ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 26 dicembre 2015

Il vero nemico, come sempre, è dentro

SOCIETA' E LUSSURIA

    Quando una società sprofonda nella lussuria la sua fine è solo questione di tempo. La società odierna è letteralmente sprofondata nel sadismo e nella violenza fisica o mentale che sia e ciò si accompagna ad una avidità insaziabile                   di F. Lamendola  



 La società contemporanea che si suole definire “occidentale” non è soltanto una società materialista, edonista e permissiva; una tale definizione, benché esatta, è ancora incompleta e, soprattutto, pecca di timidezza: è quasi eufemistica. La società odierna è letteralmente sprofondata nella lussuria, nel sadismo e nella violenza, fisica o mentale che sia; e ciò si accompagna ad una avidità insaziabile, a una cupidigia di beni chiaramente patologica, e ad una superbia intellettuale che deriva dall’avere deposto Dio dall’altare e dall’essersi assiso l’uomo stesso al suo posto, forte delle proprie conquiste scientifiche e tecnologiche e forte soprattutto, negli ultimi anni, della ormai raggiunta capacità di manipolare il patrimonio genetico di qualunque essere vivente.

La bagarre sulla dottrina

Due lettere pro Francesco. E cinque contro

francesco
Le due lettere in difesa di papa Jorge Mario Bergoglio pubblicate nel post precedente hanno acceso una discussione molto vivace, nel pieno delle festività natalizie.
Ecco qui di seguito cinque repliche, tra quelle fin qui pervenute, variamente critiche degli argomenti dei due apologeti.
Una di esse arriva dalla Francia, a firma di un giornalista e saggista. Mentre le altre da quattro diverse città d'Italia.
Curiosamente, tre su quattro degli italiani sono giuristi, come lo è il magistrato romano Francesco Arzillo, l'autore della prima delle due lettere pro Francesco.

L'accanirsi di Erode

La scuola con il Natale laico: "Qui nessuno è cresciuto con il presepe"

Viaggio nell'istituto triestino che non ha alcun riferimento religioso. La curia all'attacco: "È una follia laicista"
Sentirselo dire non lascia indifferenti. Non può. Che in una scuola, la “Iqbal Masih” di Trieste, nessuno sia cresciuto con il presepe, fa una certa impressione.


Ma oggi le tenebre sono ancora più fitte


TENEBRE NERE SENZA CRISTO 
     
         I briganti del Sinedrio sono riusciti ad acchiappare Gesù, per mezzo di un discepolo che Lo ha venduto per 30 denari, e Lo hanno poi processato con furia belluina. Lo hanno consegnato a Pilato, il governatore romano della Giudea, e con il suo consenso Lo hanno sbattuto sulla croce, ad un passo fuori da Gerusalemme. Pensano che ora tutto sia finito ma in realtà cominciano i guai più paurosi. Gesù di Nazareth pende dalla croce, è tutto piagato, vestito solo della sua pelle. Il cielo si oscura e il terremoto scuote la terra. Gli evangelisti quasi impassibili raccontano riguardo a quel giorno, venerdì 7 aprile dell’anno 30, vigilia della Pasqua: «Era l’ora sesta quando si fece buio su tutta la Terra, sino all’ora nona» (Lc 23,44). «Venuta l’ora sesta scesero le tenebre su tutta la Terra, sino all’ora nona» (Mc 15,33). E Matteo: «Dall’ora sesta in poi si fece buio su tutta la Terra, fino all’ora nona» (Mt 27,45). L’ora sesta è mezzogiorno, mentre l’ora nona corrisponde alle tre del pomeriggio. Ci sono tre ore di tenebre, di buio fitto su tutta la terra. È da notare che le tenebre avvolsero non solo Gerusalemme, ma «tutta la Terra», come dicono i tre evangelisti.

Abbiamo bisogno di qualcos’altro (o di qualcun'altro?)

