ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 5 marzo 2016

Il corano dei bergogliani: Jesus akbàr!

Islam, la svolta del nuovo vescovo «A Bologna serve una 
moschea» 
 Corriere della Sera - Bologna 
«Sono favorevole a una moschea a Bologna». L’arcivescovo Matteo Maria Zuppi spinge per un grande luogo di culto musulmano in città. E le sue parole spiazzano tutti, dal sindaco Virginio Merola al coordinatore della comunità islamica bolognese Yassine Lafram. Ma l’imprevedibilità di Zuppi ha ormai abituato tutti, (...) 

Cine Gospa Circus (a colori e in bianco e nero per daltonici..)


Monica Comi ‘Ho Visto La Madonna A Medjugorje E Mi Ha Sorriso’


Monica Comi, è una mamma di famiglia. Ha due figli: Elisabetta e Marco Giuseppe.
E’ sposata con Enrico e vivono in provincia di Vicenza.
La sua famiglia è sempre stata vicino a Dio.
Monica, è’ sempre disponibile in parrocchia, animando la messa.
Dal 2002 ad oggi, gestisce e lavora insieme ai suoi genitori, suo fratello e sua cognata, presso il bar di famiglia “Bar Flavia”.
L’incontro con la Vergine Maria a Medjugorje ha cambiato la sua vita.

Ma quando mai?

PASTORI IN CONFUSIONE

    Pastori del gregge o seminatori di scandalo? Ci sono vescovi e teologi che a partire dal Concilio Vaticano II sono diventati seminatori di confusione facendosi fautori di una sorta di relativismo spirituale. Ma il Vangelo è cambiato? 
di F. Lamendola




Ci sono vescovi e teologi i quali, a partire dal Concilio Vaticano II, invece di porsi come pastori del gregge, sono diventati, in effetti, e al di là della loro personale bona fides, dei seminatori di confusione, persino di scandalo, nei confronti del popolo cristiano; non mostrano più, con chiarezza e autorevolezza, la via da seguire, la via maestra tracciata dalla Chiesa in secoli e secoli di storia, di pensiero, di sostegno dello Spirito Santo, ma si fanno fautori di una sorta di relativismo spirituale, di una specie di soggettivismo religioso,partendo dall’erroneo presupposto che “tutto è grazia”, fraintendendo la nota frase di S. Paolo e ponendo come dato già acquisito ciò che è, invece, un impegnativo, faticoso e mai scontato cammino della Chiesa verso il compimento del Vangelo e la realizzazione della Promessa divina.

Il salvadanaio cattolico è consunto

L'OPA DELL'ASTUTO ADINOLFI

    Il partito del Family Day ovvero dell’Opa di Adinolfi sulla destra cattolica. Adinolfi come Costantino:No secco all'astuto giocatore di poker già deputato del Pd che ebbe a transitare nel montismo e strizzato l'occhio a Grillo-Renzi 
di Giovanni Vasso


Il fatto. Il partito del Family Day ovvero dell’Opa di Adinolfi sulla destra cattolica

di Giovanni Vasso
Barbadillo


Mario Adinolfi, come Costantino (l’imperatore, intelligenti pauca), ha avuto chiara illuminazione. Ed è partito, novello San Giorgio, all’assalto del fortino senza padrone (il Drago che fu Alleanza Nazionale è ormai dissolto, quello che fu Forza Italia è di fatto morente) in cui c’è il tesoro di voti e cuori destri.  Fiero e orgoglioso della sua specialissima protezione divina, “In hoc signo vinces”, dalla tribuna della “Croce” ha lanciato la sfida alle rovine del centrodestra: avanti, con il Popolo della Famiglia che sarà nuovo soggetto politico e partitico pronto a scender nell’agone elettorale già da subito, alle amministrative. Che sia un progetto e non una mera boutade lo annuncia l’assemblea fondativa convocata a Roma per l’undici marzo prossimo venturo.

