ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 12 maggio 2018

Tornare a Cova d’Iria

Fatima e il sacrificio



Maggio. Mese di Fatima. Fatima tocca il cuore della fede cattolica in un’Europa dalla geo-politica profondamente cambiata nel secolo precedente, in piena prima guerra mondiale e rivoluzione russa ed in un contesto culturale, politico e sociale, in cui essa è fortemente attaccata da filosofie materialiste, laiciste ed anticlericali d’ispirazione illuminista, confluite in ideologie quali il marxismo e, sul fronte religioso, nel modernismo. Non stupisce dunque la scelta di tre semplici bambini, cresciuti in una società rurale ancora profondamente cristiana, quali “canali” di trasmissione di urgenti appelli del Cielo per l’umanità. 

Le “vie silenziose”

Il Volto di Gesù Misericordioso di Don Dolindo Ruotolo


Molti di noi forse, e assai probabilmente, hanno avuto tra le mani questa immaginetta, o avranno visto almeno una volta questo Volto Santo, ma pochi conoscono la sua origine che sarà per noi edificante conoscere.
La storia è breve, semplice, tipica di quelle “vie silenziose” attraverso le quali la Divina Provvidenza ama imprimere la Sua firma.

Il mestiere del diavolo

RIHANNA: "LA PAPESSA NERA"


Rihanna, la papessa nera col vizietto del "satanismo". La tendenza alla trasgressione e l’ambizione distruttiva "tipica della cultura Usa": i suoi video sono pieni di messaggi in cui viene proclamata la Regina degli Illuminati 
di Francesco Lamendola  

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Ebbene, sì, lo confessiamo senz’altro: non sapevamo praticamente nulla di lei; non abbiamo mai ascoltato una sua canzone, né visto un suo film; conoscevamo a malapena il suo nome, e solo per averlo udito incidentalmente. E nemmeno uno dei due miliardi di ascolti in streaming che la riguardano, è partito da noi. Evidentemente, vivevamo in due mondi distinti e pressoché privi di comunicazioni: di quel che fa una ragazzotta afroamericana, nativa delle Barbados, agitandosi nel mondo dello spettacolo, fra musica pop, cinema hollywoodiano e sfilate sul tappeto rosso dell’alta moda, ovviamente passando per il mondo dei soldi e dell’impresa in stile americano (è lei stessa stilista di moda, oltre che indossatrice, e proprietaria di una linea di cosmetici) poco c’importa; le nostre frequentazioni culturali e musicali sono di un genere leggermente diverso, senza dubbio alquanto démodé; e le grazie di questa formosa trentenne, un tantino troppo esibite e, per i nostri gusti, irrimediabilmente volgari, non destano in noi una particolare ammirazione. Pure, la vita offre sempre agli ignoranti almeno una buona occasione per colmare le loro lacune più vistose, e così ci siamo imbattuti in lei in occasione del Met Gala di New York dei giorni scorsi, quando, in buona compagnia di attori e attrici, ha indossato con estrema disinvoltura i paramenti papali autentici fatti venire dal Vaticano, dietro pagamento di una cospicua somma (pecunia non olet), non senza esibire le gambe nude fino all’inguine sotto lo spacco della splendida e sontuosa veste pontificale. 

A colpi di 8 ‰

ROMANA VULNERATUS CURIA: PENSATECI BENE SE, E A CHI, DARE L’8 PER MILLE…

Marco Tosatti

Romana Vulneratus Curia (RVC per amici, nemici, e indifferenti alla sua esistenza) si è ricordato che siamo in fase di dichiarazione dei redditi, e di conseguenza anche di distribuzione a qualcuno dell’8 per mille. Viste le condizioni della Chiesa in generale, e di quella italiana in particolare, che ancora non sembra essersi ripresa dallo choc elettorale, in qualità di Ufficio Affari Anche Religiosi (UAAR) del PD, e le ultime dichiarazioni di mons. Galantino, le perplessità e le linee di azione espresse da RVC meritano certamente attenzione meditazione. Ecco a voi Romana Vulneratus Curia.

