ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 2 febbraio 2019

Il papa misericordioso che non risponde alle domande

SIAMO ARRIVATI AL BIVIO !

                                                 

Siamo arrivati al bivio: e adesso? Dobbiamo fare una scelta le due strade, quella di Gesù e quella di Bergoglio si dividono: con dolore molti buoni cattolici stanno maturando la certezza che Bergoglio non è degno di essere papa
di Francesco Lamendola  


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Con fatica, con dolore, con amarezza, molte persone, molti buoni cattolici, molti non cattolici che si stavano avvicinando al cattolicesimo, guidati dalla luce di Verità che si sprigiona, non certo per merito degli uomini e delle loro opere (o qualche volta anche sì, per quanto parzialmente e imperfettamente) dalla Persona e dalla Parola di Gesù Cristo, stanno maturando la certezza che Bergoglio non è degno di essere papa, che i Bassetti, i Galantino e i Paglia sono solo dei politici, che i Bianchi e i Kasper e i Martin non sono dei teologi cattolici, ma degli eretici impegnati ad adulterare impunemente la vera dottrina cattolica. In altre parole, sono passati dalla fase in cui avevano la sensazione che qualcosa non andasse per il verso giusto, alla fase in cui hanno dubitato, sì, ma di se stessi, e si sono auto-colpevolizzati, e si sono sforzati di essere figli obbedienti della santa Chiesa cattolica; alla fase in cui hanno ricominciato a sospettare, ma con più forza, che questa non sia più la vera Chiesa cattolica, ma una sua tragica contraffazione, per giungere infine ad essere sicuri che le cose stanno proprio così: che non c’è niente che non va in loro, in quanto credenti, se non la poco fede: ma quello è un problema costante di tutti i veri cattolici, e lo è soprattutto dei Santi: sentire che la vera fede implicherebbe una conversone totale della persona, che ancora non c’è stata. In altre parole, si sono sforzati di continuare a camminare, pur con le scarpe piene di sassolini, che provocavano fitte dolorose ad ogni passo, accusando se stessi di lasciarsi turbare da cose in fondo secondarie; hanno fatto chilometri e chilometri con i piedi sempre più piagati, sanguinanti; e solo da ultimo, quando il dolore si è fatto insopportabile, si sono fermati, si sono tolti le scarpe, e si sono resi conto che quelli non erano sassolini, ma frantumi di vetro taglienti.

Commovente, vero?

La “compassione” di Bergoglio – e di Adam Smith

Una zingarata?

PICCOLO PROBLEMINO

https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2015/03/preti_6751.jpg(immagine aggiunta)
La neochiesa conciliare ha un PICCOLO PROBLEMINO: i pretazzi porcelloni non possono essere spretati perché succederebbe un patatrac di dimensioni mostruose:
  • tante parrocchie resterebbero improvvisamente scoperte (OH MY GOD, una cosa del genere è già sufficiente a far venire i brividi di terrore alle loro eccellenze monsignori vescovi);
  • tanti pretuncoli dalla coscienza sporca troverebbero modo di vendicarsi (nei tribunali, sui media, nel consiglio presbiterale, ecc.) quantomeno perché finora l'avevano passata liscia e trovano ovviamente allarmante il possibile inizio di una stagione di punizioni (la vendicatività di un prete è superata solo da quella di un vescovo, e quella di un vescovo è superata solo da quella delle curie);

Dómine, ad adiuvandum nos festina..!

Bergoglio… da Panama con amore !



[domande e risposte sono state pubblicate sul sito del Vativano:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2019/january/documents/
papa-francesco_20190127_panama-volo-ritorno.html
]

Finita la kermesse a cavallo tra il Pacifico e l’Atlantico, che ha “distrutto” Bergoglio, “missionario” in mezzo ai giovani, il Papa argentino si è rilassato ad alta quota impartendo una delle sue abituali lezioni magistrali con l’aiuto dei giornalisti che l’accompagnano sempre in questi suoi stratosferici spostamenti.