Quando il popolo indurisce la cervice

Ita et nunc


 Come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così anche ora (Gal 4, 29).


Se i Protocolli dei Savi di Sion fossero stati un falso compilato dalla polizia zarista, non si capisce a che scopo Nicola II ne avesse portato con sé una copia a Ekaterinburg, dove fu trucidato con tutta la sua famiglia. Altro indizio di autenticità è il fatto che buona parte del piano in essi descritto si è già realizzato, a cominciare da quella rivoluzione marxista, finanziata e diretta dalle logge ebraiche, che in una prima fase lo detronizzò e in una seconda lo eliminò fisicamente. Non senza motivo un esperto di massoneria, qual era padre Kolbe, li aveva presi molto sul serio. I figli carnali di Abramo, non sopportando che i suoi figli spirituali li abbiano soppiantati nel godimento dei beni messianici, si sono votati ad una lotta senza quartiere contro di loro, fino all’ultimo cristiano. Non potendo certo sterminarli tutti (nonostante i ricorrenti massacri inaugurati nel 1792 e tuttora in corso per mano islamica), hanno pensato bene di pervertirne la fede al fine di condurli inavvertitamente alla loro stessa apostasia e riassorbirli così nella propria incredulità.

Consulente non bergogliana

Lutero commemorato come merita nelle parole di S.Teresa d'Avila

 (Dal Cammino di perfezione, cc. 1-3) “In questo tempo mi giunse notizia dei danni e delle stragi che avevano fatto in Francia i luterani e di quanto andasse aumentando questa malaugurata setta. Ne provai gran dolore e, come se io potessi o fossi qualcosa, piangevo con il Signore e lo supplicavo di porre rimedio a tanto male. Mi sembrava che avrei dato mille volte la vita per salvare una fra le molte anime che là si perdevano. Ma, vedendomi donna e dappoco, nonché incapace a essere utile in ciò che avrei voluto a servizio del Signore, poiché tutta la mia ansia era, come lo è tuttora, che avendo egli tanti nemici e così pochi amici, decisi di fare quel poco che dipendeva da me.

A piccoli passi verso il 2017?

Il mondo ortodosso riconosce la Santa Casa di Loreto. Tappa gloriosa di una storia comune

Una giornata storica, una «tappa gloriosa» che unisce il mondo latino cattolico con quello orientale bizantino, e che segna un ulteriore «arricchimento reciproco dei valori spirituali e culturali»: nelle parole dei partecipanti c’è tutta l’importanza dell’evento in programma domani 5 marzo a Loreto, in provincia di Ancona, dove, in occasione del settimo centenario della fondazione dell’attuale basilica pontificia, autorità ortodosse delle Chiese di Albania, Georgia, Grecia, Romania, Russia e Serbia si riuniranno in preghiera presso la Santa Casa insieme alla delegazione pontificia e ai rappresentanti della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta.

“Facile è cavalcare la tigre, difficile è scendere”.

Strane coincidenze nella nuova strategia comunicativa del Vaticano

La notte da Oscar del cardinale “ranger” George Pell
Il cardinale George Pell
Roma. Far coincidere la prima delle audizioni del cardinale George Pell davanti alla Royal Commission australiana (cioè la più alta istanza inquirente del Paese) con la notte degli Oscar in cui sicuramente il film “Il Caso Spotlight” avrebbe conquistato una statuetta (ha addirittura vinto quella di maggior prestigio come miglior film) non può essere considerata casuale. Pell doveva rendere la sua testimonianza già agli inizi di dicembre dell’anno scorso, poi ha chiesto di essere ascoltato in video streaming per problemi di salute relativi alla sua età e ai suoi disturbi cardiaci. La Commissione , che lo voleva interrogare di persona, ha chiesto un aggiornamento, al fine di accertare se le condizioni di salute fossero migliorate. Ciò non è avvento, e di rinvio in rinvio, di valutazione in valutazione, si è arrivati alla notte degli Oscar. Pura coincidenza o che altro? Forse strategia. Della Royal Commission o si tratta anche  di una nuova strategia comunicativa vaticana?

venerdì 4 marzo 2016

Per me risulta ridicolo:

Se riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore  

Riflessioni sul Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che modifica il Rito della “Lavanda dei piedi”.

