ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 12 gennaio 2019

Il paradiso della Modernità

IMPORRE LA BONTA' PER LEGGE?


Vogliono imporre per legge la Bontà. Il solo muro esistente in Italia e in Europa è quello che circonda la Città del Vaticano, il solo Stato che caccia i barboni dai porticati e che non si prende "in casa sua" un solo profugo !
di Francesco Lamendola  


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Un tempo erano i philosophes illuministi che volevano portare la Felicità agli uomini, per mezzo dei lumi della ragione – la loro ragione, beninteso -, anzi che la volevano imporre, con le buone o con le cattive, magari mozzando qualche testa sulla ghigliottina, come fecero i loro discepoli giacobini, pur di riuscirci; e siccome l’intenzione era buona, quelle teste non andavano calcolate, non se ne doveva tener conto. E lo stesso vale per i contadini della Vandea, pericolosi controrivoluzionari, nemici della Libertà, della Fraternità e dell’Uguaglianza: era giusto sterminarli, bruciare i loro villaggi, fare il deserto nelle loro campagne: era il prezzo da pagare alla marcia del Progresso, così come lo sono, oggi, le migliaia di persone che perdono la vita sulle strade e le autostrade a causa del traffico automobilistico. Che volete farci?, non si può cucinare la frittata senza rompere le uova: è il prezzo che si paga per entrare nelle meraviglie del Progresso, via d’accesso al paradiso della Modernità. 

La ciliegina sulla torta?

Accusano  Bergoglio di fare da banchiere
a tutta la mafia comunista del Foro di San Paolo



Juan Manuel Santos  e Bergoglio

La storia, se confermata, costituirebbe la ciliegina sulla torta di questo pontificato disastroso a tutti i livelli, e dovrebbe significare la fine dell’esperienza di Bergoglio.

Le informazioni sono state diffuse dal quotidiano colombiano “El Expediente”, che pubblica un rapporto investigativo dal titolo: “Il conto segreto multimilionario di Santos nella banca del Vaticano”.
Il quotidiano scrive:
«Juan Manuel Santos avrebbe utilizzato lo Stato del Vaticano come sua cassaforte; un modo sofisticato per occultare il denaro, usato anche da altri presidenti ed ex presidenti, la maggior parte con idee di sinistra come: Cristina Fernández, Lula Da Silva, Evo Morales, Rafael Correa, Raúl Castro, Daniel Ortega e Nicolás Maduro, tutti con conti presso l’Istituto per le Opere di Religione (IOR), già noto riguardo al Banco Ambrosiano, sotto inchiesta dal settembre 2010 per una serie di operazioni relative al possibile riciclaggio di denaro sporco attraverso lo IOR.»

Marcia contro i muri

Aiutateli a casa vostra


Spiazzato dalla Chiesa valdese che ha deciso di adottare quindici migranti sbarcati a Malta, cioè uno per ogni valdese, Papa Bergoglio ha riunito il cerchio magico-curiale e ha deciso: daremo noi, Chiesa cattolica, il reddito di cittadinanza ai migranti, visto che il governo tergiversa ed è piuttosto riluttante ad estenderlo pure a loro. Apriti cielo. Panico tra i preti e le suore, fuggi fuggi generale.

Catholic Voices

BESTIARIO CLERICALE. INFAMIE SU BXVI. FOLLIE LITURGISTE. IL BUON SENSO DI MONS. CROCIATA.


Cari stilumcuriali, oggi pomeriggio avrei voluto starmene tranquillo, e rispettare la regola auto inflitta di cercare di non pubblicare più di un articolo al giorno. Purtroppo la mia tranquillità è stata infranta da un’amica, che mi ha inviato il tweet di Austen Ivereigh. Austen Ivereigh è un collega che è stato press officer del card. Murphy O’Connor (quello la cui procedura per un’accusa di abuso alla Congregazione per la Fede è stata impedita d’autorità dal Pontefice; uno dei membri più noti della “Mafia d San Gallo”) e cofondatore di Catholic Voices in UK. Ivereigh è uno dei più vocali difensori dell’attuale establishment, o gruppo di potere che governa la Chiesa. La versione anglofona di uno Spadaro o di un Tornielli, per intenderci.

Terriccio fertile?

