Eppure la Chiesa rinascerà, magari fra 300 anni. L'esempio dei "cristiani giapponesi", sopravvissuti "260 anni" a una terribile persecuzione. Se gli uomini sono infedeli, "Dio è sempre fedele": perciò la sua Chiesa non sparirà
di Francesco Lamendola
Quello che sta succedendo fuori e soprattutto dentro la Chiesa cattolica negli ultimi decenni, e particolarmente nella fase successiva al Concilio Vaticano II, e che sta culminando ora, sotto il pontificato di Francesco I, sembra andare nella direzione di un suo progressivo, metodico, inesorabile auto-annichilimento. Anche se i cattolici progressisti e i modernisti che si spacciano per cattolici usano tutt’altro linguaggio e parlano di una rinascita, di un ritorno alle origini, di una seconda giovinezza, insomma abbondano nell’adoperare toni entusiastici e trionfalistici che sono, poi, smaccatamente autocelebrativi, dato che lodando la loro riforma e la loro supposta rinascita, a chi sappia guardare le cose con obiettività e senza perdere di vista quali siano la vera natura e la vera finalità della Chiesa, ossia la santificazione delle anime mediante la trasmissione del Vangelo di Gesù Cristo, e non un’opera di tipo sociale ed umanitario, analoga e concorrenziale a quella di tanti organismi governativi e non governativi, appare invece evidente che la Chiesa si è messa sulla via dell’auto-dissoluzione, e che le cose sono giunte a un punto tale per cui ben difficilmente si potrà ancora fare qualcosa per scongiurare il disastro finale.