ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 12 maggio 2012

Disgrazia prossima ventura ?!


Wojtyla santo in Polonia?

Cracovia. Una gigantografia di papa Wojtyla
CRACOVIA. UNA GIGANTOGRAFIA DI PAPA WOJTYLA

Il quotidiano Rzeczpospolita scrive che Giovanni Paolo II potrebbe essere canonizzato a Cracovia nel 2015. Ma l’aureola potrebbe arrivare anche prima

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Il quotidiano polacco Rzeczpospolita ha scritto stamani che lacanonizzazione di Giovanni Paolo II potrebbe essere celebrata a Cracovia nell’estate 2015, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Rzeczpospolita sembra rivelare così due notizie: la prima è quella che riguarda la data della proclamazione definitiva della santità del Pontefice scomparso il 2 aprile 2005 e beatificato in tempi record dal suo successore Benedetto XVI il 1° maggio 2011. La seconda invece è quella riguardante il luogo in cui si terrà la Gmg del 2015.

Il Codice Melloni.




 Complotto antisemita o complotto contro il Papa?
Complotto antisemita in Vaticano? Lo ha sostenuto Alberto Melloni, storico, esponente della Scuola di Bologna, ovvero dell’officina che più di tutte si è battuta per l’interpretazione del Concilio Vaticano II come rottura. E che, in un articolo sul Corriere della Sera del 6 maggio scorso, ha  accusa "qualcuno" che “lavora o ha lavorato per il sito della Santa Sede” il quale “è riuscito a depositare nel sito web vatican.va, per sfregio, una riga sulla «razza» ebraica”. La riga sarebbe stata inserita nella Nostra Ætate, la dichiarazione della Chiesa sulle religioni non cristiane pubblicata il 28 ottobre del 1965. Melloni rivendica che il “misfatto” era stato segnalato cinque mesi fa, senza successo. E padre Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ammette che sì, c’è stata una segnalazione, e l’errore era stato prontamente corretto, ma non era stato recepito dal sistema informatico. Ci tiene a sottolineare, però, che “comunque, l’interpretazione data da Melloni di questa vicenda, cioè che la parola ‘razza’ fosse stata inserita nella traduzione a ragion veduta e ciò manifestasse chissà quali tendenze razziste in Vaticano, so per certo che è priva di qualsiasi fondamento e del tutto gratuita”

Lefebvriani, la battaglia interna


Lefebvriani

Lo scambio di lettere avvenuto nelle scorse settimane ai vertici della Fraternità San Pio X: tre vescovi contro l’accordo

Andrea Tornielli Città del Vaticano
Un sito web ha reso noto lo scambio di lettere avvenuto un mese fa tra i vescovi Tissier de Mallerays, Alfonso de Gallareta e Richard Williamson, e il superiore della Fraternità San Pio X Bernard Fellay. La lettera dei tre vescovi, inviata a Fellay il 7 aprile, contiene un appello perentorio perché il superiore non firmi il preambolo dottrina e non accetti l’accordo proposto dalla Santa Sede, che – com’è noto – intende inquadrare i lefebvriani in una prelatura personale.

venerdì 11 maggio 2012

Le promesse di Maria, avvengono in pochi mesi, le prese in giro del demonio, neanche dopo 30 anni...


FATIMA: il “miracolo del sole” raccontato da testimoni – di Mons. Angelo Comastri 



“Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitarlo tutti i giorni…È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”. – Questo è il primo messaggio della Vergine ai tre pastorelli.

La Madonna, per il 13 Ottobre, aveva promesso ai veggenti di Fatima un grande miracolo, affinché tutti credessero: man mano che si avvicinava il giorno fatidico, l’attesa diventava sempre più impaziente e mobilitava folle mai viste precedentemente.
Riferisce il giornale portoghese ‘O Dia’ in un reportage del 19 Ottobre 1917, che oggi sappiamo essere stato citato da Dona Madalena de Martel Patricio: “Si erano spopolati paesi, villaggi e città vicine. Fin dalla vigilia sulle strade gruppi di pellegrini si avviavano a Fatima…”.
E il giornale ‘O Seculo’, per la penna di Averlino de Almeida, dà questa descrizione: “Sulla strada s’incontrano i primi gruppi di pellegrini che vanno verso il luogo santo, distante ben più di venti chilometri. Uomini e donne sono quasi tutti scalzi.
Al sorger dell’alba, nuovi gruppi si avviano intrepidi e attraversano l’abitato, il cui silenzio viene rotto dall’armonia dei loro canti. Il sole nasce, ma la volta del cielo minaccia la pioggia. Le nubi nere si ammucchiano proprio verso Fatima, ma nulla può arrestare coloro che, da tutte le strade e con tutti i mezzi di locomozione, confluiscono al paese.
A mezzogiorno del 13 Ottobre 1917 la vallata era un mare di gente: era piovuto durante tutta la notte e continuava a piovere, ma l’attesa era grande…, anche se qualcuno era venuto per deridere e assistere allo spettacolo del grande fiasco”.

