ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 21 gennaio 2017

Non sapete né il giorno né l'ora

Abbiamo dimenticato chi è il Signore della natura
L'ultima tragedia in Abruzzo, provocata dal combinarsi di terremoti e nevicate eccezionali, dovrebbe riportarci alla realtà del rapporto tra uomo e natura. E rivolgersi al Signore, che placa le tempeste e comanda ai venti. Per secoli il popolo cristiano lo ha fatto, ricevendo grazie. Ma l'uomo d'oggi, chiuso nella sua presunzione, lo ha dimenticato.

Scosse continue di terremoto (ormai centinaia dallo scorso agosto), temperature polari e nevicate storiche. E ora anche la slavina, tragica combinazione di terremoto e neve, che ha distrutto l’Hotel Rigopiano, alle pendici del Gran Sasso, inghiottendo una trentina di persone che da ore aspettavano dei mezzi per portarli in salvo, bloccati anche loro da una neve senza precedenti. 

Accortasi d’esser nata femmina

Bambini “fa’afafine“: il sogno della ministra Fedeli

di Irma Trombetta Marzuoli

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La consapevole prospettiva di genere nei processi educativi importa primariamente la decostruzione critica delle forme irrigidite e stereotipate attraverso cui le identità di genere sono culturalmente e socialmente plasmate, stimolando al contempo l’auto-apprendimento della e nelle complessità”.
Valeria Fedeli scrive così e nessuno che ami la Patria e voglia bene alla lingua italiana dovrebbe perdonarla!
Mostriamo pure indulgenza per il tentativo penoso di farsi chiamare dottoressa.
Fingiamo, consapevoli d’essere al cospetto di gente le cui parole valgono come quelle dei torturati, d’aver dimenticato la promessa di dimissioni nel caso di vittoria del NO.
Ribelliamoci, però, ad un ministro dell’Istruzione che scrive come un azteco inebriato da funghi allucinogeni!
Certo, della Valeria non inquieta solo la sintassi, perché, qualora si riesca, malgrado quella, a capir qualcosa di ciò che intende, sono i contenuti a scioccare.

Davanti all’evidenza

                                                    

La famiglia di Al-Assad al completo, il Presidente con sua moglie ed i suoi figli, aveva celebrato la festa cristiana del Natale nel Monastero di Nostra Signora di Saydnaya, una località (abitata dalla comunità cristiana) molto vicina a Damasco, dove la famiglia si è soffermata per varie ore in compagnia dei monaci. Poi il Presidente ha pronunciato alcune parole che sono  state calorosamente applaudite dai vicini che si affollavano nella cappella del Monastero.

Nell’anno precedente Al-Assad aveva fatto lo stesso presso Maalula, un’altra località cristiana che era stata appena liberata dall’Esercito regolare, una espressione che per i cristiani di Siria era un sinonimo di risurrezione.
In uno Stato laico il Presidente della Repubblica può rimanere al margine di qualsiasi espressione religiosa o deve partecipare a quelle. Lo stesso non si può fare in paesi come la Spagna, una monarchia “delle banane”, partecipare soltanto ad alcune di quelle. Qui non vedreme mai il capo di Stato in una moschea durante il Ramadan, neppure il Presidente del Governo.

Cuore duro e dito puntato

Il tema delle ‘chiacchiere’ nocive al benessere della comunità cattolica è ormai uno dei più ricorrenti in papa Francesco. Così come quello dei ‘cattivoni’, quei ‘dottori della legge’ pronti 24 ore su 24 a segnarti a dito come trasgressore della norma. Intanto ‘Avvenire’,quotidiano della Conferenza episcopale italiana e campione galantino della Nuova Misericordia, ‘bastona’ un membro eminente della stessa Conferenza.

Nel Magistero di Francesco due argomenti ricorrono ormai a giorni alterni e sembrano assumere sempre più lo status di vere e proprie emergenze pastorali. Il Papa non cessa di mettere in guardia dalle “chiacchiere” e di scagliarsi contro i “dottori della legge” dal cuore duro e dal dito puntato. C’è su questi temi un’insistenza che colpisce, che appare a numerosi osservatori (curiali e non) sproporzionata e che dà origine a interrogativi di non poco conto sui motivi di tale accanimento ben poco misericordioso. Due gli esempi della settimana: il primo durante l’omelia della santa messa celebrata domenica 15 gennaio a Santa Maria a Setteville di Guidonia (un’omelia come minimo assai singolare), il secondo in occasione della quotidiana Meditazione a Santa Marta di venerdì 20 gennaio.

