesso

L’arcivescovo di Philadelphia, Charles Chaput (foto LaPresse)


Roma. Un anno fa esatto, l’arcivescovo di Philadelphia, il pellerossa Charles Chaput, pubblicava sul sito della diocesi un messaggio in cui ricordava che “il diritto alla vita non è semplicemente una priorità. E’ la questione fondamentale su cui poggia l’intera architettura della battaglia in difesa della vita”. Per questo bisogna marciare in strada e lottare pubblicamente contro “gli attacchi diretti alla vita umana innocente, che colpiscono le fondamenta della casa di Dio”. Parole che non passarono inosservate in un paese dove la chiesa per decenni ha predicato la battaglia in difesa dei valori non negoziabili, espressione che qualche mese più tardi, in un’intervista al Corriere della Sera, il Papa avrebbe detto di non comprendere – “i valori sono valori e basta, non capisco in che senso vi possano esserci valori negoziabili”. Un anno dopo, mons. Chaput, se la prende con la confusione che s’è venuta a creare durante e dopo il Sinodo straordinario sulla famiglia che si è chiuso con la beatificazione di Paolo VI.

Il monsignore censurato

Sua Eccellenza contro lo storico progressista
Nuova puntata del duello Marchetto-Melloni su Concilio e Sinodo. Oops

Agostino Marchetto
Roma. Un anno fa, il Papa regnante dava la palma di “miglior ermeneuta del Vaticano II” al vescovo Agostino Marchetto. Cioè al più severo critico dell’interpretazione progressista del Concilio tramandata nei decenni dalla Scuola di Bologna di Giuseppe Alberigo, “che a differenza di Marchetto qualche laurea honoris causa l’ha avuta”, ricordava su questo giornale Alberto Melloni, disputando proprio con Marchetto in occasione del quarantennale della chiusura del Vaticano II, nel 2005. E il Concilio, ancora oggi, è l’oggetto del contendere.

Vatican outsider?

L’affaire Semeraro: la replica della Fraternità e considerazioni.

Mons. Semeraro
                                                                  Mons. Semeraro
di Gabriele Colosimo

Lo scorso 14 ottobre, il Vescovo della Diocesi di Albano, Mons. Semeraro, notificava ai suoi parroci una lettera in cui esorta a non frequentare le messe dei pessimi lefebvriani, in quanto, a suo dire, non disporrebbero dei requisiti per “esercitare in modo legittimo alcun ministero”.
QUI la lettera.
QUI la replica.
Sarei di parte a dire che trovo le argomentazioni di fondo della S. Pio X molto più solide di quelle di Mons. Semeraro, soprattutto nella parte in cui si sottolinea che la Fraternità semplicemente trasmette, e continuerà a farlo, “il deposito della fede e della morale cattolica romana”.
Sarei di parte a dire che quando diciamo ecumenismo, soprattutto per come è attuato in questi tempi, parliamo di una gravissima stortura e basta una cercare riscontro nella Parola per capire come stanno le cose. Senza andare troppo in là, com’è anche sottolineato nella replica, basterebbe fermarsi al primo comandamento.

Per gli adoratori di Kasper, normalisti ingenui e non.


Antecedenti del kasperismo, della sofistica pastorale al Concilio e dogma cattolico.

Per gli adoratori di Kasper, normalisti ingenui e non.


12maggio1974
Nel 1974 il divorzio avendo raccolto il suffragio del popolo del popolo italiano, quel plebiscito non poteva non contenere la volontà generale della nazione e per essere seguito a un’estesa campagna di chiarificazione non poteva dissimulare il suo carattere anticattolico.
L’inimicizia dello Stato moderno verso la Chiesa non si era congiunta mai all’impugnazione del diritto naturale, di cui è principal presidio la Chiesa. ma in età postconciliare la defezione del 1974 dell’Italia e nel 1981 della Spagna ha consumato la pienissima emancipazione della società europea dalla sua base religiosa …
La desistenza dalla fermezza da parte della Chiesa si manifestò in Italia al tempo della campagna referendaria contro il divorzio, quando si videro non pochi preti parteggiare, tollerandoli i loro Superiori, per la dissolubilità …

giovedì 30 ottobre 2014

Andate Fratres :

