ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 16 giugno 2018

Cosa è questo “antipapismo” ?


Unità nella Chiesa, scismi e Papi ambigui: come dobbiamo comportarci oggi?



“Chiunque mente antepone alla verità i vantaggi temporali, o propri o di qualche altro: ma ci può essere qualcosa più perversa di questa? Può anche darsi che uno ricorrendo alla menzogna intenda condurre un altro all’acquisto della verità; costui però nello stesso tempo gl’impedisce il raggiungimento della verità.” (Sant’Agostino – La menzogna)
Qui potrete seguire l’articolo anche con l’audio.
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Cari Amici, ci scrivono chiedendoci chiarimenti su alcuni aspetti vitali per poterci dire veramente “cattolici”. Ci chiedono che cosa è questo “antipapismo” che oggi viene così facilmente attribuito a chi non fosse d’accordo con il “magistero di papa Francesco”; ci chiedono quando un cattolico è davvero scismatico. Come possiamo vedere la confusione regna, è pressoché totale, dilagante, e funge per altro da dissuasore contro coloro che, ben comprendendo la grave crisi della Fede e della apostasia interna alla Chiesa, temono di diventare “scismatici” se osassero affermare – per esempio – che la pastorale di oggi è eretica su molti punti della Dottrina.

Ha sempre perso e continua a perdere

SUPER EX: MAI COME OGGI I PASTORI SONO LONTANI DAL GREGGE. IN PARTICOLARE IN POLITICA. OVUNQUE.

Super Ex (ex di Avvenire, ex di Movimento per la Vita, ex di altre cose ma ancora non ex cattolico) è in tutt’altre faccende affaccendato, in particolare in campo politico, e i suoi interventi si fanno rari. E, per questo, ancora più preziosi…Come quello di oggi.
Lo scollamento tra elitè e popolo a livello politico ha un corrispettivo nella Chiesa cattolica: mai come oggi i pastori sono lontani dal gregge, estranei alle sue esigenze ed al suo sentire.
“Odore delle pecore”, si diceva, ma è pura retorica, una vernice sottilissima che non riesce a nascondere la realtà. Quanto il Pd è lontano dal proletariato, tanto i vertici ecclesiastici odierni sono ormai incomprensibili e inascoltabili per il fedele comune.

Eredi del metodo Boffo

Il cardinale Burke e le miserie dell'Avvenire

Ennesima pagina nera di Avvenire: dopo un articolo calunnioso di Gianni Gennari, il cardinale Burke scrive al giornale e chiede di ristabilire la verità. Per tutta risposta si becca altri insulti dal direttore Marco Tarquinio, che ancora una volta manipola le parole del cardinale. E questa sarebbe la voce dei vescovi italiani.

Marco Tarquinio

Un cardinale di santa Romana Chiesa scopre di essere stato infamato e insultato dal quotidiano dei vescovi italiani. Allora scrive al direttore del giornale per chiedere ragione di tale comportamento e anche smentire frasi che gli vengono attribuite, e indovinate? Si becca un’altra sequela di accuse e insulti. Potrebbe sembrare la trama di un mediocre romanzo, invece è l’incredibile verità. I protagonisti sono il cardinale Raymond Leo Burke e, ovviamente, Avvenire.

Rientrare in sé stessi

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Missione impossibile?

Accedet homo ad cor altum, et exaltabitur Deus (Sal 63, 7-8).

Una delle ultime trovate di curiali e “teologi” per derubricare i peccati gravi è quella che li dichiara, a determinate condizioni, non imputabili. A parte il caso della totale infermità mentale, in realtà, le circostanze che annullano la responsabilità individuale – come abbiamo già ricordato altre volte – si riducono a quattro: errore o ignoranza invincibili, violenza e timore grave. A prescindere dal grado di imputabilità soggettiva di un singolo atto, in ogni caso, gli atti intrinsecamente cattivi sono pur sempre offese oggettive a Dio e, quindi, vanno comunque evitati in tutti i modi, senza riguardo al motivo o alla situazione. Che dire, poi, se si tratta di un peccato mortale continuato, come quello di un divorziato che si è risposato civilmente, o se, anche senza porsi in stato di adulterio permanente, una persona viene deliberatamente meno, abbandonando il coniuge e la famiglia, agli obblighi che si è assunti con il matrimonio? La si giustificherà con un criterio imponderabile e totalmente alieno dalla fede nella grazia del sacramento, del tipo: «Il rapporto non funzionava»?