Il Nuovo Ordine Religioso Mondiale


"È molto facile trarre l'idea che dobbiamo 'unirci' per sconfiggere il Nuovo Ordine Mondiale o risolvere le controversie religiose. La realtà è che ciò che può sembrare uno sforzo per ridurre il conflitto religioso è in realtà un tentativo di fare in modo che l’umanità adori collettivamente Lucifero." Revolution Harry


Sotto vi presentiamo un articolo molto interessante, scritto da
Gary Kah, dal titolo The New Religious Order. Come abbiamo già detto in altri post correlati alla Nuova Religione Mondiale (che trovate elencati in fondo), uno dei principali obiettivi del Vaticano, dei Gesuiti e dell'elite mondiale, è quello di raggiungere l'unità di tutte le religioni al fine di portare a compimento il progetto di globalizzazione, arrivando così all'edificazione di un Governo Mondiale. Secondo alcuni autori che hanno studiato l'argomento, la religione New Age dovrà essere la base stessa del nuovo governo mondiale, perché senza questa religione la dittatura del NWO sarà del tutto impossibile [Serge Monast].

Riciclaggio di "padri" conciliari




Per il cardinale messo al bando è finita la quarantena

Un convegno ha rotto il silenzio su Jean Daniélou, uno dei più grandi teologi del Novecento. Il giallo della sua morte. L'ostilità dei confratelli gesuiti. L'intervista che non gli perdonarono 


di Sandro Magister



ROMA, 11 maggio 2012 – "Finestre aperte sul mistero": è questo il titolo del convegno con cui due giorni fa la Pontificia Università della Santa Croce ha rotto il silenzio su uno dei maggiori teologi del Novecento, il francese Jean Daniélou, gesuita, fatto cardinale da Paolo VI nel 1969.

Un silenzio durato quasi quarant'anni e cominciato con la sua scomparsa nel 1974.

In effetti, il ricordo di Daniélou si riduce oggi, per tanti, al mistero della sua morte per infarto, un pomeriggio di maggio, nella casa di una prostituta, al quarto piano di rue Dulong 56, a Parigi.

Quando in realtà il vero mistero su cui Daniélou aprì a molti le finestre, nella sua attività di teologo e uomo spirituale, è quello del Dio trinitario. Una delle sue opere maggiori ebbe per titolo: "Saggio sul mistero della storia". Una storia non governata dal caso, né dalla necessità, ma riempita dalle "magnalia Dei", dalle grandiose meraviglie di Dio, una più stupefacente dell'altra.

Oggi, pochi dei suoi libri sono ancora in commercio. Eppure sono tuttora di straordinaria ricchezza e freschezza. Semplici eppure profondissimi, come pochi teologi hanno saputo fare nell'ultimo secolo, oltre a lui e a quell'altro campione di chiarezza che ha nome Joseph Ratzinger.

Daniélou si accompagna all'attuale papa per l'impianto biblico e storico più che filosofico della sua teologia, per la competenza nei Padri della Chiesa (innamorato l'uno di Gregorio di Nissa, l'altro di Agostino), per il ruolo centralissimo dato alla liturgia.

Daniélou, assieme al confratello gesuita Henri De Lubac, fu il geniale iniziatore nel 1942 di quella collana di testi patristici denominata "Sources Chrétiennes" che ha segnato la rinascita della teologia nel secondo Novecento e ha preparato il meglio del Concilio Vaticano II.

Un autore, insomma, assolutamente da riscoprire.

Ma va sciolto anche il giallo della sua morte e della taciturna squalifica che ne seguì.

giovedì 10 maggio 2012

Dio ci scampi e liberi!

