Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
LA MALEDIZIONE DI DON MILANI
(di Roberto Dal Bosco)
Sono giorni in cui il Male emerge in maniera piuttosto visibile.
Si sapeva che prima o poi doveva arrivare, solo non era immaginabile irrompesse in modo tanto organizzato, sincrono, concertato. Né che il letargo del catto-tradizionalismo fosse a tal punto permanente da mancare anche questa occasione.
Il mondo tutto giace sotto l’abracadabra donmilaniano. La Maledizione di Barbiana non è però un affare da baciapile. Riguarda i nostri figli, riguarda il destino di questo Paese. E non solo.
(...)
...il 2013 fu un annus horribilis per CL. I giussanisti, che per
decenni avevano fatto bene i compitini, senza quasi mai pestare i piedi a
nessuno, facendo tutti i compromessi possibili ed immaginabili, avevano
un sogno nel cuore, anzi due — diciamo che erano abbastanza
ambiziosetti: volevano il prossimo premier (Formigoni) e il prossimo
Papa (Scola).
Con Formigoni sappiamo come è andata (...). Con Scola,
la faccenda è più delicata. Sulla strana storia di Scola Papa nessuno ha
insistito abbastanza. È noto che la CEI emise un comunicato, appena
dopo la fumata bianca, con il quale si congratulava per l’elezione al
Soglio di Angelo Scola, il quale – era scritto – aveva scelto il nome di Leone XIV. I ciellini, e non solo loro, ci cascarono in blocco. Poche ore dopo, si affacciava su San Pietro il Papa Buonasera. La delusione fu totale.
La strategia “gesuitica” con la quale papa Francesco sta facendo passare
una serie di stravolgimenti dottrinali nella Chiesa. Se passa il
relativismo attuale tutte le verità dottrinali diverranno soggettive,
perciò relative
di Francesco Lamendola
Il Convegno di Roma del 22 aprile 2017, organizzato da Riccardo Cascioli e dalle redazioni de Il Timone e La Nuova Bussola Quotidiana,
con la partecipazione di sei eminenti studiosi venuti da diversi
continenti, ha concentrato il suo interesse sui punti controversi di Amors laetitia
e sui “dubia”, rimasti finora senza risposta (a sette mesi di
distanza!) dei quattro cardinali; ma, e sia pure marginalmente e quasi
involontariamente, non ha potuto eludere il problema di fondo
sottostante al disordine dottrinale che il documento papale ha, di
fatto, innescato. E il problema di fondo, è inutile girarci intorno, è,
come ha notato esplicitamente Antonio Socci, il papa stesso. Il papa Francesco è, oggi, il maggiore problema per la Chiesa cattolica: è lui, e non un singolo documento, come Amoris laetitia,
ma tutto il suo stile pastorale, tutto l’insieme delle sue omelie,
delle sue dichiarazioni estemporanee, delle sue interviste, e anche
moltissimi suoi atti, i quali hanno un elemento costante: la difformità,
ora sottile, ora clamorosa, ora implicita, ora aperta e quasi
sbandierata, dal Magistero, così come la Chiesa lo ha sempre espresso,
tramandato, custodito, su questioni essenziali di fede. E ciò in mezzo
agli applausi entusiastici dei media di tutto il mondo: strano, vero?
In altre parole, siamo in presenza di un papa eretico. È eretico de facto,
anche se, finora, è stato abbastanza prudente – relativamente parlando,
si capisce – e abbastanza abile, da sfuggire a una piena e conclamata
professione di eresia.
Errore, ignoranza, plagio, ideologia, malizia, presunzione… possono essere tutte cause di cecità intellettuale e spirituale. Gli esempi concreti, oggi, abbondano a dismisura, purtroppo. Uno non si immaginerebbe certo però, di primo acchito, che essa potesse esser provocata anche da una vasta cultura e da idee molto chiare, di per sé ben fondate. Difficile a credersi, anche in ambito teologico si può essere accecati dalle proprie stesse certezze, se queste ultime formano un sapere chiuso, una dottrina sclerotizzata, un sistema perfetto in cui ogni quesito ha una risposta immediata, definitiva, indiscutibile… In fin dei conti, si ricade nella fattispecie dell’ideologia, ammantata tuttavia di un alone soprannaturale che la rende incontestabile, soprattutto per il fedele non iniziato che, come il povero Renzo nei Promessi sposi, non può obiettare nulla al dotto latinorum di don Abbondio, pur avvertendo nella propria coscienza di uomo semplice e retto, per quanto ignorante, che qualcosa non va nelle sconnesse ragioni del voltafaccia pretesco.