venerdì 15 giugno 2018

I morti (viventi)

I VIVI E I MORTI



La persona "viva" è conscia dei propri limiti ma sa che la vita ci presenta ogni giorno possibilità di crescita. E' "morto" colui che si pone in un atteggiamento di negazione con spirito polemico e tendenza alla critica sterile 
di Francesco Lamendola  

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Diciamo che una persona è realmente viva quando si trova in una disposizione di apertura, di comprensione e di sostegno nei confronti del fenomeno vita, in tutti i suoi svariati aspetti e manifestazioni. Inoltre, è vivo chi conserva e alimenta nel suo cuore la dimensione dalla speranza,  intesa soprattutto come virtù teologale: la certezza del compimento delle verità credute per fede. Attenzione: la speranza è tutt’altra cosa dall’aspettazione; la prima ha la sua radice nel soprannaturale, è un dono che viene da Dio e illumina la vita umana dall’alto; la seconda è una cosa tutta umana, una convinzione che può degenerare in fanatismo, in caparbietà, in presunzione, fino a collidere con il principio di realtà e condurre ad esiti assai vicini alla schizofrenia. 

La Chiesa del silenzio

LA CHIESA E' SPARITA



L’irrilevanza dei cattolici al tempo di Bergoglio: restano solo vaghe tracce di "cattocomunismo". Oggi la Chiesa conta molto poco nell’orientare le coscienze: si è ritirata dal nostro mondo ed è naufragata in mare coi "barconi" 
di Marcello Veneziani  

0 TAVOLATA NEGHER 400

Ma in questo frangente, la Chiesa dove si è finita, perché tace? No, non mi sto riferendo alla questione dei migranti e degli sbarchi, del governo gialloverde e del plenipotenziario Salvini. E non sto certo dicendo dopo cinque anni di protagonismo mediatico di Papa Bergoglio, che la Chiesa sia troppo taciturna. Altro che. Mi sto riferendo a una questione più importante, cruciale per il mondo, per l’occidente, per l’Europa e soprattutto per l’Italia.

I nuovi esercizi spirituali

VIDEO: CHIESA O PALESTRA?


Il video: Chiese come palestre? dopo le moto con Valentino Rossi, le biciclette con il vescovo di Palermo Lorefice ecco il Basket a Crespano in provincia di Treviso. Ormai la "casa del Signore" serve a tutto, tranne per quello che dovrebbe servire?   

CREPANO TREVISO - MATRIMONIO + BASKET = BUFFONATA


Nella Chiesa (palestra) di Crespano del Grappa il 2 giugno un novello sposo, Mattia Riva di 32 anni "cristiano" alto quasi due metri, bergamasco e la coetanea Marta Rosato, stessa età, si sono sposati; e fin qui nulla di apparentemente anormale.
La cosa incredibile è che l'officiante don Francesco Mascotto, arciprete della locale parrocchia ha addobbato la "casa del Signore", oltre che con i canonici fiori, con un canestro da Basket, si proprio un canestro da Basket, completo di struttura metallica, come tanti presenti in tutte le palestre del mondo; e con cui il talentuoso e temerario sposo ha eseguito un "tiro da dio" da notevole distanza: "è lo sport applicato al sacramento del matrimonio, il profano che si unisce al sacro con benedizione divina del sacerdote"

Fonte Video: Padre Tiziano Repetto SJ - Pubblicato il 12 giugno 2018
 http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/archivi/video/5988-video-pagliacciate-in-chiesa

Ineluttabile?