Sparate, Sprangate… Spacciate. In nome della Misericordia! Le sentinelle in Piedi vengono attaccate perché reclamano la libertà di espressione, i disadattati cronici del Leoncavallo vengono ricevuti a Roma… Un male antico, con radici oscure e inquietanti… droga, parassitismo, anarchismo, oscenità…

 di Pucci Cipriani
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Ragazzi e ragazze, giovani e giovanissimi, in gran parte, ma anche signori e signore di mezza età, anziani, professionisti, operai, studenti, disoccupati, casalinghe, si radunano – previo permesso del Comune e della Questura – nelle piazze d’Italia, si dispongono a scacchiera e, in piedi, nel silenzio più assoluto, ciascuno inizia, mentalmente, a leggere un libro. Uno spettacolo incredibile : in una società “ciabattona” e ciarliera in cui si distribuiscono, per saluto, pacche sulle spalle o rumorose confidenze, vedere centinaia di persone composte, in silenzio, leggere libri, diventa uno spettacolo assai suggestivo e che fa pensare… e, come sempre, il silenzio vale più di mille parole, di mille slogan, di chiassose e agitate conventicole e camarille .

ALLORA E’ DAVVERO SCALFARIANO, o no?*

ALLORA E’ DAVVERO SCALFARIANO ! (Papa Bergoglio smentisce il Vaticano e ora pubblica, come suo libro, le esplosive interviste – inizialmente tolte dal sito della Santa Sede – col fondatore di “Repubblica”. Con tutto il “relativismo” che contengono e non solo…).      

Nel Vaticano di papa Bergoglio la confusione è totale. Ogni giorno ce n’è una. Dopo lo sconcertante caso “Leoncavallo in Vaticano”, ora, con la firma di “Jorge Mario Bergoglio-Papa Francesco”, la Libreria editrice vaticana pubblica il volume “Interviste e conversazioni con i giornalisti”, dove vengono raccolte “le interviste rivolte a papa Francesco, riconosciute e pubblicate come tali dal giornale della Santa Sede L’Osservatore romano e da altre testate”.

E’ clamoroso e significativo che fra di esse ci siano anche le due con Eugenio Scalfari perché finora molti le consideravano controverse. Il fatto creerà imbarazzo. Ricordiamo i loro contenuti più esplosivi.

La zucca vuota del prete scrittore


Da prete, plaudo a Ethan e alle zucche di Halloween
HALLOWEEN

Con quest'articolo perderò molti followers ma, scusate "cattolici seri", io non resisto. Troppe volte parlare di Halloween diventa una lezione sul satanismo. Troppe volte leggere di Halloween è una lamentela sul "dove siamo finiti". E magari ti arriva anche un messaggio su whatsApp o una notifica su Facebook, che dicono di mettere un santino al posto della tua faccia perché "delle zucche anticristiane non se ne può più".

La ex Chiesa di Gesù, ora dei gesuiti: se non firmi sei "anomalo"

Il Sinodo visto da Civiltà Cattolica


Messa per il Sinodo e la beatificazione di Paolo VI
(©LaPresse)
(©LAPRESSE) MESSA PER IL SINODO E LA BEATIFICAZIONE DI PAOLO VI

L'articolo del direttore Spadaro: il mancato raggiungimento dei due terzi dei voti sul punto relativo ai divorziati risposati è una decisione «in un certo senso anomala, perché è come se 74 padri su 183 avessero voluto negare persino la registrazione della discussione di fatto vissuta»

Il mancato raggiungimento della maggioranza qualificata dei due terzi dei voti sul paragrafo 52 della Relatio Synodi, il punto relativo ai divorziati risposati rappresenta una decisione «in un certo senso anomala, perché è come se 74 padri su 183 avessero voluto negare persino la registrazione della discussione di fatto vissuta». Lo scrive il direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, in un lungo articolo riassuntivo dei lavori del recente Sinodo sulla famiglia, al quale il gesuita ha partecipato.

