ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 17 febbraio 2014

Padre Livio ha paura?

Epurazioni, tenerezza e paura … se anche volessimo ammettere che (P. Livio) non abbia ricevuto nessun “consiglio” diretto, comunque egli è vittima della paura del clima generale che si è creato nella Chiesa della “tenerezza”. Questo lo avevo già scritto in occasione della cacciata di Gnocchi e Palmaro: Padre Livio ha paura. E ha paura del nuovo corso della Chiesa della tenerezza.

lvfnzgDopo Gnocchi e Palmaro, Padre Livio Fanzaga ha cacciato da Radio Maria anche il prof. Roberto de Mattei. Ufficialmente per un articolo che questi ha scritto. L’articolo è ovunque sul web e chiunque lo può leggere e leggendolo può verificare direttamente l’insulsaggine della decisione.
Siccome Padre Livio non è un insulso (e in fondo ha il merito di aver chiamato a collaborare de Mattei a Radio Maria: avrebbe potuto non farlo e, come de Mattei stesso ammette, lo ha pure difeso in passato da durissimi attacchi esterni e interni), è abbastanza ovvio che, come nel caso di Gnocchi e Palmaro, tali decisioni gli vengano imposte dall’alto, o, perlomeno, “consigliate”.
O, almeno, se anche volessimo ammettere che non abbia ricevuto nessun “consiglio” diretto, comunque egli è vittima della paura del clima generale che si è creato nella Chiesa della “tenerezza”. Questo lo avevo già scritto in occasione della cacciata di Gnocchi e Palmaro: Padre Livio ha paura. E ha paura del nuovo corso della Chiesa della tenerezza.
Non dimentichiamo del resto, a proposito di tenerezza, che nello stesso giorno è stato cacciato dal suo posto anche Boffo, uomo che aveva resistito perfino al “metodo” che porta il suo nome, all’attacco nientemeno di quotidiani nazionali, e questo lo diciamo al di là di ogni valutazione morale sul personaggio e sulle reali motivazioni della sua cacciata.
Insomma, sempre più, una tenerezza che fa paura e non guarda in faccia a nessuno. O meglio, a nessuno all’interno della Chiesa, ma guarda molto, moltissimo, troppo, al di fuori di essa.
Il problema però del Direttore di Radio Maria è che commette – come accade spesso agli uomini spaventati – un errore di valutazione: crede che mostrandosi diligente e obbediente al nuovo corso possa salvarsi. In realtà, non è così.
Già conosciamo ora la prima obiezione a quanto stiamo dicendo: Radio Maria non appartiene al Vaticano e quindi tecnicamente nessuno può cacciare Padre Livio dal suo posto.
Occorre però tener presente che questi è comunque un sacerdote e il Vaticano ha mille maniere e mezzi per influenzare le scelte: basti pensare al “metodo Maradiaga” ultimamente conosciuto, rivolto addirittura non a un semplice sacerdote per quanto famoso, ma a un principe della Chiesa, per giunta Prefetto della Congregazione della Fede: come detto, la tenerezza del nuovo corso non guarda in faccia a nessuno.
Il metodo Maradiaga, quello insomma di farti apparire se non proprio un cretino almeno un retrogrado sorpassato dalla storia, non è meno doloroso del metodo Boffo. E forse ottiene anche più risultati.
Dico questo proprio per far capire che la paura di padre Livio, che lo spinge ad essere ormai un nuovo epurator dei nostri tempi, non è che sia del tutto ingiustificata. Solo che lo acceca nel suo modus operandi, come dicevamo. Padre Livio non capisce o fa finta di non capire che se qualcuno dall’altro decide di farlo fuori, lo fa fuori. Dobbiamo citare il caso dei Francescano dell’Immacolata? Il nuovo corso della tenerezza ha forse avuto problemi a distruggere l’ordine più vivo e fedele al magistero e alla Chiesa che esisteva fino all’estate scorsa? Ha avuto qualche riguardo per il fondatore? E anche i Francescani dell’Immacolata hanno radio e televisioni, oltre a centinaia di frati e suore sparsi nel mondo.
Padre Livio, con queste epurazioni, è ormai entrato in una spirale pericolosa e senza uscita. Basti fare una sola considerazione. Fra non molto Papa Francesco dovrà pronunciarsi sul caso Medjugorie e tutti sappiamo che il pontefice non è propenso alla credulità per decine di migliaia di apparizioni quotidiane che avvengono da trent’anni a comando da parte dei veggenti in ogni parte del mondo. Se dovesse continuare sulla sua linea della sua usuale tenerezza, e dovesse dichiarare che Medjugorie non consta della soprannaturalità, che farà Padre Livio (e altri del suo mondo medjugoriano)? Si auto epurerà? Oppure dichiarerà che le apparizioni sono un falso per obbedienza al nuovo corso che tanto lo spaventa? Oppure disobbedirà?
Qualcuno mi ha detto che una mattina parlando alla Radio avrebbe affermato che il papa non ha potere di decisione in merito a Medjugorie. Non so se ciò risponda al vero, ma Padre Livio “non può non sapere” che tutti i vescovi di Mostar hanno negato la soprannaturalità delle apparizioni e che la parola ultima su qualsiasi evento che richiami il soprannaturale spetta alla Chiesa, ovvero al pontefice di Roma.  E se questi dovesse esprimersi negativamente, Padre Livio sarà allora tenuto all’obbedienza e a smetterla con Medjugorie. Oppure, può scegliere di disobbedire, ma allora dovrà auto espellersi, in nome della coerenza con la quale ha espulso Gnocchi, Palmaro e de Mattei.
Padre Livio ha imboccato una brutta strada. Per ora gli resta la speranza che Papa Francesco non sia troppo “tenero” con Medjugorie… e alla fine se ne esca con una formula compromissoria per niente argentina e maradiagana ma sullo stampo della vecchia e tanto odiata diplomazia della curia romana. Finché può avere questa speranza Padre Livio potrà continuare a essere il nuovo epurator.
Il tempo ci darà risposta a riguardo. Ma una risposta comunque già l’abbiamo. Ed è che la tenerezza del nuovo corso della Chiesa continua a mietere vittime.
A proposito di durezza e tenerezza, qualcuno si ricorda come veniva presentato l’attuale “papa emerito”?