Un altro passo verso l’Inferno

Come sempre con partenza dall’America

 



E siccome l’America è il paese che da dopo la seconda Guerra Mondiale è diventato la punta di diamante di ogni nuova diavoleria, sarà il caso che ci prepariamo a prendere i corpi dei nostri cari defunti e portarli in fabbrica per farli trasformare in terriccio fertile.

Il triste e colpevole indurimento

Diletto dell’anima mia

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-qJrgw3gMp4P-tpHt7hhp9m6ZVxeRYKiCHAkpJ2WwQDbMaIvJYY5aYe__OOUSlFEgNpDw0hM3QHAN3xwQhjX7aIoNUQL8m2UV94ELTvooohz1ivlg7xBMYedMbooZk744OuqCg4nP1iA/w1200-h630-p-k-no-nu/Royal+15+D+II+f.+122+crowns.jpg(immagine aggiunta)
Surge, illuminare, Ierusalem, quia venit lumen tuum, et gloria Domini super te orta est (Is 60, 1).

«Àlzati, illùminati, Gerusalemme, poiché è venuta la tua luce e la gloria del Signore è sorta sopra di te». La tragedia del popolo ebraico – ma anche la sua soluzione – è tutta in questo versetto: la sua luce è venuta duemila anni fa e la gloria del Signore si è manifestata su di esso, ma, eccetto quella parte di Israele che la riconobbe e accolse quindi la chiamata divina a risorgere mediante la fede in Cristo, ottenendo così ciò che Dio gli aveva promesso, la maggioranza seguì i suoi capi nel rifiuto del Messia e nel rinnegamento della fede, designato in latino con il termine perfidia (che non ha, evidentemente, lo stesso significato che in italiano). Da allora il popolo eletto, depositario della prima alleanza e rivelazione, pazientemente educato da Adonai nel corso di due millenni, dotato di una religiosità viscerale che intride ogni aspetto e momento della vita, si è privato dell’unione con il suo Dio, della quale conserva tuttavia un’inestinguibile nostalgia, alternantesi – come spesso accade nell’animo di chi per sua colpa ha perso l’oggetto del suo amore – a un’irriducibile antagonismo che lo spinge continuamente a sfidare Lui e a detestare quanti invece Lo possiedono.

venerdì 11 gennaio 2019

Il periodo concesso sta per terminare

[Esorcismo] Cosa sta succedendo alla Chiesa? Il piano diabolico dopo le dimissioni di Benedetto XVI




TRASCRIZIONE DI UN ESORCISMO AVVENUTO IN DATA 11 FEBBRAIO 2013

Questo scritto non è materia dogmatica perciò non vincola le coscienze ad aderirvi

MOSTRA IL SUO DIABOLICO PIANO IN SEGUITO ALLE DIMISSIONI DEL PAPA

(11 febbraio 2013)

***

Esorcista: Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di dire la verità su quanto sta accadendo alla Chiesa di Cristo.

“Una grande mezza figura”'



Dicono che nel 2019 Bergoglio si dimetterà. Poi aggiungono il curiale “parrebbe certo” e il “mi raccomando, rimanga tra di noi” di prammatica, ma in certi ambienti lo dicono, lo dicono… Lo dicono nonostante il nuovo MinCulPop bergogliano abbia stretto le ganasce, soffocato gli spifferi e cucito le bocche. Da che mondo mondo è mondo, e da che Vaticano è Vaticano, si sa che non esiste segreto peggio custodito di quello affidato al silenzio clericale. C’è chi sostiene che il vescovo venuto dalla fine del mondo se ne andrà, diciamo, per scadenza di contratto e c’è chi dice, anche, per stanchezza. In ogni caso, “parrebbe certo” che non sarà il lieto fine di una brutta storia, sarà solo l’inizio di un nuovo capitolo del Romanzo Infernale: quando uscirà di scena Francesco Primo, entrerà Francesco Secondo.

Negatori di professione

CONFERME UFFICIALI DAGLI USA. VIGANÒ HA RAGIONE. WUERL SA DI MCCARRICK DAL 2004.