Nihil Sub Sole Novum

Gli eretici fanno miracoli col Soccorso del Diavolo

Un quadro medievale di persone stupito magia
Cesario di Heisterbach (1180-1250) è stato Maestro dei Novizi e Priore nel monastero di Heisterbach. Il suo dialogo è stata una delle fonti più comuni di sermone-storie. Lo scopo di queste storie sermone è stato quello di suscitare interesse e di trasmettere le verità morali.Qui egli espone un male che sperimentiamo spesso oggi: falsi visionari che fingono di grandi segni e miracoli, ma si diffondono male dottrina e le eresie.

Dio ci chiederà conto di tutto questo

L’INFERNO C’E’ ! I PARTE

di
Don Giuseppe Tomaselli
"Se Dio castigasse subito chi lo offende, certamente non verrebbe offeso come lo è ora. Ma poiché il Signore non castiga subito, i peccatori si sentono incoraggiati a peccare di più. È bene sapere però che Dio non sopporterà per sempre: come ha fissato per ogni uomo il numero dei giorni della vita, così ha fissato per ognuno il numero dei peccati che ha deciso di perdonargli: a chi cento, a chi dieci, a chi uno. Quanti vivono molti anni nel peccato! Ma quando termina il numero delle colpe fissato da Dio, sono colti dalla morte e vanno all'inferno. "
(Sant'Alfonso M. de Liguori - Dottore della Chiesa)

mercoledì 29 ottobre 2014

Concorrenza auditel

Madonna che parla molto

Conflitto potenziale sul correttamente devoto a Medjugorje

Ratzinger ha tenuto insieme la Maria slava, seriale, e i suoi fedeli dal 1981. Che farà ora la chiesa di Francesco?



Alle 17,45 di mercoledì 24 giugno 1981 sei ragazzi stanno su una collinetta brulla, nei pressi di un villaggio dell’Erzegovina. Appare loro una “giovane donna bellissima”, afferma di essere la Madre di Cristo e si fa chiamare “Regina della Pace”. Da allora, da 32 anni, ai sei ragazzi di Medjugorje la soprannaturale esperienza continua ad accadere, questo affermano e questo attestano con loro centinaia di testimoni, e i messaggi e le prescrizioni della “Gospa”, la Madonna, si moltiplicano da allora in modo esponenziale, coerente ma pressoché incontrollabile persino per la tetragona congregazione della Dottrina della fede.

Rovina prevista

Le profezie della mistica Emmerick e la rovina della chiesa con due papi




Chissà se Giovanni Paolo II, nel 2004, avrebbe mai immaginato che un giorno neanche troppo lontano la monaca tedesca che si accingeva a beatificare sarebbe divenuta di grande attualità? Sono passati solamente 9 anni da quel 3 ottobre del 2004 quando, il grande Papa polacco, il più grande “canonizzatore” della storia della chiesa, elevò agli onori degli altari Anna Katharina Emmerick, monaca agostiniana tedesca vissuta tra il 1774 e il 1824, proclamandola beata.

Il gioco delle tre carte

Avevamo già scritto ( QUI ) “Ci è dato obiettivamente di osservare che ogni qual volta si ri-parla di ripresa dei colloqui " intra moenia" con i massimi esponenti della Fraternità Sacerdotale San Pio X o di notizie simili riguardanti quella Comunità " qualcosa " si mette di traverso onde accidentare maggiormente il già impervio terreno d'incontro.”

