ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 15 settembre 2018

Per ritrovare la strada del Paradiso

QUAL E' LA STRADA MAESTRA?


Il segreto è capire che la vita ci è data per ritrovare la strada del Paradiso che è Dio. Vite sprecate? Quando si ignora la ragione del proprio esistere, la vita si riduce a una serie di movimenti disordinati e tutti esteriori 
di Francesco Lamendola
 0 240 viale coppia bello

È importante trovare la strada maestra, perché è quella che ci porta a destinazione, senza fallo; o, quanto meno, è quella che ci pone nella direzione giusta per arrivarci. Vi sono molte persone che, nell’intero arco della loro esistenza, hanno battuto sempre e solo strade traverse, strade secondarie: hanno zigzagato per tutta la vita, sbandando di qua e di là, senza mai porre il piede sulla strada maestra; e hanno scambiato quei viottoli di campagna, incerti, inconcludenti, polverosi d’estate e fangosi e sdrucciolevoli d’inverno, per le sole strade che esistono. Non hanno mai fatto l’esperienza di camminare lungo la strada maestra, di muovere i loro passi sul terreno solido della strada principale, lunga, diritta, sicura, fiancheggiata da due file di alberi imponenti e fronzuti, come fra due quinte di archi trionfali. Non hanno neanche mai visto la strada maestra, e forse non immaginano neppure che esista; oppure ne hanno sentito parlare, qualche volta, ma non credono che esista davvero: pensano che siano solo storie per vecchiette credulone. Conoscono solo le strade secondarie, i sentieri e i viottoli campestri, malagevoli e pieni di buche, che diventano ampie pozzanghere dopo ogni piovasco; non conoscono altro, se non i boschi impenetrabili e le paludi insidiose, popolati gli uni e le altre di animali pericolosi, che costeggiano le strade, e che è meglio evitare.

"Voi tutti che passate per la strada guardate e vedete e dite se vi è dolore simile al mio..."

Francesco predica 17 minuti che un'omelia non dovrebbe durare più di 8 minuti


Sabato, papa Francesco ha fatto una visita in giornata in Sicilia.

Si è guadagnato molti applausi dicendo nella sua omelia che una omelia non dovrebbe durare più di 8 minuti: "Un'omelia di 40 minuti? No." Ma l'omelia dello stesso Francesco è durata 17 minuti.

Perché lo fa?


Eresie pubbliche e sanzioni private

Scena. Un prete professa apertamente una dottrina contraria a quella cattolica, su un determinato argomento che per oggi non ci interessa. Compie un gesto eclatante che lo pone al di fuori della Chiesa. Il vescovo della sua diocesi si disinteressa, o ha parole d'affetto per il suddetto o, talvolta, lo abbraccia pubblicamente. Nel frattempo qualche volta veniamo a sapere dai giornali locali che, nonostante la sceneggiata, il prete in questione è sospeso a divinis, perfino ridotto allo stato laicale.Ovviamente egli non si dà per vinto e aderisce ad una micro chiesa non in comunione con Roma, nella quale può professare più o meno quello che vuole data la liquidità della suddetta velleitaria micro chiesa. Altre volte non si scompone e va avanti a fare il prete cattolico impunemente.

Una città del vizio nel cuore della città di Dio

Pedofilia plurima aggravata


La pedofilia in Chiesa non è solo quel reato terribile e quel peccato mortale che già sappiamo ma si presenta oggi con due aggravanti che la rendono da un verso più raccapricciante e dall’altro più vergognosa. L’aspetto raccapricciante è dato dalle dimensioni corali del fenomeno: non si trattava di preti solitari che praticavano i loro vizi nella privata clandestinità di una canonica. Da solo a solo. Ma sta emergendo un racket, una rete di praticanti, di complici e di omissioni da far paura. Se tanta gente lo faceva e tanti lo sapevano, vuol dire che non c’è solo la brutta piaga di un vizio, di una malattia, di una imperdonabile stortura. C’è un’organizzazione intorno, una città del vizio che sorge nel cuore della città di Dio, nella Casa di Gesù Cristo. Terribile.

Spadarius & c..


BESTIARIUS. ADVERSUS SPADARUM ALIOSQUE DIURNARIOS ET PRAESTIGIATORES. DE PROPAGANDA MENDACE.

