ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 1 settembre 2018

"Vedi, giudica, agisci"

Il fenomeno di Medjugorje è autentico? Intervista esclusiva al Prof. Manfred Hauke

A seguito degli articoli sul fenomeno di Medjugorje già a disposizione dei lettori su Vigiliae Alexandrinae pubblichiamo, nella traduzione di Marco Corvaglia,  un'importante intervista al Professor Manfred Hauke della Facoltà Teologica di Lugano apparsa il 27 agosto 2018 sugloria.tv.

Il fenomeno di Medjugorje è autentico? Intervista esclusiva
al Prof. Manfred Hauke

(gloria.tv, 27 agosto 2018[1] )

Il Professor Manfred Hauke
Molti cristiani attendono una decisione di Papa Francesco riguardo all’autenticità delle presunte apparizioni mariane di Medjugorje. Il 2 agosto 2018 Die Tagespostha pubblicato un'intervista sull'argomento con il Prof. Manfred Hauke, presidente della Società Tedesca di Mariologia.[2] Una settimana dopo, il medico e devoto di Medjugorje dott. Christian Stelzer di Vienna ha risposto.[3]L'agenzia stampa kath.net, con sede a Linz (Austria), ha presentato i suoi attacchi sotto il titolo tendenzioso "Se un 'Mariologo combatte contro la Madre di Dio".[4]
Gloria TV ha intervistato il prof. Hauke sull'argomento. Le domande sono state poste dalla dott.ssa Eva Doppelbauer.

Il novello san Sebastiano é anche afasico?

VIGANÒ SMENTISCE IL VATICANO SUL CASO KIM DAVIS. IL PAPA SAPEVA. E HA APPROVATO, COME BECCIU E GALLAGHER.

Nella campagna di denigrazione della persona dell’ex Nunzio negli Stati Uniti Viganò i giornalisti vicini ideologicamente, fisicamente e finanziariamente al Pontefice regnante hanno cercato e cercano di spargere dubbi e insinuazioni sul suo operato. Uno dei casi utilizzati è stato quello di Kim Davis, la donna americana messa in prigione per non aver voluto – per ragioni di coscienza – firmare l’atto di matrimonio fra due omosessuali. Il Pontefice la incontrò nel suo viaggio negli Stati Uniti, e ne nacque una polemica. Ora monsignor Viganò fornisce a LifeSiteNews un documento scritto , corredato da un memorandum preparato allora per il Pontefice e i responsabili della Segreteria di Stato, in cui racconta come si è svolta la storia di Kim Davis, e smentisce (anche con un documento dell’epoca…) che il Pontefice e il Vaticano non fossero stati informati. Vi consigliamo, se leggete l’inglese, di andare sul sito. Noi forniamo qualche elemento essenziale. Dopo aver smantellato nei giorni scorsi le altre accuse dei suoi denigratori l’ex nunzio, che dimostra di avere non solo buona memoria, ma anche un portadocumenti, chiarisce questo episodio. Mentre, ancora, si attende una risposta che non siamo attacchi personali al contenuto della sua testimonianza. Un silenzio inesplicabile, da parte dei vertici della Santa Sede.

Oremus pro Amplifon

Chaput: “Santo Padre, annulli il Sinodo dei giovani”.


https://irp-cdn.multiscreensite.com/2c9074eb/import/base/img.LTU1MDQ5NTc.jpeg (immagine aggiunta)

La notizia è clamorosa. L’arcivescovo americano Charles Chaput di Philadelphia durante una conferenza ha rivelato di aver scritto al papa chiedendogli di cancellare l’imminente Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani (in programma in Vaticano dal 3 al 28 ottobre), poiché, alla luce della crisi in corso nella Chiesa a causa degli abusi sessuali, «i vescovi non avrebbero assolutamente alcuna credibilità».
Invece di un Sinodo per i giovani, secondo Chaput sarebbe il caso di convocare un’assemblea dei vescovi dedicata ai vescovi stessi.

I malviventi



LA SINDROME DEL MALE DI VIVERE


Non lasciamoci rubare la speranza. La finanza internazionale ci sta rubando i risparmi, la vita; i politici venduti ai suoi interessi la nostra identità e civiltà mentre una neochiesa eretica ci sta rubando la fede e il Vangelo
di Francesco Lamendola  