OSHO AL POSTO DEL MASCHIO

    Non conosco donna fra i 35 e i 55 anni che non sia attratta dall’esoterismo da Osho da Milarepa o le più colte da Gurdjieff. La Chiesa non è riuscita a intercettare i bisogni spirituali che si creano in una società materialistica                                                 di Massimo Fini  




Non conosco donna, fra i trentacinque e i cinquantacinque anni, che non sia attratta dall’esoterismo, da Osho, da Milarepa o, le più colte, da Gurdjieff. E’ una cosa che ha poco senso perché si tratta di esperienze interiori che possono essere vissute solo là dove quelle religioni o filosofie orientali sono nate e si sono sviluppate e non possono essere esportate e sostituite da letture (“Il Tao detto non è il vero Tao”) o da guru e Illuminati più o meno improvvisati e spesso non innocenti trasferitisi in Occidente. Per la verità questo volgersi all’Oriente, religioso o filosofico, coinvolge anche gli uomini (anche se non ne ho visto mai uno, almeno di mia conoscenza, salmodiare Nam Miyoho Renge Kyo) e fa parte di un fenomeno più generale. Il fatto è che la Chiesa non è riuscita a intercettare i bisogni spirituali che, per contraccolpo, si creano in una società materialistica come la nostra.

Ognuno dà il Pane che ha..!

Il corretto modo di fare la Comunione

Tutti noi sappiamo che il sacramento dell’Eucaristia, e in particolare la sacra Comunione, è il tesoro massimo, il vero cuore spirituale e la santità stessa della Chiesa. D’altra parte si deve constatare che il momento della sacra Comunione, in non poche assemblee liturgiche dei nostri giorni, diventa meno sacrale e augusto e riveste sempre più un carattere di quotidianità, giacché mancano quasi del tutto evidenti segni esteriori di adorazione verso le sacre Specie e la cura riverente dei frammenti dell’ostia sacra.
A questa situazione ha contribuito in gran parte innegabilmente anche l’uso di ricevere la sacra Comunione in piedi e nella mano. Sembra che i pastori della Chiesa si siano abituati a questa situazione.

venerdì 25 dicembre 2015

Dio e Non Dio

Germania, primi anni del Novecento. Durante una conferenza presso l'università di Berlino, un noto intellettuale lanciò una sfida all'uditorio studentesco: "E' vero che Dio ha creato tutto ciò che esiste?"
Uno studente sollevò il braccio e rispose: "Certo!"
"Orbene" - proseguì l'intellettuale - "se Dio ha creato tutto, allora ha creato anche il male, dato che il male esiste oggettivamente, ed è soverchiante intorno a noi. E siccome noi siamo ciò che produciamo, se Dio esistesse, sarebbe prevalentemente malvagio."
Gli studenti ammutolirono, e l'intellettuale sorrise. "In realtà questo discorso non vuole provare che Dio sia malvagio, ma solo che non esiste. E' semplicemente un mito religioso."

Baciava il vescovo..!?

Critica il brano ‘Bacia il diavolo’, parroco punito dal Vescovo

Ha detto una verità scomoda. Per questo è stato punito. Non dai detrattori, bensì dai suoi superiori. Domenica 29 novembre, chiesa della Santissima Trinità a Wisembach, nei Vosgi: il parroco, mons. François Schneider, nel corso dell’omelia, ha parlato degli attentati avvenuti a Parigi sedici giorni prima. Precisando come, a suo giudizio, lo spettacolo musicale in corso al teatro Bataclan, prima dell’irruzione dei terroristi islamici, fosse «ispirato da satana».
Queste parole sono state immediatamente riferite al Vescovo, mons. Jean-Paul Mathieu, alla guida della Diocesi di Saint-Dié. Il quale ha, a sua volta, ordinato al suo prete di presentare pubblicamente le proprie scuse, sempre nel corso della S. Messa.

Abuso della Misericordia

Misericordia, virtù ordinata o passione sregolata?