“Se riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore” (Galati, 2, 18)
di Don Giovanni Stefano Di Maria
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In data 6 gennaio 2016, solennità dell’Epifania del Signore, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con la firma del Prefetto Robert Card. Sarah e un commento dell’Arcivescovo Segretario Arthur Roche, ha emanato il Decreto “In Missa in Coena Domini”, che muta il Rito della  ‘Lavanda dei piedi’, dando attuazione ai desiderata di Papa Francesco, espressi con Lettera del 20 dicembre 2014.
Riprendo la missiva del Sommo Pontefice con questo metodo: ritrascrivo il testo pontificio, evidenzio in corsivo alcune sue affermazioni, fra parentesi in neretto offro il mio contributo.


In verità non è difficile comprendere..

Meglio affittare l’utero o la vagina?


di Roberto Quaglia – Roberto.info
Ho lottato con me stesso per non dire assolutamente nulla in merito alla grande telenovela nazionale – utero sì, utero no (nel senso dei contratti di locazione uterina agevolata per spermatozoi ed ovuli senza fissa dimora). Alla fine ho dovuto arrendermi e dire la mia anch’io.
Nella stragrande maggioranza delle discussioni in merito il tema è mal posto. Se ne fa una questione morale e sulle questioni morali possiamo stare a cianciare fino alla fine dei tempi.
Il tema invece – come sempre – è innanzitutto capire di cosa stiamo parlando.
In verità non è difficile comprendere che cosa sia l’atto di affittare l’utero di una donna per farvi crescere un bambino proprio. E’ un contratto di prostituzione. A chi se ne fosse dimenticato gioverà ricordare che sesso e procreazione sono categorie di fenomeni attigui, talvolta addirittura correlati, e che l’utero non a caso si trova subito al di là della vagina. Non vorrei qui passare per complottista, ma vi assicuro che non è una coincidenza. C’è una ragione se utero e vagina sono così vicini.

Conti senza l'oste?

Uccisa la famiglia, lo Stato ne divora i figli
Se lo Stato vuole inquadrare alla perfezione i suoi sudditi, il suo maggiore ostacolo è la famiglia, ovvero il luogo dove ognuno è generato alla libertà e all'amore autentici.


L’ho capito nelle discussioni di questi giorni: il matrimonio così come è inteso dai sostenitori - o meglio, da alcuni sostenitori - di questa legge è cosa completamente diversa dal matrimonio così come è stato inteso negli ultimi secoli in occidente. 
Ne rimane a malapena il guscio esterno, il nome: tutto il resto, all'interno, è cambiato.

Veleno per l’anima

Sui peccati non rivelati (anche per vergogna) in confessione

"Beata Caterina Anna Katharina Emmerick"
"Ieri, 27 ottobre 1821, fui portata da una donna che era sul punto di perdersi. Lottai con Satana davanti al letto della malata, ma il demonio mi buttò fuori. Era troppo tardi…questa donna era sposata e aveva tre figli. Era considerata molto bella e viveva secondo il mondo e la moda. Aveva un rapporto illecito con un sacerdote, e aveva taciuto in confessione questo peccato. Aveva ricevuto i santi sacramenti e tutti facevano grandi elogi della sua buona preparazione e disposizione per ben morire…tutti i miei sforzi risultarono vani. Era troppo tardi, non mi fu possibile avvicinarmi a lei e morì. Era atroce vedere Satana che si portava via quell’anima."

