ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 8 settembre 2018

"Sono forse io la causa della tua tristezza?"

Madonna del Buon Successo, profezie tutte avverate! "Punirò l'eresia, punirò l'empietà, punirò l'impurità"


«Questo castigo sarà per il XX secolo».

Un messaggio drammatico, ma pieno di speranza: le apparizioni di Nostra Signora del Buon Successo a Quito, in Ecuador, nel ‘500, approvate della Chiesa.


Quella che stiamo per raccontarvi è la meravigliosa storia di questa straordinaria donna, una mistica spagnola, che si offrì vittima per riparare ai peccati commessi non tanto nel suo secolo, ma principalmente nel XX, cioè il nostro.

La venerabile Madre Mariana Francisca Torres de Jesus (1563-1635), il cui processo di beatificazione è in corso, nipote di Madre Maria Taboada, fondatrice dell’Ordine delle Suore dell’Immacolata Concezione. La zia e la nipote lasciarono la Spagna per fondare in Ecuador questo nuovo ordine, secondo la volontà di Dio.

«Non è oggi più sostenibile»...!

Ratzinger disse “no” al creazionismo: «l’evoluzione è una conquista della scienza»

L’idea pre-darwiniana secondo cui «ogni singola specie» è «un dato della creazione, che grazie all’opera creatrice di Dio esiste sin dal principio del mondo accanto alle altre specie come qualcosa di unico e di diverso», è una visione che «contraddice l’idea dell’evoluzione e oggi è diventata insostenibile». Ad affermarlo, nel lontano 1969, uno dei più importanti teologi cattolici: Joseph Ratzinger.
Si tratta di una poco conosciuta lezione pubblicata in una raccolta di saggi intitolata Wer ist das eigentlich – Gott? (München 1969) e rivela, forse meglio di tanti altri suoi interventi sul tema, che la Chiesa cattolica non è affatto nemica della teoria di Charles Darwin (seppur lo è di una sua interpretazione filo-ateista, il neodarwinismo filosofico).

“Saranno felici le suore di clausura e i religiosi contemplativi”..?

Qualcuno vuole liquidare il monachesimo?

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Vultum Dei quaerere e Cor orans: ovvero come colpire l’autonomia dei monasteri
(primo di tre articoli)
Nell’esortazione apostolica Gaudete et exsultate sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo (19 marzo 2018) a un certo punto, nella sezione dedicata a L’attività che santifica, si legge:  “Non è sano amare il silenzio ed evitare l’incontro con l’altro, desiderare il riposo e respingere l’attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio. Tutto può essere accettato e integrato come parte della propria esistenza in questo mondo, ed entra a far parte del cammino di santificazione. Siamo chiamati a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione, e ci santifichiamo nell’esercizio responsabile e generoso della nostra missione” (n. 26).
Come mi succede spesso con Francesco, ho letto e riletto più volte il passaggio, con crescente sconcerto. Il mio collega Marco Tosatti, di fronte a quelle parole, ha commentato: “Saranno felici le suore di clausura e i religiosi contemplativi. In cinque righe il Pontefice regnante liquida un paio di millenni di monachesimo contemplativo, maschile e femminile”.

“Erano troppo sensibili”?

VIGANÒGATE. UNA LETTERA DI SANDRI CONFERMA LA DENUNCIA DELL’EX NUNZIO. IL PAPA TEME DI VEDERE DI NARDO?

Il Viganògate, anche se è quasi scomparso dai media mainstream italiani, timorosi di dare fastidio al Pontefice e al Vaticano,  fa registrare nuovi sviluppi. Una lettera dell’ottobre 2006, scannerizzata e fornita al Catholic News Service, conferma quanto denunciato dall’arcivescovo Viganò nella sua testimonianza di undici pagine sulle coperture – a Roma e negli Usa – e sulle complicità di cui ha goduto Theodore McCarrick, omosessuale predatore di seminaristi e giovani preti. E diventato ai tempi di Francesco il master mind delle nomine episcopali e cardinalizie negli Stati Uniti.

I due pesi e le due misure..