I migranti, il caso Aquarius e le parole del cardinale Francesco Montenegro  







Dobbiamo prepararci ad un ineluttabile mondo multietnico, multiculturale e multireligioso?
di Roberto de Mattei
https://www.radioromalibera.org/cultura-cattolica/i-migranti-il-caso-aquarius-e-le-parole-del-cardinale-francesco-montenegro-di-roberto-de-mattei/

Anche Gesù era un migrante?

Il delirio mistico degli immigrazionisti



Il carrozzone polemico e propagandistico dei globalisti-progressisti non risparmia proprio nessuno: dalla messa in accusa dell’esecutivo al citazionismo inopportuno, decontestualizzato e assolutamente fazioso dei Testi Sacri per legittimare scelte politiche autodistruttive e scellerate al servizio del pensiero unico.

Non entreremo nel merito della questione Aquarius e né tanto meno ci perderemo in disamine statistico-retoriche per legittimare una scelta politica piuttosto che un’altra, bensì in questo scritto ci preoccuperemo di far chiarezza su di un fenomeno venuto alla ribalta negli ultimi giorni circa la faccenda ONG e accoglienza, ossia il riutilizzo di alcuni versi della Bibbia (principalmente del Nuovo Testamento) per far barricata mediatica contro la scelta del governo di chiudere i porti italiani per l’attracco della ONG battente bandiera di Gibilterra.

Non c'é limite al peggio?

Nozze e preti gay: il catalogo omoeretico di Martin

Agli omosessuali non serve la dottrina sulla castità; matrimonio gay come atto di amore; i cattolici che contestano l'omosessualità sono omofobi; necessario ordinare preti gay. Sono alcune delle "perle" omoeretiche del gesuita James Martin, invitato a parlare al Dublino al Meeting delle famiglie. 



Non sappiamo di chi sia l’idea di offrire a padre James Martin, sj, un ruolo di conferenziere al Meeting delle Famiglie di Dublino; anche se qualche sospetto ce l’abbiamo. Ma ci sembra che si tratti di una scelta a dir poco infelice. E per documentare questa nostra sensazione, ricordiamo qui tutta una serie di eventi e citazioni che chiariscono come questa scelta sia certamente avventurosa. 

Per la rinascita della Chiesa

«Vecchio e nuovo modernismo», giornata di studio a Roma


(di Emmanuele Barbieri)   Il quinquennio di pontificato di papa Francesco ha rivelato l’esistenza di una crisi nella Chiesa che non può ridursi a singoli atti o documenti del regnante pontefice, ma ha origini più remote e profonde.
La conoscenza di questi errori ed il ritorno, con l’aiuto di Dio, alla Verità cattolica, integrale e vissuta, è la condizione necessaria ed imprescindibile per la rinascita della Chiesa: per questo si svolgerà il prossimo 23 giugno presso l’Hotel Massimo d’Azeglio, a Roma, una qualificata giornata di studio sul tema Vecchio e nuovo Modernismo: radici della crisi nella Chiesa.

«Non si gioca sulla pelle delle persone»

IMMIGRAZIONE
Quell'umanitarismo un po' vomitevole

Gli immigrati non sono numeri, ma persone. Giustissimo, ma anche questa affermazione viene usata in modo strumentale e ideologico dagli ipocriti che vogliono soltanto promuovere le loro politiche e le loro ideologie.



«Nella questione della migrazione non sono in gioco solo numeri, bensì persone, con la loro storia, la loro cultura, i loro sentimenti e le loro aspirazioni». Queste parole di papa Francesco, contenute nel messaggio inviato ieri ai partecipanti al “II Colloquio Santa Sede – Messico sulla migrazione internazionale” in Vaticano, dovrebbero essere un richiamo sempre presente quando si parla dei fatti legati alle migrazioni.

giovedì 14 giugno 2018

La più subdola e nascosta delle infezioni

QUALCUNO NELLA CHIESA SI È ACCORTO CHE ELL’ENCICLICA SPE SALVI  PAPA RATZINGER HA CANCELLATO L’INFERNO?

Come pure il Purgatorio
e il concetto di peccato come ‘offesa a Dio’.
Per il Paradiso, basta un surrogato.