 00 28 croce ride bellissimo

La finanza internazionale ci sta rubando i risparmi, i salari, la vita. I politici venduti ai suoi interessi ci stanno rubando la nostra identità, la nostra civiltà, la nostra sopravvivenza come nazioni e come popoli. Una scuola e una università asservite al politicamente corretto ci stanno rubando la cultura e l’intelligenza, il senso storico e il senso estetico. Una contro-chiesa eretica e apostatica ci sta rubando la fede, la dottrina, il Vangelo. Ma il furto più grande di tutti, il tradimento più spregevole, la profanazione più immonda, sono quelli che si stanno compiendo ai danni della nostra speranza. Ci stanno rubando la speranza, ai giovani e ai meno giovani, a quelli che hanno un lavoro e a quelli che non ce l’hanno, a quanti hanno famiglia e a quanti, per una ragione o per l’altra, vivono soli: sia la speranza umana, che è patrimonio comune e necessità imprescindibile di qualsiasi essere umano, sia la Speranza cristiana, virtù teologale che discende da Dio e che non è in potere degli uomini dare o togliere ad alcuno, ma è in potere degli uomini, e sia pure di uomini diabolici, interamente votati al male, offuscare e nascondere, affinché i fedeli finiscano per non vederla e non riconoscerla più. Il furto della speranza, nella sua duplice accezione, laica e religiosa, è la cosa più grave fra tutte quelle che abbiamo sopra elencato: infatti, come sa anche la saggezza popolare, a tutto c’è rimedio, tranne che alla disperazione.

Il dittatore di bianco vestito

«Fate voi il vostro giudizio»

http://www.gifmania.it/Gif-Animate-Religione/Immagini-Animate-Cristianesimo/Gif-Animati-Papa-Francesco/Papa-Francesco-88783.gif (immagine aggiunta)
Ancora una volta, la realtà ha superato l’immaginazione. Come osservavo nell’articolo precedente, la piaga di una parte del clero cattolico non è tanto la pedofilia, quanto la sodomia, sulla base della quale si sono intessute reti di potere, spesso rivali, che son giunte a occupare i vertici della Chiesa. Per singolare coincidenza, l’esplosiva rivelazione di monsignor Carlo Maria Viganò ha pienamente confermato ciò di cui, pur senza poterne fornire le prove, eravamo già ampiamente persuasi. L’alto prelato, da persona ben informata dei fatti per via degli incarichi ricoperti, ha di colpo scoperchiato il calderone. Benedetto XVI, dopo avergli affidato il riordino degli allegri conti del Governatorato, lo aveva precipitosamente spedito oltreoceano nel preciso intento – secondo la sua testimonianza – di fargli salva la vita. Egli stava in effetti disturbando una fitta rete di interessi sporchi che faceva capo nientemeno che al cardinal Bertone, denunciato al Pontefice da Viganò stesso in una lettera riservata che, come tante altre, era finita pubblicata da un giornalista nell’ambito del primo Vatileaks.

venerdì 31 agosto 2018

Caccia all’uomo

Dov’è finito “Osama” Viganò? 

Non è di certo così, ma se anche per paradosso monsignor Viganò (l’uomo più ricercato del pianeta dopo Osama bin Laden) fosse un carrierista frustrato o un calcolatore vendicativo con trascorsi criminali, la portata della sua testimonianza non ne uscirebbe intaccata. Il tentativo disperato di screditarlo sotto il profilo personale passando al setaccio la sua vita pregressa tradisce solo il comprensibile imbarazzo dell’establishment clericale che, eluso accuratamente il merito della faccenda, ha scatenato contro di lui le truppe cammellate di papolatri e pennivendoli in servizio permanente effettivo. Con grande sprezzo del ridicolo, tra l’altro.
Lo sforzo, se può servire a distrarre qualche appassionato di gossip tenendolo impegnato altrove, non inficia per niente il documento dell’ex nunzio apostolico. Non soltanto perché questi si dice disposto a confermare tutto sotto giuramento chiamando Dio a suo testimone, ma soprattutto perché il quadro che esce dal suo racconto, pur non potendo non generare un rigurgito di raccapriccio, è esattamente quello che tutti potevamo già intuire – e sicuramente in Vaticano conoscevano nel dettaglio – ma che i più si sforzavano di rimuovere, vuoi per convenienza, vuoi per non destabilizzare tutt’un sistema di vita e di pensiero che attinge al nostro essere profondo.

Un vero delirio livoroso

SOLIDARIETA' A MATTEO SALVINI - PERCHE' AVVENIRE ANCORA NELLE CHIESE?

Solidarietà a Matteo Salvini per i continui attacchi da parte anche del mondo catto-fluido, di cui è voce principale ‘Avvenire’. Un inaudito editoriale di Maurizio Fiasco che – traendo spunto dal caso Diciotti – incita i militari alla disobbedienza contro Salvini. ‘Avvenire’ e la documentazione addotta per illustrare la situazione dei migranti in Libia: foto e video non sono quasi certamente riferibili alle torture nel Paese nordafricano.
  
http://www.libertaepersona.org/wordpress/wp-content/uploads/2018/08/Avvenire-fake-news.jpg (immagine aggiunta)