Lacrime da Cipollla

Preti, peccati sessuali e vaniloqui 


Dopo lo scandalo di Padova. Un clero che è immerso nel “sociale”, che è del mondo (quel mondo il cui principe risponde al nome di Satana), che si occupa di tutto ma non dell’anima, che non parla più di peccato e di grazia, dei novissimi, della Messa come rinnovazione del sacrificio della Croce, del valore delle nostre afflizioni, delle nostre sofferenze da offrirsi a Dio, non è più in grado di opporsi alle tentazioni.
di Giovanni Lugaresi
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La vicenda triste, dolorosa, di Padova, tale da far riecheggiare Isaia (“amaritudo mea amarissima”), ha visto i media scatenati, ovviamente, data la vicenda di per se stessa, e quindi l’allargamento dello scandalo dal parroco di San Lazzaro a un confratello della zona collinare euganea, presentato da giornali e televisioni come “il padre spirituale di Belen Rodriguez” (prosit!). Entrambi protagonisti di avventure erotiche, con annessi & connessi, per così dire, cioè (addirittura) orge, strumenti da sexy shop, videoporno, giro di donne, e di soldi…
Complimenti a chi avrebbe dovuto vigilare, complimenti a chi è deputato alla formazione dei sacerdoti in seminario, complimenti a chi non ha capacità di vedere, di avvertire che un giovane non è fatto per il sacerdozio, per la vita religiosa.

«Noi, dunque, non ci stupiamo più»!

Vaticano 2017, un inizio col botto!

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In Vaticano il 2017 sembra essere iniziato sulla scia del 2016. Sono appena passati una ventina di giorni dai festeggiamenti per il nuovo anno e già se ne sono lette e sentite diverse. Una notizia che ha avuto una notevole risonanza è stata l’emissione da parte della Santa Sede di un francobollo celebrante lo scismatico Lutero a cinquecento anni dalla sua rivoluzione. È Vittorio Messori dal suo Vivaio a sottolineare l’insolita celebrazione che stupisce più i “laici” che i cattolici i quali, sottolinea il giornalista, «sanno come papa Bergoglio abbia voluto volare in Svezia … per onorare il “coraggio“ di quel frate che osò sfidare la Chiesa indegna del XVI secolo. Noi, dunque, non ci stupiamo più».

Nel soggettivismo più spinto

La coscienza dispersa nelle acque di Malta



Che il capitolo ottavo della Amoris Laetitia (AL) non sia affatto chiaro diventa ogni giorno sempre più evidente. Infatti, l’interpretazione della AL che traspare dalle linee guida pastorali date dalla diocesi di Roma è diversa da quella di Firenze, quella della Conferenza Episcopale Polacca è contrapposta a quella Argentina, quella di Milano è diversa da quella di Malta, quella data dal card. Kasper è assolutamente opposta a quella data dall’arciv. Chaput di Filadelfia, e così via.

Qualche giorno fa sono state pubblicate le linee guida di AL nella piccola isola di Malta. Esse sono state pubblicate dall’Osservatore Romano, quasi un suggello del contenuto da parte del Vaticano. Queste linee hanno fatto molto rumore. Il perché è presto detto. Il passo che ha destato più “scalpore” è il seguente (mia traduzione): “se, come risultato del processo di discernimento intrapreso con ‘umiltà, discrezione e amore per la Chiesa ed il suo insegnamento, nella sincera ricerca della volontà di Dio e nel desiderio di giungere ad una risposta più perfetta ad essa (AL 300)’, una persona separata o divorziata che vive una nuova unione arriva — con una coscienza formata e illuminata — a riconoscere e credere di essere in pace con Dio, non le potrà essere impedito di accostarsi ai sacramenti della riconciliazione e dell’eucaristia».