                                              

Questo Bestiario avrà ampiamente come protagonista uno dei nostri personaggi favoriti, il direttore di Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro sj. Non è colpa nostra. Siamo bombardati quotidianamente dai suoi Tweet, anche se ci ha bloccato, e la quantità di produzione propagandistica è tale che l’argine della nostra pazienza cede – soprattutto quando ci sentiamo presi un po’ in giro – e reagiamo. Non siamo gesuiti, non siamo siciliani, siamo un po’ polentoni, abbiamo vissuto parecchi anni nelle nebbie padane prima di vedere il mare, ma insomma….Prendiamo per esempio questo tweet.

Sempre più traditi e abbandonati

Crisi del clero o crisi della fede?


http://www.gliscritti.it/blog/images/2014-04/ordinazione-sacerdoti.-san-pietrojpg.jpg (immagine aggiunta)

Martedì scorso, 11 settembre, alla Camera dei Deputati, è stato presentato il libro di Rod Dreher L’Opzione Benedetto. Una strategia per i cristiani in un mondo post-cristiano. Ospite d’eccezione, monsignor Georg Gänswein, che nel suo intervento, in prima battuta, ha paragonato la crisi degli abusi sessuali da parte di membri del clero all’attentato alle Torri Gemelle, avvenuto diciassette anni fa. Tralasciamo l’imbarazzante accreditamento dell’indifendibile versione ufficiale dell’attentato di matrice islamica, ampiamente smentita da tutta una serie di considerazioni (fra le più ovvie, l’impossibilità che un aeroplano penetri una struttura d’acciaio e che quest’ultima, anziché inclinarsi, imploda su se stessa, a meno che non ne siano state minate le fondamenta). Ma ci sono ben altri aspetti del suo discorso che lasciano quanto meno perplessi, se non sbalorditi.

venerdì 14 settembre 2018

Confondere Dio con il mondo

Le guide cieche


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh6ZooWcyeAZ44RkqWXhtpxsDAxVM4XSZZmo5fKyZzVgOlor_Qc4lO-tXpcJRo84LLv6TjWQsny3kInpf46k1f-rFajBeW5SHirToZ31VdkBO-mOnBVNFkgpPDexOeoC2QrzaISfkgtQLa/s1600/La+parabola+dei+ciechi.jpg (immagine aggiunta)
Cosa ha reso irrilevante il cristianesimo oggi? La perdita della solenne liturgia, di un rituale condiviso, dello spazio del mistero, del soprannaturale inteso come altro, rispetto alla semplice natura.
La Chiesa travolta dai processi di laicizzazione, ha cercato il mondo nel tentativo di riaccreditarsi, ha disposto che il messaggio di Cristo si riducesse ad impegno sociale, ha creduto che il regno di Dio, annunciato da Gesù, potesse prendere il via attraverso la trasformazione delle strutture, fidando più nel fare che non nell’adorare.
In tal modo la prassi ecclesiale ha finito per adeguarsi a categorie sociologiche perlopiù di derivazione marxista e inevitabilmente l’illusorio ottimismo è stato eroso da un pessimismo esistenziale rancoroso. 

E'solo il crinale?

Anche mons. Georg ricorda il n.675 del Catechismo



“E che dunque è scoccata l’ora dei laici forti e decisi, soprattutto nei nuovi mezzi di comunicazione cattolici indipendenti…” (mons. Georg Gänswein)
L’11 settembre 2018, a Roma, presso Palazzo Montecitorio, si è svolta una presentazione del volume di Rod Dreher, L’opzione Benedetto. Una strategia per i cristiani in un mondo post-cristiano (trad. it., Edizioni San Paolo, Milano 2018). Nel corso della conferenza, S.E. Mons. Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia, ha svolto una relazione, il cui testo in lingua italiana riproduciamo qui integralmente, dal sito Romualdica, che ringraziamo.

Ma le parole ormai non bastano più..

Il tempo delle parole e il tempo dei fatti


https://i2.wp.com/www.marcotosatti.com/wp-content/uploads/2018/09/Papa-Usa.jpg?resize=250%2C166 (immagine aggiunt

    “Lungo, fruttuoso e buono”. Così i dirigenti della Conferenza episcopale degli Stati Uniti hanno definito l’incontro avuto in Vaticano con Francesco sulla crisi degli abusi. Non sono entrati nei dettagli, limitandosi a parlare di “scambio” con il papa e ringraziandolo per averli ricevuti.
All’incontro erano presenti il cardinale Daniel DiNardo, presidente della Conferenza episcopale Usa, e il cardinale Sean O’Malley di Boston, che è anche presidente della Pontificia commissione per la protezione dei minori.
“Non vediamo l’ora di continuare attivamente il nostro discernimento insieme, identificando i prossimi passi più efficaci”, si legge nella dichiarazione, ma non si fa cenno alla richiesta di visita apostolica avanzata giorni fa dai vescovi americani.