L’insegnamento di San Tommaso d’Aquino

S. Margherita da Cortona: dal concubinaggio alla santità. 
La misericordia di Dio

La parola misericordia è oggi tra le più abusate e l’improprio utilizzo di un termine così legato alla Sapienza e Bontà divine ha delle conseguenze che si riflettono anche sul modo di intendere la natura di Dio. Se da una parte è vero che vi possono essere più modi d’intendere la misericordia, dall’altra è importante introdurre alcune precisazioni per non approdare a gravi errori in materia di fede e di morale.
In questo breve articolo vedremo alcune capitali distinzioni che San Tommaso fa nella Summa Theologiae ed analizzeremo principalmente la questione di come vada intesa la nozione di misericordia nell’uomo e la nozione di misericordia in Dio. Poste queste distinzioni, utili ad evitare tanto lo scoglio del panteismo che quello correlativo dell’antropomorfizzazione eccessiva di Dio, vedremo quali siano le ragioni e le condizioni della misericordia per i peccatori, seguendo il Dottore Angelico.

Peana al novello Mosé!

Natale di lotta e di governo per Papa Francesco: da universale a globalizzato, da indulgente a misericordioso

PAPA

Se dovessimo pubblicizzare l’Anno Santo con uno slogan diremmo che Francesco, nel suo terzo Natale da pontefice, ha lanciato una gigantesca operazione “porte aperte”.
Diecimila soglie sante, una media di tre per diocesi, che emergono dai siti e dai bollettini, approvate ufficialmente dai vescovi. Più il “sommerso”. Un numero indefinito di accessi “abusivi”, creativi, personalizzati: autorizzati direttamente da Dio e incoraggiati dal suo Vicario. La più grande “sanatoria”, e cura risanatrice, in due millenni di cristianesimo.

“Fate così e sarete felici”

UNA TEOLOGIA ALLO SPECCHIO

    Son le leggi d’abisso così rotte? o è mutato in ciel novo consiglio? i teologi progressisti e modernisti non hanno capito nulla stanno lì a cavillare a fare le pulci ai grandi teologi di ieri dall’alto della loro piccolezza presuntuosa                                 di F.Lamendola  


Sono tre grossi volumi un po’ ingialliti, fitti di pagine, di concetti, di anima: qualche cosa di molto simile a un prontuario per le svariate evenienze della vita interiore, ma senza la puerile petulanza di certe opere che promettono di chiarire ogni dubbio spirituale con una risposta bella e pronta, stile “fate così e sarete felici”.

“Non lo festeggio, sono cattolico”.

Natale non è eccezionale

La cultura secolarista affamata di modernità (e molti cattolici) cerca ogni anno motivazioni esterne che rendano straordinario il 25 dicembre. E’ così che si uccide il senso cristiano, cioè rituale, della festa

Un dettaglio della Natività coi Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi del Caravaggio
Sul Natale non c’è niente da dire; non più di quanto i giornali sentano il bisogno di scrivere riguardo alla Pentecoste o all’Ascensione o alle svariate feste che si nascondono nelle pieghe del calendario e sfilano sotto l’indifferenza collettiva e il giustificato silenzio dell’informazione martellante. Un giornale dovrebbe dare notizie: a cosa serve che parli invece di una ricorrenza, ossia di un giorno il cui arrivo è tanto prevedibile da essere segnato in rosso e in cui si reitera stancamente ogni anno una lista di cose da fare – i regali, il panettone, gli auguri – da cui pagine sempre più stracche di quotidiani cercano di spremere qualcosa di diverso da raccontare al solito pubblico, o un modo diverso di raccontargli le solite cose?

Una bellezza da conservare

Così hanno ucciso il Natale: ecco le tradizioni cancellate

Dalle scuole alla famiglia, ormai il Natale ha perso il suo vero significato. Un modo per estirpare le radici della nostra cultura
“La tradizione - diceva Ezra Pound - è una bellezza da conservare, non un mazzo di catene per legarci”. Un filo rosso che lega la comunità, che unisce le persone intorno ad un sistema di valori.