Non è mai troppo tardi per fare penitenza


Censurato


Per inculcare una nuova visione della realtà che faccia da supporto ideologico al regime che si vuole imporre, bisogna manipolare i testi fondativi di una società o, quando possibile, impedirvi l’accesso. Nella Chiesa Cattolica questo è accaduto durante e dopo il Vaticano II. La seconda soluzione fu adottata per tutti (o quasi) gli esponenti della teologia precedente, completamente scomparsi dai libri e dall’insegnamento, nonché dai cataloghi delle case editrici; i nomi e le opere degli autori tra l’Otto e il Novecento furono radiati dalla storia o, nel migliore dei casi, condannati alla damnatio memoriae: se non altro si poteva ancora sapere che erano esistiti, ma solo per farne bersaglio di esecrazione o di dileggio. Contemporaneamente veniva tolto ogni argine agli scrittori dubbi o palesemente eretici, che assurgevano al ruolo di maestri indiscutibili – e, soprattutto, intoccabili. Là dove un’operazione del genere non era possibile (cioè con i testi biblici) si scelse invece la prima soluzione: una vera e propria manipolazione perpetrata in nome dell’approccio scientifico.


venerdì 20 gennaio 2017

Chiedi una grazia alla Vergine

175 anni di miracoli: si festeggia la Madonna della Medaglia Miracolosa

Chiedi una grazia alla Vergine nel giorno del suo 175esimo anniversario


Esattamente 175 anni fa, il 20 gennaio del 1842, nella Basilica romana di Sant’Andrea delle Fratte, tempio officiato dai Minimi di San Francesco di Paola ed ubicato a pochi passi dalla celebre Piazza di Spagna, l’Immacolata della Medaglia Miracolosa apparve all’ebreo ed ateo Alphonse Ratisbonne, che si convertì istantaneamente al Cattolicesimo (http://www.acistampa.com, 19 gennaio).
Per ricordare tale evento miracoloso, per tutto il 2017, nella Basilica dei Minimi – progettata da Francesco Borromini e baciata dalla rara bellezza dei due “Angeli della Passione” di Gian Lorenzo Bernini – si terranno diverse manifestazioni di carattere artistico, religioso e culturale.

Non conoscono tregua, né vergogna

RICATTO BUONISTA UMANITARIO

    Dietro il ricatto morale buonista una feroce volontà di autodistruzione sociale e religiosa. Il cristiano ha il diritto di scegliere e decidere in quale forma esercitare la sua carità. Di buone intenzioni è lastricato l’inferno 
di Francesco Lamendola  






Ormai non conoscono tregua, né vergogna; hanno deciso di percorrere quella strada sino in fondo, e niente e nessuno potrebbero mai farli recedere, o anche solo sostare per una qualche forma di riflessione critica o autocritica. No: essi rappresentano il bene e i valori “migliori” dell’Occidente: l’accoglienza, la tolleranza, la solidarietà; e rappresentano il “vero” volto del cattolicesimo e della Chiesa, la capacità di vedere il Cristo sofferente in tutti gli uomini, specie se poveri, bisognosi e stranieri.
E non importa se sono, per esempio, meno bisognosi di tanti italiani e di tanti europei i quali, dignitosamente, senza abbandonare le loro famiglie, senza fare leva sul ricatto morale di mettersi in pericolo immediato di naufragio, senza gridare ai quattro venti  la loro indigenza, e poi sfasciare tutto se il soccorso che ricevono non è, secondo loro, adeguato alle necessità.

Cartina di tornasole

Non fermeranno le mie idee: per me i gay sono i nuovi ariani

Intervista a Silvana De Mari,
la psicoterapeuta che rischia la radiazione dell’Ordine



Pubblichiamo questa intervista, segnalataci dal Centro Studi Federici, perché è la cartina di tornasole, anche se non l'unica, che rivela il grado di oppressione che ha raggiunto questa nostra società che si picca di definirsi “civile” e “avanzata”.
Avanzata lo è, in effetti, ma sulla strada della depravazione, che si vuole imporre a tutti in vista di depravazioni ancora più aberranti.
Questo andamento delinea peraltro l'incipiente persecuzione di massa che colpirà ferocemente tutti coloro che intendono resistere, in primis i cattolici, ai quali fra poco verrà proibito di leggere e di diffondere la Bibbia.

Come riporta il giornalista Lodovico Poletto che l'ha intervistata, Silvana De Mari è «la psicoterapeuta-scrittrice, autore di decine di libri per ragazzi (e di successo) e finita nel mirino dell’Ordine dei medici per le sue opinioni, non sposta di un solo millimetro l’asticella sulle cose che pensa, dice e professa ormai da tempo.» 