Matteo Salvini disturba. Disturba tanto e disturba tanti… diciamo larga parte dei poteri politici, economici, sociali, mediatici costituiti. Disturba ad esempio il quieto vivere di chi in questi anni ha molto lucrato sul business della cosiddetta accoglienza. Perciò va colpito, va demonizzato, va isolato per impedirgli di tentare di costruire in consonanza con la maggioranza del Paese un’Italia nuova. Un desiderio finora frustrato ma che è diventato un’esigenza per milioni di italiani. Che a tale esigenza hanno dato voce con il voto politico nazionale del 4 marzo e con le successive elezioni amministrative. Un voto i cui esiti i poteri già citati vogliono sovvertire. Politicamente con il tentativo di spaccare il movimento 5 Stelle ( e dunque mettere in crisi il Governo) appoggiandosi sul presidente della Camera Roberto Fico. Mediaticamente con una ininterrotta cascata di insulti e fake news tesi a screditare in primo luogo Matteo Salvini. Per via giudiziaria con le accuse allo stesso Ministro dell’Interno - in relazione al ‘caso’ dei migranti raccolti dalla nave militare Diciotti – di sequestro di persona, arresto illegale, abuso d’ufficio, cui i solerti magistrati di Agrigento ipotizzerebbero di aggiungere anche quelle di “sequestro di persone a scopo di coazione” (pressione sull’Unione europea) e di omissione di atti d’ufficio. Sono accuse che magistrati di provata e positiva esperienza come Alfredo Mantovano hanno smontato con facilità in varie interviste.

"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"

UN TRADIMENTO GIGANTESCO


Autunno della Chiesa, inverno dell’Occidente. Un apocalisse la rivelazione di Viganò sull’esistenza di una spaventosa rete omosessuale nella Chiesa. Il problema è devastante, nonostante la sottovalutazione del pontefice argentino 
di Roberto Pecchioli  

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/000-NUOVI/0--prete-cattivo-200.gif

Apocalisse in greco significa rivelazione.  Come tutti sappiamo, è il titolo del libro finale della Bibbia, attribuito a Giovanni. Dimenticato, messo da parte con imbarazzo dalla Chiesa modernista, resta come metafora di qualcosa di terribile, indicibile. La rivelazione, un apocalisse davvero di monsignor Viganò sull’esistenza di una spaventosa rete omosessuale nella Chiesa, in grado non solo di determinare carriere, nomine, coprire abusi e nefandezze, ma anche di mutare profondamente la dottrina cattolica, sorprende soltanto chi non segue le vicende della più antica istituzione della terra. Per citare il titolo di un’opera storica di Johan Huizinga, Autunno del Medioevo, siamo all’autunno della chiesa cattolica, ovvero all’inverno della civiltà occidentale.
Il problema è devastante, nonostante la sottovalutazione del pontefice argentino, che attribuisce ogni colpa, supportato dal coro di apologeti novatori, al clericalismo. Insomma, la responsabilità del cancro è degli oncologi. Apocalisse, manifestazione drammatica di fatti travolgenti. Occorre che gli scandali vengano alla luce, è Vangelo di Matteo (18,7), ma l’antico pubblicano aggiungeva “guai all’uomo per colpa del quale lo scandalo avviene.”  Non si può guardare ai fatti raccontati senza un aspro travaglio interiore per la vastità del male commesso, per il dolore arrecato, ma innanzitutto per la distruzione tenacemente perseguita di un’intera antropologia.

Fin dove sono disposti ad arrivare?

CONFERENZA INEDITA di MacCarrick del 2013: ingerenze per eleggere Bergoglio e complotti per riformare la Chiesa…. e la presenza del cardinale Danieels accanto a Bergoglio, esponente di spicco della “mafia di San Gallo”…..



Mercoledì 29 agosto 2018  è uscito un bizzarro tweet di Rorate Caeli che diceva: “Ciao lettori, Qualcuno può scaricare questo video prima che ‘scompaia’? E’ un documento molto importante”
Trattasi di un video caricato sul sito ufficiale dell’università di Villanova (USA) del 11 ottobre 2013 tenuta dall’allora Card. MacCarrick sui “retroscena” della recente elezione di Papa Francesco. 

Ora che si è bruciato la sua credibilità

SI DEVE DIMETTERE


Non ci sono alternative Bergoglio deve dimettersi e deve farlo subito a stretto giro di posta ha mostrato di non essere degno di restare nell’esercizio delle sue funzioni e ora vanno rilette anche le dimissioni di Benedetto XVI 
di Francesco Lamendola 

