ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 22 febbraio 2014

Un cardinal-consiglio ..


che frequenta le riunioni della Massoneria...

Seguo con apprensione le vicende dell'Istituto del Buon Pastore (IBP) a cui la Santa Sede nel 2006 aveva riconosciuto l'uso esclusivo della liturgia tridentina e addirittura il diritto di promuovere una critica costruttiva al Concilio Vaticano II.

Accordi che "la Santa Sede" ora vorrebbe rimangiarsi, snaturando l'Istituto.

Da qualche anno l'IBP sta subendo un accanito tentativo di "normalizzazione" che ha visto alcune vicende surreali:

Unconventional Pope

Papa Francesco su Youtube: il videomessaggio girato con l'iPhone dal vescovo pentecostale Tony Palmer (VIDEO,FOTO)

Una poltrona x 2 (ma non era una cattedra?)

Al concistoro si discute di famiglia, ma a decidere sarà il Sinodo

Al concistoro si discute di famiglia, ma a decidere sarà il Sinodo
Si è chiuso con la sorpresa più inattesa il concistoro straordinario, che ha visto per tre giorni riuniti a Roma più di centocinquanta cardinali. Poco prima delle 11, nella basilica vaticana ha fatto il suo ingresso il Papa emerito Benedetto XVI, con bastone e la greca d’ordinanza. Sorridente e rilassato, è andato a sedersi a fianco dei cardinali vescovi, poco oltre il patriarca di Antiochia dei Maroniti, il cardinale Bechara Rai. Francesco si è subito diretto dal predecessore, salutandolo calorosamente. Ratzinger si è subito tolto lo zucchetto bianco.

La coppia cattolica (ex?)

Kasper imposta, Francesco dispone: giorni di fuoco aspettano la chiesa

E’ attorno alla riammissione dei divorziati risposati ai sacramenti che è ruotata gran parte della discussione a porte chiuse nella due giorni di concistoro straordinario sulla famiglia voluto da Francesco. Si è parlato anche di antropologia cristiana, del rapporto con il contesto della cultura secolarizzata che “porta avanti visioni della famiglia e della sessualità molto diverse” – così Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana – ma è sul valore della remissio peccatorum che le eminenze hanno dibattuto più a lungo “in un clima di realismo nel vedere la difficoltà della situazione, della visione cristiana in una cultura che va in altre direzioni”.

La carica dei C8!

Il cardinal Kasper gioca all’attacco, la riforma comincia dai divorziati-risposati

'Give peace a chance’, date un possibilità alla pace, diceva un celebre inno pacifista degli anni 60. Date una possibilità alla Chiesa, sembra essere il motto scelto da papa Francesco che ha ingaggiato una lotta contro il tempo per sradicare le gerarchie dal proprio immobilismo. Il tema cruciale della famiglia è infatti al centro di una discussione decisiva all’interno della Chiesa: proprio in questi giorni è in corso in Vaticano un concistoro straordinario – vale a dire una riunione di tutto il collegio cardinalizio – che ha cominciato a dibattere la questione affrontando anche gli aspetti più delicati, compresa la possibilità di dare la comunione ai divorziati risposati. Francesco ha poi chiesto di recente al tribunale della Rota romana, una maggiore sensibilità  pastorale nelle cause di annullamento matrimoniale, insomma maglie un po’ più larghe.

Cathedra interrupta! Sanctae Martae, versus clerum






Fuorionda (o fuoribordo) a Santa Marta

B- Una penna, presto Parolìn, e il solito bianchetto!

P- Corro per la penna, ma ancora a quest'ora un altro prosecco!?

B- Magari, penso seriamente di utilizzarlo nel bicchierone liturgico nella nostra sinassi quotidiana!..  adesso mi basta il solito cancellino pastorale per cancellare le evidenze evangeliche e  la penna per riscrivere  le scritture (sacre? mah!) e il vangelo che è meglio chiamarlo la buona notizia! Aggiornarsi Parolìn, aggiornarsi! Bisogna chiamarlo
Buéna notìcias o Good news, se no non capisce più nessuno!
Twitter Parolin! Facebook Mariadaga! Smartphone Galantino! altro che la carta che serve solo alla nonnetta di Gnocchi&Palmaro!