In viaggio verso il nulla

Non solo matrimoni gay. La deriva nichilista dei "diritti umani"

Gli aberranti limiti degli adoratori della "religione dei
diritti umani"… in viaggio verso il nulla
di Roberto Pecchioli
deriva nichilista dei diritti umani











 Oltre Sodoma                                                             
Roma - di Roberto Pecchioli – Barack Obama, il beniamino di tutti i progressismi del pianeta, ha affermato di essere orgoglioso di avere allargato i “diritti” delle cosiddette comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali – 1). In occasione della promulgazione della legge sul matrimonio per tutti – così lo chiamano, con una pericolosa torsione semantica – affermò che aveva “vinto l’amore”. In Italia, Matteo Renzi si è detto orgoglioso che il suo governo abbia realizzato le unioni civili, ossia il matrimonio omosessuale sotto mentite spoglie, dotato di una sorta di nome d’arte per chiamare “formazioni sociali” i soggetti uniti civilmente e bypassare l’art. 29 della costituzione con la sua antiquata definizione di famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. La signorina Maria Etruria Boschi e la senatrice Cirinnà, madre surrogata della legge, parlano di “avanzamento di civiltà”. Strano davvero che durante millenni di culture umane la più diverse non ci avesse pensato nessuno, nemmeno Semiramide, e neppure a Sodoma, dove Dio distrusse la città “omofila” (oh, i bei neologismi della neomorale aperta e postmoderna!). La verità è, ovviamente, diversa e ben più prosaica:

Gatti ci covano?


Preti sposati. Che ne pensa Francesco?

Che cosa pensa papa Francesco dei preti sposati? È vero che sta prendendo in considerazione l’ipotesi di cambiare la disciplina vigente in materia di celibato?
Prima di vedere quali sono i segnali lanciati dal papa, cerchiamo di quantificare il fenomeno.
Ogni anno in Italia, dove i sacerdoti diocesani sono circa trentaduemila e i religiosi circa la metà, il numero di coloro che chiedono la dispensa dal ministero (per sposarsi o perché non si sentono più in grado di servire la Chiesa da pastori) si aggira sulle quaranta unità. Molti altri poi ottengono periodi sabbatici per superare difficoltà e dubbi.
Per quanto riguarda il mondo intero, dove i sacerdoti, diocesani e religiosi, sono poco meno di 416 mila, non esistono statistiche precise sugli abbandoni, ma alcune stime parlano di poco più di mille sacerdoti che ogni anno lasciano il ministero, con una prevalenza (60 per cento contro il 40 per cento) dei diocesani sui religiosi.
Le cause degli abbandoni sono estremamente varie. La maggior parte delle richieste di dispensa è dovuta a instabilità affettiva, ma non mancano le crisi di fede, la conflittualità con i superiori, la difficoltà di accettare il magistero. E poi ci sono le depressioni e i problemi caratteriali.

“Faktisches Schisma“



I TEDESCHI AMMETTONO: AMORIS LAETITIA HA PROVOCATO UNO SCISMA DI FATTO. IL PAPA DEVE CHIARIRE.

Non modera i termini Guido Horst, commentatore del giornale cattolico tedesco Tagespost in un breve articolo sullo stato della Chiesa dopo l’Amoris Laetitia. “Uno scisma di fatto”, così scrive. Un termine che se non sbagliamo è già stato usato nel recente passato dal vescovo ausiliare di Astana, Athanasius Schneider.

Il trappolone che si prepara in Vaticano

Debito, povertà e consumismo: ecco cosa ci porta in dono il super ospite vaticano degli aborti forzatiIl trappolone che si prepara in Vaticano con l'ospitata di Ehrlich e le sue “intuizioni” dannosissime che va propagandando da cinquant’anni. Non c’è crescita sostenibile se la popolazione non cresce. Infatti i danni di invecchiamento, debito, consumismo, squilibrio e impoveriento derivano proprio dalle tesi malthusiane di Ehrlich & co. Potrebbe essere riconosciuto corresponsabile del crollo di nascite e crescita economica.
Il lettore della Nuova BQ sa che per Caino, persino Abele era di troppo e  perciò non necessita ulteriori considerazioni su  come nasce la cultura neomalthusiana. Ma  potrebbe  essergli sfuggito  che, poiché dopo la visita  del più famoso ambientalista americano, Jeffry Sachs, alla Pontificia Accademia delle Scienze in Vaticano, è sortita l’Enciclica Laudato sì (sull’ambiente ), potremmo intuire che dopo la visita  del più famoso neomalthusiano americano,  Paul R. Ehrlich, ci si possa aspettare l’Enciclica Non sicut lepores (sulle nascite) .  