A colpi di Rosario

Omoeresia e riparazioni: alta tensione a Reggio

Dopo le polemiche dell'anno scorso a Reggio Emilia si riaccende lo scontro sulla veglia per le "vittime dell'omofobia" promossa da un parroco. Nasce un comitato di preghiera per la riparazione: "Per chiedere allo Spirito Santo di illuminare e convertire le menti e i cuori di queste persone". Il parroco li attacca, ma scivola sulla castità: "Per noi preti è difficile". E indica che il vero obiettivo è colpire la dottrina. 

Don Paolo Cugini
Secondo il parroco reggiano don Paolo Cugini la castità non deve essere presa in considerazione per le persone omosessuali perché già “facciamo fatica noi preti a vivere la castità. Immaginarsi se la si può imporre a vita a persone laiche pur credenti”. La frase è una delle “perle” che il prete ha rilasciato a gay.it nel corso di un’intervista arrivata a coronamento di una settimana incandescente vissuta in Diocesi a Reggio Emilia.
Qui, il 20 maggio si “sfideranno” a colpi di Rosario e letture bibliche due concezioni opposte della sessualità e della Chiesa. Da un lato una veglia di preghiera contro le vittime dell’omofobia e di ogni forma di discriminazione che si terrà nella parrocchia amministrata da don Cugini, Regina Pacis, che si trova in centro a Reggio Emilia. Con don Cugini ci sarà anche Lidia Maggi, pastora dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), il cui presidente nazionale si disse ampiamente soddisfatto riguardo alla legge sulle “unioni civili”.

Fate vobiss.!

Il voto della Conferenza Episcopale tedesca sull’intercomunione

Il video commento della settimana del prof. Roberto de Mattei sul voto della Conferenza Episcopale tedesca sull’intercomunione.
https://www.radioromalibera.org/cultura-cattolica/il-voto-della-conferenza-episcopale-tedesca-sullintercomunione/

“Die Priester sterben aus”

“In Germania non ci sono più preti”
Lo stato catastrofico della chiesa tedesca, capofila del riformismo ma sempre più divisa
Foto di RobertCheaib via Pixabay

“Dobbiamo usare l’immaginazione”, diceva un paio d’anni fa il cardinale Reinhard Marx, gran capo dei vescovi tedeschi, arcivescovo di Monaco e leader del Consiglio vaticano per l’economia, parlando a proposito delle strategie da adottare per accogliere nella madre chiesa coloro che stavano fuori, a suo dire “respinti” perché impossibilitati ad accedere al sacramento dell’eucaristia. Erano i mesi della grande battaglia sinodale sulla comunione da concedere (o no) ai divorziati risposati, con la drammatica spaccatura tra i padri convocati a Roma dal Papa nell’assise che si concluse con un generico via libera seppure meditato e comunque sottoposto a una valutazione “caso per caso”. 

Il copione recitato dai novatori

https://memegenerator.net/img/instances/50891655/da-oggi-avrai-una-nuova-religione-il-gattolicesimo.jpg

Sentir cattolico, pregar cattolico


Hanno sintetizzato in laboratorio una nuova religione spacciandola per aggiornamento pastorale, poi ce l’hanno inculcata con ogni tipo di indottrinamento e con forme di terrorismo psicologico da regime sovietico: chi osasse pensare con la sua testa di fedele cattolico, dotato del sensus fidei e dei doni dello Spirito Santo, è stato ridicolizzato, isolato, ostracizzato o calunniato. Ma chi, per grazia, ha resistito al lavaggio del cervello è sempre più confermato nel suo orientamento dall’indecente spettacolo di ciò che osserva nella Chiesa, frutto maturo di quel nuovo regime che, pur avendo mantenuto il nome e qualche sparuto elemento del precedente (giusto per confondere le idee), è tutt’altra cosa, in quanto non riconosce più alcuna autorità divina, ma solo l’arbitrio umano, che si è arrogato il potere di stravolgere anche ciò che è più sacro.