Uomo milionario spende una fortuna per costruire un’arca. Ecco il risultato dopo 20 anni di lavori
Dopo aver ricevuto un segno divino, quest'uomo non ha perso tempo ed ha deciso di costruire un'arca. Ecco la sua storia ed il risultato dopo vent'anni di lavori. GUARDA IL VIDEO SOTTO
Sono tanti gli uomini facoltosi su questa terra ma alcuni di questi hanno un cuore decisamente più sensibile di altri. Alcuni sono impegnati in missioni umanitarie, altri cercano di dare vita a progetti per garantire acqua e cibo a migliaia di bambini, altri ancora decidono di seguire quello che il loro Dio gli chiede di fare.
La “razza Cattolica”: dal suicidio da Dio al suicidio dalla vita
Abbiamo virgolettato “razza Cattolica” per non suscitare ambiguità razziali, ma la notizia drammatica espressa da il sussidiario clicca qui, che parla della “razza bianca” votata al suicidio, va letta con attenzione:
“… togliersi la vita sotto la protezione dello Stato è una pratica che le varie etnie americane di minoranza magari molto più povere e con problemi maggiori rispetto alla media della popolazione “bianca”, tendenzialmente rifiutano o non prendono neppure in considerazione. Le conclusioni sono tutte da trarre e gli anni a venire, con il crescere del fenomeno anche qui in Europa potranno magari avere una valenza anche per i casi europei; ma di certo, le varie minoranze che decidono di non effettuare suicidio assistiti non è che non avranno malattie, crisi o depressioni di ogni sorta. Eppure non scelgono tale via: casualità o differenza “culturale-religiosa”?“
Questa la base della notizia. Noi vogliamo scavare ancora più a fondo andando a scoprire come il tutto ha origine in quella certa “autodemolizione” che, seppur Paolo VI denunciò riguardo alla Chiesa, era di fatto in atto già in tutta la società. Il germe cattolico sparso nel mondo, quella “razza” che era comunque battezzata e perciò cristiana, si avviò ad un lento ma inesorabile suicidio di massa quando iniziò ad abbracciare l’ubriacatura delle novità sociali e culturali, a partire dal dopoguerra.
Monsignor Pozzo (Ecclesia Dei): “Con i lefevbriani ci sono ancora questioni aperte”
“Positivo il bilancio del Motu Proprio di Benedetto XVI sulla messa antica. Rito straordinario non significa eccezionale e non è un museo. Fraternità Sacerdotale San Pio X, siamo a buon punto.” Lo afferma in questa intervista a Le Fede Quotidiana l’ arcivescovo Guido Pozzo, Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei.
Eccellenza, sono dieci anni dal Motu Proprio di Benedetto XVI sulla messa antica, il bilancio?
“Positivo. Occorre rendere grazie al Papa Emerito per quell’atto. Egli volle ridonare alla Chiesa la forma antica, in un tempo che era ed è ancora segnato da crisi liturgica ed eucaristica, caratterizzato dall’ oscuramento della verità e della stessa maestà di Dio”.
Il discorso di Ratisbona è stato un’offesa all’islam? I cristiani possiedono una cosa stupenda, e loro soli che le altre religioni non hanno: sanno conciliare fede e ragione; se questo non c’è nelle altre nasce l’intolleranza
di Francesco Lamendola
Il 12 settembre 2006, nell'aula magna dell'Università di Ratisbona (in tedesco: Regensburg), il papa Benedetto XVI tenne una lectio magistralis dal titolo Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni. Una lezione bellissima, limpida, densa di cultura e di pensiero, nella quale il pontefice delineò il rapporto armonioso e complementare che esiste tra la fede e la ragione nella cultura cristiana, e che è stato così superbamente teorizzato e analizzato da san Tommaso d'Aquino, venendo a formare il presupposto e il fondamento della visione cattolica del reale. Per Benedetto XVI, si trattava di un ritorno carico di ricordi: in quella stessa università, tanti anni prima, aveva egli stesso insegnato; e adesso i suoi ascoltatori avevano la possibilità di cogliere la sintesi di un pluridecennale lavoro di riflessione e approfondimento speculativo, proseguito da papa Ratzinger lungo tutto il corso della sua intensa vita di studioso e di pensatore.
(di Roberto de Mattei su Il Tempo del 28 aprile 2017) Dopo l’interdetto, il Vaticano ha dovuto fare marcia indietro. L’ex Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’ Matthew Festing, al quale lo scorso 15 aprile, l’Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, “in accordo col Papa”, aveva proibito di partecipare all’elezione del suo successore. è sbarcato a Roma, sfidando il veto di papa Francesco.