In effetti la “presa di posizione” del Vescovo di Albano, collocandosi stranamente dopo la positiva ripresa dei colloqui della Fraternità, sembra superare per eccesso di zelo quanto gli stessi organismi ecclesiali avevano precedentemente puntualizzato circa la frequentazione delle cappellanie della Fraternità San Pio X stabilendo che : “… qualunque fedele cattolico che richiede e riceve Sacramenti nella Fraternità San Pio X si porrà di fatto nella condizione di non essere in comunione con la Chiesa Cattolica. Una riammissione nella Chiesa Cattolica dovrà essere preceduta da un adeguato percorso personale ecc ecc …”

Cos'e'? - ha scritto un fedele in un blog cattolico - La gente di Albano e dintorni comincia a disertare in massa le chiese diocesane ed affolla il Priorato ? Otto x mille in calo ? Offerte sempre più generose alla FSSPX ? "

Considerazioni da non scartare appieno : sappiamo bene infatti come la struttura ecclesiale sia particolarmente "sensibile" alle sollecitazioni economiche e materiali ...

Lavori in corso?

stiamo lavorando per voi … contro il sinodo dei media

STIAMO LAVORANDO PER VOI …

CONTRO IL SINODO DEI MEDIA:

ORIENTAMENTI VERAMENTE PASTORALI

Autore Antonio Livi
Autore
Antonio Livi

SULLA BASE DI VALUTAZIONI

AUTENTICAMENTE TEOLOGICHE



Si deve ricordare a tutti la verità, ossia il vero senso teologico di ciò che sta avvenendo nella Chiesa: il Sinodo dei vescovi, questo come gli altri che lo hanno preceduto e che seguiranno, non è un’assemblea politica né un convegno scientifico; è uno strumento di cui serve il Romano Pontefice, Vescovo di Roma e Pastore di tutta la Chiesa, per consultare periodicamente i vescovi di ogni parte del mondo ed elaborare, di volta in volta, dei documenti pastorali riguardanti la Chiesa universale. I due sinodi che si stanno svolgendo: uno straordinario, svoltosi quest’anno, e un altro ordinario, da svolgersi nel 2015, non hanno ancora sottoposto alcuna bozza di documento finale al Papa, al quale spetta in ogni caso la decisione su come utilizzare le proposte dei vescovi. Insomma, non c’è ancora alcun atto del magistero su cui costruire teorie circa presunte riforme o rivoluzioni in atto nella Chiesa.

Premiato santificio subito ( o subìto?)

Sarà velocizzato l´iter per la canonizzazione

Papa Francesco ha detto "Sì": il sindaco simbolo di Pozzallo Giorgio La Pira sarà presto santo. Incontro a San Pietro

Tutta la documentazione è stata trasmessa alla Pontificia Congregazione per le Cause dei Santi
Foto CorrierediRagusa.it
"Giorgio La Pira santo? Sono d´accordo". E´ stato il Santo Padre papa Bergoglio a mettere nero su bianco sulla canonizzazione dell´ex sindaco di Firenze, nato a Pozzallo centodieci anni fa. L´incontro coi giovani a piazza San Pietro, mercoledì scorso, ha fugato ogni dubbio: il papa argentino vuole Giorgio La Pira santo subito.

Una profetica visione di padre Pio

Padre Pio
(di Cristina Siccardi) Esiste nella storia della Chiesa oltre alla lettura degli accadimenti, realistica o fasulla che sia, anche un’altra lettura, quella dei mistici, i quali hanno il privilegio di poter essere oggetto delle predilezioni divine e, quindi, di essere direttamente informati dal Cielo sugli eventi, facendosi portavoce di annunci soprannaturali e profezie.
Negli attuali tempi di confusione, mistificazione, inganno ed errore della e nella Fede diviene molto interessante leggere che cosa Padre Pio da Pietrelcina scrisse al suo confessore, Padre Agostino, il 7 aprile 1913. In questo sofferto scritto il santo descrive un’apparizione di Cristo, agonizzante a causa del comportamento degli indegni sacerdoti: «Venerdì mattina ero ancora a letto, quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari, fra i quali diversi dignitari ecclesiastici; di questi, chi stava celebrando, chi stava parando e chi stava svestendo delle sacre vesti.