Mutazione genetica

Oltre il Concilio, la gnosi
https://anticattocomunismo.files.wordpress.com/2018/06/concilio-vaticano-ii-50-anni-dopo.jpg?w=940(immagine aggiunta)

La Chiesa terrena, in moltissimi dei suoi membri (non certo nel suo mistero soprannaturale), ha subìto una sorta di mutazione genetica: l’autocoscienza dei cattolici non è più la stessa. Non c’è più distinzione tra verità e opinione, errore o menzogna, tra bene e male, tra amici e nemici; il principio luterano del libero esame ha trionfato, svuotando la Sacra Scrittura di ogni autorità. La Tradizione è una realtà ormai sconosciuta alla maggioranza dei fedeli, mentre il Magistero non conta più nulla: al massimo si prende quel che fa comodo, ignorando ciò che dà fastidio o non è di conferma alle vedute soggettive del singolo “credente”. In questo Martini ha stravinto, nonostante le sue geremiadi sul ritardo della Chiesa Cattolica; il problema è che quell’uomo (come inequivocabilmente dimostrano le sue blasfeme Conversazioni notturne a Gerusalemme) non credeva affatto in Dio, ma in una sorta di forza immanente che spingerebbe la storia verso un “progresso” puramente orizzontale nel senso inteso dalla rivoluzione massonica, iniziata nel 1789 e giunta al culmine nel 1968.

Torquemada era un agnellino

NIENTE CHIUSURA PER LA CASA PONTIFICIA. VOCI SU MONS. CARBALLO A TOLEDO

Cari amici di Stilum Curiae, qualche tempo fa abbiamo raccolto voci che riguardavano la Prefettura della Casa Apostolica, e l’attuale prefetto, mons. Georg Gaenswein. Sembrava che fosse imminente la pubblicazione di un motu proprio che avrebbe sancito la scomparsa della Prefettura, e lo spostamento di mons. Gaenswein a una importante Congregazione romana. Da fonti autorevoli sembra che quell’ipotesi non avrà luogo. Non siamo in grado di dire però se ci sia stato un ripensamento, o se quelle voci, così insistenti in quel momento, fossero nate come conseguenza dei provvedimenti che invece sono stati presi riguardo al Coro della Cappella Sistina, al motu proprio che ne trattava e a quello che sanciva la fine della Commissione Ecclesia Dei. 

venerdì 1 febbraio 2019

A nostra insaputa?

MA NOI DOV'ERAVAMO ?


Una domanda scomoda, che dobbiamo rivolgere a noi stessi: "Ci hanno rubato l'Identità, la Religione, la Patria, i Risparmi: "la Vita", ma mentre tutto ciò accadeva noi dov’eravamo?". Lefebvre e Venner due sentinelle inascoltate 
di Francesco Lamendola  

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Abbiamo usato più volte la metafora di colui che si sveglia un mattino e scopre di non essere più quel che credeva di essere, quel che aveva sempre saputo di essere: in altre parole, scopre di non avere più un’identità. È successo agli italiani in quanto italiani, agli europei in quanto europei, ai cattolici in quanto cattolici: un mattino si sono accorti di non essere più né italiani, né europei, né cattolici. E, cosa ancor peggiore, di non esserlo più da molto tempo. La loro identità era sparita in qualche cavità misteriosa, come un fiume carsico; solo che non se n’erano accorti. Insieme all’identità, era scomparso anche tutto il bagaglio della loro vita spirituale e materiale. 

Demolizione controllata!

CENTRO! DEMOLITI MESSA e S. SACRIFICIO dell'ALTARE

"Disputa del Sacramento" di Raffaello Sanzio (1509) - Descrizione QUI.

Riporto, pari, pari, un eloquentissimo articolo edito dal prestigioso portale "La Corsia dei Servi" di Milano, a proposito dell'ambigua situazione in cui versa la Chiesa oggi nel suo punto più centrale e sacro: la celebrazione della Messa, diventata il GRANDE INGANNO (non ancora percepito dai più, purtroppo) dopo la sua disastrosa modernizzazione post-conciliare sancita da Paolo VI nel 1969. (Cfr. QUI e QUI).

Fate l’amore non fate i dogmatici..

Ma l’educazione sessuale a scuola non funziona

http://www.pescaranews.net/archivi/immagini/2016/T/teoria-gender-bambini.jpg(immagine aggiunta)
«Io penso che nelle scuole bisogna fare educazione sessuale» ha detto Francesco rispondendo alla domanda di un giornalista sul volo di ritorno da Panama, domanda riguardante la piaga delle gravidanze precoci nell’America Latina.
Eppure chiunque si occupi di educazione sa che la cosiddetta educazione sessuale a scuola è stata ed è un fallimento, specialmente là dove, come in Sudamerica, i problemi sono più gravi. Non lo dicono i cattolici tradizionalisti, bacchettoni e ipocriti sempre condannati da laicisti, progressisti e cattolici à la page. Lo dicono studi e indagini condotte da laicissimi istituti di ricerca.