venerdì 11 maggio 2018

Sono tempi terribili per tutti

"Altri pochi ancora regneranno sul trono"... le straordinarie rivelazioni al Veggente Cornacchiola e la loro connessione col Segreto di Fatima




NB_Questo articolo è la terza parte della serie di tre articoli sul tema "Fatima-Tre Fontane due formulazioni di uno stesso Segreto" di cui ho già pubblicato le prime due di recente:

1. Un grande mistero: il Terzo Segreto di Fatima svelato al veggente delle Tre Fontane...

2. Sogno-visione incredibile del Veggente delle Tre Fontane: suor Lucia gli svela il terzo Segreto di Fatima...

Consiglio, per capire bene il discorso per il quale non si può perdere neppure un passaggio altrimenti si rischiano di commettere errori, leggere le due parti insieme. Seguirà la terza parte a breve.

Si tratta di un tema avvincente rivelatore di misteri davvero grandi...

La puzza delle pecorelle maleodoranti



Il Signore abbia pietà di te, figlio prediletto di questo occidente sazio e disperato, che nella tua agenda non hai trovato un rigo libero per fermarti davanti all’omicidio di un bambino indifeso. Non dico per provare dolore, per versare una lacrima, per imprecare contro il boia che ormai si è tolto il cappuccio perché la morte non abbia più nulla di sacro, meno ancora di santo, e sia rivestita della stessa banalità del male. Ma almeno per cinque minuti di commozione, visto come ti intenerisci davanti alla balenottera arenata sulla spiaggia, alla foca con la testa spaccata, al gabbiano inzuppato di petrolio, sempre gli stessi, che questo occidente sazio e disperato fa apparire sullo schermo magico del tuo smartphone quando vuole la tua attenzione, il tuo consenso per saziarti della sua disperazione mascherata da benessere.
Invece, non hai neppure finto di commuoverti perché Alfie, il bambino ucciso dal boia a viso scoperto, non può essere tuo figlio. I tuoi figli sono belli, intelligenti e di successo, frequentano i master negli States, studiano solo in inglese, parlano solo in inglese, mangiano e defecano solo in inglese e diventeranno manager di aziende dove si pensa solo in inglese. Non possono essere malati, i tuoi figli, non possono avere un ritardo mentale, non possono essere così indifesi da soccombere nella giungla darwiniana che è questo occidente sazio e disperato. Quel bambino steso in un letto in attesa del boia poteva essere solo figlio di due operai che, pur essendo inglesi, non sapranno mai parlare e soprattutto pensare in inglese così bene come i tuoi figli confezionati su misura dal college e dal master dove sono in lista d’attesa per diventare classe dirigente.

La cul-tura della nuova chiesa

A VOI PIACE QUESTA CHIESA?



 
Il principio gnostico della "coincidenza degli opposti". Sinceramente, a voi piace questa chiesa? La sfilata Met Gala 2018, autorizzato dal signor Bergoglio con modelle vestite coi paramenti sacri, già indossati da "papi veri"
di Francesco Lamendola   


 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0--800-super-uccelli-corvi.gif
  
La sfilata di alta moda Met Gala 2018, a New York, autorizzato dal signor Bergoglio e benedetto dal cardinale Timothy Dolan, arcivescovo della Grande Mela, con attrici e modelle vestite coi paramenti sacri indossati, fra l’altro, dai papi del XX e del XIX secolo, il tutto dietro pagamento di una ingente somma di denaro (ma non si sa quale), è solo l’ultimo esempio. Certo, a molto cattolici non sarà andata giù di vedere la cantante e attrice Rihanna vestita da papa, anzi, da papessa, tacchi a spillo, le cosce ben tornite in vista, trucco e sguardo da maliarda sotto la tiara papale; o l’attore e modello Jared Leto vestito e truccato addirittura da Gesù Cristo, ma in salsa barocca, e l’attrice Jennifer Lopez conciata con un abito a forma di croce. E meno ancora avranno gradito l’idea che non si è  trattato di una semplice (si fa per dire) coreografia blasfema, però “laica”, bensì di un evento largamente preannunciato e reso possibile dalla fattiva e volonterosa collaborazione del vertice della Chiesa; né avrebbe potuto essere diversamente, dato che decine di pezzi “storici”, indossati da parecchi pontefici, vengono direttamente dal Vaticano e non sono affatto delle banali imitazioni.