Qualcosa che non torna o che ritorna?

Tempo di misericordia. Ma anche di scomuniche

messa
C’è qualcosa che non torna in questo che è il proclamato “tempo della misericordia”, con l’accesso alla comunione eucaristica consentito o promesso quasi senza più limiti. eppure severissimamente interdetto a chi incorre in un paio di nuovi peccati capitali.
Il primo di questi nuovi peccati passibili di scomunica è la partecipazione alla messa e ai sacramenti celebrati dalla Fraternità San Pio X, fondata dall’arcivescovo Marcel Lefebvre.

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!

 Quesiti irriverenti ma molto pertinenti
di Una Lettrice

Cari amici,
ho letto con stupore e anche con indignazione la brutta novità della Notificazione di Mons. Marcello Semeraro, vescovo della diocesi di Albano.

Ho pensato di dovervi scrivere per sottoporvi alcune domande che in me sono sorte spontanee, leggendo e riflettendo.

Innanzi tutto, la stranezza della coincidenza tra la sede del vescovo e la sede della Fraternità in Italia. È dal 1974 che la sede italiana della Fraternità è ad Albano, e mai si era verificato un attacco così dirompente della Chiesa locale contro la Fraternità.
Questo fa pensare che si tratti di un atto quasi ufficiale, che assomiglia tanto al noto ritiro del riconoscimento canonico decretato nel 1975 dal locale vescovo svizzero, atto che diede inizio “formale” alla persecuzione della Fraternità.
La domanda è: È possibile supporre che come Paolo VI si servì allora del vescovo locale, così oggi Francesco si serva di un altro vescovo locale per perseguitare la Fraternità?

martedì 28 ottobre 2014

LA RIMOZIONE DEL KATECHON

IL POTERE CHE FRENA: LA RIMOZIONE DEL KATECHON - parte prima


di Francesco Colafemmina

E' uno dei libri più inquietanti che abbia mai letto. Mi riferisco al nuovo saggio di Massimo Cacciari dal titolo "Il potere che frena". Molti di noi hanno letto il famoso "Gli Adelphi della dissoluzione" di Blondet, un volume per molti versi profetico, per altri un po' morbosamente afflitto dalla questione del sabbatismo. Quel volume cominciava così:

"«II Papa deve smettere di fare il katéchon!», esclamò d'improvviso Massimo Cacciari. Mi stupì la sua foga, e ancor più il fatto che subito dopo parve pentirsi, come se la parola gli fosse sfuggita. Era un giorno del settembre 1993, e io lo stavo intervistando nella sua casa tersa, piena di volumi. Fuori, Venezia si sfaceva nel suo mare fecale, sotto un cielo grigio. Katéchon? Non ricordo molto di greco. Dovetti chiedergli che cosa volesse dire. «Katéchon è Ciò che trattiene», rispose Cacciari guardandomi incerto: «Ciò che trattiene l'Anticristo dal manifestarsi pienamente. San Paolo, ricorda?». Ora ricordavo: Seconda Lettera ai Tessalonicesi (2, 6 e seguenti). Il passo enigmatico in cui Paolo di Tarso accenna al futuro manifestarsi dell'Anticristo, Anomos: «II figlio di perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra tutto quel che si adora come Dio, tanto che siederà egli stesso nel tempio di Dio, spacciandosi per Dio». Ma non crediate che la venuta dell'Anticristo sia imminente, aggiunge subito l'apostolo. C'è qualcosa che «trattiene» l'Anticristo dall'irrompere nel mondo."