Affermare che il cristianesimo non ha permeato la vita dell’Occidente è (lecitamente) sciocco, eppure quel filo rosso è stato tranciato. Di netto. con un obiettivo preciso: estirpare le radici cristiane dell’Europa e sostituirle con multiculturalismo, globalismo, buonismo.

Tot Pontifices, tot Natales?

Ecco perché a Roma non è un Natale qualsiasi

Nell'anno del Giubileo la presenza di due papi, di due commissari, la minaccia dell'Isis e l'ombra di Vatileaks che incombe su San Pietro rendono questo Natale molto speciale
Due Papi, due commissari e un Giubileo. In un clima di instabilità per il Comune e per il Vaticano, investito dal caso Vatileaks 2, Roma festeggia il Natale con la minaccia incombente di un attacco terroristico da parte dell’Isis.Una minaccia che ha spaventato per primi i turisti che, dopo gli attentati di Parigi, hanno disdetto il loro arrivo nella Capitale per partecipare l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, alla cerimonia d’apertura della Porta Santa celebrata da Papa Francesco.


Morire a Natale?

Lévinas, il filosofo che negava il trascendenteIl giorno di Natale di vent’anni fa moriva il filosofo francese di origine ebraica Emmanuel Lévinas. La sua filosofia, assieme a quella di Martin Buber, è molto accreditata all’interno del mondo intellettuale ed accademico cattolico. Il quotidiano Avvenire gli dedica una vera apologia. Ma la filosofia di Lévinas è compatibile con la dottrina cattolica? No. Vediamo perché.

Sulla liturgia del tempo di Natale

Noctem santissimam celebrantes. Una nota edificante di Padre Adrian Fortescue sulla liturgia del tempo di Natale


Padre Adrian Fortescue (1874-1923) fu importante figura intellettuale e religiosa tra la fine del secolo XIX e i primi decenni del XX (vedi qui una biografia scritta da Michael Davies). Erede del Movimento di Oxford e dell’epoca del cattolicesimo inglese inaugurata dal Beato John Henry Newman fu autore di numerosi scritti storici, liturgici e teologici (vediqui un'antologia) e del famoso manuale di liturgia cattolica The Ceremonies of Roman Rite Described (1917) (vedi qui). Dall’edizione più recente di quest’ultima opera (rivista dal benedettino Alcuin Reid e pubblicata nel 2003 con l’introduzione del Cardinal Castrillón Hoyos) riportiamo, nella nostra traduzione, la prima parte del paragrafo dedicato alla liturgia di “Christmas and Epiphany” (seguirà nei prossimi giorni il testo sull’Epifania). La descrizione di Fortescue della liturgia del tempo di Natale, pur estremamente asettica, non perde mai di vista la complementarietà tra regole sull’Ufficio e regole sulla Santa Messa e lascia presagire l’immutabile bellezza del tempo redento.

giovedì 24 dicembre 2015

Fine primo tempo?



I Francescani dell'Immacolata: ultima puntata

Questo che leggete sarà l'ultimo articolo che comparirà sulla Corsia in merito ai Francescani dell'Immacolata (F.I.) in quanto riteniamo che non ci sia più nulla degno di nota riguardante le vicende di un Istituto apparentemente ancora esistente ma, di fatto, tragicamente sfigurato (per non dire, morto e sepolto); tale infatti è la condizione di un Ordine sul quale si è abbattuta una persecuzione di inaudita violenza, paragonabile ad un uragano che ha lasciato al suo passaggio solo macerie.
Rimane però l'obbligo morale di esporre il nostro pensiero, frutto di ciò che abbiamo visto con i nostri occhi, avendo conosciuto e frequentato alcuni F.I. ed essendo stati testimoni dell'odio che si è scatenato su di essi.
Siamo persuasi del fatto che contro questo Istituto si è abbattuta una persecuzione diabolica: lo diciamo chiaramente perché abbiamo visto all'opera la cattiveria satanica, l'odio verso la vita condotta in santità, la menzogna più velenosa, l'ingiustizia camuffata da meschina ambiguità e malvagità. Obiettivo: distruggere questi religiosi appartenenti alla Madonna Immacolata e soffocare le loro opere di bene.