Tappo di cerume?

Allarme massimo nella Chiesa. Ma Francesco lo lascia suonare a vuoto
Wenders
Attenzione. Il contrasto esploso in Germania pro o contro la comunione ai coniugi protestanti deve aver oltrepassato il livello di guardia per l'unità dell'intera Chiesa, a giudicare dai moniti rivolti nei giorni scorsi da alcuni cardinali al papa. Moniti di una severità che non ha precedenti, nei cinque anni di pontificato di Francesco (nella foto, sul set con il regista Wim Wenders).
L'antefatto è in questo post di Settimo Cielo del 2 maggio, vigilia del confronto tra le parti avverse convocato a Roma dal papa:

Beata ingenuità a tutte le età!..?

Paolo VI e la “riforma della riforma”


                                                     

Il 19 aprile scorso Sandro Magister ha pubblicato sul blog Settimo Cielo una recensione del libro Paolo VI. Una storia minima, curato da Mons. Leonardo Sapienza (Edizioni Viverein, Monopoli, 2018), nel quale il Curatore, sulla base dei Diari del Cardinale Virgilio Noè, offre uno spaccato del Paolo VI “segreto”. Essendo stato il Card. Noè per molti anni (1970-1982) Maestro delle cerimonie pontificie, gran parte delle note riguardano questioni liturgiche. 


I miei lettori di antica data conoscono la mia grande ammirazione e venerazione per Paolo VI (tra gli altri, si vedano i post del 24 giugno 2009 e del 27 agosto 2009). Devo perciò confessare che la lettura del post di Magister mi ha provocato non poco dispiacere. Finora io avevo sempre difeso Paolo VI a proposito della riforma liturgica e mi ero fatto la convinzione che essa fosse stata attuata sotto il suo occhio vigile, nonostante le spinte dei liturgisti innovatori e in particolare di Mons. Annibale Bugnini. 

Bulli si muore

Allarme massimo nella Chiesa. Ma Francesco lo lascia suonare a vuoto

Wenders

Attenzione. Il contrasto esploso in Germania pro o contro la comunione ai coniugi protestanti deve aver oltrepassato il livello di guardia per l'unità dell'intera Chiesa, a giudicare dai moniti rivolti nei giorni scorsi da alcuni cardinali al papa. Moniti di una severità che non ha precedenti, nei cinque anni di pontificato di Francesco (nella foto, sul set con il regista Wim Wenders).

giovedì 10 maggio 2018

Chi ubbidisce più all’autorità celeste?

Sogno-visione incredibile del Veggente delle Tre Fontane: suor Lucia gli svela il terzo Segreto di Fatima...


NB_Questo articolo è la secoda parte della serie di tre articoli sul tema: di cui la prima ho pubblicato ieri:
Un grande mistero: il Terzo Segreto di Fatima svelato al veggente delle Tre Fontane... Coverrebbe, per capire bene il discorso per il quale non si può perdere neppure un passaggio altrimenti si rischiano di commettere errori, leggere le due parti insieme. Seguirà la terza parte a breve.
Si tratta di un tema avvincente rivelatore di misteri davvero grandi...

Cercasi Santi disperatamente..

CERCASI SANTI E NON TEOLOGI


La Chiesa ha bisogno di Santi non di teologi. Guai se i Santi non ci fossero più, sventurata quella Chiesa che non sappia più coltivarne preghiamo Dio che ci doni dei Santi e che ci faccia Santi liberati dal fardello dell’io 
di Francesco Lamendola  