1. La teodicea deviata di Papa Ratzinger in Spe Salvi: vorrebbe essere “inclusivista”, ma, fondata com'è su tre niente, è solo nichilista, anzi “nientista”

Sono passati poco più di dieci anni dalla promulgazione della Lettera enciclica Spe salvipubblicata da Benedetto XVI il 30 novembre 2007, ma sono dieci anni passati inutilmente, anzi, più che inutilmente: rovinosamente, perché, non avendo alcun Pastore, ossia teologo, accademico, monsignore, vescovo, arcivescovo, cardinale, prefetto di Congregazione, capo di istituto religioso, insomma un qualche conduttore in qualche modo e ambito della vita e della dottrina della Chiesa dato un minimo cenno di riscontro al problema della Teodicea, al grave problema della Teodicea annidato ai numeri 45-6-7 di quell’Enciclica e denunciati dal sottoscritto almeno nel loro principio eversivo di base in La Chiesa ribaltata, Gondolin, Verona 2014, è successo che questa sviante Teodicea imperniata su tre niente: niente Inferno, niente Purgatorio e niente peccato come ‘offesa a Dio’, è dilagata nella Chiesa come la più subdola e nascosta delle infezioni, ma anche la più dannosa, e ora tutti ne sono contagiati.

Aquarius e fake news

Migranti, Ravasi e il Catechismo della Chiesa Cattolica



In relazione al nostro post di qualche giorno fa su E.Em.R.  il Cardinale Gianfranco Ravasi (VEDERE QUI), abbiamo trovato un piccolo ma intelligente commento sulla pagina FB di un nostro amico (vedere QUI la risposta che ha dato il ministro  Salvini e QUI il giudice Alfredo Mantovano).
Ve lo proponiamo.
L

 'Per quelli che "ero forestiero e mi avete ospitato" (Mt 25,35)'

1) L'ospite non è un immigrato, perché l'ospite mangia, saluta e se ne va, l'immigrato resta vita natural durante. È infatti l'interpretazione tradizionale di questa opera di misericordia non è "accogliere gli immigrati" ma "ospitare i pellegrini".

La buona compagnia..

Da Bergoglio per passare per Bilderberg per arrivare ai veggenti.




QUANDO UN PONTEFICE  o vescovo chiunque sia, aderisce e non impedisce ad un suo alto esponente della città del Vaticano di andare ad una riunione di massoni, Illuminati, significa che non si può più considerarlo ne vescovo ne pontefice, ma un traditore di Cristo: quello che è peggio che una parte del clero lo ammette ancora, gli consente ancora di essere riconosciuto e lodato e quasi venerato dal popolo stesso, tutti coloro che agiscono in questo modo dando ancora credito a Bergoglio non sono più essi stessi credenti ma dei millantatori di una falsa verità, e preferiscono sottostare ad un falso papa, piuttosto che rispettare la legge che sta solo in Cristo. 

Punto nave

FARE IL PUNTO PER RIPARTIRE


Fare il punto per riprendere la rotta. La situazione drammatica dei credenti. Quel che fino a ieri era certo ora non lo è più: si è capovolto. Stiamo andando alla deriva, dobbiamo cercar di capire ad ogni costo dove ci troviamo 
di Francesco Lamendola   