La tentazione dei vescovi: lanciare un’Opa sul Pdl per rifarlo da capo

I cattolici sulle macerie del Pdl. Per rifarlo completamente nuovo. E’ questo lo scenario a cui guardano i vescovi italiani guidati dal cardinale Angelo Bagnasco, il porporato ligure di scuola siriana. A tre settimane dall’attesa assemblea generale, i vescovi hanno le idee chiare. I cattolici devono sfruttare quel che resta del governo Monti per lavorare alla rifondazione di un’area moderata riformista nella quale giocare un ruolo da protagonisti. E Bagnasco da dietro le quinte potrebbe spingere (basta anche una benedizione) perché i cattolici, todini in testa, si buttino sulle macerie del Pdl.

Bennatiani

Pontifex.RomaAlcuni danno per imminente la firma dell’accordo canonico tra i Modernisti e la FSSPX. L’Istituto Mater Boni Consilii da anni spiega come la posizione lefebvriana conduca a un vicolo cieco: o il compromesso con quelle che vengono considerate le legittime autorità della Chiesa; oppure il persistere nella prassi scismatica (disobbedire abitualmente alle cd. “legittime autorità”) tipica delle “piccole chiese”. Malgrado le supposizioni più o meno fondate di alcuni vaticanisti, non è possibile sapere in modo certo se e quando l’accordo canonico si farà. Invece, possiamo e dobbiamo constatare quello che è ormai davanti gli occhi di tutti: la frequentazione sempre più assidua, da parte della FSSPX, dell’area dei conciliari conservatori, composta, non lo dimentichiamo, da coloro che sono le “sentinelle” del Concilio, i difensori delle giornata ecumeniche di Assisi, i sostenitori della legittimità e della validità dei nuovi riti, ecc., tutti in comunione  con Benedetto XVI. ...

Lefebvriani, la battaglia interna


Lefebvriani
LEFEBVRIANI

Lo scambio di lettere avvenuto nelle scorse settimane ai vertici della Fraternità San Pio X: tre vescovi contro l’accordo

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Un sito web ha reso noto lo scambio di lettere avvenuto un mese fa tra i vescovi Tissier de Mallerays, Alfonso de Gallareta e Richard Williamson, e il superiore della Fraternità San Pio X Bernard Fellay. La lettera dei tre vescovi, inviata a Fellay il 7 aprile, contiene un appello perentorio perché il superiore non firmi il preambolo dottrina e non accetti l’accordo proposto dalla Santa Sede, che – com’è noto – intende inquadrare i lefebvriani in una prelatura personale.

«Le discussioni dottrinali – scrivono i tre vescovi in dissenso con Fellay - hanno provato che un accordo è impossibile con la Roma attuale» perché «dopo il Concilio Vaticano II le autorità ufficiali della Chiesa si sono separate dalla verità cattolica e oggi si mostrano determinate come prima a rimanere fedeli alla dottrina e alla pratica conciliari». Tissier, de Gallareta e Williamson ricordano che alcuni mesi prima di morire monsignor Lefebvre nel corso di una conferenza disse che «il problema non sono errori particolari sui singoli documenti conciliari, ma piuttosto una perversione totale dello spirito, di tutta una filosofia nuova fondata sul soggettivismo».

Presto in chiesa, al posto dei banchi..

Tutti pazzi per lo yoga cristiano

Yoga
YOGA

Harold Rahm il “gesuita terribile” afferma “Significa unione con Dio, con la natura e con se stessi”

MARCO TOSATTIROMA
  
Yoga è una parola di origine sanscrita, che significa “Unione”. E a dispetto di molte discussioni e controversie quello che generalmente viene definito “yoga cristiano” viene praticato sempre più spesso e più ampiamente, soprattutto dall’altra parte dell’oceano. Uno dei casi più interessanti, da un punto di vista religioso e umano, forse è quello di un gesuita statunitense di nascita, naturalizzato brasiliano, Harold Rahm, che dopo aver messo in piedi una quantità di attività assistenziali e di recupero da cinque anni (ne ha 93!) si è dedicato quasi completamente alla pratica e all’insegnamento di quello che definisce Yoga Cristã, Yoga cristiano.

Quante suore?