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0-970-papa.gif

Non ci sono alternative: Bergoglio deve dimettersi. E deve farlo subito, a stretto giro di posta. Non perché sta distruggendo la fede cattolica e la Chiesa, anche se questa è la sua immensa colpa, di cui dovrà rendere conto a Dio, e moralmente ne deve rendere conto a centinaia di milioni di fedeli. Ma per una colpa più lieve, più circoscritta, anche se pur sempre, in se stessa, gravissima: aver saputo e aver coperto la fetida rete di sodomiti e pederasti che governa la chiesa degli Stati Uniti, e in particolare l’allora cardinale McCarrick. La prima colpa, incalcolabilmente più grave, è opinabile: per moltissimi cattolici non esiste, anzi, egli è il migliore dei papi possibili. Vorrebbero, o forse dovremmo dire volevano, farlo santo già ora, in vita: san Francesco I, papa. Una cosa mai vista. Una cosa idolatrica, che sa di papolatria: e infatti questi sfegatati ammiratori ormai parlano pochissimo di Dio e di Gesù Cristo, ma hanno sempre Francesco sulla bocca. Specie quando si tratta di parlar male della chiesa “tradizionale”, del clero” tradizionale”:  come se esistesse una chiesa tradizionale diversa dalla sola, unica Chiesa cattolica, e come se esistessero due cleri, uno tradizionale e uno progressista e, di fatto, modernista. 

“Bergoglio, friend of mine”

“Ecco perché crediamo a Viganò”


http://www.prealpina.it/uploads/spareparts/2018/08/27/pagina_174503/GN4_DAT_17543519.jpg (immagine aggiunta)

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è un uomo integro che nutre un «sincero amore per la Chiesa», da lui servita con «dedizione disinteressata». Parola dell’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone, che così scrive in una lettera ai fedeli della sua diocesi dopo la pubblicazione del memoriale di monsignor Viganò.
«Ho conosciuto bene l’arcivescovo Viganò durante gli anni in cui ha prestato servizio come nunzio apostolico qui negli Stati Uniti», scrive Cordileone. «Posso attestare che ha svolto la sua missione con dedizione altruistica, che ha realizzato bene il mandato petrino affidatogli dal Santo Padre per confermare i fratelli nella fede e che lo ha fatto con grande sacrificio personale, senza alcuna considerazione motivata dal promuovere la sua carriera. Tutto ciò parla della sua integrità e dl suo sincero amore per la Chiesa».

Accoglienti, inclusivi e misericordiosi...

CHIESA: SALDI DI FINE STAGIONE


Saldi di fine stagione: venghino signori. La sodomia e il cavallo di Troia della neochiesa. Perché la massoneria ecclesiastica ha scelto di usare l’omoeresia come strumento per spezzare la dottrina e sovvertire il Magistero? 
di Francesco Lamendola   

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0-prete-donna-mastroianni-800.gif

Tutti si chiedono perché, fra tutte le cose possibili che la massoneria ecclesiastica avrebbe potuto adoperare come un grimaldello per instaurare trionfalmente e per ufficializzare l’apostasia della Chiesa, hanno scelto la sodomia; perché, cioè, hanno scelto di usare l’omoeresia come lo strumento per spezzare la dottrina e sovvertire il Magistero, insegnando che è cosa buona e giusta ciò che, fino a ieri, era peccato, e peccato molto grave, talmente grave da muovere a sdegno Iddio e da spingerlo a distruggere le città di Sodoma e Gomorra.  Ciò che la massoneria ecclesiastica cercava, infatti, era una leva, una leva qualsiasi per scassinare il Deposito della fede e disperderne ai quattro venti il contenuto, sostituendolo con un contenuto nuovo, che è la sconcia contraffazione di quello vero: e una volta scardinata la dottrina in un punto, diventa relativamente facile scardinarla in tutto il resto, sino a distruggerla completamente. La dottrina cattolica, infatti, è un edificio saldo e compatto: ha resistito alle sfide del mondo, in alternativa al mondo e opponendosi alle brame del mondo, per duemila anni; ma se cede su un punto, se viene a patti, se si rimangia i suoi insegnamenti, firma da se stessa la propria condanna totale. 

Continua Il grande inganno

M. Corvaglia, La verità su Medjugorje. Il grande inganno [Lindau, 2018, p. 357]

La verità su MedjugorjeDalla quarta di copertina:
"Medjugorje, un tempo desolato villaggio dell'Erzegovina, è oggi una delle capitali mondiali del turismo religioso grazie alle presunte apparizioni mariane su cui la Chiesa mantiene da decenni una posizione attendista.
Questo libro rappresenta molto più di un punto di vista scettico sulle origini, la storia e l'attualità del fenomeno. L'autore, pagina dopo pagina, facendo ricorso a un rigoroso ed esemplare metodo critico e a un'analisi meticolosa di tutta la documentazione esistente, opera una sistematica «decostruzione» della vicenda, portando alla luce, con pacatezza, chiarezza e oggettività, la realtà che si nasconde dietro ai racconti dei sei veggenti.
Una lettura indispensabile per tutti quelli che vogliono conoscere, valutare e capire."

http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/la-verit%C3%A0-su-medjugorje.html

giovedì 30 agosto 2018

La "contro-chiesa" sta gettando la sua maschera

Le Profezie, OGGI ATTUALI, di Mons. Fulton Sheen

Foto di Alexia Sinclair
Il dipanarsi degli eventi mette sempre più in luce, attualizzandole, molte profezie del passato che, uscendo dall'oblio, prendono vita nel fosco scenario di questi nostri tempi.