 titanicMotion 

Fare il punto, nel linguaggio marinaresco, ha un significato ben preciso: significa determinare, sulla carta nautica, la posizione esatta della propria nave in quel dato momento, in modo da verificare con certezza se stia seguendo la giusta rotta o se ne sia allontanata per cause accidentali. Oggi, con il radar, il radiogoniometro e ogni sorta di trovato tecnologico, la cosa è piuttosto semplice; non lo era affatto al tempo della navigazione a vela, di notte, o col cielo coperto, e specialmente con la nebbia, perché, in assenza del sole o delle stelle, era difficilissimo, per non dire impossibile, stabilire con sufficiente precisione dove ci si trovasse a un dato momento, tenendo anche conto delle correnti marine che tendevano a portare fuori rotta anche la nave che si atteneva alle regole della navigazione nel modo più scrupoloso. Se, poi, l’ago della bussola veniva manipolato, o subiva un incidente, o veniva comunque smagnetizzato, o se andava perduto il sestante, ecco l’equipaggio, dal più giovane mozzo fino al capitano più esperto e più prudente, con anni e anni di navigazione sulle spalle, veniva a trovarsi in una situazione molto simile a quella di un uomo che venga condotto, con gli occhi bendati, in un luogo sconosciuto, e poi abbandonato a se stesso, a brancolare tentoni, senza potersi levare la benda e senza avere la minima idea di dove si trovi e quali ostacoli possano trovarsi davanti ai suoi passi. Ebbene, la nostra situazione di uomini del terzo millennio somiglia terribilmente a quella di un tale, ipotetico equipaggio. 

Ditini puntati

IL RITRATTO
La metamorfosi di Delrio: dal saio dossettiano all'eskimo

Il ditino puntato e saccente contro il premier e le accuse continue di fascismo al governo. L'ex ministro Delrio abbandona lo stile da monaco dossettiano che lo ha contraddistinto per vestire i panni dell'agit prop comunista. Il nuovo governo spiazza quel mondo cattocomunista di cui Delrio fa parte e che ora perde il suo potere. 


                                      Graziano Delrio rimprovera il premier Conte

A vederlo con quel ditino puntato da maestrina non si direbbe che l’ex ministro Graziano Delrio provenga da una storia monacale di cattolico impegnato nella politica. Con quello spirito di servizio che il suo mentore Dossetti senior aveva impartito a tutti i suoi “figli spirituali”: low profile e potere. Poco clamore, molto ascendente nelle mani. Infatti Delrio il suo esordio nella politica che conta lo fece senza suonare la grancassa, andando a fare colazione all’ora delle Lodi alle sei di mattina da Carlo De Benedetti, e in ufficio si recava a piedi, con le mani dietro la schiena nel faticoso saliscendi dei sette colli, come se avesse ancora un po’ di mistica attaccata alle scarpe.

Ma perché non ve li tenete voi in Vaticano?

INSANA VOGLIA DI MORTE: ABORTO E CONNESSI
 




ABORTO E CONNESSI.     Che la nostra società si stia avviando all’autodistruzione progressiva, lo si è notato in modo particolare non solo dal tripudio di gioia per la vittoria del “si all’aborto” in Irlanda lo scorso 25 maggio, come se avesse vinto la Nazionale di calcio mentre hanno condannato a morte bambini innocenti, ma anche dall’insistenza con cui all’ultimo vertice del G7 in Canada conclusosi il 9 giugno, è stata ribadita la necessità di fomentare leggi sull’aborto anche fino al nono mese di gravidanza, senza dire che nella solita America, dopo le limitazioni imposte da Trump, stanno raccogliendo firme per portare l’aborto oltre la nascita, incentivando leggi pro “infanticidio” come non si farebbe neppure con un gattino.
E fino a quale mese come limite massimo si potrebbe ammazzare il neonato? Due, tre, cinque mesi? Pensate che stanno studiando alacremente anche sulle modalità e limiti per legalizzare questo “diritto” all’infanticidio, mentre qualcuno ha proposto di lasciare “sine die” la data di morte perché se per caso il bimbo piagnucolone desse fastidio alla mamma oltre misura… lo si potrebbe eliminare in qualunque momento, almeno fino a quell’età in cui non fosse il figlio ad essere in grado di ammazzare i genitori per “ringraziarli” del loro amore!
Una insana voglia di morte che dilaga fino a questi livelli di criminalità dell’horror non può che essere di origine satanica, come dalle parole dell’esorcista padre Amorth il quale affermava che ogni aborto procurato è un sacrificio in onore a Satana, padre della menzogna e omicida. Tant’è vero che sono in aumento incredibile i riti satanici, esoterismi e messe nere che prevedono molte volte anche i sacrifici umani, come risulta spesso dal rinvenimento di pezzi di ossa e di cadaveri in alcuni luoghi macabri e isolati di qualche zona di campagna e di collina.