La rampogna alle suore Usa mostra che ci sono due Vaticani

Non c’è un Vaticano, ma due Vaticani. Lo sdoppiamento è stato palesato dalla rampogna alle suore “femministe” degli Stati Uniti. La vicenda, soprattutto oltreatlantico, è ormai arcinota. Lo scorso 18 aprile la conferenza episcopale degli Stati Uniti ha pubblicato sul suo sito internet un “doctrinal assessment” della congregazione vaticana per la Dottrina della fede sulla Leadership Conference of Women Religious (Lcwr), la maggiore organizzazione delle suore statunitensi, rappresentante circa l’ottanta per cento delle superiori delle 57mila religiose Usa. Più che una “valutazione dottrinale”, si tratta, in realtà, di un commissariamento. Nel documento – mai pubblicato dalla sala stampa vaticana né dall’Osservatore romano – l’ex Santo Uffizio rileva “seri problemi dottrinali” tra le suore americane. Registra, in particolare, alcune “inaccettabili posizioni” espresse da alcune esponenti del Lcwr sulla Chiesa e su Gesù, le proteste nei confronti della Santa Sede su tematiche come i gay e l’ordinazione sacerdotale femminile e, più in generale, un “radicale femminismo” che serpeggia nell’associazione. Questioni alle quali si sono aggiunte – chiaro riferimento al sostegno che le suore, in dissenso con la conferenza episcopale, hanno dato alla riforma sanitaria di Barack Obama – “occasionali prese di posizione pubbliche in disaccordo o polemica con le posizioni dei vescovi, che sono gli insegnanti autentici della fede e della morale cattolica”. Il documento vaticano, approvato dal papa, si conclude con la nomina di una commissione guidata dall’arcivescovo di Seattle, James P. Sartain, che nei prossimi mesi procederà alla revisione dei programmi, delle partnership e degli statuti della Lcwr.

mercoledì 9 maggio 2012

Apostagenda

L'Agenda dei Gesuiti Per una Religione Mondiale e la Chiesa Evangelica/Protestante
Qui sotto vi presentiamo un altro articolo che spiega, con prove alla mano, l'agenda dei Gesuiti per un'unica religione mondiale. Il sito da cui è tratto, www.lighthousetrailsresearch.com, è un'associazione di Cristiani evangelici. Come già detto in passato, il nostro blog è indipendente e non vuole convertire nessuno, e anche se non siete in sintonia con la fede degli autori, vi invitiamo a valutare le prove esposte nell'articolo; il nostro unico scopo è quello di ricerca e denuncia.


di
 Lighthouse Trails Editors
11 Luglio 2011
traduzione
 http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Secondo la profezia biblica, prima del ritorno di Cristo arriverà una religione mondiale che offrirà la promessa di pace in tutto il mondo. Alla maggior parte della gente questo corpo globale potrà sembrare una cosa meravigliosa e molto probabilmente sarà uno pseudo-cristianesimo (la venuta nel nome di "Cristo"), ma, al contrario di come le masse lo vedranno, essa contribuirà effettivamente all'istituzione e all'innalzamento dell'anticristo e del suo governo mondiale.
Affinché questo avvenga, tutte le religioni dovranno unirsi in un piano ecumenico. Oggi, come parte di questo schema satanico, la chiesa evangelico/protestante è seduttivamente tirata all'interno della Chiesa Cattolica Romana, in gran parte attraverso ciò che noi chiamiamo "L'Agenda dei Gesuiti". Incredibilmente, mentre per alcuni l'evidenza è ovvia, la maggior parte degli autoproclamati Cristiani non sono affatto consapevoli che ciò stia accadendo.

Il “cerchio magico” di Cl attorno al Papa

 E Carron gli raccomandò Scola per Milano

Dopo trent'anni un Pontefice parteciperà al Meeting di Rimini, la kermesse del movimento. Il documento con "l'invito". Il Fatto ha rintracciato anche una lettera di marzo 2011 in cui il successore di don Giussani indicava l'allora patriarca di Venezia a capo della diocesi milanese. E circolano voci insistenti sulla sua investitura a prossimo pontefice 

di MARCO LILLO 

Dopo 30 anni di assenza, un pontefice torna al Meeting di Cl a Rimini. Papa Ratzinger terrà un discorso alla grande kermesse di Comunione e Liberazione che quest’anno avrà come tema il rapporto tra l’uomo e l’infinito. Non è solo una voce ma un impegno preso nero su bianco da Benedetto XVI e dal segretario di Stato Tarcisio Bertone in un carteggio inedito che pubblichiamo. In un giorno d’estate compreso tra il 19 e il 25 agosto nei padiglioni della fiera il pontefice tedesco abbraccerà decine di migliaia di seguaci e simpatizzanti del movimento fondato da don Luigi Giussani nel 1954 e guidato dopo la morte del “Don” nel 2005 da don Julian Carron. 