Il vangelo secondo cielle

gesù era riccoLibri: ‘Gesù era ricco’

L’attore, scrittore e blogger, Saverio Tommasi, ha un grande talento: saper raccontare storie come pochi in Italia. È appena uscito nelle librerie il suo nuovo libro, “Gesù era ricco” (Aliberti Editore). Un’inchiesta “contro Comunione e liberazione”, come cita il sottotitolo. “Per due anni – spiega l’autore – ci sono entrato dentro raccogliendo testimonianze di ex aderenti e di giovani volontari, di studenti e leader carismatici.

venerdì 21 febbraio 2014

Trepidate Fratres

Cosa succederà nel 2017?! Abbiamo infatti ancora tempo per prepararci e meditare con l'aiuto di Nostra Signora di Fatima

In questi giorni non c'è molto da dire, non ci sono notizie "nuove"! Allora con voi vorrei postare questo articolo di Blondet, è un po' vecchio ma la sua attualità è sempre giovane! Per ragioni personali sono molto legato a Fatima, anzi per meglio dire è Fatima che si è voluta legare al mio Ministero sacerdotale.

NEL NOME DI D-IOR!

- TENSIONI DIPLOMATICHE TRA ROMA E LA SANTA SEDE SULLA BANCA DEL PAPA - L'AMBASCIATORE ITALIANO IN VATICANO ATTACCA: “IOR OPACO E VIGILANZA POCO TRASPARENTE”

Le domande senza risposta: che fine hanno fatto i 2.100 conti spariti nel 2012 dopo la cacciata di Gotti Tedeschi? Perché 1.300 clienti stanno ricevendo una lettera con richiesta di traslocare i fondi? Quali sono i 35 stati con cui il Vaticano intrattiene rapporti di corrispondenza bancaria? Ci sono anche Paesi off shore?...

Francesco De Dominicis per "Libero"
La questione è assai delicata ed è trattata con le molle. Eppure, nonostante la riservatezza e i toni felpati, il duello diplomatico tra l'Italia e il Vaticano sulla banca del Papa è ormai venuto allo scoperto. Al centro dello scontro c'è dunque il discusso Ior e l'opacità delle finanze vaticane.

Come si dice?: in vino veritas!

Vaticano record per il consumo di vino: 74 litri a persona, il doppio dell’Italia

Piazza San Pietro
(©ANSA) PIAZZA SAN PIETRO

La classifica mondiale del California Wine Institute


Il Vaticano è lo Stato più piccolo del mondo ma ha anche un altro record: secondo uno studio dell’autorevole California Wine Institute, nel 2012 è stato il Paese dove si è bevuto più vino pro capite, con un consumo incredibile di 74 litri a persona, molto di più delle nazioni dove tradizionalmente il mercato enologico è forte, come Francia, Italia, Usa, Germania, Cina, Spagna, Gran Bretagna. 

Le epurazioni a Radio Maria.

 L’articolo di Roberto de Mattei è integralmente cattolico? 

Vogliamo considerare quel suo articolo che tanto ha inquietato padre Livio Fanzaga come se l’avessimo scritto anche noi, dalla prima all’ultima riga, titolo compreso e sotto ci mettiamo anche la nostra firma.
Anzi, a questo proposito, vogliamo lanciare una piccola iniziativa: lo firmino tutti coloro che lo ritengono integralmente cattolico
di Alessandro Gnocchi – Mario Palmaro
.
rdmrPare proprio che sia venuto il momento di mettere da parte il pietoso eufemismo “mondo cattolico” dietro il quale molti, troppi volonterosi hanno sempre cercato di nascondere il concetto di “Chiesa”. Naturalmente, per “Chiesa”, si intende la sua componente umana e allora bisogna avere il coraggio di mostrarne il disastro, intellettuale e umano. Quanto alla fede, penserà Nostro Signore a giudicare una per una le anime.

Mala tempora

due-papi(di Paolo Pasqualucci) Mi propongo di approfondire alcuni fra i temi illustrati dall’importante e coraggioso articolo Motus in fine velocior del prof. Roberto de Mattei, che condivido in pieno.  Il  merito principale di quest’articolo, a mio avviso, è quello di inquadrare l’attuale crisi della Chiesa nella prospettiva teologica ed escatologica che le compete.  Cosa che nessuno si è finora azzardato a fare. 