Certo, non ci saremmo immaginati mai che proprio noi e l'intera umanità d'oggi avrebbe vissuto in prima persona i fatti narrati non solo in epoche remote come l'Apocalisse di Giovanni Apostolo, ma anche le visioni scritte in innumerevoli pagine antiche e moderne da santi, veggenti e mistici, giunte ora a compimento o in via di realizzazione.

Rientrano in questo novero le stupefacenti predizioni dell'arcivescovo Fulthon John Sheen che durante gli anni '40, con illuminata lungimiranza ha descritto quello che "vedeva" ‒ attraverso uno scorcio aperto nel futuro ‒ sul destino della Chiesa, sul Falso Profeta e sull'Anticristo, esponendoli con una precisione tale da farci sobbalzare comparandoli a ciò che sta avvenendo sotto i nostri occhi.

Come?direte voi.

Autocensure ecclesiastiche




Non si sa se ridere o piangere: in Belgio, domenica scorsa, il Ministro della cultura, Sven Gatz, dopo essersi casualmente imbattuto in TV nella trasmissione della Santa Messa festiva e aver ascoltato la seconda lettura, che riportava il passo della lettera agli Efesini dove Paolo invita le donne a essere sottomesse ai mariti, ha pensato bene di twittare:
Se un imam avesse detto la stessa cosa in televisione, sarebbe scoppiato un putiferio. Va bene la libertà di culto, va bene la libertà di opinione, ma un simile discorso retrogrado e sessista a spese del servizio pubblico, non va bene.

E, come se non bastasse, ha chiesto che la Messa non sia piú trasmessa dalla televisione pubblica. La rivista Tempi ironizza, giustamente, sull’accaduto: «Il Belgio scopre l’esistenza delle lettere di san Paolo. E si indigna». Questo fatterello mostra chiaramente come sia ridotto il Belgio. Ma probabilmente il discorso potrebbe essere esteso all’Europa intera.

Ciò che non si dice quasi mai

Come superare la crisi? Con il Santo Curato d’Ars!


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIH6SDxLQLF5qu-r0f6L84wXdfgLiURFIdxfpbTM8IEleGhhalKhtqBKH17pAIuvWzTQmTjBRaerOjprgdLAU9d3RLfnbq0tyY4omrwaCaF0Pe9ZIycEy33JkGUG6VNuaMp_RANJlwywx-/s1600/peccato%252C+diavolo%252C+curato+d%2527ars.jpg (immagine aggiunta)
    Durante tutta questa nuova crisi dolorosamente vissuta dalla Chiesa a causa delle varie vicende di abusi sessuali sono rimasto colpito dal modo burocratico, ma forse sarebbe meglio dire manageriale, di affrontare la questione da parte dei vescovi degli Stati Uniti. Con poche eccezioni (da segnalare quella del vescovo Morlino), essi parlano come amministratori d’azienda alle prese con bilanci da far quadrare e campagne di immagine da realizzare. Annunciano piani, percorsi, esami, discettano di prove e comitati esecutivi, si occupano di procedure e politiche, valutano azioni di coordinamento e normative, dicono che le situazioni vanno disciplinate. Tutto giusto, per carità. Ma l’impressione generale è di freddezza. Anche se continuamente ci sono richieste di perdono, sembra che questi pastori non sappiano parlare con il cuore in mano. Avverti che sono lontani, immersi in un mondo parallelo che non è quello in cui vivono tutti i giorni le persone comuni. Capisco le responsabilità che pesano su di loro e la necessità di rispondere a campagne di stampa a volte molto dure, ma forse se almeno ogni tanto si ricordassero di non essere dirigenti e gestori di un’azienda, ma padri, risulterebbero più convincenti e i fedeli li guarderebbero con maggiore fiducia.

Un’aria familiare di pazzia

AVVENIRE IMPAZZITO COME IL SISMOGRAFO. FALASCA, PERCHÈ NON CHIEDI AL PAPA SE È VERO, TU CHE PUOI?