Il “papulismo” di Bergoglio

“Camerata” Bergoglio




C’era una volta in Argentina un gesuita, Jorge Mario Bergoglio, che era schierato contro la teologia della liberazione, vicina al castrismo e negli anni ’70 aderì alla Guardia de Hierro, un’organizzazione peronista, di stampo nazionalista, cattolica, ferocemente anticomunista. In quegli anni a chi gli faceva notare che l’organizzazione a cui aderiva si richiamasse alla Guardia di Ferro, il movimento romeno del Comandante Corneliu Zelea Codreanu, nazionalista e fascista, Bergoglio replicava “Meglio così”. Della sua vicinanza alla Guardia de Hierro ne parlò dopo la sua elezione il quotidiano argentino Clarin, mentre a Buenos Aires apparivano manifesti che ricordavano Bergoglio peronista. Per la cronaca, la Guardia di Ferroera un movimento di legionari, molto popolare in Romania negli anni trenta, ritenuto antisemita e filonazista, di cui si innamorarono in molti, non solo in Romania. Uno di questi fu Indro Montanelli che pubblicò sul Corriere della sera una serie di entusiastici reportage pieni di ammirazione per Codreanu, nell’estate del 1940, a guerra inoltrata, smentendo la sua tesi postuma che dopo il ’38 si fosse già convertito all’antifascismo. Testi ripubblicati di recente, Da inviato di guerra (ed. Ar). Evidentemente anche nell’Argentina dei Peron il mito di Codreanu, barbaramente assassinato, e del suo integralismo cristiano, aveva proseliti. Nel ’74, dopo la morte di Peron, il movimento legionario si sciolse. Era un gruppo di 3500 militanti e 15mila attivisti. Si opponevano ai guerriglieri di sinistra peronisti infiltrati dai castristi, seguaci di Che Guevara; loro erano, per così dire, l’ala di estrema destra del giustizialismo. Il gruppo della Guardia de Hierro era stato fondato da Alejandro Gallego Alvarez. Era un movimento che teneva molto alla formazione culturale dei suoi militanti e alla presenza tra i diseredati e gli ultimi.

Gli avrebbe dato un pugno in faccia?

Alla GMG di Panama blasfemia contro la SS. Vergine!


blasfemia allo stato puro: la Vergine Santa una di noi…. 😡😡😡😡che DUBITA della chiamata di Dio e l’Arcangelo che intona un rep per convincerla…. la pagheranno cara che siano MALEDETTI!!! giocate pure coi fanti, ma lasciate stare i santi, non sono io a maledire nessuno, ma la loro blasfemia a far “dire-male” di ciò che hanno fatto e di un vescovo di Roma compiacente…. e soddisfatto. Però disse che se qualcuno avesse osato parlar male di sua madre gli avrebbe dato un pugno in faccia… Non sarebbe ora di mettere in pratica il suo insegnamento?😡😡😡

https://lecronachedibabele.wordpress.com/2019/01/30/alla-gmg-di-panama-blasfemia-contro-la-ss-vergine/

Messe (?) al ribasso

Messa ecumenica, Diocesi in affanno, ma c'è chi dice no

La notizia della messa ecumenica di Milano non impensierisce l'arcivescovo Delpini che fino ad ora si è rifiutato di prendere una posizione pubblica di condanna. Eppure il caso ha ferito i fedeli e sconvolto molti preti che hanno telefonato in curia. Solo l'Ufficio Liturgico si smarca e loda l'inchiesta della Bussola: "Non si fa ecumenismo al ribasso"


                                     L'arcivescovo di Milano Delpini

A meno di clamorosi colpi di scena, la vicenda della messa ecumenica celebrata nella chiesa di San Giovanni in Laterano di Milano, è destinata a rimanere un pericoloso precedente degli abusi compiuti sulla Santa Messa nel nome dell’ecumenismo. Ad oggi, nonostante l’appello della Nuova BQ e altri articoli di giornale, l’arcivescovo di Milano Mario Delpini non ha ritenuto di prendere le distanze da una messa pericolosamente giocata sul filo dell’eresia. Nessuna dichiarazione pubblica, nessun richiamo formale al parroco, don Giuseppe Grampa, direttore del mensile diocesano Il Segno. E soprattutto nessun segno di correzione per far comprendere che quella di domenica 20 gennaio è stata una profanazione del Santo Sacrificio dell’altare.