Da cosa si capisce che è una chiesa?

SAN DOMENICO: UNA"NON CHIESA"


    LV - Omaggio alle chiese natie: San Domenico. Come quella dell’Assunzione della B.Vergine Maria, questa è una chiesa che non è una chiesa cattolica, che non vuol essere tale ma essere un tempio modernista e così è stata pensata 
di Francesco Lamendola 
  
 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0--verso-croci-500.gif

Con la chiesa di san Domenico, nel villaggio omonimo, sulla sinistra di via Martignacco, poco prima del Villaggio del Sole, che è invece sulla destra, compiamo l’ultimo sforzo su noi stessi, e beviamo l’amaro calice sino alla feccia. Come quella dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, questa è una chiesa che non è una chiesa cattolica, che non vuol essere tale, ma essere un tempio modernista: così è stata pensata, così è nata, così è stata vissuta da quelli che l’hanno fortemente voluta. 

Un segno di clericalismo

Clericalismo?



Nel suo memoriale, l’Arcivescovo Viganò, parlando del Card. Cupich, ha scritto:
Ostentando la sua particolare competenza in materia, essendo stato Presidente del Committee on Protection of Children and Young People della USCCB, ha asserito che il problema principale nella crisi degli abusi sessuali da parte del clero non è l’omosessualità e che affermarlo è solo un modo per distogliere l’attenzione dal vero problema che è il clericalismo.
Viganò si stava riferendo a un’intervista rilasciata da Cupich alla rivista America il 7 agosto 2018:
I really believe that the issue here is more about a culture of clericalism in which some who are ordained feel they are privileged and therefore protected so that they can do what they want … [I] would not want to reduce this simply to the fact that there are some priests who are homosexual. I think that is a diversion that gets away from the clericalism that’s much deeper as a part of this problem.
Sono convinto che in questo caso il problema consista piuttosto in una cultura clericale, nella quale alcuni che sono ordinati si sentono privilegiati e perciò protetti in modo da poter fare ciò che vogliono … Io non vorrei ridurre questo problema semplicemente al fatto che ci sono alcuni preti omosessuali. Io penso che si tratti di un diversivo per distogliere dal clericalismo, che è una parte molto piú profonda di questo problema.

Sant’Egidio fa scuola

Se l'accoglienza è ideologia, chiesa-dormitorio in ostaggio

A Pistoia, dove don Biancalani ha alloggiato un centinaio di clandestini e homeless, si arriva all'atto di forza: dopo lo sgombero del Comune per i locali parrocchiali inadatti, i clandestini di Vicofaro dormono in chiesa. "Così nessuno li potrà cacciare", è la sfida del parroco in attrito col vescovo. Ma al suo appello a occupare la chiesa l'altra sera hanno risposto  in pochi perché la maggior parte ha dormito altrove. Accoglienza & ideologia, un tempio in ostaggio e attacchi politici del sacerdote barricadero coinvolto in un'associazione contestata dalla Prefettura che ha già preso più di 800mila euro. Ecco il lato oscuro del business dell'accoglienza nelle parrocchie. 



Con la messa a dimora in chiesa di 7 tra clandestini e homeless dopo il provvedimento di sgombero del Prefetto, a Vicofaro è partita ufficialmente l’operazione Occupy church. Occupazione che vede protagonista il parroco di Pistoia don Massimo Biancalani, noto alle cronache per aver portato i migranti in piscina e per baruffare spesso con il ministro degli Interni Salvini.

I falsari della parola

CHIESA
Papa e abusi, ecco dove stanno i falsari della parola

C'è un fatto, molto semplice, a cui si deve dare una risposta e da cui dipende la credibilità del Papa: il 23 giugno 2013 monsignor Viganò ha veramente informato il Papa del caso McCarrick? Questo milioni di cattolici hanno il diritto di sapere. E invece la solita banda di falsari delle parole non appena si fa questa domanda cercano di screditare chi pone le questioni, affibbiandogli secondi, terzi e quarti fini ignobili.