IL VANGELO PROGRESSISTA


Turoldo, divorzio, aborto. Siete voi cari cattolici progressisti che avete spaccato la Chiesa in 2 con la vostra idea totalmente sbagliata e non cristiana di libertà per voi pare quasi che l’uomo sia libero di andare contro Dio 
di Francesco Lamendola   

 0 tipo bonino papa

Non abbiamo alcun dubbio che l’evento decisivo ed esiziale che ha provocato la crisi della Chiesa contemporanea è stato il tanto decantato Concilio Vaticano II. Esso ha introdotto nella Chiesa le categorie di “progressista” e “conservatore”, che appartenevano al mondo profano e in particolare alla politica, gettando i semi di uno scisma che, prima o poi, finirà per manifestarsi, e che, nei fatti, si è già manifestato. La responsabilità di aver creato le premesse per una spaccatura e per una guerra civile, in senso ideale, dentro la Chiesa cattolica, ricade interamente sulle spalle dei progressisti. Sono loro che hanno voluto distinguersi, che hanno voluto prendere l’iniziativa, che hanno ritenuto insopportabile continuare ad essere confusi, da chi è fuori della Chiesa, con i cattolici da essi tanto avversati e disprezzati, i “tradizionalisti”. Sono essi che hanno deciso di imprimere una svolta alla Chiesa, di cambiare la liturgia, di rivoluzionare la pastorale, e di introdurre una serie di piccole variazioni (piccole, apparentemente) le quali, un po’ alla volta, sarebbero servite come cunei per incrinare la solidità della dottrina e iniziare a sgretolarla dall’interno, lentamente, metodicamente, senza fretta, sino alle vette eccelse che possiamo ammirare in questi ultimi anni, con un magistero (minuscolo) talmente confuso, che non si capisce nemmeno più se i divorziati risposati possano fare la Comunione e se le coppie omosessuali possano essere benedette davanti all’altare: cose entrambe che sarebbero parse semplicemente pazzesche fino a poco tempo fa, perché totalmente in contrasto col Magistero perenne, e tuttavia, incredibilmente, divenute ora vicine, possibili, e, secondo alcuni, auspicabili: segno di quanto abilmente hanno lavorato in silenzio, ma assai in profondità, i novatori, scalzando pian pianino i fondamenti della dottrina e riuscendo anche ad erodere la stessa percezione del bene e del male da parte dei cattolici.

Combattere con l’Anticristo

Da cosa dipende il bene della Chiesa?

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Coniungere Deo et sustine, ut crescat in novissimo vita tua (Sir 2, 3 Vulg.).

«Unisciti a Dio e sopporta, perché cresca alla fine la tua vita». Sublime sapienza dell’autore ispirato! È il Signore stesso che ci parla nella Sacra Scrittura, il nostro adorabile Maestro, che come Verbo eterno, prima di incarnarsi, si è espresso mediante i saggi e i profeti dell’antico Israele. Quanto sono opportune queste parole per il momento che stiamo vivendo! L’unica via per riuscire a sopportare la spaventosa prova che la nostra fede attraversa è approfondire l’unione con Dio, così che la vita soprannaturale si accresca in noi e nell’ultimo giorno sbocci nell’eternità. Se dunque, di fronte a parenti, amici e conoscenti, siete oppressi dalla vergogna per il desolante spettacolo che la Chiesa gerarchica sta offrendo al mondo, rifugiatevi nella preghiera e invocate lo Spirito Santo perché vi riveli la grazia dell’ora presente, nascosta in questa terribile sofferenza.

Non è questo che insegna la dottrina cattolica!

LA FEDE RIDOTTA A PSICOLOGIA


La neochiesa eretica distrugge la fede col ridurla a psicologia. L'emblematico caso del Sacramento della "Confessione" ridotta a un fatto puramente umano. Perchè siamo cristiani e non giudei, o islamici, o buddisti, o induisti? 
di Francesco Lamendola  

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Sono molte, ormai, le affermazioni formalmente eretiche del signore argentino, alcune delle quali affidate a semplici interviste, altre a omelie della santa Messa, altre ancora a documenti ufficiali che dovrebbero essere del Magistero, ma che non lo sono, perché, contraddicendo frontalmente il Magistero stesso, si invalidano da se stessi e tradiscono l’intenzione eretica che li ha partoriti.Tale è, per esempio, la sua affermazione solenne, contenuta nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, § 247, che recita testualmente: Uno sguardo molto speciale si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata, perché «i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili» (Rm11,29), e che contraddice sia il Concilio ecumenico di Firenze del 1431, sia l’enciclica Ex quo primum del 1756, nei quali si dice e si ribadisce che l’Antica Alleanza è stata revocata e abrogata, essendo stata sostituita definitivamente e irrevocabilmente dalla Nuova Alleanza, quella suggellata dal Sacrificio di Gesù Cristo sulla croce. Per questo siamo cristiani e non giudei (o islamici, o buddisti, o induisti): perché crediamo che Gesù Cristo, venendo nel mondo e sacrificandosi per amore nostro, ha stretto con tutti gli uomini un nuovo patto, che abolisce l’antico. San Paolo, poi, da teologo, ha mostrato perfettamente cosa questo significhi: che secondo l’Antica Legge, nessuno riesce a salvarsi, e che noi siamo salvi non mediante l’osservanza della Legge, ma mediante la grazia di Cristo, dono gratuito di Dio. Tutto ciò dovrebbe essere assolutamente chiaro ed evidente a qualsiasi cristiano, non diciamo a un sacerdote o un catechista: ha dell’incredibile che non lo sia per un papa. Se poi, come è probabile, lo è, allora non si tratta di un papa caduto in eresia per leggerezza, ma in base a un progetto ben preciso, a una strategia voluta e pianificata da tempo, e quasi certamente non da lui, o non da lui solo…