Il doppio gioco del diavolo,

 pro e contro papa Francesco

Un rapporto dell'ONU umilia la Chiesa esaltando l'attuale pontefice. Che non reagisce e tace anche dopo che il Belgio ha legalizzato l'eutanasia dei bambini. I rischi della strategia del silenzio adottata da Bergoglio
ROMA, 21 febbraio 2014 – A quasi un anno dall'elezione a papa, la popolarità di Francesco continua la sua marcia trionfale. Ma lui stesso è il primo a non volersi fidare degli applausi che gli arrivano dalle tribune anche più inaspettate e lontane. 

Ad esempio la copertina che gli ha dedicato la rivista "Rolling Stone", un'incoronazione in piena regola dal tempio della cultura pop.

Oppure l'encomio che il rapporto del comitato dell'ONU per i diritti dei fanciulli ha tributato al famoso "Chi sono io per giudicare?" detto da papa Francesco, unico risparmiato in una Chiesa cattolica contro cui nello stesso rapporto si dice il peggio del peggio.

Nelle sue prime omelie mattutine da papa, Jorge Mario Bergoglio nominava spesso il diavolo. E anche questo suo dire piaceva, faceva tenerezza.

Sagrestia di S.Marta?

Fuorionda..

Un bianchetto presto,Parolin!

- A quest'ora un prosecco!?

- Magari, dopo!  adesso mi basta quello pastorale per cancellare!

- Che cosa mio vescovo romano?

- Ma queste frasi perbacco!

- Per Bacco?

- Ma non ce giri intorno, por favòr..!

- Queste frasi evidenziate! Van tolte!

giovedì 20 febbraio 2014

Il passaporto del Papa.

Legittime perplessità 

Il cardinale Pompedda, pur nella celebrazione di Giovanni Paolo II, gli rimproverava filialmente un solo difetto: quello di usare l’espressione “la mia patria” quando parlava della Polonia. E questo per l’ovvia ragione che i 266 uomini che finora sono divenuti “Pietro” non hanno più patria, in quanto a capo della cattolicità tutta e in quanto sovrani di uno Stato sovrano. O meglio, la loro Patria è non tanto la Santa Città del Vaticano, quanto la Chiesa universale.

Tutti abbiamo una patria. Il papa non se lo può permettere, perché appunto è non più l’uomo che era prima di essere chiamato al Soglio di Pietro, ma, con l’elezione, è divenuto un’altra persona, cambiando nome e ruolo e divenendo Capo di uno Stato sovrano.

Dalla secolarizzazione dello Stato a quella della Chiesa.

 Osservazioni sul trentennale del Nuovo Concordato 

Una ricorrenza celebrata dalle sue vittime
nvcncrdtIl trentennale del Nuovo Concordato tra lo Stato Italiano e la Santa Sede, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, è stato celebrato in modo alquanto sommesso. Tutto si è ridotto a un convegno romano tenutosi il 12 febbraio scorso, nel quale hanno parlato mons. Piero Parolin, nuovo Segretario di Stato vaticano, e mons. Nunzio Galantino, nuovo Segretario della C.E.I., ospitati dal Presidente del Senato in Palazzo Giustiniani (cfr. Avvenire, 13 febbraio 2014).
I due prelati relatori hanno elogiato il Nuovo Concordato, considerandolo un modello di collaborazione tra potere temporale e autorità spirituale, perché ha realizzato «una rivoluzione copernicana nei rapporti Stato-Chiesa», un parallelo processo di laicizzazione delle due istituzioni, all’insegna del noto motto “libera Chiesa in libero Stato”.

TANA LIBERA TUTTI!

Cari lettori: ha perfettamente ragione il prof. Roberto de Mattei, fresco ed ultimo cattolico “esodato”, da “Radio Maria”, messo cioè in quiescenza -  sì da non disturbare il manovratore – a dire che “motus in fine velocior ”. 
Se non paia un sovrappiù, vorremmo riportare alla memoria comune qualche recente momento di particolare importanza, e di sottile indizio, in cui si avverte come già il moto di dissoluzione dottrinario, etico e liturgico, in atto nella Chiesa Cattolica, abbia avuto se non l’impulso iniziale – ché questo, diciamolo a premessa, data dal 1962, anno di indizione del Concilio – almeno una ulteriore spintarella in modo da evitarne non solo l’arresto ma di accelerarne l’intensità e la velocità.