Il Vaticano non ha potuto che prenderne atto, anche perché, secondo il vaticanista Edward Pentin, era stato fatto notare alla Segreteria di Stato che l’elezione avrebbe potuto essere invalidata dall’assenza di Festing, che ha un inalienabile diritto di prendere parte all’evento”, sia votando, sia potendo essere rieletto.
Il convegno del 22 aprile scorso, a Roma sul tema “Fare chiarezza sull’Amoris laetitia” una delle relazioni è stata tenuta dalla professoressa Anna M. Silvas (Australia) Senior Research Fellow of the Australian Academy of the Humanities Univerity of New England (Australia). La professoressa australiana ha riletto l’Amoris laetitia in modo approfondito, mostrando che la deviazione dalla dottrina cattolica non è affatto dovuta – come molti dicono – “a cattiva interpretazione del testo”. I problemi sono nel testo di papa Bergoglio.
di Costanza Miriano
Io non so quale Chiesa conoscano quelli che continuano a parlare
delle rigidità da contrastare, da abbattere. Di certo non la Chiesa che
scrive che Gesù Cristo e il Buddha hanno promosso la via della
nonviolenza, come ha appena fatto il pontificio consiglio per il dialogo interreligioso.
Leggo su wikipedia, confesso di non essermi mai interessata del tema,
che il Buddha è uno che raggiunge un certo stato dopo avere trascorso
varie vite non ho capito bene come. Ergo, il Buddha non esiste, perché
la reincarnazione non esiste. Quindi dire che Gesù e Buddha hanno fatto
qualcosa è una stupidaggine. Uno non esiste, l’altro non ha mai promosso
la via della nonviolenza. Ma che è, la
Justice League tipo quando i supereroi si sono uniti? Superman, Wonder
Woman e Batman?
Dal (dis)Ordine di Malta al caos: il Gran Maestro alla porta si presenta per votare il successore
Domani a Roma il Consiglio di Stato tra i Cavalieri di
Malta, incaricato di procedere all’elezione del nuovo Gran Maestro. Ci sarà
anche chi non era gradito, l’ex Gran Maestro Fra Matthew Festing a cui era
stato chiesto dalla Santa Sede di stare alla larga dal voto. E' solo l’ultimo
capitolo della controversia in un susseguirsi movimentato e confuso di colpi di
scena e cacciate clamorose. Ma sullo sfondo c'è la guerra per il futuro
dell'Ordine e il suo "assoggettamento" politico a Roma.
Domani a Roma è convocato il Consiglio Compìto di Stato tra i Cavalieri Professi, incaricato di procedere all’elezione del nuovo Gran Maestro dell'Ordine di Malta. Molto probabilmente però ci sarà anche chi non era gradito, cioè l’ex Gran Maestro Fra Matthew Festing a cui era stato chiesto dalla Santa Sede di stare alla larga da Roma. «Ho letto la richiesta con grande tristezza e sorpresa», ha dichiarato Festing. «Non riesco a capire cosa ho fatto di grave».
Testo del Segreto redatto nel 1879 da Melania Calvat (apparizioni della Madonna a La Salette)
Nella storia dell’Apparizione della Madonna a La Salette si era creato un vuoto che sembrava incolmabile: i segreti dei due pastorelli, Melania e Massimino, inviati dal vescovo di Grenoble a papa Pio IX nel 1851 e mai rivelati, erano scomparsi e sembravano irrimediabilmente perduti. Uno studioso francese, l’abbé Michel Corteville, impegnato a Roma in una ricerca per la sua tesi di laurea su La Salette, li ha provvidenzialmente scoperti nel 1999 nell’Archivio della Congregazione della dottrina per la fede. Su questo importante ritrovamento ha pubblicato in Francia uno studio in collaborazione con l’insigne mariologo René Laurentin. Ma era volontà della Vergine che questi messaggi fossero portati a conoscenza di tutti i popoli della terra e mons. Antonio Galli, l’autore del libro "Scoperti in Vaticano i segreti de La Salette. L'apparizione, le polemiche, le profezie apocalittiche" [Sugarco edizioni - Euro 16,50], ha ritenuto di dover obbedire diffondendo le parole, che furono da lei pronunciate tra le lacrime, anche in Italia, dove Melania trovò rifugio e conforto alla persecuzione di cui fu oggetto in patria. Oltre ad una dettagliata narrazione della scoperta, in questo libro è presente un’ampia analisi dei due messaggi, i cui vaticini apocalittici, sorprendentemente attuali, possono suscitare serie riflessioni e generosi propositi nell’animo del lettore.