              

E ancora una volta l’arcivescovo Viganò aveva ragione. Recenti reportage dagli Stati Uniti dimostrano che il cardinale Donald Wuerl, arcivescovo di Washington e prima di Pittsburgh ha saputo delle accuse di abusi dell’arcivescovo McCarrick sin dll 2004. La divulgazione del 10 gennaio da parte della diocesi di Pittsburgh di questi dettagli è la prima conferma da parte delle autorità della Chiesa che il cardinale Wuerl era a conoscenza di accuse contro l’ex-cardinale caduto in disgrazia prima del giugno 2018. Wuerl però ha affermato di non sapere nulla della presunta cattiva condotta sessuale dell’ex-cardinale caduto in disgrazia fino al 2018; e per questo motivo l’arcivescovo Viganò lo ha accusato di mentire.

Il clima di indifferenza e di omertà

Crisi della Chiesa - P. Pasqualucci: Pieno e incondizionato sostegno alla denuncia e alla battaglia di mons. Carlo Maria Viganò - Adesione totale all'Appello 'Osi, Monsignore!' del prof. Roberto De Mattei.


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Crisi della Chiesa – P. Pasqualucci: Pieno  e incondizionato sostegno alla denuncia e alla battaglia di mons. Carlo Maria Viganò --- Adesione totale all’Appello ‘Osi, Monsignore!’del prof.  Roberto De Mattei.

Non sono state molte, finora, le prese di posizione a favore della drammatica e perfettamente documentata denuncia, provocata dall’esplodere dello scandalo McCarrick, dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, il 22 agosto 2018:  un vero e proprio atto d’accusa contro Papa Francesco e alcuni cardinali.  Egli si fece coraggiosamente interprete del grido di dolore delle anime per l’inettitudine e latitanza dimostrata finora da Papa Francesco di fronte alle “reti omosessuali” da tempo penetrate nella Gerarchia, “ormai diffuse in molte diocesi, seminari, ordini religiosi, ecc.”; le quali “agiscono coperte dal segreto e dalla menzogna con la potenza dei tentacoli di una piovra e stritolano vittime innocenti, vocazioni sacerdotali e stanno strangolando l’intera Chiesa”[1].  Queste “reti”, aggiungo, sono, a quanto mostrano le cronache, in particolare negli Stati Uniti, diffuse anche nella componente femminile della Gerarchia ecclesiastica.

L' “Osservatore Marziano”


A STILUM CURIAE È ATTERRATO UN OSSERVATORE MARZIANO. BENVENUTO!

Cari Stilumcuriali, oggi diamo il benvenuto nella nostra piccola comunità di scrittori a un nuovo personaggio, Osservatore Marziano. Il perché e il percome della sua presenza, e del suo nome, ve lo spiega direttamente Osservatore Marziano in persona…

Sembra un film horror, vero?

Don Minutella. Un caso che continua a far discutere

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    L’intervista a don Alessandro Minutella ha dato il via a un dibattito acceso, che non accenna a fermarsi. Moltissimi i commenti ricevuti.
Dopo l’intervento del padre Giovanni Cavalcoli , che a sua volta ha provocato numerose reazioni, propongo oggi una selezione di contributi che mi sono arrivati da lettori.
Ripeto ancora una volta che rendere note alcune tesi non significa che io le faccia mie. Significa dare la misura di quanto la vicenda don Minutella susciti interesse, muova passioni forti e provochi domande che molte persone si stanno ponendo.
Mi scuso se non posso pubblicare tutto e per qualche taglio.
A.M.V.
***

Il largo manto del “discernimento”

L'omoeresia dilaga nelle università dei gesuiti

La deriva in atto per quanto riguarda l’insegnamento della Chiesa in morale sessuale trova nei gesuiti, e in particolare quelli americani, un terreno fertile e creativo. Il tutto, ovviamente, coperto dal largo manto del “discernimento”. Come dimostra la denuncia di Jhoseph Sciambra. 


                            Un drag show in un'università dei gesuiti

La deriva in atto per quanto riguarda l’insegnamento della Chiesa in morale sessuale trova nei gesuiti, e in particolare quelli americani, un terreno fertile e creativo. Il tutto, ovviamente, coperto dal largo manto del “discernimento” termine tanto caro al Pontefice regnante e che sembra però funzionare sempre e solo in una direzione: quella dello smantellamento di ciò che fino ad oggi è stato insegnato dalla Chiesa. 

Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti?