venerdì 7 settembre 2018

Al popolo che non «fa nulla per evitare l'inganno».

L'ULTIMA VIA D'USCITA
Gli scandali spiegati da suor Lucia al «popolo ingannato»

Alcune lettere della veggente parlano del «disorientamento diabolico» nella Chiesa, dei sacerdoti traditori che portano «alla perdizione delle anime», della necessità di reagire, dei pavidi che non hanno combattuto il male e della responsabilità del popolo che non «fa nulla per evitare l'inganno». Poi elenca le armi della lotta e spiega perché se «la Chiesa non accoglie l'ultimo aiuto di Dio (le apparizioni mariane) non ci sarà più possibilità di salvezza».


                                     Suor Lucia e Giovanni Paolo II

Mentre la situazione del clero e di chi ricopre ruoli di comando nella Chiesa si fa sempre più apertamente e così gravemente immorale da chiarire il perché dei mutamenti dottrinali e della diffusione dell’eresia (basti pensare all’accettazione della sodomia e dell’adulterio o alla predicazione sull’uguaglianza delle religioni), rileggere le lettere di Suor Lucia, la veggente di Fatima (alcuni testi sono reperibili presso l'Associazione Madonna di Fatima), serve sia a gettare luce su quanto sta avvenendo sia a comprendere l’unica via d’uscita possibile, sebbene ignorata dalla maggior parte dei vescovi e dei cardinali. 

Dalla pianta dei piedi alla testa..

Il santo Giobbe e la crisi attuale nella Chiesa



La nostra amata Santa Madre Chiesa, provata e ferita come Giobbe. Una riflessione di don Alfredo Maria Morselli.

Da un po’ di giorni mi riecheggiavano in mente le parole di Geremia: “Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare”[1], oppure quelle di Isaia: “Tutta la testa è malata, tutto il cuore langue. Dalla pianta dei piedi alla testa non c’è nulla di sano, ma ferite e lividure e piaghe aperte, che non sono state ripulite né fasciate”[2], oppure quelle del Salmista “Mentre gli empi si aggirano intorno, emergono i peggiori tra gli uomini”[3], oppure, quando David parla in nome della Chiesa: “Per il tuo sdegno, nella mia carne non c’è nulla di sano, nulla è intatto nelle mie ossa per il mio peccato”[4]…Se anche a San Giovanni Battista – vista la piega che prendevano le cose – venne qualche dubbio (Vi ricordate quando, dal carcere, mandò i suoi discepoli a chiedere a Gesù se il Messia fosse Lui oppure se ne avrebbero dovuto aspettare un altro?), se anche la Madonna una volta chiese “perché” a Gesù… ebbene penso che qualche dubbio possa lecitamente venire anche a me, e che – sempre in spirito di obbedienza e di fede – anch’io possa piamente chiedere a Gesù il “perché” di questa tremenda crisi nella Chiesa. Specialmente dopo il puzzolentissimo campione di terreno estratto dall’impietosa opera di carotatura da parte di Mons. Viganò.

Sempre in prima fila

Gesuiti in prima fila. Sapevate che…



Ai gesuiti piace primeggiare. Lo hanno sempre fatto: nel bene e, purtroppo, anche nel male.
I gesuiti si sono sempre “vantati” di essere i primi ad obbedire. Qualcuno ha fatto notare che quest’affermazione nasconde il loro voler primeggiare. Effettivamente, nel bene e nel male, i gesuiti sono sempre in prima fila. Nel bene, in quanto al Concilio di Trento hanno primeggiato nella difesa della Fede. Anche nel male perché al Vaticano II hanno primeggiato nell’abbandono della vera Fede. Da allora sono sempre rimasti in prima fila.
Quando diciamo “in prima fila” intendiamo anche letteralmente, come dimostra la fotografia che vi mostriamo, in cui vi sono ritratti quattro gesuiti che stanno manifestando per le strade di New York nel 1976. Di che manifestazione si tratta? È il primo “gay pride” svoltosi nella “Grande Mela”.