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Cercasi Santi disperatamente. Potremo riassumere così l’emergenza, sempre più drammatica, che sta vivendo la Chiesa cattolica in questa fase storica.
La Chiesa può fare a meno, almeno per un certo periodo, di studiosi, di biblisti, di filologi, di eruditi, e soprattutto di teologi: i quali, se non sono ispirati dalla retta fede, servono solo a mettere le anime in confusione e a portare lo scompiglio nella Chiesa stessa, divenendo pietre d’inciampo anziché elementi di coesione. Se, poi, si tratta di “teologi” come Enzo Bianchi, assertori di una religiosità di tipo gnostico, tendente al panteismo e all’ateismo, non averli, per la Chiesa, sarebbe più che un vantaggio: una necessità, perché a causa loro l’irreligiosità pratica si sta diffondendo sempre più negli ambienti cattolici.
Dopo gli eruditi e i teologi, la Chiesa può anche fare a meno dei faccendieri, degli intrallazzatori e soprattutto dei banchieri, questa mala razza di lupi travestiti da agnelli, i quali belano, lamentosamente: Eppure la Chiesa ha bisogno di noi! Perché ce l’hanno tutti con noi? Noi facciamo solo gli interessi della Chiesa, bisogna pure che qualcuno faccia il nostro lavoro! Così diceva, facendo la vittima, il non mai abbastanza esecrato cardinale Paul Marcinkus, l’uomo dello I.O.R., negli anni in cui la sua spregiudicatezza condusse la Sposa di Cristo a intessere rapporti inconfessabili con i peggiori elementi della finanza, con massoni e mafiosi che agivano come dei veri e propri criminali, pronti a consumare qualsiasi delitto per raggiungere i loro sordidi scopi, e lui non era molto migliore di loro, a parte la veste sacerdotale che indegnamente indossava. Ma quei tempi sono veramente finiti, sono davvero appartenenti al passato? Del resto, lo spirito di avidità, di usura, di profitto, che ha generato uomini come Marcinkus, non si è spento per nulla: è stato anzi coltivato come una pianta rigogliosa all’ombra dei palazzi vaticani, e ora è più fiorente che mai, con l’aggravante di una estrema ipocrisia e una capacità di dissimulazione che ha del demoniaco. Che dire, per esempio, di quel tale cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, uomo di fiducia di Bergoglio, il quale, in nome della tante volte sbandierata “chiesa dei poveri”, intascava uno stipendio da 35.000 euro al mese?

La crisi sincronica

Vecchio e nuovo modernismo: le radici della crisi nella Chiesa. Giornata di studi il 23 giugno a Roma

Il 23 giugno si svolgerà a Roma una giornata di studi internazionale sul tema Vecchio e nuovo modernismo: le radici della crisi nella Chiesa. Diane Montagna ha presentato il convegno con un’intervista al prof. Roberto de Mattei pubblicata su Life Site News del 4 maggio che riportiamo:
Qual è lo scopo ed il fine della giornata di studio che si terrà a Roma il 23 giugno?
La giornata di studi del 23 giugno vuole essere un contributo per comprendere meglio la natura della crisi nella Chiesa e, sulla base di questa analisi, individuare i rimedi più efficaci per superarla. Il pontificato di papa Francesco ha portato alla luce questa crisi, in tutta la sua drammatica evidenza. Ma il processo di autodemolizione della Chiesa era già stato denunciato da Paolo VI fin dal 1968, dopo la contestazione alla Humanae Vitae.

Una questione di potere, non di fede

Sionismo cristiano, 3° Tempio e Falso Messia



Sionismo cristiano, 3° Tempio e Falso Messia

Il Sionismo può essere definito come: "Il Movimento Nazionale a favore del ritorno del popolo ebraico nella sua terra e la restaurazione del dominio ebreo nel territorio di Israele". Nella sua forma più elementare, il termine "Sionismo cristiano" significa il sostegno cristiano al Sionismo.

I suoi componenti credono che Dio abbia un'ininterrotta "relazione speciale" ed un "patto inscindibile" con gli israeliti e che essi abbiano un diritto divino al possesso della terra dei loro Padri.

Tutto ciò è basato su un'interpretazione letterale ed escatologica della Bibbia e sulla convinzione che le profezie dell'Antico Testamento riguardanti il popolo "eletto" si stiano realizzando ai nostri giorni ed attraverso l'attuale Stato secolare di Israele.