Chiese da matti ! III

(l’orrenda, insopportabile, “arte sacra” modernista)


Concludiamo questa rassegna dell’orribile architettura sacra modernista con un’ultima carrellata di obbrobri architettonici, iniziando dalla  cattedrale di Cristo Re a La Spezia, di forma cilindrica, opera  dell’architetto Brenno del Giudice : 




Cattedrale di Cristo Re a La Spezia


per passare  poi alla famosa “chiesa al cubo” di Foligno, opera dell’archistar Massimiliano Fuksas  che, a quanto dicono, sembra essersi convertito durante la costruzione di questo singolare edificio (forse per un senso di colpa?),

giovedì 10 gennaio 2019

Gli errori che spengono la fede

Attacco al sacerdozio, attacco all’Eucarestia



Cominciamo questa serie di articoli, volti a comprendere la devastazione liturgica in atto che ha le sue radici storiche ben definite, con una riflessione del professore Roberto de Mattei che facciamo nostra, il cui originale troverete qui su Radici Cristiane, Rivista Cattolica che vi sollecitiamo a conoscere e a divulgare. Segue un video lettura dal momento che alcuni amici non vedenti, ci hanno richiesto da tempo anche degli audio di ascolto ai testi. Audio che vi invitiamo ad ascoltare poichè, nel pur leggere fedelmente gli articoli, vengono inserite anche ulteriori riflessioni. Grazie.

Chi non ama la Croce non ama Dio

QUELLI CHE ODIANO LA CROCE


Se amare la Croce è amare Dio, odiarla che cos’è? Gli uomini si dividono in 2 categorie: quelli che credono al Peccato originale e gli sciocchi. Che senso ha la sofferenza umana per il sedicente papa e il suo teologo preferito? 
di Francesco Lamendola  

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Da sempre il problema della sofferenza crea difficoltà a quanti credono in Dio; specie quella che colpisce gli innocenti e che a noi, perciò stesso, appare come inspiegabile e, in certo qual senso, “ingiusta”. Di qui a sospettare d’ingiustizia anche Dio, o d’indifferenza, o impotenza, il passo è relativamente breve, Ma ci sono vari modi, alcuni assai ingegnosi, di alterare la dottrina cristiana rispetto alla questione della sofferenza, pur senza prendersela direttamente con l‘indifferenza, l’impotenza o la scarsa bontà di Dio.

L'assoluzione “politica”

IL DON MILANI RIVOLUZIONARIO?


L’albero si riconosce dai suoi frutti: il Concilio Vaticano II sta alla vita cattolica, come il ’68 sta alla società laica? L’assoluzione "politica" secondo don Milani: per lui il "ministero sacerdotale" è una proprietà privata 
di Francesco Lamendola  

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Gli anni ’60 sono stati, come tutti sanno e come tutti quelli che li hanno vissuti, ricordano, gli anni del “sei politico”: della pretesa, cioè, degli studenti, sia delle superiori, sia dell’università, di vedersi garantita e riconosciuta dai professori la sufficienza, come minimo, per il solo fatto di essere iscritti e di venire, più o meno, alle lezioni, anche se per occupare gli edifici scolastici e proclamare la “lotta dura senza paura” contro il fatiscente mondo borghese e contro le odiate istituzioni scolastiche e accademiche. Non molti, però, sanno o ricordano che essi erano stati preceduti dagli anni ’50, nei quali la Chiesa cattolica era stata il laboratorio di un concetto e di una pratica analoghi: il fedele ha diritto all’assoluzione, per il solo fatto di entrare in chiesa e di presentarsi al sacerdote nel segreto della Confessione. 

Jorge al-Malik

CHIESA E ISLAM. FRANCESCO VOLEVA CONVERTIRE IL SULTANO. IL LOGO DEL VIAGGIO IN MAROCCO.



Cari amici di Stilum Curiae, ci sembra interessante offrire alla vostra attenzione una riflessione di Luca Del Pozzo sui rapporti fra la Chiesa cattolica e il mondo islamico, alla vigilia di due viaggi che il Pontefice regnante compirà nelle prossime settimane, in Marocco e negli Emirati Arabi Uniti, e di cui egli stesso ha parlato nel discorso ai diplomatici. Fra l’altro, ha detto: “Oltre a quelli preminenti di natura politica e militare, non bisogna tralasciare pure il tentativo di frapporre inimicizia fra musulmani e cristiani. Anche se «nel corso dei secoli, non pochi dissensi e inimicizie sono sorte tra cristiani e musulmani», in diversi luoghi del Medio Oriente essi hanno potuto per lungo tempo convivere pacificamente. Prossimamente avrò l’occasione di recarmi in due Paesi a maggioranza musulmana, il Marocco e gli Emirati Arabi Uniti. Si tratterà di due importanti opportunità per sviluppare ulteriormente il dialogo interreligioso e la reciproca conoscenza fra i fedeli di entrambe le religioni, nell’ottavo centenario dello storico incontro tra san Francesco d’Assisi e il sultano al-Malik al-Kāmil”.
Ecco che cosa scrive, soprattutto in rapporto alla visita di Francesco al Sultano, Luca Del Pozzo. Tanto per mettere qualche puntino sulle “i”…