Ill “dialogo” con il mondo moderno

TEOLOGI E VELENO MODERNISTA

    Quei teologi dalla fama immeritata che sfruttano per seminare il veleno modernista. La cosiddetta “svolta antropologica” segna un momento di ubriacatura nella teologia cattolica, quasi un momento di pazzia collettiva 
di Francesco Lamendola  



La cosiddetta “svolta antropologica” segna un momento di ubriacatura nella teologia cattolica, quasi un momento di pazzia collettiva: sull’onda di non si sa quale malsano entusiasmo per il “mondo”, un certo numero di teologi progressisti e di sinistra hanno profittato del vento di novità che soffiava dentro e intorno al Concilio Vaticano II per ritagliarsi una fama da protagonisti, cosa allora, in fondo, assai facile, visto che era sufficiente sfruttare la corrente e spingersi sempre più avanti nella critica a tutte le tradizioni della Chiesa cattolica, avendo in realtà di mira, quale obiettivo finale, l’eliminazione della  sacra Tradizione in se stessa.

giovedì 19 gennaio 2017

Un “terremoto”… ma nessuno piange

E’ in atto la più grande crisi nella Chiesa Se non ci sono più preti non piange quasi più nessuno. È questa la triste constatazione che ci tocca fare. 



Ogni anno in Italia oltre 40 sacerdoti chiedono la dispensa dal ministero per sposarsi o perché non si sentono più adatti a servire la Chiesa da pastori. E molti altri ottengono periodi sabbatici per superare difficoltà e dubbi.
Assistiamo alla più grande crisi sacerdotale della storia della Chiesa, intere terre in Europa sono ormai senza sacerdote e tutto tace. Non sentirete nemmeno un vescovo gridare all’allarme, piangere con i suoi fedeli, domandare a tutti una grande preghiera per le vocazioni sacerdotali; intimare un digiuno e una grande supplica perché il Signore abbia pietà del suo popolo.


E insistono..!

L'incisione del francobollo, Lutero zampogna del demonio,
è di Erhard Schoen, del 1535.
Francesco: Lutero voleva rinnovare la Chiesa, non dividerla






Dubia affissi sulla porta della mensa di Santa Marta?


Gerhard Ludwig Müller
«Se se ne accorge il Sant’Uffizio…» Vecchie e nuove storie di Papi e Prefetti


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«Non si tratta di un pericolo per la fede». Questo il giudizio del card. Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, espresso qualche giorno fa in un’intervista realizzata per l’approfondimento Mediaset Stanze Vaticane di Fabio Marchese Ragona. Una presa di distanze dalle critiche avanzate attraverso le pagine dei giornali e ancor più da una possibile correzione pubblica al Papa, per un Sant’Uffizio che nei secoli ha fatto della segretezza una garanzia e un punto di forza.

Povero cattolico.,,


Il “Silence” del povero Scorsese. Povero cattolico.


Due o tre note sul film di  Martin   Scorsese, “Silence”, che sfiora la storia di alcuni gesuiti che, andati in Giappone come missionari, finirono per  abiurare.
Fin dall’inizio, un tipico “anacronismo” americano: i due giovani ed ardenti gesuiti che “discutono” gli ordini del superiore,  ribattono e controbattono.  Come fossero studenti di un college americano del ventunesimo secolo, e non  giovani reclute della Compagnia  del XVII, formati ed educati alla  disciplina militare e all’obbedienza perinde ac cadaver  al superiore, che nel caso si chiama “il generale” dell’Ordine.

Giovane americano del XXI secolo

Senza Dio cattolico

L’intenzione di preghiera ecumenica e antropocentrica
di papa Francesco:
l’unione dei cristiani «al servizio delle sfide dell’umanità»



Il video con l'intenzione di preghiera del gennaio 2017 è reperibile su youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=MobnalFxb-0

Ecco il testo:

Nel mondo attuale, molti cristiani di diverse Chiese lavorano insieme al servizio dell’umanità bisognosa, per la difesa della vita umana e della sua dignità, del creato e contro le ingiustizie.
Questo desiderio di camminare insieme, di collaborare nel servizio e nella solidarietà nei confronti dei più deboli e di coloro che soffrono è motivo di gioia per tutti.

Unisci la tua voce alla mia per pregare perché tutti contribuiscano con la preghiera e la carità fraterna a ristabilire la piena comunione ecclesiale al servizio delle sfide dell’umanità.