Quando i gesuiti non erano papi

I veri motivi della Riforma protestante  (II parte)

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Apologetica – rubrica quindicinale di Corrado Gnerre
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I veri motivi della Riforma protestante  (II parte)
per leggere la prima parte clicca qui   
di Corrado Gnerre

Cari lettori, riprendiamo il discorso in merito alle vere cause della Riforma protestante. Nell’articolo precedente abbiamo sottolineato quanto la corruzione della Chiesa del tempo e la cosiddetta “vendita delle indulgenze” non siano state le vere cause. Ma fu altro. Visto poi che è sapienza comune del cristiano il saper distinguere tra santità della Chiesa e peccabilità degli uomini di Chiesa, non ci si accorge che se si afferma che tutto ciò che Lutero fece, lo fece solo perché scandalizzato dalla corruzione della Chiesa del tempo (e molto spesso questo lo si dice per motivi ecumenici), a pagarne le conseguenze è la stessa memoria di Lutero. In tal caso, infatti, Lutero figurerebbe come un personaggio dall’intelligenza e dalla preparazione teologica tutt’altro che interessanti.

Al terrifico loghista papale (^) non basta aver rovinato Lourdes.(*).?

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(a cura Redazione "Il sismografo")
(LB) Si avvicina il giorno in cui sarà possibile ammirare l'unica opera di Antoni Gaudí i Cornet (Reus, 25 giugno 1852 – Barcellona, 10 giugno 1926) fuori dalla Spagna. Il luogo sarà il Cile, in concreto una città a 100 km a sud della capitale chiamata Rancagua, legata da sempre alla famosa miniera di rame "El Teniente" (Sewell), la più grande del mondo sottoterra. Mercoledì 9 marzo, la città con il suo vescovo, mons. Alejandro Goic, accoglieranno con un intenso programma il gesuita sloveno Marko Rupnik. Il motivo della visita è particolare: padre Rupnik si recherà al luogo dove entro la fine del 2017 dovrebbe sorgere la "Capilla Nuestra Señora de Los Ángeles”, progetto dell’artista catalano A. Gaudí. 

Ma certo! Ecco l'idea!!


Dunque vediamo un po'... Ipotizziamo... Buttiamo giù qualche idea... Di fedeli in piazza non ne vengono più, l'avete visto tutti ormai: i cattolici si saranno rotti le scatole a sentirsi prendere di mira ad ogni mio discorso, ad ogni mio intervento. Di preti ce ne sono ancora meno: anzitutto perché i seminari sono vuoti, ed i conventi pure: mica li trovi sotto i sassi, i preti. E non è che puoi inventartene all'occorrenza, o far indossare il clergyman a dei figuranti. Quindi? Che cosa possiamo inventarci per dare un po' di slancio alla chiesa conciliare? Ma certo! Ecco l'idea!!

Vai coi tweet trionfali..

segni dei tempi

Sempre meno giovani a messa, il trend dell'Italia sempre più secolarizzata

La divisione porta all’irrilevanza..

Quale futuro per il popolo, in larga parte cattolico, convenuto a San Giovanni e al Circo Massimo per contrastare l’attacco in corso alla famiglia, espressione di un disegno eversivo dell’antropologia giudaico-cristiana? Rispondere non è facile, ma val la pena almeno di ragionare su alcune ipotesi. In ogni caso occorre essere uniti: la divisione porta all’irrilevanza.
San Giovanni (20 giugno 2015), che ha impedito una rapida approvazione (perdipiù di soppiatto) del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili e incominciato a risvegliare da un sonno indotto milioni di italiani.
Circo Massimo (30 gennaio 2016), che ha scompigliato i tempi dell’iter in Senato, costringendo prima il segretario del pd Matteo Renzi a tentare di strangolare il dibattito tramite l’approvazione di un emendamento super-canguro, poi il presidente del Consiglio Matteo Renzia imporre all’aula il voto di fiducia sull’oggetto, infine approvato grazie ai voti determinanti di gran parte del partito ‘cattolico’ di Alfano e del gruppo del noto e controverso toscano Denis Verdini, già factotum acchiappavoti di Silvio Berlusconi. Ora la legge è tornata alla Camera, dove il premier-segretario ‘cattolico’ di tendenza Agesci gode sul consenso di una maggioranza blindata, pur se naturalmente ancora non è detta sull’argomento l’ultima parola.