A partire dal 1851 Melania stese diverse altre redazioni del segreto da lei ricevuto. Per la prima volta, il 15 novembre 1879 lo fece pubblicare a Lecce con l'imprimatur dell'arcivescovo Mons. Salvatore Zola, del quale è aperta la causa di beatificazione.
Terremoto all'Ordine di Malta: l'ex Gran Maestro sfida il Papa
Fra Matthew Festing si è presentato a Roma per la votazione del nuovo Gran Maestro dell'Ordine di Malta. Il Papa gli aveva chiesto di non farlo
Fra Matthew Festing doveva scegliere: l'obbedienza al Papa oppure l'indipendenza dell'Ordine di Malta? Alla fine ha scelto la seconda, riaprendo la profonda ferita che da novembre fa tremare le fondamenta del più antico ordine cavalleresco della Chiesa cattolica.
Che accidenti sta succedendo ai gesuiti, alla storica Compagnia di Gesù fondata da sant’Ignazio di Loyola “truppa scelta” votata al santo Padre? La sua frenesia relativista e l'illuminante caso "Ratisbona" con l'islam
di Francesco Lamendola
L’Ordine dei Gesuiti, ossia la Compagnia di Gesù (Societas Iesu), fondato da sant’Ignazio di Loyola, è stato approvato ufficialmente da papa Paolo III – quello che convocò il Concilio di Trento, peraltro dietro suggerimento dello stesso Loyola – il 27 settembre del 1540, con la bolla Regimini militantis ecclesiae. Non è certo questa la sede per farne la storia; tutti sappiamo, comunque, che è nato e si è sviluppato come l’Ordine più tipico della Riforma cattolica, per gli ideali che l’hanno ispirato e, in particolare, come “truppa scelta” votata direttamente e prioritariamente al santo Padre, oltre che come un Ordine religioso decisamente colto, molto attivo nell’istruzione e nella formazione delle classi dirigenti cattoliche, nonché nella evangelizzazione ai quattro angoli del mondo, con parecchi martiri sparsi dal Giappone al Canada.
Il papa in Egitto e quei nodi che l’Islam deve sciogliere
Venerdì mattina, a Dio piacendo, mi imbarcherò sul volo papale per seguire la visita di Francesco al Cairo. E sabato sera, sempre a Dio piacendo, saremo di ritorno. Un viaggio breve, dunque, ma che vale per tre. Come infatti ha ricordato lo stesso Francesco nel videomessaggio inviato al popolo egiziano, il papa va in Egitto per portare solidarietà ai cristiani copti colpiti dai recenti attentati, per incontrare la piccola comunità cattolica del paese e per far visita al Grande Imam di al-Azhar, Muhammad Ahmad al-Tayyib, il più importante esponente religioso dell’Egitto sunnita, responsabile sia della moschea sia dell’Università di al-Azhar.
L'ospedale cattolico apre all'eutanasia per i malati
Il ramo belga della Congregazione dei Fratelli della Carità ha autorizzato l'eutanasia, che è legge in Belgio, per i malati psichiatrici ricoverati. Il tutto con il no della casa generalizia. Si attende ora la presa di posizione dei vescovi, ma il precedente dell'università di Lovanio, con il professore licenziato per aver chiamato l'aborto un omicidio, non fa sperare. Sempre che la Chiesa non si nasconda dietro il rituale che la Congregazione è indipendente.
Non v’è dubbio che a partire dal Vaticano II, quella che prima era la Chiesa cattolica ha assunto sempre più le connotazioni di una “chiesa” come ce n’erano tante sparse nel mondo sulla scia della rivoluzione luterana. Essendo il culto, il centro naturale e qualificante di ogni religione, i moderni uomini Chiesa si disposero subito a modificare il culto cattolico per sostituirlo con un culto nuovo di stampo protestante. La Messa cattolica, risalente agli Apostoli, venne soppiantata da quella che Mons. Lefebvre chiamava opportunamente “la messa di Lutero”.
Il cardinale Saraiva Martins: “I messaggi di Fatima diversi da quelli di Medjugorje”
“Fatima, messaggio molto moderno ed attuale. Nessun allegato o quarto mistero.” Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana, il cardinale portoghese Josè Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione Cause dei Santi su Fatima nell’ anno del centenario delle apparizioni. Il cardinale portoghese si è occupato per il suo ufficio della beatificazione dei tre pastorelli.