Il Cardinalese

Il politichese del Cardinale




Come è ormai di moda, non pochi gruppi dall’etichetta cattolica si interessano delle cose più varie, tranne che della religione cattolica. Quest’ultima rimane relegata tra le cose scontate e quasi nessuno ne parla più… c’è altro di cui occuparsi.

Uno di questi gruppi è la Comunità Sant’Egidio, che organizza pranzi e convegni, simposii e dibattiti, in chiesa, per trattare temi relativi alla fraternità mondiale, contrassegnati dall’etichetta ormai logora della “pace”.

Lo scorso 7 giugno, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma, la detta Comunità ha pensato bene di tenere una “Veglia di preghiera per l’Italia”, ovviamente perché ritiene che “oggi” l’Italia avrebbe bisogno di speciali preghiere, visto quello che è accaduto con le elezioni del 4 marzo, che a questi della Sant’Egidio non piace.
A presiedere questa “veglia” è giunto il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e vi ha apportato un luminoso contributo che ci è parso parecchio esplicativo delle vere intenzioni dei vescovi italiani.

Diamo un’occhiata all’intervento del Cardinale, pubblicato su Avvenire, il giornale della CEI.

mercoledì 13 giugno 2018

Il “papa dei non credenti”

Il “papa buono” è stato un buon papa?

Il 19 maggio, la città di Bergamo è stata invasa dalla folla del gay pride, con tanto di curia indaffarata a ostacolare i cattolici che intendevano riparare l’offesa recata Dio da chi viola pubblicamente la sua legge. Pochi giorni dopo, come da accordi, per le stesse vie della città è passato il corpo di Giovanni XXIII, acclamato da tutti coloro che avevano battuto le mani alla sfilata dell’orgoglio omosessuale. E c’è stato persino qualche sacerdote che ha tentato di salvare capre, caproni e cavoli spacciando il “papa buono” per il “papa dei tradizionalisti”. Peccato che, più o meno nelle stesse ore, le spoglie del “papa buono” venissero accolte in città come le reliquie del “papa dei non credenti”.

Dittatura misericordiosa, a tre dimensioni?

FONDATORI NEL MIRINO. SOTTO ATTACCO DI VOCI PROGRESSISTE DEGLI ORDINI IN ASTINENZA DA VOCAZIONI…

Alcuni lettori mi hanno segnalato preoccupati un misericordioso editoriale di Tredimensioni 15 (2018), 9-17, rivista per formatori alla Vita Consacrata, legata all’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana, quella dei Gesuiti, per intenderci. Il pezzo dal titolo “Quando il carisma è bacato” sembra mostrare una buona dose di livore e di ostilità ideologica contro Fondatori e nuove Fondazioni di Vita Consacrata, specie quelle un po’ restaurazioniste che hanno o avevano molte vocazioni… Come i FFI, o il Verbo Incarnato, o la Fraternità dei Santi Apostoli, o la Familia Christi?

Nella categoria dell'orgogliobergoglio

Gnosticismo, antica eresia. Ma ecco come ricompare oggi


Il linguaggio di papa Francesco è già stato oggetto di numerose analisi, che convergono nel riconoscergli grande efficacia comunicativa. Vi sono però due epiteti che egli applica spesso ai suoi avversari interni alla Chiesa, ma che sono incomprensibili ai più: "gnostico" e "pelagiano".
Non solo. Anche i pochi che conoscono il significato originario di questi due epiteti trovano che tante volte Jorge Mario Bergoglio li adopera all'opposto di ciò che vogliono dire.
Clamoroso è, ad esempio, che egli – nel suo libro-intervista al sociologo francese Dominique Wolton – dia del "pelagiano" addirittura al matematico, filosofo e uomo di fede del Seicento Blaise Pascal, che era esattamente agli antipodi e che scrisse quel capolavoro che sono "Les Provinciales" proprio per smascherare il pelagianesimo, questo sì vero, di tanti gesuiti del suo tempo.
Nel documento programmatico del suo pontificato, l'esortazione "Evangelii gaudium", Francesco ha dedicato un intero paragrafo, il 94, a ciò che per lui significano questi due epiteti.
Ma poi li ha sempre usati in modo così disinvolto e intercambiabile da indurre persino la congregazione per la dottrina della fede – nella recente lettera ai vescovi "Placuit Deo" – a mettere un po' d'ordine nella materia, dicendo in che cosa realmente consistono le due "deviazioni" oggi presenti nella Chiesa "che assomigliano in taluni aspetti a due antiche eresie: il pelagianesimo e lo gnosticismo".