“Vivere senza menzogna”..!?

L’arcivescovo Viganò: punito per aver detto la verità?

(di Roberto de Mattei) L’arcivescovo Carlo Maria Viganò, che ha portato alla luce l’esistenza di una rete di corruzione in Vaticano, chiamando in causa i responsabili, a cominciare dalle supreme autorità ecclesiastiche, sarà punito per aver detto la verità? Papa Francesco sta esaminando questa possibilità, se è vero, come confermato da più fonti, che ha consultato il cardinale Francesco Coccopalmerio, e qualche altro canonista, per studiare le possibili sanzioni canoniche da irrorare nei confronti dell’arcivescovo, a cominciare dalla sospensione a divinis.

Topografia pastorale bergogliana

Chiesa invertita, chiesa del demonio (Romanzo Infernale) 


Sarebbe interessante sapere se, nella topografia pastorale bergogliana, siano da considerare periferie esistenziali anche quelle curie e quei seminari popolati da sacerdoti di ogni ordine e grado che corrompono minori, concupiscono giovani preti, aitanti segretari e se li godono nelle loro alcove. Se siano da considerare periferie esistenziali anche quelle diocesi e quelle parrocchie dove gerarchi, gerarchetti e fantaccini di santa romana chiesa stuprano bambine, ragazzine, donne adulte e le costringono abortire nel caso di malaugurate gravidanze. Se siano da considerare periferie esistenziali anche quelle sacre congregazioni e quei corsi di esercizi spirituali frequentati da uomini di Dio che si tengono su a rosari di piste di coca purissima e, invece di recitare il breviario, a mattutino, lodi e compieta sfogliano teneramente “Vogue”, edizione “US”, of course.

Il silenzio assordante ..?



È possibile che siamo arrivati a questo punto?

COME PERDERE E CERCARE LA FEDE




Come si perde la fede e come la si cerca. Il cristiano ha un solo modello: Cristo. Anche il papa va seguito solo se si mantiene nella legge del Signore e se ne trasmette fedelmente il suo Vangelo; se no è solamente un impostore 
di Francesco Lamendola  


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La crisi del modo moderno, o almeno del mondo occidentale moderno, è essenzialmente una crisi di fede. Chi ha perso la fede, ha perso anche la fiducia nella razionalità della vita e nel suo significato, e con ciò ha perso anche l’incanto del mondo e la virtù della speranza. 

martedì 4 settembre 2018

Lo scandalo è lui

CREDE DI CAVARSELA COSI'?


Crede davvero di cavarsela così? Bergoglio da buon gesuita di fatto "non risponde mai" è stato chiamato apposta per fare ciò che il suo predecessore non voleva fare per alzare bandiera bianca davanti alla lobby gay del Vaticano 
di Francesco Lamendola  

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Finalmente, dopo un settimana di silenzio, il papa ha detto qualcosa in relazione all’enorme scalpore suscitato dalla pubblicazione del memoriale Viganò. Finora, la sola cosa che aveva detto, a botta calda, cioè sull’aereo che lo riportava in Vaticano dal viaggio in Irlanda, era stata: Fatevi voi il vostro giudizio personale; e siccome si rivolgeva ai giornalisti, aveva precisato: Voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioniIl papa del relativismo aveva con ciò ribadito il caposaldo del suo pontificato: la verità è relativa, ciascuno deve “farsela da sé”; non solo; esiste una verità giornalistica che viene prima di tutto. Non è pensabile che non si rendesse conto che parlare ai giornalisti significa parlare al mondo; pertanto, dire: “avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni” è la stessa cosa che dire: la verità è quella che dicono i giornali. Perfettamente in linea con tutto il pensiero relativista contemporaneo e quasi un remake dell’imperdibile esclamazione in diretta, quasi un grido di dolore: Dove andremo a finire se i giornalisti non riescono più a influenzare il voto degli elettori?, di una costernata Giovanna Botteri, la sera in cui fu costretta, con il cuore pezzato, ad annunciare la vittoria di Trump negli Stati Uniti e la sconfitta della signora Clinton, per la quale aveva tifato tutto l’universo dei progressisti, Bergoglio ovviamente compreso.