                           
                                      Monsignor Carlo Maria Viganò

«Papa Francesco incontrerà in Vaticano tutti i presidenti della Conferenze episcopali dal 21 al 24 febbraio prossimo, ‘per parlare della prevenzione degli abusi su minori e adulti vulnerabili’». Così Vatican News, che riporta le parole della vicedirettrice della sala stampa vaticana, Paloma Garcia Ovejero, nel briefing tenuto al termine della riunione del C9, il Consiglio dei Cardinali per la riforma della Curia.

Poi abbiamo letto un editoriale di Avvenire, dove Stefania Falasca raccomandava «per non rimanere disorientati dai falsari della parola che assediano l’attuale stagione ecclesiale» è salutare «seguire il Magistero ordinario del Successore di Pietro. Il Papa non è un personaggio. Nella sua predicazione ordinaria non parla di sé».
Falasca afferma che «si moltiplicano i sintomi di un male che sembrano diffondersi come una crisi di nevrastenia collettiva, dove tutto diventa materia di denigrazione e riceve un’interpretazione sinistra arrivando persino a ritenere normale e lecito chiedere le dimissioni del Papa come fosse il capo di un’azienda o di un partito».

giovedì 13 settembre 2018

L’’interruttore della morte’



Oggi il sito americano “Church Militant” ha diffuso questo tweet.
La traduzione dice letteralmente: “Le fonti confermano che Viganò ha attivato l’’interruttore della morte’, il che significa che, se alla fine egli morirà, verrà resa pubblica un’intera collezione di documenti nascosti che incriminano i cardinali del Vaticano, i vescovi e il papa stesso. Pregate per Viganò. Possiamo confermare che sta temendo legittimamente per la propria vita”.

La chiesa, ma quella di san Fallo


Dalla mafia di san Gallo a quella di san Fallo?


Le vicende di questa torrida estate ci hanno mostrato come non sia la mafia di san Gallo, un'élite progressista strategicamente tesa ad affondare top-down la nave di Pietro (poveri illusi), a governare la Chiesa, ma quella di san Fallo, una rete bottom-up di gaudenti pretini, a cui piace o conviene fare trenino, che si espande tanto da trasformare alcuni seminari in dark room.

La vera chiesa siamo noi, dicono..

OMAGGIO ALLE"NON CHIESE"NATIE


LIV - Omaggio alle chiese natie: Assunzione B. V. Maria. Alla fine ci siamo arrivati abbiamo lasciato per ultime le due chiese che più ci rattristano architettonicamente e spiritualmente: l'Assunzione B.V. Maria e San Domenico di Francesco Lamendola  

 54 ANSSUNTA
E alla fine ci siamo arrivati. Abbiamo lasciato per ultime le due chiese che più ci rattristano, architettonicamente e spiritualmente, e che non vorremmo fossero state costruite, non vorremmo associarle al caro ricordo di una città che, fin quando noi ci abbiamo vissuto, aveva ancora un volto cristiano e cattolico chiaramente riconoscibile, anche se, probabilmente (ma noi, bambini, non lo sapevamo) già minato mortalmente dal gran male di tutta la Chiesa cattolica, il neomodernismo, messo in movimento e riabilitato alla grande dal Concilio Vaticano II. A lungo abbiamo rimandato, abbiamo tergiversato: perché affondare il coltello nella piaga? Perché angustiare noi stessi e gli altri sollevando la questione delle chiese che non sono chiese, che non vogliono essere tali, così come certi preti che non vogliono essere preti cattolici, ma qualcos’altro; e che segnano la rottura intenzionale, arrogante, diabolica con la vera Chiesa di sempre, una, santa, cattolica e apostolica? 

Il gesuita più ignorante della Compagnia..


Il vaso di Pandora è stato ormai scoperchiato

Fare chiarezza



Su Italia Oggi è apparso un articolo di Alessandra Nucci sulle vicende che stanno sconvolgendo la Chiesa cattolica in questi giorni. La peculiarità di questo articolo è quella di prendere spunto dal memoriale Viganò per richiamare alla memoria il dossier che era stato preparato per Benedetto XVI dalla commissione di Cardinali (Herranz, Tomko e De Giorgi) e dal Papa emerito era stato poi passato al suo successore.