Il piano Lobinger

CHI E' IL TEOLOGO DEL PAPA
Preti sposati, sì e no: il piano per picconare il celibato

Papa Francesco ha ribadito la chiusura all'abolizione del celibato sacerdotale. Ma ha citato anche come punto di riferimento un vescovo-teologo, da tempo sostenitore della tesi del "presbitero di comunità" tanto che le sue idee sono definite interessanti dal pontefice. Ma "decideranno le diocesi". E' il piano Lobinger, il definitivo picconamento del celibato sacerdotale che è già stato esposto a Francesco e si preannuncia protagonista al prossimo Sinodo dell'Amazzonia.

                                     Il vescovo Fritz Lobinger

Padre Fritz Lobinger: chi è costui? Don Abbondio si sarebbe posto questa domanda, almeno prima dell’ultima intervista di Francesco di ritorno dalla GMG 2019. Perché ormai il nome di Lobinger gira un po’ ovunque.

giovedì 31 gennaio 2019

La rivincita sul commissariamento dei gesuiti?

GESUITI: IL GRANDE TRADIMENTO   
  
                    

Obbediamo solo a Dio! oggi la vera obbedienza è quella di disobbedire al falso clero massone e gesuitizzato. Il nuovo corso del "Grande Bugiardo" è stata la rivincita sul commissariamento dei gesuiti voluto da Giovanni Paolo II 
di Francesco Lamendola  

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La legge è fatta per gli uomini e non gli uomini per la legge. È una delle straordinarie novità dell’annuncio di Gesù Cristo all’umanità, e una delle principali ragioni dell’odio che i farisei e i membri del Sinedrio hanno concepito nei suoi confronti, perché tale annuncio andava a intaccare proprio la struttura di potere di cui erano parte. Quando Gesù, accusandoli di ipocrisia, ha ricordato loro che, se l’asino cade nel pozzo, il suo padrone lo tira fuori anche nel giorno del riposo sabbatico; e allo stesso modo Egli si prende la libertà di guarire gli infermi nel giorno di sabato, ha messo il dito proprio nella piaga: perché chi ama il potere, e vuol continuare a goderne i privilegi, cerca di assolutizzarne il concetto, di porlo al di sopra degli uomini, in modo che nulla e nessuno venga mai a turbare la sua posizione egemonica. 

Purezza donchisciottesca

COME DARGLI TORTO! Vittorio Feltri: "Di Vaticano e vescovi non interessa più a nessuno. Allora mi spiegate perché..."


Vittorio Feltri
La fatidica firma dei Patti Lateranensi tra Stato e Chiesa, che indusse Pio XI a definire Mussolini l'"uomo della Provvidenza", come sanno tutti quelli che hanno superato i 50 anni, fu vergata l'11 febbraio del 1929. Ricordiamo la data, e pure con nostalgia, non perché sia stata oggetto di appassionate meditazioni in gioventù sul presunto incatenamento dell' Italia al Vaticano, ma per la ragione che liberava noi per quel giorno dalle catene della scuola, che ci parevano persino più soffocanti di quelle dei preti.
Comunque sia, in vista del novantesimo anniversario del Concordato, sfruttando la rotondità del multiplo di dieci, i miei amici laici e radicali organizzano per la circostanza convegni di sicuro peso intellettuale e iniziative politiche in coerenza perfetta con il sacro fuoco da cui sono animati. Mi piace questa loro purezza donchisciottesca. Dicono no al Concordato, abroghiamolo. E se proprio non si può, devitalizziamolo come i denti cariati e molesti.

I sostenitori dell’immigrazionismo targato ONU

Se anche la Chiesa diventa positivista



(di Renato Cristin) Il tema dell’immigrazione è un fronte su cui si gioca una partita che riguarda il futuro del Cristianesimo in Europa. Detto in estrema sintesi: la Chiesa si trova oggi dinanzi a un dilemma dietro al quale si cela una possibile conseguenza drammatica.
Il dilemma: permettere o restringere l’ingresso in Europa di enormi masse di africani e medio-orientali che, oltre ad essere portatori di elementi culturali non assimilabili e in parte anche anti-europei, sono nella loro stragrande maggioranza di religione musulmana? La conseguenza: la forte variazione demografica farà sì che in pochi decenni ci sia una maggioranza musulmana in molti paesi europei, con le ovvie implicazioni sociali, politiche e appunto religiose.