Mantenere la Fede!

Resistenti, non si può in alcun modo desistere.
Chi salva oggi la Chiesa? Coloro che resistono!


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Altro che non sia la “Resistenza”? - I


Se qualcuno si chiede ancora cosa il movimento cattolico della “Resistenza” intenda fare, i recenti avvenimenti negli Stati Uniti lo rendono più evidente che mai - deve mantenere la Fede!  Con la pubblicazione ufficiale il mese scorso da parte dello Stato della Pennsylvania, USA, di un documento di 800 pagine che dimostra senza ombra di dubbio la colpevolezza di ecclesiastici cattolici di alto rango per crimini abominevoli contro la legge del paese e la legge di Dio, milioni di cattolici saranno tentati, e non solo negli USA, di dubitare della Fede e di lasciare la Chiesa.

Soffia il vento, infuria la bufera..

Avviso di tempesta sul Vaticano


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Ogni lucida analisi, fondandosi sulla sola ricerca della verità, trattenendosi dal cedere all’emozione o alla passione, non può che giungere alla seguente conclusione: il Vaticano sta vivendo un periodo davvero micidiale. Le incomprensioni, i dubbi, le contraddizioni, le divisioni si moltiplicano nel seno del mondo cattolico, avendo come particolare causa la posizione del papa. Facciamo qualche esempio.

Il bersaglio dei turiferari

[ESCLUSIVA] Intervista a Marco Tosatti sul dossier Viganò.



Con piacere intervistiamo Marco Tosatti, vaticanista bersagliato dai fedelissimi di Bergoglio in questi giorni in cui è esploso il “caso Viganò”. [RS]


 RS: È giudicato tra gli artefici del “dossier Viganò”, in particolare da accesi sostenitori di Bergoglio, che spesso sostengono posizioni ultraprogressiste. Cos’ha da dire in merito? Davvero è lei il grande burattinaio?
MT: Nel momento in cui la testimonianza di mons. Viganò è apparsa, in italiano, spagnolo e inglese, i media vicini al Pontefice regnante e naturalmente ancora di più i giornalisti e propagandisti legati al Vaticano hanno cominciato a lavorare. Non per verificare se le affermazioni dell’ex nunzio fossero veritiere; ma per screditarlo su tutti i piani possibili. E hanno cercato di usare anche la mia povera persona, per il minimo contributo che ha dato a questa operazione. E allora, come ho già fatto in questi giorni diverse volte e in diverse lingue devo dire che:
Non ho convinto assolutamente nessuno a fare niente. Mons. Viganò ha preso contatto con me perché voleva far sapere delle cose pubblicamente, e voleva farlo – inizialmente – con un’intervista. Dopo il primo contatto, mi sono limitato a fargli notare che l’uscita del rapporto del Grand Jury di Pennsylvania andava a toccare i temi di cui voleva parlare, e che forse se voleva ancora fare l’intervista, era questo il momento opportuno per la sua iniziativa.

Il parlar del muto

Quando il silenzio non è d’oro

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    Penso che il modo in cui la maggior parte dei mass media si sta occupando della vicenda del memoriale di monsignor Carlo Maria Viganò passerà alla storia del giornalismo. Ma non nel capitolo «Esempi d seguire», bensì nel capitolo «Ecco quel che non si deve fare».
Consiglio la lettura del commento di Damian Thompson su The Spectator, «How the media are covering up for Pope Francis».
«È deprimente – scrive Thompson – vedere i media, sia cattolici sia laici, proteggere papa Francesco dall’accusa esplosiva  fatta dal suo  ex nunzio negli Stati Uniti, e cioè che ha consapevolmente coperto e tenuto in vita la carriera del cardinale Theodore McCarrick, predatore seriale gay».

Chi non rosica..

DOSSIER VIGANÒ
Il caso Kim Davis e la smentita che conferma

Padre Rosica e padre Lombardi precisano a proposito della discussa udienza del 2015 nella nunziatura a Washington concessa dal Papa a Kim Davis, la donna andata in galera per non aver voluto firmare il documento di matrimonio di due omosessuali. Venduta come una smentita, in realtà suona come una conferma della ricostruzione di Viganò.