La fede e la pietà sono per lo più evaporate,,

L’ex seminarista e il teologo: messaggi per ricostruire partendo dalla verità


https://www.churchmilitant.com//images/social_images/spec-2018-08-30-thumb.png (immagine aggiunta)
    Continuano le prese di posizione sulla questione degli abusi nella Chiesa. Tra le più chiare e significative ne voglio segnalare due: la prima è la lettera aperta ai vescovi di un ex seminarista, la seconda è contenuta in un articolo di un teologo tedesco.
Partiamo dalla lettera. Lui si chiama Paul Wood ed ha scritto alla Conferenza episcopale del Canada per chiedere quali misure intendano prendere i vescovi contro “l’innegabile pratica dell’omosessualità sfrenata e degli abusi sessuali nelle nostre parrocchie, nelle scuole e nei seminari”.

Scommettiamo che..?

CHIESA
Abusi, vescovi a rapporto ma si elude il vero problema


Mentre un nuovo rapporto rivela settant'anni di abusi sessuali su minori in Germania, il Papa convoca per il prossimo febbraio i presidenti delle Conferenze episcopali per affrontare il tema della "protezione dei minori". Tempi lunghi e non si fa cenno al tema dell'omosessualità.




Il Papa ha infine convocato a Roma i presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo dal 21 al 24 febbraio 2019, per discutere del tema degli abusi sessuali. Vuol dire che l’ondata di rivelazioni recenti, incluso il memoriale di monsignor Viganò, sulle coperture a tutti i livelli di preti e vescovi protagonisti di veri e propri crimini, non è affatto frutto di una cospirazione contro papa Francesco. C’è un problema serio, drammatico, che va affrontato e finalmente da Roma arriva un segnale.

Ma le buone notizie (se così si può dire) si fermano qui.

mercoledì 12 settembre 2018

Maríam cógita, Maríam ínvoca!

Lettura 3

Il santo nome della vergine Maria, che significa stella del mare, si adatta perfettamente alla vergine Madre. Essa infatti, molto giustamente, è paragonata ad una stella perché come la stella emette la sua luce senza alterarsi minimamente, così la Vergine ha dato alla luce un figlio senza pregiudizio della sua verginità. E come la luce emessa non toglie nulla allo splendore della stella, così il Figlio non toglie nulla all'integrità della Vergine. Lei è dunque quella nobile stella sorta da Giacobbe, posta necessariamente al di sopra di questo mare, grande e profondo splendente per i suoi meriti, luminosa per i suoi esempi. O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti sballottato tra burrasche e tempeste, anziché appoggiato sulla terra, non allontanare lo sguardo dalla luce di questa stella. Pensa a Maria, invoca Maria, in modo da sperimentare in te stesso quanto giustamente fu detto : « E il nome della vergine era Maria ». Questo dolcissimo nome da molto tempo era onorato con speciale devozione in alcune parti del mondo cristiano. Il sommo pontefice Innocenzo XI, dopo la grande vittoria riportata a Vienna, in Austria, sul crudelissimo sultano dei Turchi, che minacciava di soggiogare i popoli cristiani, a perenne ricordo di un così grande beneficio, stabilì che si celebrasse ogni anno, in tutta la Chiesa, la festa del santissimo nome di Maria.
http://divinumofficium.com/cgi-bin/horas/officium.pl

12 settembre tra storia e devozione il Nome di Maria

La festa del santo nome di Maria fu concessa da Roma, nel 1513, ad una diocesi della Spagna, Cuenca. Soppressa da san Pio V, fu ripristinata da Sisto V e poi estesa nel 1671 al Regno di Napoli e a Milano. Il 12 settembre 1683, avendo Giovanni III Sobieski coi suoi Polacchi vinto i Turchi che assediavano Vienna e minacciavano la cristianità, il Beato Innocenzo XI, in rendimento di grazie, estese la festa alla Chiesa universale e la fissò alla domenica fra l’Ottava della Natività. Il santo Papa Pio X la riportò al 12 settembre.

Come famo a ‘stajie dietro a tutte le cose?

— il cogitatorio di Ipazia —
DALLE DONNE CARDINALE ALL’APERTURA DEL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DELLA SERVA DI DIO MOANA POZZI. COLLOQUI IN BORGO TRA IPAZIA E BRIVIDO COSMICO
.
Alla compianta Moana Pozzi dobbiamo assegnare anche un patronato, affinché pure i gruppi esigui delle minoranze perseguitate abbiano dei propri Santi e Sante Protettrici. Bisogna proporre la ormai Serva di Dio Moana Pozzi come co-patrona dei Sacerdoti assieme a San Giovanni Maria Vianney, affidando ad essa il patronato della minoranza dei sacerdoti eterosessuali..
..
Cari gattolici  e gattoliche:
Laudetur Jesus Christus!
.
.