Si sgretolano le mura leonine..


“La Pav tradisce gli insegnamenti morali della Chiesa”


Ricerca scientifica e morale cattolica: scoppiano le polemiche
RICERCA SCIENTIFICA E MORALE CATTOLICA: SCOPPIANO LE POLEMICHE

In una lettera alcuni membri della Pontificia Accademia per la Vita accusano i vertici del dicastero di non seguire la dottrina cattolica in materia di vita, sessualità e famiglie

ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZCITTÀ DEL VATICANO

 E’ rivolta tra alcuni importanti membri della Pontificia Accademia per la Vita (PAV). Nel mirino sono finiti i vertici del dicastero della Santa Sede accusato di “tradimento sistematico” dei valori cristiani. Ma anche  di collaborare con certi programmi che non seguono gli insegnamenti della Chiesa. Sono disposti a portare la loro protesta fino ai livelli più alti, perché, affermano si tratta di una “situazione di estrema gravità”.
  
Per la PAV i critici rappresentano una piccola minoranza che, con le loro azioni, impedirebbero all’ente di portare avanti la propria missione, come ha riportato Vatican Insider.

 Uno dei critici è il professore Josef Seifert, presidente del Senato dell’Accademia Internazionale di Filosofia del Principato di Liechtenstein. Il 10 aprile scorso ha inviato una lunga lettera al presidente della PAV, il vescovo del Opus Dei, Ignacio Carrasco de Paula, nella quale evidenziava il suo «profondo senso di tristezza» e un’enorme«preoccupazione» per il «grande pericolo» rispetto alla possibilità che l’Accademia perda il suo «pieno e puro impegno con la verità».

Come non dar torto a questi laici?

     “Sono così bello, perché amo”

Secondo Marija Pavlovic, una delle veggenti di Medjugorje, la Madonna arriverebbe sopra una nuvola e si farebbe precedere da tre lampi di luce. E va bene, crediamole. La veggente però ha anche ha detto: “Tutti chiedono com'è la Madonna, ma l'unica risposta possibile è che lei è troppo bella, troppo dolce per essere descritta con parole umane; una volta le abbiamo chiesto come questo fosse possibile, e Lei ci ha risposto: "Sono così bella perché amo"». Possiamo crederle? Gli evangelisti, che erano persone serie, non ci parlano dell’aspetto della madre di Gesù. Dicono che è benedetta, dicono che è beata, dicono che è umile, non dicono mai che è bella.

Chi salverà il soldato Bobby?

FORMINCHIONI PINOCCHIONI - LE PROVE DEI RIMBORSI A DACCÒ NON ESISTONO! - IL CELESTE DICE DI AVER RESTITUITO I SOLDI AL FACCENDIERE OFFRENDOGLI CENE E ALTRO - MA NON AVEVA DETTO DI AVER BUTTATO LE RICEVUTE DEI RIMBORSI? - IL BURLONE HA ANCHE DICHIARATO DI AVER SPESO 5 MILA € QUANDO SOLO L’AEREO NE COSTAVA PIÙ DI 4 MILA - E STANNO PER ARRIVARE ANCHE LE CARTE SUI CONTI A LUGANO DEL FIDUCIARO DI DACCÒ…