giovedì 3 marzo 2016

Dio lo consente per metterci alla prova

QUALCUNO PREGA PER NOI

Se non ci fosse qualcuno che prega per noi. La storia incredibile di padre Kalosans. Vi è l’idea che la preghiera è una specie di lusso che l’anima si concede quando il corpo non è oppresso da problemi o necessità ma invece . . 
di Francesco Lamendola  


  
  
Che cosa sarebbe di noi, che cosa potrebbe accadere a chiunque di noi, e all’umanità nel suo complesso, se non vi fossero delle anime buone che prendono su di loro il peso del male commesso da altri e che pregano sempre, senza stancarsi mai, per la protezione delle persone e per la conversione dei peccatori e dei malvagi?

L’innovativa strategia di Satana

ASSASSINI SENZA VOLTO

I nuovi assassini di questo tempo alla fine sono invisibili subdoli e silenziosi mimetizzati sotto forma di contaminanti di sintesi dispersi nell’aria nelle acque, fin dentro le falde più profonde è l’innovativa strategia di Satana 
di Gianni Tirelli  



  
I nuovi assassini di questo tempo alla fine sono invisibili, subdoli e silenziosi, mimetizzati sotto forma di contaminanti di sintesi dispersi nell’aria, nelle acque, fin dentro le falde più profonde e sul territorio. Viaggiano indisturbati nella catena alimentare, nelle scie chimiche, sotto forma di farmaci, medicinali, detersivi, detergenti, droghe sintetiche, merendine industriali e bibite gassate. Crudeli assassini travestiti da campi magnetici, da microonde, da radiazioni ionizzanti sparate a raffica dai nostri cellulari, sui cromosomi degli immaturi cervelli in fase di sviluppo dei nostri figli, predisponendoli a future patologie tumorali, neurodegenerative, e disturbi cronici di ogni tipo e genere.

Senza decenza

"Nessun genocidio contro i cristiani in Siria e Iraq", per la Casa Bianca è questione di cavilli legali

Il portavoce John Earnest ammette il "massacro" a opera dello Stato islamico, ma raccomanda prudenza con le parole

Il presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama (LaPresse)
Roma. In Siria e Iraq non è in corso alcun genocidio contro i cristiani. A dirlo, nel briefing di routine con i giornalisti accreditati, è stato il portavoce della Casa Bianca, John Earnest: “Il mio pensiero è che l’uso di questa parola (genocidio, ndr) comporti una vera determinazione legale, che al punto in cui ci troviamo non c’è.

I sing Ammore, do you capire oppure no?

http://www.ilfoglio.it/galleria_fotografica/2016/03/01/lo-chiameremo-tobia-la-nota-politica-di-vincino___6-2414_c315.htm

Uteri in s-Vendola

La notizia l'avete letta sui giornali. Nichi Vendola è padre e ancora una volta (per dirla con la sciapa retorica di Renzi) "ha vinto l'amore". Anzi, l'ammmore. "Questo bambino è figlio di una bellissima storia d’amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita" , è l'estatico annuncio di Vendola che rintuzza le critiche apparse sul web. I sing Ammore, do you capire oppure no? - cantava il suo conterraneo Nicola Arigliano.
Non è nemmeno sfuggito il fatto che mentre al Senato si metteva la fiducia sulle unioni cosiddette "civili", i due piccioncini (Vendola e il suo compagno Ed Testa)  sono convolati a giustapaternità di nascosto come ladri in California, il reame della gaiezza, l'Eldorado dove tutto è permesso. Basta aver fior di quattrini e il mercato vi regala il Paese dei Balocchi. Così il piccolo Tobia Antonio avrà due padri. O forse due "mammi". O un papà 1 e papà 2. O genitore A e genitore B, dato che siamo sprofondati nel regno dell'indistinzione anagrafica oltre a quella sessuale. Poi qualche giudice  italiota zelante nonché servo delle politiche mondialiste provvederà a rendere "legale"  registrando in patria la nuova paternità "arcobaleno" e tutto quanto fino ad  oggi in Italia è contro la legge: gli uteri in affitto e i bimbi comprati.