Brivido Cosmico, il gatto di Aldo Maria Valli

Stamattina mi sono ritrovata in Borgo Santo Spirito presso la Caffetteria de’Penitenzieri con Brivido Cosmico, il gatto di Aldo Maria Valli, col quale abbiamo parlato della situazione del Collegio Cardinalizio. Ho appreso varie novità … mo ve’ racconto, anche si nun so pe’ davero da dove comincià, perché de questi tempi come famo a ‘stajie dietro a tutte le cose? Anche perché v’è pe’ davero d’ammosciasse! D’ogni modo ve posso garantì che Brivido Cosmico nun è un fregnacciaro. Figurateve: un paio d’anni fa stava p’esse candidato ar Gatto Pulitzer. E  così se semo messi a facce na curtura su ‘a filosofia do’ ‘o scazzo, che oggi va pe’ la maggiore tra le mura leonine.

Il mondo ‘tradizionalista’ ‘in uscita’ ..

Esiste il pericolo di un “tradizionalismo” gay friendly?

(di Emmanuele Barbieri) Dopo la coraggiosa e impressionante testimonianza dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, sembra che un vaso di Pandora si stia scoperchiando. La diffusione dell’omosessualità e della pedofilia all’interno del mondo cattolico è un fenomeno vasto e ramificato, che non risparmia il collegio cardinalizio, le cattedre episcopali, i seminari, le parrocchie e le istituzioni laicali.
Ma ciò che appare più grave è l’humus in cui il vizio contro-natura si sviluppa: un’atmosfera che gli studiosi del fenomeno, come il padre Dariusz Oko, definiscono atteggiamento gay-friendly. L’atteggiamento ambiguo di chi, pur non praticando la sodomia, nutre sentimenti di simpatia, o quanto meno di indulgenza, verso di essa e subisce l’influenza degli omosessuali, considerate persone eccentriche, ma brillanti e fascinose.
Quali sono le radici culturali e morali di questo filo o cripto-omosessualismo, diffuso in maniera trasversale in diversi ambienti cattolici? Nel caso dei modernisti è evidentemente la negazione del valore assoluto dei princìpi morali; nel caso di conservatori o tradizionalisti è spesso un approccio letterario ed estetizzante alla tradizione.

Passo dopo passo..

Chiesa e uomini di Chiesa


(di Roberto de Mattei) La coraggiosa denuncia degli scandali ecclesiastici fatta dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha suscitato il consenso di molti, ma anche la disapprovazione di alcuni, convinti che bisognerebbe coprire con il silenzio tutto ciò che scredita i rappresentanti della Chiesa.
Questo desiderio di tutelare la Chiesa è comprensibile quando lo scandalo rappresenta un’eccezione. C’ è il rischio in questo caso di generalizzare, addossando a tutti il comportamento di pochi. Diverso è il caso quando l’immoralità rappresenta la regola, o almeno un modo di vivere diffuso e accettato come normale.

Le istruzioni per costruire una specie di arca?

Attenzione: parla Gaenswein. E si sente l’eco di Benedetto


(immagine tratta da) https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_settembre_12/padre-georgla-pedofilia-l-11-settembre-chiesa-a4e2959e-b653-11e8-83fc-d7dcaceaa02b.shtml

Meritano attenzione le parole pronunciate dall’arcivescovo Georg Gaenswein, prefetto della Casa pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI, durante la presentazione alla Camera dei deputati del libro di Rod Dreher L’opzione Benedetto.
Con la crisi degli abusi sessuali, ha detto Gaenswein, la Chiesa sta vivendo il suo 11 settembre. Non abbiamo avuto aerei contro la basilica di San Pietro, ma la Chiesa è profondamente scossa e ferita.

"Per motivi psichiatrici"?

Francesco, un papa che dice una cosa e poi il contrario


A distanza di giorni, le polemiche accese dall'atto di accusa dell'ex nunzio negli Stati Uniti Carlo Maria Viganò contro papa Francesco per lo scandalo dell'ex cardinale Theodore McCarrick si fanno sempre più vivaci. E hanno avuto un'ulteriore fiammata con l'esplodere del caso Kim Davis, la funzionaria cristiana di una contea del Kentucky imprigionata per una settimana nell'estate del 2015 per aver rifiutato – per motivi di libertà di coscienza e di religione – di rilasciare la licenza di matrimonio a coppie di omosessuali e ricevuta da Francesco il 24 settembre dello stesso anno nella nunziatura vaticana a Washington.
Sul caso Kim Davis sono almeno due gli elementi in più da mettere in evidenza, fin qui trascurati dai polemisti. Ed entrambi gettano luce sul "mistero" della personalità di Francesco.