Puro stile capitalista!

Papa Francesco

Crisi, l'austerity del Papa: bloccati stipendi, straordinari e assunzioni, più servizi di volontariato

La crisi morde, l’austerity avanza e Papa Francesco corre ai ripari. Le previsioni economiche per 
l’anno in corso sono tutt’altro che rosee. Gli esperti assicurano che sarà una stagione di vacche magre anche per le finanze vaticane e così la Santa Sede è intervenuta con dei tagli.
Il Vaticano ha messo a punto una serie di misure in grado di contenere un eccessivo disavanzo e a farne le spese sono i lavoratori.

I cattolici adulti non han tempo per temi etici..

La costante Cl

            Comunione e liberazione, costante di governo

Tutto cambia, ma loro restano. A partire da Lupi. Verso la riconferma. In un dicastero che vale 11,5 mld di investimenti. 

Angelino Alfano e Maurizio Lupi all'assemblea del Nuovo Centrodestra di Roma.
La si potrebbe chiamare costante Cl, Comunione e liberazione.
Cambiano i governi, si spezzano le alleanze, i partiti di plastica si sciolgono, i leader vengono abbattuti al chiuso delle stanze e le maggioranze si ricompongono in geometrie differenti, ma sotto la liquidità della materia politica resta la solidità di Comunione e liberazione: rete organizzata, radicata nel centrodestra ma con ottimi rapporti, amicizie ed entrature anche a sinistra.

Meglio atei che preti bacati


Io non firmo perché sono cristiano

Lieti nella fede, siamo per le conversioni, il resto è affar vostro

Caro direttore, pochi giorni fa, dalle colonne del Foglio, Giuliano Ferrara ha formulato una lettera-appello molto semplice, chiara e sintetica a Papa Francesco. La missiva prendeva spunto dalla dura presa di posizione nei confronti della Santa Sede di una commissione di esperti delle Nazioni Unite sul tema della tutela dell’infanzia e della pedofilia. Viste le evidenti parzialità della commissione, e le indebite ingerenze politiche e morali nel credo di una religione nonché nelle regole legittime di uno stato, l’Elefantino ha chiesto al Papa di sostenere i cristiani, e i loro simpatizzanti, in una controffensiva fatta di preghiere, di azioni pastorali e di idee.

I frutti bacati dei tralci secchi

Il teologo di Francesco

Chi è Walter Kasper, il fine erudito formatosi nella gloriosa Tubinga che ha tenuto testa a Ratzinger in fatto di dottrina. Oggi Bergoglio gli affida la famiglia

Poco prima di Natale, Francesco gli aveva fatto sapere che aveva scelto lui come unico relatore al concistoro straordinario sulla famiglia che si apre questa mattina in Vaticano. Dopotutto, il cardinale Walter Kasper era stato il protagonista involontario del primo Angelus del neoeletto Bergoglio, il 17 marzo scorso: “In questi giorni ho potuto leggere un libro del cardinale Kasper, un teologo in gamba, sulla misericordia”, aveva detto il Papa argentino, citando il volume che il porporato tedesco gli aveva regalato nella clausura di Santa Marta prima della fumata bianca – i due erano vicini di stanza. “Mi ha fatto tanto bene, quel libro (Misericordia, Queriniana). Diceva che la misericordia cambia tutto.

L'eretico epuratore dei dissenzienti si autoepurerà?

Medjugorje - Video Eretico di padre Livio Fanzaga - Gospa anti-papa e canonizza un eretico.mp4

segnalato da

angheran@email.it

Mentre il G8 discute, nella stanza accanto volano i piatti


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All’innesto, due autunni fa, dello svizzero René Brülhart nella struttura dell’Autorità di Informazione Finanziaria, con la carica di direttore, questo blog scrisse:
“Sarà interessante vedere come si concilierà l’opera di Brülhart con quella di questo organismo, i cui due principali esperti, Marcello Condemi e Francesco De Pasquale, entrambi della covata della Banca d’Italia e ivi chiamati dal cardinale Attilio Nicora e dall’allora presidente dello IOR Ettore Gotti Tedeschi, si sentiranno prevedibilmente scavalcati dall’arrivo del loro collega e rivale svizzero”.

mercoledì 19 febbraio 2014

Bella che?