I “Nemici” non danneggiano tanto quanto i suoi amici.

Fuoco amico. Ovvero, più danni dagli amici che dai “nemici”

Un commento agrodolce di padre Raymond J. de Souza sui cambi al vertice delle comunicazioni vaticane, a cominciare da quella di Andrea Tornielli, nuovo direttore editoriale. Dell’ultimo episodio, quello di Greg Burke, portavoce della Sala Stampa vaticana, ci siamo già occupati in questo articolo. Per de Souza è l’occasione di fare il punto sugli esiti dei comportamenti e delle azioni messe in atto da personaggi che notoriamente sono molto vicini al Santo Padre Francesco.

Ecco l’articolo di de Souza, nella mia traduzione.


(Il 2018 è stato) Un anno (che è) iniziato con il Santo Padre che ha celebrato un rapido matrimonio su un aereo che viaggiava verso il Cile (e che) si è concluso con la Sposa di Cristo che ha fatto un onesto uomo dal vaticanista di lunga data Andrea Tornielli.

"L'apostasia attuale è peggio dell'eresia ariana..."

"Potremmo avere un pontefice apostata. In tal caso vivremmo un vero incubo" – Rivelazioni-choc del gesuita Malachi Martin


Padre Malachi Martin sin dagli anni '90 ha sottolineato che la nostra epoca è peggiore di qualsiasi altro periodo in cui la Chiesa è stata perseguitata.

In «Tempter's Hour» (L'Ora del Tentatore), nell'intervista realizzata da Triumph Communications, Padre Martin ha parlato del suo libro «Windswept House» (la Casa battuta dal Vento) e ha affermato che il «95% degli avvenimenti (contenuti nel testo) sono veri, ma descritti in forma romanzesca».

Ha asserito che il tema principale dell'opera riguarda la «Chiesa Cattolica romana» in piena apostasia. E ha proseguito dicendo che i termini scismatici, eretici e apostati spesso da lui utilizzati vengono usati male e fraintesi.

La palla che rimbalza su un muro di gomma.


Cum magna tristitia: non si disputa con gli scomunicati. La nostra rivista risponde unicamente di ciò che i suoi Autori scrivono su queste colonne, non di ciò che Padre Giovanni Cavalcoli scrive in giro per i blog

Da due anni a questa parte, Padre Ariel S. Levi di Gualdo ha ripetuto inutilmente e senza esito alcuno a Padre Giovanni Cavalcoli che talvolta ci è richiesta quella grandezza dell’umiltà che ci induce a tacere. Esistono infatti situazioni e fatti oggettivi dinanzi ai quali non è possibile — perlomeno sul momento —, poter avere e dare una risposta. Se invece ci si ostina a dare comunque una risposta, credendo che si debba sempre avere una risposta per tutto, costasse persino tirare in ballo una volontà di Dio sino a poco prima del tutto sconosciuta alla Chiesa mater et magistra, in quel caso si corre il serio rischio di cadere in gravi errori, ma soprattutto di disorientare il Popolo di Dio..