Dal pulpito caca disinvoltamente senno

IL CASO BACHELET
Razzismo made in Italy, falsità Onu e dei suoi suggeritori

Le affermazioni dell’ex presidente cileno, Michelle Bachelet, sugli osservatori da mandare in Italia per il rischio violenze sui migranti, lasciano senza parole soprattutto tenendo conto che le ha pronunciate assumendo l’incarico di Alto rappresentante per i diritti umani. Prima di minacciare la sovranità di uno Stato tra i più importanti contributori dell’Onu in termini finanziari e militari l'ex presidente cileno avrebbe almeno dovuto avere la decenza di lanciare accuse motivate e non “riferite”. E riferite poi da chi? Da coloro che hanno espresso entusiasmo per le sue affermazioni anti-italiane, da Cecile Kyenge a Laura Boldrini? Ecco perché l'Italia dovrebbe chiedere le sue dimissioni.


                             Michelle Bachelet

Possiamo buttarla in politica e mettere in dubbio la già scarsa credibilità delle Nazioni Unite, ma il “caso Bachelet” con le accuse di razzismo all’Italia e all’Austria dovrebbero innanzitutto indurre a chiederci come li scelgano gli alti rappresentanti al Palazzo di Vetro.

martedì 11 settembre 2018

A ciascuno il suo..11/9..

Pedofilia – Mons. Gaenswein: gli abusi sono l’11 settembre della Chiesa. Il segretario di Ratzinger presenta oggi alla Camera il libro di Rod Dreher “L’opzione Benedetto”.


                                                                                                                         Roma, 11 set. (askanews) – La crisi degli abusi sessuali sono “l’11 settembre della Chiesa cattolica”. Lo ha detto mons. Georg Gaenswein, prefetto della Casa pontificia e segretario particolare del Papa emerito Benedetto XVI, intervenuto alla presentazione del libro “The Benedict option” del giornalista statunitense Rod Dreher alla Camera dei Deputati.

E’ l'inizio di una battaglia finale..

Il dossier Viganò è un aspetto della lotta tra il bene e il male 

Rimane ancora senza risposta la richiesta di udienza che il presidente della Conferenza dei vescovi USA, Daniel Di Nardo, ha presentato a Roma per un’udienza con il papa, in merito alla questione alla questione degli abusi e dell’omosessualità all’interno della Chiesa. Il cardinale Carlo Caffarra ebbe il tempo di morire senza essere ricevuto. Aveva chiesto a Bergoglio di poter parlare di “Amoris laetitia”. Testimoni affidabili raccontano che ogni volta che lo incontrava Bergoglio lo rassicurava sul fatto che prima o poi avrebbe accettato di riceverlo. Non accadde. Caffarra morì di dolore perchè vedeva la situazione di “grande confusione” in cui era stata condotta la Chiesa ed era disperato e sofferente per questo, come chiunque l’abbia incontrato nelle ultime settimane - a me è capitato quest’onore - può testimoniare. 
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No dubia turiferaria?

Tornielli: “è evidente che” sulle date e documenti di Viganó “non c’è motivo di dubitare”

Foto: Andrea Tornielli
Se il giornalista Tornielli, uno dei più vicini a Papa Francesco, colui che ha criticato aspramente l’ex nunzio Viganó, in questo ultimo articolo scritto a quattro mani con Salvatore Cernuzio è arrivato a dire che “è evidente che l’ex nunzio negli Stati Uniti ha citato date e documenti in suo possesso (o passati sotto i suoi occhi) sui quali non c’è motivo di dubitare”, allora vuol dire che anche i più ostici critici dell’ex ambasciatore Vaticano cominciano ad ammettere che qualcosa di vero (ma forse anche di più) ci sarà nel memoriale Viganó.

Gli infradito del prof.