– di Faramir



Riscossa Cristiana
http://www.riscossacristiana.it/epurazioni-tenerezza-paura-di-faramir/

4 commenti:

  1. La tenerezza e la fermezza (piu' che la durezza) devono secondo me andare in coppia...la tenerezza da sola puo' essere dannosa così come la fermezza da sola...ci vogliono entrambe ....dove fare iniziare l'una e far finire l'altra non segue una regola...sta alla sensibilita' della persona capire quando usarle...non è facile ma se una persona riesce a trasmettere queste due cose ha davvero una grande forza...forse la forza piu' grande....e questo io lo sento con il Papa (in modo davvero grande) , leggendo i messaggi della Madonna di Medjugorje e poi in piccolo anche con altre persone...a proposito di Padre Livio che seguo attraverso Radio Maria da circa dieci anni penso che anche qui la sua forza che indubbiamente trascina dipenda da questo : fermezza e tenerezza...la sua tenerezza è data sicuramente dall'incontro con la Madonna ma penso che derivi anche dalla sua profonda radice popolare...perchè la tenerezza secondo me è popolare non è d'elite...l'amore puo' essere anche d'elite...ci puo' essere un amore non so' come dire piu' "intellettuale"....la tenerezza no...pero' perchè porti frutto ha bisogno della fermezza appunto ...le decisioni che ha preso Padre Livio penso siano il frutto della grossa responsabilita' che lui ha difronte agli ascoltatori di una Radio con un innegabile taglio popolare dove magari idee contrastanti possono turbare un percorso di fede....sono decisioni sofferte penso...pero' sono sicura che nel suo cuore ci sia la preghiera per queste persone estromesse e nella preghiera del cuore quella vera naturalmente si ha la vera vicinanza