Questo Movimento ebbe la sua origine tra i Protestanti in Gran Bretagna, e più tardi tra quelli statunitensi.

Il Vaticano non ha altro da fare?

https://cristianesimocattolico.files.wordpress.com/2015/09/don-camillo-6.jpg?w=350&h=200&crop=1

Don Camillo, il Met e una sfilata blasfema

    – Dove corri don Camillo?
– Gesù, vengo a pregare in ginocchio per questa nostra Chiesa.
– Don Camillo, che cosa c’è? Perché sei così agitato?
– Ma Gesù, non avete saputo?
– Che cosa dovrei sapere, don Camillo?
– Non avete letto della sfilata blasfema a New York, quella carnevalata… per l’inaugurazione della mostra del Met?…
– Il Met? Non capisco…
– Ma sì, il Metropolitan Museum of Art…
– Don Camillo, non ti facevo così glamour

Il tempo delle tattiche è finito

ORA SI GIOCA A CARTE SCOPERTE


 Le parole pesanti come macigni del Primate d’Olanda Ejick, anche se non arrivate agli orecchi di moltissimi cattolici, tale è il muro di gomma che i media asserviti alla lobby di Bergoglio ha innalzato da tempo contro la verità 
di Francesco Lamendola  


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Il tempo delle tattiche, delle finte, delle manovre diplomatiche, è finito; ora si gioca a carte scoperte. Doveva succedere e finalmente è successo. Non ne siamo rattristati, anzi, è con un senso di liberazione che abbiamo accolto le parole, ferme e coraggiose, del cardinale arcivescovo di Utrecht, e Primate d’Olanda, Willem Ejick:
Quando vedo che i vescovi e soprattutto il successore di Pietro mancano nel mantenere e trasmettere fedelmente e in unità il deposito della fede non posso non pensare all’articolo 675 del “Catechismo della Chiesa cattolica”: Prima della venuta di Cristo, la Chiesa dovrà passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il “mistero di iniquità” sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità.

Parole pesanti come macigni, anche se certamente non sono arrivate agli orecchi di moltissimi cattolici: tale è il muro di gomma che i principali media cattolici, asserviti alla lobby di Bergoglio, ha innalzato, e da tempo, contro la verità. I fedeli non devono sapere: non devono sapere che un numero crescente di eminenti pastori e di insigni studiosi cattolici si sono stancati di soffrire in silenzio e, per il bene della Chiesa e per la salvezza delle anime, si sono decisi a fare il grande passo, quello che nessun cattolico vorrebbe mai fare, e che certo non fa a cuore leggero, ma solo dopo molti travagli interiori: denunciare l’apostasia della Chiesa e soprattutto l’indirizzo sbagliato, funesto, autodistruttivo, che la pastorale di Bergoglio ha impresso a tutto l’andamento della vita cristiana. D’altra parte, quel che sta succedendo non è ancora giunto alla piena consapevolezza della maggior parte dei cattolici: vuoi per conformismo, vuoi per abitudine, vuoi per una fiducia ereditaria, e purtroppo mal riposta, nel vertice della Chiesa, dal quale non si penserebbe mai che possa venire una minaccia all’integrità della fede. E poiché tutti i posti-chiave della Chiesa stessa, le Conferenze Episcopali, il Collegio dei cardinali e il 90% della stampa e delle televisioni cattoliche sono finiti nelle mani della lobby massonica, il risultato è che nulla traspare e nulla, o quasi nulla, giunge all’attenzione del cattolico “comune”. 