Davide Carlucci per "la Repubblica"
ROBERTO FORMIGONI jpegROBERTO FORMIGONI JPEG
Nuova versione di Roberto Formigoni nel Caraibigate, lo scandalo delle vacanze pagate da Pierangelo Daccò, il faccendiere in carcere per aver distratto all´estero quasi 80mila euro della fondazione Maugeri. «Io non ho mai affermato di aver dato soldi a Daccò: si vede che non c´è esperienza su cosa sono le vacanze di gruppo, dove uno paga una cosa e uno un´altra ed eventualmente si conguaglia. Non c´è stato bisogno di alcun conguaglio».
ROBERTO FORMIGONIROBERTO FORMIGONI
Il governatore della Lombardia spiega così che è inutile cercare prove delle restituzioni di denaro da lui a Daccò. Confermando quello che sta emergendo dalle carte della procura - come riportato da Repubblica - assicura che non ci sono bonifici né trasferimenti di denaro di alcun tipo dai sui conti a quelli dell´imprenditore arrestato. Ha saldato, a quel che si capisce, offrendo cene o qualcos´altro a Daccò.
Peccato però che all´indomani delle rivelazioni sui viaggi nei Caraibi, Formigoni abbia dichiarato al settimanale ciellino Tempi (presso la cui redazione uno degli arrestati, l´ex assessore Dc Antonio Simone, incontrava gli interlocutori con cui era in affari): «Le ricevute dei rimborsi delle spese anticipate da Daccò? Non le ho tenute, le ho buttate». Ora, invece, si scopre, che le ricevute non ci sono mai state: Formigoni ha contraccambiato in altro modo.

Vaticano II. Alle radici di un equivoco

RECENSIONI: 
(di Cristina Siccardi) «Il Vaticano II insegna veramente e soltanto ciò che fu rivelato e trasmesso?» E «il senso oggettivo delle parole usate dal Vaticano II corrisponde a quello del precedente Magistero ed in ultima analisi a quello della divina Rivelazione?»  Due domande, “a bruciapelo”, che vengono rivolte da Monsignor Brunero Gherardini a tutti coloro che avranno la fortuna di leggere il suo ultimo libro, che brilla per chiarezza linguistica e teologica, dal titolo Il Vaticano II alle radici d’un equivoco (Lindau, pp. 410, € 26.00).
 
Sono trascorsi cinquant’anni (1962-2012) dall’apertura di un Concilio che sempre più diventa protagonista di un vero e proprio processo. Finalmente il tribunale si è aperto, grazie, in particolare, allo stesso teologo Gherardini (con il suo ormai celebre Concilio Vaticano II un discorso da fare) e allo storico Roberto de Mattei (con il suo Concilio Vaticano II, una storia mai scritta) per far entrare l’imputato, il Concilio Vaticano II.
 

Verba non volant

Il nuovo «Roman Missal» e la questione decisiva del tradurre i testi liturgici

Sul discorso dell'uso del Latino e delle traduzioni dei testi sacri nonché di quelli liturgici, sempre più spesso infedeli, torneremo tra breve. Nel frattempo, propongo di seguito l'interessante articolo apparso su L'Osservatore Romano di Oggi, magisteriale riflessione di uno studioso serio e competente come Uwe Michel Lang, perfettamente in linea con il pensiero del Papa. Lo stesso autore - nel corso del primo Convegno Summorum Pontificum - Una ricchezza spirituale per tutta la Chiesa, Roma 16-18 settembre 2008 - ha pronunciato un notevole intervento dal titolo Il Latino come lingua liturgica del Rito RomanoNe conservo il testo integrale dal Convegno e lo rendo disponibile dal link. C'è una 'inclusione' nella conclusione, ricavata dall'estratto pubblicato da Zenit, che reca un riferimento alla traduzione inglese del Missale Romanum.

Dell'oratoriano Uwe Michael Lang è appena uscito negli Stati Uniti il volume The Voice of the Church at PrayerReflections on Liturgy and Language (San Francisco, Ignatius Press, 2012, pagine 225, dollari 18,95) nel quale il liturgista tedesco sottolinea come riappropriarsi del profondo di parole date per scontate, o appiattite e “consumate” dall'uso sia una delle priorità del cristiano. Dello stesso autore ricordiamo anche il libro Turning Towards the Lord (San Francisco, 2004, seconda edizione 2009), introdotto da una prefazione del cardinale Joseph Ratzinger, che ha avuto ampia diffusione ed è stato tradotto in varie lingue. In Italia è stato pubblicato dall'editrice senese Cantagalli con il titolo Rivolti al Signore.