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Angelo piangente

Da due giorni la nostra redazione è subissata di messaggi di Lettori che chiedono lumi su un intervento fatto sul blogDuc in altum del giornalista Aldo Maria Valli dal teologo domenicano Giovanni Cavalcoli, padre co-fondatore di questa nostra rivista. L’intervento è racchiuso sotto il titolo: «Padre Cavalcoli: “Bravo don Minutella, ma ecco dove sbagli”» [vedere testoQUI]. È superfluo a dirsi, ma lo precisiamo ugualmente: Aldo Maria Valli è un noto giornalista ed un riconosciuto galantuomo che ha svolto solo il proprio lavoro, dando spazio a questo Autore che gliel’ha espressamente chiesto.
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Messa ai prosciutti

MANOVRE VATICANE
Don George e Ecclesia Dei, il Papa prepara il repulisti

Da Oltretevere giungono voci insistenti su due provvedimenti pontifici imminenti. Il primo dei quali decreterebbe la scomparsa della Prefettura della Casa Pontificia attualmente guidata dal segretario di Benedetto XVI, il vescovo Gaenswein. Il secondo per la soppressione della commissione Ecclesia Dei, nata per i rapporti con i lefevbriani, ma che regolamenta anche l'applicazione del motu proprio sulla messa in forma straordinaria. Che ora rischia di essere più esposta ai divieti e agli arbitri di qualunque vescovo. 

                            Mons Gaenswein celebra i vespri in forma straordinaria

Da Oltretevere giungono voci insistenti su due provvedimenti pontifici che si dicono prossimi, se non imminenti. Si tratterebbe di due “Motu Proprio”: il primo dei quali decreterebbe la scomparsa della Prefettura della Casa Pontificia. La Prefettura è l’organismo che si occupa, in generale, degli appuntamenti e delle udienze del Pontefice regnante; ma in particolare sotto il pontificato di papa Bergoglio, gran parte dell’agenda è gestita personalmente dal Pontefice, o dal suo segretario particolare; e altre udienze vengono organizzate direttamente dalla Segreteria di Stato. La Prefettura della Casa Pontificia dovrebbe secondo le voci diventare un ufficio della Prima Sezione della Segreteria di Stato (quella che si occupa di affari generali e interni), perdendo così la sua autonomia e il suo ruolo.

mercoledì 9 gennaio 2019

Come pensare che tutto ciò fosse avvenuto per caso?

IL VULNUS CONTRO I CATTOLICI


Il vulnus è la proibizione della Messa di Pio V. Il Vaticano II è stato una rivoluzione, non una riforma. Il punto focale attorno a cui ruota l’attuale lotta, ideologica e di potere all’interno della Chiesa cattolica è la Messa 
di Francesco Lamendola  

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Il punto focale attorno a cui ruota l’attuale lotta, ideologica e di potere, oltre che economica e politica, all’interno della Chiesa cattolica, e che la sta dilaniando come mai era accaduto, se non, forse, al tempo dell’eresia ariana, verso la metà del IV secolo, è la Messa. Non c‘è alcun dubbio che la santa Messa è il cuore della religione cattolica; e pertanto che l’idea di cosa è Messa, e il modo in cui la si celebra, determina ciò che la Chiesa è, o ciò che potrebbe divenire. In altre parole, se si vuole cambiare la  chiesa, si cerca di cambiare la Messa; e quando si è riusciti a cambiare la Messa, si è cambiata anche la fede cattolica. Ora, immaginando di stendere un velo pietoso sui continui e scandalosi abusi liturgici degli ultimi anni, resta il fatto che la Messa non è un rito che ciascun sacerdote possa improvvisare: la Messa cattolica è una, e tale deve esser celebrata in tutto il mondo, secondo modalità precise e scrupolosamente codificate. 

“Può un cieco guidare un altro cieco?…”

Anche per Padre Cavalcoli, il Vangelo va riscritto?

Avevamo già avuto, in passato, un “problemino” con alcune affermazioni azzardate espresse dal domenicano Padre Giovanni Cavalcoli, si legga qui, e per le quali avanzammo tenendo bene a mente quanto segue:
Il modernismo, la «sintesi di tutte le eresie» (San Pio X, Pascendi, 1907), non parlava di cambiamenti dottrinali, ma di “evoluzioni” dei dogmi e delle dottrine, per riuscire in qualche modo a “modernizzare” la Chiesa per metterla “al passo con i tempi”…
Che cosa è accaduto? Che il vaticanista Aldo Maria Valli, all’inizio dell’anno appena entrato, aveva concesso spazio per una intervista “esclusiva” a Don Alessandro Maria Minutella, leggi qui, per la quale – pur condivisibile in molti punti – ci aveva fatto ripromettere di fare un intervento su alcune sue affermazioni discutibili… Ma la risposta del domenicano Padre Giovanni Cavalcoli che ha pubblicato lo stesso Aldo Maria Valli, leggi qui, ci suggerisce che ora – tra i due Sacerdoti che amiamo e stimiamo – vediamo concretizzarsi il monito del Cristo: “può un cieco guidare un altro cieco?…”

Finitela di parlare..