Weird

Met Gala. Se il New York Times invoca la Chiesa tridentina


L'esibizione mondana di abiti e costumi ispirati ai paramenti sacri,andata in onda al Met Gala con la collaborazione di alcuni alti prelati, ha suscitato alcune critiche da parte del mondo cattolico. Questa cafonata in effetti è stata, nei fatti, una vera e propria banalizzazione del sacro e della simbologia liturgica cristiana, condita da venature di blasfemia, con una dimenticabile Rihanna vestita da papessa mezza nuda e alcuni utilizzi decisamente fuori luogo delle simbologie mariane. C'è però un però, come si suol dire.
Al Met Gala la simbologia cattolica "ispiratrice" che più ha fatto notizia non è quella attuale e post conciliare, ma quella tradizionale e tridentina. Sembra che il mondo moderno sia in qualche modo incuriosito da qualcosa che probabilmente percepisce come andato perduto, mentre ignora i paramenti liturgici formato accappatoio spacciati per casule, per giunta acrilici. Un fenomeno di costume, certo, ma indicatore del fatto che la retorica pauperista e fautrice del brutto, in ambito liturgico non ha grande fondamento.

Ma a Dio non la si fa!

INTERCOMUNIONE SACRILEGA
una lettera aperta





Una rappresentanza di sette Vescovi tedeschi, con a capo il card. di Utrecht, Willem Ejik, ha scritto recentemente una lettera per contestare la decisione presa il 22 febbraio scorso dalla delegazione della Conferenza episcopale tedesca che ha approvato a maggioranza la possibilità di dare la Comunione anche ai coniugi protestanti sposati con cattolici. I Vescovi hanno trovato facile terreno in questo grazie al consenso avuto dalla delegazione vaticana che, dopo aver escluso il card. Sarah, forse per le sue posizioni decisamente contrarie, ha avallato in pieno la decisione dei Vescovi tedeschi.

mercoledì 9 maggio 2018

Il “filo azzurro”

Misteri mariani, il veggente Cornacchiola rivela: “Il messaggio di Fatima continua alle Tre Fontane" (prima parte)



Le apparizioni mariane (soprattutto quelle degli ultimi due secoli, a partire da Parigi 1830) sono interconnesse da un meraviglioso “filo d’oro” (o “filo azzurro”, in relazione al colore mariano per antonomasia), assimilabile a quell’unico progetto mariano salvifico che la Vergine Maria, per volontà di Dio, sta portando avanti con le sue apparizioni e manifestazioni nel mondo. Per queste intime e misteriose relazioni talvolta i singoli eventi mariofanici si comprendono meglio, assumono sfumature contenutistiche più profonde e svelano ulteriori misteri se le si mettono in relazione le une con le altre, similmente a quanto avviene con i tasselli d’oro di un mosaico che sono già preziosi in sé stessi ma di cui si coglie il pieno significato e valore solo all’interno del mosaico completo che ciascun pezzo contribuisce a comporre.

Un nuovo dogma anche religioso

Preti vaccinisti ed eretici

L’eresia è «la negazione di alcuni dogmi o verità di fede insegnati dalla Chiesa» (1)
In un passato non molto remoto chi veniva macchiato di “eresia” finiva molto male, perché l’eresia andava estirpata con ogni mezzo, soprattutto violento.
E’ San Tommaso che oltre a dare le basi fondamentali dell’insegnamento scolastico odierno definisce il termine “eresia”. Definizione poi formulata dai teologi.
L’eresia «si può manifestare in una negazione o in un dubbio positivo che riduca la certezza a semplice opinione», ma il vero problema è nel dubbio «perché scrolla l’adesione all’insegnamento della Chiesa».
In soldoni l’eresia minava le fondamenta di tutta la costruzione religiosa. Dice il saggio: «chi la fa l’aspetti» e l’umorismo cosmico non ha impiegato tanto nel dare una lezione di vita.

Oggi molti preti sono in odore di eresia, e non c’entra minimamente l’osceno mondo della pedofilia, degli abusi sessuali e tutto quello che ruota attorno... 