Oggi avrei voluto limitarmi a pubblicare la riflessione di mons. Athanasius Schneider sulla testimonianza di mons. Viganò. Purtroppo un editoriale di Stefania Falasca su Avvenire mi obbliga a dire un paio di cose. Cito.
“E alla fine è arrivata anche la ciliegina sulla torta di tutto l’affaire. In una lunga conversazione con l’agenzia Ap, un giornalista di un blog notoriamente anti-Bergoglio, preso da un’irrefrenabile euforia di protagonismo narcisistico, in pochi minuti ha offerto su un piatto d’argento i piedi d’argilla della maldestra operazione: ha confessato pubblicamente che è stato lui a scrivere il cartiglio della cosiddetta testimonianza-denuncia. Queste le testuali parole: «Ho fatto l’editing professionale; cioè abbiamo lavorato sulla bozza, il cui materiale era integralmente del nunzio, per verificare che fosse scorrevole e giornalisticamente utilizzabile». Insomma, un lavoro creativo per un programma «giornalisticamente utilizzabile» e che di veramente preciso ha avuto solo il meccanismo a orologeria”.

Il demone sarà pure muto,.. ma mena!

BREAKING NEWS: il Papa avrebbe licenziato il Cardinale Müller da Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede poiché seguiva le regole della Chiesa sui casi di abuso.


cropped-roma-vaticano-fulmine-40011
Una fonte di alto grado dal Vaticano ha detto a LifeSiteNews che il cardinale Gerhard Müller, insieme ai suoi tre collaboratori di lunga esperienza, sacerdoti alla CDF, è stato licenziato da Papa Francesco perché tutti avevano cercato di seguire fedelmente le regole della Chiesa riguardo agli abusanti ecclesiastici. In un caso specifico, Müller si oppose al fatto che il papa volesse reintegrare Don Mauro Inzoli, un abusatore inequivocabilmente crudele di molti ragazzi; ma il Papa non ascoltò Müller. In un altro caso, il Papa decise di non concedere un appartamento del Vaticano a uno dei segretari di Müller, ma all’ignoto monsignor Luigi Capozzi, nonostante qualcuno avesse avvertito il Papa dei gravi problemi di Capozzi. La fonte vaticana ha anche detto che era noto a diverse persone in Vaticano che alcune restrizioni erano state imposte al cardinale McCarrick da Papa Benedetto XVI,

Il rispetto della verità

Quelle “prove” contro Viganò che non provano nulla

    http://www.catholicnewsagency.com/images/Archbishop_Carlo_Maria_Vigano_Credit___CNA.jpeg (immagine aggiunta)

    Recenti commenti giornalistici sulla vicenda dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò tendono a screditare l’ex nunzio negli Stati Uniti dopo la pubblicazione del suo memoriale. In particolare si osserva che in una cerimonia di gala negli Usa, del maggio 2012, Viganò ebbe parole di simpatia e di stima per il cardinale McCarrick, sebbene sapesse che il porporato era stato già sanzionato da Benedetto XVI, che gli aveva chiesto di non presenziare a cerimonie pubbliche e non viaggiare.

Il demone meridiano

Papa Muto Primo. E la sua corte parlante.

L’ha fatto  sempre.  Non ha detto una parola sul perché ha voluto distruggere  i Francescani dell’Immacolata, un ordine fiorente di vocazioni.   Una distruzione senza motivazione, extragiudiziale,  e persino senza accusa formale,  onde gli accusati non potessero difendersi  e  non sapessero di cosa li incolpava.   Padre Manelli, il fondatore, ha chiesto continuamente di incontrarlo; lui non gli ha mai rivolto una parola.
Mai una parola  ai cardinali che gli avevano rispettosamente, e in forma riservata, espresso i loro dubia sulla Amoris Laetitia.  Quando la cosa è diventata pubblica, ha detto – palesemente mentendo –   di aver appreso la cosa dai giornali.

Perché allora tace ?

Viganò, tra congetture e richiesta di chiarezza

Mentre Viganò torna a farsi vivo per chiarire le motivazioni che lo hanno spinto a rendere pubblico il suo dossier sul caso McCarrick, emerge una richiesta di chiarezza rivolta direttamente al Pontefice. A farsene carico è il presidente della Conferenza episcopale americana Di Nardo.


Dal luogo nascosto in cui si è ritirato, l’arcivescovo Viganò parla con il vaticanista Aldo Maria Valli, e chiarisce, ancora una volta, i motivi di una decisione sofferta e clamorosa. “Ho parlato – ha detto Viganò a Valli - perché oramai la corruzione è arrivata ai vertici della gerarchia della Chiesa. Mi rivolgo ai giornalisti: perché non chiedono che fine ha fatto la cassa di documenti che, l’abbiamo visto tutti, fu consegnata a Castelgandolfo da papa Benedetto a papa Francesco? Tutto è stato inutile?”. Una richiesta di chiarezza, dunque.

mercoledì 29 agosto 2018

Interventi divini, illusioni o inganni?