Uno dei dati che i vaticanisti e molti “attenti” osservatori registrano è quello che viene definito l’”effetto Bergoglio” (qui e qui). Cioè il fatto che, dopo l’elezione di Francesco (ma probabilmente più che altro si vuole sottolineare dopo l’abdicazione di Benedetto XVI) molte persone si sono riavvicinate alla Chiesa e, soprattutto, al confessionale. Ci sono alcune considerazioni da fare. Innanzitutto ci verrebbe da domandarci se ci sono statistiche credibili che dimostrino i presunti danni fatti da Ratzinger nel suo pontificato. Dopodiché sarebbe da domandare a questi entusiasti se considerino la Chiesa per quello che è o, piuttosto, come una multinazionale.

Riprendersi la Chiesa?

Riprendersi la Chiesa. Riflessioni in margine all'intervista di Antonio Socci.

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L’intervista recentemente rilasciata al settimanale “Tempi” da Antonio Socci [1], firma autorevole del giornalismo cattolico, è di spunto per qualche breve riflessione su come si cerchi di vivere la nostra Fede in un’epoca davvero difficile.
Ora, si potrà obiettare in limine che è essere cattolici è sempre stato difficile, e che comunque qui in Italia non siamo al punto di essere fatti a pezzi per un Crocifisso come fanno invece i seguaci del Corano in Nigeria ed altrove. Su quest’ultimo punto, si può convenire: è tuttavia innegabile che leggi sempre più mortificanti per la libertà di espressione ed ancor più per la responsabilità educativa del cattolico stiano stringendo le nostre coscienze e le nostre famiglie in una morsa che magari non torce un capello a chi è di Messa e di mondo, ma che inizia a far preoccupare chi vuole salve l’anima propria l’altrui.

La famiglia è un dogma

Sesso, gender, relazioni patchwork. Poi c’è l’amore, che è tutta un’altra cosa. La misericordia non è tolleranza. Paolo VI profeta. Francesco lo sa e lo insegna

Domani si aprirà il concistoro straordinario sulla famiglia, prima tappa verso il Sinodo straordinario di ottobre. Due giorni di riunioni tra il Papa e i cardinali presenti a Roma, con la relazione introduttiva affidata al cardinale Walter Kasper, teologo e presidente emerito del Pontificio consiglio per la promozione dell’Unità dei cristiani. Alla vigilia dell’evento, il Foglio ha intervistato il professor don Juan José Pérez Soba, ordinario di teologia pastorale del matrimonio e della famiglia al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia presso l’Università Lateranense.

Alcune conferenze episcopali europee hanno diffuso i rapporti sulle risposte al questionario su famiglia e matrimonio inviato alle diocesi lo scorso novembre in vista del Sinodo del prossimo ottobre. Dai primi dati emerge un chiaro distacco tra l’insegnamento della chiesa cattolica e la prassi seguita dai fedeli sulla pastorale familiare. A suo giudizio, è necessario un aggiornamento della Familiaris Consortio di Giovanni Paolo II o quel testo rimane ancora centrale?

Gollum

C'è un personaggio nella saga de Il Signore degli Anelli: Gollum
Questo esserino, all'apparenza inoffensivo, è senza dubbio la figura più ambigua e misteriosa della saga: mentre tutti gli altri personaggi sono schierati o per il Bene o per il Male, egli è sempre in bilico, pronto a favorire l'uno o l'altro a seconda della sua propria necessità e convenienza. Persone siffatte sono sparse per ogni dove, non fatta eccezione la Chiesa odierna: anzi, di questi tali, ne è infestata. 

C'era una volta un povero nazareno che raccontava favole "Andate e predicate.."!

