Uomo milionario spende una fortuna per costruire un’arca. Ecco il risultato dopo 20 anni di lavori
Dopo aver ricevuto un segno divino, quest'uomo non ha perso tempo ed ha deciso di costruire un'arca. Ecco la sua storia ed il risultato dopo vent'anni di lavori. GUARDA IL VIDEO SOTTO
Sono tanti gli uomini facoltosi su questa terra ma alcuni di questi hanno un cuore decisamente più sensibile di altri. Alcuni sono impegnati in missioni umanitarie, altri cercano di dare vita a progetti per garantire acqua e cibo a migliaia di bambini, altri ancora decidono di seguire quello che il loro Dio gli chiede di fare.
Lo sa bene Johan Huibers, un facoltoso imprenditore edile che una notte ha fatto un sogno che lui ha interpretato come un segno divino ed ha deciso di spendere la sua vita per dare un senso a quel sogno.
L’uomo nel 1992 ha sognato una terribile alluvione che spazzava letteralmente via i Paesi Bassi, causando morti e la totale distruzione. Solo un’arca avrebbe potuto salvare gli abitanti e tutte le specie viventi.
Al suo risveglio, Johan non ebbe dubbi: avrebbe dovuto costruire un’arca come quella che Dio ordinò a Noè nelle sacre scritture. Una prima arca, costata “appena” 2 milioni di euro fu costruita nel porto di Schagen dal 2005 al 2007 dopo numerosi anni di studi e letture che gli permisero di riprodurla esattamente.
Questa prima arca realizzata da Johan fu poi omaggiata ad un’associazione chiamata “Arca di Noé” che avrebbe come scopo principale quello di diffondere la parole delle sacre scritture nel mondo.
Successivamente Johan approfondì i suoi studi e decise di realizzare un’altra arca, questa volta in scala 1 a 1, cioè nelle esatte dimensioni e proporzioni che Dio aveva fornito a Noé. L’attuale imbarcazione, che misura 131 metri di lunghezza, 30 di larghezza e 23 di altezza, pesa circa 2500 tonnellate ed al suo interno è possibile trovare animali veri e delle riproduzioni in gesso, oltre a due cinema ed un ristorante.
Si tratta ormai di una vera e propria attrazione turistica che affascina fedeli e non, e che garantisce un percorso espositivo che porta indietro nel tempo e permette di vivere le “emozioni” della prima Apocalisse.
Altrettanto interessante sarà vedere una grandinata avvenuta in Siberia che sembrava essere l’inizio di un’apocalisse e che ha spaventato a morte i suoi abitanti.
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