Interventi divini, illusioni o inganni? Testo critico sulle apparizioni di Međugorje (parte 1)

http://marcocorvaglia.typepad.com/.a/6a0133ed164599970b01348215bb7c970c-pi  (immagine aggiunta al testo)

Da diverso tempo mi chiedevano di scrivere qualcosa sulle tanto discusse "apparizioni" mariane di Međugorje: ho deciso dunque di intraprendere una analisi critica, che ho rielaborato basandomi sui dati e le considerazioni fornite da Miriam Lambouras in un lungo articolo (che analizzava ben quindici apparizioni mariane degli ultimi due secoli, alcune peraltro assai poco conosciute) pubblicato anni addietro su The Shepherd, periodico edito dalla St. Edward’s Brotherhood a Brookwood.

Ne è risultato un lungo testo che va a toccare non solo le apparizioni erzegovine, ma anche altre recenti e conosciute apparizioni. Il testo è complesso e necessita di una buona base teologica e spirituale per essere compreso appieno, senza fraintendimenti. Per questo motivo ne pubblico solo alcuni estratti, cioè quelli che riguardano direttamente Međugorje. Chi si sentisse in grado di affrontare lo scritto completo, scriva una mail a traditiomarciana@gmail.com per riceverlo.

Nell'affrontare il testo, si tenga ben presente che il riconoscimento di un'apparizione da parte della Chiesa non implica l'infallibilità, cioè non obbliga il fedele a credere nella veridicità di siffatta apparizione: molti mariologi, soprattutto dopo il riconoscimento di Fatima, insistettero perché s'iniziasse a dichiarare la realtà delle apparizioni de fide tenenda, ma la Provvidenza ha nella sua bontà evitato che ciò accadesse.

Querere surdum

Caso Viganò, ora anche i sostenitori di Francesco vogliono chiarezza. Il Papa sapeva o no?



Massima confusione dentro la Chiesa e fuori. L’Ansa diffonde la notizia, attribuita a stretti collaboratori papali, che Francesco è “amareggiato ma non pensa alle dimissioni”. Per il Vaticano, un autogol clamoroso in termini di comunicazione. A ridosso l’Avvenire, giornale della Cei, smentisce furiosamente: “Non è amareggiato, lavora come sempre, è una non notizia, una macchinazione”. Così avrebbero assicurate “accreditate fonti vaticane”.

«Il clericalismo, ecco il nemico»

«Io non dirò una parola su questo»


(di Roberto de Mattei) «Io non dirò una parola su questo». Con questa frase, pronunciata il 26 agosto 2018 nel volo di ritorno Dublino-Roma, papa Francesco ha reagito alle impressionanti rivelazioni dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, che lo chiamavano direttamente in causa.
Alla giornalista Anna Matranga (NBC), che gli aveva chiesto se fosse vero quanto scritto dall’ex-nunzio negli Stati Uniti, il Papa ha infatti risposto: «Ho letto, questa mattina, quel comunicato. L’ho letto e sinceramente devo dirvi questo, a Lei e a tutti coloro tra voi che sono interessati: leggete voi, attentamente, il comunicato e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo. Credo che il comunicato parla da sé stesso, e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni. È un atto di fiducia: quando sarà passato un po’ di tempo e voi avrete tratto le conclusioni, forse io parlerò. Ma vorrei che la vostra maturità professionale faccia questo lavoro: vi farà bene, davvero. Va bene così».

E… l’iceberg… lo conoscono tutti

Viganò sì, Viganò no – Francesco sapeva, Francesco non sapeva Il clima generale


Quello che sta avvenendo in questi giorni è un gioco riduzionista alquanto stupido, ma furbo, finalizzato certamente alla “riduzione del danno” in rapporto a Francesco, ma in realtà a coprire il vero volto del male. Il problema, anzi, la tragedia, è infatti immensamente più grave di questo gioco.

Undici pagine di dossier non possono essere considerate tutta una colossale invenzione, creata dal nulla. Sappiamo tutti che ò ciò è impossibile e infatti è significativo che nessuno sostenga questo, nemmeno l’Osservatore Romano o l’Avvenire, o organi minori ancor più asserviti (tranne ridicole spiegazioni che si smentiscono già solo leggendole, messe sul web dai classici servi stupidi, probabilmente disprezzati dagli stessi “padroni” perché troppo stupidi).
E quindi? Se anche – e chi scrive non pensa che sia così – il dossier fosse in parte falso o manovrato ad arte, non sarebbe già più che intollerabile il fatto che in parte sia inevitabilmente vero?

Audio e cine a SantaMarta?

Clamorosa contestazione all’udienza del Papa. Dalla folla il grido: “Vi-ga-nò Vi-ga-nò” (video)



Contestazione senza precedenti in piazza San Pietro durante l’udienza del mercoledì di Papa Francesco. Al termine del discorso ai fedeli, subito dopo la benedizione impartita da Bergoglio alla folla, dalla folla si è alzato il grido “Vi-ga-nò Vi-ga-nò”. Un coro ben distinguibile, quindi intonato da almeno una decina di fedeli presenti in piazza San Pietro. Più o meno esplicitamente è stato un invito alle dimissioni del pontefice.