   Memorandum caso Kim Davis

La messa a punto sulla vera storia dell’incontro del Pontefice e di Kim Davis, la donna cristiana (non cattolica) andata in galera in USA per non aver voluto firmare il documento di matrimonio di due omosessuali, messa a punto fatta dall’arcivescovo Viganò, ha provocato una risposta da parte di una persona coinvolta, padre Rosica, e un assenso (Rosica è “affidabile”) da parte di padre Federico Lombardi sj, già direttore della Sala Stampa vaticana.

Servitori della verità

OBBEDIENZA
No, il Papa non ha sempre ragione

Il fedele cattolico deve stare “sempre e comunque” dalla parte dei Pastori? È quello che di questi tempi alcuni sostengono, ma un'affermazione del genere indica un positivismo cristiano che evita di fare i conti con la verità e la ragione, a cui anche i Pastori sono tenuti.


Il fedele cattolico deve stare “sempre e comunque” dalla parte dei Pastori? Molti si fanno questa domanda di questi tempi. Qualcuno dice di sì, qualche altro dice di no. Vorrei provare a dire cosa sembra a me, sulla base di un certo buon senso umano e cristiano più che del diritto canonico di cui non sono esperto.

lunedì 3 settembre 2018

“Un orizzonte” che non riusciamo a vedere

Visioni della beata Emmerich in audio



Ringraziamo l’amica e – senza dubbio – “Cooperatrice della Verità….” Enza Pasquali che ci segnala la bellissima iniziativa, e pure faticosa, di leggere da “Le Visioni” della beata Caterina Emmerich, il contenuto del testo di Vincenzo Noja, che potrete trovare anche qui in formato testo.

Un tempo in cui le tenebre sembrano farsi sempre più fitte.

Crisi della Chiesa? Cosa fece San Gregorio Magno

Elevato al pontificato nel 590, in un'epoca buia per la Chiesa e per l'umanità, nel pieno delle invasione barbariche, benché gravemente malato San Gregorio Magno decise di mantenere salda la dottrina. Evangelizzare il mondo ma non cercarne la compiacenza, coltivare un sano “disprezzo del mondo”.


                                     San Gregorio Magno

Non è una novità per la Chiesa attraversare momenti molto difficili, di grave crisi. Tutta la storia della Chiesa Cattolica è piena di momenti tragici, in cui sembrava quasi prefigurarsi una fine imminente. Certo, il momento che stiamo vivendo, travagliato da scandali interni e pressioni esterne, ci fa pensare ad uno di quei momenti. Non è pensabile che la Chiesa finisca, abbiamo la parola del Signore che garantisce la sua assistenza. Ma che essa divenga ininfluente, superflua, non credibile per una gran parte di cattolici, questa è una possibilità concreta. Esisterà come istituzione, ma diverrà quasi un retaggio di un passato oramai relegato nei vaghi ricordi di un mondo che gli ha definitivamente voltato le spalle.

"Silenzio e preghiera dinanzi a chi cerca scandalo".. o a chi lo fa?

Le ultime avventure del card. Wuerl 


Il cardinale Wuerl – molto legato al cardinale Mc Carrick e da lui stesso designato alla propria successione nella diocesi di Washington D.C. – dopo la pubblicazione del memoriale di monsignor Viganò era improvvisamente scomparso. È ricomparso domenica (ieri) per celebrare la messa in Cattedrale. Nel frattempo, da chissà dove, ha mandato ai sacerdoti della sua diocesi una lettera. Pubblichiamo sia la ricostruzione di Michael Voris – del sito americano Church Militant – a proposito della latitanza del cardinale sia, di seguito, la lettera spedita dal cardinale durante la sua assenza.
Per gentile concessione di Church Militant:
 Ultime notizie in esclusiva: “la bomba Wuerl”
Church Militant ha appreso da fonti attendibili che Papa Francesco avrebbe disposto che il cardinale di Washington D.C. Donald Wuerl venga prelevato e portato fuori degli Stati Uniti prima che possa essere arrestato dalle autorità federali statunitensi.