Attenti a non svilire le parole
 di Uwe Michael Lang

"MASSONERIA E CONTROCHIESA"


: LA TREMENDA RESPONSABILITÀ DELLA MASSONICA EX DC NELLA LEGGE SULL'ABORTO L.194

Pontifex.Roma
La massoneria ha partorito massonismo ossia una evidente e pesante cultura del male, ripetiamo, ben camuffata con le vesti lucenti del modernismo tollerante e libertario-libertino, a parole le logge pontificano in ordine ai valori filantropici universali e democratici, al progresso e dignità delle genti (ma le donne non possono entrare nelle legge che contano ...). Qualche ingenuo o prezzolato personaggio del mondo religioso, come ad esempio il celebre padre Rosario Esposito autore del libro Santi e massoni a servizio dell'uomo, crede sia possibile realizzare un dialogo tra Chiesa e massoneria, un’ingenuità in cui non erano caduti né padre Kolbe, né San padre Pio. Come è possibile un dialogo tra chi sostiene il diritto alla vita e chi lo nega in nome di un sostanziale egoismo culturale? E un esempio evidente di massonismo! Nella rivista massonica Erasmo, bollettino d informazione del Grande Oriente d’Italia, nel numero del 15 dicembre 2000, ...

"Orlandi è viva"


Emanuela Orlandi è viva e si trova in Turchia o comunque Medio Oriente. È l'opinione di Ferdinando Imposimato, ex magistrato e attualmente legale della famiglia Orlandi, oggi ospite in studio della trasmissione radiofonica 'Un Giorno da Pecorà. «Io credo che Emanuela Orlandi possa esser viva», ha esordito Imposimato. E ha aggiunto: «è stata rapita e portata prima in Germania, poi in Francia e poi, secondo le testimonianze, in Estremo Oriente».

martedì 8 maggio 2012

Teologia (?) alienante, eccola pronta la nuova evangelizzazione...!

Piero: P. Balducci esorcista e amico personale di Papa GPII
Padre Balducci sul "Times" : ET esiste
Intervista sul quotidiano inglese «Times»:
"La fede in Cristo non è incompatibile con Ufo ed extraterrestri"
- LONDRA -
E.T. e i suoi fratelli esistono davvero, non sono né un'invenzione della mente umana né una congettura e probabilmente sono più evoluti di noi. A darci queste rivelazioni dallo spazio non è un appassionato di fenomeni paranormali, ma padre Corrado Balducci, della congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, teologo molto stimato in Vaticano e amico personale del Papa.
In un'intervista che farà da appendice al suo libro che verrà pubblicato in Italia la prossima settimana e di cui "The Times" ha dato ieri delle anticipazioni, il religioso ammette senza alcun dubbio l'esistenza degli alieni, precisando però che non c'è alcun contrasto né teologico, né morale, né di alcun tipo tra il fatto di credere negli extraterrestri e la fede in Cristo. Sono insomma realtà che si possono integrare, anche perché, fa notare il teologo del Vaticano, nel Nuovo Testamento c'è un passo con scritto che Cristo è il re dell'Universo, non solamente del mondo.

Sulle traduzioni della messa


 Quei due futuri girati al passato

messale
Il servizio di www.chiesa sulla traduzione del “pro multis” nella parole della consacrazione eucaristica, con riprodotta la lettera scritta da Benedetto XVI ai vescovi tedeschi, ha suscitato forte attenzione e numerosi commenti.
Ecco qui di seguito una nota inviataci da monsignor Juan Andrés Caniato, incaricato per la pastorale delle comunicazioni sociali nell’arcidiocesi di Bologna.
*
“IL TRADUTTORE ITALIANO HA SCIAGURATAMENTE PENSATO…”
I problemi di traduzione non sono poca cosa e stanno emergendo ogni giorno di più nella loro drammatica problematicità.
Per rimanere nel rito della messa, basterebbe pensare al “Padre nostro”: è un testo biblico o liturgico? Se è testo liturgico, va tradotto dal latino liturgico e non dal greco, con criteri liturgici e non biblici. “Et ne nos inducas in tentationem, sed libera nos a malo”.
(Nel novembre del 2011 i vescovi italiani votarono per cambiare il “non ci indurre in tentazione” in “non abbandonarci alla tentazione”, con 111 voti contro 68 dati a “non abbandonarci nella tentazione” – ndr).