Ovviamente gesuita

IL NUOVO GESU' CRISTO PRO-GAY


San Paolo diceva testualmente: "né sodomiti, né effeminati entreranno nel Regno dei Cieli", ma oggi c’è un nuovo Gesù Cristo: James Martin un gesuita amorevole amico dei poveri e degli ultimi, il campione della crociata pro-gay 
di Francesco Lamendola  

0 MARTIN IO SONO GESU
 Da quando il peccato è la via verso Gesù Cristo?

Che bellezza, c’è un nuovo Gesù Cristo; anzi, è tornato Gesù Cristo nei panni di un gesuita amorevole e compassionevole, un vero amico dei poveri e degli ultimi: James Martin, il campione della crociata pro-gay, anzi, per parlare politicamente corretto, anti-omofobia nella Chiesa cattolica. Basta con la vecchia morale, la morale bigotta e repressiva della paura e dell’esclusione: quella è roba passata e archiviata, per fortuna. Ora c’è la nuovissima morale della misericordia, che poi è la vera morale del vangelo (con la minuscola), perché quella insegnata dalla Chiesa per duemila anni era taroccata, era una falsificazione, o, nel migliore dei casi, un fraintendimento.

Et descéndant in inférnum vivéntes

OLTRE IL CASO VIGANO'
Lobby gay inarrestabile, il dossier che non si vuole aprire

Quanto pesi la lobby gay in Vaticano lo dimostra la cancellazione della parola psichiatria pronunciata dal Papa in relazione all'omosessualità. Questo episodio porta al cuore del problema del dossier di Viganò: una rete di potere omosessualista inarrestabile a livelli altissimi nella Chiesa. L'ex nunzio ha raccontato un piccolo tassello di un fenomeno vastissimo non circoscrivibile solo a questo pontificato, ma che non si vuole combattere: dai vescovi tedeschi omoeretici allo scandalo del gesuita Martin fino agli sdoganamenti di Avvenire e una serie impressionante di nomine sospette, gesti e decisioni che ora mostrano fin dove è arrivato questo processo.



Quanto pesi la lobby Lgbt in Vaticano lo dimostra il piccolo episodio che ha visto protagonista la Sala Stampa vaticana al ritorno del Papa da Dublino. Rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva cosa direbbe a una famiglia che scopre di avere un figlio omosessuale, papa Francesco sull’aereo che lo riportava a Roma rispondeva tra l’altro che dipende anche da quale sia l’età «in cui si manifesta questa inquietudine»; «Se si manifesta da bambini, ci sono tante cose da fare con la psichiatria, per vedere. Un’altra è se si manifesta dopo i vent’anni». Ma nel comunicato ufficiale che riporta il testo della conferenza stampa il riferimento alla psichiatria è stato cancellato.

Press Band Bergoglio

IL SISMOGRAFO IMPAZZITO. RISPOSTA A LUIS BADILLA, ESULE DALLA REALTÀ E DALLA VERITÀ.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, oggi purtroppo devo di nuovo occuparmi di casi personali. Un sito paravaticano ha pubblicato un articolo a firma di Luis Badilla. Ora, io non so in che bar questo ex-esule cileno allendista faccia colazione, ma gli consiglierei, amichevolmente, di cambiare. È probabile che a sua insaputa gli versino allucinogeni nel cappuccino, e non gli fanno bene. Ieri accusava di “demenzialità” la Sala Stampa Vaticana; oggi pretende di avermi trovato con una pistola fumante in mano. Il casus belli è, come al solito, la testimonianza di mons. Viganò. Vi risparmio la fatica di cliccare, e riporto quello che scrive.

martedì 28 agosto 2018

Fra l’uomo vecchio e l’uomo nuovo

L'UOMO "SPIRITUALE"


Per piacere a Dio si deve far vivere l’uomo spirituale. Il veleno di chi vuol "protestantizzare" la Chiesa è:"dar l’illusione che si possa peccare a volontà", salvo poi dire: "Io credo !" e oggi, anche:"Noi siamo con Francesco" di Francesco Lamendola  

 0 18 in ginocchio powell

È una strana pretesa quella di quanti vorrebbero realizzare i loro scopi e, se falliscono, se la prendono con gli uomini e col destino, però vivono in modo sregolato, immorale ed egoistico, cioè vivono secondo l’uomo carnale e non secondo l’uomo spirituale: perché solo se ci si spoglia dell’uomo vecchio e ci si riveste dell’uomo nuovo si può piacere a Dio e solo così, con l’aiuto della sua grazia, si possono affrontare degnamente le battaglie della vita. Il che non significa che tutto andrà secondo i nostro desideri, ma significa che tutto andrà secondo il nostro bene.