Scooterino Amen


GIUBILEO A DUE RUOTE - IL SERVIZIO DI RIDESHARING “SCOOTERINO” LANCIA IL SERVIZIO “AMEN” PER AIUTARE PRETI E PELLEGRINI A MUOVERSI A ROMA NELL’ANNO DELLA MISERICORDIA - E SI POSSONO RICHIEDERE VIA APP ANCHE UNA CONFESSIONE O UNA BENEDIZIONE - LO SPASSOSO VIDEO PROMOZIONALE

Scooterino Amen è la prima funzione senza scopo di lucro di un’app che permette a tutti, locali e non, di “richiedere” on demand un prete per una confessione, una benedizione o semplicemente una riflessione. Una volta registrato su Scooterino, il fedele può richiedere una confessione attraverso l’app… -


Fate quel che dicono..

L’Anno Santo della misericordia e il sacramento della Penitenza

di Antonio Livi
Richiamo ancora una volta l’attenzione dell’opinione pubblica cattolica sulla natura spirituale di questo Anno Santo, che come tutti gli altri offe ai fedeli la possibilità e l’opportunità di una conversone interiore e di una vera penitenza che porti alla riconciliazione piena con Dio giusto e misericordioso. Già in precedenza ho segnalato in questo sito gli interventi, davvero opportuni e illuminanti, del cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere maggiore, sulle finalità del Giubileo della Misericordia e sulla centralità dello spirito di conversione, che deve portare, innanzitutto, al ricorso pieno di fede e di speranza teologale alla Confessione sacramentale, premessa per una successiva pratica più frequente e più convinta delle opere di misericordia spirituale e corporale nei confronti del prossimo.  

Tesi e anti-tesi*

FRA ROBERTO, IL CAPPUCCINO 95ENNE CHE PERCORRE 6 CHILOMETRI PER CONFESSARE A FORTALEZA

Fra Roberto, il cappuccino 95enne che percorre 6 chilometri per confessare a Fortaleza

Il 28 febbraio, terza Domenica di Quaresima, le arcidiocesi del nord-est del Brasile hanno riunito una grande folla per le Caminhadas Penitenciais (Percorsi Penitenziali). Sia a Fortaleza che a Salvador, i gesti concreti di alcune persone hanno spiccato tra le migliaia di partecipanti, come quello di un sacerdote di 95 anni che ha camminato per 6 chilometri a Fortaleza.

Arabi chi?

Papa Francesco: "È in atto un'invasione araba dell'Europa, ma non è per forza un male"

Il Pontefice sorprende ancora: "Il Vecchio Continente ha sempre subìto invasioni della sua storia e sempre ne è uscito arricchito e ingrandito"









Parole che non stonerebbero in bocca a Innocenzo XI, pontefice della metà del Seicento; ma che lasciano basiti quando scopriamo che a pronunciarle è stato Papa Francesco, in una recente intervista al periodico cattolico francese Vie.

Probabilmente no?