“Il cimitero dell’informazione” impanica i sepolcri imbiancati

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ALEPPO: CASE DA RIPARARE, CUORI DA GUARIRE (CON PREMESSA D'ATTUALITA')

In occasione del ‘lancio’ del suo secondo libro “Viene il mattino”, il francescano Ibrahim Alsabagh – parroco della comunità latina di Aleppo – ha parlato della difficile ricostruzione della metropoli siriana. La situazione, con la tregua iniziata a dicembre 2016, resta molto problematica. La Chiesa fa quel che può per alleviare ferite materiali e spirituali, ma il mondo deve essere più solidale: l’embargo in vigore contro la Siria accresce solo le sofferenze della popolazione e rende ardua l’attività di aiuto ecclesiale.

PREMESSA D’ATTUALITA’ SULLA VICENDA DELL‘AQUARIUS
La vicenda dell’ Aquarius è tra gli argomenti più discussi nell’attualità politica italiana ed europea. Come è noto l’Aquarius, nave della ONG SOS Méditerranée (italo-franco-tedesca), battente bandiera di Gibilterra, ha imbarcato 629 migranti (79 in più di quello che potrebbe ospitare), prevedendo di poterli sbarcare sulle coste italiane (ma il ‘caso’ potrebbe anche essere stato pianificato ad arte). Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha negato con coraggio e ragioni da vendere la possibilità dell’approdo, scoperchiando e impanicando i sepolcri imbiancati del politicamente corretto sia italico che europeo. La Spagna si è poi offerta di accogliere i migranti dell’Aquarius. E’ prevedibile che la situazione (ripetiamo: non si può certo escludere che sia stata progettata a tavolino) si ripeta in altri casi, dato il forte riposizionamento in materia del nuovo governo, in cui la Lega intende essere coerente con quanto annunciato in campagna elettorale e in consonanza con il suo elettorato -di cui fanno parte comprensibilmente anche molti cattolici - in continua crescita. 

“Guai a voi, dottori della Legge”

L’EURO – CHE UNISCE I POPOLI EUROPEI


Il primo ministro Conte annullerà la visita a Parigi.  Il ministro degli Esteri Moavero convoca l’ambasciatore francese  (Macron  ammassa truppe al confine?).    In  Germania, il ministro degli interni Seehofer si complimenta con Salvini, e spacca con la Merkel. AfD sta per raggiungere lo SPD, sul piano elettorale e sarà il secondo partito.

La differenza fra un cambio fisso e una guerra civile non salta all’occhio. Perché non c’è. Un giorno capirete.”

(vecchia profezia di Alberto Bagnai)
«I cambi fissi sostituiscono le fluttuazioni del cambio con quelle dell’occupazione. Il vero motivo per sostenere i cambi fissi è, in effetti, il controllo della classe lavoratrice».                         Frank Hahn (Economista, Berlino 1925, London School of Economics, Cambridge 2013)

Un Rosario per Ravasi

VIDEO: SALVINI A RAVASI



Papa Benedetto diceva che prima del diritto a emigrare c'è il diritto a non emigrare. Il mio obiettivo é garantire sicurezza e vita prospera nel continente africano. Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini ribatte al cardinale Gianfranco Ravasi   

MIGRANTI, MINISTRO SALVINI A RAVASI:
"Io coerente col Vangelo, ho il rosario in tasca"