Urbis bis-orbus

Quando il Papa era anti-comunista: il ritratto inedito di Bergoglio

Il libro postumo di Emidio Novi svela alcuni retroscena sui legami tra Papa Francesco e la dittatura peronista in Argentina. L'autore: "La sua deriva progressista? Per farsi perdonare il passato 'fascista' durato fino agli anni '80"

Oggi tutto il mondo lo celebra come un’icona liberal, ma in passato Papa Francescosarebbe stato tra i più aspri oppositori della teologia della liberazione.
A dirlo è il ritratto inedito del Santo Padre tracciato nel libro postumo di Emidio Novi, “La riscossa populista” (Controcorrente). Il giornalista e senatore di Forza Italia, scomparso prematuramente nell’agosto scorso, ripercorre le tappe del controverso passato “peronista” di Papa Bergoglio. Francesco, che negli anni Settanta era un semplice sacerdote gesuita, fu tra i sostenitori della la Guardia de hierro, organizzazione nazionalista, cattolica e anti-comunista, palesemente ispirata alla Guardia di ferro romena di Corneliu Zelea Codreanu, un'organizzazione fascista diffusa in Romania negli anni ‘30.

Lontano dalla Verità di Cristo...

OBBEDIRE A DIO O AGLI UOMINI?


Se per obbedire a Dio si deve disobbedire agli uomini. Perché moltissimi buoni cattolici anche di retta dottrina e di ottimi sentimenti vivono con crescente disagio confusione, turbamento e angoscia il pontificato di Bergoglio? 
di Francesco Lamendola  

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Moltissimi buoni cattolici, anche di retta dottrina e di ottimi sentimenti (non è che ce ne siano ancor molti, in giro: perciò diciamo “moltissimi” in senso relativo e non in senso assoluto) vivono con crescente disagio, confusione, turbamento e angoscia il pontificato di Bergoglio, e anzi tale disagio e tale confusione hanno cominciato a provarli fin dall’indomani del Concilio Vaticano II. E tuttavia essi non osano rompere gli indugi ed esprimere apertamente la loro sofferenza, né, tanto meno, rivolgere critiche a questo clero modernista, a questo vescovi e cardinali massoni e a questi preti marxisti e secolarizzati; e preferiscono autocensurarsi e perfino, qualche volta, auto-colpevolizzarsi, perché pensano che si debba obbedire sempre e comunque al papa, alla Chiesa e ai suoi pastori, e che disobbedire, protestare, criticare, sia indegno di un buon cattolico e sia sintomo di poca fede nei disegni della Provvidenza. 

Castay?

Preti gay ok, ma casti. La Germania ora sfida il Papa

La Chiesa tedesca adesso sfida anche papa Francesco, il suo grande sponsor e amco. Lo fa in tema di ordinazione delle persone con tendenze omosessuali. L'arcidiocesi di Paderborn decide che l'omosessualità non sarà un criterio di esclusione per l’ordinazione sacerdotale. "Purché accettino il celibato". Affermazioni in contraddizione con il magistero anche recente di Papa Francesco.


                                     Michael Menke-Peitzmeyer (a destra)

La Chiesa tedesca adesso sfida anche papa Francesco, il suo grande sponsor e amico. Lo fa in tema di ordinazione delle persone con tendenze omosessuali; e questo a dispetto dei problemi che specialmente negli Stati Uniti, ma anche in Germania, sono emersi nel campo degli abusi correlati a questa tendenza. Nell’importante arcidiocesi di Paderborn è stato detto chiaramente che l'omosessualità non sarà un criterio di esclusione per l’ordinazione sacerdotale. 

mercoledì 30 gennaio 2019

Fanta-religione?

IL SEGRETO DI FATIMA E IL PAPATO – le incredibili dichiarazioni di padre Malachi Martin: cosa sapeva il famoso gesuita?


Padre Malachi Martin, un ex gesuita rimasto fedele a Sant’Ignazio di Loyola, che ebbe il privilegio di conoscere (integralmente) la terza parte del Segreto di Fatima, nei suoi libri raccontò tutto (o quasi) quello che sta accadendo nella Chiesa in questi ultimi anni. Leggere per credere...

“Il profumo di Roma”

Oggi lo spirito romano si è perduto in Vaticano

Intervista rilasciata dal Prof. Roberto de Mattei a La Porte Latine, il sito della Fraternità San Pio X in Francia







Dal cosa al come

Sulla teologia del “come”.