Musulmani costretti a pregare in strada. Lettera Vescovi: “Necessaria moschea”

Monsignor Camisasca e monsignor Lanfranchi, con un appello pubblicata sulla rivista "La libertà", chiedono che "la situazione che si è creata in città trovi una soluzione adeguata". I fedeli della religione islamica infatti da dicembre sono senza un luogo di preghiera e sono costretti a riunirsi in strada

La Chiesa cattolica “riconosce e afferma il diritto di culto per ogni confessione religiosa, e il diritto a un luogo nel quale pregare”.

Cosa non si farebbe per un pò di bene..

Ior: le mani della Mafia, da Calvi a oggi”. Intervista a Maria Antonietta Calabrò

Esce il sei marzo prossimo, ma è già disponibile in ebook, la nuova edizione aggiornata di “Le mani della Mafia” (Chiarelettere) di Maria Antonietta Calabrò, giornalista del Corriere Della Sera. Un libro inchiesta che affronta trent’anni di storia mettendo l’accento sugli stretti legami tra la morte del banchiere Roberto Calvi, il crac del Banco Ambrosiano, lo Ior (Istituto per le Opere di Religione) e la mafia e che quando uscì per la prima volta nel 1991 contribuì a far riaprire le indagini sulla morte di Calvi. 
Quali sono gli eventi per i quali ha deciso di ripubblicare, dopo più di venti anni, il suo libro? 
Sono due i punti fermi raggiunti dal 1991 ad oggi. Il primo è che Calvi è stato ucciso, non si è suicidato. Il secondo è che lo Ior, la banca vaticana che attraverso società estere aveva di fatto il controllo del Banco Ambrosiano, riciclava soldi della mafia.

Ci è e ci fa !! (fessi?)

Parolin: «Spero che il nuovo governo possa attuare il programma»

Piero Parolin
(©ANSA) PIETRO PAROLIN

La prima volta con Napolitano al ricevimento per i Patti Lateranensi da neo-Segretario di Stato: nonostante le difficoltà «il tessuto Italia tiene»

Al Segretario di Stato Pietro Parolin viene chiesto se conosce Matteo Renzi: «no», risponde sorridendo, «ma sono stato assistente scout e dunque può essere che in passato l'abbia incontrato...». Quello che si è svolto a palazzo Borromeo, sede dell'ambasciata italiana presso il Vaticano, è stato un ricevimento per commemorare i Patti Lateranensi un po' atipico, come quello dell'anno scorso, del resto. Nel febbraio 2013 si tenne all'indomani delle dimissioni di Benedetto XVI, oggi si svolge a pochi giorni dalle dimissioni del premier Enrico Letta, in una fase di transizione. Nel pomeriggio, a porte chiuse, l'incontro delle due delegazioni, come sempre ai massimi livelli: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premier uscente Letta, il ministro degli Esteri in odore di riconferma Emma Bonino. Da parte ecclesiastica, oltre a Parolin e ai suoi due vice Dominique Mamberti («ministro degli Esteri») e Angelo Becciu (Sostituto), c'erano il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, e il segretario ad interim dei vescovi italiani, Nunzio Galantino.

Di messìa in messìa

matteo renzi x
Maria Antonietta Calabrò in "Corriere della Sera"
«Il nostro auspicio è che possa realizzare il programma, mi sembra sia un programma molto impegnativo ma spero che con l'aiuto di Dio ci riesca». Il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin lascia l'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede al termine della tradizionale cerimonia celebrativa dei Patti Lateranensi, visibilmente disteso e fiducioso «nonostante i problemi, che ci sono». Per Parolin è il primo bilaterale Italia-Vaticano, dopo la nomina a capo della diplomazia di papa Francesco.

Olet pecunia?


Le strane manovre attorno allo Ior

Quando ieri mattina si sono riuniti a Santa Marta per ascoltare la relazione della Pontificia commissione referente sullo Ior, gli otto membri del C8 avevano già letto quanto il Consiglio direttivo dell’Autorità di Informazione finanziaria (Aif) – l’organismo antiriciclaggio creato da Benedetto XVI nel 2010 – aveva scritto al segretario di Stato, mons. Parolin. Una lettera dai toni molto duri, quella divulgata ieri dal Messaggero, in cui l’imputato era solo uno: il direttore generale dell’Aif, René Brulhart. I membri del Consiglio (composto da giuristi di fama), hanno denunciato “il perdurare della situazione di opacità informativa” che si è venuta a creare proprio “a partire dalla nomina del direttore Brulhart”. Uno stallo che ha fatto venir meno “le condizioni per poter svolgere le funzioni e i compiti assegnati dalla Legge e dallo Statuto”.

martedì 18 febbraio 2014

Non solo Argentina..