Alcune semplici riflessioni su un articolo del prof. Massimo Borghesi
Foto: prof. Massimo Borghesi

Il prof. Massimo Borghesi ha scritto un articolo apparso sul Foglio nel quale, riferendosi a blogs e siti come quelli di Sandro Magister, Marco Tosatti, Aldo Maria Valli, la Nuova Bussola Quotidiana, ecc., scrive:
“In realtà la loro risonanza è significativa perché sono i punti terminali di un’onda profondamente conservatrice, ai limiti del tradizionalismo, che proviene da oltreoceano. Essa investe la Chiesa statunitense, quella che negli ultimi 40 non si era accorta di nulla riguardo agli abusi sessuali del clero ed ora, d’improvviso, si sveglia e non trova di meglio da fare che riversare sul Papa la responsabilità delle proprie colpe. Quella Chiesa, con significative eccezioni, si oppone al Papa, non lo ama e cerca ogni pretesto per criticarlo. E questo non solo perché è “latinoamericano”, ma essenzialmente, perché nell’ottica missionaria scelta dal papato la posizione dei cultural warriors, dei guerrieri culturali, diffusa nella Chiesa USA, viene radicalmente messa in discussione. A questa posizione ecclesiale si somma poi l’orientamento liberal del mondo economico, fortemente disturbato dalle critiche al capitalismo contenute in Evangelii gaudium, e quello del mondo politico americano ostile alla visione universalizzante del papato. L’orientamento della Chiesa si salda, così, al potere politico e a quello economico. Donde un blocco di potere enorme che, in questo momento, lavora alla delegittimazione di Francesco“.

L’avvicinamento, sì. Al baratro.

Dalle donne cardinale ai matrimoni omosessuali. Significative connessioni seguendo le tracce del gesuita Keenan

https://www.ncronline.org/sites/default/files/styles/article_full_width/public/Women%20collage.jpg?itok=cZ0wuk6M /immagine aggiunta)
Non è la prima volta che padre Keenan lancia la sua idea. Interessanti sono comunque i nomi delle otto “candidate”. Vediamoli.

In attesa che altri bubboni esplodano

SI ALLARGA IL FRONTE USA
"Serve un sinodo dei vescovi dedicato agli abusi"

Dopo Chaput e altri prelati si allarga il fronte dei vescovi che chiedono al Papa di rinviare il sinodo dei giovani e convocare un'assise dedicata agli abusi del clero. Così il vescovo Strickland: "Questa crisi deve essere affrontata”. Ancora senza risposta la richiesta di udienza al Papa del presidente dei vescovi statunitensi. 




Il silenzio del Pontefice alle questioni – drammatiche – poste dalla testimonianza dell’arcivescovo Viganò non è il solo elemento straordinario, e inquietante, di questa vicenda. Che i pretoriani web e stampa di papa Bergoglio vorrebbero derubricare a un fatto locale, che riguarda solo la Chiesa americana; ma che invece è un ciclone che investe tutta la Chiesa dall’Australia al Cile e all’Honduras; per non parlare del Belgio, o della Gran Bretagna. In attesa che altri bubboni esplodano, e altre evidenze vengano alla luce.

La “casa di tolleranza religiosa”

SCRICCHIOLA LA NEOCHIESA?


Scricchiola la neochiesa di cartone. Francesco non è il papa legittimo, è solo un impostore: "non lasciatevi sedurre dalle sue sirene". Anche in Italia, da qualche tempo, si fanno sentire delle voci autorevoli e non allineate 
di Francesco Lamendola   

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Finalmente comincia a scricchiolare la neochiesa bergogliana e vaticansecondista, fatta con la latta e col cartone, intessuta di menzogne: la neochiesa buonista, immigrazionista, omosessualista; la neochiesa gnostica e sincretista, che se ne frega di custodire intatto il Deposito della fede, anzi, vede nel monastero di Bose, “casa di tolleranza religiosa”, il modello da imitare: e pazienza se Enzo Bianchi non è neppure un consacrato, se nessun vescovo lo ha ordinato sacerdote e nessun papa, tranne Bergoglio, che non è papa, gli ha dato l’autorità di tenere lezioni al clero su come si debba annunciare il Vangelo di Gesù Cristo, oggi. E benché il signore argentino sia riuscito ad attuare un colpo di stato quasi perfetto, impadronendosi di quasi tutti i posti-chiave e sostituendo i vescovi chiamati da Benedetto XVI con uomini suoi, di sua assoluta fiducia e di canina fedeltà al padrone, pure qualche voce fuori dal coro finalmente si leva dopo cinque anni di letargo, di silenzio assordante, di macerazioni represse, di sofferenza che non trovava sfogo.