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Nella dottrina della Chiesa il cosa ha sempre avuto il primato sul come. I contenuti delle verità rivelate hanno sempre avuto il primo piano rispetto a come vengono conosciute e a come vengono espresse. Come si conoscono e come si esprimono dipendono da cosa esse sono, il come conoscitivo e il come espressivo devono essere congrui con la loro realtà e non la determinano. Per fare l’esempio più famoso: il come costituito dalla filosofia greca non ha ellenizzato la dottrina cattolica ma è stata la fede cattolica a cristianizzare l’ellenismo. Quando Benedetto XVI afferma che l’incontro tra la filosofia greca e il cristianesimo è stato provvidenziale, vuol dire che in quel caso il cosa ha trovato il suo giusto come.

Una sottile e formidabile trappola

Precisazioni sul ritiro del vescovo modernista, Mons. Huonder,
in una scuola della tradizionale Fraternità San Pio X



Nostra presentazione

Pubblichiamo due articoli (qui e qui) scritti da Francesca de Villasmundo sull’argomento, da noi raccolti nel seguente unico articolo.

La razza dei nani

E SE FOSSE TUTTO VERO?


La vera dottrina insegna che l’Aldilà esiste e consiste nell’eterna beatitudine o nell’eterna dannazione. E che gli Angeli e i diavoli esistono; i primi si adoperano per la salvezza delle anime, i secondi per la loro perdizione 
di Francesco Lamendola  

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La dottrina cattolica, quella vera, non quella taroccata di Enzo Bianchi o dei gesuiti della scuola di Teilhard de Chardin, di Karl Rahner, di Pedro Arrupe e del grande Bugiardo argentino, insegna che la vita terrena è una semplice preparazione alla vita eterna; vita eterna che si attua in una eterna beatitudine per le anime destinate al Paradiso, e in una eterna dannazione per quelle destinate all'Inferno. Non solo i cattolici, ma tutti gli europei, tutti gli occidentali e anche tutte le persone di media cultura che vivono in ogni parte del mondo, conoscono questa dottrina, non fosse altro che per la quantità e la qualità straordinarie di opere d’arte, dallaDivina Commedia al Giudizio universale della cappella Sistina, che la rappresentano. 

Quello che si chiedono in molti?

"Così l'opposizione progressista si vuole sbarazzare del Papa"

Papa Francesco al centro di attacchi provenienti da più parti. Ma per il fronte tradizionalista sono i progressisti a preparare un vero e proprio golpe

Proseguono i malumori tra papa Francesco e il "fronte tradizionalista". La soppressione della Ecclesia Dei, la commissione pontificia creata da san Giovanni Paolo II e poi riformata in parte da Benedetto XVI, rientra nella razionalizzazione dei dicasteri, che culminerà con la pubblicazione della nuova Costituzione Apostolica, oppure si tratta di uno sgambetto ai conservatori? È quello che si chiedono in molti.

Gli altri che si definiscono cattolici..

Quando si dice la moderazione……


Il giornalista Andrea Tornielli, prima a Vatican Insider, e da poco promosso da papa Francesco a direttore editoriale dei mezzi di comunicazione vaticani, ha scritto il 25 gennaio un editoriale su Vatican News, il portale di informazione del Vaticano, prendendo spunto da un discorso fatto da papa Francesco nel suo ultimo viaggio a Panama, per la Giornata Mondiale della Gioventù.

Un altro petardo?

Abusi sessuali su suore. L’altra bomba che sta per esplodere


A giudicare da quanto Francesco ha scritto e ha detto – da ultimo sull’aereo che l’ha riportato da Panama a Roma –, saranno gli abusi sessuali compiuti su minori da parte di sacri ministri l’argomento dominante del summit convocato in Vaticano dal 21 al 24 febbraio tra il papa e i presidenti delle circa 130 conferenze episcopali del mondo.
Rischia così d’essere elusa, invece, quella piaga che statisticamente risulta preponderante tra gli autori di abusi in Europa e nell’America del Nord e del Sud, ossia la pratica omosessuale con giovani e giovanissimi.

Uno dei tanti silenzi strani?

