Il mondo ortodosso riconosce la Santa Casa di Loreto. Tappa gloriosa di una storia comune
Una giornata storica, una «tappa gloriosa» che unisce il mondo latino cattolico con quello orientale bizantino, e che segna un ulteriore «arricchimento reciproco dei valori spirituali e culturali»: nelle parole dei partecipanti c’è tutta l’importanza dell’evento in programma domani 5 marzo a Loreto, in provincia di Ancona, dove, in occasione del settimo centenario della fondazione dell’attuale basilica pontificia, autorità ortodosse delle Chiese di Albania, Georgia, Grecia, Romania, Russia e Serbia si riuniranno in preghiera presso la Santa Casa insieme alla delegazione pontificia e ai rappresentanti della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta.
L’evento segna il riconoscimento ufficiale della più antica reliquia mariana da parte del mondo ortodosso a seguito degli studi condotti da padre Giuseppe Santarelli, direttore della Congregazione universale della Santa Casa di Loreto, e dal ricercatore storico greco Haris Koudounas, dell’Accademia angelico costantiniana di Roma.
Secondo quanto afferma un comunicato diffuso da quest’ultima, organizzatrice dell’evento, sarebbe ora definitivamente accertato che la casa abitata dalla famiglia della Vergine Maria a Nazaret, dove venne annunciata la nascita miracolosa di Gesù, fu traslata nel 1294 a Loreto dalla famiglia degli Angelo-Comneno Ducas, imperatori di Bisanzio e successivamente despoti di Epiro e Tessaglia. Prima di giungere nelle Marche, la Santa Casa fu custodita dal despota Giovanni Angelo-Comneno, a Pili, in Tessaglia, presso la basilica Porta Panagia, eretta a questo scopo e tuttora esistente.
A condurre, sabato, la preghiera (paràklisis) rivolta alla Madonna Theotokos, sarà il metropolita Gennadios Zervos, arcivescovo ortodosso d’Italia e Malta, del patriarcato ecumenico, alla presenza del delegato pontificio per il santuario lauretano, l’arcivescovo prelato Giovanni Tonucci. Interverranno autorità civili italiane, armene, russe e greche, provenienti in particolare dalle città di Arta, nell’Epiro, di Pili e Trikala, in Tessaglia, e le rappresentanze diplomatiche presso la Santa Sede di Italia, Grecia, Romania e Federazione Russa.
«Questa tappa gloriosa — ha affermato il metropolita Gennadios — salva un grandissimo e importantissimo capitolo della storia bizantina. Domina la Panaghia, la Madre di tutti. La santissima Theotokos a Loreto, dove una parte della sua abitazione esiste da secoli, unisce i due meravigliosi mondi latino e bizantino. La sua figura salva la storia e la civiltà in cui tutta l’Europa deve passare, muoversi e compiere fatti utili e prosperi per tutto il mondo». Per monsignor Tonucci, «le sorelle Chiese orientali vantano dei vincoli storici con la Santa Casa di Loreto per le vicende che hanno determinato il trasferimento delle sante pietre dall’Oriente alle coste occidentali dell’Adriatico. È quindi del tutto opportuno e provvidenziale che questo incontro, di studio e preghiera, avvenga nella basilica della Santa Casa, in uno spirito di fede e di fraternità». Promotore dell’evento è il principe Alessio Angelo Comneno di Tessaglia, presidente dell’Accademia angelico costantiniana: «Intendiamo promuovere — dichiara — un ponte tra i due mondi, quello latino cattolico e quello orientale bizantino, e un reciproco arricchimento dei valori spirituali e culturali».
L’incontro religioso sarà preceduto da un seminario internazionale intitolato «La via degli angeli», suddiviso in due parti: nella prima verrà illustrato il nuovo studio storico-scientifico relativo al trasporto delle reliquie della Santa Casa di Loreto da Porta Panagia di Pili, in Tessaglia, realizzato dalla famiglia degli Angelo Comneno; nella seconda si parlerà dello sviluppo del turismo culturale-religioso nell’area del Mediterraneo. Si stima infatti che questo importante riconoscimento darà un consistente impulso al turismo religioso tra le due sponde dell’Adriatico, ma anche in Armenia, in Georgia e nell’Italia meridionale (dalla Puglia alla Sicilia). Al convegno parteciperanno rappresentanti di sette città gemellate con Loreto, ovvero Altötting (Germania), Częstochowa (Polonia), Fátima (Portogallo), Nazaret (Israele), Daroun Harissa (Libano), Istra (Russia) e Tukums (Lettonia).
In occasione dell’evento, verrà annunciata l’apertura ad Ancona della sede italiana dello Iemo (International Emergency Management Organization), organizzazione intergovernativa riconosciuta dall’Onu per la gestione delle emergenze e la prevenzione dei conflitti interreligiosi, di cui il principe Angelo Comneno è commissario straordinario per Balcani e Medio oriente.
L’ultimo Pontefice in visita pastorale a Loreto è stato Benedetto XVI, il 4 ottobre 2012, in occasione del cinquantesimo anniversario del viaggio di Giovanni XXIII. Papa Roncalli il 4 ottobre 1962 si recò infatti in pellegrinaggio al santuario per affidare alla Vergine Maria il concilio ecumenico Vaticano II, che si sarebbe inaugurato una settimana dopo.
L'Osservatore Romano, 5 marzo 2016.
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