Lesbiche in sala, salesiani più "avanti" dei network Usa
carol
Chissà se San Giovanni Bosco avrebbe accettato. Probabilmente no, se lo abbiamo conosciuto bene, ma poco importa. Quel che conta in fondo è la coscienza personale, basta dimenticarsi che deve essere "rettamente formata". I Salesiani di Roma, per la precisione il Centro Culturale Salesiano, ne sono davvero consapevoli che il film in proiezione domani e venerdì è "scabroso" e "immorale" tanto che non fanno mistero di pubblicare il giudizio che ne ha dato la commissione nazionale valutazione film della Cei. La quale, su Carol (pellicola ad alto contenuto lesbo candidata anche agli ultimi Oscar 2016) si è espressa chiaramente:
"Film in cui le espressioni verbali e comportamentali esigono riserve morali" e "film che non può essere accettato globalmente per la presenza di alcuni aspetti fortemente problematici dal punto di vista morale". Ma al centro di via Publio Valerio ritengono che il film possa essere utile per stimolare la riflessione su alcune tematiche spesso affrontate in un orizzonte ideologico.

mercoledì 2 marzo 2016

MinCulPap

Contro la secolarizzazione “il vaccino della Tradizione”

(di Cristina Siccardi) Il tasso numerico dei cattolici in Italia diminuisce sempre più ed è impressionante la velocità con la quale, negli ultimi anni, la nazione in cui la Chiesa risiede, la secolarizzazione ha proceduto nel suo estendersi a macchia d’olio.
La Fondazione Critica liberale (dal 1969 la voce del pensiero laico e liberale italiano, che segue le linee di: Giovanni Amendola, Benedetto Croce, Piero Gobetti, fratelli Rosselli, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Luigi Einaudi, il Mondo di Pannunzio, gli «azionisti» e Norberto Bobbio) ha denunciato, nei programmi televisivi, un «monopolio assoluto della confessione cattolica» rispetto alle altre religioni. Il rapporto [MinCulPap – Ministero Cultura Papista – V Rapporto sulle confessioni religiose e TV e il VI Rapporto sui telegiornali – L’informazione televisiva al servizio di francesco (scritto in minuscolo)] è stato presentato il 24 febbraio scorso alla Camera dei deputati da Critica Liberale e in essa erano contenuti questi dati: nella stagione 2014-2015, l’86,6% dei soggetti confessionali presenti nei principali talk show è di religione cattolica; nonostante ciò solo un’ora (1,7% del tempo), delle 60 complessive dedicate a temi religiosi, è stata riservata agli scandali finanziari vaticani.

Il “cattolaico”.


La laicità non è un’estensione della natura e delle sue leggi ai fenomeni e ai corpi sociali. È un concetto filosofico di conio anticristiano che solo dei cattolici senza midollo possono prendere per buono mettendosi al riparo della tranquillizzante reminiscenza che il termine laico appartiene in origine al linguaggio della Chiesa e indica la persona non consacrata.

Mercoledì 2 marzo 2016 È pervenuta in redazione:
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Gentilissimo dottor Gnocchi,
davanti allo scempio della morale che sta passando a colpi di legge, mi pare che non serva essere cattolici per capire che siamo al disastro. Basta ragionare da persone normali. Per questo mi chiedo se tutto il dibattito, senza essere ricondotto alla fede, non si possa affrontare in modo più efficace dentro il quadro di una sana laicità in cui si accettino regole condivise da parte di tutti i protagonisti.
La ringrazio per l’attenzione
Osvaldo Caroli
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zrbrpsCaro Osvaldo,
la risposta è molto semplice ed è composta da sue sole lettere: no. E il motivo è altrettanto facile da esprimere: la “laicità” non può essere “sana” o “malata”, è laicità e basta, una visione della vita sociale che pretende, quanto meno, di mettere Dio tra parentesi. Che possa esistere una laicità buona è un’illusione, forse anche pia, maturata in quel cattolicesimo che, tagliati i ponti con il passato, vorrebbe abbracciare il mondo rimanendo in sacrestia, abbandonando l’altare ma senza perdere la raccolta delle elemosine all’offertorio, dimenticandosi dell’eternità senza mollare l’otto per mille quaggiù.