Il Mea Culpa di Fisichella

La società di oggi è in una ''crisi profonda'', che è ''economica, finanziaria, antropologica'', prima di tutto perché l'uomo ''ha messo Dio in disparte''. Lo ha affermato l'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, nel corso dell'omelia pronunciata a Pompei in occasione della supplica alla Madonna del Rosario. Viviamo ''in una profonda e grave crisi di fede'', ha ribadito mons. Fisichella. E ''se il mondo non crede, probabilmente, è anche perché la nostra testimonianza non è così forte, convinta, come dovrebbe essere. Siamo caduti nella trappola della cultura di questo mondo'', ha aggiunto, sostenendo la necessità di una ''nuova evangelizzazione per recuperare la nostra fede e convincerci che vivere senza Dio è vivere un dramma''. ''Nessuno di noi ha vissuto una crisi così profonda - ha detto ancora il capo dicastero vaticano -, una crisi economica, finanziaria, antropologica. L'uomo è in crisi, ha paura proprio perché abbiamo messo Dio in disparte''.

        La società di oggi è in una ''crisi profonda'', che è ''economica, finanziaria, antropologica'', prima di tutto perché l'uomo ''ha messo Dio in disparte''.

http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_articolo=1644&ID_blog=196&ID_sezione=396

lunedì 7 maggio 2012

Lo scardinale

Un Cardinale dovrebbe confermare un omosessuale praticante a membro di un consiglio pastorale parrocchiale? Alcune riflessioni critiche
(di Josef Seifert) Le riflessioni che seguono sono quelle di un cattolico austriaco che si duole per la decisione di un Cardinale della sua patria lontana, per il quale egli prova un grande rispetto e l’affetto di una amicizia di lunga data – anche se “inattiva” a causa della distanza geografica – che risale all’epoca in cui entrambi insegnavano all’Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi su Matrimonio e Famiglia di Roma.

I fatto sono ben noti: il cardinale Cristoph von Schönborn, arcivescovo di Vienna e presidente della Conferenza Episcopale Austriaca, ha di recente annullato la decisione di un sacerdote polacco, parroco in un piccolo villaggio dell’Austria meridionale. Don Gerhard Swierzek si era opposto all’elezione nel consiglio parrocchiale di un uomo che pratica apertamente uno stile di vita omosessuale e ha perfino registrato pubblicamente la propria unione omosessuale e para-matrimoniale. Il cardinale, che inizialmente aveva dichiarato di appoggiare la decisione di Swierzek, ha invitato a pranzo, nel palazzo arcivescovile, il giovane (26 anni) Florian Stangl e il suo compagno.

Exscusatio petita...


FORMINCHIONI MEA CULPA: “COME CIELLINO DA 50 ANNI, LE PAROLE DI DON CARRÓN MI COSTRINGONO A PURIFICARMI E RIPARTIRE” - “NON RIFAREI LE VACANZE CHE HO FATTO NEL 2008 E 2009 AI CARAIBI, IL MOMENTO DI CRISI IMPONE SOBRIETÀ” - TENTAZIONE ED EGEMONISMO SIANO DUE ERRORI DA EVITARE” - “SU 53 POSIZIONI APICALI, SOLTANTO 6 SONO AFFIDATE A PERSONE DELLA FRATERNITÀ”…

Elisabetta Soglio per il "Corriere della Sera

"Presidente, una cosa che non rifarebbe?
«Non rifarei le vacanze che ho fatto a Natale del 2008 e del 2009».
Roberto Formigoni risponde quasi di getto, nel mezzo di una lunga analisi sull'editoriale di Ernesto Galli della Loggia dedicato al caso di Comunione e Liberazione. Una analisi in cui il governatore, mai indagato ma finito sotto i riflettori dopo gli scandali che hanno travolto il San Raffaele e la Fondazione Maugeri e per i quali sono in carcere il faccendiere Piero Daccò (con il quale Formigoni era in vacanza, giusto a Natale del 2008 e del 2009, ai Caraibi) e l'imprenditore ciellino Antonio Simone, dichiara più volte di essere «pronto all'autocritica» e di «condividere alcune riflessioni di Galli della Loggia».
Le riflessioni del professore sono molto dure. Che cosa condivide?

Beato chi tacque?

Argentina 
Argentina: Vaticano sapeva del genocidio e dei desaparecidos   
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Prima dei mondiali di calcio del 1978, la Conferenza Episcopale Argentina informa il Vaticano di quanto stava accadendo nel paese: della repressione, degli omicidi e del fenomeno dei desparecidos. Secondo quanto scrive sul quotidiano Pagina 12 Horacio Verbitsky (...)