Dopo gli Anni della Fede e della Misericordia forse è arrivato il momento di un Anno delle Ceneri

Jennifer Hartline, moglie di un militare USA e madre di quattro figli oltre che studentessa di Teologia e scrittrice per diverse testate sui temi della vita, della fede e della famiglia, propone al Papa e ai vescovi americani di affrontare di petto gli scandali sessuali nella Chiesa partendo dalla piena confessione della verità nuda e cruda e dalla penitenza meritata per lo scandalo, i peccati e i delitti di cui si sono macchiati troppi sacerdoti e vescovi compiendo o nascondendo tanti orrori, con un Anno delle Ceneri.
Ecco l’articolo di Jennifer Hartline, nella mia traduzione.
           (Annarosa Rossetto)
Roma, 18 febbraio 2015: Papa Francesco presiede la celebrazione dell’Eucaristia con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.
Roma, 18 febbraio 2015: Papa Francesco presiede la celebrazione dell’Eucaristia con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.

Abusivi..sciò!

Il Vaticano allontana i barboni. Ma il Papa chiede di far sbarcare i migranti


La gendarmeria Vaticana allontana sistematicamente barboni, clochard e senza tetto italiani che bivaccano in Piazza San Pietro e in un sottopasso attraversato ogni giorno da migliaia di pellegrini. La prassi è talmente consolidata che non fa neppure notizia. Eppure, nonostante gli sgombri quotidiani, Bergoglio s'immischia negli affari di stato altrui, chiedendo ai capi "stranieri" di far sbarcare i clandestini africani delle Ong. Poi la Chiesa si lamenta per il precipitare delle offerte, il crollo delle udienze, lo svuotamente delle chiese e il calo di popolarità del papa più amato dai non credenti.

Le stelle polari del cattolicesimo progressista

POPULORUM REGRESSIO


Si è sparsa la voce di una prossima ricollocazione attiva della Chiesa in politica con la benedizione di un nascituro partito. Niente di male, beninteso. La Chiesa, come noto, ha sempre giocato un ruolo da protagonista nella politica italiana. E tuttavia lo ha fatto sulla base di un richiamo alla sua dottrina sociale che si posizionava, come sapiente terza via, tra le formule del liberismo capitalista e quelle del collettivismo socialista. Poi, grossomodo all’inizio degli anni Novanta, con l’implosione della DC, l’impegno ufficiale delle alte gerarchie del clero si è fatto felpato, tramutandosi in una presenza più discreta e meno visibile, anche se parimenti attenta alla tutela dei propri interessi e valori. Ebbene, stando al manifesto pubblicato sulla rivista dei gesuiti, ‘Civiltà Cattolica’, i tre capisaldi del nuovo movimento dovrebbero essere: l’accoglienza, la lotta ai populismi, l’europeismo. Avete capito bene, e c’è poco da scherzare.

La petición del Papa

“Grazie Francesco”. Da “todos los masones del mundo”

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«Todos los masones del mundo se unen a la petición del Papa por “la fraternidad entre personas de diversas religiones”».
È davvero pieno di entusiasmo e riconoscenza il messaggio che i massoni spagnoli hanno inviato a Francesco: «Tutti i massoni del mondo si uniscono alla richiesta del papa per “la fraternità tra persone di diverse religioni”».
Il testo è stato rilanciato in un tweet della Gran Logia de España, nel quale si sottolinea l’identità di vedute rispetto a quanto sostenuto da Francesco nel messaggio di Natale.

In buona compagnia

Credo e omelia anti Salvini, don Fredo ci ricasca


Un'omelia che rilegge il Vangelo contro il decreto Salvini per accusare il Governo di essere disumano e un Credo inventato ed eretico. Nonostante i richiami del suo vescovo, don Fredo Olivero ci ricasca. Forte dell'appoggio di Repubblica e - purtroppo - di una gerarchia ecclesiale che ha eretto Salvini a nemico pubblico numero uno. Il dovere di ribadire: no, non le è consentito usare la messa come arma politica. 