I limiti del cuore

No a una fede sentimentale. Il capo del Sant’Uffizio esprime con parole chiare un manifesto per l’alleanza di fede e ragione

Pubblichiamo ampi stralci della lectio magistralis tenuta da mons. Gerhard Ludwig Müller, prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2013-2014 della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, a Milano.
Discernimento, storia e speranza sono il primo ed elementare contributo che la fede – anzitutto attraverso la prassi di una vita che la testimonia e quindi anche attraverso la riflessione di una teologia che ne rileva puntualmente i tratti essenziali – è chiamata a offrire al mondo, per risollevare le sorti di un’umanità sempre più povera di legami, di senso e di fiducia.
Qui la teologia può dare molto al saeculum, sempre più “breve”, da cui veniamo e in cui ci troviamo ancora. Qui avvertiamo anche l’importanza dell’esercizio di una ragione che sia insieme umile e forte, che la teologia può testimoniare come occasione positiva per ritrovare un ragionevole orientamento nella complessità della realtà. Non ci può essere infatti un reale discernimento senza una ragione che sia certa di trovare la verità – in modo non conclusivo, mai esausto, né in via concordistica o ideologica – scommettendo fino in fondo sulla libertà dell’uomo e sulle sue risorse, quando sono sanate ed elevate.

Il desolante spettacolo della odierna liturgia nella Chiesa


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(di Francesca Croci) Abbiamo raccolto una documentazione fotografica per vedere in che misura  nell’era postconciliare il Santo sacrifico della Messa continui a rappresentare il cuore della vita della Chiesa. I risultati di quest’indagine sono desolanti. Le oltre 500 foto  fin qui  raccolte, a cui è stata dedicata una sezione speciale del sitoconciliovaticanosecondo.it, ci offrono un impressionante quadro della decadenza liturgica e spirituale in cui è immersa oggi la Chiesa.

“Pope Francis Comics”

PAPA FRANCESCO A FUMETTI

LA PRIMA APP PER BAMBINI DEDICATA ALLE PAROLE E ALLE STORIE DEL SANTO PADRE

PAPA FRANCESCO A FUMETTI
L’idea arriva da Edizioni Master, il Gruppo Editoriale italiano che ‐ in partnership con RAI Radio Televisione Italiana ‐ edita alcuni tra i magazine più venduti in Italia. Il CEO: “Papa Francesco a fumetti è stato un grande successo internazionale. Con la APP digitale sarà più semplice raggiungere tutto il mondo”.  

Tutto in dieci giorni?

Tutto in dieci giorni

Quattrini e sacramenti nell’agenda del Papa

La consulta sullo Ior, il concistoro sulla famiglia, il questionario sul Sinodo

E’ iniziata ieri in Vaticano quella che il Figaro ha definito “una sorta di assemblea generale” della chiesa a quasi un anno dall’elezione di Francesco al Soglio petrino. Dieci giorni “piuttosto pieni” – così padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa – che vedranno riuniti prima la consulta degli otto porporati incaricati di rifondare la curia romana, quindi il concistoro con la consegna delle berrette ai nuovi diciannove cardinali e infine la Segreteria generale del Sinodo, che analizzerà le risposte al questionario su famiglia e matrimonio inviato mesi fa alle varie diocesi del mondo.

Il cittadino Bergoglio

Papa Francesco "vuole viaggiare per il mondo come cittadino argentino" e per questo ha richiesto una nuova carta di identità e un nuovo passaporto alle autorità del suo paese natale a Roma, ha informato oggi il Ministro degli Interni di Buenos Aires, Florencio Randazzo. "E' un nuovo gesto del papa verso il nostro paese e ci riempie di orgoglio", ha detto Randazzo, sottolineando che l'ex Arcivescovo della capitale argentina non ha chiesto nessun trattamento di favore per la sua pratica: i nuovi documenti saranno consegnati alla Domus Santa Marta, dove ha fissato la sua residenza.

lunedì 17 febbraio 2014

Un micio anche per Bergoglio, por favor!