A buon intenditor poche parole..

Roma locuta est, causa finita est
Basta con i pretestuosi dubia… è tutto chiaro!




Ed è chiaro che, non solo è finita la vessata questio sull’Amoris laetitia, ma è finita la Chiesa cattolica, almeno come si sperava ancora disperatamente che ne fosse rimasta in piedi qualcosa.
No. Non è finita la Chiesa di Cristo, con la sua grazia e con i suoi fedeli guidati dai pastori rimasti obbedienti a Nostro Signore. No. E’ finita la Chiesa ufficiale, sostituita da una contro-Chiesa guidata da pastori infidi e composta da fedeli addormentati e rassegnati a lasciarsi guidare verso la nuova religione mondiale unica che di Cristo conserva speciosamente solo il nome.

Il "sì"e il "no", tutti insieme, appassionatamente


"Sì" o "no" per me pari sono. A Firenze "Amoris laetitia" funziona così


Firenze

Quella dei vescovi di Malta è solo l'ultima delle istruzioni che alcuni vescovi hanno dato alle rispettive diocesi, su come interpretare e mettere in pratica "Amoris laetitia".
Istruzioni spesso tra loro contraddittorie, per cui avviene che in una diocesi la comunione ai divorziati risposati che vivono "more uxorio" è ammessa, mentre in un'altra diocesi, magari confinante, no.
Ma c'è di più. Accade persino che in qualche diocesi siano ammessi ufficialmente sia il "sì" che il "no", tutti e due insieme.
È questo il caso, ad esempio, dell'arcidiocesi di Firenze.

La via della sapienza

SAPIENZA E' TIMORE DI DIO

    «Tutta la sapienza è timore di Dio» (Sir. 19, 19). Un concetto che la cultura moderna ha dimenticato, seppellito, rifiutato: la cultura moderna nasce da una ribellione contro il timor di Dio ed è una lucida follia
 di Francesco Lamendola  








 C’è un aureo passo dell’Antico Testamento in cui si riassume perfettamente il concetto della sapienza umana: è nel libro del Siracide, e recita così (19, 19-20): Tutta la sapienza è timore di Dio, e in ogni sapienza è la pratica della legge. Non c’è sapienza nella conoscenza del male; non è mai prudenza il consiglio dei peccatori. V’è un’abilità che è abominevole, c’è uno stolto cui manca solo la saggezza. Passo che si può e si deve integrare con l’insegnamento complessivo del Nuovo Testamento – altrimenti i cristiani non sarebbero tali, ma giudei – che si può riassumere con le parole di Gesù Cristo: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente; ed amerai il prossimo tuo come te stesso (cfr. Matteo, 22, 38-39). E al quale si può e si deve aggiungere un’altra cosa ancora, che è fondamentale: l’Incarnazione del Verbo e la sua Passione, Morte e Resurrezione per la redenzione dell’umanità; infatti, come dice san Paolo (1 Corinti, 15, 14), se Cristo non fosse risorto, la nostra predicazione sarebbe senza fondamento, e vana la vostra fede.

mercoledì 18 gennaio 2017

Finito rapidamente nel mirino

10, 100, 1000 DON MINUTELLA

    La neochiesa modernista si prepari a vedersela con dieci, cento, mille don Minutella. La sua denuncia è rivolta contro una neochiesa, o contro-chiesa, che vorrebbe trasformare la Chiesa cattolica in una agenzia umanitaria 
di Francesco Lamendola  




Dell’acqua miracolosa che scaturisce da una fonte trovata scavando là dove Maria avrebbe indicato, a Carini, in Sicilia, non sappiamo nulla, non abbiamo informazioni attendibili e sospendiamo il giudizio; lo stesso vale per le locuzioni soprannaturali di Maria Vergine, di cui sarebbe destinatario don Alessandro Maria Minutella, parroco nel rione Romagna di Palermo e fondatore, in comune di Carini, di una comunità denominata Piccola Nazareth.
Una cosa, però, sappiamo: che, dopo aver ascoltato alcuni video disponibili su Youtube, nei quali il sacerdote parla dell’attuale crisi della Chiesa cattolica, della sua rovinosa deriva modernista e relativista, e di come i cattolici si debbano preparare e organizzare per resistere a questo tentativo di sovversione interna della sana e autentica dottrina cattolica, ci siamo trovati interamente d’accordo con le sue affermazioni, dalla prima all’ultima.