La scomunica ridicola del vescovo superficiale

Dopo aver letto questa “Notificazione” (che si trova sul sito della diocesi di Albano) siamo rimasti a chiederci cosa mai essa potesse significare, e dopo un po’ di riflessione siamo giunti alla conclusione che significa un bel niente.
Eppure l’ha scritta un vescovo, un vescovo di Santa Romana Chiesa di cui si legge nel sito della sua diocesi: Segretario del Consiglio dei Cardinali per l’aiuto al Santo Padre nel governo della Chiesa Universale; Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi, della CEI; Vescovo Delegato CEL per la Dottrina della Fede, Annuncio e Catechesi.
Insomma, un vescovo di un certo peso… si suppone.

L’improbabile “preghiera laica” di Suor Cristina

 
L’improbabile “preghiera laica” di Suor Cristina


di Enrico Galoppini
Ormai non esistono più limiti alla manipolazione e alla destabilizzazione mentale.


Et foeminae expectabunt?

Brasile, ok ai Viri Probati?


Dal Brasile mi giunge una notizia che costituirebbe una vera rivoluzione nella Chiesa. E cioè che si sta cercando il modo, in dialogo con la Congregazione per il Clero, di ordinare “ad experimentum” “viri probati” per sopperire alla mancanza di sacerdoti nelle diocesi dell’Amazzonia. L’Amazzonia potrebbe essere il primo luogo al mondo in cui si avranno, nel rito latino, sacerdoti con famiglia.

Papa Brosio lo scomunicherà?

Anagni. Questione Medjugorje: il vescovo Loppa controbatte a Paolo Brosio


“Ma le pare che Bernadette o i poverelli di Fatima oggi andrebbero in giro a fare incontri pubblici, magari con tanto di biglietto”? 

Non ha avuto molti peli sulla lingua Lorenzo Loppa, vescovo della diocesi Anagni-Alatri, nel tornare sulla vicenda della lettera scritta ai fedeli di Fiuggi per “vietare” la partecipazione agli incontri organizzati con veggenti che si rifanno alla Madonna di Medjugorje. 

Vatican Pop e i suoi profeti

Il coro urla: Bergoglio, facci la riforma protestante. Resisterà?

papaIl Sinodo che doveva cambiare tutto non ha cambiato niente. Ma, fra un anno, sono molti a crederlo e alcuni persino a giurarlo, cambierà tutto. Intanto prendiamone atto. Non è cambiato niente. Per mesi si è letto di riforme sconvolgenti, dalla portata epocale. Se arriveranno ne discuteremo. Sarebbe però sbagliato far finta di niente. Al Sinodo si è discusso, anche animatamente, di questioni dirompenti. C’è una larga fetta dell’episcopato, guidata dai vescovi nordeuropei, impegnata a traghettare la Chiesa verso una riforma protestante.

Quid sunt gaudium et veritas?



La "Evangelii gaudium" del papa emerito Benedetto

Ratzinger ha rotto un'altra volta il silenzio. Per avvertire che un dialogo che rinunci alla verità "è letale" per la propagazione della fede cristiana. E quindi anche per la diffusione di quella "gioia del Vangelo" che è nel programma di papa Francesco

di Sandro Magister

ROMA, 28 ottobre 2014 – "Lui è discreto, umile, non vuole disturbare", ha detto papa Francesco del suo predecessore. "Lo sento come se avessi il nonno a casa, per la saggezza. Mi fa bene ascoltarlo. E anche mi incoraggia molto".

Talvolta il papa emerito Benedetto XVI – dalla sua dimora "di monaco in clausura", come ama dire – invia al papa regnante degli appunti scritti, per offrirgli e chiedergli un'opinione. È avvenuto così, ad esempio, dopo la pubblicazione dell'intervista di Francesco a "La Civiltà Cattolica" del settembre 2013. Non si sa che cosa Joseph Ratzinger abbia scritto in quelle sue quattro pagine di commento. Tra i due papi, il regnante e l'emerito, vige il segreto.

Alcune volte, però, Benedetto XVI rompe il silenzio e dice in pubblico ciò che pensa, con la chiarezza e la libertà che gli è propria, senza temere di muoversi controcorrente.