Un prete nega l’Eucaristia a un politico pro aborto

Padre John Hogan ha evitato di dare la Comunione a Robert Troy, esponente del Fianna Fáil che ha votato per l’abrogazione dell’Ottavo emendamento, la norma costituzionale che proteggeva i nascituri. Intanto, mentre i fedeli e qualche vescovo chiedono la scomunica di Andrew Cuomo, prosegue il silenzio dei vertici del Vaticano sulla legge dello Stato di New York che consente l’aborto fino alla nascita.



Pare che in Irlanda ci sia ancora qualche sacerdote capace di trarre le conseguenze dagli atti. In particolare per quello che riguarda l’aborto. Un uomo politico irlandese del Fianna Fáil, Robert Troy, si è visto di recente rifiutare la Comunione nel corso di una Messa di requiem. Troy aveva ammesso di aver votato a favore della cancellazione dell’Ottavo emendamento della Costituzione irlandese, una mossa che ha aperto la strada alla legalizzazione dell’aborto in Irlanda.

martedì 29 gennaio 2019

La globalizzazione 4.0

Il normale che è male



Dall’inizio dei tempi fino agli Settanta, nessun essere umano, in nessun tempo e in nessun luogo, in nessuna civiltà e società, è stato iniziato – o, se volete essere buoni, “educato” – alla sessualità a scuola.
Mai.
E non ci sono mai stati problemi.

Visioni profetiche'



"Satana colpirà al cuore la società..." – del tutto sconosciute, le straordinarie profezie di Papa …



L'avverarsi di alcune rivelazioni di papa Pacelli (1876-1958), come il crollo dell'Unione Sovietica e l'elezione di un pontefice polacco, rende credibili e talora allarmanti le "ispirazioni profetiche" che riguardano il nostro futuro. La liberazione del popolo cinese, il crollo del capitalismo, l'ingovernabilità dell'Italia, l'invasione dei popoli provenienti dall'est e dai Paesi africani diverranno realtà?

Flectamus genua..

Nobile ambasciatore ungherese afferma che Francesco non si può inginocchiare "per motivi di salute"
L'arciduca Edoardo d'Asburgo d'Austria, ambasciatore ungherese presso la Santa Sede, ha difeso papa Francesco contro le critiche perché non si inginocchia durante la Messa e di fronte al Santissimo Sacramento.

Asburgo ha scritto su Twitter (28 gennaio) che era a 15 metri da Francesco quando si è inginocchiato con difficoltà lo scorso anno alla liturgia del Venerdì Santo.

“Ha avuto bisogno di aiuto, aveva il volto in preda al dolore. Questo spiega tutto. Non giudicate da lontano."

Il Bugiardo "argentino"

IL TRADIMENTO DEL VANGELO


La "falsa" catechesi sui migranti: il Bugiardo "argentino" ha deciso di fare finta, che non esistano opinioni diverse dalle sue, e che le sue siano anche conformi al Vangelo: talmente conformi da non aver bisogno di dimostrarlo 
di Francesco Lamendola  
  
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Anche da Panama, davanti alla platea dei ragazzi convenuti alla Giornata Mondiale della Gioventù del gennaio 2019, Bergoglio non si è fatto alcun problema a ritornare sul motivo quotidiano, dominante, esclusivo, e ormai ossessionate, della sua "catechesi": i migranti e il loro sacrosanto diritto di andare dove vogliono e di essere accolti incondizionatamente nei Paesi da essi scelti, a loro insindacabile giudizio.
Da settimane, mesi, anni, ha sposato questa causa e si è fatto paladino di questo diritto. Da ultimo, per ammantarlo di una legittimità che, altrimenti, non avrebbe, ha fatto la bella pensata di equiparare le migrazioni africane verso l'Italia e l'Europa, e quelle latinoamericane verso gli Stati Uniti, alla condizione della Sacra Famiglia al momento della nascita di Gesù e al tempo della sua prima infanzia, quando Lui e i suoi genitori si rifugiarono in Egitto (ma per un periodo di tempo assai limitato) per sottrarsi alla persecuzione del re Erode; e così ha incominciato a dire che anche Gesù era un migrante, e, di conseguenza (secondo lui, vallo a sapere in base a quale ragionamento) ogni migrante è Gesù: non come Gesù, ma proprio Gesù stesso. 

L'ora della merenda

APPELLO A DELPINI
Pastora a messa, perché il vescovo deve intervenire

Ha proclamato il Vangelo, ha predicato, ha partecipato alla consacrazione e distribuito la comunione. Quanti abusi commessi dalla pastora battista nella chiesa di San Giovanni a Milano per la messa ecumenica. Ecco, punto per punto, tutte le violazioni gravi della legge della Chiesa che il parroco ha assecondato con il suo invito. Sulle quali l'arcivescovo di Milano, Delpini, non può tacere. 