I segni del Cielo nessuno più li considera

Il Papa in Irlanda: espressione del “sogno” dei moderni dirigenti e funzionari della Chiesa


In Italia i ponti crollano, come crollano le chiese, anche senza terremoti… come è accaduto, improvvisamente e senza avvisaglie giovedì 30 agosto, quando è collassato il tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma, nel rione Campitelli, al clivo Argentario, presso il Foro Romano, sopra il Carcere Mamertino, il più antico della capitale, dove venne incarcerato San Pietro e che si trova sotto la Cappella del Crocifisso, una cappella che risale al Cinquecento ed è collocata fra il pavimento della chiesa e la volta del carcere stesso. Per sabato e domenica (1 e 2 settembre) erano previste celebrazione di matrimoni; ma questa volta in questo luogo sacro, per grazia di Dio, nessuno ha trovato la morte, a differenza delle 43 vittime di Genova.
I segni del Cielo nessuno più li considera, né li vede, per primi i “dirigenti” della Chiesa, troppo distratti e intenti ad ascoltare soltanto i rumori e i frastuoni del mondo. Coloro che dovrebbero essere pastori, prendendo esempio dal Buon Pastore Gesù, si sono “evoluti” nell’era postmoderna, corrotta e schizofrenica in dirigenti di un ente parapubblico, che di religione e di soprannaturale non si occupa più, ma che si arrabattano, a cominciare dal successore di San Pietro, fra un discorso sociologico, uno ecumenico, l’altro promigranti e altri ancora sentimentali e inconcludenti, nel portare avanti una Chiesa rivoluzionata a partire dal Concilio Vaticano II e che ora presenta, senza più veli e ipocrisie, il suo volto trasgressivo, alternativo, apostata e talvolta malefico.

La fede è quella e non si tocca..

BERGOGLIO E' ERETICO


Ma di cosa stiamo parlando? Bergoglio è eretico. Sono 5 anni che è caduto manifestamente nell’eresia; l’unica cosa che stupisce è che nessuno nella Chiesa sia insorto a suo tempo con la necessaria energia per fare chiarezza 
di Francesco Lamendola  

 0 sberlone rabbino

Dimissioni valide di Benedetto XVI, dimissioni non valide; elezione di Francesco valida, elezione non valida; Dossier Viganò sì, dossier Viganò no. Bergoglio sapeva di McCarrick, Bergoglio non sapeva. Amoris laetitia sì, Amoris laetitia no. Comunione ai divorziati sì, Comunione ai divorziati no;  Correctio filialis sì, Correctio filialis no. Ma di cosa stiamo parlando? Ci stiamo interrogando se il papa regnante sia eretico oppure no: se eretico, infatti, automaticamente non sarebbe papa. Un papa eretico è un controsenso. Il papa è il custode del Deposito della fede: per questo è papa, non per altro. Non per lavare i piedi ai poveri (preferibilmente musulmani) e neanche per indire giubilei ordinari e straordinari. Il suo compito è uno: custodire la fede, intatta, così come l’ha ricevuta dalle mani del suo predecessore, il quale, a sua volta, l’ha ricevuta intatta, e tale deve rimanere, perché la fede cattolica è quella e non si cambia. In questo senso non esiste progresso, non esiste rinnovamento, non esiste riforma: questi sono concetti profani, che si applicano al mondo profano e alle realtà profane, non alla Chiesa. Ciò non significa che la Chiesa debba restare immobile; significa che deve restare immutato il Deposito della fede. 

Nella tana del coniglio

«Il Papa ha un’agenda piú ampia»



Il Cardinal Blase Cupich, Arcivescovo di Chicago, la settimana scorsa ha rilasciato un’intervista al canale televisivo NBC 5. L’intervistatrice, Mary Ann Ahern, ha discusso con Sua Eminenza sulle accuse contenute nel memoriale dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò. Alla domanda: «È necessario che il Papa dica esattamente ai cattolici che cosa sapeva circa il Cardinal McCarrick e quando lo seppe per la prima volta?», Cupich ha risposto:

Follow the money!

La verità su McCarrick? Follow the money!


https://si.wsj.net/public/resources/images/BN-XP529_271ks_M_20180223144622.jpg (immagine aggiunta)
    Domanda: che cos’hanno in comune il padre Marcial Maciel e l’arcivescovo Theodore McCarrick?
Per chi si occupa di cose vaticane la riposta viene facile. Sia Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, sia il cardinale McCarrick, arcivescovo di Washington dal 2000 al 2006, sono stati purtroppo al centro di gravi vicende relative ad abusi sessuali.
Marcial Maciel nel 2006 fu sanzionato dalla Congregazione per la dottrina della fede con la pena canonica della rinuncia a ogni ministero pubblico per abusi sessuali e delitti di pedofilia continuati per decenni. Quanto a McCarrick sappiamo che, riconosciuto colpevole di abusi su seminaristi, nel luglio di quest’anno ha presentato le dimissioni dal collegio cardinalizio e papa Francesco le ha accettate.
Ma, al di là degli scandali per abusi sessuali, i due sono accomunati da un altro elemento: entrambi sono stati grandi finanziatori del Vaticano. Quando si dice “grandi” bisogna pensare a tantissimi soldi. Ed è probabilmente anche per questo che, nonostante i loro peccati, hanno goduto di parecchie protezioni.