Eminenza, lei ha studiato per il suo ufficio le questioni relative alle apparizioni, di cui ricorre il centenario delle apparizioni. Quale la sintesi?
Lo specillo analitico del ticinese individua lo zampino dell’ermeneutica neoterica, aggettivo con cui egli classifica le correnti di “pensiero” che mirano a stravolgere la retta dottrina in favore di una formulazione progressista supina alle opinioni mondane. Un esempio è l’impiego copioso nei documenti conciliari di un termine prima pressoché ignoto in seno alla Chiesa, cioè quello di dialogo, divenendo «un’universale categoria della realtà, esorbitando dall’ambito della logica e della retorica in cui era prima circoscritto» e si arrivò a «configurare una struttura dialogale dell’essere divino, una struttura dialogale della Chiesa, della religione, della famiglia, della pace, della verità…», per cui «tutto diventa dialogo e la verità in facto esse dilegua nel suo proprio fieri come dialogo».
L'idolatria: profanano la Messa dando culto alla statua di Bergoglio, la Domenica di Pasqua.
Giovanni 5:21 "Figli miei, guardatevi dagli idoli"
1
Nella Cattedrale di San Pedro de Alcántara, nella città di Petropolis in Brasile, il Santo Sacrificio della Messa è stato spiazzato dal culto alla statua di Bergoglio, privandola così del culto che appartiene solo a Dio. Questo è un atto di idolatria.
Romani 1:25 a loro hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
“Fare chiarezza”. I dubia e l’urgenza di verità. Intervento
di Anna Silvas
Nella nostra traduzione dall’originale inglese pubblichiamo l’intervento tenuto il 22 aprile durante il Convegno di Roma – l’Hotel Columbus, da Anna M. Silvas, australiana di rito orientale, studiosa dei Padri della Chiesa e docente alla University of New England, che sottolinea il pericolo che la Chiesa cattolica si inoltri anch’essa sulla strada già percorsa secoli fa dai protestanti e dagli ortodossi verso il divorzio e le seconde nozze: proprio ora che la Chiesa copta sta tornando all’indissolubilità senza eccezioni del matrimonio cristiano.
A SINISTRA DI LUTERO. UN LIBRO PER CAPIRE MEGLIO LA CHIESA,
LE CHIESE, E LE SOCIETÀ IN CUI VIVIAMO.
Si commemorano quest’anno, come certamente saprete, i 500 anni dagli eventi che portarono allo scisma di Occidente, e alla nascita delle numerose Chiese della Riforma. Lutero, naturalmente, è il personaggio principale di quella serie di accadimenti, insieme a Calvino e Zwingli. Ma non solo: e un bel libro dello storico Roberto de Mattei porta l’attenzione su tutto un mondo, spesso trascurato, di tutti quei movimenti e frammenti che pur facendo parte della galassia protestante si collocavano – e si collocano – in contrapposizione con le confessioni riformate “istituzionali”.
Il documento preparatorio al prossimo Sinodo considera
soltanto i giovani "lontani" per i quali la Chiesa deve cambiare
linguaggio e modo di presentarsi. Totalmente assenti invece quelli che col
linguaggio della Chiesa non hanno problemi, magari amano la messa in latino e
la tradizione. L'intento è chiaro: questi giovani non devono esistere.
I Cavalieri di Malta hanno un
grande elettore in più. Il papa
Ad alcuni l'interdetto calato dal papa sull'ex Gran Maestro dell'Ordine di Malta Fra' Matthew Festing è parso troppo. Ad altri troppo poco.
Sta di fatto che per le ore 19 di giovedì 27 aprile, alla vigilia del suo viaggio in Egitto, Francesco ha convocato a Casa Santa Marta una nutrita rappresentanza di membri dell'Ordine convenuti a Roma per nominare il loro nuovo superiore generale. Per l'esattezza i seguenti quindici:
Quella testa di Gesù tra i rifiuti ultimo scempio dei clandestini
Degrado a Ventimiglia. La denuncia su Facebook dell'assessore regionale Mai. La statua di Gesù presa nel vicino cimitero e usata come water
Ventimiglia - Foto choc con la testa del Cristo in marmo ricoperta di urina ed escrementi, utilizzata come toilette di fortuna dai clandestini, che da mesi occupano indisturbati il greto del fiume Roja, al confine italo francese di Ventimiglia.
A Ventimiglia tra i rifiuti dei clandestini anche una statua di Gesù
A Ventimiglia tra i rifiuti dei clandestini anche una statua di Gesù