Volle farsi pargolo

Una bella storia di Natale, veramente accaduta

Ecco una storia vera, accaduta in Ungheria in un tempo di terribili persecuzioni contro la fede. E’ raccontata nel suo libro Chi comprenderà il cuore di Dio? da  Padre Marie Dominique Molinié, sacerdote cattolico, domenicano e tomista, nato nel 1918 e morto nel 2002.  Alla scuola comunale l’istitutrice è un’atea militante che non perde nessuna occasione per seminare dubbi nei cuori dei bambini che, quasi tutti, vengono da famiglie praticanti. 
Una dei bambini, Angela, di 10 anni, si distingue per la grande fede e diventa il bersaglio della istitutrice.
Un giorno questa donna inventa un nuovo metodo per estrarre ogni barlume di fede dal cuore di questi bambini innocenti. Domanda a Angela:
- Quando i tuoi genitori ti chiamano, che fai?
- Vado da loro – risponde la bambina.
- E quando chiamano lo spazzacamino, che succede? – incalza la donna.
 - Arriva lo spazzacamino – è la risposta della bambina.
- Bene figlia mia, viene perché esiste! Tu vieni perché esisti. Ma supponiamo che i tuoi genitori chiamino tua nonna che è morta, pensi che verrà? – domanda l’istitutrice.

Il significato del Natale

Il Tempo di Natale celebra l'anniversario della nascita del Figlio di Dio, e ci prepara alla sua venuta futura come Giudice.
A patire da Natale, la liturgia segue passo passo nel suo Ciclo Gesù, nella sua opera di redenzione, perché la Chiesa, godendo di tutte le grazie che derivano da ciascuno di questi misteri della vita di Lui, sia, come dice l'Apostolo S. Paolo, la Sposa senza macchia, senza ruga, santa ed immacolata, che Egli potrà presentare al Suo Padre, quando tornerà a prenderci alla fine del mondo.
Questo momento, designato dall'ultima domenica dopo la Pentecoste, è il termine di tutte le feste del calendario cristiano.
Percorrendo le pagine che il Messale e il Breviario dedicano al Tempo di Natale, si trova ch'esse sono consacrate specialmente ai misteri della fanciullezza di Gesù. La liturgia celebra la manifestazione al popolo Giudeo (Natività: 25 dicembre) e pagano (Epifania: 6 gennaio) del grande mistero dell'Incarnazione, che consiste nell'unione in Gesù del Verbo generato dal Padre prima di tutti i secoli, con l'umanità generata dalla sua madre nel mondo. E questo mistero si contempla con l'unione delle nostre anime al Cristo che ci genera alla vita divina: “A tutti quelli che l'hanno ricevuto ha dato il potere di divenire Figli di Dio”.

Sull'orlo dell'abisso

La rivoluzione dell'immediato postconcilio


22:08
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VIDEO. Testimonianza di un sacerdote sulla rivoluzione operata nel post Concilio.
 Stefano Milanesi 
Invece di indire il concilio, Papa Giovanni XXIII avrebbe fatto meglio a rivelare al mondo il Terzo Segreto di Fatima, come richiesto dalla Madre di Nostro Signore Gesù Cristo. L'umanità non si troverebbe ora sull'orlo dell'abisso.

"Semel in anno" ?

“Fare penitenza” nel Giubileo: domande e risposte

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Questioni sulla penitenza (in occasione del Giubileo)
Un dialogo sulla penitenza, soprattutto nell’anno giubilare, può essere opportuno, per sollevare quegli aspetti della confessione “che nessuno affronta”. Approfitto delle franche domande sollevate da G.C.Martini per entrare in questioni tanto delicate quanto urgenti.