Lascia pur grattar dov’è la rogna

CONOSCENZA E RICONOSCENZA


La conoscenza senza riconoscenza: ecco "il peccato". Quando una società si allontana dalla Verità, che è Dio, cade fatalmente in preda ai "disordini", che sono l’effetto logico di una società, che ha voltato le spalle a Dio 
di Francesco Lamendola   

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Nel primo capitolo della Lettera ai Romanisan Paolo esprime con chiarezza le ragioni per cui i pagani sono inescusabili nella loro incredulità (poi spiegherà perché lo sono, a maggior ragione, anche i giudei); vale la pena di rileggerlo attentamente, visto che presenta delle impressionanti analogie con la situazione degli uomini d’oggi e, in generale, descrive la situazione dell’uomo che si rifiuta di riconoscere il suo Creatore e di rendergli lode, pur avendo gli strumenti intellettuali per rendersi conto sia della sua esistenza che della sua bontà, sapienza e perfezione, così come si riflettono nelle sue opere visibili (Rm. 1, 18-25):
In realtà l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato. Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità; essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.

I nuovi rogatori



TERREMOTO IN VATICANO : ECCO CHI HA PERMESSO LA PROFANAZIONE DEI PARAMENTI SACRI, PARAMENTI CHE SONO STATI USATI IN PASSATO DA UOMINI FEDELI A DIO , CHE HANNO USATO CON DEVOZIONE E RIVERENZA . GRAZIE INFINITE cardinale Ravasi , CI MANCAVA DAVVERO UN SUO CONTRIBUTO …CHISSA’ SE LO SAPEVA…



Massimo Introvigne :

Perdonate ma io vivo a New York . La mostra e’ al Metropolitan Museum ed e’ una cosa seria e vuole documentare come il cattolicesimo abbia influenzato le arti applicate , moda compresa.

Chi visita la mostra, (e nella maggioranza non sono cattolici) NE RICAVA QUESTO MESSAGGIO : posto che l’alta moda e’ un’arte , i suoi grandi creatori storici in maggioranza erano parte di ambienti lontani della Chiesa. Ma in Italia e Francia , dove l’alta moda e’ nata, e’ impossibile creare arte senza subire, anche solo inconsapevolmente, l’influenza nella tradizione cattolica nel linguaggio , nelle forme e nei colori .

Non ho idea di come abbiano presentato la cosa i tiggi’ italiani (leggi Telegiornali )  ma se l’hanno ridotta a una buffonata temo ne abbiano capito poco…

Te rogamus, audi nos

Le litanie rogazionali nella tradizione liturgica


Nei giorni precedenti la festa dell'Ascensione di Nostro Signore, la Tradizione latina officia delle celebrazioni penitenziali (taluni autori preferiscono definirle "melanconiche", visto il carattere molto tenue di questa penitenza, a motivo del tempo pasquale: niente digiuno, astinenza solo in alcune tradizioni locali, dalmatica e tunicella al posto delle pianete plicate...) a carattere impetratorio, dette Rogazioni, che vanno a costituire una sorta di "Quaresima dell'Ascensione", e al contempo occorrono a propiziare la fertilità dei campi. Le Rogazioni sono anche chiamate Litanie minori, per distinguerle dalle Litanie maggiori che si sono tenute a Roma il 25 aprile, soppiantando l'antica festa pagana di propiziazione agricola, gli Ambarvalia. In questi giorni, nelle parrocchie si compiono delle processioni lungo tutto il territorio parrocchiale, durante le quali si cantano le Litanie dei Santi con tutte le loro preci.

Della storia delle origini gallicane di queste Rogazioni e delle consuetudini più antiche abbiamo già parlato QUI.

Processione delle Litanie Maggiori (25 aprile)
Anche in questa ricorrenza si canta, tra l'altro, la litania rogazionale.

Vogliamo qui parlare della preghiera che maggiormente caratterizza i giorni delle Rogazioni, donando loro pure il nome, ossia quella parte della litania detta litania rogazionale che rivolge una serie di richieste (rogationes in latino) a Nostro Signore, caratterizzate dalla ripetizione della formula Te rogamus, audi nos (Vi preghiamo, ascoltateci). Questa litania è l'ultimo vestigio di una tradizione cristiana antichissima, comune a Oriente e Occidente, tutt'ora sopravvissuta nelle liturgie orientali, dove il diacono canta, sia durante la Divina Liturgia che durante le Ore, numerose litanie rogazionali con diverse impetrazioni a Dio.