Don Fredo ci è ricascato e stavolta l’impressione è che ci prenda gusto a far parlare di sè. Ricordate il sacerdote torinese che durante la messa di Natale dello scorso anno annunciò di non dire il Credo perché “non ci credo”? Ebbene, don Fredo Olivero l’ha rifatto, ma stavolta con molte aggravanti. Il Credo proclamato durante la funzione della Mezzanotte (GUARDA IL VIDEO INTEGRALE) non solo è una pura invenzione della sua fantasia, cosa già proibita dalla legge della Chiesa, ma è un distillato di ideologia irenista con un vago sentore anti salviniano.

Il pesce puzza dalla testa.

«La Chiesa di domani sarà LGBT»-Infiltrazione e sovversione




Il padre James Martin, gesuita omofilo, amico del Papa e da lui nominato alle comunicazioni vaticane, è anche redattore in capo della rivista dei Gesuiti: America.
A fine anno egli ha dato un conferenza a Washington in occasione delle «Serate pedagogiche per la giustizia», organizzate per i gruppi di studenti della Ignatian Family Teach-In for Justice.
Martin ha spiegato che Papa Francesco aveva fatto tutto il possibile per nominare nella Chiesa cattolica dei vescovi e dei cardinali «amici dei gay» (Gay Friendly).
«Le cose cambiano nella Chiesa!», ha spiegato; ed ha richiamato la triste litania dei fatti e delle dichiarazioni del Papa miranti ad avvicinare la Chiesa agli omosessuali: a partire dal famoso «Chi sono io per giudicare?», per finire all’ultima uscita con l’uso della parola «gay» in un’omelia.

Queste parole sono troppi pesanti per voi?

IL VERTICE DELLA VITA CRISTIANA


Qual è il vertice della vita cristiana? La differenza abissale fra la catechesi di Benedetto XVI e quella di Francesco, anche se la teologia di Ratzinger non era immune dalla piaga del relativismo, che pure a parole denunciava 
di Francesco Lamendola   


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Qual è il vertice della vita cristiana? In quale forma di vita si porta a perfezione - relativamente parlando, s'intende  - il modello della vita che è propria del cristiano? Per circa duemila anni, la Chiesa ha saputo rispondere senza incertezze a questa domanda: il vertice della vita cristiana si attinge, mediante la contemplazione e l’adorazione, nell’unione mistica con Dio; e quindi vi si sono avvicinati più di tutti gli altri, quelli che hanno lasciato ogni cosa, ogni legame terreno, e hanno saputo spogliarsi del proprio io, per abbandonarsi completamente all’amore di Dio, facendosi tutt’uno con la sua volontà. Oggi c'è, sovente, la tendenza a sopravvalutare la vita attiva rispetto alla dimensione contemplativa; pare quasi che la stessa espressione "vita contemplativa", abbia assunto una sfumatura più o meno marcatamente negativa. 

martedì 8 gennaio 2019

L’ammonimento profetico

AD 2019 è iniziato: attenti al “profetico avvertimento” sull’Anticristo



La cultura filosofica occidentale non ha prestato finora molta attenzione a Vladimir Sergeevic Solovëv, pensatore russo della seconda metà del XIX secolo. Eppure si tratta di un autore di grande vigore e di indubbia originalità, in cui fede cristiana e razionalità sono ugualmente limpide e vive, anzi si illuminano e si alimentano reciprocamente. Tanto basta a spiegarci perché il suo pensiero non sia riuscito a superare le censure del dogmatismo laicistico dominante. Chi però lo avvicina senza pregiudizi, non può che rimanerne affascinato.

Lo sfacelo da lui provocato

Antonio Socci e “Il segreto di Benedetto XVI”



Per gentile concessione del prof. Roberto de Mattei, pubblichiamo la traduzione dall’inglese – da lui riveduta – della sua recensione (scritta per il Catholic Family News il 4 gennaio) al libro del giornalista Antonio Socci intitolato Il Segreto di Benedetto XVI. Perché è ancora papa. Per Socci l’insolita rinuncia al papato di Benedetto XVI e il suo “rimanere papa”, tramite il titolo di “papa emerito”, è una questione misteriosa, se non addirittura mistica; invece per il prof. de Mattei si tratta purtroppo di un altro “frutto” della resa al mondo intrapresa dal Vaticano II, per mezzo della nouvelle theologie di cui il teologo Joseph Ratzinger è sempre stato un convito esponente.