L’episodio, verificatosi il 20 gennaio scorso nella parrocchia di San Giovanni in Laterano a Milano, riferitoci con puntualità da un nostro lettore, merita una riflessione.

La parte che più gli fa comodo

Papa, un linguaggio contraddittorio ma calcolato

La conferenza stampa di ritorno da Panama ha confermato la tendenza del Papa a usare un linguaggio con affermazioni che si contraddicono, così che alla fine chi lo ascolta coglie ciò che più gli fa comodo. Ma a un esame più attento la direzione in cui intende andare appare chiara. 


La conferenza stampa in aereo di papa Francesco al ritorno da Panama ha come sempre offerto spunti interessanti. Tenendo sempre presente che non di magistero si tratta, ma di opinioni personali e che come tali sono opinabili, pur tuttavia solo per il fatto che quei giudizi li dia il Papa sono destinati a orientare l’opinione pubblica cattolica e a creare la percezione di cosa sia la Chiesa tra coloro che cattolici non sono. Inoltre vale la pena parlarne anche perché da una parte forniscono un’indicazione di metodo riguardo al modo di ragionare del Papa, dall’altro offrono indicazioni sulle scelte pastorali che sta compiendo o intende compiere.

lunedì 28 gennaio 2019

Ai confini del sacro

IL VEGGENTE DI ROMA – Indagine ai confini del sacro [con interviste e testimonianze inedite]



26:47

Indagine ai confini del sacro - Bruno Cornacchiola, il veggente di Roma (di David Murgia)

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Questa è la testimonianza che l'ormai converitito e rinato alla grazia Cornacchiola INCISE su una parete della grotta:

La “mitica” purezza originaria

Cambiare la Liturgia per cambiare la Fede Cattolica: progetto protestante


Dunque… siamo giunti alla quarta serie di questo percorso specifico ed inerente alla “questione Liturgica”, come è cominciata questa battaglia, chi l’ha cominciata e perché la Chiesa Cattolica con Paolo VI ha ceduto nell’imporre un nuovo rito di stampo protestantico? In questa sezione: CRISI LITURGICA, troverete tutti gli articoli e i video che stiamo elaborando per aiutarci a comprendere come – dietro alla crisi della Fede nella Chiesa di oggi – troviamo proprio queste radici protestanti. In questo link invece, avrete la pagina dei video sull’argomento.

La misera concezione di Gesù e del cristianesimo

GESU' NON E' UN OCULISTA


 Ma Gesù non è un oculista, né un assistente sociale. Dal Regno di Dio, al Regno dell'Uomo? Perchè l'errata lettura del Vangelo "materialista e immanentista" della neochiesa sta conducendo alla negazione della divinità di Cristo 
di Francesco Lamendola

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/000-QUATER/0-27-papa-scaletta.gif
  
Se dovessimo sintetizzare in una sola, estrema formula, il senso complessivo dell’eresia neomodernista e dell’apostasia strisciante che stanno imperversando nella Chiesa cattolica, sostituendo ad essa, pezzo a pezzo, una neochiesa falsa e bugiarda, che inganna i fedeli e li trascina verso l’errore, diremmo così: l’interpretazione materialistica e immanentistica del Vangelo, sostituendo dei significati materiali, e specialmente sociali, al posto dei significati autentici, spirituali e soprannaturali, da esso proclamati. Per i neoteologi e i neopreti si tratta di un progresso, di un approfondimento della fede, e se ne vantano, dicendo che ora, finalmente, grazie ad essi (la modestia non è il loro forte) la Chiesa ha trovato, o ritrovato, il giusto e vero significato del messaggio evangelico: non più l’attesa di un Regno di Dio che deve venire, ma non arriva mai, bensì l’attuazione di un Regno di Dio che è ancora tale, in effetti, solo di nome, mentre è diventato, di fatto, il Regno dell’Uomo: nel senso che in esso la trascendenza scompare, la dimensione soprannaturale evapora, l’attesa del ritorno di Cristo diventa una chimera, o peggio, una colpa, cioè una fuga nel misticismo (quindi anche il misticismo diventa una colpa) e un disimpiego dalle lotte che sono necessarie qui e ora, in questo mondo, per cambiarlo e renderlo più giusto.