Il caporale dei Gesuiti

OMOERESIA
Anche l'Italia ha il suo padre Martin e il Pride cattogay

Il gesuita padre Pino Piva sta facendo in Italia lo stesso lavoro di padre James Martin: in nome della pastorale, dell’accoglienza e del discernimento, arriva a giustificare gli atti omosessuali. E sarà protagonista, insieme a Martin, del Forum dei cristiani Lgbt che, da alcuni anni, si svolge ad Albano Laziale, il cui vescovo Semeraro è un grande sponsor dell'iniziativa.

                             Padre Pino Piva (a sin.)

Anche l’Italia ha il suo padre Martin. Non ha la stessa fama, forse nemmeno la stessa sfrontatezza, ma di fatto fa lo stesso lavoro: corrode poco a poco la dottrina cattolica sull’omosessualità. Mettendo in archivio san Paolo, Santa Caterina da Siena e tutti i papi che hanno affrontato il tema.

Padre James Martin (l'originale), come noto ha importanti protettori, nello specifico: Kevin Farrell - vicino prima al violentatore padre Maciel, poi all’abusatore McCarrick -, nominato cardinale da Bergoglio e da lui messo a capo del Dicastero laici e famiglia; William Tobin e Blase Cupich, anch’essi intimi di McCarrick, anch’essi divenuti cardinali con il successore di Benedetto.

domenica 2 settembre 2018

“Signori, in carrozza!”

Ultima chiamata per il Paradiso… (i signori sacerdoti sono pregati di affrettarsi)

Guai ai pastori del gregge che non vogliono entrare nel Regno dei Cieli e non vi lasciano entrare nemmeno quelli che lo vorrebbero. (Matteo, 23,13)
“Signori, in carrozza!” gridava il capostazione all’epoca dei treni a vapore (quando potevi salire anche a treno in corsa, tanto bassa era la velocità). Nell’era dei voli intercontinentali, dei Jumbo Jet, si è poi passati a “i signori viaggiatori del volo AZ15 Roma-Buenos Aires sono pregati di recarsi al gate numero 25 per l’imbarco. Ultimo appello per i viaggiatori del volo AZ15 Roma-Buenos Aires”.
Con il mutar dei tempi e dei mezzi di trasporto di massa non sono mutati molto gli avvisi, i solleciti, gli ultimatum volti a non ”far perdere la corsa” ai viaggiatori distratti e ritardatari.
Ebbene, uscendo fuor di metafora e spostando la nostra attenzione al cosiddetto “popolo in cammino”, in quest’epoca di apostasia dilagante, caratterizzata da un clero nel migliore dei casi indeciso e titubante se assolvere al suo compito principale (cioè condurre le anime in Paradiso), oppure se seguire i depistaggi di una gerarchia ormai svendutasi al nemico di Dio e dell’umanità (il “Principe di questo mondo”, come lo chiama Gesù), è di fondamentale importanza ricordare ai sacerdoti e, più in generale a tutti i consacrati, “l’ultima chiamata per il Paradiso” rivolta più volte, in questi ultimi tempi, da NSGC e dalla Sua SS.ma Madre, la Beata Vergine Maria, a diversi mistici e veggenti.

Buona notte guerrieri

NOI BIGOTTI INTEGRALISTI CON I NOSTRI ROSARI E I NOSTRI SANTINI.

Il cristianesimo è diventata una religione molto carina, malleabile, duttile, opinabile, porzionabile, flessibile, compatibile con tutto e con tutti, vegetariana, gay- friendly, sostenibile e di basso impatto, low cost, à la carte, prêt-à-porter, self service, prendi solo quello che vuoi e paghi solo quello. Il cristianesimo è diventato un religione di fiocchetti di neve (in inglese Snowflake, termine che indica qualcuno che si scioglie e si spampana se solo lo guardi male) e soprattutto di pretini molto graziosi, qualcuno più patinato e qualcuno più casual, che ci presentano i loro fidanzatini ancora più carini di loro. Possiamo dire che il cristianesimo è stato portato ai saldi di fine stagione. Un cristianesimo a tinte pastello, delicate e soffici come le casule usate a Dublino, accuratamente prive di qualsiasi simbolo cristiano ( è divisorio) e chiuse da una specie di cerchio un po’ celtico e un po’ esoterico.