"Papa Bendetto diceva che prima del diritto a emigrare c'è il diritto a non emigrare. Il mio obiettivo é garantire sicurezza e vita prospera nel continente africano". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini ribatte al cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che in un tweet aveva parafrasato il Vangelo scrivendo: "Ero straniero e non mi avete accolto", per commentare la vicenda della nave delle Ong Aquarius, respinta dai porti italiani con il suo carico di 629 migranti.
Fonte: Italianamente - pubblicato l' 11 giugno 2018

Nell’Era dell’Acquario

“VOMITEVOLI”: LA CRISI DELL’AQUARIUS 
– Controrassegna Blu #14





Ecco la nuova edizione della Controrassegna Blu, la rassegna stampa di Byoblu: le notizie che i radar dell’informazione mainstream non rilevano. 
Dovevamo entrare nell’Era dell’Acquario, l’apoteosi della solidarietà. E invece siamo in quella della crisi dell’Aquarius, la nave dell’ONG che da tre giorni ospita centinaia di migranti raccolti ai confini con la Libia. Una crisi che si trasforma nella resa dei conti con l’Europa, troppo a lungo distratta, troppo a lungo ipocrita. La Spagna parla di profili penali per l’Italia, e il portavoce di En Marche, il partito di Macron, ci definisce “vomitevoli“.
Senti chi parla, ha commentato Di Maio. E in effetti, corre l’obbligo di ricordare cosa fanno gli spagnoli ai migranti che dal Marocco tentano di raggiungere le loro coste a nuoto: eccoli mentre nel 2014 gli sparano contro proiettili di gomma e di piombo, ferendoli e lasciandoli affogare. Così come ci corre l’obbligo di ricordare come la Francia respinga i migranti a Ventimiglia, con la polizia in assetto antisommossa, a suon di manganello, e di come trascini fuori dai treni le donne incinte, a Mentone.

martedì 12 giugno 2018

I teologi della “svolta”

GLI ANGELI DEL SIGNORE


Neoteologi, giù le mani dagli Angeli del Signore. Ecco la furbizia: sminuire il culto degli Angeli in nome dell’assoluta centralità di Cristo, quasi che credere e pregare gli Angeli siano cose idolatriche residui del paganesimo 
di Francesco Lamendola  

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È sempre d’immensa consolazione leggere, rileggere e meditare quell’aureo passo di san Paolo, che dice (2 Corinzi, 4, 16-18):
Per questo non ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne. 
Pertanto, è stato con viva speranza, e quasi con trepidazione, che, essendoci imbattuti nel libro Angeli e demoni di B. Marconcini, A. Amato, C. Rocchetta e M. Fiori (Bologna, Edizioni Dehoniane, 1991), undicesimo volume del Corso di teologia sistematica diretto da Carlo Rocchetta, ci siamo abbandonati con fiducia alla lettura, speranzosi di trovarvi quel nutrimento spirituale di cui i cristiani, oggi, hanno più che mai bisogno. Nonostante i guasti della “svolta antropologica”, dunque, c’erano, ci sono ancora dei teologi che parlano della vita eterna, del Cielo e dell’inferno, degli Angeli e dei demoni, insomma delle realtà invisibili, che appartengono alla dimensione soprannaturale (o preternaturale) e sono d’immenso conforto nella vita di ogni giorno, tribolata da innumerevoli difficoltà, non ultima delle quali la fatica di credere in Dio, nel contesto di un mondo, e, ahimè, ormai anche di una Chiesa, sempre più impietosamente laicizzati e secolarizzati. 

Migrati

GESUITI OPUS DEI E MASSONERIA



Tre video consigliati. I Gesuiti, la Massoneria e l'Opus Dei di Gianfranco Pegoraro "Carpeoro". Tutti contro tutti, 40 anni di guerra civile in Italia. Massoneria, politica e mafia. L'ex-Gran Maestro: "Ecco i segreti che non ho mai rivelato a nessuno  
  
VIDEO: GESUITI E MASONERIA


I Gesuiti, la Massoneria e l'Opus Dei - Gianfranco Carpeoro
L'anticonformista - pubblicato il 3 ottobre 2017