Nella notte del mondo

NATALE: l’ora della fiducia nella notte del mondo

(di Roberto de Mattei) Il Santo Natale non è solo una tradizione culturale dell’Occidente o la semplice memoria, cara ai cristiani, di un fatto storico accaduto in Palestina 2015 anni fa. Natale è il momento in cui il Redentore dell’umanità si fa presente a noi in una culla, chiedendoci di adorarlo come Re e Signore dell’universo. La Natività è, sotto questo aspetto, uno dei misteri centrali della nostra fede, la porta che permette di entrare in tutti i misteri di Cristo.
Papa san Leone Magno (440-461) scrive: «Colui che era invisibile nella sua natura si è reso visibile nella nostra. L’incomprensibile ha voluto essere compreso; Lui che è prima del tempo, ha cominciato ad essere nel tempo; il Signore dell’universo, velando la sua Maestà, ha ricevuto forma di schiavo» (Sermo in Nativitate Domini, II, § 2).

Niente auguri..

Raphael Louis I, patriarca della Chiesa cattolica caldea dell'Iraq, disdice tutti incontri con autorità politiche per Natale

Raphael Louis I, patriarca della Chiesa cattolica caldea dell'Iraq, disdice tutti incontri con autorità politiche per Natale
di Fulvio Scaglione*
(vice-direttore di Famiglia Cristiana)


Raphael Louis I, patriarca della Chiesa cattolica caldea dell'Iraq, ha disdetto per questo Natale tutti gli incontri con autorità ed esponenti politici.

Pacchi per poveri..

C'è un pacco dono sotto l'albero, per la "scuola di Bologna"

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Pochissimi l'hanno notato. Ma nella "finanziaria" approvata sotto Natale dal parlamento italiano, all'articolo 115 bis, ci sono 3 milioni di euro annui destinati a "infrastrutture di ricerca delle scienze religiose".
Definizione in cui rientra la Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna, l'istituto fondato da don Giuseppe Dossetti e da Giuseppe Alberigo, oggi diretto dallo storico della Chiesa Alberto Melloni, che è il cuore pulsante di quella "scuola di Bologna" divenuta famosa in tutto il mondo per la sua interpretazione del Concilio Vaticano II come rottura e nuovo inizio nella storia della Chiesa.

mercoledì 23 dicembre 2015

Dedicato a Jorge y Joao Braz de Aviz

Don Attilio Negrisolo: la persecuzione contro Padre Pio


Assolutamente da non perdere l'eccezionale video/testimonianza di don Attilio Negrisolo, figlio spirituale di Padre Pio e suo compagno nella persecuzione e nel dolore. Don Attilio racconta in questo video chi era Padre Pio e quale dono Dio ha fatto alla Chiesa con questo straodrinario santo. Da ascoltare con cura e meditare il racconto di questo santo sacerdote. Buona visione!

Il vero bene comune è l’ordine voluto da Dio

BENE COMUNE E ORDINE DIVINO

    Il vero bene comune è l’ordine voluto da Dio. In una società, come la nostra, pervasa dal modello edonista e consumista, il fine comune non esiste; o, se esiste, lo si può definire solamente in senso negativo                                                     di Francesco Lamendola  


 Oggi si fa un gran parlare del bene comune; e, quando si parla troppo di una cosa che, in apparenza, è molto semplice e perfino ovvia, significa o che quella cosa non è poi così semplice e ovvia, oppure che la si sta mistificando deliberatamente, per stravolgerne e, magari, addirittura capovolgerne il significato.

Si può fare di più !?

Incarnazione

La nostra Patria fu cristiana

Venite Adoremus






Tra i tanti divieti di quest'anno c'è stato anche quello di non cantarel'Adeste Fideles. E' in latino e bisogna che il latino sparisca dalla cultura. Sia in chiesa  che a scuola, che al di fuori.  Di questo, dimenticai di scrivere nel  precedente post "Nessuna deroga sui simboli". Ecco perché ho ovviato con questo titolo, tratto dal famoso canto,  prima di prendere commiato da voi.


L 'Adorazione dei Pastori è un evento della vita di Gesù descritto nel Vangelo di Luca: al momento della sua nascita a Betlemme alcuni pastori vengono avvertiti dell'avvenimento da un angelo e si recano ad adorare il neonato.