Ratzinger e i gatti: una passione nel segno di Zorro

Il fedele amico dell'ex pontefice sta male, ma a consolarlo ora c'è la micia Cortesina

Padre Livio ha paura?

Epurazioni, tenerezza e paura … se anche volessimo ammettere che (P. Livio) non abbia ricevuto nessun “consiglio” diretto, comunque egli è vittima della paura del clima generale che si è creato nella Chiesa della “tenerezza”. Questo lo avevo già scritto in occasione della cacciata di Gnocchi e Palmaro: Padre Livio ha paura. E ha paura del nuovo corso della Chiesa della tenerezza.

lvfnzgDopo Gnocchi e Palmaro, Padre Livio Fanzaga ha cacciato da Radio Maria anche il prof. Roberto de Mattei. Ufficialmente per un articolo che questi ha scritto. L’articolo è ovunque sul web e chiunque lo può leggere e leggendolo può verificare direttamente l’insulsaggine della decisione.
Siccome Padre Livio non è un insulso (e in fondo ha il merito di aver chiamato a collaborare de Mattei a Radio Maria: avrebbe potuto non farlo e, come de Mattei stesso ammette, lo ha pure difeso in passato da durissimi attacchi esterni e interni), è abbastanza ovvio che, come nel caso di Gnocchi e Palmaro, tali decisioni gli vengano imposte dall’alto, o, perlomeno, “consigliate”.

Dinamico certo, stimabile poco!

Difendo Roberto de Mattei

Pochi giorni fa, padre Livio Fanzaga, stimabile e dinamico direttore di Radio Maria, ha deciso, in modo a dir poco inatteso, e con ragioni risibili e ben poco convincenti, di cacciare il professor Roberto de Mattei dalla sua numerosa e importante equipe di collaboratori. Il sito internet che fa capo allo storico romano, Corrispondenza Romanaha pubblicato sia la lettera di padre Fanzaga che la risposta, di ben altro spessore, del professor de Mattei. 
Certo, siamo nell’ambito del contingente e resta sempre opinabile la scelta di un direttore di avvalersi o meno di un collaboratore, per quanto pregiato possa essere. Ciò che però appare secondo noi assai meno opinabile è la ragione invocata da padre Livio per il licenziamento, ovvero la presunta poca consonanza dell’editoriale pubblicato da de Mattei il 12 febbraio 2014 con la linea pastorale di Papa Francesco. Facciamo semplici considerazioni storico-critiche più che dottrinali per aiutare i nostri lettori ad orientarsi nel mare magnum delle opinioni varie e contrastanti che fatti come questo suscitano sempre, specie sul web e sui social network.

E se arrivasse il Fanzaga..?

Rimozione Boffo da Tv2000. C’entra la Cei? Qualcuno c’avrebbe messo il Becciu

BoffoIl professor Giovanni Maria Vian resta, almeno per il momento, saldamente al timone dell’Osservatore Romano, l’organo ufficiale della Santa Sede, mentre Dino Boffo è stato rimosso dalla direzione di TV 2000, la televisione della Conferenza Episcopale italiana.
Secondo indiscrezioni potrebbe arrivare anche un cambio alla direzione di Avvenire, il quotidiano della Cei attualmente diretto da Marco Tarquinio.

A sud di piazza S.Pietro e Lampedusa: non interessa?!

Renzi e Luxuria oscurano il massacro dei cristiani

Oltre 100 cristiani uccisi dagli estremisti, ma nessuno ne parla...

“Sono andati a prenderli casa per casa e poi hanno cominciato a sgozzarli o a farli a pezzi” racconta in una drammatica testimonianza uno dei pochi sopravissuti all’ultimo massacro dei tagliagole islamici in Nigeria.







La colpa delle povere vittime era di essere in gran parte cristiani, ma i boia fanno fuori in maniera atroce anche musulmani considerati troppo moderati o collusi.
Oltre agli uomini nella mattanza sarebbero finite donne e bambine, senza alcuna pietà.