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  2. Mi sono chiesta come fa a far paura la tenerezza. Sinceramente capisco molto di piu' che possa far paura l'amore perchè l'amore è un sentimento forte , bisogna saper trovare un equilibrio se no puo' travolgere puo' persino ferire (amore/morte) ...la tenerezza no, per quanto la estremizzi è sempre delicata...la tenerezza non ferisce mai...la tenerezza avvolge ma lascia liberi...la tenerezza è piccola non è mai maestosa...se tu riesci a trovare la tenerezza che una persona ha nel suo cuore (perchè tutti noi abbiamo nel nostro cuore un qualcosa che ci trasmette tenerezza ) e ami condividendo questa sua tenerezza non puo' che scaturirne un rapporto di vera amicizia che poi è una forma di amore bellissimo che rende concreto Gesù.... questo è proprio il Papa della tenerezza...grazie Padre Livio che lo difendi anche con la sofferenza di certe decisioni

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  3. Chi non ha avuto una nonna o una mamma che non gli abbia insegnato le preghiere ...e con Radio Maria è anche un po' così...ci riporta un po' all'infanzia"...
    e adesso voglio fare una riflessione e la faccio partendo da una frase di Karol Wojtyla tratta da una sua poesia " IL DESIDERIO PIU' SEMPLICE STA NELLA NOSTALGIA" ...se tu vivi un'esperienza come appunto l'esperienza semplice della preghiera da bambino ( e dentro la parola preghiera ci metto tutto un mondo che va' dalla notte prima di Natale, al vestito candido della prima Comunione, all'attesa dell'uovo di Pasqua , ai pensierini su Gesù e Maria a scuola, al Rosario della nonna, alla immaginette vicino al letto) che poi nella vita ovviamente superi vivendone delle altre ...con gli anni di quell'esperienza rimane qualcosa che è la compenetrazione di quell'esperienza con tante altre cose che ti sono successe , da tante tue riflessioni, anche contestazioni, delusioni che hanno fatto di quell'esperienza un qualcosa di particolare...e dico particolare perchè ripensandoci si puo' provare un sentimento...la nostalgia... e mentre provi la nostalgia tu provi il desiderio... perchè desideri di nuovo quell'esperienza o meglio il frutto di quell'esperienza e così piano piano lo applichi alla tua vita ... con consapevolezza...e questo lo fai teneramente perchè la nostalgia come la malinconia è tenera...e quando si prova tenerezza ad esempio nella nostalgia per qualcosa ...vuol dire che in quel qualcosa c'era il buono...perchè la tenerezza si prova soltanto per qualcosa di buono....e provando tenerezza la vivi dentro ....ecco , Radio Maria secondo me aiuta a far riaffiorare quella nostalgia...è un grande lavoro

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  4. Non capisco l'atteggiamento di Bergoglio e neppure questa stranezza dei 'due papi' che era già nelle profezie. Perchè prendersela con Mejugorjie e, di riflesso, con tante persone disperate che vanno là con il cuore e la fede? A me Radio Maria ha aiutato molto, benché ammetta che sia molto drastica e tradizionalista sotto certi aspetti. A Mejugorjie ho portato una preghiera per altre persone ed è stata esaudita, un vero e proprio segno. Anch'io mi chiedo come reagirà Padre Livio a questa nuova situazione che si è creata. Giovanni Paolo II si era sempre espresso positivamente verso le apparizoni e Ratzinger aveva incontrato Padre Livio e incoraggiato la radio a proseguire: il messaggio di Benedetto XVI, oggi papa emerito, veniva mandato in onda ogni giorno. Giovanni Paolo I addirittura disse: 'Se non fossi Papa andrei a confessare a Mejugorjie'. Confessare, nota bene, uno degli aspetti e degli incarichi di maggior responsabilità per un religioso. MI dispiace per Padre Livio perché, in fondo, cos'ha fatto di male? Con la sua radio ha confortato e ridato un po' di speranza soprattutto alle persone sole, sole anche interiormente, forse perché abbandonate dal resto della Chiesa che si occupa solo di certe categorie di disperati, e questo ben venga. Ma qualcuno deve pure consolare chi è chiuso in casa da solo con le sue tristezze e i suoi momenti bui, e questo Radio Maria vi garantisco che l'ha fatto. Non capisco perché Bergoglio, se ciò che si dice è vero, sia tanto contrario ai messaggi della Regina della Pace. In questi tempi alcuni ne hanno molto bisogno, forse tutti.

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